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VIDEO VIVICENTRO: Italia Spagna, parla Jorginho

In mixed abbiamo intervistrato il centrocampista della nazionale italiana e del Napoli Jorginho: ”’…un’emozione unica…ho lavorato tanto…”.

GUARDA IL VIDEO:

VIDEO VIVICENTRO: Italia – Spagna, Thiago Motta in mixed

In mixed zone è stato intervistano il centrocampista della nazionale Thiago Motta, guarda il video e ascolta le sue dichiarazioni.

VIDEO ViViCentro – Insigne: “Ibra? Abbiamo Higuain e ce lo teniamo stretto”

Le sue parole

Lorenzo Insigne nel post partita di Italia-Spagna, ha dichiarato ai nostri microfoni su possibile arrivo di Zlatan Ibrahimovic in azzurro a giugno: “Chi non vorrebbe giocare con Ibrahimovic? Lui è un grande, un grande attaccante. Ma abbiamo Gonzalo e intendiamo tenercelo stretto”. Attestato di stima verso il suo compagno di squadra, bomber di grandi qualità, lo dimostra ciò che sta facendo in questa stagione.

Caccia al secondo uomo. Stessa mano fra Parigi e Bruxelles

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Bruxelles ma belle …. (lapresse)

BRUXELLES – Il punto sulle indagini/ Il Consiglio Nazionale abbassa il livello di allerta da 4 a 3, probabile che la cellula che ha colpito in Francia e Belgio sia considerata estinta. Importanti verità potranno arrivare dal pc abbandonato da Ibrahim El Bakraoui

BRUXELLES – La caccia a un secondo uomo, ripreso, poco prima delle 9 del mattino del 22 marzo, dalle telecamere del circuito di videosorveglianza della metropolitana di Maelbeek mentre trascina con sé una borsa e si congeda da Khalid El Bakraoui, il kamikaze che di lì a poco si farà saltare nel secondo vagone di un treno della linea 1, è l’ultimo dettaglio di un’inchiesta di cui non modifica una verità ormai incontrovertibile. Ma che, piuttosto, rafforza. Una stessa mano ha colpito a Parigi e Bruxelles. E la strage del 22 è stata immaginata e pianificata (ancorché eseguita con modalità più devastanti nell’uso e nella quantità degli esplosivi arricchiti da chiodi e bulloni) per essere il calco di quella del 13 novembre. Stesso esplosivo (TATP), identica simultaneità, uso di kamikaze. Le circostanze dunque che i ricercati “allo stato non identificati” siano ora due e non più uno (l’uomo vestito di un giaccone chiaro che ha abbandonato al loro destino i due kamikaze dell’aeroporto di Zavantem e una terza valigia bomba inesplosa), che il commando di martedì scorso fosse di cinque uomini (3 in aeroporto, 2 nel metrò) piuttosto che di quattro, sono utili a tirare una prima conclusione. Di cui qualcosa dice la scelta, fatta in serata dal Consiglio Nazionale per la Sicurezza, di abbassare il livello di allerta terrorismo da 4 a 3. E che due qualificate e diverse fonti di Intelligence – francese e italiana – rendono esplicita così a “Repubblica”: “E’ possibile dire che la cellula di Abdelhamid Abaaoud e Salah Abdeslam, così come è stata ricostruita in questi quattro mesi di indagine, sia pressoché esaurita. La circostanza che martedì scorso sia stato sacrificato l’artificiere, Najim Lachraoui, è il segnale che il gruppo non ha e non aveva più carne da mandare al macello. Questo non significa, evidentemente, che non ci siano in giro per l’Europa altre decine di jihadisti pronti a prendere l’iniziativa e dunque che la minaccia possa considerarsi esaurita. Al contrario. Ma è un fatto che il gruppo Abaaoud-Abdeslam possa dirsi consumato”.

TREDICI MORTI
Nelle parole delle due fonti di Intelligence, come in quella di chi indaga, la consapevolezza di essere arrivati quasi in fondo alla storia di questa filiera franco-belga è sorretta da un numero. Al netto degli oltre venti arresti tra Francia e Belgio, tra il 13 novembre del 2015 e martedì scorso, sono 13 gli jihadisti morti che facevano capo al gruppo. Nove come kamikaze a Parigi. Tre a Zavantem e Maelbeek. E uno a Forest il 16 marzo, abbattuto dai cecchini della polizia durante l’irruzione dell’appartamento in rue des Dries dove si nascondeva Salah Abdeslam. Tutto questo, senza contare il blitz del 18 novembre 2015 a Parigi, quando, in un appartamento a Saint Denis, muore l’architetto dell’orrore, il ring leader della filiera, Abdelhamid Abaaoud. Il sociopatico di Molenbeek, la macchina di odio, da cui tutto era cominciato il 15 gennaio 2015 in quel di Verviers e il cui testimone era stato raccolto proprio da Salah Abdeslam. Con l’obiettivo, alla fine raggiunto, di una nuova strage che eguagliasse l’orrore francese. Secondo un’ipotesi, tornando a fare uso anche di armi da guerra (quelle trovate nel covo di Forest). In ogni caso, e come è accaduto, scegliendo quale bersaglio un aeroporto, come, in quel di Verviers, proprio Abaaoud aveva cominciato a fantasticare.

OBIETTIVI E ORGANIGRAMMI
C’è di più. Indiscrezioni di fonti di polizia, confermate da fonti di intelligence europea con cui le autorità belghe hanno cominciato ad abbozzare ieri un primo modesto scambio di informazioni, segnalano come la scoperta del pc abbandonato da Ibrahim El Bakraoui nel cestino dell’immondizia di fronte all’ultimo covo di rue Max Roos prometta di essere un tesoro informativo. Ben oltre l’audio testamento, prova della disperazione e del senso di accerchiamento di chi ha colpito Zavantem e Maelbeek. In quel computer sarebbe infatti non solo materiale (come riferito dal quotidiano belga “Dernier Heure”) che proverebbe l’interesse della cellula a colpire centrali nucleari in Belgio, ma anche le chiavi per venire a capo dei sistemi di comunicazione e crittazione con cui la cellula di Abaaoud ha comunicato nei mesi che hanno preceduto le stragi del 13. In quel computer, a quanto pare, anche elementi in grado di chiudere su chi è ancora a largo. A cominciare da quel Mohammed Abrini scomparso all’indomani delle stragi del 13 novembre 2015, alla cui pianificazione aveva partecipato. Dato da tempo in Siria (dove si sarebbe rifugiato con la famiglia alla fine del novembre dello scorso anno) potrebbe al contrario essere ancora in Belgio. Se è vero – come spiegano ancora due diverse fonti di intelligence – che nel lavoro di identificazione dell’uomo dal giaccone bianco e ancora senza nome del commando di Zaventem, gli inquirenti belgi hanno prova.

larepubblica / Caccia al secondo uomo. Stessa mano fra Parigi e Bruxelles dal nostro inviato CARLO BONINI

Tuttosport insiste: “Ibra-Napoli, pronto biennale”

Tutto sull’affare

Tuttosport insiste sul possibile arrivo a Napoli di Zlatan Ibrahimovic e rivela nuovi dettagli di un’offerta che ci sembra alquanto fantasiosa: “L’idea sottoposta a Ibra sarebbe la seguente: biennale da otto milioni netti innalzabile fino a dieci in caso di conquista dello scudetto. In più Zlatan avrebbe la possibilità di abitare a Roma, in modo che i figli possano frequentare una scuola internazionale. E’ poca roba rispetto alla propostona cinese, ma Ibrahimovic ha ancora un conto aperto con il nostro campionato. Non ha mai accettato il modo in cui si era conclusa l’avventura al Milan e ha sempre ribadito che avrebbe voluto chiudere con il calcio in serie A. E su questo insiste il Napoli”

“Il silenzio degli Agnelli”, ecco la reazione bianconera

I dettagli…

Tuttosport scrive della reazione della Juventus alle parole di De Laurentiis a Radio Kiss Kiss: “Agnelli da sacrificare anche dopo Pasqua? Esisteva il film “Il Silenzio degli Agnelli”, ma stiamo parlando di cinema. “Il Silenzio degli agnelli” (The Silence of the Lambs) era il titolo originale, poi tradotto in Italia è diventato “degli innocenti”, anche se tanto innocenti poi…”. Parte dal cinema la stoccata pasquale di Aurelio De Laurentiis alla famiglia Agnelli e che dà il via, anche fuori dal campo, al lungo sprint per lo scudetto: conteso proprio da Juventus e Napoli (con la Roma terzo incomodo). De Laurentiis ha scelto gli auguri di Pasqua per rinfocolare la polemica con la Juventus e la famiglia Agnelli. In casa Juventus s’è deciso di non replicare, battezzando le parole del patron azzurro come una semplice battuta mal riuscita”.

Hamsik: “Siamo vicini alla Juve, vogliamo lo scudetto!”

Le sue parole

Marek Hamsik ha parlato ai giornali slovacchi:

“Anche se sono un po’ stanco, non voglio rinunciare a queste gara per l’Europeo. Sono troppo importanti perchè sono le ultime”.

SCUDETTO – “Restiamo vicini alla Juventus e speriamo in un loro passo falso in queste ultime otto giornate. Noi siamo forti e determinati a combattere fino alla fine per conquistare lo scudetto. A Napoli gioco in un sistema di gioco diverso da quello che utilizzo in nazionale. Con Sarri faccio bene le due fasi”.

Mertens: “Napoli, io mi sento un titolare”

Le sue parole

Dries Mertens ha parlato ai media belga dopo gli attentati di Bruxelles:

“Quello che so mi è stato raccontato da un mio amico che era all’aeroporto quando è successo l’attentato. C’erano sangue e feriti ovunque. Come è possibile che possa accadere questo in Belgio? Mercoledì in nazionale abbiamo parlato solo di quello che è accaduto e spero che tutti i feriti possano riprendersi bene. Ho ricevuto tanti sms e mail dall’Italia”.

SUL NAPOLI – “Qualche novità l’abbiamo mostrata in Europa League dove siamo stati solo sfortunati contro il Villarreal. Penso di essere un giocatore titolare nel Napoli anche quando parto dalla panchina. Ho sentito che Maradona mi ha fatto i complimenti: è motivo di grande orgoglio”.

Finisce 1 a 1 l’amichevole tra Italia e Spagna

Allo stadio Friuli di Udine, con le quattro coppe del mondo vinte dall’Italia esposte all’ingresso della Tribuna, finisce 1 a 1 l’incontro amichevole tra Italia e Spagna.

Gli azzurri sono scesi in campo con un inedito 3-4-3 con Darmian centrale difensivo di destra mentre in attacco Candreva affianca Pellé e Eder.

Queste quindi le formazioni complete:

Italia: Buffon, Darmian, Bonucci, Astori, Florenzi, Thiago Motta, Parolo, Giaccherini, Candreva, Pellè, Eder.

Spagna: De Gea, Juanfran, Piquè, Ramos, Azpilicueta, San Josè, Fabregas, Thiago Alcantara, Mata, Morata, Aduriz.

Nel primo tempo la Spagna ha dominato sotto l’aspetto territoriale ma è l’Italia ad avere le più ghiotte palle da rete: al 6′ Ramos anticipa Pellè sotto porta su un cross di Candreva, al 15′ è sempre Candreva a provarci dalla distanza e costringere De Gea a salvarsi in corner.

Non è riuscito il solito tiki-taka agli spagnoli grazie al lavoro di Parolo e Thiago Motta, risultato, quindi, un primo tempo piuttosto carente di emozioni, terminato con un debole tiro dal limite di Pellè, che De Gea blocca facilmente.

Nel secondo tempo entra Lorenzo Insigne al posto di Eder e De Gea salva subito sul napoletano e poco dopo su Florenzi.

Nulla può però al 67′ quando Insigne, servito da Giaccherini, mette la palla in rete un’azione avviata da Bernardeschi.

Solo due minuti più tardi la Spagna pareggia con Aduriz che risolve una mischia in area dopo una respinta di Buffon. Insigne, sempre lui, calcia prima una punizione a lato e poco dopo tira dal limite beffando per un pelo De Gea.

Finisce quindi con un gol a testa, una gara tutto sommato buona da parte dell’Italia, che lascia ben sperare per gli europei.

GUARDA LA FOTOGALLERY: le coppe del mondo vinte dall’Italia e l’atterraggio in campo dei paracadutisti dell’Esercito Italiano.

Amichevole Italia Spagna, la voce del protagonista Lorenzo Insigne – VIDEO

Lorenzo Insigne

Nella mixed zone del Dacia Arena di Udine, al termine della gara amichevole dell’Italia giocata contro la Spagna, si è trattenuto a lungo con i giornalisi l’attaccante del Napoli Lorenzo Insigne.

Ascoltiamo l’attaccante napoletano che risponde non solo a domande sulla sua gara ma anche sul suo Napoli.

dal nostro inviato a Udine: Antonio Toscano

 

 

 

Insigne: “Un orgoglio indossare la maglia della Nazionale”

Al termine di una prestazione sontuosa, Lorenzo Insigne ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport:

“Contento per il gol ma peccato per il risultato, l’ importante è che abbiamo fatto una grande prestazione.

Tra me e Conte c’ è stato solo un malinteso,  sa che per me è un orgoglio indossare questa maglia;  continuo ad impegnarmi al massimo perché amo la Nazionale e se seguiamo il mister possiamo fare bene.

Poi chiunque andrà all’ Europeo darà il massimo”.

Italia-Spagna, esordio di Jorginho

Opportunità anche per Jorginho, pochi minuti a disposizione.

Il centrocampista del Napoli preleva al minuto 44 del secondo tempo Marco Parolo.

Italia-Spagna, dentro Insigne e subito gol

Rete numero due di Lorenzo Insigne con la maglia della Nazionale maggiore.
Un bel gol quello dell’ attaccante azzurro, entrato al sesto minuto del secondo tempo, che è andato a finalizzare un’ ottima ripartenza dell’ Italia: grande triangolazione tra Bernardeschi, Giaccherini e Insigne.

Al di là delle assenze il Napoli già guarda all’ Udinese, azzurri in campo

Doppia seduta oggi per il Napoli a Castelvolturno.

Nonostante la sosta per gli impegni delle Nazionali, gli azzurri rimasti a Castel Volturno hanno svolto la consueta seduta di allenamento in vista della gara contro l’ Udinese. Ecco il report dell’ allenamento sul sito ufficiale della società:

Doppia seduta oggi per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri si allenano nella settimana della sosta pasquale dedicata agli impegni delle Nazionali.

Il campionato riprenderà domenica 3 aprile con la partita al Friuli di Udine per la 31esima giornata di Serie A, “lunch match” delle 12,30.

La squadra si è divisa in due gruppi. Entrambi i plotoni hanno svolto attivazione e allenamento tecnico tattico.

Nel pomeriggio la squadra, tutta insieme, ha svolto attivazione tecnica con paletti e porte piccole.

Successivamente partitina 8 contro 8 a metà campo”.

 

Da sscnapoli.it

La BCE autorizza la fusione tra BPM e Banco Popolare

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(di Virginia Murru)

I Consigli di Amministrazione del Banco Popolare e BPM (Banco Popolare di Milano), hanno concesso l’autorizzazione per l’aggregazione dei due grandi istituti di credito, e ora i termini per rendere attivo e operativo il nuovo gruppo, saranno brevi, entro novembre si pensa di convocare le Assemblee straordinarie, e sempre entro novembre è prevista la stipula dell’atto di fusione. Si tratta del terzo gruppo in Italia per importanza, dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo, che avrà una struttura di 2500 sportelli e circa 4 milioni di clienti. Un colosso. Del Banco Popolare fa parte anche il Credito Bergamasco; per quel che concerne le sedi, è stato stabilito che, quella amministrativa, sarà a Verona, con dislocamenti a Lodi, Bergamo e Novara, la sede legale resterà a Milano.

Il 54% del nuovo gruppo passerà agli azionisti del Banco, mentre il restante, ossia il 46%, alla BPM.
Il settore bancario italiano, negli ultimi anni, si è rivelato tra i più instabili dell’Eurozona, certo le difficoltà e le scivolate sono scaturite anche dalla fase di recessione che ha attraversato il paese, e che ci ha tenuti costantemente sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea e della BCE.

Dai disastri relativi alle quattro banche fallite (CariChieti, CariFerrara, Banca Marche e Banca Etruria), alla gestione delle sofferenze bancarie, nonché la questione tormentata delle bad bank, non hanno contribuito a rendere più credibile l’immagine dell’Italia in questo versante. La responsabile della supervisione della BCE, Danièle Nouy, non ha mostrato molto entusiasmo verso le ottime prospettive che presenta la fusione dei due istituti, anzi è stata piuttosto riottosa in merito, ma ieri, sul tardi, ha concesso l’autorizzazione, per il momento ‘informale’.

A parte queste considerazioni, il Banco aumenterà di un miliardo il suo capitale; è stata la BCE nelle ultime settimane, a sollecitare una maggiore garanzia in termini di solidità patrimoniale, e allora si è deciso di procedere con l’aumento, che sarà interamente garantito da Mediobanca e Merril Lynch. Non si può transigere sulle esigenze regolatorie che impone la Banca Centrale Europea. L’intero importo relativo all’aumento di capitale, sarà destinato alla copertura dei crediti che non offrono una buona garanzia.

Precisa a questo proposito Castagna: “la nuova entità avrà un livello di copertura delle sofferenze in linea con i migliori peers italiani. Questo a dispetto di chi temeva che questa operazione non fosse solida: vogliamo fare partire la banca ai massimi livelli del sistema”.

Tuttavia, prima di una definizione più precisa in merito, sono previste e già fissate, diverse riunioni dell’Assemblea dei soci, che non sono solo privati, ma anche istituzionali, i quali vorranno essere informati in modo serio e dettagliato sulle conseguenze e i rischi delle deliberazioni in corso. Non esiste ancora un nome per il gruppo, ma altre sembrano in questo momento le priorità; intanto parte già con un attivo intorno ai 170 miliardi, e una raccolta di 225 miliardi, cifre che da sole riflettono la solidità di avvio della ‘nuova entità’.

L’aggregazione delle due banche è considerata una vittoria per l’Italia, e l’Amministratore delegato Pier Francesco Saviotti, così commenta l’esito di questa fusione, che ha richiesto un lungo periodo per il raggiungimento dell’accordo:
“Con quest’operazione abbiamo vinto tutti. La BCE voleva una banca alta, bella, bionda, ricca e con gli occhi azzurri: abbiamo preso il toro per le corna trovando una soluzione utile per il paese.La ‘nuova entità’ sarà anche propedeutica ad altre aggregazioni”.

Secondo il Chief Executive Officer, Giuseppe Castagna, del Banco Popolare di Milano, le trattative e gli accordi raggiunti soddisfano entrambe le parti, dato che non vi sono le condizioni perché l’una prevalga sull’altra. Il nuovo gruppo agirà di certo con grande autorità nel settore, in un’area, qual è il nord, che esprime il meglio in termini di produttività e dinamismo nel settore bancario.

L’Amministratore Delegato Saviotti ha anche rassicurato circa i possibili tagli sull’occupazione, sostenendo che non vi saranno licenziamenti, se non perché volontariamente si vorrà partecipare ai fondi di solidarietà. A questo proposito precisa:
“Non ci sarà alcun licenziamento, nessun intervento che possa disturbare i colleghi che sono un asset fondamentale per il successo del gruppo – ha detto Saviotti – le voci sui licenziamenti sono stupidaggini che non esistono: non ci saranno interventi drammatici, chi uscirà lo farà perché vorrà partecipare ai fondi di solidarietà”.

Callejon: “Non siamo Higuain-dipendenti, siamo un gruppo unito”

Le sue parole…

Ai microfoni di Sky, in vista della sfida tra Italia e Spagna, ha parlato l’attaccante azzurro Josè Maria Callejon: “Nelle ultime partite di campionato si decide tutto, è un sogno stare lì, a tre punti dalla Juve, ma se siamo lì è merito nostro. Dobbiamo affrontare le partite con la solita cattiveria ma anche tranquillità. Higuain-dipendenti? Ha fatto 30 gol, ma tutti dobbiamo dare una mano, anche noi dobbiamo andare a segno. Certo, con la sua forma ci fa fare la differenza, ultimamente sta benissimo. E’ il più forte. Sarri ci ha portato tante cose, un sistema, ci fa giocare al calcio. Il gruppo è molto unito, da tre anni ci conosciamo tutti bene. Sono contentissimo qui, lo ero con Sarri e lo sono con Sarri. Italia-Spagna? Sarà bella, io da spagnolo tifo per la Spagna, ma credo sarà una grande partita. Le chances di vittoria all’Europeo per entrambe sono tante, nelle due squadre ci sono giocatori forti”.

VIDEO ViViCentro – Juve Stabia-Berretti 12-0, gli highlights del match

Ecco il video con i gol

Dopo la sconfitta con il Benevento, mister Zavettieri porta tutti subito in campo. Amichevole, questo poemriggio, allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia, contro la Berretti di mister Nicola Liguori. Il risultato finale è di 12-0: in gol sono andati Grifoni (3), Gatto (2), Gomez (4) l’ultimo da centrocampo con Borrelli pescato fuori dai pali, Carrotta, Atanasov e autogol nel finale. Per i ragazzi di Liguori da sottolineare i guizzi di Luca Natale e Viscusi con un tiro da fuori. Da segnalare anche le ottime parate di Riccio e Borrelli. Una buona sgambata in attesa degli impegni che ci saranno prossimamente.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

CLICCA SUL PLAYER per vedere il video

 

Ibra-Napoli, Mediaset lancia la bomba: super ingaggio offerto all’attaccante del Psg

Ibra-Napoli, un sogno o qualcosa di più?

Premium lancia la bomba. Secondo la redazione di sportmediaset, gli azzurri avrebbero offerto all’attaccante ex Milan un biennale da 8 milioni di euro annui, più vari bonus, legati alle prestazione ed agli obiettivi comuni, che gli permetterebbero di guadagnare circa 10 mln di euro all’anno. Ibra sarebbe attratto da questa nuova esperienza, considerando conclusa, ormai, la sua esperienza in Francia. Si tratta, però, ancora di sondaggi e chiacchierate informali.

Sarri su Cruyff: “E’ stato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi”

Il ricordo del tecico del Napoli

Il mondo del calcio ha perso uno dei suoi più fedeli servitori: Johan Cruyff. Il profeta del gol è scomparso, quest’oggi, stroncato da un tumore ai polmoni che l’ha portato via nel giro di pochi mesi.

Maurizio Sarri, tecnico del Napoli, si stringe al dolore per la morte del campione olandese, commentando così la notizia: “Sono molto dispiaciuto per la scomparsa di Johan Cruijff, uno dei più forti calciatori di tutti i tempi. Negli Anni 70 aveva anticipato il calcio che si sarebbe giocato 30-40 anni dopo. E’ stato un campione ed un precursore dei tempi moderni”.

CorSport annuncia: “Napoli-Higuain, clausola a 105 milioni: c’è il rinnovo”

Aurelio De Laurentiis sta preparando un bel regalo per i tifosi del Napoli. Ma, per consegnarlo loro, avrà bisogno del determinante concorso di Gonzalo Higuain. Ecco le cifre della proposta partenopea per il prolungamento del contratto del fuoriclasse e per resistere agli assalti che Bayern e Manchester United in primis (ma occhio anche al City) intendono portare in estate.

1) Durata: proroga dal 30 giugno 2018 al 30 giugno 2020

2) Ingaggio: dagli attuali 5,5 milioni di euro netti a 7,5 milioni di euro netti che trasformerebbero Higuain nel giocatore più pagato della serie A.

3) Clausola rescissoria: dagli attuali 94 milioni 736 mila euro a 105 milioni di euro.

4) ammortamenti.

Il sito calcioefinanza.it, sempre molto attento al rapporto fra calcio e denaro, ricorda come, a bilancio, Higuain sia stato pagato 37 milioni nell’estate 2013. Il suo valore è stato ammortizzato per 14,8 milioni di euro nel bilancio 2014; per 11,1 milioni di euro nel bilancio 2015; per 7,4 milioni di euro nel bilancio in corso; verrebbe ammortizzato per 2,59 milioni di euro nel 2017 e per 1,11 milioni di euro nel 2018.

Qualora l’accordo fra De Laurentiis e il fratello agente di Higuain venisse sottoscritto dopo il prossimo 30 giugno e messo a bilancio nel 2017, il valore residuo del cartellino ammonterebbe a 3,7 milioni di euro. Con un contratto prolungato sino al 30 giugno 2020, lo stesso valore ammonterebbe a 1,48 milioni di euro nel 2017; a 1,11 milioni di euro nel 2018, a 0,74 milioni di euro nel 2019 e a 0,37 milioni di euro nel 2020.

In caso di cessione, De Laurentiis realizzerebbe una plusvalenza maggiore: nella stagione in corso il valore di Higuain è di 18,4 milioni, 11 lordi per lo stipendio, 7,4 di ammortamenti, il più alto della serie A. Con il rinnovo fino al 2020, pur portando l’ingaggio a 15 milioni lordi, il totale sarebbe comunque più basso, intorno a quota 16,5.

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