I pusher arrestati erano allarmati dalla liberalizzazione delle droghe leggere

Uno dei capi dell’organizzazione di pusher con base nel ragusano era allarmato dalla paventata legalizzazione...

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Uno dei capi dell’organizzazione di pusher con base nel ragusano era allarmato dalla paventata legalizzazione delle droghe leggere.

I Carabinieri del Comando provinciale di Ragusa hanno arrestato 9 persone, cui otto in carcere, uno ai domiciliari e un obbligo di dimora, su richiesta della Procura della Repubblica. Si tratta di persone residenti tra Modica, Scicli e Pozzallo, in provincia di Ragusa.

I clienti erano soprattutto minorenni, avvicinati nei pressi delle scuole secondarie di Modica, nel piazzale antistante la Chiesa della Madonna delle lacrime, ma anche delle case popolari della zona nuova della città. La droga arrivava soprattutto da Scicli e Pozzallo e poi veniva spacciata nelle strade di Modica, dove i carabinieri sono riusciti a identificare circa 50 clienti, segnalati alla Prefettura.

Per gli arrestati l’accusa è detenzione e spaccio di stupefacenti. L’attività d’indagine è avvenuta attraverso le intercettazioni telefoniche, osservazione e pedinamenti degli spacciatori. Sono state segnalate alla Prefettura diverse persone come assuntori di droga e purtroppo tra questi molti minorenni.

L’operazione, che ha interessato un arco temporale che va da maggio 2018 al febbraio 2019, ha permesso di scoprire come uno dei principali perni dello spaccio, Giancarlo Noto, fosse preoccupato dall’eventuale legalizzazione delle droghe leggere “nella misura in cui non avrebbe avuto più mercato illecito”, spiegano gli investigatori. Durante l’indagine sono stati effettuati quattro arresti in flagranza e sequestrati circa 2 chili di droghe.

Adduso Sebastiano

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