Sicilia, favori in cambio di voti, 96 indagati tra assessori, deputati, sindaci e l’ex governatore Cuffaro

L’inchiesta della Procura di Termini Imerese, ricostruisce in Sicilia un sistema fondato su favori e...

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L’inchiesta della Procura di Termini Imerese, ricostruisce in Sicilia un sistema fondato su favori e promesse di posti di lavoro in cambio di voti.

Ci sono gli ex coordinatori della Lega in Sicilia, prima che Matteo Salvini inviasse un commissario sull’isola e poi assessori regionali, sindaci, deputati dell’Assemblea regionale siciliana. È una maxi inchiesta per voto di scambio quella della Procura di Termini Imerese, in provincia di Palermo.

Le intercettazioni eseguite dai Carabinieri avevano permesso agli inquirenti di allargare la maglia dei soggetti interessati dall’ipotesi di scambio di favori in cambio di voti, fino a coinvolgerne in un primo tempo trentasette, tra i quali il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, l’ex assessore comunale di Termini Maria Loredana Bellavia, Benito Vercio, procacciatore di voti, finito ai domiciliari con i Caputo e poi rimesso in libertà. A spiccare tra tutti, alcuni mesi fa, i nomi di due indagati eccellenti: l’assessore regionale al Territorio Totò Cordaro (Popolari e autonomisti) e il capogruppo all’ARS di “Diventerà Bellissima” (il Movimento del Presidente Nuccio Musumeci) Alessandro Aricò. Ma nel corso di questi mesi altri personaggi illustri sono stati iscritti nel registro degli indagati. Dall’ex governatore Totò Cuffaro, per corruzione elettorale e che ha scontato cinque anni di carcere per favoreggiamento a Cosa nostra ed è stato scarcerato alla fine del 2015, a Giuseppe Ferrarello, candidato alle regionali. Ed ancora dipendenti comunali di Termini Imerese accusati di assenteismo.

A completare il quadro anche presunti casi di assenteismo fra i dipendenti comunali di Termini Imerese e l’utilizzo improprio del parco macchine da parte del sindaco Giunta, indagato per peculato. Tutti gli indagati adesso potranno presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Poi, il pm passerà alla richiesta di rinvio a giudizio.

L’inchiesta del Pm Annadomenica Gallucci ricostruisce un sistema fondato su favori e promesse di posti di lavoro in cambio di voti ed era stata avviata sulle elezioni regionali del 2017 ma si è poi allargata alle amministrative di Termini Imerese di due anni fa nelle quali è stato eletto il sindaco Francesco Giunta, sostenuto da uno schieramento di centrodestra.

L’opinione.

A tutte le ultime elezioni i cittadini abbiamo in maggioranza votato nuovamente il metodico trasversale sistema. Evidentemente noi cittadini in cuor nostro ci compiaciamo ancora, come da decenni, con promesse, favori, clientelismo, voto di scambio, mercimonio, concubinaggio, tangenti, corruzione, spreco, sperpero, tasse, razzia, ecc. È come se noi cittadini fossimo chiusi in un labirinto socio-mentale senza più riuscire ad immagine altro. Insomma è come se avessimo persino una dipendenza psico-esistenziale, analoga a quella di chi fa uso di stupefacenti, per cui senza i decennali ingordi, misantropi, arroganti, mistificatori, sprezzanti, amorali, traviati, delinquenti, non sappiamo concepire la politica e la nostra vita. Siamo ormai un popolo cerebralmente compromesso ?

Adduso Sebastiano

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