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Fognini si ritira? Pennetta: “Non me ne ha parlato, combatte con dolori costanti”

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(Adnkronos) –
Flavia Pennetta parla del ritiro di Fabio Fognini.La moglie del tennista azzurro ha commentato le prestazioni deludenti del marito, con cui ha tre figli, eliminato nelle qualificazioni del Roland Garros: "Io ammiro Fabio perché combatte con dolori costanti ogni giorno e non pensavo avesse la forza e l'energia per continuare a giocare.

Se fossi stata nella sua stessa situazione, non l'avrei fatto.In ogni caso lui non mi ha mai parlato di ritiro, non ha in testa una data che ponga fine alla sua carriera", ha detto Pennetta all'Adnkronos. "Alla fine è tutto normale, fa parte della carriera di qualsiasi giocatore avere un periodo buono e uno meno buono", ha continuato l'ex tennista azzurra, vincitrice degli US Open nel 2015, "ognuno poi ha la propria percezione del momento giusto per lasciare, anche per chi non è atleta e decide di andare in pensione: deve essere sicuro e sentire che sia la scelta giusta.

Per esempio la mia scelta di ritirarmi (nel 2015 a 33 anni, ndr) non è stata compresa da tante persone, ma nella mia testa aveva un senso perché non avevo più le forze fisiche e mentali.Da questo punto di vista infatti ammiro tantissimo Fabio perché continua a lavorare nonostante tutto". In molti avevano visto l'addio agli Internazionali d'Italia come un preludio per l'addio al tennis? "Non credo, Fabio è arrivato al torneo per invito e giustamente non se la sente di continuare a parteciparvi chiedendo di nuovo una wild card.

Lui ha detto di voler lasciar spazio ai giovani perché dopo la wild card di quest'anno e l'anno scorso è giusto che gli altri abbiano la possibilità di giocarci, penso fosse questo il suo pensiero", ha concluso Pennetta. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Regioni, Kompatscher: “Autonomia premia non solo il territorio ma il ‘sistema Paese'”

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(Adnkronos) – "L'autonomia, se esercitata in modo di autogoverno responsabile, alla fine non premia solo il territorio ma il sistema Paese.Questa è l'idea della sussidiarietà".

Lo ha detto Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, intervenendo alla quarta edizione del Festival 'L'Italia delle Regioni' in corso a Venezia. "Il Presidente della Repubblica – ha spiegato – ci ha ricordato il passaggio della Costituzione che chiarisce come unità e autonomia non siano in contrapposizione.Anzi, la Repubblica unita promuove le autonomie, perché si amministrano meglio.

La nostra Regione, la provincia autonoma di Bolzano in particolare, è anche la dimostrazione di tutto ciò, aldilà del fatto che noi l'autonomia l'abbiamo ricevuta perché è anche strumento di tutela delle minoranze e di salvaguardia della cultura dei gruppi minoritari.Ma per il resto è un'autonomia che dà una propria legislazione e amministrazione del territorio". "Bisogna davvero cercare di darsi una mano a vicenda e di permettere alle istituzioni costituzionali di fare il meglio per i cittadini.

Abbiamo avuto l'esempio del Pnrr, che secondo me purtroppo è andato male, essendoci l'idea di sostituirsi alle Regioni, anche perché qualche Regione faceva fatica a gestire i fondi europei e il fondo regionale.Tuttavia, ci sono diverse regioni negli anni che sono riuscite a spendere il 100%, noi abbiamo utilizzato anche più del 100%, recuperando fondi che spettavano ad altri.

Noi siamo arrivati a fare investimenti a pioggia, piccoli investimenti con i comuni, ma c'è stata quindi una grande frammentazione dei singoli interventi e alla fine questo non ha premiato.Tutto ciò va svolto insieme in un quadro definito dal Governo, con destinazioni ben definite: secondo me sarebbe stato meglio sfruttare questa nostra esperienza, e quella conquistata anche con i fondi strutturali europei, che da decenni sono le Regioni a gestire". "Credo che dovrebbe essere facile avere più fiducia nel sistema – sottolinea Kompatscher – Abbiamo spesso il vizio di non fidarci a vicenda, se avremo un po' di più di fiducia nel sistema in se stesso e tra i vari enti e organi costituzionali, allora potremo sicuramente fare ancora meglio.

Noto che i passi li stiamo facendo, e anche in questo Festival ho sentito tante dichiarazioni che mi hanno soddisfatto". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Regioni, Zaia: “La vicinanza e il calore di Mattarella dimostra che i nostri temi sono vicini ai cittadini”

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(Adnkronos) – "Per noi questo Festival sta crescendo sempre di più e ha dimostrato fattivamente che le proposte che facciamo sono costruttive e penso che il capo dello Stato, ieri, lo abbia sancito questo, il calore e la vicinanza del presidente Mattarella rispetto a questo festival delle regioni che lui frequenta abitudinariamente è anche la dimostrazione che i temi che tocchiamo sono temi vicini ai cittadini".Lo ha detto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, nel suo intervento al Festival delle Regioni, in corso a Venezia, oggi al teatro 'La Fenice'. "Come dico sempre questo 'ufficio complicazioni affari semplici' che noi abbiamo il dovere di smantellare, i cittadini sono angosciati dalle norme e dalla burocrazia, è un paese schizofrenico dal punto di vista burocratico se si considera che per imbottigliare una bottiglia di vino sono necessari 46 adempimenti amministrativi", ha aggiunto Zaia.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Università, Polimeni: “In materie Stem poche ragazze ma più brillanti”

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(Adnkronos) – "Nelle discipline Stem le ragazze sono più brillanti, ma ancora poche.Come ateneo siamo in prima linea per favorire le donne nella scienza, ma c'è ancora molto da fare, bisogna ancora lavorare sugli stereotipi".

Lo ha detto questa mattina la rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, in occasione della cerimonia in cui è stata svelata alla Sapienza la scultura 'Urania's passion' di Lorenzo Quinn, simbolo del progetto 'Investing for future.Donne e Steam: da gap a plus', promosso da Msd Italia con il patrocinio dell'ateneo romano.  "Come ateneo – ha aggiunto – abbiamo posto in essere azioni e strumenti per incentivare la componente femminile dei corsi Stem, intervenendo in primo luogo sull'offerta formativa, istituendo corsi trasversali e transdisciplinari che siano centrati su temi di interesse strategico come quelli dell'innovazione e dell'alta tecnologia e attraverso iniziative mirate, come #100ragazzeStem che ha previsto l'assegnazione di 100 borse di studio triennali alle studentesse meritevoli fuori sede che si iscrivano a un corso di laurea Stem". Per la rettrice "il bilancio a oggi è positivo e in crescita.

I nostri dati evidenziano il primato delle ragazze Stem tra le laureate in corso, sia a livello di lauree triennali che in quello delle specialistiche rispetto ai loro colleghi maschi, confermando un ottimo andamento per i tempi in cui raggiungono il diploma, ma anche per i voti finali di laurea che ottengono".Nonostante questi numeri, "la presenza femminile è ancora troppo bassa rispetto a quella maschile e indubbiamente siamo ancora lontani dal raggiungimento di una completa parità di genere", ha concluso.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Piantedosi: “Snodo tra livello centrale e territoriale, senza sostituire centralismo nazionale”

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(Adnkronos) – "Dobbiamo tenere conto che il sistema degli enti locali è stato sempre uno dei tratti caratterizzanti dell'unità ordinamentale del nostro Paese.Oggi abbiamo un ordinamento di governo multilivello, con le comunità montane, le province e i comuni, da questo la nostra idea di mettere mano a un modello di legge delega di riforma del sistema per dare organicità a tutto il sistema.

Una visione che deve comunque tendere all'unitarietà".Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, intervenendo al Festival delle Regioni in corso a Venezia. "Le Regioni possono svolgere un ruolo di snodo tra il livello centrale e il livello territoriale, ma senza sostituire un centralismo nazionale con un regionale, valorizzando le specificità e per rappresentare quel giusto punto di equilibrio – ha detto ancora – Questo si può sviluppare, e ci sono delle possibilità che questo governo sta portando avanti.

L'Autonomia differenziata è ispirata a questo principio, di promozione e impulso e coordinamento della autonomie territoriali.Ci sono funzioni non frammentabili, non tutto può essere federalizzato – ha concluso – ci sono funzioni che lo Stato deve tenere salde nelle proprie mani.

Abbiamo i requisiti culturali per andare avanti.Il modello di governo deve essere sempre più improntato alla leale collaborazione e non alle imposizioni".   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Università, Stem, Luppi (Msd Italia): “Impegnati a ridurre gap femminile”

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(Adnkronos) – "E' più che mai importante continuare a portare all'attenzione di tutti il potenziale che le donne possono esprimere nel mondo della scienza, dell'innovazione, del lavoro.Per raggiungere questo obiettivo occorre creare dei ponti, portare questa informazione attraverso un linguaggio innovativo che faccia davvero comprendere a tutti che si può e si deve fare di più per colmare il gap nelle discipline Stem".

Lo ha detto Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia, alla presentazione del progetto 'Investing for future.Donne e Steam: da gap a plus', promosso da Msd in collaborazione con l'università Sapienza, questa mattina nell'ateneo romano. "E per recuperare questo gap femminile e ispirare una scienza inclusiva, senza disparità di genere – sottolinea Luppi – come Msd abbiamo proposto un linguaggio diverso, ovvero quello dell'arte, che ha portato alla creazione dell'artista Lorenzo Quinn, per evidenziare come anche mani femminili possano tendere verso l'alto e spingersi verso vette importanti da un punto di vista scientifico e tecnologico".  Luppi ha poi messo in luce un dato su cui riflettere e agire ovvero quello relativo alla scarsa consapevolezza da parte dei giovani, come è emerso dall'indagine condotta da Ipsos, "che spesso sottovalutano il gap femminile anche nelle materie tecnico-scientifiche". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Brzeski (Ing): “In futuro crescita anemica, ma no recessione”

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(Adnkronos) – In Europa il primo trimestre 2025 "è andato meglio di quanto previsto con una piccola crescita che ha aiutato l’economia europea.Nel futuro vediamo una crescita anemica, ma non una recessione".

Lo ha detto oggi Carsten Brzeski, Global Head of Macro di Ing, intervenendo a un evento organizzato da Ing, in corso a Milano. Per l'anno corrente la crescita europea "si attesterà attorno allo 0.7-0.8%, con miglioramenti per il prossimo anno". "Un euro forte – ha poi spiegato l'economista – è come un dazio perché penalizza l'export.L’outlook per l’Europa è sul lato negativo, ma incoraggiante sul lungo periodo perché vedremo più stimolo fiscale". "Nello scenario base prevediamo tariffe universali per tutto il termine di Donald Trump".

Donald Trump "è un presidente incapace di rispondere a domande dirette, le devia.Per me significa che dietro non c’è una strategia di lungo termine" ha spiegato Brzeski.  Il livello attuale delle tariffe "è il più alto di sempre, più di quelle del 1930, e le tariffe reciproche verranno utilizzate per siglare accordi".

Donald Trump "non è la fine del dollaro perché non c'è nessuna vera alternativa". Il mandato del tycoon "non è l’inizio di un grande fine del dollaro americano, ma ci mostra che le policy di Trump annunciate a novembre si basano su basi poco solide".Il presidente statunitense, infatti, "non può deregolare, non può aumentare la produzione energetica o abbassare le tasse" ha spiegato l'economista.

Ma "è impossibile predire l'outcome" del mercato finanziario che "è preoccupato da una posizione economica erratica" ha poi sottolineato.Per il 2025 "ci aspettiamo una recessione negli Stati Uniti.La Federal Reserve sarà riluttante a tagliare i tassi, anche per pressione politica".

Secondo Brzeski, la Fed potrebbe optare per due tagli nel corso dell'anno, ma "non così aggressivi". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Discipline Stem, alla Sapienza focus sulle disparità di genere

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(Adnkronos) – In Italia c'è un profondo gap scientifico, ma i giovani italiani non ne sono a conoscenza: 2 su 3 ignorano il forte divario di laureati Stem rispetto al resto d'Europa e più di 9 su 10 sottovalutano le differenze di genere con un calo costante delle iscrizioni femminili negli ultimi 10 anni.I dati dell'indagine Ipsos presentata oggi nel corso di un evento promosso da Msd Italia e Sapienza Università di Roma evidenziano il paradosso delle Stem: il gap scientifico è ignorato dalle nuove generazioni e ciò contribuisce ad alimentare un divario su cui impattano – secondo gli stessi giovani – pregiudizi di genere (29%), mancanza di modelli femminili (22%) e un orientamento scolastico poco efficace (20%).

In uno scenario poco incoraggiante, proprio il sodalizio tra scienza e arte può diventare la chiave per colmare questo gap e ispirare le nuove generazioni a seguire le proprie passioni, superando barriere culturali e sociali.Nasce così il progetto 'Investing for future.

Donne e Steam: da gap a plus', promosso da Msd Italia, leader nel mondo delle Life Sciences, e patrocinato da Sapienza, che ha come simbolo la maestosa opera 'Urania's passion' dell'artista Lorenzo Quinn, che si può ammirare da oggi nella Città universitaria.Due mani femminili sorreggono una rappresentazione dell'atomo per esaltare il contributo fondamentale delle donne alla scienza e invitare a superare i pregiudizi di genere.  "Abbiamo accolto con piacere il progetto di Msd Italia pienamente coerente con gli obiettivi di Sapienza sul tema dell'uguaglianza di genere – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – e che rappresenta un ulteriore tassello del nostro impegno a fianco delle donne in ogni ambito del sapere.

Come ateneo abbiamo posto in essere azioni e strumenti per incentivare la componente femminile dei corsi Stem, intervenendo in primo luogo sull'offerta formativa, istituendo corsi trasversali e transdisciplinari che siano centrati su temi di interesse strategico come quelli dell'innovazione e dell'alta tecnologia e attraverso iniziative mirate, come #100ragazzeSTEM che ha previsto l'assegnazione di 100 borse di studio triennali alle studentesse meritevoli fuori sede che si iscrivano a un corso di laurea Stem".  "Il bilancio a oggi è positivo e in crescita – aggiunge Polimeni – I nostri dati evidenziano il primato delle ragazze Stem tra le laureate in corso, sia a livello di lauree triennali che in quello delle specialistiche, rispetto ai loro colleghi maschi, confermando un ottimo andamento per i tempi in cui raggiungono il diploma, ma anche per i voti finali di laurea che ottengono.Nonostante ciò, la presenza femminile è ancora troppo bassa rispetto a quella maschile e indubbiamente siamo ancora lontani dal raggiungimento di una completa parità di genere.

Ben vengano inoltre iniziative di spessore artistico e di sensibilità culturale che possano accrescere nelle ragazze la consapevolezza delle proprie potenzialità e ampliare il loro orizzonte professionale: l'opera installata oggi interpreta, e auspichiamo anticipi, uno scenario in cui tutte le intelligenze e le sensibilità contribuiscano pienamente al sapere scientifico". 'Investing for future.Donne e Steam: da gap a plus' è il progetto di responsabilità sociale di Msd Italia, patrocinato da Sapienza, che invita istituzioni, mondo accademico e aziende a unire le forze per avvicinare le nuove generazioni alle discipline scientifiche e superare gli stereotipi, promuovendo così un futuro più inclusivo, in grado di valorizzare i talenti di tutti e in particolare quello delle donne.  "In un contesto globale caratterizzato da incertezze e sfide imprevedibili – commenta Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia – la scienza rappresenta un faro che illumina il nostro futuro e non ha confini tra le nazioni.

La ricerca scientifica non può prescindere dalla capacità di accogliere e valorizzare il più ampio spettro di voci, esperienze e talenti.A cominciare da quelli delle donne.

E' con questo spirito che abbiamo dato vita a un progetto davvero unico che vuole promuovere la partecipazione femminile nelle Steam e ispirare un cambiamento culturale e sociale oggigiorno necessario, utilizzando l'arte e la scienza come linguaggio universale.L'opera realizzata da Lorenzo Quinn rappresenta il nostro sguardo verso il futuro, un atto di responsabilità nel continuare a costruire, dentro e fuori la nostra realtà, un mondo dove le competenze non abbiano genere e le opportunità siano davvero per tutte e per tutti, ovunque.

E' per me motivo di particolare soddisfazione offrire questa opportunità a un'università prestigiosa come Sapienza, che vanta diversi Premi Nobel in Fisica.Auspico che, in un futuro prossimo, sempre più studentesse in Italia possano essere insignite di un Nobel in una disciplina Stem". Circa 3 giovani su 4 credono nel potere dell'arte per integrare quello della scienza: il cosiddetto approccio Steam (Science, technology, engineering, art, mathematics) che, facendo leva sul pensiero critico e creativo, può incoraggiare la sperimentazione e la ricerca, favorire la collaborazione e rendere più accessibili anche i temi più complessi.

Così l'unione tra arte e scienza celebrata nella scultura 'Urania's passion', opera di 4 metri di altezza collocata da oggi nella Città Universitaria, può contribuire a trasformare il gap scientifico del Paese in una risorsa: quel plus capace di motivare i giovani e in particolare le donne. "Mi sono ispirato – racconta l'artista – alla musa greca dell'astronomia e della matematica, Urania, per creare un simbolo del potere della scienza, capace di prosperare grazie alla diversità di genere.Sono da sempre convinto che l'arte possa abbattere i muri e aprire le menti: sono dunque entusiasta di poter contribuire con la mia opera al progetto di Msd e Sapienza e spero che questa scultura contribuisca ad ispirare a non porsi limiti e a vedere la bellezza intrinseca nella ricerca scientifica". Il 62% dei giovani ritiene che non esista un divario di genere nelle opportunità professionali – evidenzia l'indagine – mentre la realtà mostra una netta differenza di quasi 20 punti percentuali nel tasso di occupazione maschile e femminile con solo il 3% di donne Ceo in Italia. "In un Paese dove tra occupazione maschile e femminile persiste un gap del 18% a sfavore delle donne – dichiara Nando Pagnoncelli, presidente Ipsos – resta molto da fare per rimettere in equilibrio il mondo del lavoro.

Nei settori Stem, pregiudizi e stereotipi influiscono sulla carriera accademica delle ragazze sino dai gradi inferiori della scuola.Scuola e università, famiglia, istituzioni e impresa devono trovare un'alleanza e introdurre iniziative integrate che accendano l'interesse delle ragazze per i percorsi scientifici.

Il ruolo delle arti che arricchisce l'interdisciplinarietà nelle Steam è giudicato positivamente dall'opinione pubblica, anche se necessita di una più ampia notorietà per esplicare la forza trasformativa che viene riconosciuta a questo approccio educativo".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia – Cremonese, Guarnaccia: Il fattore ambientale è un’arma in più. Non c’è una favorita tra le due

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Simone Guarnaccia, stimato giornalista di CR1, ha offerto la sua prospettiva sulla prossima sfida tra Cremonese e Juve Stabia, intervenendo durante la trasmissione “Il pungiglione stabiese”, trasmessa ogni lunedì sera sui canali social di Vivicentro.it. Le sue considerazioni, raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it, dipingono un quadro complesso e avvincente dell’incontro imminente.

Il Fattore “Cattiveria Agonistica” e il Rispetto della Cremonese

Guarnaccia ha esordito esprimendo un auspicio chiaro: “Spero di non rivedere la Juve Stabia mostrata contro il Palermo, perché sotto il profilo della cattiveria agonistica è stata impareggiabile.” Non ha mancato di menzionare l’importanza di giocatori chiave come Adorante e i suoi gol. Per quanto riguarda la Cremonese, il giornalista ha evidenziato un “grosso rispetto” da parte dell’ambiente grigiorosso. “Fino a Pisa, la Cremonese ha inanellato dieci risultati utili consecutivi”, ha ricordato, palesando un timore per la trasferta al Sud, pur riconoscendo che la squadra di Stroppa arriva all’appuntamento con grande fiducia.

Riposo, Fattore Ambientale e Ambizioni Iniziali

La questione dei giorni di riposo è stata definita da Guarnaccia come un’arma a doppio taglio: “Se stavi facendo bene, era meglio non fermarsi.” Ha poi evidenziato come il fattore ambientale possa giocare un ruolo cruciale, con lo stadio che “si incendia su ogni pallone”. Ripercorrendo le aspettative iniziali della stagione, Guarnaccia ha ammesso che la Cremonese ambiva alla promozione diretta. Dopo il ritorno di Stroppa, che ha saputo placare alcuni “nervosismi iniziali”, la squadra era annoverata tra le favorite, insieme a Sassuolo, Palermo e Sampdoria. Il quarto posto finale è considerato accettabile, con un pizzico di rammarico per un possibile terzo. Ciononostante, Guarnaccia ha ribadito che in Serie B “non esistono favoriti”.

Rotazioni, Giocatori Chiave e Il Ritorno Decisivo

Sul fronte delle formazioni, il giornalista ha anticipato la presenza di Vasquez, probabilmente a gara in corso anche se Johnsen, pur essendo “un calciatore lunatico” ha sostituito egregiamente il compagno al fianco di De Luca. Ha inoltre preannunciato rotazioni e l’utilizzo di una “rosa profonda con i giusti sostituti”. Si è dispiaciuto di sapere che Fortini, uno dei suoi preferiti nella Juve Stabia, non sarà disponibile.

Per quanto riguarda i giocatori che potrebbero fare la differenza, Guarnaccia ha nominato due nomi chiave: per la Juve Stabia, Piscopo, definito un giocatore “che ti gasa” e capace di creare fastidi; per la Cremonese, Collocolo, che “quando è subentrato è sempre stato affamato”.

Il fattore campo sarà determinante nella gara di ritorno, secondo Guarnaccia. “Ci eravamo un po’ persi dopo Stroppa, che ci ha fatti di nuovo riprendere”, ha affermato, sottolineando la ritrovata costanza della squadra grigiorossa tra le mura amiche e l’importanza della prova di forza a La Spezia. Nonostante ciò, il giornalista non vede una Cremonese super favorita, assegnando un 55% di possibilità ai grigiorossi e un 45% alla Juve Stabia, ritenendo i campani in un momento di forma migliore. Ha anche ironizzato sulla situazione dello Spezia che ha visto molto stanco quando ha incontrato al Cremonese. È stata inoltre confermata la presenza di Folino mercoledì.

La Trasferta dei Tifosi e L’Attesa del Tutto Esaurito

Infine, Guarnaccia ha toccato il tema della trasferta dei tifosi, riconoscendo che non sarà delle più semplici e non prevedendo un vero e proprio “esodo”, ma stimando comunque circa 200 sostenitori al seguito. Per la gara di ritorno, invece, si attende il “tutto esaurito”, evidenziando la media di 10mila spettatori allo stadio e prevedendo un aumento per i Playoff. Ha concluso sottolineando come il pubblico grigiorosso sia “diverso”, non generando “boati per qualsiasi cosa” come succede a Castellammare dove si crea un’atmosfera che “impressiona e qualcosa dà”.

Ucraina, Zelensky parla con Meloni: “Abbiamo discusso piattaforme per colloqui con Russia”

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(Adnkronos) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver ''avuto un buon colloquio con il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giorgia Meloni''.E sono emerse ''come sempre, belle idee'', ha scritto il leader ucraino su X.

Durante il colloquio telefonico, Zelensky ha spiegato di aver parlato con Meloni ''dei colloqui di ieri con il presidente Trump e i leader europei''. In questo contesto, ''stiamo coordinando le nostre posizioni'', ha scritto Zelensky nel post sottolineando che ''l'Italia sostiene tutti gli sforzi volti a raggiungere una pace autentica''.Con Meloni, ha aggiunto, ''abbiamo concordato di restare in contatto sui prossimi passi'' da compiere. Nel colloquio con la premier, ha proseguito il presidente ucraino, ''abbiamo anche discusso delle possibili piattaforme per i colloqui con i russi''.

Perché ''è necessario arrivare a un cessate il fuoco per salvare vite umane.E' necessaria una diplomazia onesta.

L'Ucraina è pronta ed è fondamentale garantire che la Russia sia pronta a mettere davvero fine alla guerra'', ha concluso. La Russia "non si è mai tirata indietro da eventuali colloqui ed è pronta a portare avanti i propri contatti con la parte ucraina", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, precisando che la continuazione dei colloqui dipende dall'Ucraina. "La parte russa ha ribadito la sua disponibilità a raggiungere un accordo finale equo della crisi", ha aggiunto.  Per Zakharova, Kiev deve decidere se cooperare a un memorandum in vista di un futuro accordo di pace.Nel suo briefing settimanale, Zakharova ha anche accusato gli alleati dell'Ucraina in Europa di aver impedito il dialogo diretto con la Russia.  Intanto l'Ue ha approvato il diciassettesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. "Appena terminata una telefonata con Volodymyr Zelensky.

Stiamo coordinando da vicino i prossimi passi – ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – L’Europa ha appena adottato il suo 17º pacchetto di sanzioni dure e incisive. È in preparazione un 18º pacchetto, con ulteriori misure ancora più forti. È il momento di intensificare la pressione sulla Russia per arrivare a un cessate il fuoco". Anche il governo britannico ha annunciato una nuova ondata di sanzioni contro la Russia.I nuovi provvedimenti – in totale verranno adottate cento nuove misure – prendono di mira "entità che operano a favore della macchina militare russa, delle esportazioni di materie energetiche e della guerra informatica e le istituzioni finanziarie che contribuiscono al finanziamento" della guerra da quando la Russia ha invaso l'Ucraina.

A darne l'annuncio è stato il ministero degli Esteri britannico in un comunicato. "Ho ringraziato la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen e l'intera Ue per il 17mo pacchetto di sanzioni. È un passo nella giusta direzione", ha scritto Zelensky su X. "È importante imporre severe restrizioni alla flotta di petroliere russe, che serve a finanziare omicidi, così come a tutti i piani che la Russia utilizza per costruire la sua industria militare.Maggiore è la pressione sulla Russia, maggiori saranno gli incentivi che Mosca avrà a muoversi verso una vera pace". "Ursula ed io abbiamo anche discusso dei preparativi per il 18° pacchetto di sanzioni dell'Ue.

Petrolio russo, infrastrutture commerciali per l'energia, banche e sistemi finanziari: questi sono i settori che danneggiano maggiormente la Russia e quindi contribuiscono maggiormente alla pace.Ringrazio tutti coloro che sostengono sanzioni più severe e prendono decisioni forti", ha aggiunto il presidente ucraino. "Abbiamo anche discusso in dettaglio – ha concluso – la conversazione di ieri con il Presidente Trump e il nostro lavoro diplomatico congiunto con i partner.

L'Europa deve essere coinvolta e stiamo coordinando ogni fase il più strettamente possibile".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al Bano compie 82 anni, il video con il nipotino Axel e la dedica di Romina Jr

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(Adnkronos) –
Al Bano compie oggi, martedì 20 maggio, 82 anni.Il cantante di Cellino San Marco ha ricevuto una dedica speciale dalla figlia Romina Carrisi
Power che ha condiviso pubblicamente un video inedito che ritrae il suo papà in veste di super nonno.  Romina Jr Carrisi, quarta figlia nata dalla relazione tra Al Bano e Romina Power, è diventata mamma lo scorso 24 gennaio 2024 del piccolo Axel Lupo, che ha un rapporto speciale con il nonno Al Bano, all'anagrafe Albano Carrisi.

La 37enne ha condiviso tra le Instagram stories un video che ritrae nonno Al Bano mentre imbocca il piccolo Axel con della macedonia: "Buono?", chiede il cantautore al piccolo che annuisce dolcemente.  "Auguri super nonno!Il mio cuore si illumina d'amore quando ti vedo semplicemente vivere e condividiere straordinaria normalità con Axel", ha scritto a corredo del filmato Romina.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner-Alcaraz, sfida anche nel ranking. Come cambiano classifica e Race dopo Roma

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(Adnkronos) –
La sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz continua.Dopo la finale degli Internazionali d'Italia 2025, vinta dallo spagnolo in due set, i due tennisti si daranno battaglia anche nel ranking, che al momento vede l'azzurro al primo posto e Carlos, grazie ai risultati del Masters 1000 di Roma, al secondo.

Alcaraz comanda però la Race per le prossime Atp Finals, con Sinner a inseguire.  Jannik Sinner, nonostante la sconfitta in finale, è rimasto al primo posto del ranking Atp.L'azzurro era arrivato agli Internazionali senza punti da difendere dopo il forfait dello scorso anno ed è così salito, salendo a quota 10.380 punti.

La vittoria dello spagnolo, anche lui out nella scorsa edizione, gli ha permesso di superare al secondo posto Zverev, che arrivava al torneo da campione in carica ed è stato eliminato ai quarti da Lorenzo Musetti. Ora Alcaraz ha sensibilmente ridotto la propria distanza da Sinner, salendo a quota 8.850 a meno 1.530 dall'azzurro.Jannik, in ogni caso, ha la certezza di restare numero uno anche dopo la fine del Roland Garros.

Anche qualora dovesse uscire al primo turno infatti, Carlos dovrebbe difendere i 2000 punti conquistati grazie alla vittoria dello scorso anno, mentre Sinner ne avrà 800, essendo stato eliminato in semifinale proprio dallo spagnolo.  Il duello Sinner-Alcaraz si ripete anche nella Race.La speciale classifica che prende in considerazione i risultati raggiunti nell'anno solare e che varrà la qualificazione, per i migliori otto tennisti al mondo e due riserve, alle prossime Atp Finals.

Il tennista spagnolo si era preso il comando della Race già dopo aver vinto il Masters 1000 di Montecarlo, e ora ha allungato al primo posto raggiungendo quota 3740 punti.  
Sinner invece è secondo con 2650 punti e soli due tornei giocati nel 2025.La finale raggiunta a Roma è valsa all'azzurro il sorpasso al secondo posto sull'amico Jack Draper, scivolato in terza posizione con 2490 punti.

Sesto in graduatoria Lorenzo Musetti a quota 1800, che nelle scorse settimane ha festeggiato il primo ingresso nella top ten del ranking, salendo al settimo posto grazie alla semifinale raggiunta agli Internazionali.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Garlasco, Sempio non si presenta in procura. Il difensore: “Atto è nullo”

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(Adnkronos) – Andrea Sempio, indagato per il delitto di Chiara Poggi avvenuto nell'agosto 2007 a Garlasco, non si è presentato in procura a Pavia dove era atteso per essere interrogato, un’assenza che il codice di procedura penale prevede.A spiegare il perché all'Adnkronos, è Massimo Lovati, uno dei difensori di Sempio: “Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla procura.

L’invito non conteneva l’avvertenza alla lettera D dell’articolo 375 del codice di procedura penale”, afferma, aggiungendo: “Andrea sta bene.Segue le nostre direttive e le nostre strategie difensive”. In particolare, il difensore Lovati fa notare che il ‘difetto’ nell’atto della procura è relativo all’assenza dell’”avvertimento che il pubblico ministero potrà disporre a norma dell'articolo 132 l'accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato addotto legittimo impedimento”.

Dunque la difesa di Sempio ha colto questo presunto ‘errore’ per non presentarsi in procura.  “Vediamo”, risponde poi Lovati alla domanda se dopo il mancato interrogatorio di oggi Sempio potrebbe essere chiamato ancora dai magistrati per un faccia a faccia.Un punto su cui pm e difesa non avrebbero interloquito.

Come indagato Sempio ha la facoltà di non rispondere per non concedere vantaggi a chi lo accusa. Intanto, l’allora fidanzato di Chiara Poggi, Alberto Stasi, a bordo di un’auto guidata dalla sua avvocata Giada Bocellari è entrato dal passo carraio in procura dove viene sentito come testimone assistito nella nuova inchiesta. “Guerra dura senza paura.Codice di procedura penale noi ti amiamo”, scrive intanto Angela Taccia, avvocata di Sempio.

Una frase che lasciava ipotizzare che ci potesse essere stato un errore di notifica rispetto alla richiesta di comparizione davanti ai magistrati di Pavia. “Lascia che l'oceano ti insegni che puoi essere sia calmo che caotico, gentile e forte” altre parole affidate sempre ai social. A due mesi dalla notizia sorprendente che l’amico del fratello della vittima è nuovamente indagato per il delitto di Garlasco, l’auspicio era di conoscere i nuovi elementi d’accusa, finora gli indizi di cui si parla – Dna, alibi e contatti telefonici – sono quelli che già compaiono in una doppia inchiesta su Sempio e nell’archiviazione del 2017.In particolare, tra gli assi da giocare, la sua (presunta) traccia genetica trovata sulle unghie della vittima, lo scontrino del parcheggio di Vigevano che lui mostra a riprova che non era a Garlasco la mattinata dell’omicidio e le telefonate sospette fatte a casa Poggi alcuni giorni prima della morte della ventiseienne.

Elementi che otto anni fa non hanno convinto né la Procura di Pavia, né il gip Fabio Lambertucci.  In questa ultima inchiesta gli inquirenti sono convinti che il Dna maschile (due in realtà, ndr) sulle unghie di Chiara non è giustificabile se non ipotizzando una lite tra la vittima e l’amico del fratello.Per i titolari dell’indagine – i pm Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza – quell’impronta genetica è da contatto cioè la vittima e l’aggressore erano sulla stessa scena, nello stesso identico momento.

Un’idea ‘scartata’ dai consulenti (anche quelli del condannato) e che il perito Francesco De Stefano nell’appello bis a Stasi ha bollato come inutilizzabile, non scientificamente valida perché non restituisce lo stesso risultato, e non è identificativo perché identifica una linea paterna e non una singola persona.Inoltre, tutte le sentenze ritengono che Chiara sia stata colpita di sorpresa, senza lasciarle il tempo di reagire, parole che mal si conciliano con la nuova dinamica del delitto.  Il presunto Dna è già stato ‘smontato’ nell’archiviazione contro Sempio poiché si è ritenuto riconducibile a un contatto: Sempio che frequentava casa Poggi potrebbe aver lasciato la sua impronta genetica su un oggetto (la tastiera del computer) e non essendo ‘lavato’ da reagenti Chiara toccandolo successivamente potrebbe averlo catturato; una spiegazione che non colloca l’indagato in via Pascoli mentre Chiara Poggi viene uccisa.  Altro elemento che torna al centro delle accuse è l'alibi dell'amico di Marco Poggi.

A verbale ha sempre ripetuto che quella mattina ha aspettato la madre per prendere l’unica macchina di famiglia e raggiungere Vigevano.Nel 2008 mostra lo scontrino del parcheggio di piazza Ducale, ma i nuovi magistrati non gli credono incrociandolo con un altro elemento già noto: le risultanze telefoniche.

Per la difesa di Stasi, e a quanto pare anche per la Procura di Pavia, il cellulare di Sempio aggancia le celle di Garlasco a riprova che dice una bugia.Una consulenza della famiglia Poggi, invece, ritiene credibile – orari alla mano – il suo racconto e a rafforzare l’idea che Chiara e l’indagato non si conoscesse emerge l’assenza di contatti tra il cellulare della vittima e Sempio.

Sei giorni prima del delitto Sempio chiama due volte casa Poggi (due e otto secondi la durata), l’8 agosto la conversazione con la sorella dell’amico dura 21 secondi.Difficile dimostrare che fosse uno stalker.  In un’inchiesta che non è solo giudiziaria, ma anche fortemente mediatica con perquisizioni e indagato esposti a favore di telecamere e testimoni che si fanno avanti anni dopo in tv – l’interrogatorio di Sempio è stato fissato contemporaneamente a quello ad Alberto Stasi (sempre in procura a Pavia) e Marco Poggi, fratello della vittima, che sarà invece sentito a Venezia per chiedergli alcune precisazioni rispetto alle dichiarazioni già rese a metà marzo su chi frequentava la loro villetta, su chi utilizzava il computer di casa, su chi era al corrente che a inizio agosto la famiglia sarebbe partita per le vacanze in Trentino e che Chiara sarebbe rimasta sola a Garlasco.  Come nei film americani, il 'faccia a faccia' (a distanza) vedrà il testimone assistito Stasi rispondere non sull’omicidio (di cui è l’unico colpevole accertato dallo Stato italiano) ma sulle amicizie di Chiara.

Che Sempio e Stasi non si conoscessero trova d’accordo entrambi e il movente sentimentale sembra già archiviato: la differenza di età tra indagato e vittima "rende difficile ipotizzare un interesse di Sempio nei suoi confronti; interesse peraltro mai riferito da alcuna delle persone sentite", si legge nell'archiviazione di Pavia. Se nelle ultime settimane – alla luce delle perquisizioni scattate a casa Sempio, dei genitori e di due amici (non indagati) della compagnia di Marco Poggi – e delle regole fissate per l’incidente probatorio per cui è stato chiesto il Dna a una decina di persone tra cui le gemelle K (non indagate), Stefania e Paola Cappa cugine della vittima, si è tentato di buttare fango su eventuali complici, i fatti giudiziari restano chiari: l'unico nome scritto nel registro degli indagati è quello di Andrea Sempio e l’unico colpevole dell’omicidio di Chiara Poggi è Alberto Stasi.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia – Cremonese, Stroppa: “Serviranno concentrazione e caparbietà per affrontare le Vespe”

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Alla vigilia dell’attesa semifinale d’andata dei playoff di Serie BKT 2024-25, che vedrà la sua Cremonese affrontare la Juve Stabia domani, mercoledì 21 maggio, alle 20:30, il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa ha incontrato la stampa. Le sue dichiarazioni hanno delineato un quadro di grande rispetto per gli avversari e una chiara consapevolezza delle sfide che attendono i suoi uomini.

Un avversario tenace e il fattore campo sintetico

Stroppa ha esordito sottolineando la forza della Juve Stabia, rievocando la loro prestazione allo Zini: “Il livello è davvero elevato e la Juve Stabia ha dimostrato ampiamente di meritare questo palcoscenico. L’avevo già detto dopo l’ultima sfida a Cremona: stanno giocando con una caparbietà e un’attenzione straordinarie, meritano solo complimenti.” Il tecnico non ha nascosto le potenziali insidie: “Sappiamo che ci aspettano difficoltà tecniche e problematiche legate al campo sintetico, a cui non siamo abituati. Dovremo adattarci immediatamente a queste condizioni diverse.”

L’importanza degli episodi e la tenuta psicologica

Interrogato sui risultati a sorpresa del primo turno preliminare, Stroppa ha ribadito l’equilibrio di questa fase cruciale della stagione: “In questo momento, chiunque avrebbe potuto vincere; sono gli episodi a fare la differenza. Sarà così sia domani sera che domenica. In queste finali, attenzione, determinazione e concentrazione saranno fondamentali. Tutte le squadre sono allo stesso livello, chi ha più da dare deve tirare fuori il massimo.”

Recuperi e condizione fisica: la Cremonese è pronta

Riguardo alla formazione e alla condizione dei suoi, il mister ha espresso soddisfazione per la prestazione di Vazquez a Pisa, pur aspettandosi di più dai subentrati: “Ha fatto meglio di tutti, anche se mi aspettavo una reazione caratteriale più marcata da chi ha giocato meno. La prestazione complessiva a Pisa, però, mi ha soddisfatto.” Le assenze in difesa non lo preoccupano eccessivamente: “Peccato per la difesa, ma dalla prossima gara potrebbero essere tutti disponibili.”

Contrariamente a quanto si possa pensare, Stroppa non ritiene che la preparazione sia cambiata rispetto all’anno scorso: “Non è cambiato nulla, abbiamo avuto due giorni di pausa e poi abbiamo svolto una settimana tipo. Credo che a livello di forma siamo allo stesso punto. Ancora una volta, saranno gli episodi a decidere: dovremo essere efficaci sotto porta e non subire gol.” Sulla settimana di riposo in più rispetto alla Juve Stabia: “Non cambia nulla. La settimana è rimasta la solita. Per la Juve Stabia, lo vedremo domani; staremo attenti ai nostri avversari, ma anche noi abbiamo le nostre carte da giocare.”

La forza del gruppo e la determinazione playoff

Stroppa ha sottolineato l’importanza della profondità della sua rosa: “Pretendo sempre il massimo dai miei calciatori. Ci stiamo giocando qualcosa di straordinario, considerando come è andata la stagione. Dobbiamo pensare partita dopo partita, episodio dopo episodio, cercando di esprimere al meglio le nostre capacità.”

Il gruppo è un elemento chiave: “Da tante partite il gruppo sta dimostrando segnali sensazionali. In questo momento abbiamo il nostro destino nelle mani; tutti, e ripeto tutti, sono concentrati, come si è visto nelle ultime gare e in allenamento. Dobbiamo portare dalla nostra parte ogni episodio.”

La “spensieratezza” della Juve Stabia e l’impatto del campo sintetico

Sulla presunta spensieratezza degli avversari, Stroppa ha una visione chiara: “Non credo che siano spensierati come qualche mese fa, perché anche Pagliuca e i suoi ragazzi sanno di avere in mano qualcosa di importante. Saranno concentrati e determinati ancora di più rispetto a prima. Ciò che hanno ottenuto è stato meritato, ma ora i valori si azzerano e ci sono le finali. In questo momento l’obiettivo è comune per tutti.”

Riguardo al campo sintetico: “Non comporterà scelte diverse; è solo una questione di attitudine. Dovremo essere bravi a cogliere subito le situazioni e le dinamiche del pallone.”

L’esperienza di Stroppa e gli infortunati

Sulla sua esperienza pregressa nei playoff: “Non lo so, io voglio vincere tutte le partite. La cura dei particolari farà la differenza, così come la motivazione. Per me volere è potere, non abbiamo tempo per i ripensamenti: dobbiamo dare tutto.”

Infine, un aggiornamento sugli indisponibili per domani: “Mancano Ravanelli, Pickel, Antov e Zanimacchia, ma sono tutti recuperabili tra pochi giorni.”

Un anno dopo, Stroppa si appresta a vivere nuovamente l’emozione dei playoff: “Non lo so, credo che giocarsi il campionato ogni anno sia una fortuna. Trovarsi in posizioni del genere così spesso è molto bello.”

Caso Garlasco, Corona show davanti alla procura di Pavia

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(Adnkronos) – Fabrizio Corona spunta a sorpresa davanti alla procura di Pavia e – come già fatto nei giorni caldi del delitto di Garlasco quando provò a contattare le gemelle Cappa – tenta di entrare nella nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi.Prima dell'atteso doppio interrogatorio di Andrea Sempio e Alberto Stasi, rispettivamente indagato e condannato per l’omicidio della ventiseienne, Corona parla per pochi minuti (dicendo cose non riferibili perché tirano in ballo persone non indagate) accerchiato da decine di telecamere.

Poi decide di andare via. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Stati Generali sull’Ambiente, 29 e 30 maggio mostra d’oltremare di Napoli

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(Adnkronos) – Due giornate all’insegna della sensibilizzazione e dell’educazione ambientale quelle in programma il 29 e 30 maggio presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, nell’ambito degli Stati Generali sull’Ambiente 2025.Un ricco programma di appuntamenti che vedrà protagonisti i rappresentanti delle istituzioni, giovani studenti, volti del mondo social e cittadini in un confronto aperto sulle sfide ambientali del presente e del futuro.

Ad aprire la prima giornata, la presentazione dei risultati del progetto “Eco Movie”, la creatività delle scuole per l’ambiente, il concorso scolastico dedicato alla realizzazione di video sulla tutela dell’ambiente nell’era dei cambiamenti climatici.Attraverso il linguaggio diretto e coinvolgente dei video, giovani studenti racconteranno la loro visione di un futuro più sostenibile. Nel pomeriggio, spazio alla cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio “Il Tuffatore”.

Il riconoscimento è rivolto a influencer e content creator che si sono distinti sul web per la promozione e diffusione di uno stile di vita sostenibile.Tre i vincitori, selezionati su una rosa di nove finalisti, premiati per ciascuna delle categorie in gara: Cambiamenti climatici, Educazione ambientale e Rispetto per gli animali.

L’ideatrice del Premio, Claudia Conte, modererà i talk in programma e Paolo Mieli sarà Presidente di Giuria di cui faranno parte Padre Enzo Fortunato e Valeria Angione.Interverrà il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Per concludere, un approfondimento dedicato alle strategie regionali per la sostenibilità ambientale.

L’incontro offrirà una panoramica sui principali interventi e piani attualmente in corso in Campania, con particolare attenzione al ciclo integrato dei rifiuti e delle acque, alla tutela del territorio e alla valorizzazione delle risorse ambientali.Previsto l’intervento del Presidente della Regione Campania.

Ad aprire la giornata di venerdì, la presentazione dei risultati del progetto “Borghi Salute e Benessere”, iniziativa che punta a valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale dei borghi della Campania attraverso il coinvolgimento delle scuole, nell’ambito del concorso “BsB in Motion”.Si prosegue con la presentazione dei risultati della terza edizione del concorso di idee “Cambiamo Aria!” per sensibilizzare sul tema della qualità dell’aria e sulla necessità di adottare comportamenti sostenibili.

Durante entrambi gli appuntamenti saranno proiettati i video realizzati dagli studenti.In conclusione degli Stati Generali sull’Ambiente 2025, un focus dedicato alla mobilità sostenibile, uno dei pilastri fondamentali per il futuro ambientale e urbano della Regione Campania. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fognini, il ritiro è vicino? Bertolucci e Barazzutti: “Saprà quando fermarsi”

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(Adnkronos) –
Fabio Fognini e un ritiro sempre più vicino.Il tennista azzurro, che nelle scorse settimane ha giocato la sua ultima edizione degli Internazionali d'Italia, è stato eliminato nelle qualificazioni del Roland Garros, secondo Slam della stagione in programma dal 25 maggio all'8 giugno, dallo statunitense Nicolas Moreno de Alboran, numero 152 del mondo, in due set con il punteggio di 6-3, 6-2.

L'ennesima delusione di Fognini sembra avvicinare ancora di più una decisione sofferta e difficile, figlia del passare degli anni e di qualche problema fisico di troppo.  A parlare proprio di Fognini è stato l'ex tennista Paolo Bertolucci all'Adnkronos: "Avendo avuto una carriera come la sua, così lunga, è giusto che Fabio scelga da solo il momento e il modo migliore per ritirarsi.Purtroppo si sta avvicinando ed è un peccato perché da solo ha retto le sorti, in un momento difficile e complicato, del tennis italiano: è stato il primo italiano, dopo davvero tanto tempo, a tornare nella top 10 del tennis mondiale". "Sta avendo un calo fisiologico e del resto lui stesso ha detto che avrebbe giocato gli Internazionali d'Italia per l'ultima volta.

Ovviamente ognuno ha il proprio percorso, io avevo deciso quale sarebbe stata l'ultima stagione un anno prima quindi il distacco è stato lento", ha spiegato Bertolucci, "il problema è quando ti pesa alzarti la mattina con i dolori, quando ti pesa fare la borsa.Quando perdi l'entusiasmo si fa difficile e spero per lui che non sia così".

Una possibile nuova carriera nel doppio? "Non credo proprio, ha già fatto le sue esperienze e se avesse voluto avrebbe iniziato già quest'anno a giocarlo per davvero".  Di Fognini ha parlato un altro ex tennista, Corrado Barazzutti, all'Adnkronos: "Adesso non mi risulta che abbia particolari problemi fisici quindi i risultati che sta registrando adesso sono dovuti alle sue prestazioni attuali.In questo momento quello che riesce a dare ed esprimere è questo e non è il suo solito livello, non sta giocando bene e questi sono i risultati".  Il tennista ligure, che il 24 maggio festeggerà 38 anni, è stato allenato a lungo da Barazzutti: "Deciderà Fabio quando sarà il momento di smettere, posso immaginare che non sia interessato a giocare solo il doppio, ma che voglia dimostrare di essere competitivo da solo.

Dato che è una persona intelligente quando sarà il momento di smettere lo farà". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carcinoma endometrio, ok Aifa a immunoterapia più chemioterapia in prima linea

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(Adnkronos) – Recentemente l'Agenzia italiana del farmaco ha approvato l'estensione dell'indicazione in prima linea dell'immunoterapia a base di dostarlimab in combinazione con la chemioterapia per le pazienti "con carcinoma dell'endometrio primario avanzato o ricorrente con deficit del sistema di mismatch repair (dMmr) ed elevata instabilità dei microsatelliti (Mai-H), candidate alla terapia sistemica".Questa popolazione rappresenta il 20-30% dei tumori dell'endometrio primari avanzati o ricorrenti, che complessivamente è la quarta tipologia di tumore per incidenza nel genere femminile, con circa 9mila nuovi casi l'anno.

Lo riferisce Gsk in una nota.  Il via libera di Aifa – si spiega – arriva a poco più di un anno da quella europea e si basa sui risultati dello studio Ruby che ha valutato l'efficacia dell'aggiunta di dostarlimab alla chemioterapia standard (carboplatino e paclitaxel) rispetto alla sola chemioterapia, su 118 pazienti con carcinoma endometriale primario avanzato o ricorrente dMmr/Msi-H in un follow-up mediano di oltre 2 anni (3 nel caso dell'analisi di sopravvivenza globale).Lo studio "ha evidenziato una riduzione del 72% del rischio di progressione della malattia o di morte (Hr: 0,28 [Ic 95%: 0,16-0,50]) nelle pazienti dMmr/Msi-H trattate con la combinazione – afferma Domenica Lorusso, direttore del programma di ginecologia oncologica dell'Humanitas San Pio X di Milano – Inoltre, in un'analisi esploratoria pre-specificata della sola sopravvivenza globale (Os) nella popolazione dMmr/Msi-H, l'aggiunta di dostarlimab alla chemioterapia ha determinato una riduzione del 68% del solo rischio di morte rispetto alla chemioterapia (Hr: 0,32 [Ic al 95% : 0,17-0,63])".

Nel caso specifico, a 2 anni, il 61,4% delle pazienti dMmr/Msi-H trattate con dostarlimab e chemioterapia era libero da progressione o morte, rispetto al 15,7% delle pazienti trattate con la sola chemioterapia standard.A 3 anni, il 78% delle pazienti trattate con dostarlimab e chemioterapia era vivo rispetto al 46% delle pazienti trattate con la chemioterapia.  "Il Ruby – commenta Lorusso – ha cambiato la pratica clinica per tutte le pazienti con carcinoma endometriale primario avanzato o ricorrente dMmr/Msi-H.

Il 72% di riduzione della progressione della malattia o di morte in donne con carcinoma dell'endometrio avanzato o recidivante è un traguardo enorme, inimmaginabile".Per l'oncologa "le curve del Ruby ci mostrano che stiamo guarendo queste donne: un verbo, guarire, che non avrei mai immaginato di poter usare per tumori recidivanti o che esordiscono al quarto stadio.

A questo punto – prospetta la specialista – non è utopia pensare che alcuni gruppi di pazienti potrebbero addirittura beneficiare della sola immunoterapia senza chemio". Il tumore dell'endometrio interessa il corpo dell'utero ed è estremamente frequente, con un trend in aumento a causa dell'invecchiamento della popolazione.Si tratta infatti di una neoplasia del post menopausa, con una diagnosi intorno ai 60 anni. "Oggi nel campo dei tumori ginecologici stiamo assistendo a una rivoluzione epocale – dichiara Nicoletta Cerana, presidente di Acto Italia-Alleanza contro il tumore ovarico – Dopo i successi della medicina personalizzata nella cura del tumore ovarico, accogliamo con entusiasmo questa opportunità terapeutica che apre nuove speranze di vita non solo ad ogni donna che sta lottando contro un tumore avanzato dell'endometrio, ma anche ai suoi familiari.

Perché non bisogna mai dimenticare la tremenda capacità che un tumore femminile ha di ripercuotersi sul futuro dell'intera famiglia.Non a caso si dice che, se sta bene la donna, sta bene la società". Per il tumore dell'endometrio purtroppo non esiste uno screening come il Pap test per quello del collo dell'utero.

La diagnosi è abbastanza semplice, perché è prevalentemente legata a un sintomo precoce: il sanguinamento anomalo in pre e postmenopausa, che va sempre approfondito con esami specifici.Tra i fattori di rischio, oltre all'età, è ormai accertato un aumento in caso di obesità e diabete, ma anche l'eccessiva esposizione agli estrogeni come avviene a fronte di un inizio precoce del ciclo mestruale (menarca precoce), di menopausa tardiva o assenza di gravidanze.

Altri fattori sono la familiarità e l'ereditarietà: in quest'ultimo caso la sindrome di Lynch è una condizione ereditaria che aumenta il rischio di sviluppare sia un tumore dell'endometrio sia del colon, in età giovanile.Per questo è importante che in caso di diagnosi di Lynch i familiari della paziente vengano sottoposti allo specifico test genetico.  La ricerca è quindi fondamentale. "Da anni – dichiara Elisabetta Campagnoli, direttore medico oncoematologia di Gsk – siamo impegnati nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative che possano fare la differenza per le pazienti, offrendo non solo tempo, ma anche una migliore qualità di vita.

L'approvazione della combinazione di dostarlimab e chemioterapia rappresenta un passo significativo in questa direzione.Un risultato ottenuto grazie ad uno studio internazionale che ha visto coinvolti in Italia 8 centri.

Siamo determinati a continuare su questa strada, investendo in ricerca e collaborando con la comunità scientifica per garantire che le innovazioni, tutte le innovazioni, arrivino rapidamente alle pazienti che ne hanno bisogno.Un altro elemento chiave del nostro approccio" riguarda "la collaborazione con le associazioni pazienti.

Crediamo fermamente che il dialogo continuo e il sostegno reciproco con queste organizzazioni siano fondamentali per comprendere meglio le esigenze delle donne affette da una patologia oncologica e per sviluppare soluzioni terapeutiche che rispondano ai loro bisogni reali". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Truffe online, nel 2024 oltre 2,9 milioni di vittime in Italia

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(Adnkronos) – Dal doppio passaggio della carta sul POS, all’email di phishing che cerca di sottrarre informazioni sensibili di bancomat e carte di credito, sono tante le truffe in agguato quando si utilizzano gli strumenti di pagamento elettronici.Il fenomeno delle frodi in questo ambito è così ampio che, nel corso dello scorso anno, sono stati oltre 2,9 milioni gli italiani vittime di truffa per un danno economico totale stimato in più di 880 milioni di euro, secondo i dati emersi da un'indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat. Ma quali sono gli strumenti più utilizzati dai malfattori?

Quali le fasce di popolazione più colpite?E cosa fanno i truffati dopo essere caduti in trappola? Secondo l’indagine, tra i canali più usati al primo posto ci sono le false email (38,1% dei casi) e, al secondo, gli SMS (28,4%).

In quasi 1 caso su 5 (19,4%) come cavallo di Troia è stato utilizzato un finto sito web, mentre nel 18,7% dei casi un finto call center. Non mancano però i metodi di comunicazione più moderni; si va dalle app di messaggistica istantanea (14,9%) fino ai social network (13,4%). Chi sono le vittime predilette dai malfattori?Dall’indagine è emerso, contrariamente a quanto si possa pensare, come a subire più frequentemente una truffa o un tentativo di frode nell’ambito delle carte elettroniche non siano gli anziani, bensì i consumatori più giovani.

A fronte di una media nazionale del 6,8%, la percentuale raggiunge l’8,5% nella fascia 25 – 34 anni e arriva addirittura al 14,1% tra i 18-24enni. Altro dato interessante emerge analizzando il grado di istruzione delle vittime di truffa o tentativo di frode; i più colpiti sono risultati essere i rispondenti con un titolo di studio universitario, con un’incidenza pari a più del doppio rispetto alla media. Suddividendo il campione su base geografica, infine, si scopre che l’area più colpita da truffe o tentativi di frode ai danni dei consumatori è il Nord Est (7,9%). Come si comportano le vittime dopo essere state adescate dai truffatori?Più di 1 su 4 (26,1%), purtroppo, sceglie di non denunciare l’accaduto.

Le ragioni dietro questo comportamento sono in alcuni casi economiche, in altri psicologiche. Il 34,3% delle vittime ha dichiarato di aver scelto di non sporgere denuncia alle autorità poiché il danno economico era basso, mentre il 22,9% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso. Il 20%, invece, ha ammesso di non aver denunciato perché si sentiva ingenuo a essere caduto nella trappola, il 14,3% perché non voleva che i familiari venissero a conoscenza dell’accaduto. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia, Mezavilla: Il cuore fa superare gli ostacoli. Percentuale di promozione? Sono uguali alle altre

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Adriano Mezavilla, ex centrocampista della Juve Stabia, è stato ospite d’eccezione della trasmissione “Il pungiglione stabiese”, in onda ogni lunedì sui canali social di Vivicentro.it.

Le sue dichiarazioni, raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it, hanno offerto uno spaccato emozionante sul suo legame con i colori gialloblù e un’attenta analisi sull’attuale momento della squadra.

Emozioni a distanza: “Pelle d’oca a sentire i cori”

Mezavilla ha raccontato le sensazioni provate seguendo a distanza le gesta della sua ex squadra: “In tre giorni sono morto di infarto perché ero in Brasile lontano (ride), l’ho sentita per radio la partita, mi sono venuti in mente tutti i ricordi di quando ero lì a Castellammare, è stata una esplosione di adrenalina e di emozioni, sentivo in sottofondo i cori dei tifosi e mi è venuta la pelle d’oca.” Un’emozione che lo ha riportato ai tempi del “Menti”: “Con il Verona c’era una marea di gente e non capivo da dove fossero entrati tutti!”

Il cuore come arma vincente

Secondo Mezavilla, l’attuale successo della Juve Stabia risiede nella dedizione e nel “cuore” che i giocatori stanno mettendo in campo: “Penso che la cosa più importante è che stanno mettendo il cuore che fa superare tutti gli ostacoli, stanno prendendo delle soddisfazioni e ci devono credere perché quando giochi così c’è un’altra marcia, io lo so perché lo facevo in campo, quel qualcosa in più è il cuore, nessuno ti può tenere testa.”

L’ex centrocampista ha anche parlato della gestione della tensione pre-partita: “Una volta che fischia l’arbitro la tensione va via, non è una cosa gestibile, ci sarà sempre ansia, è normale, ce l’abbiamo tutti, io ho giocato una Semifinale con il Pisa per andare in A, c’è la tensione fino a che non si fischia l’inizio.” Ha poi elogiato le qualità della rosa: “C’è la qualità dei giocatori, l’entusiasmo, sanno a memoria cosa fare, mettono qualcosina in più anche a livello tecnico, ci sono giocatori anche di prospettiva e sopperiscono alla mancanza di prestanza fisica.”

Un legame indissolubile con la maglia

Mezavilla ha sottolineato il forte legame che lui e altri ex calciatori sentono ancora per la maglia gialloblù: “Io e Giorgio rappresentiamo anche il resto dei calciatori che hanno dato tutto per questa maglia.” Riguardo al confronto con l’attuale centrocampo, ammette: “Ho visto poche volte giocare la Juve Stabia, non so dire bene se assomiglio a Buglio.”

La corsa alla Serie A: “La differenza la farà il campo”

Sulla possibilità di salire in Serie A, Mezavilla è cauto ma fiducioso: “La Juve Stabia ha le stesse possibilità di tutte per salire in A, quindi il 25% di possibilità, la differenza la farà il campo e chi avrà più fame e cuore.” Ha poi evidenziato l’importanza della prossima partita casalinga: “La prima partita a Castellammare è molto importante, è il primo tempo di una finale importante, si direziona molto di questa semifinale, deve metterci il cuore, per tutti: staff e tifosi.”