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Lasciarsi con un sms

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Il Ct ha comunicato alla pallavolista Valentina Diouf che non sarà in campo in Brasile con un sms

L’ultimo caso è quello della pallavolista Valentina Diouf, una delle stelle della Nazionale italiana che ha scoperto la mancata convocazione per le Olimpiadi attraverso un sms inviatole dal ct Bonitta. Ma da Balotelli a Katy Perry di addii consumati sulla tastiera di un telefonino il recente passato è pieno. L’assenza di parole e sguardi è il sintomo di un’impotenza affettiva che preoccupa ed è questo l’argomento dell’articolo d’opinione di oggi a firma di Pierangelo Sapegno

L’impotenza affettiva di chi ti scarica con un sms PIERANGELO SAPEGNO

Nell’era degli smartphone, la terribile ansia di mollare qualcuno trova ancora una volta la sua scorciatoia più vile: quella di un sms. È un’arte difficile quella di deludere qualcuno, ma farlo senza le parole e senza gli occhi da guardare è peggio di un tradimento.

Il suo sms, Valentina Diouf, nazionale di volley e star dei mondiali 2014, immagine della nuova Italia, con la sua pelle nera e l’accento lumbard, l’ha ricevuto alle 8 e 30 del mattino. «Buongiorno, con sofferenza ti scrivo che non farai parte del gruppo». Niente Olimpiadi. Firmato Marco Bonitta, il suo allenatore. Quando lei l’ha chiamato lui le ha spiegato solo che «non voleva disturbarla al telefono». Perché le parole se ne stanno zitte sulla soglia di un addio, quando contano gli sguardi, il coraggio che bisogna trovare, anche il dolore.

Un sms non ha niente di tutto questo, nemmeno la sofferenza lontana di una lettera. E’ fatto di cuoricini, di faccine che sorridono, di pollici sollevati e parole ristrette, come se dovessero sfuggire persino al loro significato complesso. Borges diceva che «con ogni addio impari», e impari che «i doni non sono promesse», che quello che ti resta alla fine in fondo è sempre la delusione di un inganno.

«Sono stata trattata in un modo disumano», ha detto Valentina. «Si aspettava che gli rispondessi con una faccina e un grazie?». Eppure nell’era degli smartphone, l’sms può diventare davvero tutto quel mondo così grande che ci sovrasta in un addio. Anche la cantante Katy Perry ha raccontato che il suo maritino Russell Brand ha posto fine al loro matrimonio con un semplice sms: «Da allora non l’ho più sentito». Ma abbiamo davvero perso il coraggio delle parole? Christian Iannuzzi, deputato del M5S, ha scritto su twitter: «Ringrazio Alessio Villarosa per l’sms in cui mi avvisa dell’espulsione dal gruppo parlamentare. Attendo motivazioni». Aida Yespica è stata lasciata da Leonardo Gonzales, cento giorni dopo le nozze, con tre parole soltanto sul cellulare: «Aida è finita». Balotelli ci ha messo più rabbia per mollare Melissa Castagnoli mentre stava per salire sul palco del Chiambretti Night: «Sei una bambina stupida, il vero problema non è bambina ma stupida! Salutami il nano che va bene per te».

Al di là dei toni così diversi, stringati o verbosi, quello che accomuna tutte queste storie è il senso di incomunicabilità che trasmettono, questa impotenza affettiva che stiamo coltivando nella nostra vita così arruffata, nei nostri giorni pieni di cose da fare e forse troppo vuoti di sentimenti. Abbiamo perso qualcosa nell’era degli sms. Di sicuro, il rispetto delle persone, con cui puoi aver condiviso anche solo un lavoro, o il sogno di una medaglia a Rio.

C’è nell’aridità dell’sms, in quel fischiettare fastidioso che l’annuncia, nella sua assenza di parole e di sguardi, persino il segnale pericoloso di una sorta di macelleria sociale. La mancanza di qualcuno che ha fatto parte di un pezzo della tua vita non si può sbrigare così.

Quando perdi tutto questo, diceva Pablo Neruda, senti la notte immensa. «Più immensa senza di te».

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Tra domani e mercoledì Higuain sbarcherà a Torino

I dettagli

Come riporta La Gazzetta dello Sport, Higuain è un giocatore della Juve ma prima dell’ufficialità il Napoli deve far sapere ai bianconeri le modalità di pagamento della clausola. Marotta non ha problemi a raggiungere la cifra sia solo con il cash o inserendo calciatori. Higuain non ci sarà oggi a Dimaro, sabato sera Marotta e De Laurentiis hanno concordato in una lunga telefonata questo aspetto. Nell’affare può essere inserito uno tra Neto, Rugani, Sturaro, Zaza e Pereyra. Higuain dovrebbe arrivare a Torino tra domani e mercoledì a Torino.

Rog o Diawara se il Lione non libera Tolisso

I dettagli

Marko Rog o Amadou Diawara se il Lione non decide il da farsi su Corentin Tolisso: è stata fatta un’offerta da ventisei milioni di euro e c’è il gradimento del calciatore: tocca al Lione e al suo presidente Aulas decidere cosa ne sarà del suo futuro. In alternativa ci sarebbe un ballottaggio tra il 21enne croato Marko Rog della Dinamo Zagabria ed il 19enne guineano Amadou Diawara del Bologna.

Bacca-Napoli, pronto quadriennale: queste le cifre

I dettagli

Raffaele Auriemma su Tuttosport parla delle alternative a Icardi: “Ecco perché De Laurentiis continua a contattare Galliani per tenere in vita la trattativa Bacca. Il Milan da tempo ha fissato i punti: 30 milioni pagabili in 3 rate, senza contropartite, mentre al colombiano ormai 30enne verrebbe corrisposto un ingaggio da 4 milioni in 4 anni. Sarebbe una buona opportunità, se solo Sarri avesse collocato Bacca al primo posto della lista. Non lo ha fatto perché lo considera non proprio adatto al suo modo di giocare. Arkadiusz Milik (il Napoli è disponibile a sfondare il muro dei 20 milioni pur accontentare l’Ajax) è di diritto al terzo posto nella lista segreta di Sarri, elenco che comprende anche Lacazette del Lione e mine vaganti come Tevez e Gabigol”.

Icardi-Napoli, i cinesi bloccano l’affare

I dettagli

Raffaele Auriemma su Tuttosport racconta un po’ come è andata ieri a Verona: “L’offerta del Napoli è stata di quelle a cui non si può rinunciare: 5 anni di contratto a 5.5 milioni più bonus che portano la somma a 7 milioni annui. Poi, i diritti di immagine divisi al 50 per cento e la clausola rescissoria che il calciatore vorrebbe a 90 milioni e il Napoli a 100. Da “fatto”, ora l’affare è entrato nella categoria “congelato”, perché si è scatenato un incidente diplomatico tra l’Inter e il Napoli che non ha confessato al club nerazzurro il desiderio di incontrare l’entourage di Icardi. Eppure sabato, cioè il giorno prima dell’appuntamento all’aeroporto di Verona, Giuntoli aveva chiamato Ausilio, ds dell’Inter, al quale aveva passato De Laurentiis, offrendo per l’acquisto di Icardi 55 milioni cash, più bonus e senza la contropartita di Gabbiadini. «Riferirò a chi di dovere», era stata la risposta di Ausilio. L’interferenza del Napoli tra l’Inter e Icardi non è piaciuta ai cinesi che hanno bloccato l’affare spiegando che “Suning compra e non vende i campioni”. Trattativa saltata? Al momento sì, anche perché l’Inter vuole attendere le decisioni di Mancini: in caso di addio del tecnico, Icardi non sarebbe più venduto”.

PRIMO PIANO – Logiudice: Vi svelo due colpi per la difesa della Juve Stabia

Juve Stabia: arrivano importanti colpi in difesa

Nella giornata di ieri la nostra redazione ha raggiunto il ritiro di Gubbio dove la Juve Stabia si sta preparando in vista della stagione ormai prossima all’inizio.

C’è stata occasione anche di parlare col D.S. Pasquale Logiudice, il quale ha dato importanti indicazioni sui prossimi colpi in entrata del mercato giolloblè: Federico Amenta (foto in basso a sinistra) e Santiago Morero (foto in basso a destra). Si puntano dunque calciatori in grado di dare, per esperienza e leadership, un contributo sostanzioso alle Vespe già in tempi brevi.

L’obiettivo primario è quindi rafforzare la difesa, queste le parole di Logiudice: “Posso confermare che Federico Amenta è ormai un giocatore della Juve Stabia. Abbiamo raggiunto l’accordo con il difensore che quanto prima si aggregherà ai suoi nuovi compagni. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla sua grinta e dalla sua voglia di fare bene. Nonostante abbia un’enorme esperienza ed abbia vissuto stagioni importanti, Amenta ha tanta voglia di mettersi in gioco e di lottare per la maglia della Juve Stabia.”

Per quanto riguarda Santiago Morero il D.S. ci conferma che la trattativa è a buon punto ma non è chiusa come con Amenta. Il difensore argentino è in volo dall’Argentina verso l’Italia; non appena arriverà, la Juve Stabia chiuderà l’accordo con il calciatore.

Prossimi a vestire la maglia gialloblè quindi sono Federico Amenta, difensore classe 1979 che nelle ultime otto stagioni è stato il perno del Lanciano, e Santiago Morero, sempre difensore, classe 1982, con alle spalle esperienze al Chievo, Cesena, Grosseto ed Alessandria. Per il difensore argentino, però, non si può parlare di certezza. Salvo sorprese, il suo approdo alla Juve Stabia dovrebbe essere molto vicino. Il calciomercato però ha dinamiche particolari ed il rischio che un accordo che sembra fatto possa sfumare è sempre dietro l’angolo.

                                     

Raffaele Izzo

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Dimaro sedicesimo giorno, i tifosi tolgono il volto di Higuain dai cartelloni – FOTOGALLERY

HIGUAIN, LA CLAMOROSA USCITA SI CONCRETIZZA IN VAL DI SOLE
NELLA NOTTE VOLTO TOLTO DAI CARTELLONI PUBBLICITARI DEL RITIRO

DIMARO-FOLGARIDA (VALLE DI SOLE – TRENTINO), 24 LUGLIO 2016 – E’ stata la vicenda Gonzalo Higuain, del suo trasferimento alla Juventus storica rivale del Napoli, a tenere banco oggi tra i tifosi anche a Dimaro-Folgarida, in Trentino. E in un momento di difficoltà psicologica è uscito l’amore verso la squadra e il carattere mediterraneo dei tifosi, alcuni dei quali nella notte hanno tolto il viso di Gonzalo Higuain dai cartelloni pubblicitari installati per promuovere il ritiro del Napoli a nella località della Val di Sole. Un modo anche visivo per riscrivere la storia azzurra di questo giocatore, arrivato al Napoli proprio durante il ritiro in val di Sole del 2013 e uscito dalla società alla vigilia del suo arrivo in Trentino in quello 2016.

I tifosi azzurri lasciando le effigi di Insigne, Jorginho, Hamsik e Allan hanno voluto visivamente sposare la causa del Napoli e dei giocatori che continueranno la loro avventura nel gruppo di Maurizio Sarri.

E tra i colorati cori dei numerosissimi tifosi partenopei, che anche oggi hanno animato la tribuna dello Stadio di Carciato, è proseguito il lavoro di campo organizzato da Maurizio Sarri. Dopo l’amichevole di sabato sera a Trento, vinta 4-0 contro la squadra di casa del presidente Mauro Giacca, guarda caso con una doppietta di Gabbiadini, l’unico strappo alla regola è stato il posticipo di inizio del lavoro dalle 9:30 alle 10:45 per consentire agli azzurri di recuperare le forze.

L’allenamento è iniziato con lavoro atletico, corsa e palestra. Tonelli e De Guzman hanno lavorato ancora a parte, hanno fatto palestra anche alcuni tra i protagonisti della sfida di Trento, come Koulibaly, Gabbiadini, Hamsik e Callejon che non hanno partecipato alla partitella a campo ridotto. Si è messo in mostra il più giovane del gruppo, l’attaccante classe ’98 della Primavera Antonio Negro che ha realizzato una doppietta: un tap-in di testa e una girata con cui ha battuto Contini.

Ma in val di Sole, vicenda Higuain a parte, continua il clima sereno e l’abbraccio alle famiglie dei calciatori. A Dimaro sono arrivati anche i familiari di Elseid Hysaj. Domani il consueto programma con la doppia seduta prevista al centro sportivo di Carciato. Per la gioia dei tifosi coccolati dal caldo sole e dai giocatori che a fine allenamento firmano gli autografi all’uscita dello stadio.

FONTE: Ufficio Stampa Nicer Trento

GUARDA LA FOTOGALLERY (fonte Ufficio Stampa Nicer Trento, foto di Italo Cuomo):

 

Pescara – Teramo 2 – 0: Delfino ancora in rodaggio

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Dal nostro inviato da Palena, CHRISTIAN BARISANI.

Nella seconda amichevole stagionale, il Pescara batte per 2 – 0 il Teramo.

Finisce 2 – 0, il derby nell’amichevole tra il Pescara ed il Teramo, disputato al campo sportivo «Angeli di Palena», davanti ad oltre 1500 spettatori, al termine di una gara non certamente entusiasmante, ma, anzi, piuttosto barbosa. Nel primo tempo, il Pescara è sceso in campo con la seguente formazione: Fiorillo, Maloku, Coda, Zuparic, Mazzotta, Memushaj, Brugman, Cristante, Nicastro, Mitrita e Manaj, mentre il Teramo ha schierato, Rossi, Scipioni, D’Orazio, Caidi, Manganelli, Petterman, Amadio, Paolontanio, Croce, Forte, Sansovini. Arbitro dell’incontro è stato il Signor Pezzuto di Lecce. Primo tempo con il Pescara che ha faticato a carburare, e che si è reso pericoloso al 25′ sugli sviluppi di un corner, con Memushaj che ha fatto scorrere i brividi lungo la schiena di Rossi. Al 28′ sono stati gli aprutini ad avere una grande chance con Croce, ma Fiorillo è riuscito a salvarsi. Dopo pochi minuti è stato Zuparic ad immolarsi su una conclusione di Caidi. La formazione biancazzurra si è vista sul finale con una azione in solitaria di Mitrita, ma che non ha dato i frutti sperati. Il primo tempo si è concluso con il punteggio di 0 – 0.

Nella ripresa, è arrivata la classicia girandola della sostituzioni, con il Pescara che ha mantenuto in campo rispetto alla prima frazione solo Manaj, Zuparic e Nicastro. Proprio un nuovo entrato, Caprari, si è procurato e a trasformato al 51′, il rigore che ha sbloccato la partita. Al 53′, ottimo cross dall sinistra in area per Benali, che ha siglato la rete del definitivo 2 – 0.

Delfino sicuramente da rivedere e da completare, in difesa e in attacco. Buona la prova del Teramo, che non ha per nulla sfigurato al cospetto dei più titolati cugini.

CURIOSITA’, DIMARO LIVE – Higuain alla Juve? Ambo sulla ruota di Napoli

I dettagli

Il tifosi del Napoli, si sa, è sempre imprevedibile. Fa della sua simpatia l’elemento trainante, anche quando si tratta di argomenti che potrebbero far diventare triste il tifoso. Come il caso di Gonzalo Higuain alla Juve. Ma non è sempre così ed ecco che molti tifosi hanno preso d’assalto le tabaccherie e hanno giocato l’ambo di Higuain: 9-71. Il 9, numero di maglia azzurro del Pipita, nella smorfia sta per  ‘a Figliata, mentre il 71 sta per l’Ommo ‘e Merda.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Lettera alla Redazione: ”Stabia in progress” vs Pannullo

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LETTERA ALLA REDAZIONE: RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Ai Consiglieri Comunali
Giordano Sebastiano
Duilio Angela Selene

E p.c.
Al Sindaco Antonio Pannullo
Alle forze politiche della coalizione

Un sindaco che naviga a vista con una coalizione piena di personalismi e senza confronto

La fase preelettorale è stata caratterizzata dall’indecisione del PD sull’indicazione del candidato sindaco, che calato dall’alto solo nelle ultime ore ha impedito, per motivi oggettivi, l’approfondimento e la necessaria condivisione del programma elettorale di coalizione.

Il dopo elezioni avrebbe dovuto comportare finalmente una fase di strutturazione della coalizione vincente, composta da una forte rappresentanza civica e dalla galassia del PD, per delineare un percorso politico-programmatico e di governo, scandito dalle priorità contingenti.

Dunque era necessario un organo di direzione politica, rappresentativo, espressione politica ed istituzionale di ciascuna lista, il cui ruolo primario avrebbe dovuto essere riconosciuto in primis ai Presidenti, ai Segretari, ed ai Coordinatori promotori delle liste.

Questa impostazione, dal nostro punto di vista, rappresenta l’unico mezzo per riappropriarsi della politica democratica.

Per contro, il Sindaco e la galassia P.D., hanno deciso di ripercorrere la vecchia strada che ha portato al fallimento le ultime amministrazioni: quella della personalizzazione della politica, che, scavalcando ogni ideale democratico e di sana condivisione, si riduce ad intessere rapporti e accordi sottobanco con i consiglieri eletti.

Un metodo vantaggioso oltre misura per il PD che intasca Sindaco, Vice Sindaco, Presidenza del Consiglio e tre assessorati chiave.

Nell’unica riunione ufficiale di sabato 2 luglio u.s., tra la delegazione al completo di Stabia in progress ed il Sindaco, abbiamo rimarcato l’urgenza di formalizzare la direzione politica di coalizione, per affrontare gli indifferibili problemi da porre subito in agenda (Macchina comunale, Terme, Lavori di PIU Europa).

Sulla questione Giunta, la delegazione di Stabia in progress, considerata la delicata fase e le complesse dinamiche per la sua composizione, non ha avanzato specifiche richieste, ha recepito quelle del Sindaco circa le deleghe da lui proposte, (Attività produttive, annona e termalismo) ed ha anche registrato la sua piena disponibilità a valutare positivamente le indicazioni fornitegli dalla delegazione, che riguardavano i primi quattro candidati non eletti della lista (Antonio Sanges, Anna Sergio, Cuomo Domenico, Casimiro Donnarumma).

Attendevamo quantomeno una riunione di coalizione e un ulteriore incontro definitivo. Ciò non è avvenuto.

Il giorno 7 luglio il Sindaco, senza neanche comunicarci l’evento, ha nominato la Giunta, affermando, peraltro in modo clamoroso, così come riportato dai giornali: “ Ho costruito la mia squadra di governo, il che è ben diverso dal centellinare le posizioni di ognuno nella giunta. Ho tenuto conto delle varie componenti della maggioranza ma ho deciso di non ripercorrere la prassi di assegnare un assessore a chiunque portasse in dote due consiglieri. Si tratta di un metodo vecchio e arcaico che risulterebbe irriverente nei confronti dei cittadini”.

A noi non sembra che il Sindaco abbia inaugurato un nuovo metodo, anzi, alla luce dei fatti ci permettiamo di affermare che c’è stata una vera e propria spartizione.

Fatte salve le persone che compongono la giunta, alle quali auguriamo un proficuo lavoro, non abbiamo compreso l’esclusione di Stabia in progress, che a differenza delle altre componenti politiche ha indicato una rosa di nomi certamente, e senza presunzione, di profilo professionale adeguato all’incarico da svolgere.

Alla luce dei fatti, il direttivo di Stabia in progress si è riunito lunedì 18 luglio u.s. e, preso atto che:

– E’ venuto meno lo spirito di coalizione;
– Non è stata mai svolta o formalizzata una riunione di coalizione per discutere il programma elettorale e l’assetto di governo;
– Sono venuti meno dunque, luoghi e soggetti di interlocuzione;
– Il Sindaco ha nominato una giunta politica, rappresentativa di tutte le liste civiche, esclusa Stabia in progress;
– Questa maggioranza è rimasta solo un variopinto comitato elettorale;
– Non sussistono le condizioni per una proficua e leale collaborazione, dato il venir meno del dovuto rispetto nei confronti della nostra forza politica e delle più elementari regole di un costruttivo rapporto di coalizione.

Il direttivo ha deciso di dissociarsi dalla coalizione del Sindaco , che ad oggi si fonda su un programma elettorale improvvisato ed approssimativo, e che è figlia di promesse individuali e non di punti programmatici decisi collegialmente.

Il direttivo di Stabia in progress si aspetta, inoltre, che i consiglieri eletti nella propria lista formalizzino, in sede di Consiglio Comunale, la propria posizione in maniera chiara e netta in linea con questo documento.

C/mare di Stabia 24 luglio 2016.
Per il direttivo
F.to
Il coordinatore Il presidente Gianfranco Piccirillo Antonio Sanges

vivicentro.it/sud/opinione – Lettera alla Redazione: ”Stabia in progress” vs Pannullo

DIMARO LIVE – La fotogallery di Vivicentro della seduta pomeridiana

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Seduta pomeridiana per gli azzurri con tante esercitazioni tattiche. Maurizio Sarri fa continuare il lavoro specifico sul campo e questi sono gli scatti della fotogallery di Vivicentro.it.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

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Auto e moto storiche a Campodarsego (PD) per la Festa del Vin

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Grande il numero di partecipanti al raduno di auto moto storiche promossa dalla Proloco di Campodarsego (PD), in località Sant’Andrea.

La manifestazione che ha fatto da cornice alla 42ma edizione della “Festa del Vin”, ha avuto inizio presso il piazzale della chiesa di Sant’Andrea. Alle ore 10:00 i circa 100 equipaggi hanno avviato i propri motori per il giro turistico. Emozionante il passare di auto e moto storiche incantevoli, molte di esse di elevato interesse storico e culturale.
La passione per i veicoli storici diventa anche un modo per visitare nuove località, angoli suggestivi dell’entroterra italiano. Percorsi turistici interessanti, panorami indimenticabili da percorrere alla guida di veicoli di grande interesse che ad oggi suscitano ricordi ed emozioni difficili da descrivere.

Le tappe sono state, in sequenza, il giro del graticolato Romano per poi raggiungere Villanova di Camposampiero con il rinfresco offerto a tutti i partecipanti da “Dalla Bona Pneumatici”.
Presenti tra le auto, una Ferrari 250 GT Pininfarina del 1958 che ha incantato tutti con le sue forme sinuose ed il colore simbolo della casa di Maranello. Immancabili le Fiat 500 in tutte le sue versioni, Fiat 600 Multipla, le Autobianchi Stellina e Bianchina tra cui una trasformabile, VW Maggiolino, Alfa Romeo GT Junior, Alfetta GT, Mercedes SL roadster, Lancia Appia, Lancia Gamma coupè, Lancia Delta Integrale.

Tra le moto, inconfondibile il rombo delle Moto Guzzi, tra cui Falcone 500, Airone 250, Galletto. Di pregio anche tante MV Agusta e moto inglesi tra le quali AJS e Norton. Poi tantissime Vespa presenti in molte versioni con la produzione compresa tra gli anni 60 ed il 1990.

Gli equipaggi, dopo il rinfresco, alle ore 12:30 si sono ritrovati per pranzare presso la tendo struttura della Festa del Vin con la degustazione dei prodotti tipici del posto in un clima caloroso di appassionati motoristi!

Guarda la fotogallery di Antonio Toscano:

VIDEO – Trento-Napoli 4-0, i gol degli azzurri!

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Il Napoli ha battuto bnella serata di ieri il Trento per 4-0. In gol sono andati Manolo Gabbiadini, doppietta per lui, oltre ad Albiol e Dumitru.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

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Biasin: “Icardi? Per l’ Inter attualmente è intoccabile”

Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, ha provato a fare chiarezza sull’ affare Icardi-Napoli. Ecco quanto si legge sul proprio profilo Facebook:
Dall’Inter mi fanno sapere che se fino a ieri Icardi era incedibile oggi è intoccabile.
“Neanche per 60mln?”
“Neanche per 70!”.
Fine delle comunicazioni”.

F1 Gp Ungheria: stravince Hamilton che diventa primo nella corsa al mondiale!

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F1 GP Ungheria – A Budapest, per il GP di Ungheria, vince Hamilton. Secondo posto per Rosberg seguito da Ricciardo. Sul finale, il ferrarista Raikkonen in un duello con Verstappen, non riesce a conquistare il quinto posto.

Hamilton ha raggiunto pienamente il suo obiettivo, è riuscito in poche gare a recuperare il gap che lo separava dal compagno di squadra Rosberg e superarlo in classifica. Adesso è in testa. La vittoria di oggi gli ha portato i punti mancanti, mettendo in difficoltà Rosberg partito dalla pole. Sia chiaro, il vantaggio è minimo, solo 6 punti ma psicologicamente per Rosberg hanno un peso notevole, specie se pensiamo che l’inizio mondiale di Hamilton non è stato entusiasmante.

Nelle ultime 6 gare ha conquistato 5 vittorie, svettando così la classifica.

Quanto a punti da recuperare, la Ferrari ha sempre un bel da fare. La Red Bull è tornata con prepotenza portando via il terzo posto con Ricciardo che ha tenuto sotto controllo Vettel e Raikkonen che ha dovuto lottare con Verstappen.

Alla fine, la Red Bull ha solo 1 punto di distacco dalla Ferrari nel mondiale costruttori.

Alonso finalmente è riuscito ad ottenere punti con il settimo posto al volante della McLaren, ottavo posto per Sainz con la Toro Rosso, nono Bottas con la Williams e decimo Hulkenberg con la Force India.

Raikkonen ha comunque condotto una bella gara, partito 14mo è riuscito a risalire fino alla sesta, non è riuscito però a strappare la quinta posizione a Verstappen nonostante le gomme appena montate. Questo dimostra quanto la Red Bull abbia potenziale.

Le Mercedes poi sono state stratosferiche, un altro pianeta. Hanno doppiato tutti fino alla settima posizione, un abisso…

Speriamo che nelle prossime gare questo divario venga compensato dalla Ferrari, è veramente imbarazzante!

 

PROSSIMA GARA QUINDI IL 31 LUGLIO PER IL GP DI GERMANIA

 

Ordine d’arrivo

  1. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes), i 306,630 km in 1 h 40:30.115
  2. Nico Rosberg (GER/Mercedes) a 1.977
  3. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 27.539
  4. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 28.213
  5. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 48.659
  6. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 49.044
  7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1 giro
  8. Carlos Sainz Jr (ESP/Toro Rosso-Ferrari) a 1 giro
  9. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Mercedes) a 1 giro
  10. Nico Hülkenberg (GER/Force India-Mercedes) a 1 giro

 

Classifica mondiale piloti

  1. Lewis Hamilton (Britain) Mercedes      192
  2. Nico Rosberg (Germany) Mercedes        186
  3. Daniel Ricciardo (Australia) Red Bull  115
  4. Kimi Raikkonen (Finland) Ferrari       114
  5. Sebastian Vettel (Germany) Ferrari     110
  6. Max Verstappen (Netherlands) Red Bull  100
  7. Valtteri Bottas (Finland) Williams     56
  8. Sergio Perez (Mexico) Force India      47
  9. Felipe Massa (Brazil) Williams         38
  10. Carlos Sainz Jr (Spain) Toro Rosso     30
  11. Romain Grosjean (France) Haas          28
  12. Nico Huelkenberg (Germany) Force India 27
  13. Fernando Alonso (Spain) McLaren        24
  14. Daniil Kvyat (Russia) Toro Rosso       23
  15. Jenson Button (Britain) McLaren        13
  16. Kevin Magnussen (Denmark) Renault      6
  17. Pascal Wehrlein (Germany) Manor        1
  18. Stoffel Vandoorne (Belgium) McLaren    1

 

Classifica mondiale costruttori

  1. Mercedes               378
  2. Ferrari                224
  3. Red Bull – TAG Heuer   223
  4. Williams-Mercedes      94
  5. Force India – Mercedes 74
  6. Toro Rosso – Ferrari   45
  7. McLaren                38
  1. Haas – Ferrari         28
  2. Renault                6
  3. Manor – Mercedes       1
  4. Sauber – Ferrari       0

 

RILEGGI LIVE – Dimaro, seduta pomeridiana: Neri vs Verdi 0-0

Segui il nostro LIVE

18:46 – La squadra si dirige in palestra

18:45 – Callejon a tu per tu con Sepe: miracolo del portiere

18:41 – Ci prova Allan al volo, palla alta sopra la traversa

18:31 – Botta di destro di David Lopez, palla a lato

18:26 – Neri vs Verdi, via al match a campo ridotto.

NERI: Sepe; Hysaj, Koulibaly, Luperto, Strinic; Grassi, Jorginho, Hamsik; R. Insigne, Dumitru, El Kaddouri
VERDI: Rafael; Maggio, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Allan, Valdifiori, David Lopez; Callejon, Gabbiadini, Dezi

18:20 – Entra in azione la sparapalloni: lavoro ancora più duro per Sepe e Rafael

18:13 – Pressing alto, recupero palla e ripartenza con cross dalla fascia e conclusione a rete

18:02 – Neri e Verdi, comincia il lavoro tattico: si provano gli schemi

17:54 – Neri e Verdi, via alla partita di possesso palla con le mani

17:38 – Gruppo diviso in due, esercizi di guida della palla e conclusione in una porta piccola

17:35 – Squadra in campo!

17:21 – Ormai manca poco all’inizio

16:58 – Palestra anche per El Kaddouri

16:56 – Lo staff di Sarri prepara il lavoro da svolgere questo pomeriggio

16:54 – Albiol si dirige in palestra con David Lopez e Hamsik

16:47 – Gli azzurri sono attesi al campo

Buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale della seduta di allenamento pomeridiana. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Sky – Koulibaly verso il rinnovo, possibile l’ inserimento di una clausola

Dopo il malcontento delle ultime settimane Kalidou Koulibaly sembra ormai vicino al rinnovo con il Napoli. Secondo quanto riferisce Sky Sport la società partenopea sarebbe propensa a ritoccare l’ ingaggio del difensore franco-senegalese e ad inserire  una clausola rescissoria nel nuovo contratto. Richiesta avanzata dall’ entourage stesso del calciatore ma De Laurentiis è pronto a discutere solo per una cifra molto elevata.

Sportitalia – Il Napoli ora può: pronto l’ assalto per Milik

Arkadiusz Milik è di diritto al terzo posto nella lista segreta di Sarri per il nuovo attacco del Napoli. Una lista che comprende mine vaganti (Tevez e Gabigol) e anche la possibilità di fare un paio di operazioni considerato che Gabbiadini – stimatissimo – è in una posizione in bilico. Manolo potrebbe restare, ma anche andare, è stato proposto all’Inter, ha estimatori all’estero. E anche per questo motivo nelle ultime ore è stata alzata l’offerta all’Ajax per Milik, il Napoli è disponibile a sfondare il muro dei 20 milioni pur di accontentare gli olandesi. Ora i soldi ci sono, quindi si gioca su più tavoli, gli attaccanti in arrivo possono essere due e Milik piace moltissimo a Sarri. Ecco perché il Napoli…”. Lo rivela, in esclusiva, Alfredo Pedullà su proprio sito ufficiale.

Da alfredopedullà.com

Sportitalia – Icardi in cima alla lista per il dopo Higuain ma non si escludono sorprese

Mauro Icardi (e non Bacca) è in cima alla lista del Napoli per il dopo Higuain. Ex aequo con Morata (situazione difficilissima), tenendo conto che verrà fatto un tentativo per Tevez e che possono esserci mine vaganti. L’incontro tra i vertici azzurri e un intermediario a Verona, confermato dalla stessa Wanda Nara, ha portato alla conferma di questa traccia: il Napoli vuole provare ad arrivare fino in fondo per Maurito. Vediamo adesso qual è la posizione dell’Inter, con gli uomini mercato in partenza domani e con una situazione – quella di Icardi – che dunque potrà essere rivisitata non prima di una settimana. L’Inter in buona sostanza sintetizza così: a) Icardi non è sul mercato; b) non c’è una clausola, contrariamente a Higuain, e quindi il suo futuro dipende da noi; c) in linea di massima Suning non cede i top player pur avendo ereditato una situazione difficile almeno per il primo anno; d) il contratto non gli è stato rinnovato tre anni fa e quindi non si avverte la necessità di un adeguamento ulteriore. Questa la posizione dell’Inter, è una situazione che in ogni caso farebbe gioco alla moglie agente per chiedere adeguamento in caso di conferma. Il Napoli legittimamente ci proverà, Icardi resta in cima alla lista di Sarri, ma dovrà partire da una base di almeno 55 milioni per sentirsi chiedere di più”. È quanto rivela Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia, sul proprio portale ufficiale.

Da alfredopedullà.com

Usa e l’Election Day dell’8 novembre: il camaleonte repubblicano BerluTrump

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Il teatrante Donald Trump, per noi italiani cresciuti alla scuola di Berlusconi, non ci appare poi tanto alieno anzi, a noi appare come un camaleonte che ben conosciamo. Si adatta a tutte le situazioni e ne fagocita pensieri, ideali ed aspettative per cui, come il nostrano si faceva capostazione, panettiere, finanche spazzino o texano o russo col colbacco o ….. e ogni volta si faceva panettiere, operaio, impiegato, diplomatico, studente discolo che fa le corna alla fotografia di gruppo ecc ecc, e di tutti diceva non solo di ben conoscere le esigenze ma di appoggiarle ritenendole più che giuste e promettendo di provvedere a sistemare ogni cosa, così Trump ha giocato finanche con il dna dei repubblicani facendolo apparire ANCHE l’opposto di quello che è, o era, perché ormai le giravolte sono così tante che cominciano a soffrire di una crisi d’identità ritrovandosi con un miliardario che passa dalla high class alla working class nel giro di un giorno con la stessa velocità che si impiega a scendere da uno yacht in perfetta tenuta nautica per montare su un monopattino, zaino in spalla. éerché? A che scopo? Semplice! Il tutto unicamente perché, Trump come il nostro, ben sa cosa funziona sui media e sui social network che usa come chiave d’apertura di giornali e tv che, come lui ben sa, da lì attingono input per fare notizia e se è spazzatura, meglio

Sul camaleonte d’oltre oceano si cimenta anche Molinari che, nell’articolo apparso oggi su la Stampa, ne analizza salti e capovolte tratteggiandone un chiaro identikit.

Usa, cambia il rapporto col potere MAURIZIO MOLINARI

La Convention di Cleveland che ha assegnato a Donald J. Trump la nomination per la Casa Bianca è un evento spartiacque nella politica americana: è cambiata la natura del partito repubblicano, la favorita Hillary Clinton si trova davanti ad un finale anomalo di campagna e la nazione si interroga se è arrivato il momento di affidare la presidenza ad un candidato di brusca rottura con l’establishment.

Il «Grand Old Party» ha cambiato identità perché durante i lavori nella Quickens Loans Arena «l’opposizione ad aborto e diritti gay è stata sostituita dalla difesa di disoccupati, madri lavoratrici e poliziotti», riassume uno dei più stretti collaboratori di Trump. Dopo aver sconfitto i candidati del vecchio partito repubblicano nelle primarie, Trump ha pronunciato un discorso di 76 minuti per rifondarlo. Assegnandogli altre priorità: risollevare i consumi del ceto medio riscrivendo gli accordi sul commercio, proteggere le famiglie imponendo «legge ed ordine», restringere l’immigrazione per favorire i bassi redditi. Gli eccessi verbali e politici di Trump sono lo strumento con cui punta a raggiungere, in maniera assai spregiudicata, quel 40 per cento di cittadini che in genere non vota perché si sente ai margini della vita pubblica. Per capire da dove nasce il «Manifesto di Trump» bisogna ascoltare le parole della figlia Ivanka.

Bisogna ascoltarla quando lo descrive «campione della gente comune», indicando in particolare una svolta nell’approccio ai diritti delle donne: «Bisogna proteggere il diritto al lavoro della madri». Ovvero: ad essere discriminate di più – sulla base delle differenze di salario – sono le donne con figli e dunque servono più asili e sale giochi per pari opportunità.

Se tutto ciò prospetta alla favorita Hillary Clinton un finale anomalo di campagna elettorale è perché il clima in cui è immersa l’America è segnato dalla paura: instabilità e insicurezza dovute a impoverimento, violenze inter-razziali, terrorismo e smacchi internazionali. «Tutto ciò ricorda il 1980» osserva Michael Barone, il più stimato studioso di elezioni presidenziali, riferendosi a quanto avvenne quando in una nazione in preda alla crisi degli ostaggi a Teheran ed al caro-benzina l’amministrazione democratica di Jimmy Carter venne travolta dal repubblicano Ronald Reagan. Rispetto ad allora Hillary è sicuramente più forte di Carter perché le minoranze – afroamericani, ispanici, asiatici e originari del Pacifico – pesano in misura senza precedenti nell’assegnazione degli Stati decisivi e considerano Trump una sorta di candidato dell’Apocalisse. Ma più recenti dati etnici sulle contee pro-Trump suggeriscono che sta avvenendo qualcosa: prende oltre il 50 per cento dei voti dove prevalgono gli scozzesi-irlandesi nella regione degli Appalachi – dal Nord dell’Alabama all’Ovest della Pennsylvania – e fra gli italiani in un raggio di 160 km da New York City, mentre perde fra tedeschi e olandesi nelle città del Mid-West. Ciò significa che può essere la genesi di una coalizione protestataria, fondata sui ceti disagiati ed avversata dai redditi più alti. La spaccatura non è più su fede o interventi militari all’estero ma sulla povertà. Il 75 per cento di gradimento registrato dai «focus groups» tv dopo il discorso di Cleveland è un campanello d’allarme per Hillary che non a caso ha reagito scegliendo come vice il senatore Tim Kaine: volto del ceto medio bianco della Virginia – Stato conservatore conquistato da Obama nel 2008 e nel 2012 – che parla spagnolo come l’inglese e può dunque rivolgersi tanto ai bianchi degli Appalachi che alle minoranze inquiete. La Convention democratica di Philadelphia che si apre domani vedrà Hillary esaltare proprio l’identità dell’America come nazione mosaico di identità diverse al fine di travolgere la rivolta di Trump.

E’ una partita aperta. Non solo perché gli Stati in bilico sono gli stessi delle ultime due elezioni presidenziali – Ohio, Pennsylvania, Florida, Virginia e North Carolina – ma in ragione del fatto che il populismo non è estraneo alla tradizione politica americana. Nel 1829 Andrew Jackson fu il primo a vincere come «campione del popolo» avversato dalle élites del Nord-Est ed ora Trump pone l’interrogativo se è arrivato il momento di eleggere alla Casa Bianca un candidato di drammatica rottura. In realtà anche Hillary esprime discontinuità – essendo la prima donna a poter diventare Presidente – ed in ultima istanza dunque l’Election Day dell’8 novembre sarà deciso da quale tipo di svolta gli americani sceglieranno. Comunque vada Donald «il gladiatore», come lo definiscono i suoi fan, avrà ridisegnato il rapporto fra cittadini e potere politico.

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