12.1 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 8

Juve Stabia: Un Dicembre di fuoco per le Vespe di Mister Ignazio Abate

0

Le “Vespe” di Castellammare di Stabia si preparano a vivere un vero e proprio tour de force. Un anno significativo sta per volgere al termine e la squadra guidata da Mister Ignazio Abate è chiamata ad affrontare un calendario densissimo e ricco di insidie. Cinque appuntamenti in ventitré giorni: un ciclo terribile che farà da spartiacque per le ambizioni gialloblù e definirà il cammino verso il 2026.

Si parte subito: stasera il recupero con il Bari

Il sipario sul dicembre stabiese si alzerà questa sera, giovedì 4 dicembre alle ore 19:30. I riflettori dello Stadio “Romeo Menti” si accenderanno per il recupero della gara contro il Bari.

Non è una partita qualunque: è un match fondamentale per entrambe le compagini. Le attese sono alte e la sfida promette grande intensità sin dal fischio d’inizio. Per Abate, iniziare questo ciclo con un risultato positivo tra le mura amiche sarebbe l’iniezione di fiducia ideale per affrontare le settimane successive.

La prova del nove: Frosinone e Empoli

Non ci sarà tempo per rifiatare. Solo quattro giorni dopo, l’8 dicembre alle ore 15:00, le Vespe affronteranno una delle trasferte più complesse della stagione: quella contro il Frosinone allo Stadio “Benito Stirpe”. Sarà una vera e propria “gara dai cuori forti”. Rappresenterà un banco di prova cruciale per misurare il temperamento e la maturità del gruppo contro una formazione di alta classifica.

Il calendario torna poi favorevole, almeno logisticamente, con un appuntamento casalingo fissato per sabato 13 dicembre, sempre alle ore 15:00. Il Menti aprirà nuovamente i battenti per ospitare l’Empoli. Si preannuncia una sfida tattica e combattuta, dove la gestione delle energie sarà fondamentale e i tre punti saranno vitali per muovere la classifica in una fase delicata del campionato.

Verso il Natale: la trasferta di Cesena

A ridosso delle festività natalizie, le Vespe saranno protagoniste di un’impegnativa trasferta al nord. sabato 20 dicembre, con fischio d’inizio alle 15:00, la Juve Stabia volerà allo Stadio “Manuzzi” per affrontare il Cesena.

La curiosità: Storicamente, l’incrocio tra queste due squadre è sinonimo di “gol e spettacolo”. È l’occasione perfetta per i ragazzi di Abate per regalare ai propri tifosi un anticipo di Natale da ricordare.

Gran finale: il Dejà-vu col Sudtirol

L’anno solare 2025 per i colori gialloblù si concluderà in casa, nel giorno di sabato 27 dicembre alle ore 15:00, ospitando il Sudtirol.

C’è un precedente che fa sorridere i tifosi stabiesi: un dejà-vu che riporta alla mente i ricordi positivi della passata stagione. Lo scorso anno, infatti, fu proprio una sfida contro i tirolesi a regalare un sorriso nel mese di dicembre, quando l’allora squadra di Mister Guido Pagliuca ottenne una preziosa vittoria.

La speranza di tutto l’ambiente è che la storia possa ripetersi. Che il “Menti” possa salutare il 2025 con un’altra gioia, lanciando la Juve Stabia verso un 2026 pieno di soddisfazioni e ambizioni rinnovate.

Precedenti: Juve Stabia-Bari sono 6 in campionato a Castellammare

Dopo dieci mesi le vespe tornano a sfidare il Bari in campionato a Castellammare

I precedenti tra Juve Stabia e Bari sono sei in campionato (quattro in serie B e due in serie C) disputati al Menti di Castellammare; quattro sono le vittorie delle vespe, un pareggio ed una sola vittoria per i galletti.

Questi i dettagli dei sei precedenti:

– 2011 / 2012 – Campionato Nazionale di Serie BWin

15 ottobre 2011 – 11° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 0 (arbitro Filippo Merchiori di Ferrara) Marco SAU su calcio di rigore.

– 2012 / 2013 – Campionato Nazionale di Serie BWin

13 ottobre 2012 – 9° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI – 2 – 1 (arbitro Francesco Castrignanò di Brindisi) Jerry MBAKOGU (JS), Caputo (B) e Jerry MBAKOGU (JS).

– 2013 / 2014 – Campionato Nazionale di Serie B Eurobet

7 dicembre 2013 – 17° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 1 (arbitro Maurizio Ciampi di Roma) Bertrand Yves BARAYE (JS) e Marotta (B).

– 2020 / 2021 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

3 marzo 2021 – 9° giornata di ritorno: JUVE STABIA – BARI 0 – 2 (arbitro Daniele Perenzoni di Rovereto) doppietta di Marras.

– 2021 / 2022 – Campionato Nazionale di Serie C girone C

6 novembre 2021 – 13° giornata d’andata: JUVE STABIA – BARI 1 – 0 (arbitro Nicolò Marini di Trieste) Umberto EUSEPI su calcio di rigore.

– 2024 / 2025 – Campionato Nazionale di Serie BKT

9 febbraio 2025 – 6° giornata di ritorno: JUVE STABIA – BARI 3 – 1 (arbitro Juan Luca Sacchi di Macerata) Kevin PISCOPO (JS), Andrea ADORANTE (JS), Pereiro (B) e Giuseppe LEONE (JS).

Juve Stabia – Bari, le parole di Vivarini alla vigilia: “Loro hanno le certezze che a noi mancano”

0

L’avventura di Vincenzo Vivarini sulla panchina del Bari inizia all’insegna del pragmatismo e della consapevolezza. Durante la sua conferenza di presentazione, il neotecnico ha subito sgombrato il campo dalle parole superflue, sottolineando come la chiamata di una piazza così prestigiosa fosse irrinunciabile nonostante le evidenti criticità del momento. L’obiettivo primario è trasformare le difficoltà attuali in benzina per il lavoro quotidiano, accantonando i proclami per concentrarsi sulla sostanza.

La diagnosi del nuovo allenatore parte dall’analisi lucida del recente tracollo di Empoli. Vivarini ha individuato nella gestione della fase di non possesso il vero tallone d’Achille della squadra: se i primi quaranta minuti del “Castellani” avevano mostrato una logica e un senso tattico, il successivo blackout è stato giudicato inaccettabile. Secondo il tecnico, la squadra si è disunita mentalmente, spegnendo quell’entusiasmo che deve essere il motore di ogni prestazione, trasformando la gara in una serie di azioni individuali sconnesse.

Per invertire la rotta non servono alibi, ma prestazioni convincenti che possano poi tradursi in punti in classifica. Vivarini ha ribadito la sua fiducia nel valore tecnico della rosa, ricordando come, solo fino a poche settimane fa, l’organico fosse considerato di alto livello dagli addetti ai lavori. La ricetta per la risalita prevede una coesione totale: l’allenatore ha lanciato un appello all’unità d’intenti, chiedendo di convogliare la grande passione della città sulla squadra per creare un “blocco unico” capace di superare le avversità.

Guardando all’imminente impegno contro la Juve Stabia, il tecnico ha mostrato grande rispetto per l’avversario, descrivendolo come una compagine che possiede esattamente ciò che al Bari manca oggi: certezze collaudate e automatismi in ogni situazione di gioco.

Sul fronte tattico, infine, non ci saranno stravolgimenti immediati. La priorità è restituire sicurezza ai giocatori, motivo per cui, pur riconoscendo che la squadra è stata costruita per una linea a quattro, Vivarini ha lasciato intendere che le caratteristiche attuali della rosa potrebbero suggerire un assetto difensivo a cinque per garantire maggiore protezione.

Juve Stabia, ecco i 23 convocati di Mister Ignazio Abate per la battaglia contro il Bari di domani sera

0

I riflettori del “Romeo Menti” sono pronti ad accendersi per una notte che promette scintille. L’attesa è finita: la Juve Stabia scende in campo domani, giovedì 4 dicembre 2025, per il recupero della giornata n.10 di Serie BKT contro il Bari.

Al termine della rifinitura odierna, Mister Ignazio Abate ha sciolto le riserve. Saranno 23 i guerrieri chiamati a difendere i colori gialloblù in quella che il tecnico stesso ha definito “la sfida peggiore che ci potesse capitare” per la qualità dell’avversario e per il momento che attraversano. Nonostante l’infermeria piena e qualche defezione importante, il gruppo è compatto e pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo.

La lista dei convocati

Ecco l’elenco completo degli uomini a disposizione per il match delle 19:30:

  • Portieri:  Confente (1), Signorini (16) e Boer (23).

  • Difensori: Pacchetto arretrato che dovrà erigere un muro contro l’attacco pugliese. Rispondono presente Reale (3), Ruggero (4), Bellich (6), Baldi (15), Stabile (19), Carissoni (24), Giorgini (33) e Mannini (76).

  • Centrocampisti: Cuore e polmoni. A centrocampo, dove si decideranno i ritmi della gara, Abate si affida al motorino perpetuo Pierobon (10), Ciammaglichella (17), Duca (20), alla forza di Correia (29), alla qualità di Maistro (37), alle geometrie di Leone (55), alla gioventù di Cacciamani (77) e alla grinta di Mosti (98).

  • Attaccanti: Lì davanti, dove serve essere cinici, spazio a Gabrielloni (9), Piscopo (11), De Pieri (21) e Candellone (27).

Le assenze: chi stringe i denti

La sfida sarà resa ancor più ardua dalle assenze. Non saranno della partita Battistella, Burnete, Morachioli, Varnier e Zuccon. Defezioni che richiederanno un sacrificio extra da parte di chi scenderà in campo, chiamati a correre anche per i compagni indisponibili.

Tutti al Menti

La squadra c’è, la voglia di “difendere la categoria con i denti” (citando Abate) anche. Ora tocca al dodicesimo uomo in campo fare la differenza. L’appuntamento è fissato per domani sera alle ore 19:30.

Juve Stabia – Bari, Abate alza la guardia: “La peggiore avversaria possibile. Difendiamo la B con i denti”

0

È una vigilia carica di tensione e concentrazione quella che si respira al “Romeo Menti”. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 3 dicembre, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha incontrato la stampa per presentare l’attesa sfida contro il Bari. Una gara che si preannuncia complessa, non solo per il valore tecnico dell’avversario, ma per le incognite legate al cambio di guida tecnica sulla panchina dei galletti.

L’incognita Bari e il cambio in panchina

Abate non usa mezzi termini per definire il coefficiente di difficoltà della gara. Il Bari, fresco di cambio allenatore, rappresenta un rebus tattico e psicologico.

“Quando c’è un cambio di allenatore cambiano gli equilibri e tutti si rimettono in gioco”, ha spiegato il mister. “Il Bari ha scelto un allenatore preparato, hanno ampia scelta di modulo, è una società che ha speso tanto e sarà una gara molto complicata. La sfida di domani è la peggiore che ci potesse capitare”.

L’imperativo è l’approccio mentale: “Andrà affrontata sin da subito con il giusto impatto. Non so come il Bari affronterà la partita, ma dobbiamo pensare a noi”.

Dubbi di formazione e l’importanza della panchina

Con un giorno in meno di riposo rispetto agli avversari e un calendario fitto, la gestione delle energie diventa cruciale. Abate non svela le carte sull’undici titolare, ma sottolinea l’importanza di chi subentra, citando la prestazione di domenica scorsa: “Non so se partiremo con gli stessi 11 o se ci sarà qualche cambio. Ho varie soluzioni e scenderà in campo chi mi darà più garanzie. Voglio vedere dai cambi che farò a gara in corso l’impatto che ho visto domenica. Non penso alla sfida di lunedì ma solo alla gara di domani dove servirà una grande Juve Stabia.”

Il benvenuto alla nuova proprietà

La conferenza è stata anche l’occasione per un commento sul recente riassetto societario delle Vespe. Abate ha accolto con favore le novità, pur mantenendo il focus della squadra sul rettangolo verde: “Siam felici che si sia definito l’assetto societario, diamo il benvenuto alla nuova proprietà che darà ancor di più ambizione, ma noi dobbiamo pensare solo alle cose di campo”.

L’appello ai tifosi: “Non diamo nulla per scontato”

In chiusura, il tecnico torna sulla prestazione di carattere offerta domenica, dove la squadra ha mostrato coraggio e capacità di soffrire, alternando pressione alta a fasi di gestione. Ma per continuare a fare punti, serve l’aiuto di tutto l’ambiente stabiese.

Il messaggio di Abate alla piazza è chiaro e diretto: “Domani mi aspetto la risposta del pubblico anche perché non si deve dare per scontato la Serie B, dobbiamo difenderla con i denti, abbiamo bisogno dell’apporto di tutti per alzare l’asticella”.

Appuntamento dunque a domani al “Romeo Menti”, dove la Juve Stabia cercherà di confermare quanto di buono fatto vedere finora, spinta dal proprio pubblico e dalla “garra” richiesta dal suo allenatore.

 

Castellammare di Stabia, Supercinema: Ricordo di Natale Montillo, regista, attore, produttore e scenografo

Una giornata fitta di eventi al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, dove domenica 30 novembre è stato ricordato uno dei cittadini stabiesi più illustri, Natale Montillo, la cui storia è strettamente legata a quella della cinematografia italiana.

Una mostra fotografica, proiezioni dei film “Rosalba, la fanciulla di Pompei” e “La sposa” di Natale Montillo, e del documentario “C’era una volta Napoli” di Ciro Ippolito, che racconta la storia del cinema napoletano, e altri filmati, per omaggiare l’opera del più importante esponente della scuola cinematografica stabiese.

Tra una proiezione l’altra, il ricordo del sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza e dell’assessore all’Educazione e Identità stabiese Annalisa di Nuzzo, che hanno fortemente voluto questa commemorazione.

Grande ammirazione per Montillo anche nelle parole di Ciro Ippolito, attore, regista, autore produttore napoletano, di Paolo Speranza, storico del cinema, di Federico Rossi, attore e docente della “Ribalta Academy”, della nipote, prof.ssa Rosa Montillo e di Antonio Ferrara, giornalista de “La Repubblica”, che ha moderato gli interventi.

L’evento è stato anche l’occasione per ricordare che la cinematografia italiana del dopoguerra non è nata solo a Roma, ma anche a Napoli e a Castellammare di Stabia, con film di successo che hanno esaltato le bellezze naturali dei luoghi e raccontato la realtà di quegli anni.

Sarebbe riduttivo considerare Natale Montillo solo uno tra i tanti cittadini stabiesi che hanno dato lustro alla nostra città. Come ha ben rilevato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, il produttore, regista e attore stabiese è stato un uomo dalla grande personalità:

“Montillo è stato un grande innovatore – ha affermato il dott. Vicinanza – Egli recuperò la tradizione della sceneggiata che andava in scena nei teatri ed ebbe il suo punto di maggior successo alla fine della Prima guerra mondiale. Il maestro fa rinascere il cinema dopo la Seconda guerra mondiale e innesta l’elemento della sceneggiata nella trama del racconto cinematografico.”

Per il sindaco “Rosalba, la fanciulla di Pompei è un “drammone” con una regia straordinaria e che merita di essere ulteriormente studiato anche come elemento antropologico, per ricostruire la geografia agricola dei luoghi, completamente scomparsa, e anche i comportamenti antropologici: la scena del matrimonio, la tarantella, il rapporto città campagna che in quegli anni era fortissimo”.

“In “Luna Rossa” Montillo fa un’innovazione: la scena si tinge di rosso perché si era messo a ridipingere fotogramma per fotogramma per creare questo effetto. Anche qui sceneggiata, recupero delle canzoni e, in qualche modo, possiamo dire che ha anticipato i film degli anni Sessanta – Settanta, i cosiddetti “Musicarelli”.

“È stato regista, attore, produttore, scenografo di livello nazionale. Il Montil una genialata. Pasquale Amodio, l’architetto, era di origini torresi, docente alla Federico II, ha progettato e realizzato una serie di opere importanti a Napoli.”

“Paradossalmente, se non fosse stato disegnato e costruito da un architetto così importante – ha rilevato Luigi Vicinanza –  oggi sarebbe molto più facile la sua ristrutturazione. Pensate che sul “Disco volante” (all’ingresso del teatro) salirono cento persone, ci sono una serie di foto, per dimostrare quanto reggesse.”

“La scala all’interno che portava al loggione, sempre disegnata da Pasquale Amodio, è stata considerata dall’attuale sovrintendente di Napoli un vero e proprio capolavoro, dal valore architettonico talmente importante che non si può buttare giù.”

Ciro Ippolito, oltre che ricordare Montillo e la sua straordinaria produzione nel documentario “C’era una volta Napoli”, ha raccontato un aneddoto legato al Teatro Montil:

“Natale Montillo è una figura che mi ha sempre affascinato. Io sono venuto da piccolo all’inaugurazione, uno dei primi spettacoli che hanno fatto era prodotto da mio fratello Leonardo e, alla prima, si sono rotte tutte le vetrate del Montil che era appena stato inaugurato, per l’affluenza del pubblico.”

Il noto giornalista Antonio Ferrara, prima di passare la parola a Paolo Speranza, storico del cinema e direttore di Cinema Sud, ha ricordato il periodo storico nel quale nasce e si sviluppa l’opera di Natale Montillo, una Castellammare ricca di grandi fermenti socioeconomici e culturali.

“Nel ‘43 a Roma Cinecittà era stata distrutta nella fase finale delle Seconda guerra mondiale, in una città di provincia come Castellammare nel 1948 già si gira il primo film di Natale Montillo “Calamita d’oro”, una storia straordinaria che vive la città in quel periodo.”

“E con questa stagione Natale Montillo in 10 anni, dal 48 al 58 produce sei film all’interno di questa realtà cittadina in un Paese che andava verso il Boom economico.”

Paolo Speranza, nel valorizzare la figura di Montillo, che definisce “uno dei cineasti più versatili della storia italiana, non solo di Napoli”, parte dal ricordo di Elvira Notari, la prima regista italiana, la seconda del mondo. Era di Salerno ma ha lavorato soprattutto a Napoli per tutto il periodo del cinema muto.

“Nei primi anni del Novecento anche lei, insieme al marito Nicola Notari, colorava i fotogrammi uno per uno per dare maggiore vivacità e movimento alle scene e anche lì, come Natale Montillo, molti titoli di film erano collegati alle canzoni di maggiore successo.”

“Napoli fin dall’inizio ha avuto una forte dimensione di realtà, si vedevano i luoghi di Napoli, si girava in esterno; invece, il cinema muto quasi tutto si girava nei piccoli studios, a Cinecittà si girava nei teatri di posa, raramente per strada.”

“Napoli aveva questa vivacità della verità ripresa poi da Natale Montillo. Negli anni Cinquanta in un periodo vitale per Castellammare, fu l’unica città nell’Italia meridionale che venne scelta dal Centro Sperimentale per avviare una scuola di cinema di formazione, unica di tutto il Sud.”

Montillo fu a capo di una vera e propria scuola cinematografica stabiese, che dai primi anni Cinquanta si rivelò una delle più dinamiche nel Sud e la raccontava ad Ugo Gregoretti che lo intervista per un programma realizzato nel ’58. Oltre a Montillo c’erano: l’organizzatore Domenico Tartaglione, il fotografo Domenico Paolercio, il maestro compositore Franco Langella, marito di una grande attrice del passato, Tecla Scarano, il regista Silvio Siano.

Questi cineasti, queste storie, questi personaggi, secondo Paolo Speranza, erano stati purtroppo dimenticati per decenni, ma quando erano in attività erano molto apprezzati, per esempio Natale Montillo era considerato positivamente dagli intellettuali, dalla critica. Non solo era amato dal popolo, ma anche dalle persone competenti.

Federico Rossi, nel suo intervento, definisce Natale Montillo “un produttore visionario, uno di quei cineasti che hanno la visione di un film e vogliono realizzarlo a tutti i costi, un autore e regista neorealista che si affida ad attori non professionisti per dare maggiore verità ai personaggi, un regista che ha la capacità di cogliere il lato ironico, e l’ironia, la qualità più importante per un autore, rende lo spettatore ancora più consapevole del messaggio”.

Rosa Montillo, nipote del cineasta stabiese, ha ringraziato l’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento, e tutti i presenti, anche a nome dei fratelli Natale e Donato.

Ha poi ringraziato per la collaborazione le docenti del Liceo Classico Plinio Seniore di Castellammare Anna D’Auria e Marianna Vollono e la Dirigente Fortunella Santaniello per il coinvolgimento di alcune classi nella visione a scuola di due film di Natale Montillo, ci cui poi gli alunni hanno scritto delle recensioni.

Alcune di esse sono state scelte insieme alle docenti Liliana Longobardi e Raffaella Veropalumbo e, nel corso della serata, sei ragazzi del quinto anno le hanno lette. I giovani hanno commentato molto positivamente i film e le loro tematiche, sottolineandone gli aspetti che li avevano maggiormente colpiti.

L’assessore Annalisa Di Nuzzo nel suo intervento ha affermato:

“Questa è una giornata molto particolare che abbiamo fortemente voluto, Natale Montillo rappresenta per Castellammare un totem identitario, una persona che ha inseguito il suo sogno, che può essere d’esempio per tanti giovani. Nella cinematografia di Montillo c’è una sorta di etnografia. Un progetto da realizzare sarà quello di confrontare i paesaggi, i luoghi e vissuti della storia urbana dell’epoca con quelli attuali, un patrimonio che Montillo ci restituisce.”

Natale Montillo, regista, attore, produttore, scenografo di grande carisma e innovatore del cinema italiano, con la sua opera, un’eredità intellettuale in grado di trasmettere emozioni e pensieri che risuonano nel tempo, si è meritato la stima e l’ammirazione di tutti noi.

Juve Stabia, il Menti è pronto: Vespe e Galletti si sfideranno, in un match ad alta tensione, per i tre punti

0

I riflettori del “Romeo Menti” sono pronti ad accendersi su una delle sfide più elettrizzanti del calendario di Serie B. Juve Stabia – Bari non è mai una partita banale, ma quella in arrivo avrà un sapore agrodolce, segnata dall’assenza rumorosa di uno dei suoi protagonisti più attesi: Fabio Caserta.

Il tecnico di Melito Porto Salvo non vivrà l’emozione di sedersi sulla panchina avversaria nel suo vecchio stadio. L’esonero, arrivato proprio alla vigilia di questo appuntamento cruciale, ha trasformato quello che doveva essere il ritorno del “figliol prodigo” in un incrocio mancato. Un destino beffardo, quasi cinematografico, che impedisce all’uomo che ha scritto pagine di storia gialloblù di sfidare il suo passato alla guida della sua squadra più recente.

Un legame indissolubile

Parlare di Fabio Caserta a Castellammare significa toccare corde profonde. Non è un semplice ex: è stato capitano, bandiera e infine condottiero in panchina. Sotto la sua guida, la Juve Stabia ha compiuto l’impresa memorabile della promozione in Serie B, un cavalcata trionfale che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore dei tifosi. Il match contro il Bari avrebbe dovuto rappresentare la chiusura di un cerchio, un confronto emotivo tra il presente pugliese e il glorioso passato stabiese. Un tema che avrebbe dominato le conferenze stampa e le chiacchiere dei bar fino al fischio d’inizio.

La parentesi amara e il futuro immediato

Invece, la realtà racconta un’altra storia. Il percorso di Caserta in Puglia si è interrotto bruscamente, vittima di risultati non all’altezza delle ambiziose aspettative della piazza barese. Una parentesi chiusa che gli nega la possibilità di guidare i “Galletti” in quella che sarebbe stata la trasferta più sentita della stagione.

Ora, mentre le squadre si preparano a scendere in campo, una domanda serpeggia tra addetti ai lavori e tifosi: Fabio Caserta sarà comunque al Menti? Libero da impegni professionali, l’ex tecnico potrebbe decidere di varcare i cancelli dello stadio in una veste insolita. Non più condottiero sul prato verde, ma spettatore interessato in tribuna, costretto a osservare con distacco la sua vecchia casa e la squadra che fino a poche ore fa era la sua.

La sfida tra Vespe e Galletti si giocherà e promette scintille, ma per Fabio Caserta questo “Derby del Cuore” si disputerà lontano dal campo, nel silenzio di chi attende una nuova avventura, ripensando forse a quello che poteva essere e non è stato.

La Juve Stabia ferma la capolista Monza, ma non c’è tempo per respirare e festeggiare, domani c’è già il Bari

0

È stata una notte da “Pazzo Menti”, una di quelle serate in cui il calcio decide di mostrare tutto il suo repertorio in novanta minuti. La Juve Stabia strappa un pareggio preziosissimo contro la capolista Monza, al termine di una gara che non ha risparmiato nulla allo spettatore: gol d’autore, errori grossolani, riscatti immediati e le immancabili polemiche arbitrali.

Montagne Russe ed Emozioni Forti

La cronaca della gara è un elenco di colpi di scena. Da una parte la perla balistica di Maistro, un gol stupendo che ha fatto esplodere la curva, dall’altra il guizzo beffardo di Candellone, capace di approfittare dell’incertezza dell’ex Thiam. Ma è stata anche la serata dei portieri, nel bene e nel male: errori evidenti tra i pali, con Confente protagonista di una parabola emotiva tutta sua, passando dallo sbaglio al riscatto decisivo che ha salvato il risultato.

Il Monza, corazzata costruita per vincere, ha risposto colpo su colpo: la fortuna ha baciato Birindelli in una carambola rocambolesca, mentre Petagna ha ricordato a tutti cosa significa essere un vero centravanti con uno stacco imperioso. E poi, l’ombra del dubbio. In un contesto di tale spettacolo, non poteva mancare l’episodio da moviola: il contatto tra Ravanelli e Candellone. Una storia che conosciamo ormai benissimo, un rigore reclamato e non concesso che alimenterà le discussioni nei bar di Castellammare per giorni.

La Solidità della Capolista e l’Orgoglio delle Vespe

Il pareggio, al netto dei rimpianti per gli episodi, inietta pura energia nelle vene della Juve Stabia. I ragazzi di Ignazio Abate hanno giocato a viso aperto, senza perdere, contro la prima della classe. Il Monza di Paolo Bianco forse non ruba l’occhio per spettacolarità come il Frosinone o il Cesena, ma ha confermato di avere le stigmate della vincente: una rosa profonda e una solidità mentale che sono le vere armi per tagliare il traguardo finale. Aver retto l’urto è un segnale di maturità enorme per le Vespe.

Vietato Festeggiare: Arriva il Bari di Vivarini

Tuttavia, il calendario della Serie B è tiranno e non concede brindisi. Le Vespe non possono festeggiare questo punto perché giovedì si torna subito in campo, ancora al Menti, per il recupero contro il Bari. Sarà una sfida delicatissima. I “Galletti” hanno una ferita aperta: l’esonero recente di Caserta e l’arrivo di Vivarini in panchina raccontano di una squadra in cerca di identità, ma che arriverà a Castellammare arrabbiata e ferita dalla dolorosa sconfitta contro l’Empoli.

L’Infermeria e il Tour de Force

Per Abate, i problemi non sono tattici ma fisici e numerici. Bisogna stringere i denti. Dopo il Bari, lunedì ci sarà un’altra battaglia contro il Frosinone. La priorità assoluta è recuperare energie nervose e muscolari, volgendo uno sguardo speranzoso verso un’infermeria che, purtroppo, resta zeppa di indisponibili.

Il doppio turno casalingo si trasforma così in un banco di prova cruciale per testare la tenuta atletica e psicologica della squadra. Quale Juve Stabia vedremo? Quella brillante e coraggiosa ammirata contro Palermo e Monza, o quella con le pile scariche vista al Ferraris? La risposta arriverà al fischio finale di giovedì. Il futuro immediato passa da Bari e Frosinone, per un 2025 bellissimo che sta per concludersi e che le Vespe vogliono onorare fino all’ultimo secondo.

Juve Stabia: Si chiude l’era della sostenibilità finanziaria e sportiva, si apre una fase di sviluppo globale

0

Si è ufficialmente chiusa un’importante e significativa pagina della storia della S.S. Juve Stabia 1907. L’imprenditore stabiese Andrea Langella ha formalmente completato la cessione delle quote, lasciando il timone della società a Brera Holdings PLC, che diventa così il socio unico del club gialloblù.

L’operazione, che si è concretizzata attraverso l’acquisizione del restante 48% delle quote detenute dalla XX Settembre Srl (società di Langella) al seguito di una ricapitalizzazione, segna non solo un cambio di proprietà, ma l’inizio di una nuova era proiettata sulla scena internazionale per le “Vespe”.

Un’Eredità di Sostenibilità e Cuore

L’eredità lasciata da Andrea Langella è di quelle che non si dimenticano, un vero e proprio atto d’amore e caparbietà. Subentrato in un momento estremamente delicato, ad ottobre 2018 come sponsor, l’imprenditore nell’agosto del 2020, dopo una cocente retrocessione, aveva rilevato il club per evitarne il fallimento e le pesanti penalizzazioni che ne sarebbero conseguite.

La sua presidenza si è distinta per una gestione all’insegna della sostenibilità finanziaria e della caparbietà sportiva. Nonostante un monte ingaggi tra i più bassi delle categorie affrontate, Langella ha saputo affidarsi a Dirigenti capaci di costruire squadre per mantenere la categoria e provare attraverso i play off a salire in serie B. Ma la scelta migliore in termini di calcio sostenibile è stata fatta con Lovisa che ha costruito, con budget ridotti, rose capaci di grandi imprese. Il culmine di questa gestione virtuosa è stato il raggiungimento di traguardi sportivi di rilievo, tra cui spiccano la promozione e la partecipazione al campionato di Serie B con una squadra che, da neopromossa, ha saputo competere contro realtà economicamente molto più strutturate.

Nella sua lettera di saluto alla piazza, Langella ha espresso il suo più grande ringraziamento ai tifosi e ha ribadito che la scelta di cedere la totalità delle quote a un partner quotato al Nasdaq è stata dettata dalla volontà di garantire un futuro ambizioso e duraturo alla Juve Stabia, ponendo il bene del club al di sopra di tutto.

“La scelta è stata dettata dalla volontà di garantire un futuro ambizioso e duraturo alla Juve Stabia.”

La Nuova Era Oltreoceano

Con l’ingresso di Brera Holdings, società che opera nel mondo dello sport con una strategia multi-club ed è quotata al Nasdaq, la Juve Stabia si prepara a una dimensione completamente nuova. La società americana, con a capo l’azionista di maggioranza Daniel McClory, ha completato l’operazione con l’obiettivo di rafforzare il club e di inserirlo in un network sportivo globale.

L’obiettivo immediato della nuova proprietà resta il consolidamento in Serie B, ma le ambizioni, soprattutto a lungo termine, puntano a far diventare la Juve Stabia un club riconoscibile a livello internazionale. L’inserimento in un network globale promette nuove opportunità di crescita, visibilità e sviluppo, sia a livello sportivo che societario.

Il futuro è adesso, con gli occhi puntati oltreoceano e la speranza di vedere le Vespe spiccare il volo verso categorie sempre più prestigiose, forti di una solidità e di una visione che, grazie a Brera Holdings, si estendono ben oltre i confini nazionali.

Eroe sul Tatami e in Curva Sud del Menti di Castellammare di Stabia: Argento per Christian Esposito

Grande soddisfazione per la comunità di Castellammare di Stabia e per il mondo del Brazilian Jiu-Jitsu (Grappling)! L’atleta stabiese Christian Esposito ha conquistato una brillante medaglia d’argento nella sua categoria, portando in alto i colori della sua città e della Heroes Gym di Castellammare di Stabia.

La competizione, svoltasi a Salerno, ha visto Christian sfidare agguerriti avversari, dimostrando tecnica, determinazione e uno spirito combattivo che sono il frutto di un allenamento costante e della passione per la disciplina.

Cuore Gialloblù

Subito dopo la premiazione e con l’argento al collo, Christian Esposito ha dato prova di una passione viscerale che non conosce soste: è volato immediatamente in Curva Sud per unirsi al tifo e sostenere la sua amata Juve Stabia. Un gesto che non sorprende, considerando il suo “pedigree” da tifoso. Christian è infatti figlio di due accaniti sostenitori delle Vespe, Luca Esposito e la madre, descritta come una “Hard Girls della Curva Sud”.

Come si suol dire, il buon sangue non mente. Christian non è solo un campione sul tatami, ma anche un fiero e leale supporter, un sicuro tifoso del futuro che, con ogni probabilità, saprà a sua volta trasmettere questa duplice passione – per lo sport e per la squadra del cuore – ai suoi figli.

I Complimenti della Comunità

A Christian giungono i più sentiti complimenti per l’importante risultato sportivo. In particolare, si unisce agli elogi Patrizia Esposito, affettuosamente nota come “Vespa Regina” che cura per noi la Rubrica Vespa Rosa dedicata alle tifose del Menti, per complimentarsi non solo per la sua medaglia, ma anche per l’orgoglio e la passione con cui rappresenta la sua città, sia in palestra che sugli spalti.

Congratulazioni a Christian Esposito, un vero guerriero che incarna lo spirito di Castellammare, tra sport e fede calcistica!

PSI Castellammare: Avanti Campania segna il ritorno socialista. Ora un fronte comune contro la criminalità

0

Gianfranco Piccirillo ci porta a conoscenza di un’analisi a nome del Partito Socialista Italiano di Castellammare di Stabia, che analizza il recente voto regionale e che traccia la linea politica necessaria per affrontare la delicata fase che attraversa la città.

Di seguito le parole della nota stampa:

“Il risultato delle ultime elezioni regionali segna, in maniera inequivocabile, il ritorno di una forte e qualificata presenza socialista. La lista ‘Avanti Campania’, promossa dal Partito Socialista Italiano con l’adesione di importanti espressioni del mondo laico, cattolico e del civismo, ha sfiorato il 6% dei voti, collocandosi al terzo posto tra le formazioni del centrosinistra.

Questo dato è la dimostrazione concreta che esiste uno spazio politico per una sinistra autenticamente laburista, liberale e garantista. Esiste, ed è forte, la richiesta di un riformismo dinamico, capace di sottrarre consensi alla destra e di offrire risposte serie ai cittadini.

Anche a Castellammare di Stabia c’è bisogno di dare ulteriore forza al PSI e al progetto ‘Avanti’. In tal senso, il nuovo coordinamento cittadino del partito rivolge un accorato appello a tutti coloro che credono nei valori del socialismo democratico e del riformismo: è il momento di partecipare e dare il proprio contributo. Dobbiamo provare, insieme, a invertire la tendenza rispetto a una disaffezione verso la politica che ha raggiunto picchi assolutamente inaccettabili.

Il momento che vive la nostra città è estremamente delicato. Aspettando doverosamente che le inchieste facciano il loro corso, crediamo che un nuovo scioglimento del consiglio comunale sarebbe una grave sconfitta per tutti. Tuttavia, non si possono assolutamente sottovalutare gli elementi che stanno emergendo: essi richiedono risposte ferme, immediate e credibili.

Nel rinnovare la nostra piena fiducia al Sindaco Luigi Vicinanza, concordiamo sulla necessità urgente di una grande manifestazione cittadina contro la criminalità. Serve un serrato confronto fra tutti i partiti e le formazioni che si riconoscono nel centrosinistra e nel campo progressista; un dibattito che non può essere demandato solo ai consiglieri regionali e comunali, ma deve coinvolgere le forze politiche nella loro interezza.

Questo confronto va progressivamente esteso alla città, con la convocazione di un momento di dialogo e di proposta aperto a tutte le realtà sindacali, imprenditoriali ed associative che operano sul territorio, per costruire un argine civile e democratico a difesa di Castellammare.”

Cataldo Esposito Partito Socialista Italiano – Castellammare di Stabia

Insalata (Antenna Sud): “La situazione del Bari è disastrosa. La società ha fatto scelte sbagliate”

0

La vigilia del recupero di Serie B tra Juve Stabia e Bari, in programma Giovedì sera al “Romeo Menti”, è stata scossa dalle dichiarazioni schiette e taglienti durante la trasmissione Il pungiglione stabiese di Flavio Insalata, giornalista di Antenna Sud. Il quadro dipinto sulla situazione dei biancorossi è di forte crisi, con l’ambiente e la squadra in preda a incertezze e malumori.


📉 Un Bari “Senza Bussola” e Senza Identità

Secondo Insalata, il Bari sta attraversando il “momento peggiore della stagione”, aggravato dalla sconfitta più pesante subita in Campionato. L’analisi punta il dito sulla mancanza di certezze e la totale assenza di leader in campo.

“Il Bari non riesce a trovare la bussola, faticherà a venirne fuori. La squadra ha ottimi elementi, mai amalgamati. Non ha identità, carisma, è molto in difficoltà,” ha dichiarato il giornalista.

La squadra si sostiene essenzialmente sull’“iniziativa dei singoli”, con l’esempio di Moncini che ha trovato gol preziosi. Tuttavia, un collettivo fragile va inesorabilmente in difficoltà contro squadre organizzate come il Frosinone o, appunto, la Juve Stabia.

Nonostante “leggendo i nomi sembra una squadra candidata ai Playoff”, la realtà dei numeri è impietosa: il Bari vanta la terza peggior difesa del Campionato (e deve ancora recuperare una partita).


💔 Il Trauma della Finale Playoff e i Mugugni sulla Proprietà

Insalata non cerca scuse e identifica la radice della crisi nel trauma della finale Playoff persa. Sebbene la maggior parte dei giocatori attuali non abbia vissuto quel momento, l’ambiente sembra essersi bloccato a quel ricordo.

Critiche dirette vengono mosse anche alla società, con Insalata che denuncia la mancanza di polso e i forti mugugni contro la proprietà. La percezione è che il club, atteso a battersi per le prime posizioni, sia vissuto dai De Laurentiis come la “seconda squadra di Napoli”.

“Il presente è una situazione disastrosa, ci sono state scelte sbagliate. Chi va in campo deve fare quello per cui viene pagato. Lovisa può insegnare a fare le squadre,”

l’affondo sulla dirigenza e sulla qualità della costruzione del gruppo.


🛠️ Errori Tattici e Lacune in Difesa

La costruzione della squadra è considerata “sbagliata” fin dall’inizio. Il progetto iniziale di un 4-3-3 si è scontrato con le caratteristiche dei giocatori:

  • Dickmann e Dorval non offrono garanzie in fase di non possesso.

  • Mancano giocatori rapidi per i “braccetti”.

  • Il centrocampo non garantisce copertura.

Il risultato è un’eccessiva fragilità difensiva: “non credevamo di subire così tanto in difesa.” A Gennaio, conclude Insalata, sono necessari accorgimenti immediati, con la fase difensiva come prima cosa da registrare, nonostante le singole qualità di elementi come Castrovilli, Verreth, Moncini e Gitkyaer.


🎲 Vivarini e la Speranza di uno “Scatto d’Orgoglio”

Il cambio in panchina, con l’arrivo di Vivarini, è visto come una scelta dettata dalla conoscenza pregressa della piazza, ma con un monito: “la C non è la B”. Insalata ha ricordato i 4 anni di “veleni” accumulati e ha definito l’attuale il “peggiore anno”. Vivarini è chiamato a “mettere ordine” in una categoria che si è rivelata più difficile del previsto.

Infine, un avvertimento per la Juve Stabia: l’unico vero pericolo da temere è lo “scatto d’orgoglio” di una squadra costruita per ambizioni diverse. La situazione psicologica dei calciatori è definita “orripilante”: “i calciatori al momento stanno tutti male psicologicamente” e devono “mettersi in testa di essere giocatori forti”.

Per la gara del “Menti”, Insalata prevede che il Bari possa schierarsi con il 3-5-2, cercando forse maggiore compattezza.

Juve Stabia – Monza (2-2): Le foto dei protagonisti in campo e del pubblico presente

0

Guarda le foto di Juve Stabia – Monza realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così il pareggio delle Vespe con i Brianzoli allenati da Paolo Bianco allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.

Il tabellino ufficiale

JUVE STABIA (3-5-2): Confente; Giorgini, Bellich, Stabile (70′ Maistro); Carissoni (82′ Baldi) , Pierobon (70′ Cacciamani), Mosti (82′ Leone), Correia, Piscopo; Gabrielloni, Candellone

A disposizione: Signorini, Boer, Reale, Baldi, Mannini, Ciammaglichella, Duca, Leone, De Pieri

Allenatore: sig. Ignazio Abate.

MONZA (3-4-2-1): Thiam; Ravanelli (61′ Dellicarri), Izzo (78′ Lucchesi), Carboni; Birindelli, Obiang, Pessina, Azzi; Ciurria, Mota Carvalho (61′ Keita); Alvarez (61′ Petagna)

A disposizione: Pizzignacco, Vailati, Maric, Sardo, Keita, Zeroli, Colombo, Bakoune, Capolupo

Allenatore: sig. Paolo Bianco

Direttore di gara: sig. Claudio Giuseppe Allegretta della sezione AIA di Molfetta

Primo Assistente: sig. Davide Imperiale della sezione AIA di Genova

Secondo Assistente: sig. Simone Biffi della sezione AIA di Milano

IV° ufficiale: sig. Alberto Ruben Arena della sezione AIA di Torre del Greco

VAR: sig. Manuel Volpi della sezione AIA di Arezzo

AVAR: sig. Francesco Meraviglia della sezione AIA di Pistoia

Marcatori: 19′ Birindelli 31′ Candellone 68′ Petagna 83′ Maistro

Angoli: 3 – 5

Ammoniti: 18′ Stabile 26′ Ciurria 28′ Ravanelli 49′ Birindelli 64′ Izzo 71′ Thiam 71′ Gabrielloni

Espulsi: –

Recupero: 3 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO

LE FOTO DEL PUBBLICO PRESENTE AL MENTI

Juve Stabia, fine di un’era: l’emozionante addio di Andrea Langella

0

È ufficiale il passaggio di consegne in casa Juve Stabia. Nella giornata di ieri, l’intero pacchetto di quote societarie è stato acquisito dalla Brera Holding (in quota Solmate), segnando la fine del ciclo guidato da Andrea Langella.

Si chiude così un percorso durato ben sei anni, durante i quali Langella ha ricoperto ogni ruolo possibile all’interno del club: da sponsor nell’anno della promozione 2018/2019, a socio, poi presidente e infine patron unico. Un’avventura culminata con il raggiungimento del punto più alto nella storia ultracentenaria delle Vespe: la semifinale di ritorno dei playoff per la promozione in Serie A, un traguardo mai toccato prima.

Non si tratta di una nota ufficiale della società, ma di un saluto personale che l’imprenditore ha voluto rivolgere alla città, ai tifosi e a tutti coloro che hanno condiviso con lui questi anni intensi. Langella lascia il timone con la consapevolezza di aver salvato il club  e di averlo reso un modello di sostenibilità appetibile per gli investitori internazionali.

“Un percorso tortuoso ma ricco di soddisfazioni”

Nella sua lettera di commiato, Langella non nasconde le difficoltà affrontate, specialmente all’inizio della sua gestione solitaria.

“Si chiude oggi un capitolo importante della mia vita personale oltre che imprenditoriale” scrive l’ex patron. “Lasciare la Juve Stabia vuol dire chiudere un percorso lungo, tortuoso ma ricco di incredibili soddisfazioni. Un cammino iniziato come sponsor e che ho deciso di percorrere fino in fondo quando chiunque al mio posto avrebbe preferito battere in ritirata”.

Il riferimento è chiaro al periodo del Covid e alla dolorosa retrocessione in Serie C nel 2020:

“La Juve Stabia era agonizzante perché le risorse immesse da chi mi ha preceduto purtroppo non bastavano più. A questo si è aggiunta una dolorosa ed inopinata retrocessione… una mazzata tremenda dalla quale, però, abbiamo saputo rialzarci grazie allo spirito di squadra”.

Il modello sostenibile: Giovani, Stadio e Bilanci

Il lascito di Langella non è solo sportivo, ma strutturale. Nel suo saluto rivendica con orgoglio il lavoro fatto per risanare i conti e valorizzare il patrimonio del club, elementi che hanno reso possibile l’arrivo della nuova proprietà straniera. Tra questi la ristrutturazione del debito e il risanamento finanziario. La richiesta di risorse economiche per lo Stadio Romeo Menti, fondamentali per disputare la cadetteria a Castellammare di Stabia, lo sviluppo del settore giovanile e dell’Academy e la valorizzazione del minutaggio, una politica che ha unito risultati tecnici ed entrate economiche.

“Abbiamo costruito un progetto sostenibile, legato ai giovani e ad un’idea di calcio innovativa”, sottolinea Langella, spiegando come questo lavoro fosse propedeutico a “rendere la società appetibile anche ad investitori stranieri, esattamente come poi è avvenuto”.

Il sogno Serie A e il saluto ai tifosi

Il cuore della lettera è dedicato all’ultima, straordinaria stagione. Un’annata che ha visto il Menti tornare a ribollire di passione e la squadra sfiorare l’impresa.

“Abbiamo toccato le vette più alte della storia della gloriosa Juve Stabia… I tifosi hanno avvertito forte il senso di appartenenza che ha pervaso la squadra ed hanno affollato lo stadio regalandoci pomeriggi e serate da brividi. Anche solo aver sfiorato la promozione in A resterà qualcosa di indelebile nel cuore di tutti”.

Andrea Langella si congeda con umiltà e orgoglio, ammettendo di aver “commesso errori” ma di non aver “mai lesinato impegno”, chiudendo con una promessa che va oltre i ruoli societari:

“Lascio a malincuore ma con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso. Stabiese un giorno, stabiese per sempre”.

Juve Stabia: Svolta storica, Brera Holdings diventa socio unico e contestualmente viene approvato il bilancio

0

È l’inizio di una nuova era per la S.S. Juve Stabia 1907. Con un comunicato ufficiale diramato dagli amministratori, i dottori Salvatore Scarpa e Mario Ferrara, il club ha annunciato un cambiamento radicale ai vertici societari, sancendo il passaggio della totale proprietà nelle mani di Brera Holdings (in quota Solmate).

L’Assemblea a Napoli

La svolta è arrivata al termine dell’assemblea dei soci, convocata in prima istanza il 28 novembre e unitasi in seconda convocazione nella giornata odierna. La riunione, tenutasi presso lo studio notarile Borrelli di Napoli, aveva all’ordine del giorno punti cruciali per il futuro finanziario e amministrativo delle Vespe.

Il primo passo formale è stato la delibera per l’approvazione del bilancio della società, un atto fondamentale per garantire la continuità aziendale e sportiva del club.

Ricapitalizzazione e addio di Langella

Il punto di svolta, tuttavia, riguarda i movimenti finanziari successivi all’approvazione del bilancio. Brera Holdings, già socio di maggioranza (in quota Solmate), ha provveduto alla ricapitalizzazione necessaria per ripianare le perdite registrate.

Questa operazione ha fatto da preludio all’assetto definitivo della proprietà: a seguito della ricapitalizzazione, Brera Holdings ha rilevato il restante 48% delle quote che appartenevano ancora al socio di minoranza, Andrea Langella.

Uno sguardo al futuro

Con questa operazione, Brera Holdings diventa ufficialmente socio unico della S.S. Juve Stabia 1907. Esce dunque di scena la famiglia Langella, che ha guidato il club negli ultimi anni portandolo fino alla recente promozione e consolidamento in Serie B. Ora la palla passa interamente alla gestione americana, chiamata a disegnare il futuro delle Vespe sia sotto il profilo economico che sportivo.

Omicidio Francesco Pio Maimone, confermato in appello ergastolo per Valda

0

Confermata anche in appello la condanna all’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 21enne, considerato vicino al clan Aprea di Barra, accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone.

Maimone, pizzaiolo 18enne, rimase ucciso da un colpo di pistola la notte del 20 marzo 2023 mentre era con alcuni amici sul lungomare di Napoli, agli chalet di Mergellina: il killer sparò all’impazzata tra la folla degli chalet “incurante della presenza di famiglie con passeggini e bambini” dopo una lite con altre persone per un drink versato su una scarpa Louis Vuitton.

La sentenza, pronunciata dalla Corte di Assise di Appello di Napoli, è stata accolta con lacrime di sollievo dai familiari di Maimone, presenti in aula.

Fonte AdnKronos

Circolo Nautico Stabia: Due artiste internazionali, Cinzia della Ciana e Roberta Vacca, emozionano i presenti

0

L’Associazione Achille Basile – Le Ali della Lettura, e FIDAPA, Sezione di Castellammare di Stabia, hanno presentato lo scorso 28 novembre al Circolo nautico di Castellammare, nell’ambito dell’XI Edizione dello Stabia Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello 2025, le opere di due autrici veramente interessanti, a cui non mancano né bravura né originalità.

La prima è “Cartoliriche – Poesie da spedire”, un percorso poetico di Cinzia Della Ciana, la seconda il CD “Note di Gusto”- Canzoni sulle ricette della cucina italiana, un originale viaggio musicale tra le ricette della cucina italiana” della musicista Roberta Vacca.

Dopo l’introduzione e i saluti della prof.ssa Carmen Matarazzo, presidente dell’Associazione culturale “Achille Basile – Le ali della lettura” e della dott.ssa Nunzia Tavella, presidente della FIDAPA di Castellammare di Stabia, associazione a sostegno delle donne, ha preso la parola il prof. Andrea Matucci. che ha presentato il testo “Cartoliriche – Poesie da spedire” di Cinzia della Ciana, avvocato e autrice poliedrica, che nella sua produzione alterna prosa e poesia.

Il prof. Andrea Matucci, docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Siena, ha parlato con grande competenza del testo, della sua genesi e della sua particolare organizzazione interna:

“Come tutti i libri di poesia ben fatti, “Cartoliriche” non è semplicemente un accumulo di testi, un centinaio di poesie in un cassetto che poi viene pubblicato. È un libro che ha una sua organizzazione, un libro diviso in due parti con numero pari di poesie nelle due parti.

“Le prime 66 sono cartoline, cioè reazioni poetiche di fronte a qualcosa di reale, oggettivo, storico, qualcosa a cui l’autore è stato presente, è una dimensione della poesia, creazioni emotive, sentimentali in presenza dell’autore. Le altre 66 sono quelle dimensioni della poesia si può partire da qualcosa di reale, ma può essere un’immagine, un mito, un ricordo, un qualcosa che non è esattamente lì.”

Cinzia Della Ciana ha chiarito lo scopo di questa raccolta di poesie così singolare: nessuno manda più cartoline come si faceva un tempo, quando si andava in un posto e si pensava a qualcuno a cui mandare un saluto.

L’autrice ha voluto fare un omaggio a questa dimensione che ormai non esiste più. 66 immagini e 66 pensieri, senza che questi pensieri siano specificamente legati ad un’immagine. L’idea è quella che il lettore può liberamente associare a una delle prime Cartoliriche uno dei 66 successivi pensieri.

Una poesia può descrivere un’emozione legata a un luogo o una città, poiché il luogo diventa un simbolo delle sensazioni e dei ricordi del poeta, oppure può esplorare luoghi interiori, aprendo una finestra sull’io. In “Cartoliriche” l’autrice crea una connessione profonda tra lo spazio fisico e quello interiore, dando forma a un’emozione.

Nella seconda parte della serata è stato presentato il CD “Note di Gusto” – Canzoni sulle ricette della cucina italiana, un originale viaggio musicale tra le ricette della cucina italiana, della musicista Roberta Vacca, docente di ‘Teoria, Ritmica e Percezione Musicale’ presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, che ha fatto ascoltare alcune delle sue straordinarie composizioni.

È l’autrice stessa a parlarci del testo, un racconto in 20 ricette della tradizione, una per ogni regione italiana, in cui sono spiegati gli ingredienti e il procedimento di realizzazione, testimonianze orali registrate dall’autrice, dl forte impatto emotivo e rappresentative di ogni regione.

Tutte le ricette sono cantate nel dialetto d’origine con un accompagnamento musicale caratterizzato da ritmi vivaci, creando un’atmosfera da “opera buffa”, dove l’elemento comico e il divertimento sono centrali.

“Note di gusto” è un vero e proprio ricettario, alla scoperta del vasto patrimonio culinario e musicale italiano.

Particolarmente divertente la “cantata della pizza” nella quale, rigorosamente in dialetto napoletano, è descritta con virtuosismi sonori la ricetta di questo cibo campano, diventato ormai patrimonio di tutta l’umanità.

Le belle musiche, le immagini proiettate e gli Interventi di Anna D’Amora, autrice di “C’era una volta il focolare”, con aneddoti e curiosità legati alle più famose ricette della tradizione partenopea, hanno reso l’evento ancora più prezioso e interessante.

La presentazione di queste due opere così intriganti e originali al Circolo Nautico Stabia è stata un’esperienza molto coinvolgente per il folto pubblico intervenuto, un mix di emozioni da vivere o rivivere leggendo “Cartoliriche”, Edizioni Helicon, ed ascoltando il CD “Note di gusto” prodotto dalla Tactus.

Savoia calcio, vittoria al cardiopalma nel finale per 2-1 contro la Vigor Lamezia. Fotogallery

0

Vittoria al cardiopalma per il Savoia 1908.

La capolista Savoia, nell’incontro valido per la quattordicesima giornata del Girone I di Serie D, vince in casa per 2 a 1 contro la Vigor Lamezia.

Fin dalle prime battute la squadra di Torre Annunziata impone ritmo, idee e passa in vantaggio al 18’ con Munoz.

Munoz festeggia il vantaggio a modo suo.

L’attaccante spagnolo sblocca il risultato con un gran colpo di testa da calcio d’angolo smarcandosi e impattando frontalmete.

Dopo il vantaggio i bianchi continuano a macinare gioco e vanno vicinissimi più volte al raddoppio.

Dopo un primo tempo dominato dai padroni di casa, che avrebbero potuto chiudere con un margine ben più ampio, nella ripresa la squadra resta in dieci al 10’ per la doppia ammonizione di Ledesma.

Quasi al termine dei tempi regolamentari la Vigor Lamezia pareggia con Montebugnoli al 47’ .

I bianchi però insistono e tre minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Meola dalla sinistra, Reis raccoglie la palla, stoppa e calcia battendo l’estremo difensore calabrese facendo esplodere il Giraud.

IL TABELLINO

MARCATORI: 19′ pt H. Muñoz (S), 48′ st M. Montebugnoli (V), 50′ st M. Reis Daquinto (S)

SAVOIA 1908 (3-4-2-1): L. Sciammarella, M. Guida (↓ 9′ st), H. Muñoz (↓ 27′ st), F. Umbaca (↓ 39′ st), S. Ledesma, F. Forte, P. Schiavi, V. Frassón Calvino, A. Cadili (↓ 49′ st), M. Sellaf, D. Esposito (↓ 39′ st)
A disposizione: F. De Lorenzo, G. Bitonto (↑ 39′ st), S. Teratone (↑ 39′ st), F. Meola (↑ 9′ st), M. Reis Daquinto (↑ 27′ st), P. Pisacane, Z. Rioda, A. Fiasco, C. Favetta (↑ 49′ st)
All: Catalano Raimondo

VIGOR LAMEZIA (4-3-3): S. Verdosci (↓ 1′ st), G. Errico, M. Montebugnoli, F. Marigosu (↓ 17′ st), P. Marcellino (↓ 1′ st), M. Tandara, M. Sanzone, G. Staiano (↓ 36′ st), F. D’Anna, A. Del Pin, G. Catalano
A disposizione: S. Iannì (↑ 1′ st), G. Riga, P. Simonetta (↑ 1′ st), A. Guerrisi, G. La Vecchia (↑ 36′ st), V. Curcio, L. Andreassi, M. Amendola, V. Bammacaro (↑ 17′ st)
All: Mancini Renato

AMMONITI: S. Ledesma (S), M. Reis Daquinto (S), M. Montebugnoli (V), F. Marigosu (V), M. Sanzone (V)
ESPULSI: 11′ st S. Ledesma (S), 30′ st M. Sanzone (V)

ARBITRO: F. Polizzotto
ASSISTENTI: A. Orsini, D. Barretta

STADIO: Comunale Alfredo Giraud, Torre Annunziata

 

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

 

 

L’AZZURRO PENSIERO. Il Napoli vince a Roma e vola al primo posto. Prova di forza e carattere

0

Il Napoli torna in vetta alla classifica. Lo fa nel modo più convincente, espugnando lo Stadio Olimpico di Roma in uno scontro diretto cruciale contro i giallorossi, e agguantando il primo posto solitario. A decidere la sfida, terminata 1-0, è stato un guizzo di David Neres, abile a finalizzare un assist al bacio di Rasmus Højlund poco dopo la mezz’ora del primo tempo.

Una vittoria di carattere e personalità, come sottolineato a fine gara da un soddisfatto Antonio Conte, che ha visto i suoi ragazzi dominare la scena, amministrando il vantaggio nella ripresa e legittimando un successo dal peso specifico enorme.

La Partita: Neres Punisce la Roma

 

Il match è stato intenso fin dai primi minuti, ma il Napoli ha dimostrato maggiore autorevolezza nel palleggio. La rete che ha sbloccato l’incontro è arrivata intorno al 35′: un’azione manovrata ha liberato lo scandinavo Højlund sulla fascia, il cui cross preciso ha trovato l’inserimento puntuale di David Neres. Il brasiliano, protagonista assoluto della serata, non ha lasciato scampo al portiere avversario, siglando il gol decisivo.

Nella seconda frazione di gioco, gli azzurri, guidati dalla sapiente tattica di Conte, hanno saputo gestire il vantaggio, non rinunciando però a pungere in contropiede. La difesa, guidata magistralmente da Alessandro Buongiorno, ha retto l’urto dei timidi tentativi giallorossi, blindando il risultato finale sull’1-0.

Le Voci del Trionfo

 

Il commento a caldo di Antonio Conte è un inno alla determinazione del suo gruppo:

“Venire a Roma con autorevolezza e personalità come abbiamo fatto noi non era semplice. I ragazzi hanno dato prova di forza e carattere e la prestazione è stata di alto livello,” ha dichiarato il tecnico, che ha poi rivolto un pensiero al futuro: “Adesso spero che non ci siano più infortuni perché stiamo superando le difficoltà in maniera brillante ma non possiamo permetterci ulteriori defezioni. Stasera la squadra ha dato una risposta importante, ma soprattutto l’abbiamo data a noi stessi perché siamo coscienti che bisogna mettersi l’elmetto quando è necessario. I ragazzi hanno dimostrato anche senso del sacrificio e abbiamo ritrovato lo spirito giusto.”

Eroe della serata, David Neres, esprime la sua gioia con umiltà:

“Sono felice del gol ma soprattutto per la vittoria. È importante che la squadra stia esprimendo il proprio valore,” ha commentato il brasiliano, mantenendo i piedi per terra: “Siamo tornati in testa alla classifica ma dobbiamo pensare partita dopo partita e lavorare per dare sempre il massimo.”

Anche Alessandro Buongiorno, uno dei pilastri difensivi, analizza il momento d’oro, esaltando il lavoro tattico:

“Stiamo lavorando a un nuovo modulo e ci sta dando grandi frutti. Il mister ci aiuta sempre a dare il massimo cercando di comprendere le nostre caratteristiche. Abbiamo conquistato un successo di grande valore stasera e i risultati ci stanno dando ragione. Dobbiamo proseguire con lo stesso spirito, abbiamo un gruppo di ragazzi che si mettono a disposizione e che si stanno impegnando al massimo per raggiungere gli obiettivi che il Napoli merita.”

Il Napoli lancia un segnale fortissimo al campionato. Con lo spirito ritrovato, la nuova leadership in classifica e un gruppo unito, la strada verso la difesa dello Scudetto sembra essere tracciata nel modo giusto.

IL MORSO DELLA VESPA. Lo Stabia ferma il Monza capolista. Punto d’oro con Candellone e Maistro

0

Una partita vibrante e ricca di emozioni quella andata in scena allo stadio Menti di Castellammare di Stabia, dove la Juve Stabia ha imposto un combattutissimo 2-2 alla capolista della Serie B, il Monza. Le “Vespe” hanno mostrato carattere e determinazione, costringendo i brianzoli al primo pareggio dopo ben sette vittorie consecutive.

Due Volte in Vantaggio, Due Volte Raggiunti

 

La gara è stata un susseguirsi di capovolgimenti, con il Monza sempre avanti ma puntualmente riacciuffato da una Juve Stabia mai doma. Gli ospiti passano in vantaggio al 19′ in modo rocambolesco: il tiro a giro di Ciurria colpisce il palo, carambola sul corpo di Bellich e si trasforma in un facile assist per Birindelli che insacca per l’1-0.

Il pareggio della Juve Stabia arriva poco dopo la mezz’ora. Un errore dell’ex portiere delle Vespe, Demba Thiam, in collaborazione con Ravanelli, spalanca la porta al capitano Candellone, che non sbaglia e firma il suo quarto gol stagionale, mandando le squadre al riposo sull’1-1 (con un rigore poi revocato al capitano stabiese dal VAR).

Il Subentrato Maistro Regala il Pari

 

Nella ripresa, nonostante una partenza migliore della Juve Stabia, è ancora il Monza a colpire. Un’uscita incerta di Confente sul cross di Izzo permette al neoentrato Petagna di segnare di testa il 2-1.

Nonostante il colpo subito, le “Vespe” non si scoraggiano. Il Monza ha anche l’occasione di chiudere la partita con Keita e Petagna, ma non le sfrutta. E così, a soli sette minuti dal triplice fischio, arriva l’esplosione di gioia del Menti: sul cross di Bellich, la difesa brianzola allontana male e Maistro, subentrato da poco, sfodera un sinistro micidiale all’incrocio che vale il definitivo 2-2.

L’ultimo brivido è un contropiede del Monza con Azzi, ma Confente si riscatta chiudendo la porta e blindando un punto d’oro e assolutamente meritato per i suoi.

Zona Playoff ad un Passo

 

Con questo pareggio, la Juve Stabia non solo interrompe la striscia positiva del Monza, ma si porta a una sola lunghezza dalla zona playoff. Un risultato che carica l’ambiente in vista del prossimo impegno: giovedì, sempre a Castellammare, si recupera la gara contro il Bari.