La Gazzetta dello Sport scrive: “Polpo che va, Marekiaro che viene. A un certo punto la scorsa estate la Juve ci ha provato davvero a portare a casa Marek Hamsik. Erano i giorni in cui abbondavano le tentazioni per Paul Pogba. Il dialogo tra i due club, però, ha portato a un sostanziale nulla di fatto. Innanzitutto per l’indisponibilità di De Laurentiis a privarsi del suo capitano, ma anche per la difficoltà bianconera ad aprire il dialogo sul passaggio di Rugani al club azzurro. Sì, perché Maurizio Sarri stima tanto il giovane difensore che ha svezzato a Empoli e lo avrebbe scritturato volentieri. In realtà il corteggiamento bianconero per lo slovacco era cominciato nella scorsa primavera, cioè nel momento più duro per Marek sotto la gestione di Rafa Benitez. In un ruolo non suo, si sentiva un pesce fuor d’acqua. Ecco perché la tentazione juventina non lo lasciava insensibile. Poi, però, l’approdo di Sarri ha medicato le sue inquietudini. Così quando De Laurentiis ha chiuso la porta a Marotta, lui non ha opposto resistenza. Del resto a Napoli si trova bene sotto tutti i punti di vista, ha anche comprato casa. Inoltre il suo contratto scade nel 2018 e tuttora gli permette di guadagnare oltre 3 milioni a stagione. Né il suo agente Juraj Venglos dà segni di impazienza. E rimanda l’argomento rinnovo a fine stagione”.
Fassone: “Lavorare con De Laurentiis non è semplice, alla Juve ero più tranquillo”
Marco Fassone, ex dirigente di Juventus e Napoli, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport:
Fassone, cosa le porta alla mente Juventus-Napoli?
«Tanti bei ricordi perché nella parte della mia vita dedicata al calcio Juve e Napoli occupano 9 stagioni ricche di esperienze ed episodi positivi».
La sua avventura alla Juventus è stata più lunga, dal 2003 al 2010.
«Sono arrivato dopo che la società bianconera e i dirigenti del Comune avevano firmato il contratto di acquisizione dei diritti di superficie dello stadio Delle Alpi per 99 anni. Nel club fu costituita una divisione dedicata al progetto del nuovo stadio e io dovevo guidarla. La Juve era una realtà fortissima e lì ho imparato tanto prima lavorando sullo stadio, poi nel marketing e nelle vendite».
Vedendo lo Juventus Stadium adesso cosa prova?
«Sono orgoglioso perché questa opera ha occupato tantissimo del mio tempo. Nei primi anni mi dedicavo solo a quello, poi le mie competenze sono state aumentate. Lo Stadium è figlio di due progetti diversi, il primo interrotto nel 2006, ma è un impianto molto bello e azzeccato».
Dopo Calciopoli ha lavorato con Andrea Agnelli. Com’è come presidente?
«Molto bravo e per lui parlano sia i numeri sia i trofei vinti. Ha dato alla società una continuità importante di risultati e di ricavi. La Juventus con Agnelli dà la sensazione di essere una macchina solida e rodata».
Qual è la dote principale di Agnelli?
«E’ un grande lavoratore: arriva in un ufficio presto e va via tardi. E’ molto pragmatico e ha saputo coniugare con abilità il nome importante che porta con la sua grande passione juventina».
Qual è invece la dote migliore di De Laurentiis?
«La capacità di prevedere quello che succederà».
E’ stato più complicato lavorare con De Laurentiis o con Agnelli?
«Lavorare con De Laurentiis non è stato semplice perché De Laurentiis va capito rapidamente: con lui devi adattarti a un presidente molto operativo anche sulle piccole cose. A Torino il rapporto con la proprietà c’era in occasione dei cda o delle grandi decisioni da prendere, mentre a Napoli il contatto era quotidiano, magari anche solo per decidere della rizollatura dei campi perché De Laurentiis segue tutto in prima persona».
Come è stata l’esperienza al Napoli?
«Molto bella e molto diversa rispetto a quella alla Juve. De Laurentiis per primo mi ha dato la possibilità di avere una direzione generale e di allargare le mie competenze. Poi è inevitabile che le differenze ci fossero perché le strutture dei due club erano diverse. La Juve è molto simile alla grande industria italiana, il Napoli alla piccola-media impresa, ma si tratta comunque di due modelli di successo».
Se guarda adesso Juventus e Napoli, dove rivede più del lavoro di Fassone?
«Inevitabilmente nella Juventus perché lì sono stato 7 stagioni, mentre a Napoli solo un paio. A Torino prima di tutto c’è lo stadio del quale ho coordinato i lavori, ma c’è anche una direzione commerciale guidata da uno dei ragazzi cresciuti con me (Giorgio Ricci, ndr) grazie ai modelli di riferimento ereditati da Romi Gai. A Napoli ho avuto meno tempo: le idee che volevo portare avanti, come per esempio il nuovo stadio o un centro sportivo, non ho avuto tempo di svilupparle perché nel 2012 scelsi di cambiare e di sposare il progetto Inter».
Che partita sarà Juventus-Napoli?
«Bella perché si affronteranno le due squadre che giocano il più bel calcio d’Italia. Non mi aspetto un match iper tattico e per questo prevedo che ci saranno spettacolo e gol. Magari finirà in pareggio».
Da dirigente quali operazioni di mercato legate a Juve e Napoli avrebbe voluto concludere?
«Tra i giocatori della Juve sicuramente Dybala. All’Inter avevamo provato la scorsa estate ad acquistarlo, ma non ci siamo riusciti: è un calciatore che ai bianconeri darà grandi soddisfazioni. Tra i calciatori del Napoli dico… Cavani. Non c’è più, ma De Laurentiis e Bigon hanno avuto una grande intuizione a portarlo a Napoli per una cifra bassa e rivendendolo per oltre 60 milioni».
Il calcio italiano secondo lei va verso un duopolio Juventus-Napoli?
«Non credo perché mentre per la Juve é normale lottare per il titolo, in virtù delle sue dimensioni e della sua ricchezza economica, il Napoli oggi sta compiendo un’impresa grandiosa ma eccezionale. In futuro immagino che le due milanesi e la Roma, risolti i loro problemi attuali, torneranno a recitare un ruolo di primissimo piano».
Bosso incanta al piano: “La musica, come la vita, si fa soltanto insieme” (VIDEO)
Carlo Conti presenta Ezio Bosso, il compositore e direttore d’orchestra in sedia a rotelle. “La musica è una fortuna – spiega il compositore – e, come diceva il grande maestro Claudio Abbado, è la nostra vera terapia”.
“Gli uomini tendono a dare per scontato le cose belle – continua Bosso – ma ogni tanto a tutti capita una stanza buia e piccola. Noi siamo dodici stanze (allude ’The 12th Room’, il suo ultimo album), nell’ultima ricordiamo la prima, quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non vediamo, ma nell’ultima la vediamo perché siamo pronti a ricominciare”.
Bosso esegue al pianoforte ’Following a bird’ (ndr: VIDEO), contenuto nel suo album ’The 12th room’, brano che “mi fa riflettere sul fatto di perdersi per imparare a seguire – spiega il compositore – perdere i pregiudizi, le paure, perdere il dolore ci avvicina”.
In platea, al termine dell’esecuzione, c’è una standing ovation da parte di tutto il pubblico e della sala stampa. “Non solo hai suonato a Sanremo – commenta il presentatore – ma hai anche ottenuto una standing ovation, come professionista e come uomo”.
“Ricordatevi sempre – conclude il compositore – che la musica come la vita si può fare solo in un modo: insieme”.
Attenzione spasmodica e consigli ai difensori: Sarri chiede semplicità
La Repubblica scrive su Sarri e gli allenamenti in vista della Juve: “Un Napoli solido e compatto. Maurizio Sarri sta cucendo l’abito giusto per lo Juventus Stadium. Perché sabato sera tutto dovrà funzionare alla perfezione. E così l’allenamento dedicato ai difensori è intenso. Il drone non decolla (per il vento) e quindi è necessario l’occhio navigato dell’allenatore che si dedica al quartetto titolare (Hysaj-Albiol- Koulibaly-Ghoulam). Consigli, suggerimenti e un’attenzione spasmodica ai movimenti di Morata e Dybala, tandem offensivo poco incline a dare punti di riferimento. L’allenatore è attento a tutto: chiede semplicità e incoraggia le giocate dei campioni. Sarri si affiderà a loro per fare risultato allo Juventus Stadium”.
I gruppi organizzati del tifo hanno caricato il Napoli a Castel Volturno
Come riferisce la Gazzetta dello Sport a Castel Volturno c’è molta concentrazione in vista del match controla Juve. Sarri e la squadra stanno sempre sul pezzo e come al solito si sono isolati dall’entusiasmo di una città intera che sogna l’impresa allo Juventus Stadium. Ieri nel quartier generale partenopeo si sono visti pure i gruppi organizzati della tifoseria napoletana per dare carica alla squadra. Lo zoccolo duro del tifo Napoli non sarà in trasferta per il divieto imposto dal Casms, ma anche per mantenere fede alla promessa di non andare in trasferta in segno di protesta della tessera del tifoso. Intanto è preannunciato un Higuain in forma straordinaria, altro gol fantastico in partitella davanti a Maurizio Sarri.
De Magistris: “Juve-Napoli? Da pazzi la proposta di Carlo Conti. De Laurentiis mi ha invitato a Torino”
Il Sindaco di Napoli è intervenuto ai microfoni di Premium Sport. Così il primo cittadino Luigi De Magistris sulla super sfida con la Juventus:“A Napoli sono tutti concentrati su questa partita, ci sarà il coprifuoco, tutti guarderanno la partita. Senza i tifosi del Napoli? Dispiace che i tifosi non possono andare a vedere la partita. Andrà a vedere la partita? Sono stato invitato e lo ringrazio De Laurentiis, ma ci ho pensato e penso che non sia giusto andare a vedere la partita quando i nostri tifosi non possono farlo. Seguirò il consiglio di Carlo Conti di registrare la partita? Impensabile, non capisco come si possa guardare il Festival di Sanremo e poi dopo vedersi la partita registrata. E’ una cosa da pazzi. Sarri? E’ un combattente. Prossimi suoi obiettivi potrebbero essere Scudetto e imparare il napoletano”.
Higuain: “Per lo Scudetto dipende da noi. Con la Juve un derby. Sogno di avvicinarmi sempre più a Maradona”
Gonzalo Higuain ai microfoni della Rai: “Scudetto? Dipende da noi, dobbiamo restare coi piedi per terra. I rigori? Quelli sbagliati sono solo un brutto ricordo. Da quei momenti sono cresciuto ulteriormente. E quest’anno me lo sto godendo tutto. Un giorno all’improvviso? Canzone molto bella. Maradona? Sogno sempre di avvicinarmi a lui, sarebbe magnifico. Juve? C’è tanta voglia di scendere in campo. Sarà come un derby”.
Mammellaggio A…. Catena (Mauro Lo Piano)
Stepchild Asinum (Mauro Lo Piano)
Sanremo, Patty ed Elio: riparte la gara
SANREMO – Si è aperta con due delle Nuove proposte la seconda serata del Festival di Sanremo, dopo una prima serata benedetta da ottimi ascolti. La gara riprende, in campo gli altri dieci Campioni, dopo i Dieci già ascoltati ieri sera, e quattro Nuove proposte che si confrontano in una sfida a coppie. E’ la serata di Nicole Kidman, superospite all’Ariston, ma ci saranno anche Eros Ramazzotti, Nino Frassica, il maestro Enzo Bosso e la cantante Ellie Goulding.
Casertana-Juve Stabia, parte la prevendita
Teatro Elfo Puccini di Milano: stagione da febbraio a giugno 2016
Nuovi incontri quelli con Stefano Bollani e Valentina Cenni, un pianista eclettico e un’attrice-danzatrice nel surreale La regina Dada (5 – 10 aprile); con Ugo Dighero diretto da Giorgio Gallione nell’Apocalisse da Nicolò Ammaniti (18 – 22 aprile); con Eros Pagni nel Sindaco del rione sanità (8 – 14 febbraio) di Eduardo e con Saverio Marconi nel “romanzo in forma drammatica” di Cormac McCarthy Bianco o Nero (6 – 10 giugno). Tra teatro e musica si muovono Paolo Sassanelli, Luciano Scarpa e l’Orchestra Musica da Ripostiglio (reduci dal successo di Servo per due con Pierfrancesco Favino) che propongono La leggenda del Favoloso Diango Reinhardt (6 – 10 giugno).
ISCHIA RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI A CASAMICCIOLA, IN VISTA DELLA TRASFERTA DI AGRIGENTO
Dopo la vittoria contro il Catania, l’Ischia Isolaverde ieri ha svolto la seconda seduta di allenamento in vista del match con l’Akragas, la prima settimanale in terra isclana. I gialloblu agli ordini di Mister Di Costanzo hanno lavorato al campo “Monti-Di Meglio” di Casamicciola.
Agli ordini del tecnico ex Messina e del suo staff c’erano ieri tutti gli elementi in rosa, ad esclusione dell’infortunato Giampaolo Sirigu (sempre alle prese con problemi alla coscia sinistra) e del portiere Rino Iuliano, messo KO dalla febbre. Davanti ad un gruppetto di tifosi, i gialloblu hanno lavorato su una metà campo della struttura del Monte Tabor, impegnati in gruppi in esercitazioni di potenziamento con le bande elastiche e con ostacoli, e in veloci partite cinque contro cinque. Dopo un’ora di lavoro intenso sotto gli occhi attenti del preparatore Argano e del collaboratore Aldo Silvano, i gialloblu si sono cimentati – sempre sulla metà campo – in una partita undici contro undici: Mister Di Costanzo ha letteralmente mischiato le carte, con Kanoute e Pablo “Cavani” Barbosa da un lato e la coppia Manna-Gomes dall’altra. Durante questa fase dell’allenamento i giocatori hanno seguito le chiare direttive del tecnico , che ha chiesto ai suoi ritmo e fraseggi veloci, con massimo due tocchi nella fase di costruzione del gioco e tocchi liberi nell’area avversaria. Tra i giocatori ieri al lavoro al campo “Monti” spiccavano il centrocampista Manuele Blasi ,apparso in crescita dal punto di vista fisico e già a suo agio con i nuovi compagni di squadra e il terzino sinistro Giuseppe Pugliese, ex Verona e Monza in prova dalla giornata di lunedì.
Individuati 2 scafisti. Consegnati alle autorità greche (VIDEO)
Sono 2 gli scafisti individuati e consegnati alle autorità greche la scorsa notte dall’equipaggio della motovedetta CP 322 della Guardia Costiera italiana, al termine di un soccorso ad un natante alla deriva con a bordo 18 migranti nelle acque a nord di Samos. I due, di sedicente origine turca, erano alla guida di un’unità priva delle dotazioni di sicurezza, sulla quale trasportavano altre 16 persone di dichiarata origine siriana, quando a poche miglia dalla costa l’unità ha avuto un’avaria. A soccorrere i migranti in difficoltà è stata la motovedetta della Guardia Costiera italiana, in quel momento impegnata in attività di pattugliamento. Dopo aver raggiunto il natante, l’equipaggio della CP 322 ha tratto in salvo tutte le persone a bordo, tra cui donne e bambini. A bordo dell’unità, i militari della Guardia Costiera hanno individuato i due probabili scafisti, i quali – secondo quanto dichiarato dai migranti soccorsi – sarebbero stati intenzionati ad abbandonare tutti su una scogliera nei pressi dell’isola.
Notte impegnativa anche nelle acque prospicienti l’isola di Kos, dove l’equipaggio della motovedetta CP 292 della Guardia Costiera italiana ha tratto in salvo 10 migranti, tutti uomini di sedicenti origini afghane e pakistane. I migranti navigavano a bordo di una piccola unità gonfiabile a remi.
Ad oggi sono complessivamente 285 i migranti soccorsi dalle due unità della Guardia Costiera italiana, presenti dallo scorso 25 gennaio nel Mar Egeo su richiesta dell’agenzia europea Frontex.
De Magistris: “Napoli non è soltanto baby gang, no ai militari in strada ma più poteri al sindaco”. CONCHITA SANNINO*
L’ex pm d’assalto che dal 2011 guida Palazzo San Giacomo: “La battaglia contro la camorra passa dal Comune. Dal Viminale un aiuto, ma non basta”.
- Così gli adolescenti perduti di Napoli vivono come sicari adulti. E controllano la città. DARIO DEL PORTO
- Franco Roberti: “Napoli, così una generazione di ventenni spietati ha rimpiazzato i boss”. DARIO DEL PORTO
- Mitra, magnum e calibro 9: l’arsenale delle baby gang che tiene in scacco Napoli. DARIO DEL PORTO
- Napoli, le pistole dei ragazzi invisibili e quelle vittime senza colpa. ROBERTO SAVIANO*
Leicester, Ranieri: “Juve-Napoli? Il fattore campo peserà”
Al Corriere dello Sport ha parlato Claudio Ranieri, allenatore del Leicester City ed ex Juventus e Napoli:
Juventus-Napoli è decisiva per lo scudetto?
«No, non lo è in nessun caso. Sarà invece uno scontro bellissimo. Il Napoli è avvantaggiato dai due punti in più in classifica, ma dall’altra parte c’è una squadra abituata a lottare e stare sempre ai vertici, in più gioca in casa e in certe partite il fattore-campo pesa. E’ una gara da tripla».
Fattore-campo… doppio, visto il divieto per i tifosi napoletani.
«E’ un peccato che non possano andare a Torino, allo spettacolo mancherà qualcosa. Sono decisioni difficili da comprendere perché non si dovrebbe mai privare una partita della gente e la gente della partita. Lo sport è la felicità di chi tifa».
Morgan è il suo Koulibaly?
«No, non si somigliano. E’ capitano della nazionale giamaicana ed è un altro giocatore di grande esperienza con una forza fisica spaventosa. Dalla stagione scorsa a oggi non si è mai fermato”.
Sarri e squadra hanno scelto un approccio diverso dalla città in vista della Juve
La Repubblica scrive su Sarri e squadra: “Sarri e i giocatori, invece, hanno scelto un approccio diverso, improntato alla massima concentrazione. Il messaggio è stato recepito dagli appassionati: ieri pomeriggio l’esterno del centro tecnico di Castel Volturno ha offerto la solita piccola cornice dei fedelissimi a caccia di autografi. Nessun esodo, dunque, quasi a voler rimarcare la scelta di lasciare serena la squadra che sembra avvolta da una coltre impercettibile ma allo stesso tempo impermeabile alla febbre azzurra che si respira ovunque”.
Callejon a luglio era in procinto di lasciare Napoli per la Spagna, ma ha ritrovato la fiducia
La Gazzetta dello Sport scrive su Callejon: “Rispetto alle previsioni estive, è tutt’altro Napoli. Ed è anche un altro Callejon che a luglio era stato in procinto di lasciare, avrebbe voluto ritornare in Spagna. Ma le pressioni di Sarri sono servite a restituirgli fiducia, a trasmettergli gli stimoli necessari per affrontare la terza stagione napoletana. Dopo 7 mesi, lo scenario è cambiato. A Torino, il Napoli si giocherà una percentuale importante delle sue possibilità di vincere lo scudetto. Da queste parti ci credono, eccome”.
CURIOSITA’ – Koulibaly ha voluto conservare la sua maschera indossata dai tifosi contro il Carpi
Come riferisce la Gazzetta dello Sport ieri Kalidou Koulibaly era il più sorridente di tutti a Castel Volturno. Il difensore centrale ieri ha voluto conservarsi una maschera che i tifosi hanno indossato in suo onore contro il Carpi per zittire i cori razzisti che hanno colpito il centrale senegalese all’Olimpico contro la Lazio, un modo per legarsi per sempre alla città al di là di quello che può riservare il futuro professionale. Intanto l’agente di Koulibaly è sbarcato a Napoli per iniziare i contatti con il club di De Laurentiis per prolungare il contratto. I primi approcci ci sono stati, ma si vedrà più avanti. Nella testadi Kalidou c’è solo la sfida contro la Juve adesso.
Juve-Napoli, botte di mercato per tre gioielli
Juve-Napoli non finirà sabato sera alle 22.30 allo Stadium ma proseguirà in futuro. Soprattutto sul mercato dove le due società seguono e inseguono giovani talenti che piacciono a tutti e due. A dire il vero è Beppe Marotta che ha virato su giocatori che Aurelio De Laurentiis ed i suoi più stretti collaboratori stanno corteggiando da diverso tempo. Insomma, aspettiamoci di tutto e di più. I tre nomi sono: Klassen e Bazoer dell’Ajax e poi Kramer del Bayer Leverkusen. Ip rimi due sono valutati complessivamente quasi 40 milioni dal club olandese mentre Kramer ad oggi costa almeno 18 milioni. A riferirlo è Tuttosport.





























