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Castellammare di Stabia
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IL MORSO DELLA VESPA. Lo Stabia ferma il Monza capolista. Punto d’oro con Candellone e Maistro

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Una partita vibrante e ricca di emozioni quella andata in scena allo stadio Menti di Castellammare di Stabia, dove la Juve Stabia ha imposto un combattutissimo 2-2 alla capolista della Serie B, il Monza. Le “Vespe” hanno mostrato carattere e determinazione, costringendo i brianzoli al primo pareggio dopo ben sette vittorie consecutive.

Due Volte in Vantaggio, Due Volte Raggiunti

 

La gara è stata un susseguirsi di capovolgimenti, con il Monza sempre avanti ma puntualmente riacciuffato da una Juve Stabia mai doma. Gli ospiti passano in vantaggio al 19′ in modo rocambolesco: il tiro a giro di Ciurria colpisce il palo, carambola sul corpo di Bellich e si trasforma in un facile assist per Birindelli che insacca per l’1-0.

Il pareggio della Juve Stabia arriva poco dopo la mezz’ora. Un errore dell’ex portiere delle Vespe, Demba Thiam, in collaborazione con Ravanelli, spalanca la porta al capitano Candellone, che non sbaglia e firma il suo quarto gol stagionale, mandando le squadre al riposo sull’1-1 (con un rigore poi revocato al capitano stabiese dal VAR).

Il Subentrato Maistro Regala il Pari

 

Nella ripresa, nonostante una partenza migliore della Juve Stabia, è ancora il Monza a colpire. Un’uscita incerta di Confente sul cross di Izzo permette al neoentrato Petagna di segnare di testa il 2-1.

Nonostante il colpo subito, le “Vespe” non si scoraggiano. Il Monza ha anche l’occasione di chiudere la partita con Keita e Petagna, ma non le sfrutta. E così, a soli sette minuti dal triplice fischio, arriva l’esplosione di gioia del Menti: sul cross di Bellich, la difesa brianzola allontana male e Maistro, subentrato da poco, sfodera un sinistro micidiale all’incrocio che vale il definitivo 2-2.

L’ultimo brivido è un contropiede del Monza con Azzi, ma Confente si riscatta chiudendo la porta e blindando un punto d’oro e assolutamente meritato per i suoi.

Zona Playoff ad un Passo

 

Con questo pareggio, la Juve Stabia non solo interrompe la striscia positiva del Monza, ma si porta a una sola lunghezza dalla zona playoff. Un risultato che carica l’ambiente in vista del prossimo impegno: giovedì, sempre a Castellammare, si recupera la gara contro il Bari.

Juve Stabia – Bari sarà diretta da Rosario Abisso di Palermo

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Si accendono i riflettori sullo stadio “Romeo Menti” per l’atteso recupero della decima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026. L’Associazione Italiana Arbitri ha sciolto le riserve per la gara in programma giovedì 4 dicembre 2025 alle ore 19:30, affidando la direzione a un nome di peso: Rosario Abisso della sezione di Palermo.

Il profilo tecnico: fluidità e “gestione all’inglese”

Lontano dallo stereotipo del direttore di gara che frammenta costantemente l’azione, Abisso è apprezzato per una filosofia arbitrale che privilegia lo spettacolo e la continuità del gioco. La sua gestione si basa su un approccio pragmatico, dove il richiamo verbale e la personalità prevalgono sulla sanzione disciplinare immediata. È un arbitro che lascia correre, favorendo i contrasti maschi ma leali, cercando di mantenere i ritmi elevati senza intervenire in modo pedante su ogni contatto.

Dagli affari al campo: l’ascesa di un veterano

Classe 1985, imprenditore nel settore dell’arredamento nella vita privata, Abisso rappresenta la figura dell’arbitro moderno che ha saputo scalare le gerarchie partendo dalla gavetta. La sua promozione in Serie A, arrivata quasi come un regalo di nozze nel 2017 (anno del matrimonio con la consorte Federica), ha coronato un percorso iniziato sui campi polverosi della provincia siciliana e passato attraverso il professionismo della Lega Pro nel 2011. Il battesimo del fuoco nella massima serie risale all’Epifania del 2015 in un Chievo-Torino.

I fantasmi del passato e le controversie

Nonostante una carriera solida e numerose valutazioni positive da parte della critica specializzata, il percorso di Abisso non è stato esente da “incidenti di percorso” che hanno fatto discutere. Nel suo curriculum pesano alcune decisioni che hanno infiammato le cronache sportive passate.

Anche la stagione 2024-2025 ha visto il direttore di gara protagonista di prestazioni altalenanti, ma la designazione per il match di Castellammare conferma la fiducia dei vertici arbitrali nella sua esperienza e nella sua capacità di gestire gare calde in ambienti appassionati.

Le statistiche complete

Il Sig. Rosario Abisso è nato a Palermo il 22 Novembre 1985 ed è iscritto alla sezione AIA di Palermo. E’ al suo nono anno alla CAN

Nella sua carriera ha diretto: 285 gare in cui ha concesso 113 rigori e ha decretato 103 espulsioni

Quest’anno ha diretto 5 gare (4 di serie A e 1 di Serie B) con questo bilancio: 2 vittorie interne, 2 pareggi, 1 vittoria esterna, 1 rigore concesso, 3 espulsioni decretate

Con la Juve Stabia Primavera ha 1 precedente: 0 vittorie, 0 pareggi, 1 sconfitta

01.12.2012 Campionato Primavera serie C  Reggina 4:3 Juve Stabia

Con il Bari ha 10 precedenti: 4 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte

Assistenti

Primo assistente: sig. Federico Fontani della sezione AIA di Siena

Secondo assistente: sig. Ivan Catallo della sezione AIA di Frosinone

IV° ufficiale: sig. Fabio Rosario Luongo della sezione AIA di Frattamaggiore

VAR: sig. Alberto Santoro della sezione AIA di Messina

AVAR: sig. Davide Ghersini della sezione AIA di Genova

Juve Stabia indomita contro il Monza: Le Vespe frenano la corsa dei Brianzoli che devono arrendersi al pari

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Si interrompe allo stadio “Menti” la striscia record di sette vittorie consecutive del Monza. A fermare la corsa della capolista della Serie BKT è una Juve Stabia indomita e mai doma, capace di rimontare per ben due volte lo svantaggio e di strappare un prezioso 2-2 al termine di una battaglia emozionante valida per la giornata n.14.

La squadra di mister Abate ha dimostrato carattere e determinazione encomiabili, tenendo testa a una delle formazioni più forti del campionato. È un punto di platino che inietta fiducia nell’ambiente stabiese, confermando la solidità delle Vespe tra le mura amiche.

Avvio veloce e regalo Thiam

Il match è subito vibrante e le emozioni non si fanno attendere. È il Monza a sbloccare la gara al 19′: dopo un potente sinistro di Ciurria che si stampa sul palo, la palla carambola su Bellich e Birindelli è il più lesto ad insaccare a porta sguarnita, portando avanti i biancorossi.

Il vantaggio ospite, tuttavia, non abbatte i padroni di casa. La pronta risposta delle Vespe arriva al 31′ grazie a un clamoroso errore del grande ex Thiam: il portiere biancorosso sbaglia l’uscita, spianando la strada a Candellone che non deve far altro che depositare in rete per l’1-1 che fa esplodere il “Menti”. L’episodio del rigore assegnato e poi revocato dal VAR poco prima dell’intervallo aggiunge ulteriore pepe a una prima frazione intensa e combattuta.

Petagna illude, Maistro è meraviglia

Nella ripresa, il Monza ritrova il vantaggio grazie ai cambi azzeccati. Al 68′ l’appena entrato Petagna sfrutta un cross di Izzo e, complice un’uscita imperfetta di Confente, incorna il pallone dell’1-2. Sembra il colpo del KO, quello che indirizza la vittoria, ma la Juve Stabia dimostra di avere un cuore enorme e non molla un centimetro.

Quando la gara sembrava ormai indirizzata verso il successo ospite, ecco l’ennesima zampata stabiese, frutto di pura volontà e classe. All’83′ è Maistro, subentrato da pochi minuti, a inventarsi il gol del pareggio: dopo un batti e ribatti in area, l’esterno gialloblù si libera e lascia partire un sinistro potente e preciso che si infila sotto l’incrocio dei pali, fulminando Thiam. Un gol meraviglioso che vale il 2-2 finale e spezza la marcia trionfale dei brianzoli.

Classifica e prospettive

Con questo pareggio spettacolare, la Juve Stabia sale a quota 18 punti in classifica, mantenendo l’imbattibilità casalinga e lanciando un segnale forte: al “Menti” le Vespe sono un osso duro per chiunque. Il Monza, pur fermandosi, mantiene la vetta della classifica a 30 punti.

Il tecnico Abate può sorridere: la sua squadra ha dimostrato di non mollare mai, provando che la salvezza è un obiettivo assolutamente alla portata e che, con questo spirito, si può continuare a sognare.

Formula Uno, GP Qatar 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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Ancora tutto aperto: il Mondiale di Formula 1 continua a regalare spettacolo, dopo la vittoria di Max Verstappen in Qatar e il quarto posto di Lando Norris. Il Mondiale si deciderà dunque all’ultima gara, in programma domenica ad Abu Dhabi: Norris ha 12 punti di vantaggio su Verstappen e 16 su Piastri, entrambi ancora in gioco per provare a prendersi la leadership e il titolo. Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno. Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Losail.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Si giocheranno tutto all’ultima gara. In McLaren è successo in casino, ora tutto può succedere. Vincerà chi sarà più calmo”.

Primo posto per Max Verstappen, che gara! Voto?

“Gara incredibile, non c’è altro da dire. Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per Oscar Piastri, partito dalla pole. Voto?

“Ha comunque fatto il suo, poi in McLaren non ci hanno capito niente. Voto 9”.

Terzo posto per Carlos Sainz su Williams. Che ne pensi?

“Ottimo podio. Voto 7 e mezzo”.

Quarta piazza per il leader del Mondiale Norris. Voto?

“Rischia, ma ha ancora tutto in mano. Voto 6”.

Quinto invece Kimi Antonelli. Che ne pensi?

“Buona prova, Mercedes seconda forza del campionato. Voto 6.5”.

Sesta piazza per Russell. Come valuti la sua gara?

“Punti importanti per il team. Voto 6.5”.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Alonso?

“Fa sempre il suo, nonostante l’età. Voto 6.5”.

Segue Leclerc, voto?

“Disastro Ferrari, non si può arrivare ottavi. Quest’anno una disfatta. Voto 2”.

Che voto dai al nono posto di Lawson?

“Due punti importanti. Voto 6”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Tsunoda.

“Bene anche nella Sprint, penso che lo confermeranno. Voto 6.5”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP di Abu Dhabi, ultima gara della stagione 2025 di Formula 1, in programma la prossima settimana. Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili! Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione. Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi. Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP! Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa. Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day! Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa. Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata. Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento. Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna, Serena Salmi e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1. Chiuderemo poi con gli incontri del cinema, in programma a inizio dicembre a Sorrento”.

Napoli, Conte: “Abbiamo mandato un messaggio. Se vogliamo, possiamo”

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“In primis abbiamo mandato un messaggio a noi: se vogliamo, possiamo”. Non usa mezzi termini Antonio Conte al termine della vittoria del Napoli sul campo della Roma per 1-0. L’allenatore degli azzurri ha commentato la prestazione della sua squadra a Dazn: “Avevo chiesto ai miei giocatori di guardare gli avversari negli occhi. Non era facile affrontare una squadra che ha una striscia positiva ed entusiasmo. Vincere tre partite di fila per noi è un ottimo risultato”. Sugli infortuni: “Non possiamo nascondere il fatto che siamo in una situazione di grande difficoltà. Abbiamo diversi indisponibili e li avremo per un po’, ma non sono preoccupato. Nelle difficoltà la squadra ha risposto alla grande”. E sulla squadra: “I ragazzi hanno entusiasmo e voglia e noi non dobbiamo perdere i valori che ci hanno permesso di vincere lo scudetto lo scorso anno. Abbiamo intenzione di difenderlo”.

Decide Neres, il Napoli batte 1-0 la Roma

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Una vittoria importantissima. Il Napoli vince lo scontro diretto contro la Roma all’Olimpico per 1-0 e resta, insieme al Milan di Massimiliano Allegri, in testa alla classifica del campionato. Una partita ben giocata da parte degli azzurri di Conte, che sembra aver trovato la quadra con questo nuovo modulo scelto dall’allenatore del Napoli a seguito delle tante indisponibilità, soprattutto a centrocampo.

La cronaca della partita

Nel primo tempo gioca praticamente solo il Napoli: la prima occasione del match per gli azzurri arriva al 9′ con Lang che, lanciato in porta da Neres, prova a superare Svilar in uscita. Il portiere della Roma riesce però ad anticipare l’esterno del Napoli. Al 27′ sono ancora gli azzurri in attacco, sempre con Lang che prova il tiro con il destro sulla sinistra. Svilar, ancora una volta, si fa trovare pronto e respinge in tuffo. Il Napoli fa però decisamente la partita e alla fine la sblocca: siamo al 36′ quando Rrahmani recupera palla in difesa e dà spazio alla ripartenza. Hojlund lancia in porta centralmente Neres che supera in velocità Cristante e non sbaglia davanti a Svilar: 1-0 per la squadra di Conte. Nella ripresa, invece, succede molto poco. La Roma prova ma non mette mai realmente in difficoltà Milinkovic-Savic, tranne al 90′, quando Dybala lancia Baldanzi che calcia da posizione centrale con il destro sul secondo palo. Il portiere del Napoli è però straordinario e a mano aperta evita che il pallone termini in porta. Dopo sei minuti di recupero, finisce così all’Olimpico: vince il Napoli, 1-0.

Juve Stabia – Monza: Bianco: Petagna decisivo, ma potevamo vincere. Il rigore? Ravanelli netto sulla palla

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Al termine del pareggio per 2-2 nella quattordicesima giornata, l’allenatore del Monza, Paolo Bianco, ha offerto la sua disamina della gara. Il tecnico ha evidenziato come alla squadra sia mancata la giusta cattiveria sotto porta per chiudere i conti, pur lodando l’intuizione tattica che ha visto protagonista Andrea Petagna. L’attaccante, pur non avendo ancora i novanta minuti nelle gambe, ha sfruttato la sua stazza per cambiare l’inerzia del match, confermandosi una risorsa preziosa.

Bianco ha poi analizzato l’andamento del gioco: una prima frazione caratterizzata da troppa frenesia e scarso controllo del pallone ha lasciato spazio a una ripresa decisamente più ragionata. Tuttavia, resta l’amaro in bocca per le occasioni sciupate nei minuti finali che avrebbero potuto garantire i tre punti.

L’allenatore si è soffermato anche sul contesto ambientale, definendo stimolante il clima ostile e appassionato dello stadio, tipico di una Serie B imprevedibile dove il fattore campo (sintetico e stretto) incide notevolmente. Infine, capitolo moviola: per Bianco l’episodio su Ravanelli è limpido, un intervento pulito sul pallone che non necessitava nemmeno di consulto video.

Juve Stabia – Monza, Maistro: Sbloccato dal gol, ora voglio continuità. Dedico il gol a mia figlia Anami

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Un pareggio pirotecnico per 2-2 contro la capolista Monza nella giornata n.14 di Serie Bkt, maturato grazie a una splendida rimonta, ha acceso l’entusiasmo al “Romeo Menti”. Protagonista assoluto della serata è stato Fabio Maistro, autore del gol del pareggio a pochi minuti dal suo ingresso in campo. Al termine della gara, il centrocampista si è presentato ai microfoni per analizzare la sua prestazione, il momento della squadra e le sfide future.

Il Salto di Qualità: Continuità e Mentalità

Maistro non si nasconde di fronte alle critiche sulla sua discontinuità, riconoscendo margini di miglioramento soprattutto nell’approccio mentale alla gara.

“Sono d’accordo che durante la carriera sono stato un po’ altalenante, ho avuto spazi di talento che certe volte non c’erano proprio in campo. Ho provato a migliorare con gli anni e poi subentra tanto la continuità. Sono aspetti caratteriali che manco io riesco a dirti il perché, però cerco di migliorarli giorno dopo giorno, partita dopo partita.”

Il ruolo particolare del centrocampista offensivo, che impone “sempre di fare la giocata” e la massima attenzione per evitare ripartenze avversarie, richiede un equilibrio che Maistro sta cercando di affinare.

Il Gol Contro l’Ex Compagno Thiam

Il momento clou della partita è stato senza dubbio il pareggio firmato da Maistro con un tiro potente e preciso che si è insaccato sotto l’incrocio, alle spalle del portiere del Monza, l’ex compagno Demba Thiam.

“Mi dispiace per Demba, anche in allenamento qualche volta ci sfidavamo, però sono contento perché quando la prima palla l’ho sterzato, ho fatto un paio di gol in carriera così anche con l’altro piede, sapevo che c’era lo spazio molto libero e quindi ho detto che devo calciare lì forte perché lui è lungo e alto. Quindi ho detto che devo calciare meglio possibile per far gol, per fortuna ci sono riuscito.”

L’Impatto Immediato e la Preparazione Mentale

Entrare a gara in corso e segnare non è mai semplice, e Maistro ha svelato la sua strategia per entrare subito in partita:

“Ho bisogno di entrare e toccare subito qualche pallone per prendere fiducia perché se sto nella posizione che vuole il mister e tocco tre palloni faccio fatica a entrare in moto. Quindi conoscendomi ho detto che devo allargarmi un pochino, provare uno contro uno e prendere fiducia.”

Il gol non ha solo significato il pareggio, ma anche una spinta psicologica per il giocatore: “Dopo il gol dopo avermi sbloccato sicuramente c’è stata una marcia in più, speriamo di dimostrarlo anche giovedì.”

La Forza del Gruppo e la Prossima Sfida Col Bari

Il pareggio in rimonta contro una squadra del calibro del Monza, definita “capolista” e “corazzata”, conferma la tenuta mentale della Juve Stabia, come sottolineato anche nella preparazione alla prossima sfida contro il Bari.

“Noi siamo un gran gruppo, siamo tutti ragazzi che vanno tutti d’accordo, abbiamo una coesione stupenda è un gruppo giovane, subentrano tante cose, è un gruppo degli anni che ho fatto, secondo me è il gruppo più forte a livello di valori.”

Sulla prossima gara, Maistro carica l’ambiente, nonostante il Bari sia un avversario complesso dopo una sconfitta pesante: “Non ci fa paura la partita di giovedì la cosa positiva è che siamo in casa quindi è sempre un’arma in più.”

Futuro e Dedica

Interrogato sul suo rinnovo di contratto, Maistro ha dribblato elegantemente, lasciando la decisione alla società: “Questo lo dovete chiedere al Direttore, io non ci voglio mettere bocca.”

Infine, una dedica speciale per il gol:

“Dedica per il gol è per mia figlia Anami, perché comunque prima ho visto il suo video in cui diceva papà gol, papà gol, sono cose della vita che comunque ti lasciano emozioni indescrivibili.”

Ha poi raccontato l’incontro a fine partita con Thima, il quale, pur se “un po’ incazzato” per il gol subito, mantiene con Maistro un “bel rapporto”.

Juve Stabia – Monza (2-2), Candellone: Un punto che dà autostima. Dal punto di vista caratteriale ci siamo

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Un pareggio spettacolare e combattuto, un 2-2 che sa di impresa e di riscatto. La Juve Stabia ferma la capolista Monza allo stadio “Romeo Menti” nella 14 giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026, e l’uomo copertina della serata è senza dubbio Leonardo Candellone, autore della prima rete gialloblù.

Al termine della gara, l’attaccante si è presentato ai microfoni con la grinta e la lucidità di chi sa di aver compiuto una grande prestazione, ma con l’amaro in bocca per alcuni episodi arbitrali contestati.

Il gol, l’episodio del rigore e gli arbitraggi

Il gol è arrivato grazie a un’intuizione e all’abilità di Candellone di sfruttare l’errore dell’estremo difensore ospite. “Complimenti per il gol, conoscevi bene Thiam e hai saputo sfruttare il suo errore,” gli viene detto, ma l’attenzione si sposta subito sul rigore a favore del Monza, un episodio che ha lasciato perplessi molti.

Candellone ha risposto con fermezza, citando il parere di un addetto ai lavori: “L’arbitro su quell’episodio ha detto che il contatto c’è stato, però avevo già tirato. La parte inversa sarebbe stato il rigore, c’è poco da parlare.”

L’attaccante ha espresso il rammarico del gruppo per una serie di decisioni sfavorevoli:

“Gli episodi in questo momento sono sempre un po’ contro di noi, anche a Genova. Dispiace perché si possono indirizzare le partite. Se arrivi in vantaggio cambia la partita, può essere un’altra cosa il secondo tempo. Non ci siamo fatti abbattere da questo episodio, abbiamo fatto una grande partita. Contro la prima non era facile, abbiamo dimostrato che dipende tutto da noi.”

A chi gli chiede quanto sia triste rassegnarsi a questi episodi VAR contrari, Candellone risponde: “È ovvio che sbagliare è umano, però comunque sono stati tanti episodi nelle ultime settimane che ci hanno sempre penalizzato. Noi possiamo solo andare avanti e non piangerci addosso perché magari l’episodio va a sfavore.”

Le analogie con il Sassuolo e la crescita caratteriale

La partita ha richiamato alla mente il 2-2 dello scorso anno contro il Sassuolo, anch’essa squadra destinata a dominare il campionato. “Sì, è stata abbastanza simile” ha confermato Candellone “L’abbiamo giocata a viso aperto, senza aspettare. Avendo un po’ timore della prima in classifica. Ci sono molte analogie rispetto a quella partita. Monza e l’anno scorso il Sassuolo sono due squadre, due organici nettamente più forti per la serie B. Con giocatori che hanno fatto la Serie A e con tanta esperienza.”

Un’altra nota è andata all’ex compagno Dembia, portiere del Monza, con cui Candellone non si è sentito prima della gara: “Non ci siamo sentiti, perché non si sa mai. Sentirsi prima è meglio di no”, ma a cui ha rivolto un sincero augurio: “C’è grande rispetto, gli faccio un grande bocca al lupo per il campionato. Penso che loro come squadra arriveranno a giocarsela fino alla fine.”

La reazione mostrata, recuperando due volte contro la capolista, è un segnale forte:

“Diciamo che dobbiamo avere un gran senso di autostima. Anche se già c’erano segnali a Genova, rimanendo in dieci in un campo difficile. Dal lato caratteriale ci siamo. Questa è la cosa importante. Poi i punti vengono nel cammino e ce li prendiamo.”

Il “Fortino Menti” e la Prossima Sfida

In vista della prossima sfida contro il Bari, Candellone sottolinea l’importanza di mantenere alta la guardia, specialmente tra le mura amiche: “In casa abbiamo più facilità rispetto fuori casa. È anche normale, perché conosciamo il campo, l’ambiente. Dobbiamo costruire tanto dalle prestazioni in casa, perché fare punti in casa, riuscire a essere imbattuti, ci può dare quei punti che poi alla lunga pesano.”

La Juve Stabia di Candellone dimostra carattere, consapevolezza nei propri mezzi e la capacità di non farsi piegare dalle avversità, nemmeno quando gli episodi sembrano voltare le spalle. Se le Vespe manterranno questo atteggiamento, “ci possiamo togliere delle belle soddisfazioni.”

Juve Stabia – Monza (2-2), Abate: Arbitro? Parlo solo dell’anima dei miei ragazzi. Con il Bari gara trappola

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Al termine della combattuta partita tra Juve Stabia e Monza, valida per la 14ª giornata di Serie BKT 2025-2026 e terminata 2-2, il tecnico delle Vespe, Ignazio Abate, ha espresso grande soddisfazione per la prestazione della sua squadra, mettendo in secondo piano le polemiche arbitrali e concentrandosi sull’impegno e la crescita del gruppo.

Prestazione e spirito di squadra: Le priorità

Abate ha immediatamente dirottato l’attenzione dalle recriminazioni arbitrali ribadendo: “No, degli arbitri non parlo, sono molto più felice dalla prestazione della squadra”. Il mister ha voluto sottolineare l’impegno dei suoi ragazzi, consapevole delle difficoltà e delle problematiche affrontate in settimana: “Faccio i complimenti ai miei ragazzi perché so quello che ci mettono in settimana, so le problematiche che abbiamo, so i giocatori che stanno stringendo i denti e questo me lo porto dentro”.

Il tecnico ha lodato in particolare il primo tempo, definito “grandissimo” per qualità, intensità e proposta, per cui le Vespe avrebbero forse meritato il vantaggio. L’aspetto cruciale della gara, tuttavia, è stato il carattere: “Siamo andati sotto due volte con la capolista e per due volte la squadra non c’è stata a perdere”.

Analisi Post-Partita e Scelte Tattiche

Interrogato sul bilancio finale, Abate ha indicato come positivo primario “la prestazione, l’anima di questo gruppo”, pur riconoscendo la necessità di trovare maggiore continuità di risultati in un campionato “complicatissimo”.

Riguardo l’aspetto tattico, Abate ha spiegato la scelta di un centrocampo più “muscolare” con Pierobon, Correia e Mosti per affrontare una squadra fisica e di qualità come il Monza, specificando che non si precluderà mai nessuna opzione futura. Ha anche espresso apprezzamento per la capacità della squadra di interpretare due match diversi – un primo tempo più accorto e un secondo tempo più aperto – con una “buona lettura” delle situazioni.

L’Importanza del talento e della crescita

Quando il focus si è spostato su Fabio Maistro, autore del gol del definitivo 2-2, Abate ha voluto esaltare l’intero gruppo, pur ammettendo il valore del centrocampista. Il messaggio per Maistro è chiaro: “Deve credere in sé stesso e deve arrivare a vivere per quelle emozioni nel voler incidere, non nell’accontentarsi della giocata”. L’incisività e la rabbia nel voler determinare sono le qualità che Abate chiede ai calciatori di talento.

Il pareggio è un punto importante in ottica crescita, confermando l’imbattibilità casalinga della squadra. Abate vede una squadra più matura che sta trovando la sua identità, ma ha sottolineato la necessità di migliorare nelle scelte degli ultimi 30 metri per trasformare le occasioni in punti.

Prossimo Obiettivo: Il Bari

Nonostante la soddisfazione per il pareggio con la capolista, il tecnico ha immediatamente proiettato la squadra al prossimo impegno casalingo contro il Bari, una squadra in crisi e con un nuovo allenatore. Abate ha definito questa partita come la “classica partita dove abbiamo tutto da perdere” e per questo la concentrazione deve essere massima.

“Dobbiamo essere molto bravi questa settimana, a tenere l’attenzione alta, e capire che per fare punti dobbiamo faticare e soffrire tanto giovedì”, ha concluso Abate, ribadendo che per la Juve Stabia ogni partita è un’opportunità per la salvezza e va affrontata “col coltello tra i denti”.

Juve Stabia – Monza (2-2): Le pagelle dei gialloblù

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Al termine del pirotecnico pareggio tra Vespe e Brianzoli assegniamo i voti ai calciatori gialloblù autori di un’ottima prestazione al cospetto della capolista e mortificata da una direzione arbitrale pessima.

Queste sono i voti alla rosa della Juve Stabia che è scesa in campo:

Confente 5,5 Quasi inoperoso per tutto il primo tempo con uno svarione che poteva costare caro. Nella ripresa stesso andamento, altro svarione e gol del Monza da parte di Petagna. Non merita l’insufficienza piena perché con due interventi ha mantenuto la squadra in partita.

Stabile 7 Giganteggia in difesa, si fa notare anche per qualche lancio per gli attaccanti.
(Dal 69′ Maistro 6): Solo per il gol del pareggio, perchè prima aveva dato poco contributo tant’è che Abate lo deve richiamare più volte.

Giorgini 6 Partita di sostanza contro avversari di spessore, non va mai in panico. Non prende un voto più alto perché si fa sovrastare da Petagna sul gol.

Bellich 6,5 La solita partita di spessore tiene a bada gli avversari, non disdegna qualche sortita in avanti, dal suo piede parte il cross per il pareggio di Maistro.

Carissoni 6,5 Oltre a tenere a bada Azzi, oggi si visto anche in fase di spinta. (Dal 72′ Baldi 6) con lui Azzi ha avuto più vita facile ma comunque il suo contributo è stato buono anche per far rifiatare Carissoni che non ne aveva più.

Mosti 6 Partita di contenimento con sacrificio anche se non sopportato da una condizione ottimale. (Dal 72′ Leone 6): anche nei pochi minuti giocati ha cercato di portare ordine e geometrie al centrocampo.

Correia 6,5 L’assenza di Leone gli ha fatto modificare il suo modo di giocare con recupero della palla, i suoi soliti strappi aggiungendo passaggi filtranti, finché il fisico lo ha supportato si è visto anche in molti raddoppi.

Pierbon 6,5 Dalla gara di oggi si capisce perché è importante per questa squadra. Si vede in tutte le zone del campo, si perde però l’avversario sul vantaggio ospiti. Unica pecca se doveva essere un suo compito. (Dal 69′ Cacciamani 6,5) con i dribbling mette subito in apprensione la difesa avversaria.

Piscopo 5,5 Il voto è la media della sua partita, primo tempo non si è visto quasi mai, nel secondo tempo meglio con i suoi spunti ha cercato di creare la superiorità in area avversaria.

Candellone 7 Per questo giocatore i commenti sono ripetitivi, ennesima partita di grande sacrificio a servizio della squadra mantenendo anche lucidità sulla azione del gol.

Gabrielloni 6,5 Fisicamente sta meglio e si vede, anche oggi maltrattato dai difensori, utile il suo lavoro di sponda, vedi il gol di Maistro.

Abate 7 La squadra messa bene in campo, le scelte iniziali giuste, gli avversari messi spesso in difficoltà, prova a vincerla facendo dei cambi, ma purtroppo panchina del Monza è più profonda a livello qualitativo.

Juve Stabia – Monza: 2-2 (19′ Birindelli 31′ Candellone 68′ Petagna 83′ Maistro)

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Benvenuti, amiche e amici sportivi, alla diretta testuale di Juve Stabia – Monza. Ci troviamo nella splendida cornice dello stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, dove l’atmosfera è già elettrica. Il “Menti” è pronto a ruggire per questa sfida affascinante valida per il quattordicesimo turno del campionato di Serie BKT 2025-2026.

Il contesto della sfida

Siamo quasi al giro di boa del girone d’andata e i punti iniziano a pesare tantissimo. Da una parte le Vespe, padrone di casa, pronte a sfruttare il fattore campo per mettere in difficoltà chiunque passi da queste parti. Dall’altra il Monza, squadra costruita con ambizioni importanti, che scende in Campania con l’obiettivo di imporre il proprio gioco e conquistare l’ottava vittoria consecutiva.

È il classico scontro tra il furore agonistico gialloblù e la qualità tecnica dei brianzoli. Chi avrà la meglio?

Restate con noi! Tra pochissimi minuti vi forniremo le formazioni ufficiali e poi via alla cronaca minuto per minuto di questa imperdibile battaglia.

Il tabellino ufficiale

JUVE STABIA (3-5-2): Confente; Giorgini, Bellich, Stabile (70′ Maistro); Carissoni (82′ Baldi) , Pierobon (70′ Cacciamani), Mosti (82′ Leone), Correia, Piscopo; Gabrielloni, Candellone

A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Baldi, Mannini, Ciammaglichella, Duca, Leone, De Pieri

Allenatore: sig. Ignazio Abate.

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Ravanelli (61′ Dellicarri), Izzo (78′ Lucchesi), Carboni; Birindelli, Obiang, Pessina, Azzi; Ciurria, Mota Carvalho (61′ Keita); Alvarez (61′ Petagna)

A disposizione: Pizzignacco, Vailati, Maric, Sardo, Keita, Zeroli, Colombo, Bakoune, Capolupo

Allenatore: sig. Paolo Bianco

Direttore di gara: sig. Claudio Giuseppe Allegretta della sezione AIA di Molfetta

Primo Assistente: sig. Davide Imperiale della sezione AIA di Genova

Secondo Assistente: sig. Simone Biffi della sezione AIA di Milano

IV° ufficiale: sig. Alberto Ruben Arena della sezione AIA di Torre del Greco

VAR: sig. Manuel Volpi della sezione AIA di Arezzo

AVAR: sig. Francesco Meraviglia della sezione AIA di Pistoia

Marcatori: 19′ Birindelli 31′ Candellone 68′ Petagna 83′ Maistro

Angoli: 3 – 5

Ammoniti: 18′ Stabile 26′ Ciurria 28′ Ravanelli 49′ Birindelli 64′ Izzo 71′ Thiam 71′ Gabrielloni

Espulsi: –

Recupero: 3 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

Spettatori totali: –

PRIMO TEMPO

14′ Ci prova la Juve Stabia con Candellone che da posizione defilata scalda i guantoni a Thiam

18′ Ammonito Stabile per una trattenuta a centrocampo

19′ Monza in vantaggio: Tiro da fuori di Ciurria che colpisce la traversa, la palla colpisce Bellich e arriva docile sui piedi di Birindelli che la deposita in rete

26′ fallo di Ciurria su Stabile e scatta il cartellino giallo

28′ Ammonito Ravanelli per trattenuta su Gabrielloni

31′ PAREGGIO JUVE STABIA: Uscita assurda di Thiam al di fuori della propria area per contrastare Candellone marcato da Ravanelli. La palla resta nei piedi dell’attaccante gialloblù con Thiam che si scontra con Ravanelli e per Candellone è un gioco da ragazzi depositare la palla in rete.

40′ Rigore non concesso alla Juve Stabia per atterramento in area di Candellone lanciato a rete da parte di Ravanelli, che avrebbe meritato il secondo giallo. Con la revisione al VAR viene annullato tutto dopo che l’arbitro aveva concesso la massima punizione.

Il direttore di gara concede 3 minuti di recupero.

Il primo tempo finisce tra le proteste del pubblico di casa

SECONDO TEMPO

49′ Ammonito Birindelli per fallo a centrocampo su Pierobon

53′ Bellissima azione della Juve Stabia che con una veloce transizione fatta di passaggi di prima si conclude con il tiro dal limite di Pierobon che termina alto sopra la traversa

61′ Il Monza fa entrare Mota, Petagna e Delli Carri per Balde, Alvarez e Ravanelli

64′ Izzo viene ammonito per fallo su Pierobon

68′ Monza in vantaggio: Cross di Izzo dalla destra sulla trequarti, Giorgini si perde Petagna che con la complicità di Confente di testa appoggia in rete

70′ La Juve Stabia sostituisce Pierobon con Cacciamani e Stabile con Maistro

71′ Ammoniti Thiam e Gabrielloni per reciproche scorrettezze

78′ Il Monza sostituisce Izzo con Lucchesi

79′ Monza vicino al tris con Balde che entra in area e calcia sul secondo palo trovando la risposta di uno strepitoso Confente

80′ Juve Stabia vicina al pari: Cacciamani entra in area dalla sinistra e semina il panico appoggiando al centro per Mosti che calcia di prima intenzione trovando la respinta della difesa ospite

82′ La Juve Stabia sostituisce Mosti con Leone e Carissoni con Baldi

83′ PAREGGIO DELLA JUVE STABIA: Bellich mette in mezzo la difesa del Monza respinge sui piedi di Maistro che se la sposta sul piede sinistro e trova l’angolino alla destra di Thiam

88′ Azione pericolosa del Monza sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore della Juve Stabia. Ripartenza rapida del Monza con Azzi che elude l’intervento di Correia e si invola verso Confente inseguito dal solo Baldi ma trova la respinta di Confente in angolo

Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero

91′ Il Monza sostituisce Ciurria con Maric

Finisce con un pareggio spettacolare per 2 – 2 con le Vespe che hanno giocato alla pari contro la capolista con l’ombra del rigore non concesso nel primo tempo.

Non ci sarà il tempo di ragionare e pensare perchè giovedì arriva il Bari per il recupero della giornata non giocata al Menti per la vicenda giudiziaria che aveva fatto decadere alcuni contratti di servizio con la security e gli altri necessari alla disputa della gara.

Juve Stabia – Monza: La presentazione del match e le probabili formazioni

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I riflettori del quattordicesimo turno del campionato cadetto si accendono sullo stadio “Romeo Menti” per quello che si preannuncia come il confronto più interessante del weekend. In campo scendono due formazioni che, pur condividendo l’eccellenza in alcune statistiche difensive, arrivano all’appuntamento con stati d’animo diametralmente opposti.

Da una parte i padroni di casa guidati da Ignazio Abate, chiamati a smaltire la rabbia per l’esito della trasferta di Marassi. La gara contro la Sampdoria ha lasciato strascichi polemici per un arbitraggio contestato e una decisione del VAR sul rigore decisivo che i campani faticano a digerire. Tuttavia, le “Vespe” possono contare su un rendimento interno da primato: se lontano da casa la retroguardia soffre, tra le mura amiche i gialloblù sono ancora imbattuti e hanno concesso la miseria di una sola rete agli avversari, erigendo un vero e proprio muro.

Sul fronte opposto arriva un Monza in stato di grazia. La compagine di mister Bianco sta riscrivendo le statistiche, presentandosi come l’unica realtà a livello europeo capace di inanellare una striscia di sette successi consecutivi. I brianzoli vantano la retroguardia meno battuta del torneo e, proprio come i loro avversari odierni, eccellono nel neutralizzare le iniziative offensive altrui, concedendo pochissimo spazio alle conclusioni a rete.

Le scelte tecniche

La sfida si giocherà anche sulla lavagna tattica. La Juve Stabia dovrebbe confermare il solido 3-5-2, assetto che dovrà fronteggiare il dinamico 3-4-2-1 proposto dagli ospiti. Alla vigilia, il tecnico biancorosso Bianco ha espresso grande stima per la compagine campana, sottolineando la capacità del gruppo di mantenere intatta la propria identità di gioco pur dopo il cambio della guida tecnica estiva.

La situazione delle rose

Situazione complessa per mister Abate, costretto a ridisegnare l’undici titolare. Oltre allo squalificato Ruggero, fermato dal Giudice Sportivo, l’allenatore deve fare i conti con un’infermeria affollata che conta ben cinque indisponibili, rendendo inevitabili diversi cambi nello scacchiere iniziale.

Più sorrisi in casa Monza: Bianco ritrova Keita, rientrato dalla squalifica, che si gioca una maglia da titolare in un ballottaggio serrato con Caprari e Alvarez. Non prenderanno parte alla trasferta, invece, gli indisponibili Antov, Brorsson, Forson e Galazzi.

Il direttore di gara

Sarà il sig. Claudio Giuseppe Allegretta della sezione AIA di Molfetta che sarà coadiuvato dal sig. Davide Imperiale della sezione AIA di Genova e dal sig. Simone Biffi della sezione AIA di Milano, il IV° ufficiale sarà il sig. Alberto Ruben Arena della sezione AIA di Torre del Greco, al VAR ci sarà il sig. Manuel Volpi della sezione AIA di Arezzo, all’AVAR ci sarà il sig. Francesco Meraviglia della sezione AIA di Pistoia.

Le probabili formazioni di Juve Stabia-Monza 

JUVE STABIA (3-5-2): Confente; Giorgini, Bellich, Stabile; Carissoni, Pierobon, Mosti, Correia, Piscopo; Gabrielloni, Candellone

Allenatore: sig. Ignazio Abate.

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Ravanelli, Izzo, Carboni; Birindelli, Obiang, Pessina, Azzi; Colpani, Keita; Mota Carvalho. 

Allenatore: sig. Paolo Bianco

Juve Stabia, diramate le convocazioni di Mister Ignazio Abate per la sfida alla capolista Monza

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L’attesa è quasi finita per il duello che vedrà la Juve Stabia affrontare domani, domenica 30 novembre 2025, la corazzata Monza. In vista del fondamentale impegno casalingo valevole per la quattordicesima giornata del campionato di Serie BKT, il sodalizio gialloblù ha ufficializzato l’elenco dei calciatori chiamati a raccolta dal tecnico Ignazio Abate e dal suo staff.

La lista definitiva comprende ventidue elementi, selezionati al termine della seduta di allenamento odierna, pronti a scendere in campo alle ore 15:00 tra le mura amiche dello stadio “Romeo Menti”.

Il reparto dei pali è presidiato da Confente, affiancato da Signorini e Boer.

Il contingente difensivo annovera Reale, Bellich, Baldi, Stabile, Carissoni, Giorgini e Mannini, chiamati a erigere un muro contro il prolifico attacco brianzolo.

A centrocampo, il tecnico si affida alla qualità e al dinamismo di Pierobon, Ciammaglichella, Duca, Correia, Maistro, Leone, Cacciamani e Mosti.

Per il fronte offensivo, l’attacco sarà guidato dalle punte Gabrielloni, Piscopo, De Pieri e Candellone.

Assenze e Squalifiche

La preparazione a questo match è stata condizionata da significative defezioni. La società ha infatti confermato l’indisponibilità di ben cinque calciatori per motivi fisici: non prenderanno parte alla gara Battistella, Burnete, Morachioli, Varnier e Zuccon. A questa lista si aggiunge l’assenza per squalifica di Ruggero, che dovrà scontare il turno di stop imposto dal Giudice Sportivo dopo l’espulsione rimediata la settimana scorsa a Genova contro la Sampdoria.

L’impegno si preannuncia arduo, con le Vespe che cercheranno di interrompere la marcia trionfale del Monza, attuale capolista del torneo cadetto.

Juve Stabia, al Menti sbarca la corazzata Monza: per le Vespe una sfida di prestigio tra ricordi e ambizioni

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L’attesa sta per finire. Le luci del “Romeo Menti” sono pronte ad accendersi per una delle sfide più affascinanti e complesse del calendario. A Castellammare arriva il Monza guidato da Paolo Bianco, una società che incarna la definizione di “ascesa sportiva”.

Dalla Lega Pro ai salotti buoni della Serie A, i brianzoli hanno scritto pagine di storia recente che hanno trasformato il club nella classica “piccola terribile” del calcio italiano, capace di guardare negli occhi le grandi senza timore.

Un avversario dal DNA vincente

La parabola del Monza non è frutto del caso. Le radici di questo successo affondano nella visione di due figure leggendarie che Ignazio Abate, attuale tecnico delle Vespe, conosce profondamente bene: il compianto Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Sono stati loro a regalare alla città di Monza un sogno duraturo, costruendo le fondamenta su cui oggi poggia la squadra.

Dopo una stagione in Serie A non priva di difficoltà, il Monza si ripresenta nel torneo cadetto con una veste rinnovata. L’arrivo di una nuova proprietà ha iniettato ulteriore energia in una rosa che era già di altissimo livello. Oggi, i biancorossi sono considerati unanimemente una “corazzata” della categoria.

Una “Sassuolo 2.0”, ma più solida

Se il campionato scorso aveva visto squadre spettacolari ma talvolta fragili, questo Monza sembra aver imparato la lezione. Gli addetti ai lavori la definiscono una sorta di “Sassuolo 2.0”: forse meno votata allo spettacolo puro in fase realizzativa rispetto ai neroverdi della passata stagione, ma decisamente più granitica in fase difensiva. È una squadra organizzata in ogni reparto, cinica, con nomi di peso e un organico che, per qualità tecnica, potrebbe tranquillamente ambire già ora al massimo campionato.

Il precedente: quella notte di “quasi gloria”

La Juve Stabia è avvisata: il coefficiente di difficoltà è massimo. Tuttavia, nelle mura dello spogliatoio gialloblù aleggia un ricordo incoraggiante. I tifosi non hanno dimenticato la sfida dello scorso anno al Menti, quando la squadra allora allenata da Guido Pagliuca sfoderò una delle prestazioni più belle dell’intera stagione contro la corazzata Sassuolo.

Fu una notte di “quasi gloria”: un pareggio strappato con il cuore e con i denti, che lasciò persino un pizzico di amaro in bocca. In molti ricordano ancora quel guizzo di Gabriele Artistico a tempo quasi scaduto, un pallone che per centimetri non regalò una vittoria che sarebbe stata leggendaria. Quel match, però, ebbe un peso specifico enorme: diede forza morale all’ambiente e dimostrò a tutta la Serie B che fare punti a Castellammare non è mai una passeggiata, nemmeno per le grandi.

La missione di Abate

Gli ingredienti per una serata memorabile ci sono tutti. La Juve Stabia è consapevole della forza d’urto del Monza, ma non parte battuta. L’obiettivo, dalle parti del Menti, è unire la prestazione al risultato: giocare bene è fondamentale, ma muovere la classifica contro una big varrebbe doppio.

Sarà difficile, difficilissimo. Ma Ignazio Abate punta a ripetere, e magari migliorare, quella piccola grande impresa sfiorata dal suo predecessore. Dopotutto, la recente storia del calcio — e l’esempio del Palermo insegna — ci ricorda che in questo sport tutto è possibile.

Le Vespe sono pronte a pungere.

A Napoli rinasce il Giardino Romantico di Palazzo Reale

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Lo storico Giardino Romantico del Palazzo Reale di Napoli, grazie a un complesso restauro, sta tornando ad acquisire leggibilità del disegno e dei valori della composizione otto-novecentesca, testimonianza di conoscenze scientifiche, tecniche e botaniche che hanno reso i giardini della reggia laboratori di sperimentazione attraverso i secoli.

I lavori, iniziati nel settembre del 2024, data in cui il giardino è stato chiuso alla fruizione pubblica, hanno interessato la risistemazione delle componenti vegetale, impiantistica e architettonica per restituire la sua complessa e stratificata immagine storica. Un cantiere ormai concluso, che ai tempi dei lavori aggiunge anche quelli della natura. Infatti, per la realizzazione dei tappeti erbosi e per la messa a dimora delle piante è stato necessario sospendere le attività nei mesi più caldi della stagione estiva, per poi riprendere a metà settembre.

Oggi, grazie all’iniziativa “Aspettando Primavera”, i visitatori hanno potuto eccezionalmente osservare lo stato di avanzamento dei lavori, accompagnati in visite guidate dal direttore dei lavori, l’architetto paesaggista Marco Ferrari, che ha raccontato il restauro filologico attraverso la risistemazione delle componenti architettoniche, impiantistiche e vegetali, illustrando gli interventi effettuati.

“L’intervento è stato analizzato e progettato dopo due anni di studi, ricerche e indagini, con la finalità di arricchire il patrimonio vegetale e recuperare la valenza del collezionismo botanico – racconta l’architetto Marco Ferrari – Oltre a pavimentazioni e impianti, i lavori hanno interessato gli esemplari arborei esistenti, sia con potature finalizzate a riequilibrare portamento e dimensione delle piante, sia con alcuni abbattimenti utili alla messa in sicurezza dei luoghi a seguito di indagini diagnostiche e fitostatiche”.

L’antica ricomposizione della collezione botanica è avvenuta tramite la messa a dimora di nuovi alberi, arbusti e piante erbacee, attraverso una selezione dagli elenchi redatti da Friedrich Dehnhardt, «giardiniere botanico» di Ferdinando II di Borbone, che progettò il giardino negli anni Quaranta dell’Ottocento, pur nell’adattamento ai mutati scenari ambientali.

Oltre al “salvataggio” del centenario Pinus canariensis al quale sono state liberate le radici e alla messa a dimora di nuovi esemplari arborei, è stata condotta un’importante azione di consolidamento di un tratto del paramento lapideo neobarocco del viale rettilineo novecentesco, che stava cedendo sotto la pressione delle radici di uno degli storici Ficus magnolioides presenti nel giardino: due monumenti da salvare, uno arboreo e l’altro architettonico, che coesistono da oltre cento anni e a cui era necessario garantire una duratura convivenza.

Complessa ma decisiva la soluzione di equilibrio, grazie alla creazione nel viale di un nuovo spazio per le radici aeree dell’albero, che gli garantirà stabilità senza arrecare danno al muro in pietra vesuviana e travertino di Trani progettato dall’ingegnere e architetto Camillo Guerra nella prima metà del Novecento.

“Gli interventi per oltre 900mila euro rientrano nell’ambito del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali, finanziato dal Ministero della Cultura – sottolinea la direttrice delegata del Palazzo Reale di Napoli Tiziana D’Angelo – Oggi abbiamo voluto aprire le porte del cantiere affinché i visitatori potessero constatare la complessità del restauro di circa un ettaro e mezzo, che rappresenta un vero gioiello, polmone verde al centro della città, ma anche soprattutto luogo della cultura da preservare e rispettare”.

Per garantire una maggiore accessibilità e fruizione del complesso museale, le attività hanno interessato i viali del giardino con l’asportazione della pavimentazione in asfalto del viale neobarocco perpendicolare all’accesso alla Biblioteca Nazionale e il rifacimento delle superfici in cocciopesto di tufo, con particolare attenzione al drenaggio delle acque meteoriche che rispondano alle sfide del cambiamento climatico.

L’architetto Almerinda Padricelli, responsabile del progetto, rimarca “l’importanza del recupero non solo del verde, ma anche della parte infrastrutturale e impiantistica, per offrire ai visitatori la fruizione in sicurezza di un luogo che mette in connessione, oltre agli spazi museali del Palazzo Reale, anche quelli della Biblioteca Nazionale e del Teatro San Carlo presenti nel complesso monumentale”.

Il rifacimento delle pavimentazioni, infatti, ha costituito l’occasione per intervenire nell’adeguamento dei sottostanti impianti idrico-sanitario, antincendio, di irrigazione e di illuminazione, così da garantire una manutenzione costante nel tempo del giardino attraverso l’ottimizzazione e la gestione sostenibile delle risorse. Mentre i lavori del giardino sono ormai in fase di ultimazione è stato recentemente avviato un ulteriore cantiere, relativo al restauro della cancellata monumentale, che circonda il giardino lungo via San Carlo. Sui teli di cantiere è riportata la scritta “AverCura”, nessun logo, nessuna immagine, ma solo un’esortazione al rispetto e alla cura dei nostri beni culturali.

Il Giardino Romantico ha un’estensione di 14.400 mq; 2.750 mq di superfici sono state pavimentate con cocciopesto di tufo; 3.150 mq di superfici sono piantate a prato. Fino ad oggi sono stati impiegati 350 giorni di lavoro. Sono state messe a dimora oltre 4.000 piante di cui 20 esemplari arborei e palmizi, 1.300 arbusti e 3.000 erbacee.

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, Abate: “Contro il Monza serve fame e coraggio. Arbitri? Li aiuteremo, ma pretendiamo uniformità”

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I riflettori della sala stampa del “Romeo Menti” si sono accesi questo pomeriggio, alle 14:30, per ospitare l’analisi pre-gara del tecnico delle Vespe, Ignazio Abate. Alla vigilia dell’attesissimo scontro casalingo contro il Monza, l’allenatore gialloblù ha tracciato la rotta, toccando temi caldi: dalla gestione arbitrale all’infermeria, fino alle questioni societarie.

Focus sulla direzione di gara e Fair Play

Abate ha esordito raccogliendo l’assist del collega Paolo Bianco riguardo alla necessità di un clima più sereno intorno agli ufficiali di gara. “Sottoscrivo il pensiero del collega, dobbiamo essere noi i primi a facilitare il compito degli arbitri”, ha affermato Abate, pur non nascondendo qualche perplessità sulla gestione recente. “A Genova ho detto la mia: ciò che lascia perplessi è la disomogeneità di giudizio tra una partita e l’altra e l’incidenza variabile del VAR. Tuttavia, domani avremo un fischietto di livello assoluto a cui garantiremo massima collaborazione. Niente scuse: la nostra priorità resta alzare l’asticella del gioco e dell’agonismo”.

L’avversario e la mentalità

Massimo rispetto per il Monza, definito da Abate una corazzata che sta ritrovando la bussola dopo la discesa dalla massima serie. “Riorganizzarsi dopo una retrocessione è un’impresa ardua, complimenti a Bianco per il lavoro svolto. Sono forti, ma domani servirà una prestazione totale. Dobbiamo trasformare il Menti in una trappola: chi viene qui deve sapere che non avrà vita facile. Voglio una squadra che scenda in campo con quel pizzico di sana arroganza necessaria per puntare al bottino pieno. Domani sicuramente non avremo tante opportunità per segnare per cui dovremo essere molto cinici e precisi in attacco. Quando parlo di attacco non parlo solo degli attaccanti ma di tutta la fase offensiva”.

Rimpianti liguri e infermeria

Tornando sul match di Marassi, il tecnico ha sottolineato la crescita mentale del gruppo. “I ragazzi avevano l’amaro in bocca. Abbiamo retto l’urto in uno stadio infuocato, concedendo le briciole. Anche in inferiorità numerica, a differenza delle gare con Catanzaro e Modena, siamo rimasti vivi e pericolosi. Questo è il segnale che cerco”. Sul fronte formazione, le notizie non sono tutte rosee: “Dobbiamo sistemare la difesa. Purtroppo Varnier è out e Bellich accusa fastidi al ginocchio, ma la rosa è profonda e chi verrà chiamato in causa non farà rimpiangere gli assenti”.

Il fattore campo e il dualismo sintetico-erba

Abate ha poi offerto una chiave di lettura interessante sulle difficoltà esterne. “Ho l’impressione che lontano da casa ci manchi quella ferocia iniziale per azzannare la partita. È un aspetto su cui lavorare, così come l’adattamento ai terreni di gioco. Se gli avversari faticano sul nostro sintetico, va detto che per noi passare dall’allenamento settimanale sull’artificiale all’erba naturale in trasferta comporta un fisiologico periodo di assestamento nei primi minuti”.

Sguardo al futuro e questioni extra-campo

In chiusura, un accenno al calendario e alle vicende del club. “Il gruppo non ha mai tradito le aspettative, anche quando la montagna sembrava inscalabile. Questo torneo è una battaglia continua. Procediamo un passo alla volta fino alla sosta, senza guardare troppo in là, nemmeno al recupero di giovedì contro un Bari rinnovato dalla nuova guida tecnica”. Sulle scadenze societarie di lunedì, Abate è categorico: “Sappiamo che è una data cruciale, ma noi dobbiamo isolarci. L’unica cosa che conta è il rettangolo verde”.

Domani il pubblico delle grandi occasioni spingerà le Vespe, ma per Abate l’equazione è inversa: “Saranno i miei uomini, con la loro foga, a dover infiammare gli spalti”.

Juve Stabia, Elefante all’International Sport Film Festival: Cinema e Sport binomio forte per il territorio

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Un ponte ideale che unisce il grande schermo al rettangolo verde, due mondi apparentemente distanti che trovano un punto d’incontro nella passione, nella disciplina e nella capacità di raccontare storie. È questo il messaggio lanciato da Ferdinando Elefante, Direttore Generale della S.S. Juve Stabia, ospite d’eccezione all’International Sport Film Festival.

L’evento non è stato solo una passerella, ma un’occasione per ribadire il ruolo centrale che la società calcistica intende ricoprire nel tessuto sociale della città.

Cinema e Sport: Una “Macchina Devastante” per il Territorio

Per il DG delle Vespe, la presenza al festival non era un atto formale, ma una dichiarazione d’intenti. Elefante ha sottolineato come la sinergia tra queste due discipline sia vitale per la crescita culturale di Castellammare e dell’intero comprensorio.

“Non potevamo non partecipare a questa kermesse che dà lustro alla città e a tutto il territorio,” ha esordito Elefante. “Cinema e sport sono un connubio che deve per forza andare a braccetto. La cultura è fondamentale: cinema è cultura, sport è cultura. Insieme possono essere veramente una macchina devastante anche per i giovani, per questo splendido territorio e non solo.”

Il Cuore del Tifoso: Il Mito di “Fuga per la Vittoria”

Smessi per un attimo i panni del dirigente, Elefante ha mostrato il suo lato più appassionato e nostalgico. Alla domanda su quale fosse il suo film del cuore, la risposta è andata dritta a un cult intramontabile, capace di unire storia e leggenda calcistica.

“Al di là di qualche cartone come Superboys o Holly e Benji, il film a me caro, vista anche l’età che avanza, è Fuga per la vittoria.”

Un legame che profuma di rito, quasi come una tradizione natalizia. Elefante ha raccontato come quella pellicola risvegli in lui ricordi d’infanzia e sogni personali: “Quando c’è questo film in TV, zitti tutti, me lo devo rivedere. Quella rovesciata di Pelé o la parata – visto che facevo un po’ il portiere da piccolo – mi hanno segnato molto, anche per quello che poi sto facendo nel mondo dello sport.”

Orgoglio Gialloblù: “Non Siamo un Capoluogo, ma Combattiamo ad Armi Pari”

L’intervista è stata l’occasione per fare il punto sulla stagione della Juve Stabia. Nonostante le difficoltà di un campionato cadetto estremamente competitivo, traspare la fierezza di rappresentare una realtà che sta tenendo testa a colossi del calcio italiano.

“Ci stiamo battendo su tutti i campi. Siamo una bella città, una grande città, ma ribadisco: non siamo né un capoluogo né una provincia. Siamo una città che non ha nulla da invidiare a capoluoghi di provincia importanti. Penso che stiamo assolutamente rispettando il nostro obiettivo.”

La Sconfitta di Genova e la Promessa Finale

Il DG non ha nascosto l’amarezza per la recente trasferta di Genova (contro la Sampdoria), definita una sconfitta immeritata, ma ha trasformato l’analisi del momento “duro” in un messaggio di battaglia.

“È dura, perché è dietro l’angolo il rischio delle sconfitte, come l’ultima arrivata in malo modo, perché non meritavamo di perdere a Genova. Però il calcio è questo. La Juve Stabia si sta facendo rispettare e continuerà questo percorso lungo e travagliato.”

La chiosa finale è un manifesto programmatico per il futuro, rivolto ai tifosi e agli avversari: “A noi le sfide non fanno paura.”

Feola: “Lo Stabia è una squadra giovane che corre e lotta. I ragazzi seguono Abate con entusiasmo”

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Vincenzo Feola, ex calciatore e ora allenatore, ha condiviso le sue intense riflessioni sul passato e sul presente della Juve Stabia, dopo aver avuto l’opportunità di osservare da vicino il lavoro della squadra.
Analisi della Squadra Attuale e Ruolo di Abate
Feola, che ha visitato il centro sportivo stabiese per una settimana al fine di studiare e aggiornarsi sulle metodologie di allenamento, ha espresso un giudizio positivo sulla squadra attuale. Ha visto un “grande entusiasmo” e ha descritto la Juve Stabia come una squadra giovane che “corre e lotta” e “segue l’allenatore”. È convinto che la squadra “toglierà grandi soddisfazioni” quest’anno, pur mantenendo l’obiettivo primario della salvezza e del mantenimento della categoria.
Riguardo al tecnico Ignazio Abate, Feola ha espresso grande apprezzamento per la sua metodologia e filosofia di gioco, una che ha intrapreso anche lui stesso da un paio d’anni. Feola descrive Abate come un allenatore “propositivo,” “umile” e con un’incredibile passione. Il tecnico ha una grande “empatia con il giocatore” e, anche quando si arrabbia in campo, lo fa in un modo “propositivo” e “molto educato”.
Feola ha notato che i giocatori attuali, essendo giovani, frequentano molto la città e sono integrati nella comunità, un aspetto che ritiene fondamentale per farli rendere di più.
La Memoria del Campo e il Rammarico Storico
Ricordando la sua carriera, Feola ha espresso il suo forte legame con Castellammare, definita una “seconda casa”, e ha definito i suoi cinque anni con le Vespe come “bellissimi”. Ha riconosciuto di non essere un calciatore di grande tecnica, ma di aver compensato con la “passione,” la “determinazione,” l’attaccamento e il desiderio di dare sempre il massimo per quella maglia. Ha persino raccontato di come, durante il secondo tempo, era solito abbassare i calzettoni e togliersi i parastinchi come un “interruttore” per attivare la riserva di energia e continuare.
Il rammarico più grande della sua carriera resta la mancata promozione in Serie B del suo anno, definita la sua “grande sconfitta” calcistica. Secondo Feola, quella Juve Stabia era “sulla carta” la squadra più forte e avrebbe dovuto vincere il campionato direttamente. Ha identificato il pareggio con l’Avellino come l’episodio che li “condannò”, e ha espresso il dolore di non aver potuto dare quella soddisfazione al popolo stabiese che li seguiva in massa.
Guardando ai compagni di squadra di quell’epoca, ha menzionato Mister Enzo Ferrari come uno dei migliori allenatori che ha avuto, e ha indicato Fresta, Buoncammino e Bonfiglio come giocatori con un “potenziale impressionante” che avrebbero meritato di giocare in Serie A.
Aneddoti e Visione del Calcio
Feola ha confrontato il calcio moderno con quello dei suoi tempi, definendo le attuali metodologie e filosofie di gioco come “un altro mondo”. Ha ironizzato sul fatto che gli allenamenti che facevano un tempo oggi sarebbero “impensabili” e che verrebbero i carabinieri ad arrestare.
Ha condiviso anche un aneddoto con l’ex presidente Fiore, il quale gli promise un premio speciale di due milioni di lire se avesse segnato con il piede destro (il suo piede debole). Feola segnò ad Ancona, e Fiore mantenne la promessa, dimostrandosi un presidente “unico”.
Infine, Feola ha criticato l’ex giocatore Biancolino, definendo “superficiale” e “saccente” il suo commento che sminuiva il derby Juve Stabia-Avellino. Sulla sua impulsività come giocatore, ha ammesso di essere stato talvolta troppo irruente, spiegando che si arrabbiava subito perché teneva talmente tanto alla causa da essere disposto a togliersi un braccio pur di portare la Juve Stabia in Serie B.

Juve Stabia: Società solida e futuro a Stelle e Strisce. Nessuna nube all’orizzonte

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In casa Juve Stabia si respira un clima di assoluta serenità. Le giornate di oggi, 28 novembre, e di lunedì prossimo, 1 dicembre, segnano passaggi burocratici importanti ma privi di criticità, programmati da settimane per garantire il futuro roseo del club.

L’Assemblea dei Soci, convocata anche dagli amministratori giudiziari Scarpa e Ferrara, ha all’ordine del giorno una semplice ricapitalizzazione e l’approvazione del Bilancio. Un atto formale che certifica la salute di una società pronta a fare un ulteriore salto di qualità.

Un assetto societario definito: Solmate unica proprietaria

La situazione proprietaria è chiara e limpida. Attualmente, la società americana Solmate (che ha acquisito la Brera Holdings) detiene il pacchetto di maggioranza con il 52%, mentre il socio di minoranza Langella possiede il restante 48%.

Tuttavia, il futuro è già scritto grazie a patti chiari e condivisi. Esiste già un accordo totale tra le parti affinché le quote di Langella passino interamente alla Solmate. La proprietà americana raggiungerà a breve la totalità delle azioni societarie, consolidando una governance unitaria e forte. Tra i soci e gli amministratori vige la massima concordia, lavorando tutti nella stessa direzione per il bene delle Vespe.

Gestione economica impeccabile: Stipendi pagati in anticipo

A dispetto di quanto riportato erroneamente da una testata giornalistica, che ha diffuso cifre senza alcun criterio logico creando un ingiustificato allarmismo, i conti della Juve Stabia non solo sono in ordine, ma godono di ottima salute.

È fondamentale chiarire la realtà dei fatti finanziari con gli Stipendi di Settembre già regolarmente pagati e quelli di Ottobre che saranno bonificati in anticipo già durante la prossima settimana. In tutto questo poi, possiamo anche anticipare che la scadenza federale del prossimo 16 dicembre sarà rispettata con largo anticipo con la società già pronta a chiudere tutti gli adempimenti previsti per quella data.

La cifra citata impropriamente da alcune fonti di stampa come “necessità imminente” è talmente sovrastimata e che, in realtà, tale cifra coprirebbe l’intero fabbisogno del club fino al 30 giugno 2026, e non solo per la scadenza imminente. Non è la prima volta in questo campionato che notiamo la diffusione di un allarmismo ingiustificato, anche per la scadenza del 16 ottobre 2025 erano state mosse dei dubbi sulla possibilità che la Juve Stabia riuscisse a rispettare la scadenze e potesse poi incappare in un punto di penalizzazione.

Focus solo sul campo

L’approvazione del Bilancio, prevista in queste assemblee, è un atto puramente formale, dato che il documento è stato già vagliato e approvato preventivamente da entrambe le parti societarie.

La gestione del club è addirittura migliorata, garantendo una solidità che permette alla componente sportiva di lavorare senza pensieri. I tifosi possono dormire sonni tranquilli: la società è presente, i conti sono al sicuro e l’unico pensiero per l’ambiente deve essere rivolto esclusivamente al rettangolo verde e al sostegno della squadra.