Al San Leonardo è sempre più caos: parcheggio selvaggio blocca l’ingresso del Pronto Soccorso

Rischiare di morire a pochi metri dal reparto di Pronto Soccorso. Niente di più assurdo...

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Rischiare di morire a pochi metri dal reparto di Pronto Soccorso. Niente di più assurdo e irreale anche solamente da immaginare ma a Castellammare, al San Leonardo, ormai anche l’impossibile è sempre più realtà, e quindi possibile, e questo, dopo il caso del Reparto di Urologia, eccellenza del Leonardo in fase di distruzione, riporta nuovamente d’attualità un tema importantissimo: il nosocomio stabiese è completamente abbandonato a se stesso.

Ma veniamo al caso, anzi, ai due casi identici accaduti in pochi giorni.

Il primo è accaduto il 30 Marzo scorso quando un’ambulanza non aveva potuto raggiungere l’ingresso del Pronto soccorso perché alcune auto bloccavano il già stretto viale che porta dall’ingresso del nosocomio all’accesso del Pronto Soccorso. In quell’occasione, solo grazie all’intervento e all’opera dei Carabinieri che fortunosamente si trovavano già all’interno dell’ospedale si riuscì a sbloccare l’enpasse. E si sperò, credette, che si fosse trattata di una sciagurata evenienza che non si sarebbe più ripetuta ma …. siamo a Castellammare, la Città che sempre più sta diventando regno di inciviltà, arroganza, ignoranza e strafottenza ed ecco che oggi si è replicato:

Ambulanza in corsa d’emergenza, tutto bene pur nel traffico cittadino al quale riesce a sfuggire ma …. eccola giungere sull’ormai famigerato vialetto di raccordo tra l’ingresso dell’Ospedale e l’accesso al Pronto Soccorso. Lo vedono, è lì a portata di mano, a pochi metri, eppure irraggiungibile. Motivo?: ancora macchine, moto e motorini, di intelligentoni e civilissimi cittadini che avevano trovato comodo lì parcheggiare, e che le Ambulanze si arrangiassero.

Spiace annotarlo ma, ripetiamo, siamo a Castellammare, la Città che sempre più sta diventando regno di inciviltà, arroganza, ignoranza e strafottenza. Purtroppo è così, e la conferma sta proprio nel fatto che l’ambulanza, anche questa volta, è stata bloccata non per qualcosa di imprevedibile o chissà ché ma, molto semplicemente (ed incivilmente) da “cittadini stabiesi” in visita in Ospedale che avevano pensato bene di lasciare macchina, e motorini, dove capitava (o gli era comodo) incuranti del fatto che il loro parcheggio a ridosso delle transenne montate per i lavori in corso, utilizzava il vialetto di accesso al Pronto soccorso, non certo il “viale degli innamorati” o del “lungomare” (ne abbiamo scritto solo giorni fa), ed anche se lì fosse stato, sempre incivili sarebbero stati.
Questo stop imprevisto, come nel precedente, avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. Il problema, certo sta ANCHE nella mancanza di vigilanza in loco per impedire che si abbiamo anzi, si ripetano, situazioni incresciose ed incivili come queste. Oggi l’ambulanza, ed il “paziente in emergenza”, hanno dovuto attendere 15′. Un tempo infinito per chi è in sofferenza e che avrebbe potuto avere tragiche conseguenze se il paziente fosse rientrato tra quelli per i quali una manciata di minuti fa la differenza tra la vita e la morte e francamente, che alle preoccupazioni derivanti dallo star male, a quelle del come procederà la corsa verso l’Ospedale nel traffico caotico della Città, a quella del tempo che scorre via – forse verso la morte – si debba ora aggiungere anche quella di avere “la fortuna” di trovare gli ultimi 20 metri che li separano dal soccorso, dalla vita o dalla morte, lasciati liberi da qualche civilissimo concittadino, ci sembra troppo. Anzi, E’ TROPPO, è da paese incivile, da persone incivili, ignoranti e strafottenti. E non si può accettarlo.

Ci auguriamo che ora, al ripetersi di questi atti di inciviltà, l’Ospedale provveda ad un servizio di sorveglianza senza più contare sulla “fortuna”, men che meno sull’educazione di alcuni cittadini che, ci auguriamo, siano debitamente denunciati ed accusati di “tentato omicidio”. Di meno ed altro non meritano.

Stanislao Barretta

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