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Ora incombe la tempesta britannica

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Tempesta britannica. Nella presentazione del Rapporto Annuale della Banca Centrale Europea, il Presidente Draghi ha messo in luce i progressi raggiunti in Europa, grazie in particolare all’azione della politica monetaria espansiva e all’assistenza data alla Grecia con le linee di credito di emergenza durante la scorsa estate.

Draghi ha però reso evidente che non si possono escludere nuovi shock all’economia mondiale, e che la tenuta dell’Europa nel caso questi avvenissero è incerta. Fuori dall’Europa, la preoccupazione è principalmente per la Cina, il Brasile e gli effetti del basso prezzo delle materie prime, soprattutto sui Paesi produttori di petrolio.

L’altro ieri l’Angola, proprio come conseguenza del basso prezzo del petrolio, ha richiesto formalmente al Fondo Monetario Internazionale un programma di aiuti. Per Paesi come il Qatar, Bahrein, e Arabia Saudita, più dell’80 per cento delle entrate fiscali derivano dal petrolio e i bassi prezzi non fanno che determinare enormi deficit pubblici, che richiederanno un ripensamento dei modelli di business. Come e quanto in fretta questi Paesi sapranno adattarsi alla nuova realtà è incerto, e questa incertezza può avere conseguenze economiche e geopolitiche destabilizzanti.

Il Brasile ha un mix di alta inflazione, bassa crescita, alto deficit pubblico e crisi politica e non si può escludere che, dopo i Giochi Olimpici di questa estate a Rio, questo insieme di elementi non si trasformi in una crisi economica profonda. Il Brasile ha a disposizione molte riserve valutarie, che gli potrebbero permettere di gestire una crisi finanziaria, ma potrebbe avere invece bisogno di un programma di assistenza da parte della comunità internazionale per portare avanti profonde riforme economiche.

Il rallentamento dell’economia cinese rispetto ai ritmi di crescita degli anni precedenti potrebbe causare i primi fallimenti del sistema bancario locale, a causa dell’alto livello di indebitamento del settore privato. Data la dimensione dell’economia cinese, non possono escludersi ripercussioni sistemiche sul resto del mondo.

Ma anche in casa nostra abbiamo potenziali shock da gestire. Un’eventuale vittoria per l’uscita dall’Unione Europea nel referendum inglese del 23 giugno aprirebbe una lunga fase di incertezza: secondo l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, dopo il referendum il Consiglio Europeo avrà a disposizione due anni per definire le modalità di uscita e se non venisse raggiunto nessun accordo si potrebbe estendere questo periodo se ci fosse l’accordo di tutti gli Stati. Come ciò verrà gestito non è noto.

L’inflazione della zona dell’euro rimane ancora troppo bassa malgrado la politica monetaria non convenzionale della Banca Centrale Europea e non si può escludere a priori una spirale deflazionistica, specialmente se la fiducia sulle capacità del continente di gestire eventuali shock venisse meno.

E poi c’è la Grecia. Malgrado la conclusione della prima valutazione intermedia del programma di assistenza fosse prevista a ottobre dello scorso anno, c’è ancora una serrata discussione tra il governo greco e le istituzioni creditrici su alcuni punti fondamentali relativi alla riforma pensionistica e fiscale. Una brusca interruzione dei rapporti, o la decisione del Fondo Monetario Internazionale di non partecipare più alle negoziazioni, potrebbero farci rivivere la crisi della scorsa estate.

In questo contesto la fragilità dell’Europa è evidente. Ma è evidente anche la sua forza, se saprà ben orientare le sue politiche. Primo, va scongiurato il rischio Brexit: è necessario far comprendere all’opinione pubblica inglese che l’uscita dall’Unione avrebbe conseguenze economiche importanti, un recente studio di alcuni ricercatori della London School of Economics mostra ad esempio che il reddito pro capite degli inglesi potrebbe ridursi fino a quasi il 10 per cento rispetto agli attuali valori.

Secondo, bisogna dare una direzione chiara alla politica fiscale. Il debito pubblico è troppo alto, ma anche le tasse sono troppo alte e la spesa pubblica in alcuni campi è invece troppo bassa. Tale complessità non può essere risolta attraverso qualche decimale di flessibilità sui bilanci nazionali ma solo con un ripensamento generale delle regole europee, e in particolare del trattamento da dare agli investimenti in infrastrutture, ricerca e capitale umano. Dato il livello alto del debito nazionale in molti Paesi europei, è il momento di immaginare una europeizzazione del debito, con una agenzia europea che emetta debito fino al 5-10 per cento del Pil europeo, con lo scopo specifico di finanziare le tre aree menzionate: infrastrutture, ricerca, capitale umano. Sarebbe una spinta alla crescita e un segnale di ulteriore integrazione.

Terzo, non ci si può rilassare sul piano delle riforme. Completare rapidamente e bene alcuni dei grandi progetti europei come il mercato energetico unico o il mercato dei capitali unico, e allo stesso tempo continuare con le riforme nazionali – sulle quali, sia detto per inciso, l’Italia sta dando un esempio positivo al resto dell’Europa – è fondamentale per mantenere un clima positivo di fiducia.

Insomma, un ritorno a un sentiero di crescita economica più sostenuto e stabile nel tempo è l’unico antidoto al clima di antieuropeismo e alla sfiducia che sta montando presso le opinioni pubbliche di molti Paesi.

*Direttore Global Business and Economics, Atlantic Council

@MontaninoUSA

vivicentro.it-editoriale / lastampa / Ora incombe la tempesta britannica ANDREA MONTANINO

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La polemica di Gazzetta: “De Laurentiis ha ordinato a tutti di tacere”

La Gazzetta dello Sport scrive sul silenzio stampa scelto dal Napoli

“De Laurentiis ha dunque deciso di parlare, ma ha ordinato ai suoi di tacere. Il club ha infatti comunicato di aver scelto di chiudersi nel silenzio e Sarri non parlerà domani alla vigilia della sfida con il Verona. Da queste parti le conferenza stampa sono merce rara, l’unico a sostenerle è l’allenatore che spesso finisce con l’essere mediaticamente sovraesposto. Peccato, sarebbe stato bello proprio in questi giorni poter ascoltare la voce di qualche componente dello spogliatoio davanti a microfoni e taccuini. Questo, però, a Napoli non accade da anni, se non quando ci sono eventi commerciali o durante il precampionato”

Sarri ha chiesto ai suoi di travestirsi da Higuain

Con la squalifica di Higuain, il Napoli deve cercare gol alternativi per vincere

Scrive la Gazzetta dello Sport“Anche Sarri, che oggi saprà se potrà sedere in panchina o se verrà confermata la sua squalifica, chiederà ai suoi calciatori di «travestirsi» da Higuain. Non si può chiedere, infatti, al solo Gabbiadini di fare le veci del Pipita. Servono i gol di coloro che fin qui sono rimasti a secco o hanno medie realizzative inferiori rispetto agli anni passati. Per fortuna, al fianco di Albiol (una rete a Frosinone), ci sarà Chiriches: il rumeno è l’unico centrale ad aver segnato sia in campionato sia in Europa League mentre i due terzini Hysaj e Ghoulam fin qui non hanno mai inquadrato la porta avversaria. Jorginho è fermo al palo, Allan invece ai tre gol di inizio stagione: l’ultimo risale addirittura a Milan-Napoli del 4 ottobre 2015”.

Dietro il silenzio stampa c’è l’avv. Grassani

I dettagli

Niente interviste per i calciatori del Napoli, niente conferenze stampa per Maurizio Sarri. Almeno fino all’esito del ricorso su Gonzalo Higuain. Il Corriere del Mezzogiorno riferisce che la scelta è maturata d’intesa anche con il legale del club, Mattia Grassani, “per evitare situazioni in cui anche una sola parola sbagliata possa nuocere all’esito del dibattimento”. Dietro l’inizio di questo silenzio stampa, tuttavia, c’è anche un’altra ragione: “Per ora, tutti zitti. Interrompendo anche la sovraesposizione mediatica dell’allenatore. Che finora non si è sottratto a domande anche scomode ed ha parlato oggettivamente troppo (arbitri, calendari, difficoltà di riprendere dopo le Nazionali). Per l’ex tecnico dell’Empoli probabilmente si è trattato di gestire una pressione inedita per la sua carriera”.

Pedullà: “Cinque nomi per il mercato del Napoli”

Questi i dettagli

Alfredo Pedullà fa un riepilogo aggiornato della situazione mercato-Napoli:

– Caceres “è stato proposto, per ora nulla di più, l’operazione è stata valutata, ha costi alti e non ci sono stati approfondimenti”.

– Dragovic “viene proposto dalla scorsa estate e, malgrado alcune interpretazioni fantasiose, il Napoli non è al momento convinto”.

– Mammana “resta un obiettivo importante, a maggior ragione dopo il sì totale del diretto interessato. Il club azzurro ha intenzione di uscire presto allo scoperto con il River, potrebbe anche decidere di prendere Mammana e di mandarlo in prestito per consentirgli un giusto inserimento in Europa”.

Maksimovic “ma a condizione che il Toro abbassi le pretese a maggior ragione dopo una stagione non esaltante e condizionata da un infortunio”.

Tonelli “se gli ostacoli per Maksimovic fossero insormontabili il Napoli sarebbe pronto a tornare sulla specialista dell’Empoli”

Football Leader – Bernardeschi eletto miglior Under 21

I dettagli

Federico Bernardeschi è stato eletto dagli allenatori italiani come il miglior giocatore Under21 della stagione. Il premio “Leader Under 21” gli è stato infatti assegnato dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio (Aiac): Bernardeschi è risultato il più votato da tutti i tecnici di serie A, serie B e Lega Pro, che hanno espresso la loro preferenza a Coverciano, premiando, si legge nella motivazione, “il calciatore, nato dal 1° gennaio 1994, che ha mostrato talento e leadership in campo e fuori per capacità tecniche e per spiccata personalità”. L’attaccante viola succede a Lorenzo Insigne, Domenico Berardi e Alessio Romagnoli, vincitori delle precedenti edizioni. Il premio verrà consegnato a Bernardeschi nel corso della manifestazione Football Leader, patrocinata dal Figc, Lega Serie A e Lega Serie B, in programma dal 24 al 26 maggio ad Amalfi. Tra gli altri premiati dell’edizione 2016 di Football Leader, spicca anche Fabio Capello.

Ischia, ufficiale Mario Ausiello nuovo responsabile sanitario

ischia-isolaverde-LOGO-COMUNICATI

La S.S. Ischia Isolaverde comunica di aver raggiunto l’accordo con il Dott.Mario Ausiello per il ruolo di Responsabile Sanitario del Club.

Altresì, si rende noto che la società ha respinto le dimissioni del Dott. Domenico Ciccarelli che nella giornata di ieri ha avuto un colloquio con l’Amministratore delegato Vittorio Di Bello.

Inoltre, la società precisa che l’ammenda di € 1.000 riportato sul comunicato ufficiale è dovuta all’indisponibilità del Dott. Ausiello nel giorno della partita interna con la Paganese e all’impossibilità di reperire un sostituto.

Lega Pro: gli orari delle ultime tre giornate. Ecco quando giocherà l’Ischia

legapro vivicentro

La Lega Pro ha ufficializzato date o orari delle ultime tre giornate di campionato. Come ha imposto il Presidente Gravina, i match delle ultime tre giornate dovranno essere giocati tutti alla stessa ora e nello stesso giorno. Attraverso il sito ufficiale della Lega Pro, sono stati diramati gli orari e giorni delle partite. Nella 32^ giornata i gialloblu affronteranno in trasferta il Matera,allo stadio “XXI  Settembre “. Il fischio d’inizio è previsto alle 15:00 di domenica 24 aprile. Nella trentatreesima giornata, gli isolani ospiteranno il Catanzaro allo stadio “Mazzella”: fischio d’inizio fissato alle 17:30 di sabato 30 aprile,dove disputeranno l’ultima partita della stagione tra le mura amiche, prima di disputare i play-out alla fine di maggio. Nell’ultima giornata, invece si giocherà sabato 7 maggio, i gialloblu saranno di scena in trasferta in calabria contro il Cosenza, con inizio alle ore 16:00. Di seguito il calendario completo delle ultime tre giornate di campionato di Lega Pro del girone C.

32^Giornata-Domenica 24 Aprile ore 15.00-

Akragas-Messina

Casertana-Fidelis Andria

Catania-Melfi

Catanzaro-Monopoli

Cosenza-Foggia

Juve Stabia-Lupa Castelli Romani

Lecce-Paganese

Martina Franca-Benevento

MATERA-ISCHIA ISOLAVERDE

 

33^Giornata-Sabato 30 Aprile ore 17.30-

Benevento-Lecce

Fidelis Andria-Cosenza

Foggia-Martina Franca

ISCHIA ISOLAVERDE-CATANZARO

Lupa Castelli Romani-Matera

Melfi-Akragas

Messina-Casertana

Monopoli-Juve Stabia

Paganese-Catania

 

34^Giornata-Sabato 7 Maggio ore 16.00-

Akragas-Benevento

Casertana-Paganese

Catania-Fidelis Andria

Catanzaro-Melfi

COSENZA-ISCHIA ISOLAVERDE

Juve Stabia-Foggia

Lecce-Lupa Castelli Romani

Martina Franca-Messina

Matera-Monopoli

“#IoStoConHiguain, il sogno è possibile”: il fratello lo sostiene

I dettagli

“Da Buenos Aires io sono Higuain e #IoStoConHiguain, il sogno è possibile. Grazie a tutti. Forza Napoli”. Un messaggio su Twitter, diretto e preciso, da parte di Nicolas, agente (e fratello) dell’attaccante azzurro Gonzalo Higuain. L’hashtag #IoStoConHiguain si riferisce al flashmob che si terrà oggi alle 13.30 in Piazza del Plebiscito a Napoli, organizzato per sostenere il Pipita.

ESCLUSIVA – Ametrano: “Napoli non mollare anche se è dura: provaci!”

Le sue parole

Il Napoli ha perso ad Udine in malo modo con tutte le polemiche al seguito legate alla vicenda Higuain e alle 4 giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo. Un campionato che diventa complicato e uno scudetto che sembra impossibile, ormai, da raggiungere. Per tutti? No, perchè al Pungiglione Stabiese, programma condotto da Mario Vollono su ViVi Radio Web, la radio ufficiale di Vivicentro.it, ha parlato Raffaele Ametrano, ex di Napoli, Juventus e oggi all’Udinese:

Sei legato all’Udinese in quanto allenatore del settore giovanile, la vittoria dei friuliani ha in pratica chiuso il campionato:

“Si, ora per il Napoli diventa tutto più difficile con 6 punti da recuperare. Indubbiamente un duro colpo da digerire se consideriamo la marcia inarrestabile della Juventus che continua a non perdere colpi. Credo che la Juve continuerà a mantenere questi ritmi, poi è ovvio, tutto può succedere. Il calcio italiano è strano e non è detta l’ultima parola. Chissà che non si possano aprire nuovi scenari, magari già dal prossimo turno, laddove sabato sera la Juve farà visita in casa del Milan. È pur sempre una partita delicata e aperta a qualsiasi pronostico ed eventualmente il Napoli che giocherà in casa contro il Verona potrebbe riaccorciare”.

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Buffon: “Bonucci non ha mai toccato Rizzoli!”

Le sue parole

Gianluigi Buffon ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Stampa: “Mai come quest’anno la Juve ha levato a chiunque ogni alibi: quando parti con 12-13 punti di handicap e ti ritrovi a più sei a sette giornate dalla fine, è difficile aggrapparsi a qualcosa”

Higuain? “La squalifica non la commento, non tocca a me. Posso solo parlare di Juve”

Rizzoli ha parlato dell’episodio di Bonucci…
“Mi sembra giusto che un arbitro spieghi. Non trovo invece intellettualmente corretto che nessuno abbia colto la differenza”.

Reazioni diverse tra Higuain e Bonucci? “Sentivo e leggevo di una testata di Bonucci a Rizzoli: io c’ero e non l’avevo vista. Leo, in modo aggressivo, si è avvicinato alla testa dell’arbitro, ma senza toccarlo: differenza sostanziale”.

De Laurentiis è arrabbiato e determinato per due motivi

La Gazzetta dello Sport scrive su De Laurentiis

“Aurelio De Laurentiis è tornato dalle Maldive ed ha deciso di far sentire la propria voce, ma anche quella di Gonzalo Higuain. Il presidente del Napoli, infatti, si presenterà insieme al centravanti argentino dinanzi alla Corte Sportiva d’Appello per far valere le proprie ragioni in merito al ricorso, redatto dall’avvocato Grassani e che che verrà discusso tra il 18 e il 19 aprile. Il tentativo è di ridurre la squalifica di quattro turni a Higuain dopo l’espulsione in Udinese-Napoli. De Laurentiis alla Dacia Arena non c’era, come del resto non era sugli spalti neppure lo scorso anno a Kiev in occasione di Dnipro-Napoli quando gli azzurri furono sconfitti dagli ucraini ed eliminati dall’Europa League, anche in quel caso non senza polemiche arbitrali. Oggi come allora è arrabbiato e determinato. Arrabbiato perché ha visto la Juventus prendere il largo in classifica, ma anche perché non gli sono piaciute alcune disparità di trattamento non solo nel metro di giudizio arbitrale. Da qui la determinazione a farsi vedere al fianco dei calciatori, ed in particolare di Higuain, in una fase così delicata del campionato”.

È tutta ’na Reggia

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Reggia di Caserta

Per limitarsi alle ultime ore, si è appreso che due milioni di italiani (venticinque volte lo stadio di San Siro gremito) pagano mazzette per passare davanti agli altri nelle liste d’attesa degli ospedali e che dentro la Reggia di Caserta patrimonio dell’Unesco si affittano appartamenti a 3 euro al mese con parcheggio annesso e acqua potabile a carico dello Stato. Il fatto è che nessuna di queste notizie ha più il potere di sorprenderci. Ci sembra di averle già sentite tanto tempo fa, sulle prime anche esecrate, ma poi accettate come un pedaggio inesorabile all’italianità.

In un mondo ideale, o forse soltanto normale, gli appartamenti dentro la Reggia di Caserta costerebbero 3000 euro al mese invece di 3 e con quei soldi si dimezzerebbero le liste d’attesa di un paio di ospedali, vanificando il traffico di bustarelle. Ma siamo sicuri di volerci vivere, in un posto simile? Un posto dove gli alloggi di proprietà pubblica vengano affittati a equo canone e non a iniquo vantaggio degli amici del signorotto locale, e dove sia possibile prenotare un esame clinico o restaurare una soffitta senza che il titolare di un qualsiasi potere di interdizione si senta subito in diritto di pretendere una tangente? Un politico democristiano della Prima Repubblica mi disse una volta che il giorno in cui tutti gli italiani si fossero messi a rispettare e far rispettare tutte le leggi, l’Italia si sarebbe fermata. Quel giorno non è mai arrivato, ma l’Italia si è fermata lo stesso. E se resta in piedi è solo perché non sa più nemmeno lei da che parte cadere.

vivicentro.it-opinione / È tutta ’na Reggia MASSIMO GRAMELLINI

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VIDEO ViViCentro – Tutti al San Paolo con la maglia di Higuain: anche Pino!

La squalifica assurda di Gonzalo Higuain per 4 giornate inflitta dal giudice Tosel con tanto di polemiche al seguito per l”anticipo’ dato ad alcuni organi di stampa, non è andata giù a nessuno. Dal calciatore, alla società, passando per la stampa in generale napoletana e tutti i tifosi. Ecco che allora, attraverso il tifoso Samuele Esposito, appasionato dei colori azzurri dalla nascita, veniamo a conoscenza della sua stessa iniziativa: Tutti al San Paolo con la maglia 9 di Higuain. Infatti, la sua idea, che noi appoggiamo, è quella di far recare tutti i tifosi azzurri presenti alla gara di domenica contro l’Hellas Verona, che si giocherà alle ore 15, con tanto di maglia del Pipita in bella mostra. Una forma di protesta silenziosa, ma che avrebbe certamente grande impatto. #IostoconHiguain è il motto di questi giorni e sosteniamo il Pipita. Anche Pino Mascotte è con Il Pipita.

a cura di Ciro Novellino

 

Pagavano 3 euro al mese di affitto, scandalo alla Reggia di Caserta

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Reggia di Caserta

Reggia di Caserta Nel mirino 15 inquilini delle abitazioni di pregio. Secondo la Corte dei Conti, il danno arrecato alle finanze pubbliche ammonta a 1,2 milioni di euro

Canoni di affitto mensili di appena tre euro per vivere in uno dei più prestigiosi musei d’Italia e del mondo, la Reggia di Caserta, dal 1997 inserita nella «World Heritage List» dell’Unesco. La Guardia di Finanza di Caserta, su disposizione della Procura della Corte dei Conti della Campania, ha notificato oggi quattro inviti a dedurre all’ex soprintendente pro-tempore Paola Raffaella David, e a tre dirigenti dell’Agenzia del Demanio della Campania, a cui viene contestato un danno all’Erario quantificato in circa 1,2 milioni di euro.

In alcuni casi, per le abitazioni, particolarmente prestigiose in virtù del contesto in cui si trovano, veniva corrisposto un fitto tra 70 euro e 140 euro ma, considerata l’ampiezza dell’immobile e la location, avrebbero potuto fruttare anche 1150 euro al mese. Dagli accertamenti eseguiti dai finanzieri è anche emerso che gli inquilini fruivano dei parcheggi che si trovano negli spazi interni della Reggia, accedevano e usavano le aree del Parco e, inoltre, i consumi idrici erano totalmente a carico della Soprintendenza.

In esecuzione di un provvedimento di sfratto divenuto esecutivo, oggi, solo un paio di inquilini hanno lasciato gli alloggi, mentre gli altri lo faranno nelle prossime settimane. Spiega l’attuale direttore della Reggia, Mauro Felicori: «Ho concesso un massimo di tre mesi, al termine dei quali, se gli alloggi non verranno liberati interverrà la forza pubblica. Ho mandato questi atti al prefetto e al questore. Stiamo parlando di 11 alloggi».

L’Agenzia del Demanio, in relazione al coinvolgimento di tre suoi dipendenti, ha annunciato, attraverso una nota, «piena collaborazione» con gli inquirenti. L’agenzia, inoltra, condanna «con fermezza qualsiasi comportamento negligente nella gestione del patrimonio pubblico e lesivo dell’interesse dello Stato e dei cittadini».

Le indagini contabili del sostituto procuratore della Corte dei Conti Ferruccio Capaldo, sono iniziati nel 2014, dopo l’accertamento da parte dei carabinieri che nessuno dei 12 inquilini – tutti ex dipendenti ora in pensione o parenti di ex dipendenti deceduti – possedeva il diritto di risiedere in quegli alloggi. Furono inoltrate le lettere di sgombero, impugnate dagli inquilini davanti al Tar. I magistrati però hanno dato ragione alla Sovrintendenza la quale ha avviato la procedura di sfratto oggi esecutiva. Dovrà lasciare gli immobili, tra gli altri, anche l’Associazione Storia Patria, i cui uffici saranno spostati, sempre nel complesso vanvitelliano, ma in un’altra sede. Il Demanio inviò le lettere di sgombero nel 2000 e nel 2005. Nel 2009 gli alloggi e la competenza sono passati dal Demanio alla Sovrintendenza.

Il danno erariale riguarda gli anni dal 2006 al 2011, quelli cioè relativi ai crediti non più esigibili, in quanto prescritti. Per evitare nuovi danni erariali, la Sovrintendenza può esigere i canoni del 2012, dopo averli adeguati al valore di mercato.

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Liste d’attesa, in 2 milioni costretti a pagare le mazzette

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FARAONE: davanti alla riduzione delle prestazioni e all’allungamento delle liste di attesa, si sono ritrovati a dare bustarelle (ndr: mazzette). CANTONE: mafia e corruzione negli ospedali. Bruciati più di sei miliardi.

MAZZETTE La sanità italiana è malata, ferita dalla corruzione che brucia ogni anno sei miliardi di euro. Una corruzione che mandando in fumo miliardi di fondi pubblici riduce le risorse, porta al taglio dei reparti ospedalieri e dei servizi al malato. E così anche i pazienti diventano corruttori, portano mazzette per essere visitati, curati in tempi utili. Due milioni di italiani, secondo il sottosegretario all’Istruzione Faraone, davanti alla riduzione delle prestazioni e all’allungamento delle liste di attesa, si sono ritrovati a dare bustarelle.

A fotografare una situazione di malcostume dilagante, lo studio Transparency international Italia, di Censis, Ispe e Rissc. Dove sono numeri, tabelle a raccontare «la sanità italiana che è il terreno di scorribande da parte di delinquenti di ogni risma, per l’enorme giro di affari che ha intorno ». Come ha commentato il presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione Raffaele Cantone.

Un malaffare che prospera sulla pelle dei cittadini, provocando anche la riduzione degli investimenti nella ricerca che potrebbe salvarli. Corrotti e corruttori, tangenti e bustarelle costano cento euro in meno di assistenza medica a ognuno di noi: dai neonati ai novantenni.

A testimoniare che la corruzione prospera senza distinzione regionale tra ospedali e Asl, sono gli stessi uomini che ci lavorano: negli ultimi cinque anni in un’azienda sanitaria su tre ci sono stati episodi di corruzione: il 37 % delle Asl ne è stato vittima, sottolineano i 151 dirigenti sanitari che hanno partecipato allo studio. E che raccontano, numeri alla mano, quali sono i settori dove per la loro esperienza si annidano i rischi maggiori. Gli acquisti di beni e servizi è al primo posto per l’83%, degli esperti la realizzazione di opere e infrastrutture al secondo con 66% mentre per il 31 % dei dirigenti la corruzione potrebbe nascere nel tentativo di facilitare assunzioni.
Tutto questo sulla pelle dei pazienti che, ricorda l’Oms, potrebbero avere un’aspettativa di vita media di almeno due anni più lunga se quei soldi fossero spesi in maniera efficiente. E non ingoiati tra sprechi ed episodi di malversazione sempre più frequenti in un Italia dove la sanità è uno dei pochi settori che tira, con 110 miliardi di spesa pubblica annui.

E se la corruzione avviene soprattutto tra appalti e acquisti, nessuno è esente dal malcostume della mazzetta: pazienti compresi. Lo dice convinto Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione: «Ben 2 milioni di italiani hanno pagato bustarelle per ricevere favori in ambito sanitario e 10 milioni hanno effettuato visite mediche specialistiche in nero ». Come dimostrano i dati della finanza che tra gennaio 2014 e giugno 2015 ha scoperto frodi e sprechi nella spesa sanitaria che hanno prodotto un danno erariale per 806 milioni di euro.

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GORI – Nuove modalità di pagamento

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PROSEGUE LA RIVOLUZIONE DIGITALE DI GORI PAGAMENTI ON-LINE E POS PRESSO GLI SPORTELLI

GORI – Dopo l’app gratuita scaricabile da Google Play ed App Store e la nuova versione del sito web, l’azienda prosegue nell’utilizzo di nuove tecnologie per fornire all’utenza un servizio di maggiore qualità.

Lo sportello online di GORI presente nel sito web www.goriacqua.com, che già alcuni mesi fa era stato  implementato nelle funzionalità, da oggi consente il pagamento on-line. I cittadini accedendo al proprio profilo nella sezione Area Clienti potranno visualizzare le fatture insolute e provvedere al pagamento attraverso i circuiti VISA, MasterCard e VISA Electrom V Pay, senza l’aggiunta di alcuna commissione.

Inoltre, GORI ha attivato il pagamento tramite POS presso gli sportelli al pubblico di Anacapri, Castell ammare di Stabia, Ercolano Nocera Inferiore, Nola, Ottaviano, Piano di Sorrento, Pomigliano d’Arco e Torre Annunziata. I POS accettano pagamenti con carte di credito o di debito appartenenti ai circuiti PagoBancomat, VISA, MasterCard e VISA Electrom V Pay. Oltre alle fatture, presso gli sportelli sarà possibile anche effettuare il pagamento relativo ai preventivi per nuove forniture idriche, con una conseguente considerevole riduzione dei tempi per l’attivazione del servizio.

Restano attive le altre modalità di pagamento delle fatture: domiciliazione bancaria, bollettino postale allegato, bonifico bancario, esercizi commerciali della rete LOTTOMATICA ItaliaServizi e circuito bancario CBILL.

“Le nuove modalità di pagamento – spiega l’amministratore delegato di GORI, Claudio Cosentino – rispondono in pieno alle mutate esigenze dei cittadini, che ci spronano a proseguire sulla strada dell’evoluzione digitale. GORI sta investendo in innovazione tecnologica sia sotto il profilo tecnico e organizzativo che nel rapporto con l’utenza, con l’unico obiettivo di fornire un servizio efficiente e costantemente moderno”.

vivicentro-sud-economia / GORI – Nuove modalità di pagamento

* GORI S.p.A. è l’azienda che gestisce il Servizio Idrico Integrato (captazione, adduzione e distribuzione agli utenti della risorsa idrica, collettamento e raccolta delle acque reflue, depurazione) nei Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 3 della Campania, denominato “Sarnese Vesuviano”, ed ha tra i suoi scopi primari la salvaguardia dell’ambiente. GORI garantisce al cittadino-utente: la distribuzione di acqua potabile, la realizzazione di opere idriche e fognarie, la gestione di impianti di depurazione che puntino ad un processo di depurazione sempre più efficiente.

L’ENTE D’AMBITO SARNESE VESUVIANO è il consorzio obbligatorio dei 76 comuni ricadenti nei confini dell’Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Sarnese Vesuviano, costituitosi in base alla Legge n. 36 del 1994. L’Ente ha lo scopo di organizzare il Servizio Idrico Integrato e di provvedere alla programmazione, all’organizzazione ed al controllo della gestione del servizio secondo i principi di efficienza ed economicità. Nel suo ruolo di controllo il Consorzio rappresenta i Comuni (i soggetti consorziati) e i cittadini (utenti).

A.T.O. 3 Campania

 

Comuni: 76

 

Abitanti: 1.450.225

 

Utenti: 508.000

 

Rete Idrica Km 4.021

 

Rete Fognaria Km. 2.212

Sotto la Lente – Juve Stabia: Stefano Del Sante

Nuovo appuntamento con la rubrica “Sotto la Lente”, con la quale sveliamo tante curiosità sui calciatori della Juve Stabia.

Conosciamo meglio il bomber della Juve Stabia, Stefano Del Sante, arrivato a Castellammare nel mercato di gennaio. L’attaccante è nato il 13 gennaio 1987 a Perugia. Del Sante è un attaccante moderno, forte fisicamente ma con ottime doti tecniche; proprio le sue caratteristiche avvicinano il nuovo attaccante gialloblù a Samuel Di Carmine, il capocannoniere delle Vespe nella scorsa stagione che Del Sante non dovrà far rimpiangere in questo finale di stagione e nella prossima, in virtù di un contratto che lo lega alle Vespe anche per il prossimo campionato.

Le similitudini tra i due attaccanti non finiscono qui; come Di Carmine, infatti, anche Del Sante ha iniziato la carriera nella Fiorentina, guidata nel 2005 da Cesare Prandelli. Dopo la maglia viola, Del Sante ha vestito le casacche, tra le altre, di Mantova e Vigor Lamezia; proprio le ultime stagioni vissute con queste maglie hanno segnato la consacrazione per l’attaccante, che è andato a segno complessivamente 40 volte negli ultimi quattro campionati.

Dopo il biennio molto positivo trascorso alla Vigor Lamezia, Del Sante ha accettato la chiamata del Pavia dove, però, lo spazio per lui non è stato molto. Nei mesi trascorsi in Lombardia l’ex regista delle Vespe, Giovanni La Camera, ha fatto da sponsor per la Juve Stabia, facilitando il passaggio dell’attaccante al club del Presidente Manniello.

Fin’ora la parentesi in gialloblù di Del Sante, condizionato in questi mesi anche da due problemi muscolari che ne hanno compromesso l’utilizzo, conta 11 presenze e 3 gol. Speriamo che l’attaccante si sia conservato i gol più pesnati e decisivi per il finale di stagione.

Ultima curiosità: il procuratore di Del Sante è Andrea Cattoli, lo stesso di Riccardo Cazzola, uno che a Castellammare non ha fatto male..

Raffaele Izzo

CPI di Castellammare – Employers Day: Jobs Act e non solo

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CPI di Castellammare

CPI di Castellammare – Visibilità ai servizi offerti dalle imprese, rafforzamento della collaborazione tra datori di lavoro e servizi pubblici per l’impiego, abbattimento delle distanze tra domanda e offerta di lavoro.

Siamo al Centro per l’Impiego di Castellammare di Stabia dove, nell’ambito dell’Employers day lanciato dall’Unione Europea, si tiene uno dei tanti eventi che nel corso della giornata odierna si dispiegano sul territorio nazionale.

Il seminario si focalizza sull’ottica di rete tra servizi pubblici e servizi privati per l’impiego, oltre al sistema delle convenienze per le aziende nel mercato del lavoro. Mentre il recruitment day rappresenta un’occasione per i disoccupati per candidarsi e presentare il proprio curriculum.

TIME VISION nella persona della Presidente dell’agenzia, Daniela Sabatino, assicura che “si tratta del primo passo verso l’integrazione dei servizi pubblici con quelli privati, in vista di una sinergia che non potrà che fare bene ai giovani, creando diverse opportunità”.

“È ora di rimboccarsi le maniche e ripartire – esordisce così Nicola Marrazzo, Presidente della Commissione regionale per le Attività Produttive –. La Campania è impegnata nella stesura dei programmi riguardanti i fondi europei 2014-2020, l’ultimo treno utile per dare a questa regione la sterzata giusta. Bisogna investire su giovani, formazione e innovazione in tutti i settori. Mettiamoci in gioco!”.

Riguardo al Jobs Act, pur ritenendolo “inadeguato all’attuale mercato del lavoro”, Marrazzo si dice “ottimista sulle possibilità che i contratti in vigore non durino solo per la durata delle incentivazioni alle imprese (3 anni) ma vadano ben oltre, creando sin da ora le condizioni per una maggiore e duratura tutela del lavoratore”.
Dall’Europa all’Italia, dalle aziende ai servizi per l’impiego, fino ad arrivare alle scuole.

All’evento hanno contribuito il Forum dei Giovani del Comune di Castellammare di Stabia, l’associazione Unimpresa,  Antonio Esposito ex Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Castellammare di Stabia, le agenzie private per il lavoro del territorio, la fondazione Oiermo e l’Istituto Alberghiero R. Viviani di Castellammare di Stabia.

vivicentro.it-sud-terza-pagina / CPI di Castellammare. Nicola Marrazzo all’Employers day: “Ecco la mia sul Jobs Act…”

Sky – Reina non molla, sarà lui a decidere se giocare domenica

Ancora problemi per Pepe Reina, ancora quel fastidio al polpaccio. La sua assenza contro l’ Udinese si è sentita molto e per la prossima sfida contro il Verona il portiere spagnolo è ancora in dubbio.
Le sue condizioni destano sempre preoccupazione, anche ieri ha svolto lavoro ridotto e qualche ora in palestra. Stando però a quando riportato da Sky Sport vi è stato qualche lieve miglioramento per lo spagnolo che farebbe ben sperare.
Reina farà di tutto per scendere in campo domenica, tutto dipenderà esclusivamente da lui.