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Statisticall, seconda giornata a Treviso: focus su Patto di stabilità e innovazione digitale

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(Adnkronos) – “La misura della spesa netta e il nuovo Patto di stabilità” questo il titolo del panel che ha aperto il pomeriggio della seconda giornata di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia che si sta svolgendo a Treviso.Un momento di confronto su uno degli elementi di maggior rilievo del quadro di governance introdotto con il Patto di Stabilità e crescita riformato, vale a dire il passaggio da un sistema di regole incentrato su obiettivi programmatici formulati in termini di saldo strutturale – e strettamente dipendente da variabili non osservabili e di incerta determinazione, quali il PIL potenziale e l’output gap – a un sistema basato su un indicatore espresso in termini di limite alla crescita annua di un aggregato di spesa netta. “Sulla base degli ultimi dati disponibili, alla fine del 2023 il rapporto tra debito pubblico e pil si è assestato quasi a valori pre-pandemia.

Il rialzo dei tassi di politica monetaria si sono riflessi solo in maniera graduale sul costo del debito” ha sottolineato Silvia Delrio della divisione finanza pubblica del Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d'Italia Maria Rosaria Marino dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha spiegato: “Il nostro paese non era abituato a fare una programmazione di medio termine mentre la governance europea mira ad avere finanze sostenibili.Sotto quest’ottica diventa sempre più attivo il ruolo delle istituzioni del bilancio indipendente”. Giovanni Savio, direttore Centrale per la Contabilità Nazionale dell’Istat, ha poi annunciato: "Noi pubblicheremo, il prossimo trimestre, i dati al netto della componente stagionale.

Abbiamo un indebitamento netto e mettere su questa architettura statistica congiunturale, destagionalizzata e in grado di servire al paese e alla Commissione per la sorveglianza è un’operazione davvero imponente”. Il pomeriggio è continuato poi con l’incontro dal titolo "Europa tra innovazione digitale e convergenza tecnologica: i dati e le sfide".Le tecnologie digitali stanno trasformando radicalmente la vita delle persone e le dinamiche sociali, influenzando ogni aspetto della quotidianità: dal lavoro all’educazione, dalla salute alle relazioni sociali.

Se da un lato, le innovazioni migliorano l’efficienza, facilitano l’accesso alle informazioni e creano nuove opportunità economiche, dall’altro generano nuove disuguaglianze e pongono sfide in termini di privacy, sicurezza e benessere psicologico.La diffusione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e l’automazione, per esempio, solleva timori riguardo alla perdita di posti di lavoro e alla polarizzazione del mercato del lavoro, richiedendo nuove competenze per garantire l’occupabilità delle persone. “Siamo in una fase in cui l’Europa si è fatta portatrice sana di una cultura che investe nella formazione, che guarda alle nuove generazioni – ha sottolineato Gabriele Ferrieri, di Angi – Associazione Nazionale Giovani Innovatori – Dal 2014 l’ecosistema delle startup ha creato più di 200mila posto di lavoro e 2 miliardi di indotto.

I fenomeni dei neet e della fuga di cervelli sono ancora attuali, e noi abbiamo l’obbligo di disincentivarli”. In questo contesto, l’Europa ha un ruolo cruciale nel favorire una maggiore convergenza tecnologica tra i Paesi membri, promuovendo politiche che assicurino uno sviluppo tecnologico equo e inclusivo. “L’Unione europea è una storia di successo – ha spiegato Fabrizio Spada, responsabile delle Relazioni istituzionali del Parlamento europeo in Italia a Roma – Non dimentichiamoci come eravamo usciti dalla Seconda guerra mondiale.Abbiamo fatto innovazioni che hanno permesso il mercato unico, poi negli ultimi anni forse si è inceppato qualcosa.

Il pil dell’Unione europea oggi è di 16 trilioni di dollari e gli Stati Uniti 27 trilioni di dollari.Probabilmente l’Europa si è un po’ seduta su se stessa e sui propri risultati” Massimo D'Attoma, Vice President Solution Engineering EMEA South di Salesforce, ha portato la sua esperienza personale: "Salesforce è un’azienda nata 25 anni fa ed è nata per fare applicazioni cloud quando in molti neppure sapevano che esistesse.

Ci sono due temi fondamentali per chi fa applicazioni: la sicurezza e la privacy, per tutelare le persone e fare in modo che i sistemi non vengano violati, ma ogni paese ha le sue regole in tal senso". Infine Dario Evola, Chief Technocal Officer di Olidata ha spiegato: “Viviamo in un’epoca in cui i confini tendono a dissolversi per creare un mondo sempre più interconnesso.Gli strumenti a disposizione, di fatto, stanno sempre più cambiando la nostra quotidianità, vedi lo smartphone, che ci permette di controllare la casa da remoto, vedi i droni.

Il tutto è realizzabile grazie alla convergenza di determinate tecnologie.Se l’innovazione tecnologica è così presente e diffusa nelle nostre vite, dobbiamo traslare il concetto di convergenza a livello europeo. È necessario però che ci siano strategie politiche di collaborazione tra diversi paesi”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ia: Reinisch (Meta): “Lentezza e incertezza Ue bloccano crescita delle pmi tech”

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(Adnkronos) – “L’Europa è avviluppata in una rete normativa che manca di chiarezza".Così Markus Reinisch, Vice President Public Policy per l’Europa di Meta, parlando ad Adnkronos ai margini della conferenza Comolake delle ragioni che impediscono all’azienda di lanciare in Ue il suo nuovo modello di intelligenza artificiale multimodale Llama 3.2. "Forse l’attuale sistema di regole europeo funziona in un settore che evolve molto più lentamente, ma non è adatto per quello tecnologico.

Questo approccio rischia di bloccare la crescita delle aziende europee e rende la vita molto difficile per le imprese che mirano a portare in Europa dei potenziali volani di crescita”.  Non è chiaro né che tipo di dati possono essere utilizzati per addestrare i modelli Ia in Ue, né in che misura si possono utilizzare, spiega Reinisch.E poi c’è il tema delle tempistiche: le conversazioni tra Meta e le istituzioni Ue sono iniziate in estate e il processo si protrarrà almeno fino al primo trimestre del 2025”.

Un processo simile nel Regno Unito invece ha richiesto “solo poche settimane”, rimarca il dirigente, evidenziando le conseguenze in termini di competitività. Come europei “l’open source è la cosa migliore che ci potesse capitare”.Continua Reinisch.

Il dirigente spiega perché i modelli aperti di intelligenza artificiale possono aprire nuove opportunità per le aziende europee. “La verità scomoda è che lo sviluppo di foundation models è incredibilmente costoso", spiega il dirigente, parlando dei modelli Ia di grandi dimensioni e versatili alla base dei chatbot moderni.Al momento Meta ha un tasso di investimento di circa 40 miliardi di dollari all'anno. "Non siamo neanche i maggiori investitori, il valore degli investimenti dei primi primi quattro operatori è di circa 100 miliardi nel 2024". Questo non è un buon segno per l'Europa, perché aziende e istituzioni avrebbero difficoltà anche solo a reperire simili somme di denaro.

Per non parlare del costo e della quantità di energia necessaria per allenare i foundation models, continua Reinisch. Dato che lo sviluppo dei foundation models è un’enorme barriera per l’Ue, ragiona il dirigente, le aziende europee dovrebbero sfruttare i sistemi open source per evitare la fase di sviluppo e fare "ciò che sanno fare meglio, ovvero costruire verticali". L’esempio che porta sono gli occhiali Ray-Ban sviluppati in collaborazione con Meta, dotati di sensori e Ia interna, costruiti con “competenze e qualità costruttive europee, su una piattaforma tecnologica sviluppata negli Usa”.Oggi sono la “serie di dispositivi Ai di maggior successo” sul mercato, rimarca Reinisch.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti in Albania, Meloni: “Decisione giudici pregiudiziale, vado avanti”

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(Adnkronos) –
"Penso che la decisione dei giudici di Roma sia pregiudiziale, lo dimostra il fatto che questa decisione dei giudici è stata anticipata ieri da alcuni esponenti del Partito Democratico".Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Beirut, contesta la decisione dei giudici di Roma di non convalidare i trattenimenti negli hotspot in Albania di 12 migranti che presto rientreranno in Italia. "Dopodiché – spiega la premier – la questione non è l'Albania.

La questione è molto più ampia, perché in buona sostanza quello che i giudici dicono è che non esistono Paesi sicuri" "È molto difficile lavorare e cercare di dare risposte a questa nazione quando si ha anche l'opposizione di parte delle istituzioni che dovrebbero aiutarti a dare risposte ai problemi".  "Quindi comunico ufficialmente che il problema non c'è in Albania – prosegue Meloni – Il problema è che nessuno potrà essere mai più rimpatriato.Il problema è che tu non puoi respingere la gente.

Il problema è che tu non puoi fare nessuna politica di difesa dei tuoi confini.E quindi spero che mi si dica anche poi come si risolve.

Nel senso spero che mi si dica poi come si gestisce l'ordine pubblico, spero che mi si dica poi chi pagherà per i miliardi di accoglienza che ci dovremo caricare, spero che mi si trovino anche delle soluzioni perché io sono quella che poi deve trovare le soluzioni e infatti troverò una soluzione anche a questo problema", dice annunciando un Consiglio dei ministri già lunedì.  "Perderemo ancora del tempo ma ho già convocato il Consiglio dei ministri lunedì anche per risolvere questo problema, perché intendo andare avanti.Gli italiani mi hanno chiesto di fermare l'immigrazione illegale e io farò del mio meglio per limitare l'immigrazione illegale di massa.

Mi dispiace che in un momento nel quale tutta l'Europa guarda con interesse a qualcosa che sta facendo l'Italia, noi tentiamo come sempre di metterci da soli i bastoni tra le ruote, ma è un tema che si risolverà presto".  Quanto alle decisioni che verranno assunte dal governo, "io lunedì ho convocato un Consiglio dei ministri per approvare delle norme che servono a superare questo ostacolo, perché io non credo che non sia una competenza della magistratura stabilire quali sono i Paesi sicuri e quali no: questa è una competenza del governo.E quindi forse il governo deve chiarire meglio che cosa si intende per Paese sicuro".  Quanto alla richiesta di una procedura di infrazione contro l'Italia avanzata all'Ue da Pd, M5S e Avs, Meloni è netta: "Persone pagate dal popolo italiano per chiedere alle istituzioni europee di colpire il popolo italiano… è una cosa sulla quale penso che gli italiani rifletteranno".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Viggo Mortensen sul red carpet della Festa di Roma: “Amo Leone e Corbucci, il western non è morto”

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(Adnkronos) – “Ci sono tanti registi che mi piacciono del cinema italiano ed europeo.Del western italiano mi piacciono ovviamente personaggi come Sergio Leone, Corbucci, Valeri, Sollima che hanno fatto molti film importanti.

Ci sono molti modi per fare il western.La gente dice che è un genere finito, ma io non sono assolutamente d’accordo, ci sono tanti modi per reinventarlo.

Credo che anche noi l’abbiamo fatto nel mio film con il personaggio di Vivienne”.Cosi Viggo Mortensen, grande protagonista di oggi alla Festa del Cinema di Roma.

L’attore e regista, che riceverà il premio alla Carriera e domani farà una masterclass, ha risposto generosamente alle domande dei giornalisti sul red carpet della kermesse capitolina, prima di entrare nella Sala Petrassi dove riceverà il riconoscimento. “Il film è bellissimo, vai a vederlo”, ha detto poi scherzosamente in un italiano -quasi- perfetto. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terni Digital Week, Festival sull’Innovazione Digitale del Centro Italia

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(Adnkronos) – Dopo l’importante successo dello scorso anno, il Direttivo organizzativo della manifestazione ideata da Edoardo Desiderio, ha proseguito l’infaticabile lavoro annuale attraverso la collaborazione con numerosi enti, partner, imprese e professionisti internazionali per assistere dal 16 al 20 Ottobre, ad incontri di alto livello formativo, workshops e meeting su Intelligenza Artificiale, Comunicazione, Marketing, Social Media, Metaverso, ChatGPT, Robotica, Big Data, gaming, Sanità Innovativa, Blockchain, e-government, Education, Startup e finanza agevolata per le imprese. La manifestazione di particolare valore culturale e sociale è già patrocinata dal Parlamento Europeo, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, FORMEZ, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Provincia di Terni, Comune di Terni, Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza, associazioni di categoria territoriali, Ordini Professionali: Ordine Dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili di Terni, Ordine degli Avvocati di Terni, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Terni, Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Terni, Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Terni, Rete delle Professioni Tecniche dell'Umbria, e da altri numerosi enti pubblici e privati che hanno creduto fin da subito in questo progetto nato nel 2019. Terni Digital Week, si configura ad oggi, tra i principali eventi nazionali con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale presente nella popolazione e nelle imprese, per sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione digitale del Sistema Paese.La settimana digitale nasce infatti, per sensibilizzare il territorio nazionale e in particolare il Centro Italia ai temi del digitale, grazie alla presenza di speakers nazionali e internazionali e partnership rilevanti con aziende ed enti locali e nazionali che si occupano di digitale ma anche attraverso accordi di partenariato con altri eventi nazionali come DIGITALmeet, il più grande festival italiano su alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese, promosso da Fondazione Comunica e Talent Garden di Padova, oltre alla ormai avviata collaborazione con il Digital Security Festival. Tutti gli eventi si svolgeranno nel cuore del centro storico della città di Terni, presso la sala DIGIPass della Biblioteca Comunale ma anche presso l’auditorium ‘Falcone-Borsellino’ dell’Istituto Tecnico Economico e Professionale per i Servizi “A.Casagrande – F.Cesi”, in virtù dell’importante collaborazione avviata da tempo con l’Istituto, per lo sviluppo dei percorsi e per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).

Non mancherà la fruizione in streaming di tutti gli eventi che saranno trasmessi anche online sui canali ufficiali della kermesse e tramite i social, avendo ottenuto già in passato un riscontro importante con utenti e appassionati al mondo digitale collegati da tutta Italia e non solo.  L’evento, beneficia anche del contributo della Fondazione Carit, che supporta il progetto ‘TERNI DIGITALE 2024: INTELLIGENZA ARTIFICIALE & ADVANCED ANALYTICS PER I PROFESSIONISTI’ per le attività divulgative di Terni Digital Week e per l’organizzazione del primo corso di formazione rivolto agli Ordini Professionali del territorio, denominato 'AI LAB PER PROFESSIONISTI – Soluzioni di Intelligenza Artificiale & Advanced Analytics'.Un corso innovativo, del tutto unico, erogato gratuitamente ai professionisti degli Ordini che hanno aderito.

La docenza del corso è affidata al Prof.Paolo Dello Vicario, CEO & Founder della martech company ByTek, partner del gruppo Datrix ed esperto di Performance Marketing & AI.

Le modalità di fruizione saranno in forma blended con un approccio di eLearning e quindi online accompagnato da metodi tradizionali in presenza. Durante la settimana digitale, come ogni anno, saranno assegnati anche i premi dedicati all’innovazione.Il Direttivo Organizzativo dell’Associazione Terni Digital, ha scelto di premiare i professionisti che in ambito digitale che si sono contraddistinti per attività di divulgazione della cultura digitale e per progetti innovativi.

Mauro Conti: Top Italian Scientist, presidente del corso di laurea magistrale in Cybersecurity presso l’Università di Padova, esperto di Sicurezza Informatica e Cybercrime.Sergio Talamo: Giornalista professionista con menzione di merito e Docente, è Direttore Comunicazione Istituzionale e Relazioni con le PA di FORMEZ PA.

Fabio Bolzetta: Giornalista, Conduttore TV2000 e autore del libro ‘La Chiesa nel digitale’.Gerardo Iovane: Docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e Matematica Applicata dell’Università degli Studi di Salerno.

Dario Fidanza: General Manager BIG SB SpA e membro del board di Unindustria Roma – Frosinone – Latina – Rieti – Viterbo.Christian Tosolin: Giornalista, Founder e Direttore digitalepopolare.it, docente per ComPA, centro di competenza per la Pubblica Amministrazione.

Perri Karyal: Streamer Twitch & Gaming Innovator. Da quest’anno ad aggiungersi ai professionisti che si sono contraddistinti c’è anche l’Area Start-up grazie alla collaborazione con MICH – Maestrale Innovation Creative Hub, le start-up premiate sono: LIGTH – Daniela Pimponi – La startup LIGHT si occupa di gestione dell'energia in particolar modo di ottimizzazione della gestione dell'energia in sistemi complessi, con particolare attenzione alla gestione delle rinnovabili e ai sistemi di accumulo e con un forte Focus sull'accumulo tramite i sistemi basati sull'idrogeno.WOW_LAB – Paolo Silvestri – Wow_Lab crea ecosistemi in realtà aumentata per la crescita digitale e culturale del territorio.

Sviluppa applicazioni mobile, WEB-AR e dispositivi per esperienze innovative che integrano il mondo digitale a quello fisico tramite la realtà aumentata, per un uso sia consumer che professionale. La cerimonia di premiazione è prevista per Venerdì 18 Ottobre alle ore 17.30 presso la sala DigiPass della Biblioteca Comunale.Il programma di quest’anno, prevederà anche delle attività dimostrative con un’area gaming dedicata, Sabato 19 Ottobre con importanti ospiti del settore: Perri Karyal – Streamer Twitch, Youtuber e Gaming Innovator che effettuerà una dimostrazione del gioco Elden Ring attraverso l’utilizzo della forza del pensiero, e Nefastone – Streamer Twitch e Youtuber.

Sempre nel pomeriggio di Sabato è prevista una room for fun in collaborazione con ‘YellowDuckie’ Spazio anche alla robotica con spettacoli e intrattenimento di robot in Bct e piazza della Repubblica, Domenica 20 Ottobre, giornata coordinata da Ermes Maiolica (Presidente del DETA Dipartimento Europeo Tutela Androidi).Terni Digital ha deciso di ampliare lo spettacolo anche a coloro che non potranno essere in Piazza della Repubblica e per questo presso l’ Azienda Ospedaliera ‘S.Maria’ di Terni nel Reparto Pediatria e neonatologia-UTIN (Unità Terapia Intensiva Neonatale), sarà realizzato uno spettacolo con il Robot ‘Teotronico’ con i bambini e il personale sanitario. Tra le collaborazioni di quest’anno, anche grande attenzione al tema education con un panel previsto per Giovedì 17 Ottobre alle ore 16.00 presso la Bct, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, che pone l’attenzione sul ruolo degli insegnanti e degli educatori nell’uso dell’intelligenza artificiale e dei dati nell’insegnamento e nell’apprendimento.

Terni Digital in collaborazione con l’area Tweenagers della Biblioteca Comunale, HackLab Terni APS e il DETA, hanno pensato anche ai più piccoli con un innovativo laboratorio per i bambini delle scuole elementari del Comune di Terni, che avranno la possibilità di partecipare gratuitamente e sperimentare applicativi digitali dando spazio alla creatività con la programmazione di Scratch. Il Direttivo Organizzativo, ha deciso infine di rendere ancor più coinvolgente la settimana digitale attraverso l’organizzazione del VideoMapping ‘UN AMORE PER LA CITTA’’ Una realizzazione Euromedia in collaborazione con Plasmedia dove si proporrà alla cittadinanza la storia di Terni, i suoi personaggi, i miti e le leggende che ne hanno creato nei secoli l’identità e la cultura saranno raccontati con animazioni e immagini suggestive, attraverso proiezioni digitali sulla facciata di Palazzo Spada sede istituzionale del Comune di Terni.Lo spettacolo verrà ripetuto in loop dalle ore 19:00 fino alle ore 23:30.

Tutte le informazioni sul programma e i relatori presenti sono consultabili nel sito ufficiale www.ternidigitalweek.com e sui canali social dell’evento. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Serie A, le probabili formazioni: Juve senza Koopmeiners, la Roma recupera Dybala

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(Adnkronos) –
La Serie A torna in campo.Dopo la pausa per le nazionali, il campionato italiano si riprende la scena con l'ottava giornata.

Due i big match in programma, ma tante partite che promettono spettacolo.Il

Napoli ad Empoli per mantenere il primo posto in classifica, mentre l'Inter, prima inseguitrice sarà impegnata a Roma contro i giallorossi di Juric.

Juve e Lazio, entrambe al terzo posto a quota 13 punti, si sfidano all'Allianz Stadium, il Milan invece ospita l'Udinese a San Siro. Il weekend di Serie A inizia sabato 19 ottobre con due partite in programma alle 15 (Como-Parma e Genoa Bologna) e terminerà lunedì 21 con il monday night Hellas Verona-Monza.Ecco le probabili formazioni. 
Como (4-2-3-1): Audero; Van der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Sergi Roberto, Perrone; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone.

All.Fabregas 
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Valenti, Balogh, Valeri; Bernabé, Hernani; Man, Sohm, Mihaila; Bonny.

All.Pecchia 
Genoa (4-4-2): Leali; Zanoli, Vogliacco, Vasquez, Matturro; Sabelli, Bohinen, Thorsby, Martin; Ekhator, Pinamonti.

All.Gilardino 
Bologna(4-3-3): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumì, Lykogiannis; Moro, Freuler, Fabbian; Orsolini, Castro, Odgaard.

All.Italiano 
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Pavlovic, Terracciano; Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata, Leao; Okafor.

All.Fonseca 
Udinese (3-5-1-1): Okoye; Kabasele, Bijol, Touré; Ehizibue, Ekkelenkamp, Karlstrom, Lovric, Zemura; Bravo; Lucca.

All.Runjaic 
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Mbangula, Douglas Luiz, Yildiz; Vlahovic.

All.Motta 
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos.

All.Baroni 
Empoli (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Anjorin, Grassi, Fazzini, Pezzella; Esposito, Colombo.

All.D'Aversa 
Napoli (4-3-3): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola; Anguissa, Gilmour, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia.

All.Conte 
Venezia(3-4-2-1): Joronen; Idzes, Svoboda, Sverko; Candela, Duncan, Nicolussi Caviglia, Haps; Oristanio, Busio; Pohjanpalo.

All.Di Francesco. 
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Retegui.

All.Gasperini 
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Gaspar, Gallo; Ramadani, Pierret, Coulibaly; Dorgu, Krstovic, Rebic.

All.Gotti 
Fiorentina (4-3-2-1): De Gea; Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Cataldi, Adli, Bove; Colpani, Gudmundsson; Kean.

All.Palladino 
Cagliari (4-4-2): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Zortea, Adopo, Makoumbou, Viola; Luvumbo, Piccoli.

All.Nicola. 
Torino (3-5-2): Paleari; Vojvoda, Coco, Masina; Lazaro, Tameze, Ricci, Linetty, Sosa; Sanabria, Adams.

All.Vanoli 
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Hermoso; Celik, Cristante, Koné, Angelino; Dybala, Pellegrini; Dovbyk.

All.Juric 
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.

All.Inzaghi 
Hellas Verona (4-4-2): Montipò; Tchatchoua, Coppola, Magnani, Bradaric; Suslov, Duda, Belahyane, Lazovic; Mosquera, Tengstedt.

All.Zanetti 
Monza (3-4-2-1): Turati; Izzo, Marì, Carboni; Birindelli, Bondo, Pessina, Kyriakopoulos; Maldini, Mota; Djuric.

All.Nesta  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Difesa Salvini chiede assoluzione, il 20 dicembre la sentenza

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(Adnkronos) – "Chiedo per il ministro Salvini l'assoluzione perché il fatto non sussiste".Mancano pochi minuti alle 14, quando l'avvocata Giulia Bongiorno, conclude la sua arringa difensiva al processo Open Arms.

Seduto accanto alla legale, che è anche Presidente della Commissione Giustizia, c'è il vicepremier Matteo Salvini.L'accusa per il ministro è grave: sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, per avere impedito nell'agosto del 2019 lo sbarco di 147 migranti a bordo della ong spagnola Open Arms.

Giulia Bongiorno parla per oltre 4 ore.Proprio nelle stesse ore a pochi km di distanza, nella centralissima piazza Politeama, ministri, parlamentari e simpatizzanti leghisti, fanno un sit in di solidarietà per Salvini.

Si riconoscono l’ex azzurra Laura Ravetto, l’ex magistrato Simonetta Matone in abito verde, il capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo ("se dovesse passare il principio che chi ferma i clandestini rischia quasi 6 anni di carcere, vorrebbe dire davvero aprire le porte a un'immigrazione incontrollata"), i ministri Roberto Calderoli ("evento riuscito, mi pare.No?") e Giuseppe Valditara, che rivendica il diritto di andare dove gli pare, anzi: "Credo sia un atto doveroso per chi crede nella sua politica", ribadisce il titolare all’Istruzione.

Presente anche Giancarlo Giorgetti.  Intanto Giulia Bongiorno prosegue l'arringa: "L'Italia si mise in ginocchio", arriva a dire più volte. "Gli atti di questo processo documentano che i migranti sono stati aiutati, assistiti, tutelati.L'Italia si mise in ginocchio.

Ma Open Arms è stata irremovibile, irremovibile, irremovibile", o ripete per tre volte, alzando anche il tono della voce, "e non ha voluto fare sbarcare i migranti".Poi aggiunge: "Nell'agosto del 2019 il ministro Matteo Salvini sì stava combattendo una battaglia, ma certamente non contro i migranti.

Salvini stava combattendo una battaglia contro chi confonde le pretese e i diritti.Ma usare a sproposito il termine diritto è molto pericoloso, innanzitutto per i diritti".  E aggiunge: "Non esiste il diritto di bighellonare (termine usato da Malta in quei giorni ndr) per due settimane con i migranti a bordo, pur di non ottemperare un divieto.

Non esiste il diritto di rifiutare le indicazioni degli Stati delle zone di ricerche e soccorso.Non esiste il diritto di scegliere dove, quando e come fare sbarcare i migranti e quanti migranti.

Non esiste il diritto di ignorare le offerte di aiuto, né quello di di rifiutare ogni soluzione". "Salvini è accusato di avere tenuto migranti a bordo, dal 14 al 19 agosto 2019, al contempo si considera legittimo che Open Arms abbia tenuto a bordo gli stessi migranti dal primo al 14 agosto.Quando era evidente a tutti, persino a Malta, che Open Arms aveva il dovere di andare in Spagna".

Una discussione appassionata, ma soprattutto documentata, come dice la stessa difesa.Lo scorso 14 settembre l'accusa aveva chiesto la condanna a 6 anni di carcere per Salvini.

la sentenza è attesa per il 20 dicembre, dopo le eventuali repliche.  Secco il ministro Salvini, che in un video girato al mare a Palermo dice: "Il 20 dicembre, il venerdì prima di Natale, scoprirò se per i giudici sono colpevole di sequestro di persona, o se sono una persona che ha fatto il suo lavoro e ha difeso il suo paese". "Conto che venga presa in considerazione la realtà e non la fantasia, ma certo se devo giudicare dalla cronaca di questa ora siamo in mano a giudici che fanno politica di sinistra, pro-migranti, pro-Ong che vogliono smontare le leggi dello Stato…", dice con riferimento allo stop per i migranti in Albania. "Candidatevi alle elezioni se non va bene nulla di quello che fa il governo e se pensate che i confini dello Stato siano una cosa superata e superabile, ma non mi fate paura, da nessun punto di vista", aggiunge. "Per quel che mi riguarda -conclude- difendere i confini non è mai reato". Bongiorno spiega durante l'arringa: "Dobbiamo uscire dalla logica che è tutto un diritto.Una cosa è un diritto, un'altra è la pretesa.

Esiste un diritto allo sbarco, non esiste il diritto di scegliere dove e come farli sbarcare e chi fare sbarcare.Mi sono chiesta perché se c'erano tutte queste opzioni hanno scelto di non andare in Spagna".

Poi sottolinea: "Ho ricordato in questo processo delle pagine nere.Soprattutto quella in cui l'Italia in ginocchio chiede alla Spagna come può offrire aiuto e la Spagna risponde 'Buona notte', una buona notte sarcastica.

Infine una terza pagina che reputo nera è il video in cui Oscar Camps dice: 'Sono felice non perché sbarcano i migranti, ma perché è caduto il ministro Salvini.Salvini è caduto".  Poi aggiunge: ""Ma che sequestro di persona è se uno può sbarcare facendo semplicemente presente che non si adatta alla vita della nave?

O se dichiarando di avere problemi di insonnia e stress esce senza alcun controllo". "Cioè se Open nota che basta fare queste dichiarazioni per far scendere 9 persone in due ore, perché non sbarca tutti? – si chiede – Perché non vivevano condizioni di disagio?E allora o stavano bene o Open poteva tranquillamente farli scendere il 16 agosto". "A un certo punto – conclude – sarebbe bastato solo mandare una email coi moduli già compilati sulle condizioni a bordo per farli scendere.

L'Italia si è messa in ginocchio.E tu sequestrato davanti al carceriere che ti chiede un'email che fai?

Volti le spalle…". "C’era un porto sicuro in due ore, invece la nave stava bighellonando – dice la senatrice leghista – si pensava che stesse imbarcando acqua ma in realtà anche il consulente dell’accusa è venuto in questo processo per dire che non c’era nessun buco nel barcone, nessuna fessura, nessuna avaria.A bordo erano dotati di un telefono satellitare.

La verità, alla luce di questa informazione, è che questo barcone doveva andare lì, in quel punto.La nave non si è imbattuta casualmente nel barcone coi migranti né a indicare alla Ong la barca coi profughi fu Alarm Phone.

La verità è che ci fu una consegna concordata, non c’è un distress, non è stato un incontro casuale ma c’era un vero e proprio appuntamento tra gli scafisti e la Open Arms", insiste la Buongiorno, tanto nella notte tra il 9 e il 10 agosto 2019, "quando Open Arms ha soccorso un'altra imbarcazione con 39 migranti a bordo Malta non venne avvisata.Viene concluso il salvataggio e la motovedetta maltese si dirige verso Open Arms perché c'era l’accordo, e invece…". La parola passerà adesso ai giudici, guidati da Roberto Murgia.

La prossima udienza sarà il 20 dicembre per le eventuali repliche di accusa e difesa.E subito dopo sarà emessa la sentenza. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Chi l’ha visto’ ritrova in Francia 16enne Anastasia scomparsa a settembre

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(Adnkronos) – Gli inviati di 'Chi l'ha visto?', Raffaella Griggi e Gianlorenzo Gregoretti, hanno ritrovato Anastasia, la ragazza di 16 anni scomparsa da Viareggio i primi giorni di settembre.La ragazza sta bene ed è in compagnia di Paul, il giovane che aveva conosciuto e frequentato nella sua città Viareggio.  Gli inviati l’hanno incontrata in Francia, seguendo le segnalazioni arrivate nella puntata di mercoledì scorso. "Stiamo bene", ha detto Paul, "siamo innamorati e vogliamo sposarci".

Il padre Giancarlo, in diretta ogni settimana nel programma di Rai 3, si era detto molto preoccupato per l'assenza della figlia, e ha ringraziato i telespettatori che hanno segnalato la presenza della ragazza in Francia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da Avetrana a Yara, le migliori serie sui casi ‘neri’ italiani

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(Adnkronos) – Indagini, un caso da risolvere e, soprattutto, un colpevole da trovare.Elementi che appassionano da sempre.

Un interesse – dietro cui spesso si cela morbosità – che non è mai morto.Al contrario, è vivo.

Anzi, vivissimo.Negli ultimi anni, serie di finzione o docu-serie, tengono incollato il pubblico davanti allo schermo.

Sulla scia del ‘true cime’ è in arrivo ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’ di Pippo Mezzapesa, in anteprima alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma e dal 25 ottobre su Disney+.   A 14 anni dall’omicidio di Sarah Scazzi, si ripercorre la vicenda in quattro episodi attraverso altrettanti punti di vista: quello di Sarah (interpretata da Federica Pala), di Sabrina Misseri (cugina della vittima, interpretata da Giulia Perulli), Michele Misseri (lo zio, interpretato da Paolo De Vita) e Cosima Misseri (la zia, interpretata da Vanessa Scalera). È il 26 agosto 2010 quando ad Avetrana, un piccolo paese ai margini del Salento vacanziero, la quindicenne Sarah Scazzi esce di casa per non farne più ritorno.Tutto il paese è in subbuglio, in particolare la cugina Sabrina, spigliata estetista che nella sua casa di via Deledda, proprio quel pomeriggio, l’aspetta per andare al mare.

Ma mentre tutti la cercano, Sarah è già stata sepolta in fondo a un pozzo dove verrà ritrovata dopo 42 giorni dalla sua scomparsa, in quello che è diventato a tutti gli effetti un reality show dell’orrore.   Raccontata finora solo dai giornali e trasmissioni storiche come ‘Chi l'ha visto?’, ‘Storie maledette’ e ‘Un giorno in pretura’, la cronaca nera è diventata un elemento centrale nel mondo della serialità.E quando il ‘true crime’ chiama, Netflix risponde.

Oltre il serial killer Jeffrey Dahmer e i fratelli Menendez accusati di aver ucciso i loro genitori alla fine degli Anni 80, la piattaforma è tornata sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi con ‘Vatican Girl’.Il 22 giugno 1983 Emanuela, una ragazza di 15 anni che viveva nella Città del Vaticano, è scomparsa in circostanze misteriose.

La doc-serie racconta in modo dettagliato questa storia, che ha colpito l’Italia intera, attraverso le interviste alla famiglia Orlandi e con testimoni che non avevano mai parlato prima.Nel corso dei 4 episodi, nuove voci dipingono l’immagine di un’oscura rete di segreti tenuti nascosti ad ogni costo.

La serie è condotta dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, e dal giornalista italiano Andrea Purgatori (morto il 19 luglio 2023), che ha seguito il caso sin dall’inizio.  Di recente su Netflix è uscita ‘Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio’, la docu-serie sviluppata e diretta da Gianluca Neri, che ripercorre in cinque episodi la vicenda di Yara Gambirasio, scomparsa a soli 13 anni una sera del novembre 2010 a Brembate di Sopra (Bg) mentre percorre i 700 metri che separano casa sua dalla palestra in cui pratica ginnastica ritmica.La serie ricostruisce l'indagine sulla scomparsa della ragazza, che culmina con l'arresto di Massimo Bossetti.

Il lungo processo investigativo e giudiziario rivela la verità riguardo ad alcuni legami familiari della famiglia Bossetti, mettendo in luce dettagli intricati e spesso controversi sull'investigazione.Attraverso testimonianze, ricostruzioni, interviste esclusive (compresa quella allo stesso Bossetti e alla moglie Marita) e materiali inediti si esplorano gli eventi legati al caso, le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi investigativi.   Sulla piattaforma è attesa ‘Il Mostro’ di Stefano Sollima, ancora senza data di uscita.

Il regista di ‘Acab’ racconta in 4 episodi il ‘Mostro di Firenze’, l’appellativo che i giornali hanno dato al serial killer che tra il 1968 e il 1985 ha ucciso otto coppie di amanti, appartate nelle campagne fiorentine, e uccise sempre con la stessa arma, una Beretta 22.  A riempire le cronache anche il caso di quello di Elisa Claps.A raccontarlo è l’omonima serie Rai con Gianmarco Saurino, che interpreta il fratello Gildo Claps.

Ma anche la docu-serie di Pablo Trincia 'Dove nessuno guarda', disponibile su Sky.Racconta la scomparsa della giovane studentessa, Elisa Claps la mattina del 12 settembre 1993.

E il cui mistero viene risolto, in parte, solo nel marzo del 2010 quando il suo corpo viene ritrovato, ormai mummificato, nel sottotetto di una chiesa di Potenza.Una storia ricca di colpi di scena, depistaggi, segreti ed errori commessi durante le indagini.

Un caso che probabilmente si sarebbe potuto chiudere dopo pochi giorni, ma che si trasforma in un giallo durato più di diciassette anni, permettendo al killer, Danilo Restivo, di uccidere ancora.  Tra le ‘storie maledette’ anche quella della studentessa Marta Russo, raccontata nella docu-serie di RaiPlay ‘Il delitto della Sapienza’.Il 9 maggio 1997 Russo è stata colpita alla testa da un proiettile, mentre camminava nella città universitaria della Sapienza di Roma, dove studiava Giurisprudenza. È morta 5 giorni dopo.

La Rai ripercorre la vicenda attraverso le registrazioni audio del diario intimo e segreto di Marta, sinora mai reso pubblico, il racconto inedito di una storia che ha sconvolto e appassionato il Paese. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lavoro, al Ministero il ComoLake Awards 2024 per la piattaforma Siisl

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(Adnkronos) – Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Inps, si è aggiudicato il 'ComoLake Awards 2024', premio che viene assegnato ad aziende, istituzioni, startup e personalità attive nei campi di applicazione della trasformazione digitale che abbiano elaborato servizi e progressi tecnologici volti a rispondere alle richieste del mercato in un ambiente in continua evoluzione, sapendo come trasformare i progressi in nuove opportunità. Il Dicastero ha presentato al Comitato scientifico di accademici, composto dai presidenti dei consorzi interuniversitari che sostengono l'evento, la sua recente esperienza del Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), il nuovo market place digitale nazionale lavoro che mette in connessione tutti i soggetti operanti nel mondo del lavoro e dell'inclusione sociale, ideato, progettato e realizzato in collaborazione con Inps. Il Siisl, utilizzando l’intelligenza artificiale, rappresenta un sistema all’avanguardia di incrocio tra domanda e offerta di lavoro, che allo stesso tempo orienta l’utente verso percorsi formativi tesi ad allineare le proprie competenze alle esigenze del mercato del lavoro.Il progetto è la dimostrazione di come la collaborazione tra le istituzioni e l’utilizzo adeguato delle tecnologie possa determinare un effettivo miglioramento della qualità della vita del cittadino.

Il riconoscimento è stato consegnato nelle mani dei rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’Inps, nel complesso Villa Erba di Cernobbio.Quest’anno ComoLake è stato declinato in 7 aree tematiche (reti e infrastrutture, energia, mobilità e trasporti, banking e fintech, intelligenza artificiale, sanità digitale e pubbliche amministrazioni), sulle quali si sono confrontati oltre 150 speaker.

Tra i partecipanti vi sono rappresentanti di governi, aziende, organismi e agenzie internazionali, università e startup.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Digitale, Frattasi (Acn): “Sovranità europea? Passa anche da quella nazionale”

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(Adnkronos) – "Spesso si parla di sovranità digitale europea, però questo non vuol dire che la sovranità digitale nazionale non esiste più.Bisogna mettere in connessione le due cose, se ciascun Paese europeo sa difendere bene la propria sovranità digitale non solo fa un piacere a se stesso ma agisce anche in un'ottica europea perché non sarà quell'anello fragile che potrà essere attaccato, contribuendo a rendere l’area continentale più sicura e più autorevole".

Lo ha detto Bruno Frattasi, direttore generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, al ComoLake 2024 in corso a Cernobbio.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Digitale, Butti: “Italia in 18 mesi è balzata al di sopra di media Ue”

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(Adnkronos) – “L’Italia in questi 18 mesi è balzata ben al di sopra della media europea per quanto riguarda praticamente tutte le misure della digitalizzazione e dello sviluppo tecnologico.Era importante far capire all’Europa che il paradigma è cambiato”.

Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione a Comolake 2024 a Cernobbio.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ia, La Russa: “Tecnologia? Ci aiuti, ma sia governata da uomini”

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(Adnkronos) – "Il futuro sta prendendo un’ulteriore accelerazione, con l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e la capacità di immaginare all’interno di questi l’intelligenza artificiale.Dobbiamo lavorare per costruire un futuro tecnologico con una tecnologia che sia governata dall’uomo".

Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla conferenza ComoLake 2024 a Cernobbio.  "C’è un futuro che ci si immagina con un’umanità senza diritti, senza lavoro e dove ognuno è isolato dagli altri – ha detto – se la tecnologia non si usa nella maniera giusta, potrebbe accelerare un processo di questo genere o addirittura renderlo reale.A noi piace un altro tipo di futuro, umano, nel quale siamo noi a decidere quando, come e dove farci aiutare dalla tecnologia".

Secondo il presidente del Senato, "la tecnologia non deve determinare ogni atto della vita, ma siamo noi che dobbiamo scegliere dove, come e quando utilizzarla.Dobbiamo andare verso un futuro giusto, governato dagli uomini", ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Avetrana, la serie tv sul caso Sarah Scazzi: “Siamo entrati nel profondo della vicenda”

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(Adnkronos) – Il cuore pulsante della serie "è stato quello di avvicinarci il più possibile all’umanità di questa storia.Abbiamo cercato tutti quanti sin dall’inizio di entrare nel profondo di questa vicenda, con grazia, rimanendo nei confini del verosimile e di sviscerarla rispettando le persone".

Racconta così Pippo Mezzapesa il modo in cui si è approcciato alla direzione di ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’, la serie originale Disney+ che affronta uno dei delitti che più hanno colpito l’immaginario collettivo italiano, ovvero quello di Sarah Scazzi avvenuto il 26 agosto del 2010 ad Avetrana in provincia di Taranto. "Ci interessava – spiega il regista alla Festa del Cinema di Roma, dove la serie è presentata nella sezione Freestyle – sviluppare la normalità del contesto e la enormità che questo delitto ha poi suscitato”.E cita Marracash, che ha composto il brano di coda: "Il male è banale, è comprenderlo che è complesso.

Abbiamo esplorato la difficoltà della comprensione del male". La costruzione narrativa è divisa in quattro episodi, in onda su Disney+ dal 25 di ottobre, incentrati ciascuno su un personaggio e che non tornano sulle vicende precedenti ma proseguono la narrazione, in modo che ogni episodio faccia avanzare la storia. "Il rischio era quello di approcciarsi in un modo morboso e voyeristico alla storia, invece ho voluto andare oltre i personaggi che si sono creati per esplorarne le fragilità – spiega il regista -.Il pericolo era quello di avere un coinvolgimento emotivo troppo forte che minasse la libertà di noi narratori, ma abbiamo raccontato dei fatti emersi dalle tre sentenze e ci siamo limitati a quello, senza in alcun modo spalancare o aprire altre strade.

Non siamo giudici, avvocati né giornalisti di inchiesta”.  Il racconto si snoda attraverso le vicende di una famiglia allargata, Misseri-Serrano-Scazzi, che si disgrega in un conflitto alla fine insanabile.Il progetto è stato sviluppato a stretto contatto con la famiglia. "Abbiamo comunicato continuamente con la famiglia Scazzi – spiega uno degli autori, Davide Serino -.

Ci sono sensibilità diverse all’interno della famiglia, ciascuno con noi si è posto in modo diverso".A colpire è non solo l’interpretazione ma anche la clamorosa trasformazione fisica di tutti i personaggi coinvolti, da Michele Misseri (Paolo De Vita) alla moglie Cosima (Vanessa Scalera) fino alla cugina di Sarah, Sabrina Misseri (Giulia Perulli, alla sua prima esperienza sullo schermo).  "C’è stata da subito responsabilità, rispetto, senso della tragedia – spiega Paolo De Vita- Volevamo essere onesti sul dolore di questa famiglia travolta da una tragedia pazzesca.

Trattare un materiale doloroso, scottante, essendo onesti". "Ho lavorato molto per avere quella fisicità – spiega ‘Cosima’ Vanessa Scalera – Il mio approccio è stato proprio quello: avere addosso quasi venti chili in più, avere movenze diverse.Sono partita da quello per interpretare il personaggio forse più scuro.

Cosima è un dado che ha sempre avuto solo una faccia in luce, abbiamo cercato di illuminare gli altri lati che non ha mai mostrato".La lingua l’ha aiutata: "Vengo da quei posti, per la prima volta mi sono liberata e ho parlato il mio dialetto".

Anche per Giulia Perulli nel ruolo di Sabrina "è stata necessaria e inevitabile la trasformazione fisica per interpretarlo.Mi è stata affiancata una nutrizionista, ho raggiunto 22 chili in più, ho cambiato i capelli, una trasformazione radicale.

Il convivere con questo corpo che poi ti porti a casa perché non puoi spogliartene quando vai a dormire ti dà modo di sperimentare un’emotività diversa". 
Anna Ferzetti interpreta una giornalista, la parte mediatica, il cui ruolo nella fiction è messo in evidenza per testimoniare il cinismo e la morbosità dei media. "Ho cercato di capire il linguaggio del giornalista in quel momento – spiega l’attrice – .Abbiamo cercato di far uscire il lato della giornalista ambiziosa e arrivista, ma che poi è la prima a fare un passo indietro perché si ritrova una donna come lei davanti.

Rappresenta l’occhio esterno, che porta tutte le domande che ci siamo fatti tutti quindici anni fa".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Digitale, Hogg (Visa): “Più 200 mld all’anno chiudendo divario digitale delle aziende Ue”

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(Adnkronos) – “Il 67% delle pmi europee è oggi digitalizzato.Se riuscissimo a colmare questo divario del 33%, si otterrebbe un aumento del fatturato complessivo di oltre 200 miliardi di euro all'anno di cui il 5%, circa 10 miliardi all’anno, a beneficio delle piccole e medie imprese italiane".

Così Charlotte Hogg, ceo di Visa Europe, dal palco della conferenza Comolake. Citando uno studio della Bank for International Settlement, la dirigente spiega che l'implementazione di pagamenti digitali genererebbe una crescita stimata del pil pro capite di 0,1% nell’arco di due anni. "Se guardiamo poi alle pmi, i benefici stimati sono assimilabili, per cui ad un aumento della digitalizzazione corrisponde un aumento di fatturato in termini reali"  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ia, Nobile (AgID): “Possiamo giocare partita, ma accelerare su applicazioni”

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(Adnkronos) – “Possiamo giocarci la partita dell’intelligenza artificiale”, perché “siamo messi bene, ma dobbiamo accelerare rispetto alle applicazioni concrete.Questo vale sia per la pubblica amministrazione che per le imprese”.

Lo ha detto Mario Nobile, direttore generale di AgID, a Comolake 2024. “Finché si rimane a livello di principi è molto complicato capire qual è la valutazione del rischio.Dobbiamo andare verso il caso concreto, che per la Pa significa dare dei servizi al cittadino”, ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Un solo precedente in campionato tra Juve Stabia e Cremonese

Risale a quattro anni fa l’unico precedente in campionato a Castellammare tra gialloblù e grigiorossi

Il precedente tra Juve Stabia e Cremonese in campionato, risale a poco più di quattro anni fa, in piena estate 2020.Si giocava la penultima giornata di ritorno del campionato di Serie Bkt 2020/2021, era il 27 luglio 2020, per la prima volta in assoluto i gialloblù ospitarono i grigiorossi allo stadio Menti di Castellammare (senza spettatori causa emergenza covid).

La gara diretta dall’arbitro Eugenio Abbattista di Molfetta, terminò con il risultato di uno a due per i lombardi condannando le vespe alla quasi retrocessione che poi si concretizzò dopo quattro giorni allo stadio San Vito – Marulla di Cosenza con un’ulteriore sconfitta!Le reti portarono la firma di Ciofani per la Cremonese che andò in rete sia ad inizio primo tempo e sia a pochi minuti dal novantesimo.

L’inutile rete della “consolazione” per gli stabiesi fu realizzata nell’ultimo dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro e portò la firma di Alessandro ROSSI.

Juventus, Motta: “Con la Lazio servirà la prestazione. Douglas Luiz ha reagito”

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(Adnkronos) –
Torna in campo la Juventus.I bianconeri affronteranno domani, sabato 19 ottobre, la Lazio alle 20.45, un big match che dirà tanto a Thiago Motta sullo stato della squadra e sulle sue reali ambizioni: "Voglio vedere la prestazione perché la prestazione ti porta ad avere risultato, ovviamente non solo per estetica.

Le squadre che giocano bene hanno più possibilità di vincere.Per giocare bene intendo molte cose: difendersi bene, pressare bene l'avversario nella prima pressione, avendo umiltà, generosità, per poi andare avanti a pressare.

Attaccare gli spazi che dobbiamo attaccare, avere voglia di attaccare l'area avversaria per fare gol.Tante cose fatte bene per avere più probabilità di vincere".  Di fronte la Lazio di Marco Baroni: "Lo ammiro tantissimo perché arriva da molte stagioni in cui ha fatto un grandissimo lavoro.

La Lazio sta molto bene, dovremo fare una grande prestazione per ottenere il miglior risultato possibile.C'è grande entusiasmo", ha ammesso il tecnico, "vuol dire che i tifosi hanno voglia di vedere la squadra in cui si identificano, per questo vogliamo lottare sempre per vincere.

Nessuno regala niente". Tante defezioni per Thiago Motta, tra cui quella di Koopmeiners: "Non so chi giocherà al suo posto, dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva".Una battuta anche su Douglas Luiz, protagonista di un avvio di stagione negativo: "Quando ha giocato ha fatto bene, anche se poteva sicuramente fare meglio.

Le difficoltà servono per vedere la reazione di un giocatore e di una persona, io dalui ho visto una reazione straordinaria.Non si è mai fermato anche di fronte a qualche situazione fisica particolare, continua a lavorare e a mettere la sua creatività nel gioco".  Poi sul giovane Adzic: "L'ho visto bene, mi piace la sua postura aperta.

L'ho visto tanto in allenamento ed è un grande giocatore, sicuramente ha meno responsabilità di altri in rosa.Può fare il centrocampista, il trequartista, forse un po' l'esterno.

Sono sicuro che ci darà una grande mano quando sarà chiamato a scendere in campo".Proprio come Thuram: "Vuole migliorarsi tutti i giorni, ha grande ambizione e penso abbia avuto un grande maestro dietro, Lilian (il padre, ndr), che è stato mio compagno di squadra e lo so bene.

Lui vuole giocare sempre, accetta le mie decisioni, ma in allenamento offre sempre la migliore prestazione". 
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Mbangula, Douglas Luiz, Yildiz; Vlahovic.All.

Motta 
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos.All.

Baroni   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Manovra, Zangrillo: “Su Pa non si poteva fare di più, garantita continuità contratti”

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(Adnkronos) – "Non si poteva fare di più, perché viviamo un'epoca molto complessa e i vincoli di bilancio ci devono richiamare alla necessità di essere molto attenti al contesto che abbiamo".Lo ha detto Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, a margine della conferenza ComoLake 2024, commentando gli interventi previsti in manovra per la Pa. "Per la prima volta da vent'anni garantiamo la continuità contrattuale", ha concluso. "Oggi l'età media della pubblica Amministrazione -continua- è di 49 anni e questo è conseguenza anche del blocco del turnover che abbiamo avuto tra il 2009 e il 2020.

Dobbiamo scendere per quanto riguarda l'età, perché abbiamo la necessità di una pubblica amministrazione che vada più veloce e soprattutto che sia capace di cogliere le tante opportunità che l'innovazione tecnologica oggi ci offre". "Stiamo facendo un lavoro molto importante di semplificazione.Ho un obiettivo da qui al 2026 di semplificare 600 procedure amministrative, intendendo quelle regole che disciplinano il rapporto tra noi e i nostri clienti, cittadini e imprese.

Ne abbiamo già semplificate 200 su diversi comparti: artigianato, telecomunicazioni, sanità"."Abbiamo lavorato molto in questi mesi con un metodo diverso rispetto al passato, cioè la semplificazione amministrativa la facciamo non tanto stando chiusi negli uffici e riguardando le tante norme e leggi che si sono stratificate nel tempo per capire quali sono quelle che funzionano e quelle che dobbiamo sostituire, ma aprendoci al mondo", ha evidenziato. "Abbiamo avviato un percorso che si chiama 'facciamo semplice l'Italia', in cui giriamo l'Italia, incontriamo le amministrazioni territoriali, incontriamo le associazioni di categoria, i rappresentanti delle imprese, i sindacati e realizziamo la semplificazione insieme a loro.Quindi l'obiettivo è realizzare un lavoro di semplificazione non fatto in laboratorio e quindi in modo un po' autoreferenziale, ma cercando di confrontarci con chi poi dovrà godere delle semplificazioni che facciamo e quindi tutti i nostri clienti", ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Hamas e il dopo-Sinwar, come funziona la successione e chi sarà l’erede

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(Adnkronos) – "Eliminato" Yahya Sinwar si apre la corsa alla successione ai vertici di Hamas.Secondo la tv saudita Al Sharq è attesa a Doha, in Qatar, una riunione della leadership del gruppo all'estero per scegliere il successore di Sinwar, ma Hamas anche potrebbe optare per un "consiglio direttivo", ovvero una guida collegiale.

A confermare la morte di Sinwar è stato Khalil al-Hayya, leader di Hamas a Gaza ma che vive in Qatar.  Il suo nome circola per la 'promozione' così come quelli di Mohammad Sinwar, fratello di Yahya Sinwar, e di Khaled Meshal.Di seguito tutti i possibili 'eredi' di Sinwar: 
KHALIL AL-HAYYA: nato a Gaza nel 1960, è il leader del gruppo a Gaza, ma vive in Qatar.

Ad agosto è stato scelto come numero due dell'ufficio politico di Hamas.I media israeliani ricordano come mantenga stretti legami con l'Iran e come abbia lasciato la Striscia di Gaza prima dell'attacco del 7 ottobre 2023 di Hamas in Israele.

Ha avuto un ruolo di primo piano nei mesi di negoziati, tuttora in stallo, per un cessate il fuoco e un accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti da oltre un anno nell'enclave palestinese.  
KHALED MESHAL: è considerato una delle figure più potenti all'interno del Politburo di Hamas.Nato in Cisgiordania nel 1956, è il responsabile di Hamas all'estero e ne ha guidato per 21 anni l'ufficio politico (1996-2017) di cui ancora oggi fa parte.

Ha vissuto in Kuwait, per poi trasferirsi in Giordania, dove nel 1997 è sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento. 'Fuggito' in Qatar, ha poi vissuto in Siria dal 2000 al 2012, prima di tornare in Qatar, dove vive ancora oggi.Nell'ultimo anno è stato coinvolto nei negoziati indiretti tra Israele e Hamas.

Fonti israeliane sottolineano la divergenza di opinioni tra Meshal e Sinwar, soprattutto in merito ai rapporti con l'Iran.Secondo notizie mai confermate diffuse ieri sera dalla libanese Lbci, che citava fonti non meglio precisate, potrebbe aver già assunto la guida 'ad interim' del movimento, anche per quanto riguarda i contatti con le parti coinvolte nei negoziati.  
MOHAMMAD SINWAR: è il fratello minore di Yahya Sinwar.

Nato a Khan Yunis, oggi 49enne, è considerato un veterano del braccio armato del gruppo.Apparso raramente in pubblico, secondo la stampa israeliana, sarebbe il 'candidato' con meno possibilità di raccogliere l'eredità di Yahya Sinwar.

Secondo Channel 13, Israele ha tentato per cinque volte di uccidere Mohammad Sinwar. 
MOUSA ABU MARZOUK: nato nel 1951 a Rafah, ha contribuito alla fondazione di Hamas nel 1987.E' uno degli esponenti dell'ala politica del movimento, siede nell'ufficio politico. 
MUHAMMAD ISMAIL DARWISH: è il capo del Consiglio della Shura di Hamas dall'ottobre dello scorso anno.

Il suo nome era circolato ad agosto, dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh.Secondo la tv saudita Al Sharq, sarebbe sotto la sua presidenza un eventuale "consiglio direttivo" per il dopo-Sinwar. 
HUSAM BADRAN: nato a Nablus nel 1996, vive a Doha ed è nel Politburo di Hamas.

In passato era uno dei leader di spicco del braccio armato di Hamas in Cisgiordania.  
MOHAMMED NASR: è nell'ufficio politico di Hamas e secondo media sauditi potrebbe aspirare alla 'promozione'. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)