L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport apre facendo il punto sul mercato del Napoli relativamente al centrocampo: “Una certezza c’è: Axel Witsel lascerà lo Zenit San Pietroburgo. Non importa se giocherà nel Napoli o altrove: per lui l’aspetto più importante in chiave futura, è lasciare la Russia per un altro campionato europeo. Al momento sono due i club che lo stanno inseguendo, si tratta del Manchester United e del Napoli, appunto. C’è più di un ostacolo da superare, in ogni modo, perché lo Zenit chiede una cifra elevata, oltre 30 milioni di euro per cederlo e Aurelio De Laurentiis non vorrebbe arrivare a questa cifra o, quanto meno, vorrebbe ottenere un dilazionamento. Poi, c’è lo stipendio del mediano belga che guadagna 4,2 milioni di euro netti a stagione, un ingaggio che non rientra nei parametri del presidente del Napoli. A parte questi intoppi, però, c’è il gradimento dello stesso Witsel, che verrebbe volentieri a giocare nel campionato italiano e, per giunta, in un club che parteciperà alla prossima Champions. Insomma, ci sono tutti i presupposti perché De Laurentiis acceleri l’operazione e convinca i russi ad abbassare le loro pretese. Dunque, di nuovo rispetto ai giorni scorsi, c’è la volontà del centrocampista della nazionale belga a trattare col Napoli. Che non significa accordo sicuro, ovviamente, perché prima che si arrivi ad una firma bisognerà trovare l’accordo con lo Zenit”.
ADL: “I miei giocatori firmano un contratto da 120 pagine. Vendita Cavani e Lavezzi? Che affare…”
Ai microfoni del settimanale Monaco Hebdo, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’interessante intervista: “Faccio firmare ai miei calciatori contratti di 120 pagine. Non peno a come è stato fatto in passato, io penso che ogni cosa si possa cambiare. Non comprerei un calciatore che non mi cede tutti i suoi diritti d’immagine, anche con gli attori faccio allo stesso modo. Qualcuno mi prendeva per pazzo. Francia? Non ho rimpianti per Lavezzi e Cavani. Ho venuto il primo a 33 milioni ed il secondo a 65, credo sia stato un buon affare. Rivale scudetto? E’ difficile battere la Juve per la sua grande stabilità economica. Possono spendere tre volte quanto spendiamo noi, mentre a Napoli io sono dovuto ripartire da zero. Di cosa da fare ce ne sono tante, a partire dallo stadio che mi viene dato un giorno prima della partita. Sono quarant’anni che non viene effettuato un lavoro dal Comune, che è proprietario dell’impianto. Cos’è la napoletanità? E’ come il sale ed il pepe che danno sapore a tutti i piatti”.
EURO 2016: Ungheria Belgio 0-4|Un Belgio travolgente accede ai quarti di finale
Ungheria Belgio 0-4. La squadra di Wilmots domina e travolge i magiari. Accesso meritato ai quarti di finale
Allo Stadium Municipal di Tolosa si disputa la quarta gara valida per gli ottavi di finale di Europa 2016. Il Belgio travolge gli avversari nonostante una dignitosa prestazione dei magiari che hanno tenuto aperta la gara fino al 78’ nel tentativo di pareggiare. Poi è arrivata la goleada belga che ha proclamato la squadra di Wilmots vincitrice indiscussa di questa partita. L’accesso ai quarti di finale è meritato, il 1° luglio affronterà il Galles.
Primo tempo
La gara inizia con un pressing asfissiante dei belgi sui magiari. La prima occasione per la squadra di Wilmots si presenta al 6’ con Lukaku che tenta la conclusione, la palla viene deviata in angolo dal portiere.
Al 10’ arriva il vantaggio belga: De Bruyne dalla fascia sinistra crossa verso il centro dell’area, Alderweireld stacca di testa e insacca alle spalle del portiere.
Ungheria Belgio 0-1
Al 15’ parata di Kiràly su tiro pericoloso di De Bruyne che servito da Lukaku, s’invola verso la porta e scarica il suo sinistro, bloccato dal portiere.
Al 24’ buona azione ungherese innescata da Dzsudzsák che prova la conclusione da fuori area, ma Courtois è attento e neutralizza il pericolo.
Al 35’ il Belgio è vicino al raddoppio: punizione battuta da De Bruyne, la palla arriva a un centimetro sotto la traversa ma il portiere riesce ad arrivarci e respinge. Grande parata di Kiràl che tiene ancora aperta la gara.
Risposta ungherese al 40’ con un fendente di Dzsudzsák che sorvola di poco la traversa. L’Ungheria prova a tenere testa agli avversari senza subirne la potenza.
I migliori di questo primo tempo sono stati Kiràly per l’Ungheria e De Bruyne per il Belgio. Molti gli errori di Nainggolan in questa gara mentre il napoletano Mertens ha provato a distinguersi con qualche azione seppur dalla conclusione imprecisa.
Secondo tempo
Ripresa aggressiva per i belgi che si rendono pericolosi con i soliti Lukaku e De Bruyne. Gli ungheresi provano allora a cambiare atteggiamento e alzano il baricentro insieme a un buon possesso palla. Arrivano allora le azioni pericolose che mettono i brividi ai magiari.
Al 53’ occasione per l’Ungheria: Dzsudzsák crossa verso il centro dove Szalai stacca di testa, palla deviata dal difensore belga.
Al 66’ grande parata di Courtois su un bellissimo e insidiosissimo tiro di Pintér che ha regalato una grande speranza ai suoi tifosi
Al 68’ è ancora l’Ungheria a rendersi pericolosa con un tiro angolato al volo di Juhàsz che parte da fuori area e la cui conclusione finisce di poco fuori. Si accavallano le occasioni pericolose degli ungheresi che in questa fase di ripresa stanno schiacciando gli avversari.
Nonostante il pressing dell’Ungheria, arriva il gol del ko definitivo:
Al 78’ Batshuayi, appena entrato al posto del grande Lukaku, riceve una palla d’oro da Hazard. Il numero 22 non spreca e appoggia in rete la palla del 2 a 0.
Incredibile contropiede del Belgio che dopo solo 2 minuti dal raddoppio, realizza la terza rete all’80’. Uno scatenato Hazard riceve palla da fuori area, dribbla 2 avversari e conclude in rete. Ovazione per l’attaccante numero 10 belga che viene subito sostituito da Fellaini.
Chiude la goleada allo Stadium Municipal Carrasco che con un sinistro sul primo palo affonda i magiari a digiuno di reti. Ungheria Belgio 0-4
FORMAZIONI
UNGHERIA (4-2-3-1): Király; Kadar, Guzmics, Juhász, Lang; Gera (46’ Elek), Nagy; Dzsudzsák, Pintér (75’ Nicolics), Lovrencsics; Szalai.
Ct.: Storck
BELGIO (4-2-3-1): Courtois; Meunier, Alderweireld, Vermaelen, Verthongen; Nainggolan, Witsel; Mertens (70’ Carrasco), De Bruyne, Hazard (81’ Fellaini); Lukaku (77’ Batshuayi).
Ct.: Wilmots
ARBITRO: Milorad Mazic
AMMONITI: Kadar (U); Lang (U) Elek (U); Vermaelen (B); Batshuayi (B)
MARCATORI: 10’ Alderweireld; 79′ Batshuayi; 80′ Hazard; 91′ Carrasco
ALLEGATI: (Vademecum Euro 2016) https://www.vivicentro.it/sport/cronaca-sportiva/vademecum-euro-2016-ad-ora/
di Maria D’Auria
Spagna, Popolari primo partito davanti a Podemos
Exit poll, la forza anti-sistema supera i socialisti al secondo posto. Scenario incerto, PP-Psoe o governo di sinistra
Madrid – Il Partito popolare avrebbe vinto le elezioni spagnole con il 28,5%, pur rimanendo lontano dalla maggioranza assoluta dei seggi (176) in Parlamento. Secondo sarebbe arrivato Podemos con il 25,6% che scavalca i socialisti del Psoe fermi al 22% davanti ai liberali di Ciodadanos (11,8%). In base agli exit poll diffusi dalla catena televisiva Rtve, il Pp si aggiudicherebbe tra 117 e 121 seggi su 350, Podemos si collocherebbe tra 91 e 95, il Psoe tra 81 e 85 e Ciudadanos tra 26 e 30.
Podemos, che alcuni sondaggi davano possibile prima forza, è una formazione critica verso l’Ue alleatasi con Izquierda Unida nella lista “unidos Podemos”. Tra gli scenari possibili se i dati confermassero questi equilibri ci sono un’allenza di sinistra tra Podemos e socialisti, che potrebbero formare un governo con la maggioranza assoluta, oppure una grande coalizione tra Pp e Psoe. Per i socialisti di Pedro Sanchez, che per la prima volta dal ritorno alla democrazia, nel 1977, sono scivolati al terzo posto, la scelta non è facile: alleandosi con i popolari rischiano di venirne schiacciati e di fare la fine del Pasok in Grecia, scomparso dalla scena politica. Ma con la formazione di Pablo Iglesias c’è l’incompatibilità sulla Catalogna, visto che il Psoe respinge il referendum sull’indipendenza che trova disponibile Podemos.
Di certo, non sarà facile superare l’impasse nella quarta economica della zona euro che era emersa già dopo il voto del 20 dicembre. Dal voto emerge una tenuta dei popolari dell’ex premier Mariano Rajoy che conferma la percentuale di dicembre mentre i socialisti perdono ancora terreno.
Pedullà: “Napoli e Pescara continuano a trattare: Caprari e Verre sul piatto”
Dopo il rifiuto di Lapadula resta comunque rovente l’ asse di mercato Pescara-Napoli. Ecco quanto riferisce Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia, sul proprio sito ufficiale:
“Con il Napoli sta andando avanti il discorso per Caprari, come segnalato da tempo, proposto anche il centrocampista Verre, entrambi resterebbero in Abruzzo. Ma sulle cifre c’è distanza, bisogna lavorare”.
Sky – Napoli a caccia di centrocampisti: Herrera, Witsel e Soriano le piste
Napoli sulle sempre sulle tracce di un centrocampista. Stando a quanto riferisce Sky Sport sarebbero diversi i nomi sul taccuino di Giuntoli: Herrera, Witsel e Soriano. La società partenopea sta valutando quale dei tre possa essere la trattativa meno complicata. Per Witsel sono previsti nuovi contatti tra le parti nei prossimi giorni, le cifre sono importanti: 3,5 milioni l’ ingaggio chiesto dal giocatore oltre ai 25 milioni da versare allo Zenit.
3324 migranti salvati in 26 operazioni: 25 gommoni e 1 barcone
Sono circa 3.324 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi, nel corso di 26 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale operativa della Guardia costiera a Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 25 gommoni e 1 barcone, nello specchio acqueo 35 miglia a nord dalle coste della Libia, sulla direttrice di Sabratha.
Hanno preso parte ai soccorsi, unità della Guardia Costiera, della Marina Militare, di Eunavformed, di Frontex, e delle ONG MSF e Sea Watch. A termine delle operazioni di soccorso, tutti i migranti sono stati presi a bordo di due unità della Marina Militare operanti nel dispositivo Mare Sicuro, dell’unità spagnola Rio Segura operante nel dispositivo Eunavformed, dell’unità spagnola Reina Sofia operante nel dispositivo Frontex e delle unità Dignity I e Burbon Argos di MSF.
vivicentro.it/isole/cronaca – 3324 migranti salvati in 26 operazioni: 25 gommoni e 1 barcone
NOTE sulla Guardia Costiera:
La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.
Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.
Attività e competenze
Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.
In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.
In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.
(note da: wikipedia)
Germania-Slovacchia 3-0, show dei tedeschi che raggiungono i quarti di finale
OTTAVI EURO 2016 – Va in scena al Pierre-Mauroy di Lille il quinto ottavo di finale di questo Euro 2016, che vede contrapporsi Germania-Slovacchia. Da questa sfida uscirà il prossimo avversario dell’Italia ai quarti di finale, sempre che gli uomini di Conte riescano a superare lo scoglio rappresentato dalle furie rosse. I campioni del mondo in carica sfidano una squadra sicuramente meno forte, molto difensiva, con un centrocampo tutto made in Italy (Hamsik e Kucka). A spaventare il ct Kozak sono le statistiche relative alla nazionale tedesca nelle ultime 16 partite delle fasi finali di europei e mondiali: il bilancio è di 13 vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. Gli slovacchi, tuttavia, sono riusciti ad incartarla all’Inghilterra nell’ultimo match, chiudendosi a riccio per poi cercare delle ripartenze veloci sugli esterni.
PRIMO TEMPO:
La Germania parte subito fortissimo e già all’ottavo minuto trova la rete del vantaggio. A firmarla ci pensa un difensore: Boateng, dopo aver raccolto una palla vagante al limite dell’area, spara una sassata da fuori area con il destro e porta gli uomini di Loew sull’1-0! Al 12’ la Slovacchia prova a reagire: Skrtel prova il lancio lungo, ma Kucka viene pizzicato in offside. Al 13’ rigore per la Germania: Mario Gomez viene atterrato in area da Skrtel, il difensore viene anche ammonito. Ozil spreca però questa clamorosa occasione per portare i tedeschi sul 2-0. Prende la palla, va sul dischetto ma Kozacik si fa trovare pronto e respinge il tiro, rigore parato! Al 18’ destro al volo di Ozil dopo la sponda di Draxler ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al 20’ cross di Kimmich su cui Gomez non arriva per un soffio. E’ un assedio dela Germania e la Slovacchia sembra essere inerme di fronte allo strapotere degli avversari. Al 23’ lancio in profondità per Duris. Neuer capisce tutto in anticipo e blocca in uscita. Al 24’ Ozil sfiora il palo con il destro dopo una sponda di Gomez. Al 26’ Skrtel si immola e respinge la conclusione a colpo sicuro di Khedira dal limite dell’area. Al 28’ Muller prende bene il tempo sul cross di Ozil, ma di testa non riesce a centrare lo specchio. Al 29’ splendida azione corale dei tedeschi: Draxler entra in area dal lato corto dopo aver dribblato il romanista Gyomber, ma la difesa riesce a neutralizzare Gomez. Hamsik e compagni non riescono a trovare un piano b e se ne restano arroccati sulla trequarti. Al 38’, finalmente, gli uomini di Kozak si affacciano in avanti: tocco corto di Hector per Neuer costretto all’uscita disperata per anticipare la pressione di Duris. Al 41’ Neuer compie un autentico miracolo, togliendo dall’incrocio il colpo di testa a botta sicura di Kucka. Al 42’ Skriniar cerca la porta con un destro a giro dal limite ma colpisce male. Ci sono segnali di reazione, ma è proprio in questo momento che arriva il raddoppio della Germania! Draxler fa tutto da solo: supera Kucka e si prende la linea di fondo, tocca poi dentro l’area piccola per Gomez che devia in rete il pallone del 2-0. L’ex attaccante della Fiorentina anticipa Durica e batte l’incolpevole Kozacik con un tocco da predatore di aree di rigore. Finisce con questo risultato il primo parziale di gioco, dopo un minuto di recupero. E’ show della Germania, con due reti segnate ed un rigore parato, ma la Slovacchia avrebbe potuto pareggiare qualche minuto prima del secondo gol subìto.
SECONDO TEMPO:
Subito sostituzione per la Slovacchia : entra Gregus (6), esce Weiss (7) al primo minuto e Kimmich prende il cartellino giallo per aver stoppato il pallone con un braccio. Al 4’, sponda di Hamsik per Kucka che calcia dal limite di prima intenzione, Neuer blocca centralmente. Con il proseguo della ripresa la Slovacchia prende sempre più coraggio. Al 15’, numero di Draxler che supera con una veronica Kucka e Pekarik ma poi si lascia cadere al limite dell’area, Marciniak lascia correre. Al 17’ calcio d’angolo per la Germania e 3-0 di Draxler che di prima intenzione buca Kozacik dopo il colpo di testa provato da Hummels. Al 19’ Sestak sostituisce Duris tra le fila polacche. Al 22’ Hummels viene ammonito per un brutto fallo su Sestak. Al 23’ occasione per la Slovacchia: sugli sviluppi della punizione, bellissima conclusione di Durica che fa la barba al palo con Neuer battuto. Al 25’ Gomez prova la sponda in area per Khedira ma il cross è troppo alto e l’attaccante non riesce nella deviazione. Al 27’ doppia sostituzione per Loew, che pensa già ai quarti di finale: esce Draxler ed entra Podolski, Howedes prende il posto di Boateng. Al 31’, terza ed ultima sostituzione per i tedeschi: Khedira lascia il posto a Schweinsteiger. Al 35’ Sestak entra in ritardo su Kimmich ma Marciniak lo grazia e gli risparmia il giallo. Un minuto dopo, tocco in verticale di Kimmich a liberare Podolski davanti a Kozacik. Azione fermata per fuorigioco. Al 37’, tocco in verticale di Ozil per Gomez, Skrtel chiude in scivolata. Al 39’ sostituzione Slovacchia, Salata entra al posto di Gyömbér. Al 42’ cross teso di Podolski in area piccola respinto in corner da Salata. Al 44’ Cross fuori misura di Hector per Gomez, libero sul secondo palo. Al 46’, piattone a colpo sicuro di Kroos dall’altezza del dischetto sul tocco arretrato di Muller. Miracolo di Kozacik che resinge in tuffo! Nello stesso minuto, ammonizione per Kucka. La partita finisce al 47’: la Germania vola ai quarti battendo Hamsik e soci per 3-0.
FORMAZIONI UFFICIALI:
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Kroos, Khedira; Muller, Ozil, Draxler; Gomez. Ct Joachim Low
SLOVACCHIA (4-2-3-1): Kozáčik; Pekarík, Škrtel, Ďurica, Gyömbér, Škriniar; Kucka, Hrošovský, Hamšík, Weiss; Ďuriš. Ct Kozak
Arbitro: Marciniak (Polonia)
Guardalinee: P. Sokolnicki, T. Listkiewicz
4° uomo: B. Kuipers
Giudici di porta: P. Raczkowski, T. Musial
Claudia Demenica
BREXIT- FUTURO dell’EUROPA



Osservazioni sui grafici precedenti- EUROPA UNITA –
L’anno 2016 , per l’Europa(UE) , si presenta come segue:
1- Attenzione verso le motivazioni delle alleanze e dei trattati (Luna in 12ma)
2- Condizioni d’isolamento (Saturno in 12ma)
3- Discussioni, documenti ed incontri relativi al rapporto con gli altri- alleanze e trattati- che incidono sulle risorse e sulle potenzialità dell’Europa , oltre che sulla fine e la trasformazione degli accordi. (Mercurio- dispositore della 9= 3 di 7 che si presenta in 2 casa( = 8 di 7) .
4- Nel mese di giugno si ha il passaggio in 5 casa , cioè nel settore delle speculazioni e della fiducia nei trattati e nelle alleanze, ma la 5 è anche la 12ma di 6 (popolazione) e quindi indica anche le prove del popolo. Il dispositore della 5 casa(Toro) è Venere che si posiziona in 1 casa , la casa dell’immagine , ma anche di ciò che si oppone all’alleanza; Venere in quella posizione sollecita il confronto e rappresenta le conseguenze delle discussioni e degli incontri sui trattati/accordi.
5- Non dimentichiamo che la 6 casa è la trasformazione delle amicizie, oltre a rappresentare il disagio, il popolo, e gli impegni; Urano in questo settore sottolinea, nel merito dei significati suddetti, le novità e le situazioni di cambiamento.
6- Altra particolare importanza va attribuita alle posizioni Nodali, sull’asse 4/10, cioè all’influsso del destino sul prestigio e sulla stabilità dell’Europa.
7- Infine, Nettuno all’AS evidenzia la necessità di una rigenerazione, considerando le illusioni e le delusioni che influiscono sui significati della prima casa- immagine, accordi sulle trattative, conseguenze e speculazioni legate alle problematiche degli stranieri, incontri, scritti e discussioni sui progetti e sulle amicizie.
Grafico mensile dal 13 giu al 09 lug 2016-
Il giorno 23 giu si ha il passaggio in 9 casa- dove influisce il destino con esperienze del passato che si ripropongono. La 9 casa è la casa degli stranieri, indica le discussioni sulle alleanze e sui trattati, (9=3 di 7) oltre a rappresentare le conseguenze sulle speculazioni(9=5 di 5) e sulle prove che assillano la popolazione(5=12ma di 6).
Il dispositore della 9 casa(Ariete->Marte) si pone in 1 casa, rendendo l’immagine dell’Europa più incisiva ed aggressiva nel confronto, ma sottolineando la necessità di iniziative per la trasformazione della popolazione e la fine delle prove connesse alle alleanze ed ai trattati.
La prima casa è anche la decima della quarta, quindi rappresenta il prestigio legato alla stabilità ed alla sede dell’Unione Europea; il pianeta Marte, oltre ad indicare la lotta e la battaglia in corso, sollecita le iniziative da prendere per il mantenimento del prestigio specificato.
Urano, in cuspide alla 11ma casa, indica il cambiamento nelle amicizie e nei progetti, sollecitati dal fatto che Urano è dispositore del segno della 7 casa (Aquario) che rappresenta le alleanze, ma anche i nemici dichiarati che si sono evidenziati. A proposito di inimicizie, la Luna è dispositore della 12ma casa (Cancro) che indica i nemici segreti che minano la stabilità e la sede dell’Unione Europea (Luna in 4 casa).
Anni futuri dell’Europa Unita- Tabella creata con metodo Bisconti- e software CAELUS

Osservazioni e conclusioni- sugli Anni Futuri dell’Europa Unita
La prima cosa da dire è che ho scritto che Nettuno (nel 2016) si trova all’AS, in realtà, secondo la Tabella qui presentata, il pianeta è in 12ma casa e passerà , decisamente, in prima casa l’anno prossimo. Ciò vuol dire che le delusioni/illusioni quest’anno hanno interessato le motivazioni degli accordi, influendo sulle difficoltà della popolazione e sulle opportunità di lavoro. Ciò tenendo presente che ci sono state le ansie in merito alle discussioni ed agli incontri legati al prestigio dell’Europa – decima casa-(che indica, di per sé, il Capo, chi comanda, ecc.). Per il 2016 parlo al passato, perché già siamo a metà anno- dalle notizie attuali gli sviluppi interesseranno i prossimi sei mesi, ma solo l’anno prossimo avvertiremo il cambiamento della posizione di Nettuno che passerà in prima casa. (vedi anche grafico anno2017).
Cosa rappresenta la prima casa: prima di tutto l’immagine dell’Europa, le possibilità di confronto con i partners- o con i collaboratori in genere- , la trasformazione della popolazione, dei servizi, dei disagi, le prove legate all’economia ed alle risorse, la fiducia nelle discussioni , spostamenti, scritti ed incontri. Inoltre , essa è legata alle discussioni, agli scritti ed agli incontri dei Ministri, oltre alle speculazioni ed alle conseguenze delle problematiche riguardanti l’estero, gli stranieri , ecc.
Tutto ciò sarà gestito con la presenza di Nettuno che come pianeta può far valorizzare i sogni, le aspirazioni, ma può anche evidenziare ansie, illusioni , delusioni, attraverso la sensazione distruttiva che tutto è vago e non definito, che ogni cosa ha bisogno di essere rigenerata.
Oltre a questo cambiamento, per l’anno prossimo c’è quello che riguarda Giove. Il pianeta si sposterà dalla 9 casa alla 10 casa. L’attenzione quindi potrà essere rivolta ai Capi, al prestigio dell’Europa, ma anche ai disagi della popolazione, alle risorse degli stranieri o a quelle che coinvolgono l’estero, all’origine di contrasti / fine di collaborazioni, ai disagi legati alle speculazioni in genere ed alle prove della popolazione. Per affrontare tutto ciò c’è bisogno di organizzazione, di espansività, di infondere gioia , ma anche di saggezza nello svolgere funzioni di comando. L’unico rischio è che , siccome Giove è dispositore del Sagittario in 12ma casa, le prove ed il senso di isolamento possano influire sulla gestione del potere e sulle specifiche figure preposte alla guida dell’Europa.
La posizione di Giove in 10 casa è accompagnata da quella del Nodo Nord , quindi dagli eventi destinici che definiranno momenti e situazioni importanti sulle problematiche sopra citate. Nel 2018 inizierà un periodo in cui l’attenzione verso l’estero e gli stranieri sarà scandita da eventi importanti, ma anche gli incontri, le discussioni sulle alleanze , sulle collaborazioni , le questioni sui nuovi progetti e sulle amicizie, saranno legati a fattori esterni, cioè non legati direttamente alla gestione specifica dell’Europa.Ciò fino al 2020.
Ciò che indirizzerà l’Europa, o per lo meno chi ne definirà il percorso saranno la questione economica e/o la trasformazione dei trattati e degli accordi. Questi due aspetti potranno essere determinanti fino al 2019. In questi anni ci saranno dei passaggi importanti, che saranno accettati in pieno adattamento, per i seguenti settori: Capi di Stato (2016), Popolazione(2017), Risorse altrui(2018), Amicizie-Ministri(2018).
Fino al 2020 Saturno si troverà in 12ma casa, cioè nella casa delle prove, della concentrazione, delle difficoltà della popolazione , della dimora degli stranieri, della sofferenza/disagio per le collaborazioni, ma anche della trasformazione delle speculazioni, della creatività e nella casa delle risorse degli amici ecc. In questo periodo bisognerà affidarsi alla fermezza, alla razionalità in genere ed alle potenzialità dei Ministri in particolare, tenendo presente che queste sono le caratteristiche del dispositore del segno della prima casa(Capricorno) che rappresenta appunto l’immagine dell’Europa.
Per un periodo più lungo non ci saranno cambiamenti nella posizione di Plutone (almeno fino al 2029), ma avremo una continua e lenta trasformazione, in merito ai valori ed al potere acquisito dall’11ma casa, cioè le amicizie, i progetti, la fiducia, incidendo dal punto di vista speculativo sulla popolazione, sulle difficoltà riguardanti la creatività, l’arte, le prove del popolo. In merito alla popolazione si noteranno esigenze di cambiamento e richieste di libertà e di rinnovamento che dureranno fino al 2027. Ciò significa che sarà continuamente messa in discussione la capacità collaborativa dell’Europa, avendo l’impressione che ad ogni situazione dovrà corrispondere un cambiamento, che ogni esigenza o richiesta sarà motivata da un desiderio di libertà, di conseguenza si cercherà di adattarsi alle varie situazioni aspirando sempre ad un cambiamento.
Nel 2017 si dovrà considerare la presenza di Marte in 4 casa, che potrebbe indicare iniziative necessarie per la stabilità, ma anche lotte interne, aggressività e/o pericoli che potrebbero influire sui rapporti collaborativi e sulla struttura stessa dell’Europa. Ci sarà un’alternanza tra le lotte per la stabilità e le iniziative riguardanti l’economia, le risorse per cui, di fatto, si procederà ad una trasformazione saltellante fino al 2020.
In conclusione: Gli anni 2017 e 2018 saranno importanti, in modo diretto, per gli aspetti riguardanti il prestigio ed il comando dell’Europa; il primo cambiamento interesserà gli eventi riguardanti gli stranieri e l’estero. Le questioni di 10 casa , tuttavia, influiranno indirettamente sui Ministri, sulle risorse impegnate per gli stranieri, sulle speculazioni e le conseguenze riguardanti i servizi, la popolazione e sui disagi legati alla fiducia verso i partners/collaboratori dell’Europa, verso l’istruzione, l’arte e tutte le attività creative. A livello di fondo sarà interessata l’economia nei rapporti con l’estero.
Suggerimenti:
La posizione più forte è quella di Plutone in 11ma , sia per la lunga permanenza , sia per i significati dell’11ma casa. Le posizioni degli altri pianeti lenti , a breve, si modificheranno per un nuovo ciclo , toccando nuovi settori. Il potere di Plutone incide :
1- Sulla fiducia, sui Ministri,(11ma – base)
2- Sulle risorse economiche (proprie ed altrui) in modo determinante (11ma = 10 di 2) e (11ma= 4 di 8)
3- Sulla disagi/sofferenze dei popoli ( 11ma = 6 di 6 casa- la gente)
4- Sulla trasformazione/fine della stabilità, delle origini/tradizione (11ma = 8 di 4)
Per questi motivi, a breve termine, l’attenzione del singolo e le sue azioni vanno gestite mediante i pianeti veloci, considerando i seguenti punti:
1- Sole- posizione fissa in 2 casa =(2016-2017-> risorse, massima creatività/speculazione, prove per la comunicativa).
2- Luna- (2016-> 12ma casa- concentrazione- motivare le collaborazioni –); (2017->2 casa- vedi Sole)
3- Mercurio- idee e comunicativa- (2016 -2017 -> 2 casa- vedi Sole)
4- Venere- (2016->1 casa= immagine, confronto, lontananza figli, conseguenze stranieri, difficoltà economiche); (2017->3 casa- discussioni, incontri, progetti creativi, massimo impegno lavorativo)
5- Marte- (2016->8 casa- risorse degli altri, origine della creatività/speculazione); (2017->4 casa- iniziative per l’abitazione, agire per la stabilità, dare importanza alle collaborazioni, fare amicizia e progetti con la gente, fare incontri/discussioni sulle proprie potenzialità, investire sugli spostamenti/informazione/libri).
Nota: ciò senza considerare i pianeti come dispositori dei segni delle case.
ESCLUSIVA – Manniello-De Lucia, mercoledì la fumata bianca per il settore giovanile ma…
Questi i dettagli raccolti in esclusiva
E alla fine la fumata bianca sta per arrivare, l’accordo tra Franco Manniello e Andrea De Lucia sta per concretizzarsi. Andrea De Lucia è già stato sponsor del settore giovanile e da tre anni circa è nell’orbita Juve Stabia con investimenti importanti grazie alla grande amicizia con il direttore responsabile del settore giovanile Alberico Turi. Proprietario della DL Group, importante azienda che si occupa di cablaggio, stampaggio di materiali plastificati per il settore automotivo e ferroviario, nonchè di illuminazione a led, è pronto ad entrare in maniera decisa nella società gialloblè.
Ora, però, facciamo un passo indietro e ricostruiamo ciò che è accaduto:
– il direttore responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Alberico Turi, forte della sua amicizia con De Lucia e Manniello fa si che ci sia collaborazione dopo aver trovato una comunione d’intenti, parliamo, come detto in precedenza, di circa 3 anni fa;
– il settore di competenza diventa il settore giovanile con il là in maniera decisa all’attività di base, fiore all’occhiello della Juve Stabia giovanile;
– ultima giornata dello scorso campionato, Juve Stabia-Foggia, Andrea De Lucia siede in tribuna, era forse quello il momento dell’avvio decisivo della trattiva;
– poi arriva una frenata con il presidente Franco Manniello che ai nostri microfoni, in esclusiva, dichiara: ‘nessuno mi ha mai chiesto di entrare in società’ CLICCA QUI
– sempre ai nostri microfoni Andrea De Lucia, in esclusiva, diceva: “Innamorato della Juve Stabia, poteva essere un matrimonio non un divorzio: auguro il meglio a Manniello” CLICCA QUI per i dettagli
Da questo momento in poi cosa è successo? Di sicuro le trattative con alti e bassi sono proseguite con l’intento, da parte del presidente Franco Manniello, di cercare di trovare il meglio per la squadra stabiese, colori, quelli giallo e ble che ama follemente e per i quali soffre nei momenti di difficoltà, essendone prima lui stesso primo tifoso e voglioso di riportarli in alto. Poi la svolta, un riavvicinamento, l’amore che sboccia nuovamente e, secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it, mercoledì ci sarà l’incontro per ratificare con certezza la permanenza con voglia di investimenti ancora più importanti nel settore giovanile (cosa ormai certa) e la possibilità, limando alcuni dettagli, di entrare anche a far parte della prima squadra e dello staff dirigenziale. Manniello-De Lucia, risboccia l’amore, un amore rifiorito con un amico in comune: Alberico Turi, il quale resterà con ogni probabilità al timone del settore giovanile.
a cura di Ciro Novellino
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ESCLUSIVA – Juve Stabia, da un Russo ad un altro?
Queste le ultime di mercato
Da un ‘Russo’ ad un altro, ma non parliamo di cittadini con il colbacco, quanto di due calciatori e per l’esattezza di due portieri. L’uno Stefano Russo è attualmente nella Juve Stabia ma ha il contratto in scadenza il 30 giugno, l’altro Danilo Russo potrebbe prendere il suo posto. Potrebbe, infatti, in quanto, secondo le indiscrezioni raccolte dalla redazione di Vivicentro.it, c’è stato un primo approccio. Nativo di Pompei, classe ’87, ma di Castellammare di Stabia, con la sua famiglia che vive proprio nella città delle acque, l’anno scorso ha giocato una sola partita a Matera ma precedentemente ha fatto per due anni il titolare a Vercelli. Attualmente svincolato, ha già diversi campionati di B alle spalle ed è di scuola Genoa. Ripetiamo, c’è stato un contatto con il suo agente, Zavaglia, che fonti vicine al calciatore ci hanno confermato, ma si attendono sviluppi in merito per capire se la trattativa possa o meno andare a buon fine.
a cura di Ciro Novellino
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La Scozia vuole bloccare l’uscita dall’Ue
Il premier Nicola Sturgeon: chiederò al Parlamento di negare la ratifica. Tre milioni di firme per nuovo referendum. Kerry domani a Londra e Bruxelles
Londra – La Scozia potrebbe tentare di bloccare la Brexit attrrabverso una mozione del Parlamento di Edimburgo contraria alla ratifica dell’esito del voto che sancisce l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione. “Chiederò ai parlamentari di negare il consenso legislativo”, ha detto alla Bbc la signora Nicola Sturgeon, primo ministro della regione a nord del Vallo di Adriano in cui il Remain ha prevalso sul Leave con il 68% dei consensi. La Sturgeon può contare sul ssotegno dei 69 deputati del suo Scottish National Party (su un totale di 129). Resta tutto da vedere se questo tentativo abbia un fondamento giuridico o non sia solo un modo per aprire la strada a un nuovo referendum per l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito.
Sturgeon rispondeva alla domanda del giornalista sulla possibilità di una o più mozioni che nel Parlamento scozzese accolgano l’esito del voto. “Secondo logica, e’ difficile che non arrivi una richiesta simile – ha risposto – e credo che il governo del Regno Unito abbia una visione diversa su questo punto, ma ne discuteremo”. “Se il Parlamento scozzese è chiamato a giudicare su ciò che riguarda gli interessi scozzesi, allora, certo, è sul tavolo l’opzione di non votare ciò che è contrario a questi interessi”, ha spiegato Sturgeon. Il segretario di Stato del Regno Unito per la Scozia, David Mundell, ha detto di non credere “personalmente” che il governo della regione potrebbe bloccare la Brexit.
La Sturgeon ha comunque avvertito che il Regno Unito, nel quale la Scozia ha deciso di restare con il referendum del 2014, “non esiste più” e a questo punto un nuovo referendum sull’indipendenza della Scozia è “altamente probabile” .Già sabato la Sturgeon aveva manifestato la volonta’ di avviare “colloqui immediati” con “le istituzione comunitarie” e “con altri Stati membri” per “esplorare tutte le possibili opzioni in vista di tutelare il posto della Scozia nell’Unione Europea”.
Intanto è arrivata quasi a tre milioni e mezzo di fitrme la petizione per un nuovo referendum lanciata sul sito del Parlamento britannico. I firmatari chiedono la promulgazione di una nuova legge che consenta la ripetizione della consultazione popolare nel caso la vittoria del ‘Leave’ o del ‘Remain’ sia inferiore al 60% e l’affluenza non superiore al 75%. La petizione era stata promossa il 25 maggio da un attivista del ‘Leave’, il nazionalista William Oliver Healey, quando sembrava ceh potesse prevalere il “Remain”.
vivicentro.it/politica (AGI) / La Scozia vuole bloccare l’uscita dall’Ue
Banche: Unimpresa, da Bce 859 mld a italiane ma credito fermo al palo
Oltre 850 miliardi di euro ricevuti dalla Bce, in meno di due anni e mezzo, a tassi bassissimi non sono bastati, alle banche italiane, per aumentare i prestiti alle famiglie e alle imprese, dando un impulso positivo al ciclo economico. La liquidità extralarge “prelevata” dalla Banca centrale europea non è stata “girata” all’economia reale: da dicembre 2013 ad aprile 2016 i finanziamenti al settore privato sono calati di oltre 15 miliardi. Gli istituti di credito del nostro Paese, in particolare, hanno incassato il 31% dei 2.769 miliardi complessivamente messi in circolazione dall’Eurotower nell’ambito delle cinque finestre di rifinanziamento; nelle sole operazioni di lungo periodo (Ltro e Tltro), le banche della Penisola hanno ricevuto 793 miliardi su 2.290 miliardi (34%). Lo stock di crediti ad aziende e cittadini è invece sceso, in totale, da 1.416 miliardi a 1.400 miliardi: sono diminuiti di 30 miliardi i crediti alle imprese; mentre sono saliti di 14,9 miliardi i finanziamenti alle famiglie, trainati dalla ripresina del credito al consumo (+24 miliardi). Questi i dati principali del rapporto “Europa, Finanza, Imprese, Famiglie” realizzato dal Centro studi di Unimpresa a poche ore dal referendum della Gran Bretagna sulla Brexit.
Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, da dicembre 2013 ad aprile 2016, le banche italiane hanno ricevuto dalla Banca centrale europea 859,1 miliardi pari al 31% dei 2.769,0 miliardi concessi nell’ambito delle cinque finestre di rifinanziamento . Nel dettaglio, gli istituti di credito del nostro Paese hanno “prelevato” dall’Eurotower 215,5 miliardi (32,1%) tra il 12 dicembre 2013 e il 10 giugno 2014; 170,2 miliardi (32,9%) tra l’11 giugno 2014 e il 9 dicembre 2014; 161,4 miliardi (30,7%) tra il 10 dicembre 2014 e il 9 giugno 2015; 160,2 miliardi (30,2%) tra il 10 giugno 2015 e l’8 dicembre 2015; 151,8 miliardi (28,7%) tra il 9 dicembre 2015 e il 26 aprile 2016. Ancora più alta è la quota (34,6%) “ricevuta” dalle banche italiane dalla Bce rispetto alle sole operazioni di rifinanziamento di lungo periodo (Ltro: Long Term Refinancing Operation; Tltro: Targeted Long Term Refinancing Operation): 204,1 miliardi (37,1%); 159,9 miliardi (38,8%); 144,1 miliardi (35,4%); 149,2 miliardi (32,6%); 136,2 miliardi (29,4%). In totale, tra Ltro e Tltro, gli istituti italiani hanno preso a basso costo 793,5 miliardi su 2.290 miliardi complessivamente messi in circolazione dalla Banca centrale.
Queste operazioni, che hanno messo a disposizione delle banche del nostro Paese una enorme quantità di liquidità, non hanno fatto ripartire il motore del credito. Nello stesso arco di tempo (dicembre 2013 – aprile 2014), i finanziamenti degli istituti di credito italiani al settore privato sono calati di 15,5 miliardi (-1,09%) da 1.416,2 miliardi a 1.400,7 miliardi. L’andamento negativo è legato alle erogazioni alle imprese, calate complessivamente di 30,4 miliardi (-3,73%) da 814,0 miliardi a 783,6 miliardi. Per quanto riguarda le aziende sono calati i prestiti di quasi tutti i tipi di durata: quelli a breve termine (fino a 1 anno) sono scesi di 32,6 miliardi (-10,67%) da 305,5 miliardi a 272,9 miliardi; quelli di lungo periodo (oltre 5 anni) sono diminuiti di 26,6 miliardi (-6,87%) da 387,1 miliardi a 360,5 miliardi; mentre quelli di medio periodo (fino a 5 anni), in controtendenza, sono saliti di 28,8 miliardi (+23,72%) da 121,4 miliardi a 150,2 miliardi. Sono tornati a crescere, anche se lievemente, i finanziamenti alle famiglie che in quasi due anni e mezzo sono saliti di 14,9 miliardi (+2,47%) da 602,2 miliardi a 617,1 miliardi. A trainare la “ripresina” è, tuttavia, solo il credito al consumo (le erogazioni concesse per comprare automobili, elettrodomestici, tablet, smartphone, viaggi, abbigliamento, mobilio) con lo stock incrementato di 24,1 miliardi (+41,13%) da 58,6 miliardi a 82,7 miliardi; resta invece negativo sia il quadro dei mutui, giù di 900 milioni (-0,25%) da 361,4 miliardi a 360,5 miliardi, sia l’area dei prestiti personali, calati di 8,3 miliardi (-4,56%) da 182,2 miliardi a 173,9 miliardi.
Longobardi: “Brexit occasione di riflessione per ricostruire la casa comune in Europa”
“A questo rapporto abbiamo voluto aggiungere, come intestazione, quattro parole: Europa, finanza, imprese, famiglie. Quattro parole che spiegano la percezione diffusa nell’opinione, supportata anche dai dati, delle istituzioni europee: la cinghia di trasmissione dell’Europa porta benefici alla finanza, ma lì si ferma perché imprese e famiglie non avvertono effetti positivi. Poi, ovviamente, banchieri ed esponenti politici sono capaci di trovare giustificazioni di varia natura, ma la realtà è purtroppo questa” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. “Ora il referendum in Gran Bretagna sulla cosiddetta Brexit, che certamente apre uno scenario inedito e inquietante, rappresenta pure una occasione non solo di riflessione, ma anche di cambio di passo netto: la casa comune europea così com’è stata costruita non è utile e va ristrutturata, ripensando le assurde, restrittive politiche sui bilanci pubblici e cominciando a ragionare su un unico sistema fiscale” aggiunge il presidente di Unimpresa.


BOXE. GUIDO VIANELLO SI QUALIFICA PER RIO 2016
Preolimpico Baku 2016: GUIDO VIANELLO VINCE IL PREOLIMPICO DI BAKU E SI QUALIFICA PER RIO2016 #ItaBoxing #Road2Rio
Alle ore 12.30 italiane – circa – Guido Vianello è salito, ieri, sul ring sul ring della Sardaachi Arena di Baku (2200 posti a sedere) per sfidare l’irlandese Gardier. In palio: per l’Oro del Preolimpico di Baku e, soprattutto, il pass per Rio 2016.
Il boxer Romano ha chiuso alla grandissima questa sua avventura in terra azera, compiendo un’impresa ai limiti dell’impossibile.
Per qualificarsi a Rio, avrebbe solo potuto vincere il Torneo: e così è stato.
Nella finale contro Gardiner domina dall’inizio alla fine, imponendosi per 3-0.
Vianello diviene così il 262° Azzurro qualificato per Rio2016. Torneo preolimpico che purtroppo non regala il pass a Picardi, che, a causa della sconfitta nella finale 52 Kg di Vargas (USA) contro il bulgaro Asenov, non si classifica al quinto posto: ultimo utile per Rio.
Out anche Cavallaro (75 Kg), poichè Achilov (TKM) perde per WO contro O’Really.
“Grandissima impresa di Guido” queste le parole di Coach Bergamasco “Ero fiducioso perchè negli allenamenti lo avevo visto carico e concentrato. Si stramerita questa qualificazione per tutto ciò che ha fatto negli ultimi due anni. Ha tirato fuori il carattere e ha fatto tutto ciò che gli avevamo consigliato di fare. Su di lui avevo scommesso due anni fa e sono strafelice di averci visto lungo”
MotoGP Olanda Assen: una pioggia fortissima fa vincere Miller, caduta di Rossi
MotoGP Olanda Assen – Bandiere rosse dopo quindici giri dalla partenza, le condizioni atmosferiche costringono i commissari ad interrompere la gara. Alla ripartenza cadono i piloti Rossi, Dovizioso e Petrucci mentre erano ai vertici delle posizioni. Tutto ciò a favore di Marquez che ottiene il secondo posto e festeggia come per una vittoria.
Quella di oggi ad Assen in Olanda è stata senza dubbio la gara più imprevedibile dell’anno.
L’interruzione causa diluvio al quindicesimo giro ha spiazzato tutti, alla ripartenza ha vinto Miller che ha preceduto Marquez e Redding. Fuori i piloti che lottano per il mondiale ad esclusione di Marquez, Lorenzo e Iannone.

Per Rossi, Petrucci e Dovizioso gara da dimenticare. Dopo essere stati protagonisti della prima parte di gara, in seguito allo stop e ripartenza (sarebbe bastato un solo giro in più nella prima fase di gara per poter concludere anticipatamente ed assegnare la vittoria a Petrucci, secondo Dovizioso e poi Rossi). E invece no, nella seconda parte della gara sono caduti accumulando zero punti!
Una competizione imprevedibile, per noi italiani è saltata l’occasione di avere un podio tutto patriottico con una tripletta di piloti nazionali, così come è successo in Moto3.
Alle scivolate ha dato il via Dani Pedrosa, poi Crutchlow e a seguire in escalation Dovizioso e Valentino Rossi (mentre era al comando della gara).
Petrucci invece si è ritirato per un guasto della moto.

Tutto questo ha stravolto l’ordine di arrivo. Miller primo, a seguire Marquez e poi Redding. Quarto Pol Espargarò e quinto Iannone. Sesto posto per Hector Barbera, settimo Laverty, ottavo Bradl e nono Vinales. Pessima la gara di Lorenzo che chiude al decimo posto.
In tutto questo caos chi ne ha colto i frutti è stato Marquez che con il secondo posto di oggi distacca Lorenzo di 24 punti e Rossi di 42, divario notevole!
Per il pilota di Tavullia si tratta proprio di un brutto scherzo, lo stesso Marquez aveva ammesso che per questa gara Valentino era il più veloce…
APPUNTAMENTO QUINDI IL 17 LUGLIO PER IL GP DI GERMANIA
Ordine d’arrivo
1) J. MILLER 22:17.447
2) M. MARQUEZ +1.991
3) S. REDDING +5.906
4) P. ESPARGARO +9.812
5) A. IANNONE +17.835
6) H. BARBERA +18.692
7) E. LAVERTY +22.605
8) S. BRADL +23.603
9) M. VIÑALES +26.148
10) J. LORENZO +27.604
Euro2016, Francia-Irlanda 2-1: Griezmann fa volare la Francia, ma che fatica!
Dopo la sfida del 2009, decisa dalla mano di Henry, si ritrovano face to face Francia e Irlanda, match valevole per gli ottavi di finale dell’Europeo. Al Parc Olympique Lyonnais, passano senza non poche difficoltà gli uomini di Deschamps, grazie ad una doppietta di Griezmann che nell’arco di tre minuti, tra il 58esimo e 61esimo, recupera una partita iniziata malissimo per i francesi, in svantaggio sin dalle prime battute per un rigore messo a segno da Brady(I) al terzo minuto di gioco.
Francia (4-3-3): Lloris, Sagna, Rami, Koscielny, Evra, Pogba, Kanté(46′ Coman) (90’+3 Sissokho), Matuidi, Griezmann, Giroud (73′ Gignac), Payet. A disp.: Mandanda, Costil, Jallet, Mangala, Umtiti, Digne, Cabaye, Coman, Sissoko, Schneiderlin, Martial, Gignac. All.:Deschamps.
Irlanda (4-4-2): Randolph; Coleman, Keogh, Duffy, Ward; Brady, McCarthy(72′ Hoolahan), Hendrick, McClean(69′ O’Shea); Long, Murphy(65′ Walters). A disp.: Westwood, Given, Clark, O’Shea, Christie, Whelan, McGeady, Meyler, Hoolahan, Quinn, Keane, Walters. All.: O’Neill.
Arbitro: Rizzoli (Italia)
Marcatori: 2′ rig. Brady (I), 58′ Griezmann (F), 61′ Griezmann (F)
Note – Ammoniti: Kanté, Rami (F); Coleman, Hendrick, Long (I). Espulso: Duffy (I) al 66′ per fallo da ultimo uomo
LA VITTORIA DI PIRRO Lo Piano – SaintRed
Ischia,mister Bitetto:”Ad Ischia è mancata completamente la società”

A distanza di oltre un mese dalla retrocessione in serie D, da parte dei gialloblù è tornato a parlare in un intervista rilasciata al portale di tuttomercatoweb.com, il tecnico pugliese Dino Bitetto, il quale ha guidato i gialloblù nella prima parte del campionato,ottenendo grandi risultati con una squadra degna della Lega Pro. Arrivati nel mese di gennaio però le strade tra il tecnico è la società isolana, si sono interrotte. La società infatti ha deciso di effettuare un taglio netto agli stipendi, il quale hanno portato a cedere diversi giocatori importanti, e costringere così il tecnico a rassegnare le proprie dimissioni. Dopo la parentesi con l’Ischia, mister Bitetto negli ultimi giorni è stato accostato a diverse squadre: Matera e Akagras,anche se al momento la formazione lucana sembra essere in vantaggio.
All’inizio della stagione appena conclusa l’Ischia di Bitetto era una squadra che giocava bene in campo, del tutto non rinunciataria, ma che probabilmente è retrocessa perché non è riuscita a restare competitiva: i numeri dicono che dopo la sua rescissione e dopo quelle di alcuni giocatori, i risultati sono venuti meno. Ha inciso anche la penalizzazione in classifica sulle difficoltà incontrate a metà stagione.
“Inizialmente c’erano i presupposti per fare bene, commenta Bitetto al portale di tuttomercatoweb.com. Il campionato era iniziato bene, la squadra era stata allestita per fare un ottimo campionato, ma dopo quei quattro punti di penalizzazione si sono notate le problematiche societarie, e già a novembre si era parlato di un grosso ridimensionamento della squadra stessa. È successo proprio questo, ma purtroppo a me non andava bene, non tanto per il ridimensionamento, ma perché si era fatto difficile lavorare. Sono stato abituato a lavorare con poco, sempre con sacrificio, ma al di là del presidente Rapullino mancava tutto il resto, mancava una società organizzata”.
C’era mai stata davvero la possibilità di un suo ritorno per i play-out?
“Sì, e l’avrei fatto. A quattro giornate dalla fine avevo dato disponibilità a Rapullino, sarei tornato soprattutto per lui, e avrei tentato di salvare una stagione fallimentare”.
Se la sente di fare un’augurio all’Ischia? Potrà esserci un nuovo corso?
”Il ripescaggio credo che non sia possibile, spero che possano ripartire dalla Serie D, e poi riconquistare una categoria che purtroppo hanno lasciato malamente dopo un’annata negativa”.
Hammer: “Ho cercato di portare Hamsik al Bayern, ma a Napoli è un Dio”
Le sue parole
Peter Hammer, consulente di mercato dell’asse Germania-Slovacchia, in un’intervista rilasciata al giornale tedesco TZ, ha dichiarato su Marek Hamsik che giura amore eterno all’azzurro: “Marek è un campione. Ho sempre cercato di portarlo a giocare in Germania al Bayern Monaco, ma lui a Napoli sta bene e viene trattato come un Dio”. Secondo il collega Raffaele Auriemma il capitano azzurro nei giorni scorsi ha raggiunto l’accordo per il prolungamento col Napoli.
Verre e Caprari al Napoli con destini differenti e su Widmer…
I dettagli sulla trattative
Valerio Verre è stato riscattato dal Pescara, mentre l’Udinese non ha esercitato il diritto di contro riscatto, riferisce mondoudinese. Per 4 milioni il centrocampista è tutto degli abruzzesi, ma con Caprari diventerà calciatore del Napoli. L’ex bianconero dovrebbe rimanere in prestito in Abruzzo, mentre l’attaccante dovrebbe prendere la via del Vesuvio. Nell’affare Widmer, oltre ai soldi dovrebbe entrare solo Valdifiori.



