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Schroeder attacca politica di Merkel sui migranti

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Capacità di accoglienza tedesche limitate, il resto è illusione.

BERLINO – “Le capacità di accoglienza, cura e integrazione dei migranti in Germania è limitata. Tutto il resto è un’illusione”. È un attacco diretto alla politica sui profughi di Angela Merkel quello mosso dall’ex cancelliere Gerhard Schroeder, in un’intervista pubblicata oggi su Handelsblatt.

Schroeder descrive come “un errore” aver permesso un flusso illimitato di migranti verso la Germania: “Sarebbe come pensare che i confini nazionali non abbiano più alcuna importanza”, ha aggiunto, “e questo è pericoloso oltre che non giusto”.

L’ex cancelliere ha spinto le sue critiche anche verso il partito di Merkel, la Cdu, cui contesta il rifiuto di una legge sull’immigrazione: “È stata semplicemente ignorata la realtà, con la conseguenza che ora centinaia di migliaia di profughi vengono costretti in procedure di richiesta di asilo proprio perché non si sono voluti definire i contingenti attraverso una nuova legge sul diritto d’asilo”.

Già lo scorso novembre Schroeder aveva accusato la politica sui migranti della cancelliera: “Ha cuore ma nessun piano”, aveva detto

Profughi molestano bagnanti, vietata piscina comunale Bonn

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Duesseldorf (Germania) – Le autorita’ di Bornheim, cittadina di cinquantamila anime alle porte di Bonn, hanno deciso di vietare ai richiedenti asilo l’accesso alla piscina comunale dopo che alcune bagnanti si erano lamentate di essere state importunate da stranieri ospitati in un centro di accoglienza situato poco distante. In realta’ gli abusi di cui si e’ avuta notizia finora si sono limitati al piano verbale ma, proprio perche’ di per se’ non perseguibili penalmente, secondo il responsabile dei Servizi Sociali municipali Markus Schnapka non c’era altra soluzione: “Lo so che in questo modo se ne puniscono la maggior parte anche se non hanno fatto niente”, ha ammesso con l’agenzia di stampa ‘Dpa’, “e tuttavia non vedo alternative al lanciare un segnale del genere perche'”, ha puntualizzato ancora Schnapka, “lo ribadiamo con estrema chiarezza, qua in Germania l’eguaglianza tra i sessi non e’ opinabile”.

Lo stesso assessore ha assicurato che si rechera’ all’ostello dove sono stati sistemati i migranti per spiegare loro in prima persona come debbono comportarsi. “Una volta che chi li assiste ci avra’ comunicato il recepimento del messaggio da parte loro”, ha spiegato ancora Schnapka, “il provvedimento sara’ revocato”. Malgrado il carattere temporaneo della sanzione, e la perdurante ‘indignazione dell’opinione pubblica per le aggressioni a donne perpetrate da immigrati la notte di San Silvestro a Colonia, al Comune del Land nord-occidentale della Renania Settentrionale-Westfalia ha comunque riservato pesanti critiche la stessa associazione dei gestori di piscine tedeschi: anche perche’ non e’ stato spiegato come si pensa di verificare l’esatta provenienza degli eventuali molestatori. 

La Vespa Rosa: Rosella Todisco

RosellaTodiscoSiamo giunti alla 62-esima puntata della rubrica Vespa Rosa, sembrava ieri quando avevamo iniziato, eppure il tempo è volato. Abbiamo raccontato la storia di tante donne fantastiche che ci hanno aperto il loro cuore facendoci conoscere l’amore che provano per questi colori.

Oggi raccontiamo la storia di Rosella Todisco nostra carissima amica e tifosa della Juve Stabia membro del gruppo delle HARD Girls.

Rosella ha voluto che venisse mostrata la sua foto mentre mostra fiera lo Stendardo del Gruppo,  perché per lei lo sport è anche un momento per fare amicizie, nel calcio, anche sulle gradinate.

Rosella già da tempo seguiva la Juve Stabia, ma una domenica notò un gruppo di ragazze che cantavano e sostenevano la squadra anche oltre il 90° e ne restò subito incantata. Le ragazze del gruppo, si sentirono osservate, e la invitarono a cantare insieme. Fu amore a prima vista e decise di entrare a far parte di questo gruppo di donne tifose; ancora oggi Rosella ci fa sapere che tra alti e bassi sono unite più che mai.

Il suo calciatore preferito è “Re” Giorgio Corona, il suo gol preferito è quello di Erpen con il Cittadella, anche se lei ci tiene a precisare che ama tutti quelli che “lottano” per i suoi colori.

La trasferta più bella? Quella di Firenze quando insieme a tutte le HARD GIRLS seguirono le Vespe in quella storica partita. Il ricordo di quella trasferta le è rimasto indelebile nella mente come un tatuaggio sulla pelle.

Il suo rito scaramantico consiste nel restare sempre nella stessa posizione sulle gradinate effettuando il passaggio dello stendardo fin a quando non si fa gol.

Tra i derby ricorda quella con la Paganese di quest’anno: il pareggio nei secondi finali è stata una vera doccia fredda. Poi quelli di qualche anno fa con la Nocerina.

Rosella saluta tutti i tifosi, uomini e donne, chiudendo la sua intervista con un: “Forza Juve Stabia!”.

Patrizia Esposito

Fondi a Turchia e flessibilità, Juncker contro Renzi: “Offende Commissione Ue”. Renzi: “Non ci facciamo intimidire”

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Affondo del presidente della Commissione: il premier italiano “ha detto che è stato lui a introdurre la flessibilità, ma sono stato io. Io mi tengo il mio rancore, ma non sono ingenuo”. Risponde il ministro dell’Economia: “Dibattito nato durante semestre di presidenza italiano”. Il secondo fronte di lamentela il numero uno dell’esecutivo lo apre sul tema dei 3 miliardi accordati da Bruxelles ad Ankara per fermare i migranti dalla Siria: “Dall’Italia riserva stupefacente”. Mogherini: “Stupido creare divisioni”

Se finora lo scontro era rimasto nei retroscena dei giornali e nelle dichiarazioni da interpretare, ora il confronto tra Bruxelles eRoma è aperto. E a tirarlo fuori è il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Oggetto del contendere: i fondi da dare alla Turchia per i migranti siriani sui quali l’Italia si è dimostrata a dir poco fredda e la flessibilità sui conti pubblici. “Ritengo che il primo ministro italiano, che amo molto, abbia torto a vilipendere la Commissione a ogni occasione – ha detto Juncker – non vedo perché lo faccia”. Prima è arrivata la risposta del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Nessuna volontà di offesa, ma un atteggiamento costruttivo”. Poi la replica, più netta del presidente del Consiglio: “Non ci facciamo intimidire. L’Italia merita rispetto – dice in un’intervista al Tg5 anticipata dal direttore Clemente Mimun su Twitter – La flessibilità è arrivata dall’Ue solo dopo molte insistenze da parte dell’Italia”.

Juncker, infatti, aveva detto: “L’Italia a dir la verità non dovrebbe criticarla troppo – ha affondato il numero uno dell’esecutivo di Bruxelles – noi abbiamo introdotto flessibilità contro la volontà di alcuni Stati membri che molti dicono dominare l’Europa”. Ed è proprio sulla flessibilità che Juncker affonda il colpo più duro: “Sono stato molto sorpreso che alla fine del semestre di presidenza italiana Renzi abbia detto davanti al Parlamento che è stato lui ad aver introdotto la flessibilità, perché sono stato io, io sono stato“, ha sibilato sottolineando che “su questo voglio che ci si attenga alla realtà. Io mi tengo il mio rancore in tasca, ma non crediate che sia ingenuo”. Probabilmente “a fine febbraio mi recherò in Italia, perché l’atmosfera tra l’Italia e la Commissione non è delle migliori – ha detto ancora Juncker – Renzi si lamenta sempre che non sono mai stato in Italia da quando sono diventato presidente della Commissione”.

La risposta di Roma arriva per bocca di Pier Carlo Padoan: “Da parte del governo italiano non c’è nessuna volontà di offesa, ma atteggiamento costruttivo – risponde il ministro dell’Economia – sulla flessibilità è evidente che è stata la Commissione Ue a introdurla con la comunicazione sulla flessibilità, ma ricordo che si è arrivati là con il dibattito che è stato sviluppato durante il semestre di presidenza italiana“.

Il secondo fronte di lamentela nei confronti di Roma Juncker lo apre sul tema dei 3 miliardi di euro accordati da Bruxelles allaTurchia per contenere il flusso migratorio proveniente dal Medio Oriente. Fondi che Bruxelles ha chiesto agli Stati membri. “Ho difficoltà a capire la riserva stupefacente dell’Italia a finanziare i 3 miliardi alla Turchia, perché questi non vanno alla Turchia stessa ma per i rifugiati siriani in Turchia”, ha spiegato il presidente della Commissione, sottolineando che “questi 3 miliardi sono una questione di credibilità per l’Ue”.

L’Italia “dà pieno sostegno” al supporto alla Turchia “per la gestione di importanti flussi migratori”, la risposta di Padoan, ma vuole “chiarezza” sull’utilizzo di quelle risorse. Il numero uno del Mef ha ricordato che Roma da subito “ha messo risorse nazionali per affrontare l’emergere del problema degli emigranti” e ha auspicato “da una parte che si possa arrivare al meglio a sfruttare il bilancio europeo prima di chiedere contributi nazionali“.

Come è una questione di credibilità quella dei ricollocamenti dei richiedenti asilo. E qui il richiamo è agli Stati che avevano preso l’impegno di ospitare i migranti arrivati in Grecia e in Italia e poi non li hanno rispettati: “Sono stufo che si accusi la Commissione Ue e l’Europa di non fare abbastanza, perché la Commissione ha fatto tutto quello che era in suo potere ma sono alcuni stati membri che hanno difficoltà ad applicare le decisioni che sono state adottate – continua Juncker – non è possibile che una proposta adottata da Consiglio e Parlamento sui ricollocamenti non sia attuata, ma io non abbandono”. In ogni caso, ha avvertito, “noi non aspetteremo gli Stati membri” e “faremo il necessario là dove bisognerà”.

In mattinata era stato Jeroen Dijsselbloem a stigmatizzare il no dell’Italia sui fondi da destinare ad Ankara: “L’Unione europea deve raggiungere velocemente un’intesa definitivo sul finanziamento di tre miliardi di euro alla Turchia perché fermi il flusso di rifugiati verso l’Europa – ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo – mi concentrerò sul tentare di spingere il fondo e ottenere un accordo sui 3 miliardi, di cui abbiamo bisogno”, ha detto in vista della rinione dei ministri delle Finanze Ue. Giovedì fonti europee avevano fatto sapere che a bloccare l’accordo sul finanziamento è l’Italia e oggi Dijsselbloem ha detto che parlerà di questo con il ministro Pier Carlo Padoan.

“E’ stupido creare divisioni all’interno dell’Europa – il commento di Federica Mogherini – gli europei hanno bisogno di essere uniti di fronte alle tante crisi che ci sono”, ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, dopo una visita alla Comunità di Sant’Egidio a Roma, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sull’attacco di Juncker a Renzi. “L’Italia ha bisogno dell’Europa come l’Europa ha bisogno dell’Italia”, ha aggiunto l’ex ministro degli Esteri le cui parole sono un capolavoro di equilibrismo e un invito a ricomporre lo scontro: “Sono tante le cose che Italia ed Europa hanno fatto insieme in questo primo anno di Commissione Juncker. Dall’introduzione delle regole sulla flessibilità, che l’Italia ha fortemente voluto, che la Commissione europea ha fortemente voluto, e che sono a beneficio di tutti, alla grande sfida di portare a livello europeo la gestione dell’immigrazione“.

Il presidente della Commissione europea ha preso posizione anche sulla decisione di ripristinare i controlli alle frontiere da parte di alcuni Stati: “Senza Schengen, senza la libertà di movimento dei lavoratori, senza la libertà dei cittadini europei di viaggiare, l’euro non ha senso. E lo stesso vale per il legame tra Schengen, libertà di movimento e mercato interno. Se qualcuno vuole uccidere Schengen, allora ciò che sta facendo è eliminare anche il mercato unico”, ha proseguito. “E questo – ha proseguito – porterà problemi di disoccupazione in Europa. Meno Schengen vuol dire meno occupazionemeno crescita economica”.

“Sono impressionato dalle fragilità dell’Ue e dalle rotture accadute o che si preannunciano – il centro del discorso e la dichiarazione programmatica di Juncker – è in atto una ‘policrisi’ non ancora interamente controllata”, dai rifugiati al terrorismo alla crisi tra Ucraina e Russia. “Non mi faccio illusioni per l’anno appena iniziato, le varie situazioni restano critiche, difficili, ma non rinuncio” e “farò di tutto per evitare questo sentimento di inizio della fine” dell’Europa.

ISCHIA, CORSA A 4 PER IL DOPO BITETTO: BENNY CARBONE IN POLE

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Nella giornata ieri la società isolana con un comunicato ufficiale ha ufficialmente interrotto il rapporto con Dino Bitetto.

“La Società Sportiva Ischia Isolaverde rende noto di aver risolto consensualmente il contratto con il responsabile tecnico della prima squadra Leonardo Bitetto e i suoi assistenti Pasquale Visconti, Pasquale Sepe e Andrea Destino. La Società desidera ringraziare Bitetto e il suo staff per la disponibilità e il lavoro svolto e augura loro i migliori successi professionali. Nel pomeriggio di ieri a dirigere la seduta di allenamento c’era Antonio Porta,che siederà in panchina domani nella trasferta di Rieti contro la Lupa Castelli Romani. Per il dopo Bitetto la società valuta quattro ipotesi: In primis c’è quella proprio di Antonio Porta,attualmente allenatore della formazione Berretti. Il tecnico procidano ha già guidato la formazione Ischitana nella stagione 2013/2014 subentrando dopo l’esonero di Sasà Campilongo,portando la squadra alla promozione diretta in Lega Pro Unica. Proprio per questo l’ex Foggia potrebbe essere soltanto una sorta di traghettatore fino a martedì quando dovrebbe essere ufficializzato il nuovo allenatore. Si valuta anche Roberto Carannante,dove lo scorso anno con la Puteolana in serie D retrocesse in Eccellenza. Quest’ultimo contattato proprio dal dirigente Manna. Un’altra alternativa è l’ipotesi di Giovanni Pagliari,ex Aquila e Perugia contatto proprio nella giornata di ieri. L’ultima suggestione ma anche quella più probabile,soprattutto nelle ultime ore è quella di Benny Carbone. Infatti in queste ultime ore le parti sembrano essere molto vicine. Domani non a caso in tribuna a Rieti ad assistere alla partita contro la Lupa Castelli ci sarà proprio lui. Martedì potrebbe dirigere anche il primo allenamento,Carbone è pronto a tornare protagonista ma questa volta sulla panchina dell’Ischia. 

ISCHIA: I CONVOCATI PER LA TRASFERTA DI RIETI, TRA RESCISSIONI IN VISTA E INFORTUNATI

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E’stata una settimana di fuoco in casa Ischia. Ci sono state prime le dimissioni di Mister Dino Bitetto,con la società che ha voluto effettuare un ridimensionamento del budget,con cessioni in vista anche eccellenti. Non a caso nella trasferta di Rieti saranno assenti:Mancino,Patti,Meduri,Izzillo che ha da poco rescisso il contratto con la società,Orlando e il lungodegente Fall. Nella giornata di giovedì la panchina è stata affidata al tecnico della formazione Berretti Antonio Porta,che guiderà la formazione isolana contro la Lupa Castelli Romani,gara valevole per la 18^ giornata del girone C di Lega Pro in programma sabato 16 gennaio alle ore 14:00. Al termine della seduta di rifinitura il tecnico ha diramato la lista dei convocati:

PORTIERI: IULIANO Rino, MODESTI Nicola.

DIFENSORI: BRUNO Francesco, FILOSA Liberato, FLORIO Filippo, GUARINO Vincenzo, MORACCI Leonardo, PORCINO Antonio, SAVI Davide.

CENTROCAMPISTI: ARMENO Gennaro, BARGIGGIA Luca, CALAMAI Matteo, DE CLEMENTE Giuseppe, DI BELLO Gianmario, DI VICINO Giorgio, PALMA Giuseppe, SPEZZANI Mattia.

ATTACCANTI: D’ANGELO Antonio,KANOUTE Mamadou Yaye, MANNA Giuseppe.

INDISPONIBILI: FALL Ameth, MANCINO Nicola, MEDURI Fabio, ORLANDO Luca, PATTI Matteo.

Hamsik: “Sono felice di rappresentare Napoli!”

Marek Hamsik ha ricevuto il Premio “Momenti Azzurri” nell’ambito della terza edizione del premio ‘A chi’ in memoria di Emilio D’Alterio dalle mani del presidente dell’associazione, Giuseppe Montanino: “Sono contento di ricevere questo premio. Sono felice di rappresentare Napoli e spero di regalare una grande gioia ai tifosi quest’anno. Sono arrivato dieci anni fa a Castel Volturno col Pocho Lavezzi e da subito capii che ero arrivato in una grande società. Se posso camminare tranquillamente in città? Direi che è impossibile perchè l’affetto dei tifosi azzurri è unico però sono abituato e sereno perchè ormai mi sento un napoletano e la gente di Napoli merita tanto”

Zuniga: “Con Benitez giocavo poco, con Sarri mai: ecco perchè…”

Camilo Zuniga, terzino colombiano del Bologna in prestito dal Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione nel centro tecnico Niccolò Galli di Casteldebole riportate da TuttoBolognaWeb:

Hai vissuto un piccolo paradosso nelle ultime stagioni: out o riserva col Napoli e titolare e protagonista con la Colombia. Cosa è successo?

 “Gli ultimi anni non sono stati semplici, a causa dell’infortunio e del successivo intervento. Ho fatto questa scelta per dare una mano al Bologna e per divertirmi di nuovo, che è la cosa più importante. A Napoli giocavo poco con Benitez per via dell’infortunio. Quando sono guarito è arrivata la chiamata della mia nazionale, con la quale sono sempre sceso in campo. Sono rimasto fuori per le scelte degli allenatori e le rispetto. Sono qui anche per prendermi una rivincita.

 Che effetto fa passare da possibile giocatore del Barcellona a finire nel dimenticatoio? “E’ stata un’esperienza importante e che mi ha aiutato a crescere. Sono le difficoltà a renderti una persona più forte“.

L’edizione bolognese di Repubblica aggiunge altre dichiarazioni: “A Napoli di fatto non gioco da una stagione e mezzo. Sono scelte, ci stanno nel calcio. Ma ora che sto bene ho una gran voglia di tornare a giocare. Per me il calcio è soprattutto divertimento. Se non fosse così avrei già smesso, invece sento di potermi divertire ancora molto”.

Zuniga ha scelto la numero 11 (“la mia 18 era impegnata, poi è un numero da bomber…” si legge sull’edizione online del Corriere di Bologna) e ha risposto anche a chi aveva dubbi sulla sua condizione fisica: “È chiaro che ci siano dei dubbi, dopo 4-5 mesi senza giocare, ma a Napoli mi sono sempre allenato con regolarità poi le scelte le farà il mister. Il passato è passato e mi ha insegnato tanto, ora vivo il mio presente che è Bologna”.

tuttobolognaweb

Sarri: “Sassuolo pericoloso. Juve? Palesemente favorita”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa:

Maradona è felice di questo Napoli, ha cambiato idea rispetto ad inizio stagione. “Mi fa piacere il suo messaggio, come mi facevano piacere anche le prime dichiarazioni perchè pensavo non mi conocesse neanche. Spero possa venire a Napoli al di là dei risultati, incontrarlo mi darebbe emozioni uniche”.

Prevedeva questo primo posto? “No, immaginavo una crescita, ma ancora oggi non ho a certezza della nostra reale forza e continuità di mentalità”.

A centrocampo servirà qualcosa? “Avendo sei centrocampisti per tre ruoli e quattro difensori per due ruoli, numericamente non ci sarebbe bisogno”.

Ha già preparato le contromisure per il Sassuolo? “Sì, ma le avevo studiate anche all’andata, evidentemente non eravamo pronti per giocare con un gruppo che da 4 anni è insieme con buoni risultati. Nonostante la loro organizzazione, ci fu il 55% di possesso per noi, 7 occasioni a 6 per noi e poi loro comunque meritarono la vittoria”.

Sta spegnendo un pò l’entusiasmo? “L’entusiasmo è positivo in una squadra, permette di avere fiducia e consapevolezza, l’euforia invece è negativa. La squadra però si allena come sempre, ma il riscontro arriverà solo dal campo”.

Siamo arrivati ormai a 18 elementi vedendo le ultime formazioni, c’è anche Gabbiadini in alternanza a Callejon? “Gabbiadini per noi è fondamentale, io lo vedo più punta che da esterno anche se in alcuni momenti può farlo anche se il problema è togliere un giocatore d’equilibrio come Callejon. E’ un’opportunità da avere, importante, anche se Manolo da quel brutto infortunio con la nazionale non sta ancora benissimo. Ieri pure s’è fermato, sente ancora dolore alla caviglia. Spero si possa risolvere perchè ci sarà bisogno di lui. Volevo far entrare Chiricihes a Frosinone, ma poi non ho voluto cambiare troppi difensori in una volta.

In caso di un rinforzo, quanto tempo c’è bisogno per integrarsi nel suo gruppo? “E’ come a scuole, c’è chi ci mette più tempo e chi meno tempo. Serve applicazione, poi in alcuni ruoli di applicazione e non di fantasia serve più tempo”.

Il Napoli di Sarri può fare la rivoluzione? “Portiamo avanti delle idee, chi lo fa è sempre un rivoluzionario perchè non si adatta all’idea comune. Ci crediamo e lavoriamo in questo senso, poi non sappiamo se basterà”.

S’è parlato molto del Napoli, la settimana di lavoro è stata normale? “Sì, anche se atipica perchè di sei giorni. Affronteremo una gara di enormi difficoltà ed i ragazzi lo sanno”.

Sul mercato: “Mi dispiace ogni volta che leggo il giocatore richiesto da Sarri, il mio pupillo, è tutto falso, io non ho fatto alcuna richiesta. Mi dà molto fastidio, non è vero e lo sapete anche voi”.

Su Frosinone: “La partita è di soddisfazione, anche se resta il rammarico del gol preso per superficialità, quello che non deve mai accadere perchè sono attitudini mentali. La testa deve essere collegata sempre al 100%”.

L’errore da non commettere domani? “Domani è una gara difficile anche senza commettere errori. Bisognerà essere poco appagati, poco contenti di quanto fatto e determinati su quello che c’è da fare”.

Per Bonucci il Napoli è favorito. Fastidioso o giusto riconoscimento? “Non ce ne può importare di meno. Bonucci fa il suo lavoro, io faccio il mio. Io in tempi non sospetti ho detto che la Juventus è la favorita con quattro scudetti di fila, la finale di Champions ed un budget nettamente superiore a tutti”.

Cos’è cambiato dalla gara dell’andata? “Abbiamo lavorato molto da allora, noi eravamo in costruzione e loro invece un gruppo consolidato. Dopo quel ko dissi che saremmo arrivati nei primi sei, molti ridevano ed invece siamo forti. Il Sassuolo ha vinto contro Juventus ed Inter, ha pareggiato con Roma e Fiorentina e per noi è una prova difficile contro un avversario pericoloso, in una situazione che dopo l’Inter abbiamo fallito”.

Zavettieri: “Migliorini andrà via. Domani vincere ad ogni costo” (VIDEO)

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Per la consueta conferenza stampa della vigilia del match tra Juve Stabia e Melfi, si è presentato in sala stampa al Menti il tecnico Nunzio Zavettieri.

Ecco le parole del tecnico calabrese, tra il match di Foggia e quello di domani con i lucani:

“Il match di Foggia fa ormai parte del passato, siamo felici della prestazione e del punto ma domani voglio una squadra cattiva, che non abbia paura di giocare in casa. I tifosi devono aiutarci e sostenerci, non intimorire i ragazzi. I miei ragazzi devono giocare con voglia su tutti i palloni, domani è la prima gara in casa dopo la morte di uno storico tifoso e abbiamo il dovere di ricordarlo e di dedicargli una bella vittoria. Sul modulo deciderò domani, abbiamo bisogno di contenere le individualità del Melfi, che ha tanti giocatori giovani ma al tempo stesso forti.

Ripa?

Ha avuto altri problemi, attendiamo il consulto medico per sapere come stia.

De Risio e Vella?

Non sono convocati per domani.

Migliorini?

Non sarà convocato, anzi ne approfitto per ringraziarlo per la professionalità e per l’impegno che ha sempre profuso con la maglia della Juve Stabia.”

CulturArt: lotta alla disoccupazione giovanile

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Santa Maria la Carità. Nasce il progetto CulturArt: combating youth unemployment. Uno scambio culturale approvato dall’ Agenzia Nazionale Giovani, attraverso il programma europeo Erasmus plus. L’iniziativa, finanziata dall’ Unione Europea, consiste in uno scambio culturale che avrà come tema quello della disoccupazione giovanile e il modo per combatterla. Un ruolo importante lo avranno i mestieri storici che spesso non sono per nulla praticati. Lo scambio punterà anche a far conoscere le realtà del  comprensorio e valorizzarle come gli scavi di Pompei, i pastifici di Gragnano. Allo scambio prenderanno parte ragazzi provenienti dalla Bulgaria, Estonia, Lettonia, Macedonia, Romania e ovviamente dall’Italia ed avrà inizio alla metà di Marzo con una durata di nove giorni. Tante le attività che saranno svolte, alcune delle quali a contatto con gli imprenditori locali che avranno modo di raccontare la propria esperienza. 

 

Un progetto che tende a contrastare la disoccupazione giovanile che rappresenta un vero problema per molti paesi europei, tra cui l’Italia e, in special modo, il sud della penisola. L’idea è nata dal gruppo SMLC2015 e lo stesso coordinatore, Ferdinando Di Ruocco, si dice contento. 

 

 “È un enorme soddisfazione per me e per tutto il gruppo che ha lavorato alla stesura di questo progetto, afferma. Sono certo che questa può essere una grande opportunità per il nostro territorio, per dimostrare all’Europa che abbiamo tanto da valorizzare, non a caso il progetto coinvolgerà un po’ tutte le città del nostro comprensorio, da Gragnano a Pompei, passando per Santa Maria la Carità e Castellammare di Stabia.”

 

Costanzo Federico

 

PESCARA-LIVORNO: SI RICOMINCIA

Dopo la sosta invernale, il Pescara torna di scena all’Adriatico-“Cornacchia” per disputare la prima giornata del girone di ritorno del campionato cadetto. Ospite del Delfino sarà il Livorno guidato da Bortolo Mutti, il quale è subentrato a stagione in corso a Christian Panucci, senza tuttavia riuscire ad ottenere risultati convincenti.

La formazione labronica, infatti, manca all’appuntamento con il successo dallo scorso 31 ottobre, vale a dire dall’undicesima giornata, quando i toscani riuscirono a sbarazzarsi per 2-0 del Trapani. Da allora solo pari e sconfitte per l’undici amaranto, caduto anche nell’ultima giornata disputata a Lanciano con il punteggio di 2-1. La cura Mutti sembra non avere sortito gli effetti sperati, e il presidente Spinelli, in caso di dèbacle anche in riva all’Adriatico, potrebbe rivalutare la situazione tecnica del suo team, richiamando alla sua corte Panucci.

Proprio con Panucci sulla panchina labronica, il Pescara all’andata rimediò un pesante 4-0 al “Picchi”, uscendo con le ossa rotta dallo stadio labronico. Attualmente, la situazione è virata nettamente a favore dell’undici abruzzese, che forte del quarto posto in classifica e delle 4 vittorie consecutive, sembra essere sempre più lanciato verso ambiziosi traguardi. Occhio, però, al Livorno che, sebbene in crisi, a Pescara cercherà di risollevare le proprie sorti, dal momento che l’organico maremmano, nel quale militano gli ex, Pinsoglio, Vantaggiato e Pasquato , è di ottimo livello. Attenzione quindi a non sottovalutare una squadra, in crisi di risultati, ma dalle motivazioni sempre vive ed accese.

Nel Pescara saranno assenti Memushaj e Torreira. Arbitro dell’incontro sarà il Sig. Serra di Torino. Appuntamento alle ore 15:00 di sabato 16 gennaio, in una giornata che il meteo prevede gelida a Pescara.

CHRISTIAN BARISANI

STEPCHILD ADOPTION (Lo Piano – Santarossa)

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Sono quasi trentanni che in Italia si discute sulle unioni civili, sull’ultimo disegno di Legge di Monica Cirinna’ (PD), si combatte da un anno senza che sia stata ancora trovata la strada maestra. Questo e’ un tema ostico per tutto il Governo di maggioranza, se prima Renzi pensava di poterlo risolvere entro il 2015, ora tutto slittera’ a Marzo 2016.

 

La questione pur essendo antica, e’ quantomai attuale: riguarda il riconoscimento ai conviventi di fatto sia che siano omosessuali che eterosessuali dei diritti che ha una coppia sposata. Ne citiamo solo 2 il diritto alla reversibilita’ della pensione e di subentrare neil canone d’affitto. La riforma andra’ all’esame dell’aula del Senato il prossimo  il 28 Gennaio, poi, dopo il voto della Camera, sempre che si raggiunga la maggioranza necessaria per la sua approvazione diventerebbe Legge dello Stato Italiano. 

 

In Italia sono oltre 900 mila le coppie di fatto che non vogliono o non possono sposarsi, in molti paesi sviluppati dell’Europa occidentale e centrale sono stati riconosciuti gia’ da tempo i matrimoni gay o le unioni civili. L’Italia è rimasta la sola nazione, tra quelle avanzate, a non riconoscere diritti alle coppie conviventi.

 

Ognuno ha il diritto di vivere la propria vita, libero da tabu’, o da diktat di falso perbenismo, sessualita’ compresa, in tanti Paesi  non solo Europei, e’ valido il matrimonio fra appartenenti allo stesso sesso, parliamo di persone grandi e vaccinate che e’ giusto che abbiano ottenuto questa liberta’.

 

Ma quando parliamo di “stepchild adoption”,un’ espressione inglese per indicare la possibilità di adottare il figlio biologico del compagno, i cattolici del Nuovo centrodestra, secondo partito della maggioranza, contestano la riforma e soprattutto la possibilità di adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale.  

 

Il discorso assume una dimensione del tutto diversa, in quanto tratta un tema delicatissimo quello dell’adozione di minori. In seno alla maggioranza 37 dem cattolici, non sono d’accordo, siamo di fronte non a una scelta politica ma etica e morale al tempo stesso.. I minori non scelgono la propria famiglia, e quando il rapporto tra genitori si deteriora, i figli diventano spesso merce di ricatto fra i separati. 

 

In Italia i matrimoni che completano la loro storia in meno di 2 anni sono migliaia, il concetto famiglia da anni ha iniziato un periodo di oscurantismo, se la Legge Cirinna’ dovesse essere approvata, tutti i Parlamentari potrebbero pentirsi amaramente della loro scelta, vista che questa discutibile scelta ricadrebbe anche sui propri figli.

La Notte Brava Di Capodanno (Lo Piano Santarossa)

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In questi ultimi anni in in tutta l’Europa abbiamo avuto un flusso abnorme e ininterrotto di profughi, ne sono sbarcati centinaia di migliaia, questa vera e propria migrazione bibblica non si prevede che possa interrompersi a breve termine. La maggior parte di essi non hanno avuta altra scelta che scappare dalle proprie terre martoriate da anni di carestie, guerre tribali, fratricide e di religione.
Per migliaia di loro scappare dalle proprie case e abbandonare la propria terra,, era ed e’ l’unica salvezza possibile, luoghi dove la vita di una persona ha valenza zero, Quante volte abbiamo assistito a carneficine di massa, uomini donne e bambini passati per le armi solo per un sospetto, 
 
L’Italia non e’ un Paese ricco, ne’ tantomeno benestante, per tanti nostri connazionali e’ giornaliera la lotta alla sopravvivenza, noi non possiamo continuare  ad accoglier un numero spropositato di profughi, e dare loro quanto viene negato a gran parte dei nostri concittadini. 
 
Quando un profugo entra in Italia, ha garanzie; due pasti caldi al giorno, una colazione, del vestiario, una paghetta mensile, una scheda telefonica e un posto sicuro dove dormire. Viene spontanea la domanda perche’ non concedere anche ai nostri connazionali indigenti un simile trattamento, non parlo dei nullafacenti per natura, ma di un’infinita’ di gente che continua a vivere ai limiti dell’indigenza, di coloro che hanno perso lavoro e dignita’ o di coloro che  rovistano nei cassonetti dell’immondizia nella speranza di trovare qualcosa che possa tramutarsi in cibo. 
 
Questa vergogna non sembra interessare il nostro Governo, sempre pronto ad essere magnanimo con persone che non sempre si sono dimostrate quantomeno grate per il trattamento loro riservato.
 
Dopo gli episodi di violenza in Colonia durante la notte dei delinquenti extracomunitari di Capodanno, 650 fino ad oggi sono state le denuncie presentate da donne molestate, aggredite, scippate , molti Governi hanno intenzione di chiudere i confini, i controlli su chi entra e esce saranno molto piu’ attenti, non e’ salutare avere come vicino di casa una persona che al momento opportuno cambia faccia ed e’ un possibile criminale pronto a colpire.
 
Sarebbe giusto che anche le nostre autorita’ prendessero le giuste misure, che rendessero sicuri i propri concittadini e i nostri confini. Chi delinque viene espulso? e’ come dare un premio al delinquente, il rimpatrio viene pagato, poi a stretto giro di posta il “reo” torna con un’altro barcone, e la storia si potrebbe ripetere all’infinito. 
 
Anche in Italia tanti sono stati gli episodi di violenza, abbiamo avuto delitti, stupri, aggressioni selvaggie, solo per citare i reati piu’ gravi, si perdono tra le pagine della cronaca reati di minore valenza criminale. 
 
Sarebbe ora di voltare pagina, anche se i giornali di Stato parlano di rinascita economica, la realta’ in cui si vive in Italia e’ totalmente diversa, noi tutti abbiamo bisogno non di elemosine ma di certezze sia dal punto di vista lavorativo che della nostra sicurezza.

Melfi mai vittorioso a Castellammare. Tutti i precedenti

Juve Stabia e Melfi, si sono affrontate a Castellammare allo stadio “Romeo Menti” in gare di campionato quattro volte, mai i lucani sono riusciti a portare l’intera posta in palio a casa; un pari e tre vittorie dei gialloblù. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1967 / 1968 – Campionato di Serie D girone ‘ G ‘

9° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MELFI 1 – 0 gol vittoria delle vespe dell’attaccante stabiese di nascita Alfonso GIORDANO.

– 2004 / 2005 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

19 settembre 2004 – 2° giornata d’andata: JUVE STABIA – MELFI 2 – 2 (arbitro Dino Tommasi di Bassano del Grappa) vespe subito in vantaggio dopo due minuti con il bomber Sandro AMBROSI su calcio di rigore, ad inizio ripresa raddoppio stabiese da parte del capitano Carmine DI NAPOLI; a venti dalla fine Ferrara accorcia le distanze prima e poi a due dalla fine realizza la rete del pareggio per i lucani.

– 2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘

29 novembre 2009 – 15° giornata d’andata: JUVE STABIA – MELFI 2 – 1 (arbitro Gennaro Palazzino di Ciampino) come nell’ultimo precedente al “Menti”, vespe subito in vantaggio dopo quattro minuti con Marco CAPPARELLA che poi raddoppiò alla mezz’ora; nella ripresa per i gialloverde accorciarono le distanze con La Porta.

– 2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

14 dicembre 2014 – 17° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MELFI 2 – 0 (arbitro Daniel Amabile di Vicenza) le reti gialloblù entrambe nel primo tempo nell’arco di quattro minuti prima Matthias LEPILLIER e poi con un calcio di rigore realizzato da Samuel DI CARMINE.

Giovanni Matrone

L’ORDA AZZURRA – Ore 20 per una puntata speciale con tanti ospiti e curiosità

Questa sera non perderti l’appuntamento con L’Orda Azzurra, il programma che va in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web la radio ufficiale di Vivicentro.it. Tutto quello che c’è da sapere sul Napoli, sempre live…

A condurre il programma, Ciro Novellino (giornalista di Vivicentro) e al suo fianco Mario Vollono (vicedirettore di Vivicentro). Tanti ospiti al telefono e in studio, ma i protagonisti siete voi, come sempre. Mandate i vostri messaggi sulla pagina Facebook della radio, o chiamate allo 081 048 73 45 oppure mandare un messaggio Whatsapp al 338 94 05 888.

Gli ospiti di questa sera: Salvatore Bruno, ex Sassuolo e Juve Stabia, Marco Capparella, ex Napoli e Juve Stabia, e il presidentedel Club Napoli Rimini Azzurra, Vincenzo Luisi.

Non mancate, L’Orda Azzurra sta arrivando…!

Come sempre potrete ascoltarla in diretta a questo indirizzo:

dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/tracce-di-lorda-azzurra

Laviano: “Melfi squadra in forma. Soumarè ed Herrera top player”

 

Vittorio Lariano

Nel corso della puntata di lunedì de “Il Pungiglione stabiese” programma radiofonico a cura della redazione di Vivicentro, in onda su ViviRadioWeb, abbiamo presentato la gara di domani tra Juve Stabia e Melfi raccogliendo le considerazioni del collega di Melfi, Vittorio Laviano:

“Il Melfi ha chiuso bene l’anno vincendo ad Agrigento e ha iniziato bene il 2016 vincendo 2-0 con il Catanzaro, è una squadra che sta bene e sta attraversando un buon periodo di forma iniziato con il cambio in panchina e con l’arrivo di Ugolotti, il quale ha dato un’identità alla squadra che con il nuovo allenatore ha raccolto due vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, risalendo la china.

I gialloverdi sono una squadra giovanissima che punta tanto sulla forma atletica dei propri giovani atleti, è una squadra ordinata che si è anche rinforzata con gli arrivi di Giron e Soumarè dall’Avellino e di Ingretolli dal Pescara.

All’andata il Melfi sfoderò una grandissima prestazione e riuscì a vincere 2-0 con la doppietta di Cason, che sarà squalificato per la trasferta di Castellammare.

Il top player del Melfi?

Credo che Herrera, ex Lecce e Avellino, sia il punto di forza della squadra. Il sudamericano ha piedi fatati e la salvezza della squadra passa da lui e credo da Soumarè, grandissimo giocatore arrivato solo pochi giorni fa. È arrivato per rilanciarsi dopo i mesi bui di Avellino. In primavera, con l’Anderlecht, ha fatto la differenza segnando anche al Barcellona. Penso diventerà l’uomo simbolo del Melfi, già sabato con il Catanzaro ha segnato e ha fatto vedere di essere di categoria superiore. L’unica certezza per sabato è forse la presenza delle due punte, Masini e Soumarè sono in forma e daranno una grande mano anche a Castellammare.”

Niente ritiro pre-partita a Castel Volturno, Sarri stupisce ancora

Non ci sarà ritiro pre partia a Castel Volturno questa sera. L’ha deciso maurizio Sarri che dopo la rifinitura manderà tutta la squadra a casa per poi ritrovarsi domattina nelquartier generale partenopeo per poi giocare in serata il match contro il Sassuolo di Di Francesco.

Improbabile l’arrivo di Maksimovic, Barba probabile…

La Gazzetta dello Sport scrive sul difensore centrale cercato da Giuntoli: “Per il rinforzo in difesa, dunque, Giuntoli ha in piedi due situazioni che rimangono abbastanza complicate. La prima è legata al serbo del Torino Nikola Maksimovic (pallino di Sarri già dall’estate), per il quale il presidente granata Urbano Cairo è sempre fermo sulla sua richiesta: vuole 25 milioni di euro. De Laurentiis sarebbe disposto ad arrivare a 20 milioni da pagare con una formula da studiare. Al momento, pare improbabile che il giocatore possa arrivare. E si è complicata la trattativa per Federico Barba, in scadenza di contratto con l’Empoli nel 2017. Il presidente Corsi s’è detto contrario alla cessione del 22enne, perché non vuole squilibrare l’organico di Giampaolo che, fin qui, ha ottenuto risultati straordinari. Ma Giuntoli non è convinto dell’intransigenza dell’Empoli e aspetterà la prossima settimana per tentare l’affondo”

Valdifiori: “Voglio diventare importante per il Napoli!”

Mirko Valdifiori ha dichiarato al mensile È Azzurro: “Il Napoli non teme nessuno, nè in Italia nè in Europa. Voglio diventare importante per questa squadra, il presidente De Laurentiis mi ha cercato personalmente e devo ricambiare la sua fiducia. Reina e Higuain sono due grandi campioni, mi hanno impressionato in campo e fuori. A Napoli mi trovo bene, sto già imparando il napoletano e la sera con gli amici mi piace cantare le canzoni napoletane al karaoke”