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Roma, da oggi al 20 ottobre torna ‘Romadiffusa’

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(Adnkronos) – Con oltre 60.000 mila presenze, più di 100 location iconiche coinvolte e oltre 200 tra artisti, musicisti e creativi, grazie al supporto di Roma Capitale e del Municipio Roma I, torna dal 17 al 20 ottobre il festival che apre i luoghi storici della città a contenuti inediti e contemporanei.Performance itineranti per i vicoli, concerti segreti nelle piazze e nelle antiche botteghe del centro, cortili dei palazzi storici visitabili, installazioni, arte pubblica, workshop e open studios di artisti ed artigiani.

Sono alcuni degli eventi previsti da oggi al 20 ottobre 2024 da 'Romadiffusa', il primo festival culturale itinerante che intende modificare la narrazione della capitale valorizzandone gli elementi più autentici con un palinsesto di contenuti inediti e contemporanei e con il coinvolgimento di realtà innovative, artisti, musicisti e giovani designer chiamati ad animare sia luoghi iconici sia location del centro storico sconosciute ai più.  Il festival prevede un ricco palinsesto di eventi aperti a tutti, alcuni su prenotazione, che mescolano discipline diverse in contesti inaspettati, pubblici e privati, spaziando dalle arti visive alla letteratura, dalla musica al cibo, dai workshop di artigianato, dal teatro alla danza.Tra le aperture speciali, spiccano: un live di musica sperimentale e performance nei cortili di Sant’Ivo alla Sapienza e di Palazzo Antonelli, il concerto dei Mnnqns a Palazzo Altemps, una stand up comedy di mattina in un forno, un live di elettronica tra i volumi antichi della Biblioteca Vallicelliana, una performance in un’antica litografia, reading di poesie nelle osterie, workshop di flower design, incisione e pittura.  Altri eventi particolari sono le installazioni oniriche di design firmate da Cargo Collection nella cornice di Palazzo Nardini, uno dei luoghi più interessanti dell’ansa Barocca.

All’interno di uno splendido cortile rinascimentale la casa editrice di Ginevra Savelli, specializzata in edizioni d’arte, ospita la scultura “Giravolte” dell’artista Alix Boillot, realizzata dalla fusione delle monete raccolte nella fontana di Trevi come un ex-voto collettivo, composto di soli desideri.  Le artiste Giulia Mangoni, Tura Oliveira e Valentina Sciarra realizzano tre opere site specific ispirate ai simboli e alla storia dei tre Rioni dell’Ansa Barocca, un progetto di arte pubblica che esplora l'identità dei luoghi attraverso il linguaggio dell’arazzo, fortemente materico e di impatto.E ancora Valentina D'Angelo, batterista e performer, entrerà letteralmente nella fontana di Campo de’ Fiori, sfidando per pochi istanti la quiete dell'acqua.

Il moto dell’acqua si fonde al ritmo della batteria come in rituale ancestrale e contemporaneo allo stesso tempo.O la mostra di Patrizia Bonanzinga, celebre fotografa e matematica, che indaga il tema del viaggio: da un lato il reportage del viaggio in territori sensibili con l’intento di raccontare storie; dall’altro la relazione tra fotografia e realtà, dove le immagini sono tagliate e rimontate.  Ideato e realizzato da Maddalena Salerno e Sara D’Agati, giovani founders dall’agenzia creativa Bla Studio, il progetto nasce per raccontare la capitale contemporanea, accendendo i riflettori ogni anno su una diversa area della città, trasformandola per 4 giorni, in uno spazio creativo e attivo, dove contenuti inediti e moderni, incontrano location storiche e tradizionali. “Ogni edizione costruiamo una mappatura dell’area, andando letteralmente porta a porta alla ricerca dei luoghi e delle realtà più autentiche ed interessanti”, spiegano le founders, “allo stesso tempo, lanciamo call for content e facciamo ricerca per coinvolgere artisti, musicisti, performer e realtà creative, immaginando con loro contenuti site-specific.

Infine, realizziamo una sorta di tetris tra luoghi storici ed iconici della città e contenuti contemporanei, inediti, originali”.  “Roma città eterna odierna” è il claim del progetto, che nasce con lo scopo di modificare la percezione di Roma come “museo a cielo aperto” ancorata soltanto ad un passato grandioso. “Roma fa fatica ad esprimere festival e manifestazioni culturali contemporanee di livello internazionale, al pari delle altre grandi capitali europee e globali”, spiega Sara D’Agati. “Molto viene attribuito alle carenze infrastrutturali e alla complessità della città – prosegue – Noi crediamo sia dovuto, piuttosto, all'assenza di un dialogo strutturato tra il settore pubblico e quello privato, e all’incapacità delle realtà creative e dinamiche sul territorio, di fare rete tra loro per costruire progetti su scala più ampia.Noi agiamo su entrambi i fronti, da un lato portiamo i privati ad investire sul territorio, facendo da ponte tra questi e le istituzioni, dall’altro ci poniamo come contenitore all’interno del quale le realtà culturali virtuose possano emergere ed ibridarsi”.  Dopo il successo delle prime due edizioni, con il patrocinio e la coprogettazione dell’assessorato alla Cultura del Municipio I Roma Centro, nella persona di Giulia Silvia Ghia, si è deciso che 'Romadiffusa' manterrà ogni anno la sua edizione flagship in ottobre in centro storico, appuntamento fisso per romani e turisti, per poi allargarsi, in primavera, agli altri quartieri e (spoiler) ad altre città.

Le prossime tappe del festival vedranno infatti coinvolte Milano e Firenze.La decisione di mantenere l’edizione annuale in centro storico, preso d'assalto dai turisti e soggetto a un crescente svuotamento da parte dei residenti in favore di affitti brevi e alla proliferazione di attività commerciali anonime e standardizzate, a danno delle piccole realtà più autentiche (artigiani, piccole librerie, alimentari) risponde quindi ad una serie di esigenze: la volontà di costruire una manifestazione di respiro internazionale che non soltanto riporti i romani in centro, ma attiri un pubblico nazionale ed internazionale a Roma, interessato alle manifestazioni culturali contemporanee della città, che si fermi più a lungo generando valore.  La volontà, infine, di tutelare le piccole realtà autentiche. “L’idea di ripetere ogni anno l’edizione in centro storico – spiega Maddalena Salerno – nasce per contrastare l'over tourism e lo svuotamento delle città d’arte, e mantenere vive le botteghe artigianali più autentiche, i luoghi di cultura, ma anche le nuove realtà creative e indipendenti.

E’ essenziale far dialogare il pubblico e il privato per produrre cultura, ma è giusto anche tutelare l’unicità di Roma e non far sì che diventi la nuova città-vetrina al pari delle città-marketing come Milano.Roma è caotica, è respingente, è maldestra e il fatto che mantenga intatta la sua essenza è qualcosa da preservare è da tenere conto nella costruzione di un nuovo modello.

Vogliamo dimostrare che anche se una città è ricca di storie, e di strati, può trovare il suo posto nella contemporaneità e lo può fare in maniera più sorprendente e scenografica di chiunque altro”.  Patrocinato e supportato dal Comune di Roma e dal Municipio Roma I Centro, le istituzioni hanno riconosciuto la centralità del progetto nell’accendere i riflettori sul patrimonio culturale contemporaneo della città e sui potenti effetti dell’ibridazione tra le realtà storiche autentiche del territorio e la comunità creativa di oggi.  "Abbiamo riconosciuto da subito in 'Romadiffusa' un importante strumento di innovazione sociale, di rigenerazione urbana 2.0”, spiega Lorenzo Marinone, delegato del sindaco alle Politiche Giovanili aggiungendo che "il nostro obiettivo è dare continuità a iniziative che sono in grado, come ha dimostrato 'Romadiffusa' nella precedente edizione, di interagire con la città e i suoi cittadini e suggerirne un nuovo volto e nuova fruizione.Vogliamo alimentare la spinta propulsiva di una creatività progettuale contagiosa che nasce da due giovanissime nel segno di un’intuizione Roma città odierna.

Siamo per questo molto felici di esserci per il secondo anno consecutivo”.  “Abbiamo creduto da subito e fortemente in questo progetto, che per il secondo anno prende il via sempre attraverso la co-progettazione,” spiega l’assessora alla Cultura, allo Sport e alle Politiche giovanili, Giulia Silvia Ghia. “Quest’anno abbiamo anche destinato dei fondi al festival.Abbiamo bisogno di riappropriarci dei luoghi come cittadini e cittadine, ridarne un senso, e questo vale soprattutto per le giovani generazioni di romani e romane – continua – Un festival diffuso per conoscere la città autentica, viva e sotto un’altra luce rispetto alla versione 'tutto solo per turisti' può dare impulso ad una diversa consapevolezza degli spazi pubblici e dunque, ad un maggior rispetto e cura da parte di tutti”. Il Festival, che si tiene periodicamente in un diverso quartiere della città, ha già catturato l’attenzione del pubblico con quasi tutti i workshop sold out a pochi giorni dall’uscita del programma, prevede un ricco palinsesto di eventi aperti a tutti, alcuni su prenotazione, che mescolano discipline diverse in contesti inaspettati, pubblici e privati, spaziando dalle arti visive alla letteratura, dalla musica al cibo, dai workshop di artigianato, dal teatro alla danza. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Domani arringa difesa Salvini, la Lega in piazza a Palermo

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(Adnkronos) – L'appuntamento è per le ore 10 davanti al Teatro Politeama, in pieno centro a Palermo.Ministri, deputati, senatori, parlamentari regionali e semplici simpatizzanti leghisti, si ritroveranno in piazza Castelnuovo "per esprimere solidarietà" al ministro Matteo Salvini, sotto processo per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio.

In quegli stessi momenti inizierà, all'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, alla periferia della città, l'arringa difensiva dell'avvocata Giulia Bongiorno, Presidente della Commissione Giustizia.Sarà presente anche l'imputato.

La legale replicherà, come si apprende, alle accuse della procura di Palermo, che nella scorsa udienza, al termine della requisitoria, ha chiesto sei anni di carcere per il vicepremier.  I magistrati della Procura di Palermo non hanno dubbi.Vietando lo sbarco di 147 migranti dalla nave della ong spagnola Open Arms, nell'estate del 2019, il vicepremier Matteo Salvini, che allora era ministro dell'Interno, con il suo no attuò "un sequestro di persona".

Da qui l'accusa per il ministro.Che avrebbe agito "in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani”, ma anche "abusando dei poteri allo stesso rimessi quale autorità nazionale di pubblica sicurezza".

Il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella durante la requisitoria, durata sette ore, ha ricordato più volte i 147 migranti parte offesa del processo. "I diritti dell'uomo vengono prima della difesa dei confini", ha detto il procuratore aggiunto parafrasando le parole spesso ripetute dall'imputato. "Il dibattimento ha dimostrato che almeno dal 14 agosto 2019 il ministro Salvini avesse l'obbligo di fornire Pos, e il diniego avvenne in totale spregio delle regole", ha detto l'accusa. "Il diniego volontario e consapevole" di Matteo Salvini a concedere il porto ai migranti sulla Open Arms "ha leso la libertà personale di 147 persone per nessuna apprezzabile ragione".Non solo. "In questo processo è mancata la presenza della gran parte delle persone offese, perché anche per potere essere persone offese bisogna nascere nella parte giusta.

La maggior parte è irreperibile e non vuole dire che siano criminali, ma significa essere senza casa e senza mezzi", ha ribadito Sabella.Che ha poi parlato di un "iter criminoso" "non concedere il porto sicuro ai migranti”.  "Non si può invocare la difesa dei confini senza tenere conto della tutela della vita umana in mare", ha detto Sabella in requisitoria lo scorso 14 settembre, sottolineando: "In questo procedimento si è prospettato che un natante di legno, in alto mare, navigasse in sicurezza, come se il capriccio di un'onda non avesse potuta farla ribaltare".

L'accusa è rappresentata oltre che dal Procuratore aggiunto anche dai pm Geri Ferrara (oggi alla procura europea) e da Giorgia Righi. "Il Governo Conte 1, come è emerso in questo processo, con il suo contratto di governo prevedeva di sensibilizzare l'Europa per ottenere una equa distribuzione dei migranti.L'allora ministro dell'interno (Matteo Salvini ndr.) ha ritenuto di potere squilibrare l'unità di misura dei beni giuridici in questione, in favore dei porti chiusi, quale strumento di pressione degli stati membri", ha detto ancora il procuratore aggiunto di Palermo all'inizio della sua requisitoria. "La persona in mare è da salvare, ed è irrilevante la sua classificazione.

Che sia un migrante, un componente di un equipaggio, un passeggero.Per il diritto internazionale della convenzione Sar anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato.

Poi, la giustizia farà il suo corso".Sono state, invece, le parole del pm Geri Ferrara.

Che nel corso del suo intervento ha parlato del funzionamento del diritto nazionale e sovranazionale sui salvataggi in mare. "In questo processo è mancata la presenza della gran parte delle persone offese, perché anche per potere essere persone offese bisogna nascere fortunati – ha poi spiegato Sabella -.La maggior parte di loro è irreperibile, e non vuole dire essere criminale o fuggitivo.

Ma significa essere senza casa e senza mezzi.L'assenza fisica, come il fatto di considerarli un insieme di migranti o peggio di clandestini, potrebbe non fare percepire il disvalore del fatto.

Leggeremo, una ad una, i nomi di queste persone per ricordarle nella loro individualità, perché è anche per ciascuna di queste persone che ci accingiamo a chiedere la condanna dell'imputato, oltre che per difendere i confini.I confini del diritto….

Per questi motivi chiediamo di condannare l'imputato alla pena si anni sei di reclusione oltre alle pene accessorie". Parole respinte dalla difesa di Salvini. "Dai pm è stato tratteggiato un quadro non corrispondente alla realtà", ha detto al termine della requisitoria, l'avvocata Giulia Bongiorno. "E' stato detto in requisitoria che le decisioni di ritardare lo sbarco dopo le redistribuzione era esclusivamente di Salvini ma così non è, perché se andate a vedere le dichiarazioni pubbliche di altri ministri, tutti rivendicavano orgogliosamente i respingimenti", ha aggiunto Bongiorno lo scorso 14 settembre. Per Bongiorno è stata "una requisitoria un po' contraddittoria, perché la premessa è 'non stiamo processando il governo' poi, però, finora ha detto che il decreto sicurezza bis 'è in contrasto con la Costituzione' e che 'non è accettabile prima redistribuire e poi sbarcare'.E che 'il tavolo tecnico è un tavolo che ribaltava dei principi fondamentali'.

Per ora sta parlando di linee di governo che lui contesta.Quindi , non c'è una condotta di Salvini sul banco degli imputati ma sul banco degli imputati c'è una linea politica".

Domani toccherà dunque alla difesa.In attesa delle repliche di accusa e difesa e della sentenza che sarà emessa tra fine ottobre e novembre. (di Elvira Terranova) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti, Meloni illustra il piano Albania a 11 leader Ue: “Mantenere stretto raccordo”

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(Adnkronos) – A Bruxelles l’incontro informale sul dossier migratorio, promosso dall’Italia insieme a Danimarca e Paesi Bassi, con gli Stati più interessati al tema, in particolare alle soluzioni "innovative" in materia.  Partecipano anche, informano fonti italiane, Austria, Cipro, Polonia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Malta, Slovacchia e Commissione Europea.La riunione si è tenuta nei locali della delegazione italiana nell’Europa Building, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio Europeo.

Obiettivo dell’incontro, coordinare le reciproche posizioni in vista della discussione strategica prevista tra i leader e approfondire i diversi filoni di lavori su cui puntare per rafforzare e rendere più efficace la politica migratoria dell’Unione Europea. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, insieme ai primi ministri danese, Mette Friedriksen, e olandese, Dick Schoof, ha promosso la riunione informale.In particolare, informa Palazzo Chigi, la Presidente Ursula von der Leyen ha illustrato i principali filoni di lavoro indicati nella Lettera sulla migrazione dello scorso lunedì, incluso in tema di "soluzioni innovative".  Meloni ha presentato l’intesa Italia-Albania, all’indomani dell’arrivo dei primi migranti irregolari nel porto di Shengjin, sottolineandone il ruolo nell’azione di contrasto ai trafficanti di esseri umani.

La discussione tra Leader si è concentrata sul concetto di Paese terzo sicuro in vista dell’attuazione delle regole del nuovo Patto Migrazione e Asilo, sulla collaborazione lungo le rotte migratorie con UNHCR e IOM in tema di rimpatri volontari assistiti nonché sui “return hubs”.I leader presenti hanno dunque concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo operativo, anche in vista dei prossimi Consigli Europei, con l’obiettivo di rafforzare e rendere sempre più efficace la politica migratoria dell’Unione Europea. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, accoltella il fratello dopo una lite e resta a guardarlo: in carcere uomo con problemi psichici

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(Adnkronos) – Al culmine di una lite, ha accoltellato il fratello alla schiena ed è rimasto a osservarlo.E' successo ieri pomeriggio, intorno alle 15, in largo Mengaroni, a Tor Bella Monaca.

L'uomo, con problemi psichiatrici, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri intervenuti sul posto. Portato prima all'ospedale Tor Vergata per un consulto psichiatrico, e poi al carcere di Regina Coeli, è in attesa della convalida.Il fratello ferito è stato soccorso dal 118 e portato al Policlinico Casilino, in codice rosso, dove è stato operato.

Se la caverà in 25 giorni.Dai primi accertamenti, la lite sarebbe nata in casa, per poi degenerare in strada. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alcaraz-Nadal, derby spagnolo a Riad: quando giocano, orario e dove vederlo in tv

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(Adnkronos) – Derby spagnolo nella seconda semifinale del Six Kings Slam.A Riad, subito dopo il match Sinner-Djokovic, si affronteranno infatti Carlos Alcaraz e Rafael Nadal, alle ultime partite della sua carriera leggendaria.

Il maiorchino ha infatti annunciato nei giorni scorsi il ritiro dal tennis professionistico, rivelando che la Coppa Davis, in programma il prossimo 19 novembre a Malaga, sarà il suo ultimo appuntamento sui campi da gioco.In quell'occasione Rafa rappresenterà la Spagna al fianco di Alcaraz, cresciuto, come molti spagnoli, nel mito di Nadal.

Prima però allievo e maestro si affronteranno un'ultima volta. La sfida in salsa spagnola è prevista per oggi, 17 ottobre, alle 20 ora italiana.Alcaraz è acceduto alla semifinale dopo aver battuto, senza particolari patemi, Holger Rune in due set, con il punteggio di 6-4, 6-2.

Quello di Riad sarà il quinto match tra i due, in parità, almeno fino a stasera, negli scontri diretti con un parziale di 2-2.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

MotoGp, Bagnaia: “In Australia per vincere, ma senza correre rischi”

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(Adnkronos) – "Proverò a vincere, ma niente rischi.Se la Ducati mi aiuterà?

Dall'Igna è stato chiaro, io e Jorge abbiamo lo stesso pacchetto".Lo ha dichiarato Pecco Bagnaia nella conferenza piloti in vista del Gp d''Australia, in programma a Phillip Island domenica 20 ottobre, parlando della corsa al titolo con Jorge Martin. "Non è obbligatorio ora essere in testa.

Perdere o guadagnare punti ora non è decisivo, l'importante è giocarsela fino a Valencia.Proveremo a fare il massimo, il potenziale per vincere c'è", ha spiegato il pilota Ducati. "La cosa più importante sarà capire quali pneumatici montare nei vari casi, come in Indonesia.

E dobbiamo guardare anche le condizioni meteo, potrebbero esserci pioggia e vento.Ma sembra che l'asfalto sia buono e migliore dell'anno scorso". Sul Gp australiano Bagnaia ha spiegato di "aver avuto chance di vincere qui in Moto3, in Moto2 è stato un disastro, ma in MotoGp mi sono avvicinato alla vittoria a Phillip Island.

Vedremo, di sicuro dobbiamo cercare di non prendere troppi rischi in ottica Mondiale.La grande differenza rispetto all'anno scorso è che Martin ha iniziato meglio questo 2024, è stato più costante di me.

Jorge è comunque migliorato, soprattutto nella sua consapevolezza.Poi dal punto di vista mentale non si può capire finché non arrivi all'ultimissima parte, quando la pressione aumenta e devi saperla gestire", ha aggiunto Bagnaia.

Sarà una bella lotta anche tra Bastianini e Marquez: "Penso che sarà bella, sono abbastanza forti per lottare anche con noi.Il loro potenziale è simile e molto vicino al nostro", ha concluso il campione del mondo in carica. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fermato l’ultrà del Milan Cataldo, è accusato di tentato omicidio

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(Adnkronos) –
Daniele Cataldo, uomo di fiducia del capo ultrà rossonero Luca Lucci, è stato fermato per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, contro cui furono sparati cinque colpi di pistola in via Cadore, in zona Porta Romana a Milano, il 12 aprile del 2019.Lucci, in carcere dal 30 settembre nell'inchiesta 'Doppia curva', è indagato per concorso in omicidio.

Il fermo è stato eseguito dalla Squadra mobile di Milano.  
Anghinelli, colpito alla testa da un proiettile, finisce in coma per giorni, e le indagini, affidate al pm Leonardo Lesti, si dividono inizialmente su due fronti: la droga, l'uomo ha precedenti specifici, e la Sud, vista la fede milanista e qualche screzio con i capi della curva.Le indagini iniziali, lunghe e difficili, sembrano destinate all'archiviazione, poi il tentato omicidio si intreccia con l'inchiesta sulle curve di San Siro, affidate al pm Paolo Storari.

Dopo oltre cinque anni arriva la svolta con il fermo di Cataldo e l'ipotesi di un movente legato agli affari, più o meno leciti, del tifo organizzato.
 In una conversazione presente nella richiesta di custodia cautelare dell'inchiesta 'Doppia curva' viene intercettata una conversazione tra due indagati in cui si fa riferimento a Luca Lucci e alla sua scalata al vertice della tifoseria organizzata degli ultras rossoneri, specificando che, in seno a questi gruppi, sarebbe maturato un tentato omicidio di un tifoso, verosimilmente quello di Enzo Anghinelli: "Lui (Luca Lucci) è cresciuto nel Milan…però ha fatto piazza pulita…loro sono una bella batteria…loro adesso si può dire che non è che vanno tanto quei due…quei due di là..vanno tanto di là a fare gli scemi!…

Anche perché abbiamo visto i risultati eh!Quando ci so' stati…quando c'era qualcuno che voleva fare un attimo lo scemo nella Curva del Milan..

l'han seccato!…l'han seccato..l'han sparato…è vivo…è vivo ma è come un vegetale…".

Dalle indagini della squadra Mobile emerge che Daniele Cataldo, uomo di fiducia di Lucci, sarebbe stato sullo scooter da cui sono partiti i colpi che hanno ferito Anghinelli, mentre Lucci è solo indagato per concorso in omicidio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Caso Boccia-Sangiuliano, ministro Giuli in procura da pm

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(Adnkronos) – Il ministro della Cultura Alessandro Giuli in procura a Roma dove ha incontrato il procuratore capo Francesco Lo Voi e l’aggiunto Giuseppe Cascini, che coordinano l’indagine che riguarda Maria Rosaria Boccia.L’imprenditrice, dopo l’esposto presentato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano, è indagata per minacce a corpo politico e lesioni.  Giuli è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito della vicenda che riguarda Boccia.

Il colloquio in procura è durato circa un’ora. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, Zelensky oggi a Bruxelles: “Nostro piano è rafforzarci”

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(Adnkronos) – "Per me è molto importante condividere il nostro piano per la vittoria con i leader che ci hanno aiutati fin dall'inizio di questa guerra.Il nostro piano è rafforzare l'Ucraina, essere forti e pronti alla diplomazia.

E' una gran cosa, credo, il fatto che questo piano non dipende dalla Russia, ma solo dalla volontà dei nostri partner".Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. In Ucraina "sta arrivando l'inverno, e per noi l'inverno è sempre pericoloso.

Dobbiamo prepararci e fare i nostri compiti a casa, ma ci servono alcune cose urgenti.Non voglio scendere in ulteriori dettagli, ma è il motivo per cui sono qui" a Bruxelles, dice ancora il presidente ucrain.  "Sono qui per parlare di questi 35 miliardi di euro" nell'ambito del piano del G7 da 50 miliardi di dollari, "per trovare il meccanismo per ottenere questi soldi il prima possibile.

Nei lunghi mesi senza aiuti militari, la nostra produzione interna di droni e sistemi di guerra elettronica ci ha aiutato molto.Abbiamo bisogno di questi soldi" garantiti dai proventi straordinari derivanti "dagli asset russi per la nostra produzione interna, il prima possibile", ha detto ancora. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner, sfida a Djokovic nella semifinale del Six Kings Slam: orario e dove vederla in tv

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(Adnkronos) – Sinner-Djokovic, la rivincita.Oggi a Riad va in scena la semifinale del Six Kings Slam, il torneo esibizione tra i migliori tennisti del pianeta, tra l'azzurro e il serbo.

Jannik, nel turno precedente, ha battuto nettamente in due set Daniil Medvedev con il punteggio di 6-0, 6-3.Nole invece era già qualificato di diritto alla semifinale, proprio come, dall'altra parte del tabellone, Rafa Nadal. Il match tra Jannik Sinner e Novak Djokovic andrà in scena oggi, 17 ottobre, alle 18.30 ora italiana.

Si tratta dell'ennesima sfida tra i due, che domenica scorsa si sono affrontati nella finale del Masters 1000 di Shanghai, con il trionfo dell'azzurro in due set.In totale i precedenti tra i due sono nove, con un parziale che sorride ancora a Djokovic: 5 vittorie contro le 4 dell'altoatesino. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Povertà assoluta per 5,7 milioni di italiani nel 2023

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(Adnkronos) – Nel 2023 vivevano in condizione di povertà assoluta poco più di 2,2 milioni di famiglie (8,4% sul totale delle famiglie residenti, valore stabile rispetto al 2022) e quasi 5,7 milioni di individui, 9,7% sul totale degli individui residenti, come nell’anno precedente.Lo rileva l'istat.

L’incidenza di povertà assoluta fra i minori si attesta al 13,8% (quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi, dal 13,4% del 2022), valore più elevato della serie storica dal 2014 mentre è all’11,8% fra i giovani di 18-34 anni (pari a circa 1 milione 145mila individui, stabile rispetto al 2022); per i 35-64 enni si conferma al 9,4%, anch’esso valore massimo raggiunto dalla serie storica.Sostanzialmente invariata è anche l’incidenza di povertà assoluta fra gli over 65 (6,2%, quasi 887mila persone). L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si mantiene più alta nel Mezzogiorno (dove coinvolge oltre 859mila famiglie, 10,2% del totale), seguita dal Nord-ovest (8,0%, 585mila famiglie) e Nord-est (7,9%, 413mila famiglie), mentre il Centro conferma i valori più bassi (6,7%, 360mila famiglie).

Tra le famiglie povere, il 38,7% risiede nel Mezzogiorno (41,4% nel 2022) e il 45,0% al Nord (42,9% nel 2022).Il restante 16,2% risiede nel Centro (15,6% nel 2022) La stabilità dell’incidenza di povertà registrata a livello individuale è frutto di dinamiche territoriali differenti: aumenta per i residenti nel Nord-ovest (9,1% dall’8,2% del 2022), mentre si riduce per chi vive nel Sud (12,0% dal 13,3% del 2022).  L’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30,4%, si ferma invece al 6,3% per le famiglie composte solamente da italiani.

L’incidenza di povertà relativa familiare, pari al 10,6%, è stabile rispetto al 2022; si contano oltre 2,8 milioni di famiglie sotto la soglia.In lieve crescita l’incidenza di povertà relativa individuale che arriva al 14,5% dal 14,0% del 2022, coinvolgendo quasi 8,5 milioni di individui. L’incidenza della povertà assoluta si conferma più elevata tra le famiglie con un maggior numero di componenti: raggiunge il 20,1% tra quelle con cinque e più componenti e l’11,9% tra quelle con quattro.

Invariati anche i valori dell’incidenza delle famiglie di tre componenti (8,2%), rileva ancora l'Istat nel report sulla povertà anno 2023. Il disagio più marcato si osserva per le famiglie con tre o più figli minori, dove l’incidenza arriva al 21,6%; e, più in generale, per le coppie con tre o più figli (18,0%).Anche per le famiglie di altra tipologia, dove spesso coabitano più nuclei familiari e/o membri aggregati, si osservano valori elevati (15,9%), così come per le famiglie monogenitoriali (12,5%).  L’incidenza di povertà assoluta tra le famiglie con persona di riferimento con almeno 65 anni assume i valori più contenuti; il massimo si registra per le famiglie con un anziano (6,8%).

In generale, si confermano valori contenuti dell’incidenza all’aumentare dell’età della persona di riferimento ; infatti, le famiglie più giovani hanno generalmente minori capacità di spesa poiché dispongono di redditi mediamente più bassi e di minori risparmi accumulati nel corso della vita o beni ereditati. Nel 2023, si contano oltre 1,7 milioni di stranieri in povertà assoluta, con un’incidenza individuale pari al 35,1%, oltre quattro volte e mezzo superiore a quella degli italiani (7,4%).Per questi ultimi, rispetto al 2022, si registra una riduzione dei valori dell’incidenza nel Mezzogiorno (10,7% dall’11,4% del 2022).

Per le famiglie con almeno uno straniero l’incidenza di povertà assoluta è pari al 30,4%; è al 35,1% per quelle composte esclusivamente da stranieri (interessando oltre 568mila famiglie) ed è il 6,3% per le famiglie di soli italiani. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Boeri: “La piazza racchiude un’intrinseca libertà che va protetta”

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(Adnkronos) – "Abbiamo ragionato su come il calco fisico di una piazza sia il luogo in cui tutti i giorni si attiva la vita e l’imprevedibilità ad essa collegata.La piazza è un luogo pubblico, non ha codici prefissati per il comportamento dei singoli.

In piazza si può giocare a calcio, ma magari mezz’ora dopo passa una processione religiosa, una manifestazione, accade un delitto.Non ci sono codici.

Questa intrinseca libertà di comportamenti va assolutamente protetta".L’architetto Stefano Boeri racconta così il progetto “Piazza Italiana”, il cuore del padiglione Italia Ospite d’Onore alla Buchmesse di Francoforte 2024.

Lo fa durante il panel “La Grande Piazza dei Libri e delle Idee” che oggi pomeriggio, all’Arena del Padiglione Italia, ha visto anche la partecipazione di Giovanni Agosti, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Milano.  Il racconto di Boeri svela il percorso creativo che ha portato un’idea germogliata da una chiacchierata con Riccardo Levi, commissario della buchmesse prima di Mazza, a diventare progetto concreto: “La 'Piazza Italiana' della buchmesse è nata all’interno di un percorso ricco di spunti e riflessioni.Con il team Stefano Boeri Interiors abbiamo lavorato sugli elementi costitutivi della piazza occidentale: la colonna, il monumento centrale, lo spazio aperto e attorno una serie di presenze che nel caso delle piazze italiane sono le chiese, i vicoli, gli edifici e che in questa specifica piazza sono le stanze che ospitano gli elementi espositivi che raccontano la cultura dell’editoria italiana”, spiega.  Una piazza che si ispira alle altre piazze italiane, luoghi in cui si deposita l’immaginario: “In letteratura centinaia di autori nella piazza italiana hanno immaginato uno scenario creativo.

Un luogo come la piazza, in cui c’è libertà di comportamento, ci sembrava l’ideale per accogliere una manifestazione come la Buchmesse”.  La ‘Piazza italiana’ di Boeri che ieri ha fatto da cornice all’inaugurazione del padiglione Italia Ospite d’Onore, oggi è stata animata da un via vai di persone.Il chiacchiericcio è costante, il ricco e variegato programma di panel stimola idee e riflessioni in un pubblico che a ogni incontro si mostra appassionato e coinvolto.

Non è mancata la musica: alcuni intermezzi musicali hanno allietato i presenti tra un panel e l’altro. È una piazza a tutti gli effetti: “Nel lavoro di Stefano c’è la caratterizzazione rispetto all’occasione, un gesto di grande maturità architettonica e professionale.Il dialogo con l'esperienza del teatro che interviene in questa piazza è molto tecnico e la rende diversa dagli altri padiglioni anche attraverso l’aspetto illuminotecnico.

C’è una sapienza tecnica storica e filosofica insieme”, ha commentato il professor Giovanni Agosti nel suo intervento.  Durante il panel, il giornalista Luigi Mascheroni, che ha moderato l’incontro, ha sollevato la questione dell’overtourism.L’architetto Boeri ha risposto così: “Credo ci sia un tema quasi fisico di capienza quantitativa, di misurazione del peso delle folle.

Il calco minerale che ci circonda”, cioè la piazza, “va tutelato.Sono meno preoccupato dalle tipologie dei flussi che abitano le nostre piazze, i nostri centri storici o i nostri borghi.

Alla fine vince il calco fisico che va protetto, ma alla lunga è lui che decide”, ha concluso. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maxi truffa su fondi Ue, a politici e familiari posti e nomine in cambio di voti a Trapani

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(Adnkronos) – Posti di lavoro o nomine in cambio del sostegno al movimento politico.E' quanto hanno scoperto i finanzieri del nucleo di Polizia economico finanziaria di Trapani nell'ambito dell'inchiesta, coordinata dalla Procura europea e da quella di Marsala, che ha portato a 14 misure cautelari.

Gli investigatori delle Fiamme gialle hanno fatto luce su una maxi truffa sui fondi Ue, sotto la regia, secondo l'accusa, dell'ex senatore Nino Papania.  Le indagini hanno permesso di accertare come a sei esponenti politici locali, quattro dei quali attualmente consiglieri presso i Comuni di Marsala e Custonaci, e, soprattutto, a loro familiari, pur privi dei requisiti e delle competenze richieste, siano state assegnate o promesse posizioni lavorative, nomine e promozioni in enti di formazione, in cambio del sostegno garantito al movimento politico Via, fondato da Papania. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Crosetto: “Israele rispetti le basi Unifil, rischio conflitto aperto è reale”

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(Adnkronos) – Dopo il nuovo attacco israeliano alle postazioni Unifili in Libano, il ministro della Difesa Guido Crosetto fa il punto nell'informativa al Senato sui recenti spari contro le sedi della missione. "L'Italia lo ha ribadito più volte: riconosciamo il diritto di Israele a difendersi ma con la stessa forza chiediamo che si attenga alle regole del diritto internazionale e che rispetti le basi Unifil. È in atto una crisi gravissima caratterizzata dal superamento progressivo di diverse linee rosse nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale", le parole di Crosetto.  "Oggi purtroppo – ha continuato il ministro – assistiamo al sistematico ricorso alle armi a Gaza e in Libano e le vittime sono soprattutto civili inermi, già duramente provati dalla pioggia di missili, droni, bombe utilizzati da ambo le parti".   In Senato Guido Crosetto manda un appello a Netanyahu: "A Israele diciamo con la schiettezza come si fa tra amici 'aiutateci a rafforzare gli Unifil e le forze armate libanesi per poter svolgere il loro mandato e poter fare in modo pacifico ciò che voi avete iniziato a fare adesso con le armi'.La missione Unifil in Libano non solo va rafforzata ma supportata e allo stesso tempo vanno rafforzate e rese credibili le forze armate libanesi". "Israele deve comprendere che questi soldati non lavorano per una delle parti, ma sono lì per aiutare a mantenere la pace e promuovere la stabilità regionale.

L’imparzialità dei caschi blu è e deve rimanere uno dei pilastri di Unifil.Ecco perché le Nazioni Unite non possono accettare di prendere ordini da una delle parti", ha ribadito Crosetto, sottolineando che "la priorità, mia e di tutto il Governo, rimane la sicurezza e tutela dei nostri militari, del contingente italiano Unifil". "Ad oggi, – ha detto il ministro – la nostra presenza nell’area è significativa, dal momento che contribuiamo con oltre 1.000 militari a Unifil e con circa venti unità impegnate a Beirut nella missione bilaterale italiana in Libano, conosciuta come Mibil.

Il contingente della missione bilaterale è stato recentemente ridotto per motivi di sicurezza, ma ci aspettiamo che possa tornare a operare a pieno regime non appena le condizioni lo permetteranno.Nel frattempo, sono state adottate tutte le misure necessarie per gestire i rapidi cambiamenti di situazione, rafforzando le misure di protezione attiva e passiva.

Inoltre, i piani di evacuazione sono stati aggiornati, testati e sono pronti per essere attuati, se necessario". "Non è messa in discussione la nostra partecipazione a Unifil, che proseguirà fino a quando ve ne sarà la necessità e le Nazioni Unite, insieme ai 50 Stati contributori, non decideranno diversamente.Andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe, forse definitivamente, la credibilità stessa delle Nazioni Unite.

La presenza dei soldati di Unifil può, invece, ancora costituire un elemento fondamentale per prevenire nuovi e peggiori scontri diretti, nuovi e peggiori conflitti.I caschi blu – ha ribadito – possono fungere da fattore di pacificazione, necessario in questo momento.

Inoltre, la loro presenza tornerà ad essere determinante nella fase di stabilizzazione, quando, speriamo tutti presto, si abbasserà il livello di scontro". Crosetto ha continuato: "Come Difesa, siamo ovviamente pronti a fare la nostra parte e, qualora necessario, siamo in grado di condurre operazioni di estrazione del contingente nazionale e dei nostri connazionali in Libano, anche in modo autonomo.In tal senso sono stati già preallertati assetti aerei e navali per tale scopo, e il loro livello di prontezza è stato recentemente innalzato e adeguato alla situazione sul campo.

Ritengo che il Libano sia un tassello chiave per la stabilità di tutto il Medio Oriente.Dobbiamo continuare a garantire la nostra piena e costruttiva collaborazione a tutte le iniziative volte a favorire una de-escalation della situazione, ma Israele deve comprendere l’importanza di rispettare pienamente il Diritto Internazionale.

In definitiva, l’obiettivo della nostra azione deve essere quello di stabilire un orizzonte condiviso e delineare un percorso comune per evitare che possa scatenarsi un conflitto su larga scala in Medio Oriente, con gravi ripercussioni sulla sicurezza e la stabilità di tutti". ''Un ulteriore aggravamento degli eventi sarebbe foriero di conseguenze drammatiche per tutti e genererebbe uno scenario che non avrebbe né vincitori né vinti con incalcolabili conseguenze per il Medio Oriente e per gli equilibri mondiali.Per questo – ha spiegato Crosetto – il governo continua a lavorare per una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, resta l'unica possibile.

Lo fa con il viaggio oggi della presidente del Consiglio in Libano, con le iniziative del ministro degli Esteri Tajani, con una serie di viaggi e chiamate, contatti continui, quotidiani che io sto facendo''. "Tra attacchi e contrattacchi, i due attori principali, Israele e Hezbollah, di cui il legame con l’Iran è evidente e palese, si muovono su un filo sottilissimo e, mai come ora, il rischio di un conflitto aperto, che coinvolgerebbe l’intero Libano, è diventato reale", ha detto il ministro nell'informativa per lui prioritaria, nonostante un impegno al vertice Nato a Bruxelles, eppure accolta in Senato da una partecipazione molto bassa.  "Le azioni israeliane contro le basi delle Nazioni Unite sono state rilevanti, e gravissime violazioni del Diritto Internazionale e non semplici errori o incidenti.Israele – ha continuato Crosetto – ha dichiarato di avere ripetutamente invitato Unifil a lasciare temporaneamente la zona prossima alla Blue Line e che ha chiesto all’Onu spostarsi più a nord, di circa 5 km, per evitare che la missione potesse divenire scudo involontario delle milizie di Hezbollah, che usano le loro posizioni avanzate per proteggersi.

Unifil è una missione assai complessa, con un mandato di difficile implementazione, regole d’ingaggio inadeguate e forze non equipaggiate per l’attuale situazione del conflitto in essere, ma che lo erano già da tempo, come avevo più volte detto all’Onu.Questi presupposti hanno reso l’attuazione di quella risoluzione poco aderente alla situazione sul campo, diventata di fatto un conflitto tradizionale e aperto.

Lo scollamento pratico tra la missione assegnata e la capacità d’implementarla rende, ora più che mai necessario ripensare e rinforzare Unifil, rendendola credibile ed efficace". "Non è messa in discussione la nostra partecipazione a Unifil – ha ribaditoCrosetto – che proseguirà fino a quando ve ne sarà la necessità e le Nazioni Unite, insieme ai 50 Stati contributori, non decideranno diversamente.Andare via ora non porterebbe alcun beneficio e minerebbe, forse definitivamente, la credibilità stessa delle Nazioni Unite.

La presenza dei soldati di Unifil può, invece, ancora costituire un elemento fondamentale per prevenire nuovi e peggiori scontri diretti, nuovi e peggiori conflitti.I caschi blu possono fungere da fattore di pacificazione, necessario in questo momento.

Inoltre, la loro presenza tornerà ad essere determinante nella fase di stabilizzazione, quando, speriamo tutti presto, si abbasserà il livello di scontro".  "Dobbiamo convincere Israele, – ha concluso Crosetto – un paese amico nonostante le sue condotte censurabili, affinché riprenda a essere un nostro interlocutore con il quale dialogare, anche in modo duro, ma con un spirito costruttivo, nell’interesse della pace e della stabilità.Solo così potremo rendere credibili ed efficaci gli sforzi della Comunità Internazionale nel Medio Oriente, isolare gli estremismi, contrastare le spinte alla disgregazione regionale e sostenere il percorso di normalizzazione nelle relazioni tra i Paesi della regione". "La mia, la nostra, l’idea del Governo, da cui non recediamo, è quella di promuovere spazi di pace, rifiutando l’idea che quel territorio sia destinato a un conflitto permanente.

Purtroppo, l’esperienza ci insegna che, quando una guerra si protrae senza soluzione, diventa poi difficile porvi fine.Un destino tragico cui né io, né voi, possiamo rassegnarci – ha detto anora il ministro – Per dirla con le parole dello scrittore Italo Calvino 'L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.

Due modi ci sono per non soffrirne.Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.

Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio'".   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nordcorea contro Seul, Corea del Sud diventa ‘Stato ostile’ per Costituzione

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(Adnkronos) – La Corea del Nord ha definito ufficialmente la Corea del Sud come ''uno stato ostile''.La definizione è contenuta nella Costituzione dopo la revisione approvata dal Parlamento di Pyongyang, come spiega l'agenzia di stampa Kcna. Alla fine del 2023 il leader nordcoreano Kim Jong Un aveva proposto per la prima volta che la Corea del Sud venisse definita come i nemico principale del Paese nella costituzione.

Formalmente, le due nazioni restano in stato di guerra dato che nel 1953 fu firmato un armistizio, e non un trattato di pace, tra Seul e Pyongyang. Intanto arriva un nuovo esercito per Kim Jong Un.Le tensioni con la Corea del Sud provocano un effetto immediato in Corea del Nord e, nel giro di poche ore, oltre 1,4 milioni di giovani nordcoreani hanno chiesto di arruolarsi o di rientrare nell'esercito, motivati a reagire alle "provocazioni" di Seul, accusata di aver lanciato droni con messaggi propagandistici su Pyongyang negli scorsi giorni.  "La Repubblica Popolare di Corea (Rpdc) è piena di volontà di annientare la feccia della Repubblica di Corea che ha violato la sua sacra sovranità e sicurezza", si legge nell'articolo. "Se scoppia una guerra, la Repubblica di Corea sarà cancellata dalla carta geografica -afferma la Korean Central News Agency, (Kcna), agenzia ufficiale del Paese- Poiché vuole una guerra, siamo disposti a porre fine alla sua esistenza.

I giovani dal sangue caldo sono determinati a partecipare alla guerra sacra per distruggere il nemico con le armi della rivoluzione".  Più di 1,4 milioni di funzionari delle leghe giovanili e di giovani e studenti in tutto il Paese si sono offerti volontari per unirsi o arruolarsi nell'esercito il 14 e 15 ottobre, ha informato la KCNA, a seguito del presunto sorvolo di droni propagandistici sudcoreani sui cieli di Pyongyang. La Corea del Nord ha definito l'incidente del drone "una grave provocazione che viola la sua sovranità", additando Seul come diretta responsabile.Sebbene dalla 'Casa Blu' abbiano negato qualsiasi coinvolgimento, Pyongyang ha scelto di inviare subito un segnale molto forte, facendo saltare in aria frazioni del versante nord delle linee di Gyeongui e Donghae, le strade che attraversano il confine.  L'attività militare della Corea del Nord è sotto i riflettori anche per la collaborazione con la Russia, dopo l'accordo siglato a giugno tra Kim e Vladimir Putin.

La Nato, attraverso le parole del segretario generale Mark Rutte, ha chiarito che non dispone di prove inconfutabili relative all'impiego di soldati nordcoreani nella guerra in Ucraina.Kiev, d'altra parte, si è esposta da tempo facendo riferimento ad un contributo di Pyongyang ben al di là della fornitura di armi.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, minaccia Pasdaran: “Colpiremo dolorosamente se attacca Iran”

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(Adnkronos) – L'Iran colpirà ''in modo doloroso'' Israele se lo Stato ebraico dovesse attaccare obiettivi in territorio iraniano.Lo ha dichiarato il capo dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, il generale Hossein Salami. Ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha intanto approvato una serie di obiettivi di teheran da colpire per rappresaglia all'attacco missilistico del primo ottobre scorso, ha detto una fonte israeliana ad Abc News, senza fornire ulteriori dettagli sugli obiettivi specifici e se si tratti di target militari.

Nessuna informazione neanche sui tempi della rappresaglia. Una raffica di oltre trenta razzi sono stati lanciati in mattinata dal Libano verso il nord di Israele, diretti ad Haifa.Lo riferisce l'Idf spiegando che alcuni di questi razzi sono stati abbattuti.

L'emittente Kan aggiunge che altri razzi sono caduti in aree aperte senza causare danni. La resistenza islamica in Iraq, gruppo filo iraniano, ha rivendicato di aver lanciato un drone verso Eilat, nel sud di Israele.La rivendicazione arriva dopo che erano suonate le sirene di allarme nella zona di Eilat. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi è oggi al Cairo per colloqui con il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi e il capo della diplomazia Badr Abdelatty.

Si tratta della prima visita di un ministro iraniano di alto rango in Egitto in oltre un decennio.Lo scrive il quotidiano qatariota Al Araby Al Jadeed.

Tra gli obiettivi della missione anche i preparativi per una visita del presidente iraniano Masoud Pezeshkian nella capitale egiziana. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ciclone sull’Italia, ecco il maltempo estremo: le previsioni meteo

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(Adnkronos) – Ondata di maltempo estremo sull'Italia, in particolare al Nord ma non solo, a causa di un fronte caldo nordafricano e di un ciclone atlantico.Nubifragi, alluvioni, acquazzoni e criticità previste ovunque nel quadro delineato dagli esperti nelle previsioni meteo di oggi, 17 ottobre, e per i giorni a venire. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma il risultato della somma delle due perturbazioni: entro martedì 22 ottobre avremo accumuli eccezionali concentrati in 3-4 giorni, anche oltre i 400 litri per metro quadrato, in pratica quasi la metà di quanto piove in un anno. Nelle ultime ore, intanto, il fronte caldo nordafricano ha spinto tanta sabbia del deserto nei cieli italiani ma soprattutto ha già favorito nubifragi e alluvioni sul Nord-Ovest, soprattutto lungo la linea di convergenza tra Scirocco e Tramontana.

Questo fronte sarà ancora attivo giovedì, con piogge abbondanti su Nord-Ovest e Toscana costiera nella prima parte della giornata, poi tra pomeriggio e sera anche verso le restanti regioni centrali tirreniche.Anche sul Nord-Est ci saranno acquazzoni intensi nella seconda parte del giovedì con l’ingresso del ciclone atlantico e di un fronte freddo molto attivo. Venerdì ritroveremo infatti maltempo su quasi tutta l’Italia e un graduale calo delle temperature: le massime più elevate sono previste sul versante centro-meridionale adriatico ma non andremo oltre i 25°C.

Dopo numerose giornate tipiche dell’Ottobrata, con punte di 33-34°C sulle Isole Maggiori, possiamo dire che l’Autunno è arrivato ovunque. Ma attenzione, durante il weekend la probabile formazione di un ciclone simil-tropicale con tanto vapore all’interno e un cuore caldo (temperatura dell’occhio del ciclone maggiore delle spire nuvolose esterne) potrebbe portare alluvioni al Sud: al momento, si prevedono quantitativi di pioggia ‘surreali’, incredibili.Purtroppo la temperatura del mare ancora calda e la potenza prevista del ciclone simil-tropicale potrebbero scaricare più di 400 litri di pioggia su ogni metro quadrato, in pratica il contenuto di due vasche da bagno. Al momento la zona prevista per questo impatto estremo è la Calabria ionica, ma non è possibile dare indicazioni precise con tre-quattro giorni di anticipo: il ciclone simil-tropicale seguirà una traiettoria che al momento non può essere prevista con certezza al 100%. Di certo nel weekend pioverà su quasi tutta l’Italia, sabato più forte al Nord-Est e al Sud, domenica soprattutto al Sud; e sulle regioni meridionali il ciclone potrebbe colpire ancora fino a lunedì e localmente martedì. In sintesi, il doppio attacco dal Nord Africa e poi dall’Atlantico, insieme alla temperatura del Mar Mediterraneo ancora calda, genererà potenziali situazioni alluvionali da Nord a Sud: non possiamo escludere criticità ovunque, al massimo stimiamo un minor quantitativo di pioggia in Sardegna e sul medio Adriatico, due zone che sembrano meno impattate dal previsto violento diluvio autunnale. Giovedì 17.

Al Nord: piogge via via più intense dal Nord Ovest verso il Nord Est.Al Centro: maltempo specie dal pomeriggio su Toscana e poi Umbria e Lazio.

Al Sud: ultime ore di sole e caldo. Venerdì 18.Al Nord: fortemente instabile.

Al Centro: maltempo.Al Sud: rovesci forti dalla sera. Sabato 19.

Al Nord: maltempo diffuso.Al Centro: brutto tempo ovunque.

Al Sud: maltempo. Tendenza: domenica ancora con piogge sparse, forti al Sud almeno fino a martedì. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Quattro migranti riportati in Italia dall’Albania, l’arrivo a Brindisi

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(Adnkronos) –
Quattro dei 16 migranti trasportati in Albania a bordo della nave Libra della Marina Militare stanno facendo rientro in Italia.Si tratta di due minori e di due vulnerabili che non sono risultati idonei nel corso dei controlli all'hotspot di Schengjin.

Nei centri in Albania possono essere trasferiti infatti solo maschi adulti non vulnerabili provenienti da paesi considerati sicuri.I quattro, che rientrano sul pattugliatore della Marina Militare, sbarcheranno a breve a Brindisi.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morto l’ex One Direction Liam Payne, media: “Droga e distruzione nella stanza d’hotel”

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(Adnkronos) – "Droga e distruzione, una scena dantesca".Così i media argentini descrivono la stanza d'albergo dell'ex One Direction Liam Payne , morto nelle scorse ore dopo essere caduto dal terzo piano dell'hotel dove alloggiava a Buenos Aires. Il quotidiano Clarín, che ha avuto accesso alle fotografie della stanza nella Casa Sur, la Deluxe Suite, pubblica le immagini di una televisione con lo schermo distrutto, mostrando inoltre la scrivania della stanza: c'è un contenitore di sapone, fiammiferi, resti di candele, fogli di alluminio e una polvere sparsa che si presume sia cocaina.

C'è anche un accendino e la parte superiore di una lattina con metallo bruciato.Altri resti di candele e fogli di alluminio sono stati trovati nella vasca da bagno della suite occupata da Payne , il cui fondo era macchiato e con alcune bruciature", scrive il quotidiano argentino. Prima della morte dell'ex One Direction, ricorda Clarin, "c'è stata una chiamata ai servizi di emergenza sanitaria che allertava della presenza di 'un uomo aggressivo che potrebbe essere sotto l'effetto di droghe o alcol'". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Milano, uomo trovato morto in strada: colpito da più coltellate

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(Adnkronos) – Un uomo è stato trovato morto in strada a Milano questa mattina intorno alle 5.La vittima era riversa a terra in viale Giovanni da Cermenate.

Sul posto le volanti della polizia e il 118 che ne ha constatato il decesso.Sul corpo dell'uomo sono state rilevate diverse ferite di arma da taglio al torace.

Sono in corso le indagini della polizia per ricostruire quanto accaduto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)