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Elon Musk in Pennsylvania per Trump: 47 dollari a ogni elettore che ne convince un altro

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(Adnkronos) –
Elon Musk oggi, 17 ottobre, sbarca in Pennsylvania, dove rimarrà fino alla prossima settimana per mobilitare a favore di Donald Trump gli elettori dello stato considerato il più cruciale tra tutti gli stati chiave. "Domani sera e fino a lunedì parteciperò a una serie di talk in tutta la Pennsylvania – ha scritto il miliardario tech in un post sul 'suo' X – se volete partecipare a uno dei miei talk, l'ingresso è libero.Dovete solo aver firmato la nostra petizione che sostiene la libertà di espressione, il diritto di avere armi e aver votato a questa elezione".  Musk si riferisce alla petizione lanciata da America Pac, il super Pac da lui fondato, con l'obiettivo di raccogliere un milione di firme negli Stati chiave.

Il gruppo, a cui Musk ha versato negli ultimi mesi 75 milioni di dollari, offre anche a chi firma 47 dollari per ogni altro elettore di Stati chiave disposto a sottoscrivere la petizione.  Di fatto, vengono offerti soldi per scovare elettori pro Trump e la cosa, sottolineava nei giorni scorsi New York Times, non è illegale, perché la legge federale considerava un crimine pagare qualcuno per votare o per registrarsi al voto, ma non per firmare una petizione o convincere altre persone a farlo.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iacono (Engie): “Rinnovabili, sicurezza fondamentale per il settore”

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(Adnkronos) – "Il settore delle energie rinnovabili sta diventando sempre più importante per questo è fondamentale che il tema della sicurezza sul lavoro venga preso in considerazione.Per Engie la sicurezza è parte integrante per poter agire, da diversi anni portiamo avanti un programma estremamente dettagliato di formazione, sensibilizzazione e cultura della sicurezza”.

Così Monica Iacono, ceo di Engie Italia a margine dell’iniziativa “'ogether for safety' che ha voluto mettere al centro il tema della sicurezza sul lavoro nel settore delle energie rinnovabili.Un settore che sta vivendo una crescita esponenziale e rappresenta una leva determinante per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire un futuro sostenibile.  Al rapido sviluppo del comparto corrisponde un aumento significativo dei lavoratori coinvolti nella realizzazione degli impianti.

Tutti motivi che spingono a tenere alta l'attenzione quando si parla di sicurezza. “Negli ultimi anni abbiamo dimezzato il tasso degli infortuni anche grazie all’opera di sensibilizzazione che stiamo portando avanti – conclude Iacono – Per noi è fondamentale che manager, persone sul campo e partner siano formati e in grado di affrontare la tematica della sicurezza nel modo più rigoroso e serio possibile”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Renard (Engie): “Le rinnovabili sono l’unica strada per la decarbonizzazione”

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(Adnkronos) – “La strada delle energie rinnovabili è l’unica possibile per decarbonizzare il nostro mondo e far crescere l'elettrificazione sostenibile per i nostri consumi.Noi di Engie ci stiamo lavorando parecchio e oggi le rinnovabili sono in prima linea nella strategia del Gruppo.

Negli ultimi anni abbiamo installato impianti di energie rinnovabili in tutto il mondo, lavoriamo su una trentina di paesi e alla fine del 2025 vogliamo raggiungere un primo numero magico: 50 gigawatt di impianti rinnovabili installati dall’Australia al Brasile passando ovviamente per l’Europa. È un piano ambizioso ma non ci fermiamo qua, abbiamo deciso di installare altri 30 gigawatt da oggi al 2030”.Queste le parole di Samuel Renard, managing director renewables di Engie Italia in occasione dell’iniziativa “Together for Safety” organizzata a Figino Serenza in provincia di Como e che ha visto la partecipazione del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone e del top management di Engie, oltre ad aziende e associazioni di riferimento del settore energetico.  Un importante momento di confronto con istituzioni e operatori del mercato energetico, volta a sensibilizzare gli attori coinvolti sul fondamentale tema della sicurezza sul lavoro. “L’Italia è un paese di rilevanza per il Gruppo – ha aggiunto Renard – Oggi abbiamo circa 600 megawatt di impianti installati in Italia.

Nei prossimi 5 anni abbiamo previsto di installare 1 gigawatt.Vogliamo contribuire allo sviluppo di questo mercato e spesso siamo stati all’avanguardia.

Siamo stati la prima società ad avviare un grande parco agrofotovoltaico in Sicilia, siamo stati i primi a crederci e ora tutto il mercato va in questa direzione.Vogliamo essere best in class su tutti i fronti, soprattutto sul tema della sicurezza sul lavoro”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Togni (Anev): “Puntiamo a contratto collettivo per sicurezza su lavoro”

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(Adnkronos) – “Il tema della sicurezza è centrale da quando l’Associazione nazionale energia del vento è stata costituita.Questo ha portato, soprattutto negli ultimi 10 anni, a importanti sviluppi.

Abbiamo un gruppo di lavoro dedicato alla sicurezza estremamente attivo, abbiamo fatto proposte di miglioramenti e aggiustamenti collaborando col ministero e le autorità preposte.Un obiettivo è quello di arrivare a un contratto collettivo specifico che possa consentire la gestione in maniera più strutturata di questi elementi”.

Sono le parole di Simone Togni, presidente di Anev, l’associazione nazionale energia del vento, intervenuto durante il dibattito dal titolo 'Together for safety'.Un’iniziativa organizzata da Engie Italia che ha voluto proporre un confronto con istituzioni e operatori del mercato energetico, volta a sensibilizzare gli attori coinvolti sul fondamentale tema della sicurezza sul lavoro. È stata anche l’occasione per parlare di innovazioni e nuove tecnologie. “Tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata potranno essere molto utili nel settore eolico, ad esempio per visionare le turbine direttamente dalla sala controllo – ha aggiunto Togni – Sicuramente, però, l’elemento centrale rimarrà l’esperienza maturata sul campo da chi fa questo lavoro”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Together for safety’, Engie accende i riflettori sulla sicurezza sul lavoro

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(Adnkronos) – Il settore delle energie rinnovabili sta vivendo una crescita esponenziale e rappresenta una leva determinante per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire un futuro sostenibile.Al rapido sviluppo del comparto corrisponde un aumento significativo dei lavoratori coinvolti nella realizzazione degli impianti.

Secondo l’ultimo rapporto diffuso da Irena (Agenzia internazionale per le energie rinnovabili), dal 2022 al 2023 il numero dei lavoratori coinvolti nello sviluppo di impianti eolici e fotovoltaici è aumentato di circa il 20%, passando da oltre 13 milioni a oltre 16 milioni.E’ in questo contesto che Engie, player di riferimento nella decarbonizzazione e nell’efficienza energetica, ha organizzato 'Together for safety', una giornata di confronto con associazioni e operatori del mercato energetico, volta a sensibilizzare gli attori coinvolti sul fondamentale tema della sicurezza sul lavoro.

All’evento hanno preso parte aziende quali Terna, Vestas, Comal, Saet, Impresa Manca, Tresun e Anev.  “In Engie siamo impegnati ogni giorno a migliorare le nostre practice e a diffondere la cultura della sicurezza tra tutti i nostri lavoratori e collaboratori: per noi è una priorità assoluta – spiega Monica Iacono, Ceo di Engie Italia – Tutte le nostre strategie di sviluppo si fondano sull’obiettivo di avere zero incidenti gravi o mortali.E’ un processo di miglioramento continuo: negli ultimi sette anni il Gruppo ha dimezzato il tasso di frequenza degli infortuni, un trend positivo a cui assistiamo anche in Italia”.  Il gruppo Engie conta, a livello mondiale, una capacità installata di oltre 42 GW e mira a raggiungere 50 GW nel 2025 e 80 GW nel 2030.

In Italia, con un portafoglio di 560 MW composto da 397 MW di parchi eolici, 121 MW di parchi fotovoltaici e circa 43 MW di impianti storage, Engie punta a rafforzare ulteriormente la sua presenza sul territorio nazionale, con obiettivi ambiziosi.  “In Italia, il Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) prevede 65 GW di nuova capacità rinnovabile al 2030 e, ipotizzando una taglia media di impianto di energia rinnovabile (eolico o fotovoltaico) di 30 MW, occorreranno oltre 2.160 cantieri e circa 65mila ore per lavoratore per ogni cantiere.Sono quindi stimate 140 milioni di ore-uomo, con un tasso di frequenza di incidenti destinato a salire – afferma Samuel Renard, Managing Director Renewables di Engie Italia – Engie sta portando avanti un programma di promozione della cultura della sicurezza, che coinvolge tutti, partendo dai manager fino ad arrivare alle persone operative sul campo.

Soltanto lo scorso anno, in Italia, sono state dedicate 8mila ore di formazione a 300 manager”.  Engie ha ideato Eosc (Engie One Safety Culture), progetto globale volto a trasformare l’approccio culturale alla sicurezza all’interno dell’azienda attraverso investimenti in formazione e coaching.Eosc vede coinvolte tutte le figure manageriali di Engie (oltre 800 manager, di cui 300 in Italia) e ha l’obiettivo di rafforzare il controllo dei rischi sui posti di lavoro attraverso una serie di azioni di gestione della sicurezza finalizzate a ridurre al minimo i rischi.

Il Gruppo, attraverso Eosc, intende rafforzare la cultura della sicurezza, la tutela dell’operatività attuale e futura e della capacità di costruire asset energetici sostenibili. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Farmaci, Egualia: “Oltre 18 mld nel 2022 giro d’affari generici in Europa”

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(Adnkronos) – "Il mercato dei farmaci equivalenti in Europa evidenzia un notevole dinamismo: i dati di fatturato delle principali aziende europee forniscono una panoramica, seppur parziale, delle dimensioni e delle caratteristiche strutturali del settore nei vari Paesi.L'analisi di 156 aziende distribuite in 18 nazioni sottolinea il ruolo cruciale dell'Europa nell'industria farmaceutica, con un giro d'affari che ha superato i 18 miliardi di euro nel 2022, segnando un incremento del 13% rispetto all'anno precedente".

E' quanto emerge dal report di Osservatorio Nomisma per Egualia 'Il sistema dei farmaci equivalenti in Italia 2024', presentato oggi a Roma.  Germania e Italia – evidenzia il rapporto – si posizionano ai vertici della classifica in termini di ricavi delle vendite, evidenziando performance particolarmente virtuose delle 45 imprese italiane analizzate, che vedono aumentare il proprio fatturato dal 2021 al 2022 del 16%, confermando la vitalità del comparto nel Paese. Rapportando i dati di fatturato al numero di aziende analizzate, si evidenziano significative differenze nella struttura delle imprese italiane e tedesche: mentre in Germania predominano imprese di grandi dimensioni, l'Italia è caratterizzata da aziende più piccole e flessibili, che contribuiscono comunque in maniera rilevante al settore. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Farmaci, Osservatorio Nomisma: “Misure urgenti per sopravvivenza equivalenti”

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(Adnkronos) – Eliminare il payback sui farmaci rimborsati o acquistati in gara dal Servizio sanitario nazionale, regolare il livello dei prezzi introducendo parametri di adeguamento all'incremento esponenziale dei costi di produzione, rivedere i criteri delle gare ospedaliere, concentrati prevalentemente sul meccanismo del massimo ribasso, prevedere un meccanismo di adeguamento dei prezzi ex factory dei farmaci a più basso costo e incentivare le imprese che adottano processi produttivi innovativi e tecnologie sostenibili, attraverso modelli multi aggiudicatario.E ancora: supportare la messa a terra della riforma farmaceutica europea e delle indicazioni contenute nel rapporto Draghi per la Commissione Ue, che pongono in primo piano, a pari merito, sia il rafforzamento dell'attività di R&S sia il rafforzamento delle catene di fornitura farmaceutica, a partire dai prodotti fuori brevetto. "Senza l'adozione di queste misure, la funzione di bene pubblico dei medicinali equivalenti rischia di andare persa per sempre".

A sostenerlo e ad accendere i riflettori sul rischio del "take for granted" sul comparto è l'edizione 2024 dell'Osservatorio Nomisma sul 'Sistema dei farmaci equivalenti in Italia', presentata oggi a Roma, presso l'Ara Pacis, con la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale, del panorama industriale e degli operatori del mondo sanitario.  I dati – illustrati da Lucio Poma, chief economist di Nomisma e coordinatore scientifico dell'Osservatorio sull'industria dei farmaci equivalenti nel nostro Paese – disegnano un sistema produttivo dei farmaci equivalenti in grandissima sofferenza tra pressione dei costi di produzione, oneri regolatori, prezzi ex factory bloccati e gare al massimo ribasso.Fattori che hanno determinato, specie negli ultimi anni, una pesante erosione di margini di profitto già esigui.

Il tutto in un quadro di progressiva regressione della concorrenza nel settore farmaceutico.  Questi i principali trend fotografati dall'Osservatorio. 1.Prezzi energia e materie prime: l'analisi dei bilanci economici delle aziende del 2023 denuncia un aumento medio del 19% del costo delle materie prime rispetto al 2022.

Nel quinquennio l'aumento è stato dell'86%; 2.Prezzi dei materiali di confezionamento: tra il 2019 e il 2023 l'alluminio è aumentato del 27%, il vetro del 24%, carta e plastica, rispettivamente, del 19% e del 3%.

Voci che complessivamente pesano per il 20% sui costi di produzione aziendali; 3.Oneri regolatori: le spese sostenute per registrazione e autorizzazione alla vendita tra il 2016 e il 2023 sono aumentate del 26%; 4.

Payback: per i farmaci fuori brevetto i tributi di ripiano nei prossimi anni impatteranno tra i 15% e il 18% del fatturato. E ancora: 5.Diminuzione della concorrenza: secondo Unioncamere negli ultimi 3 anni il numero di produttori farmaceutici nel nostro Paese è diminuito del 10%, con circa 70 aziende coinvolte in processi di chiusura o fusione; 6.

Carenza di farmaci: secondo Aifa nel periodo 2018-2024 il numero di farmaci a rischio carenza è passato da poco più di 1.600 a oltre 3.700.Per quasi 8 farmaci a rischio su 10 esiste un corrispettivo equivalente, un dato che conferma l'impensabilità di un sistema farmaceutico privo dei medicinali equivalenti; 7.

Mercato Ue e cronicità: gli originator spesso non trovano economicamente vantaggioso produrre farmaci per trattare malattie meno redditizie, anche per questo equivalenti e biosimilari sono sempre più essenziali per la cura delle patologie croniche complesse; 8.L'effetto sulla spesa Ssn: relativamente ai soli farmaci di classe A, ipotizzando che tutte le confezioni di farmaci equivalenti dispensate nel 2023 fossero state vendute ai prezzi dei brand off patent, la spesa farmaceutica sarebbe aumentata di 460 milioni di euro.

Dal 2012 ad oggi la cifra avrebbe raggiunto quota 6,250 miliardi di euro. "Tutte le problematiche preesistenti del comparto si sono ulteriormente esacerbate, rendendo il quadro complessivo decisamente più allarmante – afferma Poma – Ci siamo chiesti cosa accadrebbe se i farmaci equivalenti scomparissero del tutto.Un indebolimento del sistema si tradurrebbe nell'aumento esponenziale del fenomeno delle carenze di farmaci, nella mancata accessibilità ai medicinali da parte delle classi meno abbienti, nell'impossibilità di sostenere le cure di talune malattie croniche, nella riduzione della concorrenza, della biodiversità della produzione e dei principi attivi utilizzati.

Il nostro tranquillo e rassicurante 'take for granted' non sarebbe più garantito".  "Per le nostre aziende la prima vera sfida da vincere è quella della sostenibilità industriale: in quest'ottica è indispensabile che venga ripreso il confronto sulla governance farmaceutica, che è prioritaria e chiediamo che in questo ragionamento sia considerata centrale la sostenibilità di tutti i farmaci a basso costo di uso consolidato – commenta il presidente di Egualia, Stefano Collatina – Stiamo toccando con mano ogni giorno nelle farmacie e negli ospedali cosa significa non trovare farmaci che diamo per scontati: dobbiamo invertire la rotta, già in questa legge di Bilancio.Ci sono misure di sistema che possono essere introdotte senza impatto di spesa pubblica, come stabilire che le procedure di gara si svolgano per accordo quadro, e misure che opportunamente programmate posso essere gestibili in termini di impatto economico".

Conclude Collatina: "Torniamo a chiedere che il Governo si impegni nel sostegno alle imprese con solide politiche industriali che agevolino investimenti produttivi locali e che garantiscano maggiore indipendenza strategica nell'approvvigionamento di farmaci e principi attivi per l'Italia, puntando al coordinamento di tutte le misure da mettere in campo". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Firenze, 59enne uccisa nel suo negozio a San Casciano: sospetti sul nipote, è caccia all’uomo

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(Adnkronos) –
Una 59enne è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco nel suo negozio a Chiesanuova nel Comune di San Casciano Val di Pesa in provincia di Firenze.A trovare il corpo della donna, Laura Frosecchi, Bettoni è il cognome da sposata, nell'attività commerciale di via Volterrano una cliente, che ha immediatamente dato l'allarme.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo, sezione investigazioni scientifiche.  La donna sarebbe stata uccisa da un suo familiare.I carabinieri stanno cercando il nipote, di 22 anni, su cui convergono tutti i sospetti.

Per ora è stata bloccata la strada che porta alla sua abitazione.Al momento non si conoscono le motivazioni del gesto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il complice, la serranda, le forbiciate del titolare: come è morto il rapinatore ucciso a Milano

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(Adnkronos) – L'uomo di 37 anni, ucciso a Milano nel corso di una rapina di Gratta e Vinci, sarebbe giunto al bar di viale Giovanni de Cermenate insieme a un complice a bordo di un motorino rubato.Ma cosa è successo e come è morto l'uomo?

La prima ricostruzione dei fatti. L'uomo si sarebbe introdotto nell'esercizio pubblico forzando la serranda.Una volta entrati, è scattato l'allarme, che ha allertato il proprietario dell'esercizio, un cittadino di nazionalità cinese, che è subito sceso in strada con i familiari. Ne è nato un violento confronto tra il proprietario del bar e i due uomini.

Il conflitto è iniziato all'interno del locale ed è poi proseguito all'esterno, dove il 37enne sarebbe stato colpito con un'arma da taglio, verosimilmente delle forbici.Il complice, nel frattempo, è riuscito a fuggire, e le forze dell'ordine sono ora impegnate nelle indagini per rintracciarlo.  L’uomo deceduto era già noto alle autorità per precedenti penali: lo scorso settembre era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre a ottobre era stato trovato in possesso di armi da taglio e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il titolare del bar è attualmente sotto esame da parte dell’autorità giudiziaria per chiarire i dettagli della vicenda e verificare la sussistenza dei presupposti della legittima difesa. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

MotoGp in Australia: orari, programma e dove vederlo in tv

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(Adnkronos) – La MotoGp entra nel vivo.I piloti volano in Australia per la 17esima tappa del mondiale, dove sul circuito di Phillip Island si sfideranno, ancora una volta, Jorge Martin, leader della classifica, e Pecco Bagnaia
, campione del mondo in carica e primo inseguitore.

Al momento sono soltanto 10 i punti che separano i due, con lo spagnolo che guida a quota 392 punti e con l'azzurro che vuole provare il sorpasso già nel prossimo weekend. Sveglia all'alba per i tanti tifosi che vorranno seguire la Ducati sul circuito australiano.Si parte venerdì 18 ottobre con le prime prove libere, in programma all'1.40 ora italiana, seguite dalle pre-qualifiche alle 6.

Il giorno successivo, sabato 19 ottobre, si torna in pista all'1.05 italiana per la terza sessione di libere e le qualifiche, in programma all'1.45.Alle 6 invece andrà in scena la gara Sprint.

Il gran premio è invece in programma domenica 20 ottobre alle 5 italiane. 
venerdì 18 ottobre
 Ore 1.40: MotoGp – prove libere 1 Ore 6: MotoGp – Pre qualifiche 
Sabato 19 ottobre
 Ore 1.05: MotoGp – prove libere 3 Ore 1.45: MotoGp – qualifiche Ore 6: MotoGp – Sprint 
Domenica 20 ottobre
 Ore 5: MotoGP – gara Tutto il weekend di MotoGp sarà trasmesso da Sky, ai canali Sky Sport MotoGp e Sky Sport Uno, oltre che in streaming sull'app SkyGo.Le qualifiche e la gara Sprint di sabato 19 ottobre saranno visibili in diretta anche in chiaro su TV8, che trasmetterà la gara in differita alle 12.05 di domenica 20.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

B&B Hotel apre la sua prima struttura in Sardegna a Sassari, comfort e servizi smart

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(Adnkronos) –
B&B Hotels, catena internazionale con oltre 850 hotel in Europa, inaugura la sua prima struttura in Sardegna con l’apertura del B&B Hotel Sassari.E' situato in una posizione strategica: in prossimità della stazione ferroviaria, a 10 minuti a piedi dal centro, a 20 minuti in macchina dalle spiagge del nord, dall’aeroporto di Alghero e da Porto Torres, snodo turistico fondamentale per l'attracco e la partenza dei traghetti.

Soggiornando in questo nuovo hotel del Gruppo B&B Hotels, oltre alla famosa Cattedrale di San Nicola, sarà possibile visitare piazza d'Italia, cuore pulsante della città, la Fontana del Rosello, simbolo di Sassari, e i Giardini Pubblici del capoluogo.Per gli appassionati d’arte, una visita al Teatro Civico e al Museo Sanna è sicuramente irrinunciabile.

Il capoluogo sardo è infatti una città unica per la sua storia e punto di partenza perfetto per andare alla scoperta dei suoi bellissimi paesaggi, con un patrimonio ambientale e storico. L’hotel nasce da un concetto di design con elevata attenzione al mantenimento della tradizione locale, con texture che evocano l’eleganza rustica dell’isola.La fusione di toni caldi e freddi, evocano il blu del mare e le intense sfumature della terra rossa incontaminata: una tonalità profonda, calda e terrosa che richiama la matericità dell’artigianato locale.

Questa scelta regala un eco di un'autenticità che celebra la tradizione e la bellezza dell'isola. “Siamo davvero orgogliosi di aver raggiunto una nuova regione italiana e aver inaugurato la prima struttura nella meravigliosa Sardegna.Con il B&B Hotel Sassari confermiamo il desiderio di voler prestare particolare attenzione al sud e alle isole dove cercheremo di essere sempre più capillari e presenti con un’offerta di qualità superiore e accessibile”, afferma Liliana Comitini, presidente e ad di B&B Hotels Italia, Slovenia e Ungheria. “L’apertura di Sassari rafforza ulteriormente anche la collaborazione di B&B Hotels con il Gruppo Bper che rappresenta per noi un partner fondamentale per i nostri obiettivi di crescita e sviluppo immobiliare sul territorio Italiano”, aggiunge. Commenta Daniele Martignetti, responsabile Direzione Real Estate di Bper: “Siamo felici di aver finalizzato un nuovo contratto di locazione con la catena alberghiera B&B Hotels, la seconda operazione, dopo Modena, nell'ambito della gestione attiva del nostro portafoglio immobiliare.

L'immobile è stato oggetto di un importante lavoro di riposizionamento con una conversione in un hotel, destinazione che riteniamo molto importante per lo sviluppo di Sassari.Inoltre, nelle vicinanze della struttura, è in fase di completamento l'attività di riposizionamento del centro commerciale Tanit (sempre parte del portafoglio immobiliare del gruppo) a conferma della volontà della Banca di contribuire – in questo caso attraverso l'immobiliare – a rivitalizzare aree e quartieri". Il B&B Hotel Sassari dispone di 75 camere in tipologia doppia, matrimoniale, tripla, quadrupla, accessibili a tutti.

Ciascuna camera è arredata con uno stile essenziale e di design, offrendo il massimo comfort sia per chi viaggia per affari, che per chi è in cerca di svago.Ogni camera è dotata di Wi-Fi gratuito da 300 Mb/s e Smart Tv con Chromecast che consente di collegare i propri devices allo schermo. La struttura, oltre ad essere Pet friendly, offre tutti i comfort per una vacanza perfetta: nella hall è a disposizione un pratico B&B Shop dove trovare una vasta scelta di bevande, snack dolci e salati e gelati; dalle 7:00 alle 10:00 una variegata colazione 'Better than a brunch' a buffet, con proposte dolci e salate e opzioni gluten free; parcheggio coperto a pagamento.

In esclusiva per i clienti B&me, il programma internazionale e gratuito del Gruppo, il B&B Hotel Sassari è prenotabile per i prossimi 3 mesi a partire da 50 euro solo su bbhotels.com. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rapinatore morto a Milano, tabaccaio che uccise ladro: “Solidale con titolare, solo chi ci è passato può capire”

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(Adnkronos) – "Il mio primo pensiero, quando succedono fatti di questo tipo, è mettermi in contatto con la persona interessata per esprimergli la mia solidarietà e per aiutarla.Gli parlerei con il cuore".

Così Franco Birolo, tabaccaio che nel 2012 uccise un ladro che si era introdotto nel suo negozio e solo nel 2019 fu scagionato definitivamente dopo un iter giudiziario durato molti anni, commenta all'Adnkronos quanto avvenuto stamattina a Milano dove un 37enne è stato ucciso, pare dopo aver provato a rapinare dei gratta e vinci, dal titolare del bar che avrebbe reagito quindi al tentativo di colpo. "Solo chi ha passato qualcosa del genere sa a cosa va incontro e cosa si prova in quel momento – sottolinea Birolo – Io mi auguro che il magistrato o il pm valuti attentamente e, se deve stare da una parte, stia dalla parte del commerciante, della persona onesta, e non dalla parte del criminale". "Bisogna immedesimarsi in chi si trova svaligiato del suo lavoro, del suo sacrificio e di soldi che non riuscirà più a recuperare", spiega l'ex tabaccaio.  "Io ero convinto di aver agito nel migliore dei modi possibili in quel momento e sono stato anche fortunato perché, alla fine, le cose si sono rivelate in mio favore", spiega Birolo che ha ancora impressi quei momenti negli occhi: "Sono stato aggredito da una persona alle spalle, avevo l'arma in mano, l'ho alzata e nella colluttazione ho sparato un colpo senza mirare, ho chiuso gli occhi aspettando il colpo del ladro.Lui per mia fortuna non mi ha colpito, io pero sì.

Sono cose che accadono in pochi attimi".Pensando a quei momenti l'ex tabaccaio ha di nuovo la voce rotta dal pianto: "Io tremavo al pensiero di quello che mi sarebbe successo, di quello che avevo causato alla mia famiglia e alla persona che non c'era più.

Mi sono tirato su' le maniche e ho affrontato tutto". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uccisero i genitori a fucilate, i familiari chiedono il rilascio per i fratelli Menendez

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(Adnkronos) – Il procuratore distrettuale di Los Angeles, George Gascon, ha detto che entro dieci giorni deciderà se chiedere una nuova sentenza per Eric e Lyle Menendez, i due fratelli condannati all'ergastolo ostativo per aver ucciso a fucilate i genitori nella loro casa di Beverly Hills.Una nuova sentenza che potrebbe portare alla scarcerazione dei due fratelli entro la fine dell'anno. "Dipenderà dalla corte decidere in che direzione andare, ma questo potrebbe essere possibile", ha detto Gascon dopo la conferenza stampa dei familiari dei due detenuti che chiedono il loro rilascio.  Il caso – che fu seguito dall'intera America all'inizio degli anni novanta durante i due processi, il primo nel 1993 finito senza un verdetto e il secondo nel 1995 che si concluse con la condanna perché non vennero considerate ammissibili le denunce di abusi che i due avrebbero subito dal padre – è di nuovo al centro dell'attenzione anche a seguito dell'uscita di un documentario di Peacock e di una serie di Netflix sulla loro storia, 'Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story'.  A spingere alla riapertura del caso due nuove prove che sosterrebbero le denunce di abusi sessuali e fisici che i fratelli avrebbero subito dal padre Josè. "Vivevano nella paura costante, nessun bambino dovrebbe sopportare questo tipo di sofferenza, gli abusi li hanno intrappolati, è dolorosa e terrificante.

Gli abusi del padre hanno distrutto le loro vite e la famiglia e la giustizia non li hanno difesi", ha dichiarato la cugina Karen VanderMolen.  "Credo che abbiamo pagato per i loro crimini, e noi come famiglia abbiamo sofferto abbastanza", ha aggiunto la cugina, una degli oltre 10 familiari – tra i quali anche la zia materna Joan VanderMolen che ha 92 anni e che ha denunciano gli "orribili" abusi subiti dai nipoti – intervenuti alla conferenza stampa per chiedere il rilascio dei due fratelli che ora hanno 56 e 53 anni.Un'altra cugina, Anamaria Baralt, ha sottolineato "con la comprensione che abbiamo ora degli abusi e della sindrome post traumatica, non c'è dubbio sul fatto che la sentenza oggi sarebbe stata molto diversa".  Gascon, che sta ancora valutando le nuove prove presentate, concorda, sulla base di quello che ha visto finora, sul fatto che i due giovani, che avevano 21 e 18 anni al momento del delitto, erano vittime di abusi. "Credo che si sia un certo livello di prove che indica che vi erano molti problemi in quella famiglia", ha aggiunto parlando con Nbcnews.  Le nuove prove presentate lo scorso anno dai legali dei fratelli comprendono una lettera che uno dei due aveva inviato ad un cugino qualche mese prima del delitto: "Sto cercando di evitare papà ogni notte, rimango sveglio pensando che possa entrare".

La seconda prova è l'accusa di stupro contro José Menendez da parte di un ex componente della boy band Menudo, Roy Rossello.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

TenarisDalmine-Axpo Italia, contratto di 7 anni per fornitura verde

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(Adnkronos) –
TenarisDalmine, sede operativa italiana di Tenaris, attiva nella produzione di tubi in acciaio e soluzioni per l'industria energetica, e Axpo Italia, azienda del settore energetico e fornitore di soluzioni rinnovabili, hanno sottoscritto un Power Purchase Agreement (Ppa), un contratto della durata di 7 anni, che prevede la fornitura a TenarisDalmine da parte di Axpo di 15 GWh all’anno di energia verde certificata.  Per TenarisDalmine – si legge in una nota congiunta – l’accordo è un nuovo tassello nella strategia di decarbonizzazione di Tenaris, che ha pianificato di ridurre, a livello globale, le proprie emissioni specifiche di CO2 del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2018.Per Axpo Italia si tratta di un ulteriore elemento di certificazione dell’importanza strategica di questo genere di accordi per partecipare concretamente agli obiettivi di sostenibilità tramite l’approvvigionamento energetico sostenibile del tessuto produttivo nazionale.  “L’impegno di una leading company come TenarisDalmine su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo testimonia la volontà di mettere al centro del proprio sviluppo una visione consapevole della sostenibilità d’impresa ed è al contempo un contributo concreto che, insieme, possiamo dare alla nascita di nuovi impianti di produzione rinnovabile in Italia”, commenta Simone Demarchi, amministratore delegato di Axpo Italia.  “Questo contratto è un passaggio significativo nella transizione di TenarisDalmine verso una produzione sempre più sostenibile – sottolinea Michele Della Briotta, presidente Tenaris Europa e ad di TenarisDalmine – La scelta di approvvigionarci di energia verde risponde alla volontà di integrare soluzioni a basso impatto ambientale nei nostri processi produttivi, contribuendo alla riduzione dell'impronta di carbonio aziendale”.  La fornitura di Axpo è un ulteriore passo nella strategia aziendale di decarbonizzazione di Tenaris in Italia, aggiungendosi ad altre iniziative, come il progetto dell’elettrolizzatore in corso con Snam e Tenova per la produzione on site di idrogeno utilizzato come combustibile alternativo al gas naturale (per il trattamento termico dei prodotti), e il progetto di ricerca ReMFra, co-finanziato dalla Commissione Europea, per la valorizzazione dei residui di processo della produzione e lavorazione dell’acciaio. “La sostenibilità – prosegue Della Briotta – è un impegno di lungo periodo, perché deriva dall’insieme di varie iniziative che abbiamo realizzato e continueremo a perseguire, per un miglioramento costante e significativo”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli, reagisce a rapina: 16enne accoltellato sullo scooter

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(Adnkronos) – Reagisce ad un tentativo di rapina per difendere il suo scooter, 16enne accoltellato nel quartiere San Lorenzo a Napoli.Questa notte i carabinieri della compagnia Napoli centro sono intervenuti all’ospedale Pellegrini.  Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che il minorenne sia stato avvicinato da due sconosciuti mentre stava percorrendo in sella al proprio scooter via Maria Longo nel quartiere San Lorenzo.

I due, in un tentativo di rapina, avrebbero colpito la vittima alla gamba con due coltellate per poi fuggire.Il ragazzo è stato dimesso con 21 giorni di prognosi per ferite da arma bianca alla gamba destra.

Indagini in corso da parte dei carabinieri impegnati nel ricostruire l’esatta dinamica dell’evento. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vicenza, tenta di strozzare la moglie e di buttarla giù dal terrazzo: la salva la figlia 15enne

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(Adnkronos) – Ha tentato di strangolare la moglie e poi di buttarla giù dal terrazzo.A impedire il femminicidio è stata la figlia di 15 anni.

Protagonista dell'aggressione un romeno di 39 anni di Mussolente (Vicenza), arrestato dai carabinieri per tentato omicidio aggravato e lesioni personali aggravate nei confronti della donna di 36 anni.  L’uomo, in preda alla gelosia e ai fumi dell’alcol, domenica notte, dopo un’accesa discussione, ha tentato di uccidere la compagna ma il trambusto ha svegliato la figlia adolescente che vista la situazione è intervenuta per fermare il padre e ha poi chiamato il 112.  L’uomo è stato portato in carcere a Vicenza, mentre la moglie, trasportata dal 118 al Pronto soccorso di Bassano del Grappa è stata visitata e dimessa con una prognosi di 5 giorni.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sfrattati da Carlo e senza residenza Gb, Harry e Meghan comprano casa in Europa: ecco perché

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(Adnkronos) – 'Sfrattati' da re Carlo dal loro cottage di Windsor, Harry e Meghan, che dal 2020 vivono in pianta stabile in California, non avevano più casa nel Regno Unito e nemmeno in Europa.Secondo quanto appreso dal Daily Mail, i duchi di Sussex avrebbero quindi acquistato una casa in Portogallo, che potrebbe permettere loro di ottenere il 'Golden Visa' con cui girare liberamente nell'area Schengen dell'Unione Europea.

Possibilità da sempre ambita per Meghan, che è cittadina statunitense e che, quando nel novembre 2017 si fidanzò con il secondogenito del sovrano e di Diana, avrebbe voluto fare domanda per la cittadinanza britannica, "a tempo debito", come riferì allora Kensington Palace. Un portavoce dei Sussex ha confermato che re Carlo, nel gennaio dell'anno scorso, chiese ai Sussex di rinunciare alla loro residenza britannica di Frogmore Cottage, cinque camere da letto nel parco del Castello di Windsor, che fu quindi offerta al fratello del sovrano, il principe Andrea, che però rifiutò perché la proprietà era piccola rispetto alla Royal Lodge, sempre a Windsor e più comoda.Com'è noto, la decisione di 'sfrattare' il figlio dalla casa, che era stata concessa a Harry e Meghan dalla defunta regina Elisabetta II nel 2018 – ma di cui è proprietaria la Crown Estate – poco dopo che la coppia si era sposata, fu presa da Charles dopo la pubblicazione di 'Spare', la controversa autobiografia di Harry in cui criticava i membri della famiglia reale, tra cui la matrigna, la regina Camilla, e i principi di Galles, il fratello William e la cognata Kate. Il duca e la duchessa di Sussex non sono gli unici reali ad avere una proprietà in Portogallo: la cugina di Harry, la principessa Eugenia, e suo marito, Jack Brooksbank, possiedono una casa nel CostaTerra Golf and Ocean Club, un lussuoso complesso di 300 proprietà in riva al mare a Melides, a sud di Lisbona.

E dopo che Harry e Meghan si sono trasferiti inegli Stati Uniti e hanno abbandonato gli incarichi reali nel 2020, Frogmore Cottage è stato affittato a Eugenie e a Brooksbank fino al 2022.I Sussex sono molto legati alla cugina di Harry e al marito, protagonisti della loro docu-serie Netflix del 2022 'Harry & Meghan'. —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Festa Roma, Mollicone (Fdi): “In Berlinguer la sinistra che fu forza popolare, oggi è della Ztl”

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(Adnkronos) – "Un film bello, ben fatto e bella anche la prova di Elio Germano che si conferma un bravo attore.Nel merito, la sinistra si vede allo specchio e si ricorda di quando era una grande forza popolare". È il commento all’Adnkronos di Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Cultura alla Camera, intervistato dopo la visione il film di apertura della 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma che si è aperta con il film su Enrico Berlinguer diretto da Andrea Segre e interpretato da Elio Germano. "Oggi -prosegue Mollicone- al tiburtino a Roma Fratelli d'Italia è il primo partito con il 29% e a Tor Bella Monaca governa un presidente di Fdi, Nicola Franco, nonostante un sindaco Pd eletto da un romano su quattro.

La sinistra ormai è la forza politica delle Ztl e del ceto medio alto.La destra invece è popolare”.  Berlinguer, è l’analisi del deputato di Fratelli d’Italia, “fu da sinistra un patriota perché cercò di spostare il Pci dalla diretta influenza sovietica a quella occidentale attraverso l'eurocomunismo e il compromesso storico, ma non vi riuscì per la resistenza di gran parte dei suoi dirigenti che rimasero al servizio dell'Urss e dei suoi finanziamenti fino alla caduta del Muro di Berlino”.

I sovietici “tentarono di assassinarlo per questo in Bulgaria, come si vede nel film.Come accadde a Moro attraverso il terrorismo brigatista eterodiretto.

E questa non è una mia opinione, ma quella delle commissioni di inchiesta e dei loro archivi". "Importante e legittimo” dunque, dedicare un film a Berlinguer “perché ha fatto dal suo punto di vista, che non è il mio, la Storia d'italia”, spiega Mollicone. "Auspichiamo ora un pluralismo della memoria.Perché ‘la grande ambizione’ gramsciana citata in epigrafe muoveva le passioni sia a sinistra che a destra”.

Infine, un‘ultima annotazione sul film: “Sarebbe stato bello alla fine nel documentario reale del funerale far vedere il ‘gesto’ di omaggio di Almirante così bene descritto da Padellaro nel suo libro.Peccato”. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti, in Ue spunta idea di un hub per i rimpatri in Uganda

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(Adnkronos) – Alcuni Paesi nordici stanno "discutendo" in questi giorni "l'idea", che è "in una fase iniziale", di creare in Uganda un "hub" in cui i richiedenti asilo dell'Africa subsahariana, le cui domande sono state esaminate e respinte, possano essere deportati prima di essere rimpatriati nei rispettivi Paesi di origine.Lo spiega una fonte diplomatica europea.

L'idea è stata "discussa" nel corso della riunione tra 11 Paesi che ha preceduto il Consiglio Europeo, cui ha preso parte anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, anche se non "in modo estensivo".  Da parte di Kampala per ora non si sarebbero registrate chiusure.Nel corso dell'incontro, organizzato da Italia, Danimarca e Olanda, si è parlato anche dell'accordo italoalbanese, ma non c'è stata "nessuna discussione approfondita" su una singola opzione.

La riunione è stata un modo per dare alla presidente della Commissione la sensazione dell'urgenza di questo tema e i leader che vi hanno partecipato hanno concordato che faranno la stessa preriunione a dicembre.Von der Leyen "ha capito.

Ogni leader intorno al tavolo sente che dovremmo fare di più sulle migrazioni", conclude la fonte.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giorgia Meloni in Libano, media: “E’ il primo leader in visita dopo raid Idf al sud”

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(Adnkronos) – La visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni domani in Libano ''sarà la prima di alto livello in Libano dopo l'intensificarsi degli attacchi israeliani contro Hezbollah''.Così i media libanesi parlano della "attesa visita a Beirut venerdì pomeriggio della premier italiana Giorgia Meloni, il cui Paese detiene la presidenza di turno del G7".  Il sito di notizie 'Lebanon 24' afferma in particolare che durante la missione "Meloni incontrerà il presidente del Parlamento Nabih Berri, il primo ministro Najib Mikani e visiterà il battaglione del suo paese nel sud, recentemente esposto al fuoco israeliano durante gli scontri tra le forze israeliane e Hezbollah".

Il sito d'informazione libanese sottolinea che la premier aveva avvertito, intervenendo al Parlamento italiano che "il ritiro della forza Onu sarebbe un grave errore'', nonostante le richieste israeliane in tal senso.In realtà, secondo quanto precisato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il programma della tappa libanese del presidente del Consiglio non prevede una visita al contingente italiano di Unifil, perché le condizioni di sicurezza non la consentiranno. Intanto, ''le autorità del Libano e la sua popolazione attendono l'esito dei contatti internazionali che potrebbero costituire una leva per arrivare al cessate il fuoco nel sud del paese attualmente teatro delle più violente battaglie tra Israele e Hezbollah'', scrive 'Lebanon 24'.

Citando a condizione di anonimato una fonte politica libanese autorevole, il sito sottolinea che ''la prima preoccupazione oggi è il cessate il fuoco.Per quanto riguarda la soluzione politica interna (il destino di Hezbollah dal punto di visita militare, ndr) e l'elezione del presidente, nonostante gli sforzi e l'impegno profusi, ci sono ancora molti ostacoli, a cominciare dall'incapacità di raggiungere un accordo sul nome del Capo dello Stato secondo la lista che sta circolando". Sulla scelta del capo dello Stato il quotidiano Al-Akhbar, vicino a Hezbollah, ha riferito che Berri, che riceverà Meloni dopo il colloquio con il premier Mikati, ha ribadito ''chiaramente'' ai suoi interlocutori che ''non è il momento giusto per eleggere un presidente, perché il Libano è sottoposto all'aggressione israeliana''.

Proprio per questo, aggiunge, molti parlamentari del blocco Lealtà alla Resistenza, il braccio politico Hezbollah, ''corrono il rischio di essere assassinati ed esiste una chiara minaccia israeliana di prenderli di mira''. (di Hayder Saeed) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)