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Stagione torrida. I mussulmani la rendono rovente

I meteorologici avevano previsto, con largo anticipo, una stagione torrida, ancor più di quella dello scorso anno, ma mai avrebbero pensato che lo sarebbe stata anche sotto il profilo degli attacchi mussulmani a tutto tondo contro i cosiddetti “infedeli” (cioè tutti gli altri) e che questi sarebbero stati portati anche fuori dal loro territorio ed in Europa in particolare, con predilezione per la Francia (ma poi anche Belgio, Inghilterra e Germania).

E’ un’estate del terrore, come la definisce Molinari nella sua lettera quotidiana che, puntuale, mi giunge tutte le mattine. Terrore che, per la prima volta investe direttamente una chiesa e, in essa, sgozzano un prete di 84 anni, Jacques Hamel.

Il brutale assassinio in un martedì mattina qualunque alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray è figlio dell’ideologia jihadista che divide il mondo in “luce” e “oscurità”, come scrive Molinari nel suo editoriale di oggi (che vi proponiamo a seguire), e più precisamente, è figlio dei sunniti salafiti che predicano la violenza contro tutti gli altri esseri umani.

L’attacco è opera di due francesi musulmani che hanno aderito a Isis. Giordano Stabile ragiona sul nuovo passo del Califfo e spiega perché ora sotto minaccia sono le chiese in Europa.

Ed ora leggiamo l’Editoriale di Maurizio Molinari:

I volontari carnefici del Califfo MAURIZIO MOLINARI

L’efferato attacco alla chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray nasce dall’ideologia apocalittica dei jihadisti, esalta l’identità peculiare del terrorismo che aggredisce l’Europa e cela la strategia dell’Isis di innescare una guerra civile nei nostri Paesi in maniera analoga a quanto gli è riuscito in Iraq e Siria.

L’obiettivo prescelto e il brutale assassinio dell’84enne prete Jacques Hamel sono figli dell’ideologia jihadista che divide il mondo in «luce» e «oscurità» ovvero i sunniti salafiti che predicano la violenza e tutti gli altri esseri umani. Per gli assassini di Hamel non c’è alcuna differenza fra chiese, moschee sciite, moschee sunnite non jihadiste, sinagoghe, templi buddisti, indù, shintoisti o altari animisti. Portare la distruzione nei luoghi di culto di «musulmani corrotti, infedeli, crociati ed ebrei» è la loro missione.

Il piano rientra nel disegno escatologico della sottomissione del Pianeta a un grande Califfato.

Gli autori dell’attacco sono due musulmani locali che hanno scelto di aderire a Isis. E’ una dinamica simile alle recenti stragi di Nizza ed Orlando: i «lupi solitari» sono dei singoli che scelgono di diventare «soldati dell’Islam» come li definisce Isis. Contagiati dal jihadismo per convergenze ideologiche o vulnerabilità personali diventano i volontari carnefici del Califfo. Declinandone localmente il messaggio internazionale. Questa natura dei jihadisti ha più versioni: nel Sinai, in Libia ed in Bangladesh si tratta di cellule locali che aderiscono spontaneamente mentre in Francia, Belgio e Germania si tratta di singoli individui. La possibilità di disporre di unità locali, quasi sempre autonome dal punto di vista operativo, consente ai jihadisti di moltiplicare gli attacchi ed avere un maggior grado di imprevedibilità. Uno dei veterani della lotta a Isis lo spiega così: «Il legame fra loro è stretto come nella mafia, ma i soldati non sono subordinati bensì affiliati, con autonomia operativa».

Ma non è tutto perché versare il sangue di un prete dentro una chiesa francese svela anche ciò che i jihadisti hanno in mente per l’Europa: l’obiettivo dell’offensiva di attacchi in pieno svolgimento è innescare una spirale di violenza cristiani-musulmani sul modello di quanto gli è riuscito con sciiti-sunniti in Iraq e Siria. Abu Musab al-Zarqawi, il sanguinario fondatore di «Al Qaeda in Iraq» da cui Isis discende, teorizzò nel 2004 le stragi di sciiti e le realizzò con attacchi alle loro moschee riuscendo a scatenare una violenta reazione contro i sunniti che ha gettato l’Iraq in una guerra civile permanente allargatasi dal 2011 alla Siria e grazie alla quale il Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi si è formato il 29 giugno 2014.

La guerra civile serve ai jihadisti per creare un clima di conflitto talmente feroce da spingere i musulmani sunniti a sostenerli. Il fine ultimo è reclutare sunniti anche in Europa ed è per questo che Isis colpisce le chiese, puntando a sollevare una reazione talmente estrema, razzista ed intollerante contro gli stranieri da spingere nelle sue braccia gli oltre 13 milioni di musulmani che oggi risiedono dentro i confini dell’Unione Europea. Se la strategia dei jihadisti è innescare la guerra civile in Europa non è ancora chiaro come l’Europa intenda difendersi da un nemico che vuole devastarla. In attesa che singoli leader e Paesi Ue trovino capacità e coraggio di elaborare una nuova Difesa collettiva – assieme agli Stati Uniti, anch’essi obiettivo di analoghi attacchi – assegnando alla Nato relativi compiti e strumenti, tocca ai singoli cittadini fare la loro parte. Ai musulmani europei spetta il compito di isolare e delegittimare i volontari carnefici del Califfo come sui non-musulmani europei ricade la responsabilità di resistere al richiamo della vendetta. Per scongiurare il peggio bisogna essere in due.

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DALLA FRANCIA – Tolisso ha informato il Lione: vuole il Napoli

I dettagli da L’Equipe

Correntin Tolisso avrebbe informato personalmente l’allenatore Bruno Genesio di voler lasciare il Lione per venire a giocare a Napoli visto l’accordo per 26 milioni, anche se ieri il Lione ha smentito qualsiasi accordo con un comunicato che sa più di bluff che di realtà.

DIMARO LIVE – I tifosi fanno emozionare Hamsik!

I dettagli da Dimaro

Momenti di emozione per Marek Hamsik quando la squadra ha fatto il suo ingresso in campo. I tifosi appena lo hanno visto gli hanno fatto gli auguri per il suo compelanno facendo partire un coro: “Tanti auguri a te, tanti auguri capitano, tantri auguri a te”. Hamsik è sembrato commosso e ha ringraziato i tanti tifosi con un applauso.

Ecco chi è Adel: lo sgozzatore in Saint Etienne Du Rouvray di padre Jacques Hamel

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L’attacco di ieri alla chiesa cattolica di Saint Etienne Du Rouvray è opera di due francesi musulmani che hanno aderito a Isis. Uno, quello che ha materialmente sgozzato il sacerdote di 84 anni, Jacques Hamel,  si chiamava Adel, 19 anni, e voleva combattere per il Califfo. L’altro che lo affiancava nell’irruzione in chiesa, non è stato ancora identificato.

La mamma di Adel dice: “È stato stregato” ma intanto sembra che il ragazzo progettasse il tutto da tempo e, in famiglia, tutti non si sarebbero accorti di nulla?

Domanda questa più che legittima alla quale, forse, ci sarà risposta nei prossimi giorni. Intanto ascoltiamo quanto, in collegamento telefonico da Beirut, ci dice Giordano Stabile che ragiona sul nuovo passo del Califfo (mp3) spiegando perché ora sotto minaccia sono le chiese in Europa e poi leggiamo quanto Marco Bresolin, inviato a Saint Etienne Du Rouvray,  scrive  nell’articolo  che  la  STAMPA pubblica questa mattina:

Il giovane col sogno jihadista appena uscito dal carcere MARCO BRESOLIN

La mattina del 22 marzo, mentre a Bruxelles tre kamikaze si facevano saltare nella metro di Maelbeek e nell’aeroporto di Zaventem, Adel Kermiche ha tirato un sospiro di sollievo. Dopo dieci mesi di carcere per aver tentato di arruolarsi nella jihad, per questo ragazzo di 19 anni cresciuto nella periferia di Rouen era arrivato il momento di respirare la libertà. Anche se condizionata, con un braccialetto elettronico al polso per controllare i suoi movimenti. Un vincolo che per lui non è mai stato un problema, anzi. Tre giorni dopo l’uscita dal carcere ha festeggiato il suo diciannovesimo compleanno con gli amici.

Quattro mesi dopo è morto sul sagrato della chiesa di Saint Etienne du Rouvray dopo aver sgozzato un prete gridando «Allah Akbar». Al suo fianco un complice, la cui identificazione ieri sera non era stata ancora completata perché «sfigurato» dai colpi sparati dalla polizia.

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Come è possibile che un individuo schedato con la lettera «S» (così la Francia marchia i sospetti terroristi), con un braccialetto elettronico al polso, possa colpire in questo modo? È possibile, evidentemente. Adel aveva l’obbligo di dimora nell’elegante villetta con giardino dei genitori che si trova nella rue Nikola Tesla, quartiere residenziale e ordinato a Nord del centro di Saint Etienne du Rouvray. Obbligo di dimora, ma con una certa libertà. Bastava una firma al commissariato, e poi dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30, e il sabato dalle 12 alle 18, poteva fare quello che voleva. E lo ha fatto.

                                                                                                     (ASCOLTA)

I suoi vecchi compagni di scuola al Collège Paul Eluard non avrebbero mai creduto di vederlo fare quella fine. All’epoca della scuola media era «une flipette», un fifone, raccontano i coetanei. Gli piacevano i videogiochi. Ma nel quartiere raccontano che nel giro di un anno e mezzo questo ragazzino «solare e allegro» era cambiato di colpo. «Parlava sempre di politica, guardava sempre i video della guerra in Siria» racconta un suo coetaneo, vestito con una tuta da ginnastica, mentre se ne sta letteralmente sdraiato sul marciapiede davanti a casa di Adel. «Io sul telefono guardo i video delle ragazze». Ride masticando semini di girasole, che poi sputa a due passi dai poliziotti che formano il cordone di sicurezza mentre sono in corso ancora le perquisizioni.

                                                                                                (ASCOLTA)

La radicalizzazione di Adel è cominciata nel gennaio dello scorso anno. È stata fulminea, cresciuta di pari passo con la sua barba. A scatenarla, l’attentato nella redazione di «Charlie Hebdo». Da quel giorno ha iniziato a seguire sui social network i profili di jihadisti. Lo ha raccontato sua madre, insegnante. «È stato come stregato, sembrava finito in una specie di setta». In meno di tre mesi era già pronto per andare in Siria. Ci ha provato, almeno due volte, senza mai riuscirci. Ma vale la pena raccontare i dettagli di tutti i suoi spostamenti per riflettere sul livello della sua potenziale pericolosità.

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Siamo nel marzo del 2015 e Adel e prende contatti con una rete di reclutatori jihadisti. Via web gli danno le indicazioni, gli dicono quali treni e quali bus prendere per andare a Monaco di Baviera, poi in Bulgaria, e quindi in Turchia. Ma il 23 marzo il suo viaggio si ferma nella città tedesca, dove viene intercettato e rispedito a casa. Era ancora minorenne. Il suo caso viene sottovalutato, ma lui continua a lavorare al suo progetto: andare a combattere nell’esercito dello Stato Islamico. Anche il suo amico d’infanzia, A. B., di soli 16 anni, prova a partire. Lui lo aiuta, pare fornendogli la sua carta d’identità, visto che era già maggiorenne. A. B. oggi è ancora in Siria. Ogni tanto si fa sentire via Facebook. Suo fratello H. B., di un anno più piccolo, ieri è stato arrestato. La polizia ha fatto un blitz nella casa in cui vive con i genitori, proprio dietro la chiesa.

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Ma torniamo alla primavera del 2015. Adel l’11 maggio prende un volo per Ginevra, questa volta con un altro amico, A. E. M., minorenne. Il giorno dopo parte una segnalazione da Parigi e viene spiccato un mandato d’arresto internazionale. Ma Adel riesce comunque a imbarcarsi per Istanbul, utilizzando la carta d’identità di un cugino. In Turchia, il 13 maggio, viene però intercettato e rispedito in Francia, via Ginevra. Dieci mesi di carcere, poi il giorno della strage di Bruxelles la cella si apre. Il giudice decide che possono bastare un braccialetto elettronico e un invito: «Mi raccomando, ora fa’ il bravo».

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vivcentro/ Ecco chi è Adel: lo sgozzatore di padre Jacques Hamel STANISLAO BARRETTA

lastampa/ Il giovane col sogno jihadista appena uscito dal carcere MARCO BRESOLIN

Gabbiadini, l’agente va a Dimaro e spinge per l’addio

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive su Gabbiadini e Icardi: “Intanto, ieri a Dimaro è arrivato Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini che spinge per la cessione del suo assistito. De Laurentiis ha provato a insistere con i nerazzurri per Icardi arrivando ad alzare l’offerta prima a 50 milioni più bonus e poi fino a un totale di 60: o tutto cash o 35+Gabbiadini. La risposta dell’Inter è arrivata attraverso un comunicato firmato Erick Thohir e sottoscritto nel concreto anche da Suning: “Non venderemo Icardi: abbiamo ricevuto delle offerte anche dal Napoli ma non lo venderemo. Un anno fa abbiamo allungato il contratto, siamo come una famiglia. Possiamo sempre parlare o discutere di cosa vorremmo fare insieme in futuro. Per noi è il capitano, siamo molto contenti di lui”. Il Napoli a questo punto dovrà rilanciare moltissimo, e potrebbero non bastare nemmeno 70 milioni per convincere l’Inter a sedersi anche solo intorno a un tavolo. A mercato chiuso, dal primo settembre, quando tutto sarà più tranquillo, l’Inter parlerà con l’entourage del capitano per ascoltare le sue richieste. Per adesso, testa al campo e all’inizio del campionato. Altri mal di pancia, non sarebbero graditi dal club”.

Sportiello-Napoli, la pista non è tramonata: Giuntoli chiede anche Conti

I dettagli

Il Corriere della Sera scrive sul mercato in uscita dell’Atalanta: “Il Napoli, dopo Marco Sportiello,  tutt’altro che tramontato, ha messo nel mirino anche Andrea Conti, già richiesto dal Sassuolo nei giorni scorsi. La richiesta è comunque di sette milioni e Hysaj rimane il titolare sulla destra, al di là di eventuali acquisti. Per l’attacco continuano a piacere Suso e Federico Ricci, oltre a El Kaddouri, mentre l’Hellas Verona vorrebbe Guglielmo Stendardo: sul difensore c’è ancora il Pescara”.

Milik sarà un giocatore del Napoli: contratto di 5 anni

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive su Milik: “Il dopo Higuain ha un nome e un cognome: Arkadiusz Milik, 22 anni compiuti a febbraio, diventerà prestissimo un calciatore del Napoli. Il club azzurro ha trovato l’accordo con l’Ajax per il centravanti polacco che non ha giocato ieri l’andata del terzo preliminare Champions. È stato il d.s. Cristiano Giuntoli, con il placet di Sarri, a spingere per Milik che Aurelio De Laurentiis acquisterà per 25 milioni (più 3 di bonus facilmente raggiungibili). Sembrava finita, ma la Juve ha pagato la clausola di Higuain e il club azzurro ha alzato la posta di quasi dieci milioni (il 20% dell’operazione andrà al Bayern Leverkusen). Per l’accordo con il ragazzo mancano solo i dettagli. Trapelano pochi dettagli: contratto quinquennale, stipendio di circa 2,5 milioni e ipotesi clausola rescissoria”.

Higuain-Juve, un affare d’oro per De Laurentiis

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive altri dettagli sulla cessione di Higuain alla Juve: “La Juventus aveva già capito che il Napoli non avrebbe trattato, aspettava solo la comunicazione ufficiale per depositare il contratto. I bianconeri potranno pagare i 90 milioni della clausola in due rate: una subito e l’altra il prossimo anno. Il Napoli realizza una plusvalenza di 86,5 milioni: Gonzalo venne acquistato nel 2013 per 37 milioni (di cui 33,5 già ammortizzati). Il club di De Laurentiis utilizza gli ammortamenti decrescenti, per questo dopo i primi 3 anni di contratto ha già scaricato quasi tutti i costi”.

De Laurentiis sogna il colpo Darmian e Tolisso non esclude Rog

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sulle altre trattative del Napoli in entrata: “De Laurentiis, che sogna Darmian per completare la difesa, è un leone ferito dopo la vicenda Higuain e per oggi ha un elicottero prenotato. Dal Trentino potrebbe volare in Francia per parlare con il Lione di Tolisso. Ieri il club transalpino ha smentito accordi con il Napoli ma il presidente Aulas ha ammesso: “È tutto vero, il Napoli vuole Tolisso e ha fatto un’offerta importante. Noi stiamo resistendo. Ora però temo il giorno in cui il Napoli venderà Higuain alla Juventus”. Quel giorno è arrivato, come la proposta da 25 milioni per Tolisso (con i bonus si arriva addirittura a 30) che sta facendo vacillare Aulas. L’arrivo di Tolisso non escluderebbe quello di Rog dalla Dinamo Zagabria (costo 10 milioni) visto che il Napoli sta cercando di piazzare Lopez, Valdifiori ed El Kaddouri”.

RILEGGI LIVE – Dimaro, seduta mattutina: attesi in campo pronti a sudare

Segui il nostro Live da Dimaro

11:10 – Fine

11:06 – Cambio di interpreti per la linea, l’esercizio resta lo stesso: pressing alto e linea che indietreggia

10:43 – Si rivede Tonelli, si dirige in palestra

10:42 – C’è il cambio: il lavoro tattico ora è per il reparto difensivo, mentre il resto del gruppo svolge lavoro atletico

10:34 – de Guzman lavora a parte sul terreno di gioco

10:22 – Lavoro tattico per il centrocampo e l’attacco: si provano gli schemi

10:07 – Al centro due squadre: Neri e Verdi giocano di sponda sull’altro gruppo, i bianchi posti all’esterno del quadrato limitato da cinesini

09:54 – Dopo un giro di campo con corsa lenta, il gruppo comincia il riscaldamento

09:48 – Squadra in cmapo

09:31 – Tra mille applausi e tante risate, scendono in campo e si dirigono in palestra anche Dries Mertens e Lorenzo Insigne

09:07 – Albiol e David Lopez si dirigono in palestra

Buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della seduta di allenamento mattutina di oggi. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

Hamsik festeggià il compleanno con il rinnovo…

I dettagli

Come riporta La Gazzetta dello Sport, Marek Hamsik e il Napoli hanno trovato l’accordo per il prolungamento del contratto fino al 2020. L’agente dello slovacco, Venglos, è sbarcato nuovamente a Dimaro per comunicare la decisione a De Laurentiis ed il suo staff. Non è ancora ufficiale, ma Hamsik resta a vita a Napoli e lo fa nel giorno del suo compleanno. La redazione di Vivicentro fa gli auguri al capitano.

De Laurentiis usa Valdifiori per forzare la mano su Maksimovic

I dettagli

Tuttosport scrive su Valdifiori: “Il contatto tra Cairo e De Laurentiis non poteva che originare scintille, non poteva che infiammare le trattative tra il Torino e il Napoli. Il patron degli azzurri, d’altra parte, se l’era legata all’orecchio. Non gli erano andate giù le pur legittime resistenze del collega granata a vendergli Maksimovic, lo scorso agosto e poi di nuovo a gennaio, nonostante un’offerta non inferiore ai 20 milioni, bonus compresi (18 + 2). E così De Laurentiis, alle prese con la grana Koulibaly e con i guai fisici di Tonelli, è tornato a buttarsi su Maksimovic. Che era già pronto a trasferirsi in azzurro, nella scorsa stagione, sull’onda di un bel contratto milionario: il doppio di quello che ora il serbo prende in granata. De Laurentiis chiede non meno di 5 milioni per Valdifiori. Il quale, da parte sua, è chiuso, con Sarri, e si è già detto felice di trasferirsi in granata. Ma adesso, per cercare di forzare la mano e avere Maksimovic (ma non a tutti i costi…), De Laurentiis sta cercando di dichiarare (quasi) invendibile al Toro il suo Valdifiori”.

L’Inter risponde al Napoli: pronto il rinnovo per Icardi

I dettagli

Secondo il Corriere dello Sport, l’Inter starebbe preparando il rinnovo contrattuale per Mauro Icardi. L’attaccante argentino ha avuto offerte dal Napoli per circa 7 milioni di euro d’ingaggio più 3 milioni per i diritti d’immagine. La mossa della moglie è quella di ricevere un aumento sfruttando le maxi offerte del Napoli starebbe andando a buon fine. Il club nerazzurro, infatti, andrebbe a pareggiare quelle che sono le proposte contrattuali del club di De Laurentiis.

De Laurentiis: “Nella scelta di Higuain c’è il senso pieno del tradimento. Icardi? Certi amori non finiscono”

Le sue parole

Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport:

Passata la delusione, De Laurentiis? 

“Mezz’ora dopo ch’eravamo stati informati dalla Juventus della loro volontà di rispettare la clausola abbiamo cominciato a pensare al futuro. Avevamo capito, sin dalle prime dichiarazioni del fratello di Higuain, che si sarebbe corso il rischio di dover individuare un nuovo centravanti, e per questo le riflessioni erano state avviate, ma non pensavamo seriamente che sarebbe andato via, né che avrebbe cancellato con un colpo di spugna il suo triennio napoletano. C’è chi dice che parlare di tradimento sia esagerato, e invece io penso il contrario, perché in questa scelta c’è il senso pieno del tradimento, che comprende anche l’ingratitudine” 

Dopo l’addio di Cavani, non si spaventò… La risposta arrivò in 19 giorni, con l’acquisto di Higuain e l’investimento massiccio sul mercato.
“Può darsi che questa volta si faccia anche prima, anche se preferisco non sbilanciarmi, perché le trattative contengono una serie di variabili impazzite che non consentono di lanciarsi in previsioni. Diciamo, ed è sui giornali, che ci siamo mossi immediatamente e che stiamo inseguendo un profilo alto, per lasciare inalterato il valore complessivo del Napoli” 

Fughi, a parole sue, il timore dei tifosi di dover essere comprimari… 
“Abbiano fiducia, ci lascino il tempo necessario, non si lascino sopraffare dalla amarezza. Siamo attivi sul mercato: bisognava allargare l’organico e lo abbiamo fatto; ora risolveremo anche la questione legata al centravanti, e speriamo vada come vogliamo. Ma non ci fermeremo qua. Stiamo procedendo con i rinnovi di contratto, che rappresentano un’esigenza e però hanno un peso sul bilancio, perché spostano il monte-ingaggi” 

Icardi è il nuovo uomo dei sogni. Realizzabile? 
“Vorremmo che lo fosse, com’è chiaro a tutti. Non mi piace entrare nelle pieghe di vicende che devono essere riservate, per quanto possibile. La stampa ha un suo ruolo, lo esegua, e dunque se indaga e scopre e scrive o racconta mi sta bene. Non mi sembrerebbe elegante, in questo momento, che sia io a rivelare alcuni aspetti privati. Ma che Icardi sia un centravanti straordinario lo dicono i numeri; l’avevamo praticamente preso prima che andasse all’Inter. Certi amori non finiscono, evidentemente. Certi amori…”  

Non s’aspettava da «una società di razza» che prendesse Higuain. 
“Vorrei poterla chiudere senza spargimento di polemiche. Resta la mia considerazione nei confronti della Juventus, ma avevo immaginato un altro tipo di comportamento. Vero, c’era una clausola, non è stata commessa alcuna scorrettezza formale, ammesso che non si vogliano considerare tali le visite mediche notturne, però in questo calcio senza scrupoli, non si ha rispetto neppure dei sentimenti” 

V’è caduta di nuovo addosso la questione-Koulibaly. 

“Ma per me è un falso problema” 

Sarri è il testimonial del suo calcio, in questo momento. 

“Il più bel calcio italiano, ha ritenuto la critica. E quindi è una sicurezza. La sua impronta è netta, siamo convinti che ci divertiremo anche quest’anno. E con la Champions sarà ancora più bello”

Cosa chiederebbe ai suoi prossimi dodici anni da presidente del Napoli? 

“Di viverli come gli ultimi sette. Certo, continuando a regalare a Napoli ciò che Napoli sogna, fare in modo che il suo ruolo, attraverso il sistema-calcio, sia sempre centrale e non periferico, come è accaduto in passato. Siamo un testimonial della città, esportiamo il marchio della bellezza: saremo fieri di noi stessi, senza proclami e senza promesse. Chi l’avrebbe detto, dodici anni fa, che avremmo giocato in Champions nel 2016? E invece è la nostra terza partecipazione. Ed abbiamo visto da vicino la finale di Europa League ed abbiamo aggiunto due Coppe Italia e una Supercoppa alla bacheca. E nessuno, dico nessuno di noi, si sente pago” 

Codacons all’attacco del Canone Rai in bolletta

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Ormai ci siamo. Il canone Rai distribuito e diluito, nell’arco dell’anno, nelle bollette (domestiche) della luce, è ormai realtà ed è già in viaggio con le prime (prossime) bollette.

Il Nuovo Canone quindi fa i suoi primi passi ed emette il suo primo vagito ed ecco che subito la nurseri si anima e mette in campo tanti altri virgulti che, alla pari del piccolo Raiotto, cominciano a sgambettare e a far sentire i loro vagiti: Nooooo, Noooo

Tra i virgulti non poteva mancare Codaconsino che subito si è dato da fare ed ha mosso i primi passi verso la Corte dei Conti alla quale ha fatto giungere il suo vagito: Nooooo, Nooooo, Scandaloooo. I fondi, dice, saranno utilizzati anche per pagare stipendi d’oro a giornalisti e dirigenti dell’azienda televisiva di Stato, molti dei quali senza incarico e, di conseguenza, pagati per non lavorare.

Questo il punto sul quale il Codacons ha promesso battaglia: nel momento in cui il governo ha deciso di riscuotere la tassa accorpandola ad un settore che non le compete, è giusto che gli italiani sappiano che fine fanno i soldi versati per il Canone Rai. È proprio qui che scoppia il caos: infatti, pare che nell’azienda Tv ci siano giornalisti e dirigenti senza incarico da anni, che percepiscono stipendi che oscillerebbero tra i 200mila e i 300mila euro, che superano anche il cachet massimo previsto. Il Codacons ha inoltre richiesto di trasmettere gli atti contabili che verranno acquisiti dalla Corte dei Conti, direttamente alla procura tributaria, al fine di contestare e prendere provvedimenti per eventuali irregolarità.

Ma vediamo un attimo cosa dice veramente la disposizione governativa in merito all’inserimento del Canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica (domestica) e partiamo proprio dalla voce che risponde alla domanda/lamento del Codacons e di quant’altri lo contestano per quanto su detto circa l’utilizzo dei soldi incassati per il Canone Rai in bolletta:

Dove finiscono i soldi?

Il punto più controverso della vicenda riguarda probabilmente la finalità di questo denaro raccolto. Si stima che, rispetto agli anni passati, verranno raccolti circa 450 milioni di euro in più, che altrimenti sarebbero stati evasi. Ma tutto questo denaro non andrà diretto nelle casse della Rai. Verrà, invece, istituito un Fondo Statale con il fine di ridurre la pressione fiscale

Questo è previsto ma intanto tutti gridano: E’ una tassa ingiusta, e ovviamente, trattandosi appunto di “tassa”, come tutte le tasse imposte dal governo, non è ben vista dagli italiani e quindi entra, per direttissima, nel libro nero degli italiani che subito hanno sollevato non poche polemiche per l’inserimento della tassa sulla TV in bolletta trovando, tra l’altro, l’escamotage di ricorrere ad un bollettino in bianco o ad un bonifico bancario nei confronti delle società fornitrici di energia, inerente la spesa del consumo elettrico, al fine di non pagare il Canone Rai.

In conclusione, vediamo di far chiarezza globale sul Nuovo Canone Rai: cosa è, come è composto, come lo si paga, come NON lo si paga e altre domande alle quali si troverà risposta nei dieci punti riassuntivi che seguono

1. Come funziona il canone Rai in bolletta?

La prima cosa da sapere sul canone Rai in bolletta è, banalmente, il meccanismo con il quale verrà addebitato. Prima di tutto, è giusto dire che questa iniziativa è stata introdotta per combattere l’evasione della tassa, che è stata giudicata come la più odiata dagli italiani. Da questo mese, però, non si potrà più sfuggirne: il canone Rai non si pagherà più tramite il classico bollettino postale, ma ti verràaddebitato automaticamente sulla bolletta della luce.

Per quest’anno, pagherai soltanto 100€ e non i soliti 113,50€. Questo importo verrà distribuito durante l’anno, con una prima rata di 60 o 70€, a seconda del tuo gestore elettrico, nella bolletta di Luglio. I restanti 30-40€ ti saranno addebitati in rate da 10€ ciascuna nelle successive fatture. Dall’anno prossimo, invece, il pagamento verrà dilazionato in 10 rate mensili nel periodo che va da gennaio a ottobre.

2. Chi deve pagare il canone Rai?

Visto che c’è stata un po’ di confusione sulla questione, è bene dirlo in modo molto chiaro: il canone Rai in bolletta va pagato da chiunque possieda un televisore o un dispositivo adattabile alla ricezione dei canali Rai. Ciò significa, che se anche hai un televisore ancora funzionante ma che tieni in cantina, devi comunque pagare. Se utilizzi un televisore come monitor per il computer, devi comunque pagare. Anche se non guardi mai i canali Rai, devi comunque pagare.

Non pagare il canone tv è considerata evasione fiscale, ovvero un reato penale. In ogni caso, il canone Rai è dovuto solo una volta per tutti gli apparecchi che possiedi nell’abitazione in cui risiedi: non va quindi pagato un canone diverso per ogni televisore.

3. Chi può non pagare il canone Rai?

La domanda che molti si sono fatti una volta che è stata annunciata l’ufficialità del canone Rai in bolletta è stata: come faccio a non pagarlo? Ci sono solo due possibili situazioni in cui sei considerato legalmente esente dal pagare il canone Rai: hai più di 75 anni e soddisfi determinati requisiti reddituali oppure non possiedi un televisore.

Gli over 75 sono esonerati dal pagamento del canone Rai in bolletta solo se:

  • non convivono con soggetti, diversi dal coniuge, con un reddito proprio;
  • hanno un reddito complessivo, insieme al coniuge, che non supera gli 8.000€ all’anno.

4. Come inviare l’autocertificazione per non pagare?

Se sei esente dal pagamento del canone Rai, allora devi presentare un’autocertificazione, compilando questo modulo, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Tramite questo strumento dichiari di non possedere un televisore oppure che un altro membro del tuo nucleo famigliare paga già il canone. Dopodiché, dovrai spedire il modulo tramite posta normale al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.

Dal sito dell’Agenzia delle Entrate puoi anche presentare l’autocertificazione per via telematica, utilizzando i servizi Fisconline o Entratel. Il limite per presentare il modulo per quest’anno è ormai passato, ma se fai parte della categoria degli esenti potrai farlo l’anno prossimo: è una procedura, infatti, che va effettuata ogni anno.

5. Devo pagare il canone Rai se ho solo un computer?

La risposta è no, anche se questo si collega a internet. Ma attenzione, non devi possedere un sintonizzatore tv, ovvero un dispositivo che ti permette di collegare il pc all’antenna televisiva e leggerne il segnale. Se non possiedi né una tv né questo apparecchio ma hai un computer, tablet o smartphone, puoi non pagare il canone. Ciò significa che avrai comunque accesso ai principali canali Rai attraverso lo streaming in diretta a cui puoi accedere dal sito della Rai.

6. Se ho due case pago due volte il canone?

No, se possiedi una seconda abitazione non devi pagare una seconda volta il canone Rai, anche se ci sono uno o più televisori. Stai però attento che non ti venga addebitato in automatico. Se dovesse succedere, contatta immediatamente il tuo fornitore di energia elettrica e segui la procedura che ti verrà indicata per notificare l’errore e ricevere un rimborso.

7. Devo pagare il canone Rai in bolletta se sono in affitto?

Se sei un affittuario e non sei l’intestatario del contratto di energia elettrica, devi comunque pagare il canone Rai perché usufruisci materialmente del televisore. Questo sempre che tu abbia la residenza registrata in quella abitazione e non presso un altro indirizzo dove già si paga il canone Rai. Se, invece, l’abitazione in cui risiedi risulta seconda casa del proprietario, che già paga il canone a casa sua, allora anche in quel caso non dovrai pagare il canone Rai.

8. Cosa succede se decido di pagare la bolletta ma non il canone?

Se paghi la bolletta della luce tramite bollettino e decidi di versare solo l’importo relativo all’energia elettrica, non subirai il distaccamento della corrente. Infatti, il tuo gestore elettrico sarà responsabile solo di inviarti un sollecito, mentre tocca all’Agenzia delle Entrate sanzionarti, chiederti eventuali interessi oppure avviare azioni di recupero crediti. Ti ricordiamo però che non pagare il canone Rai, anche pagando il consumo elettrico, equivale a evasione fiscale ed è un reato penale.

9. In bolletta vengono addebitati anche gli arretrati che non ho pagato?

L’introduzione del canone rai in bolletta non ha valore retroattivo, pertanto non riguarda gli eventuali importi non versati in passato. Ciò non significa che l’Agenzia delle Entrate non tenterà più azioni di recupero del debito. Infatti, Equitalia ha 10 anni di tempo per fare i dovuti controlli, chiederti i pagamenti non effettuati e inviarti una cartella esattoriale.

10. Canone Rai in bolletta: dove finiscono i soldi?

Il punto più controverso della vicenda riguarda probabilmente la finalità di questo denaro raccolto. Si stima che, rispetto agli anni passati, verranno raccolti circa 450 milioni di euro in più, che altrimenti sarebbero stati evasi. Ma tutto questo denaro non andrà diretto nelle casse della Rai. Verrà, invece, istituito un Fondo Statale con il fine di ridurre la pressione fiscale.

DIMARO LIVE, FOTO – Una serata diversa con i Sud 58 e Valerio Jovine

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A Dimaro, questa sera, si sono esibiti i Sud 58, direttamente da Made In Sud, e Valerio Jovine, da The Voice. Una serata all’insegna della buona musica e del divertimento, anche se la nota stonata è la mancanza totale degli azzurri che non hanno presenziato.

dal nostro inviato a Dimaro, Ciro Novellino

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Wanda Nara: “Il Napoli ha offerto 10 milioni a stagione a Mauro: lo vogliono tutti in azzurro”

Le sue parole

L’agente e moglie dì Mauro Icardi, Wanda Nara, è intervenuta in privato ad una TV argentina nella trasmissione Infama, ecco quanto riportato da Tancredi Palmieri su Twitter: “Il Napoli ha offerto 7milioni di euro più 3 milioni per i diritti d’immagine a Mauro. E’ già la terza offerta che ci fa. Inoltre De Laurentiis ha proposto di diventare socio nella società d’immagine di Mauro. Hanno offerto 50m€ all’Inter. Tutti a Napoli vogliono Icardi, presidente, allenatore e squadra. Ma Mauro è capitano dell’Inter. De Laurentiis mi ha offerto un programma sulla tv italiana. – Poi su Natale a Londra ha aggiunto – Non mi è possibile trasferirmi a Londra, la situazione attuale non me lo permette. La Juventus a giugno ha chiesto Icardi all’Inter prima di prendere Higuain, ma l’Inter non lo ha lasciato”

Dimaro diciottesimo giorno, è arrivato Giaccherini – FOTOGALLERY

 STAMANI INSIGNE E MERTENS INFIAMMANO IL PUBBLICO A DIMARO
GIACCHERINI E’ IN VAL DI SOLE, NEL POMERIGGIO PRIMI TEST IN CAMPO

DIMARO-FOLGARIDA (VAL DI SOLE – TRENTINO), 26 LUGLIO 2016 – In val di Sole arriva la notizia del passaggio di Higuain alla Juventus e a rendere meno amaro il boccone ai tifosi, anche oggi numerosissimi presenti in tribuna a Dimaro, ci pensano Insigne e Mertens.

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Ieri il loro arrivo in Trentino e il primo allenamento atletico nel pomeriggio, oggi in campo hanno mostrato tutta la loro classe con il pallone. Ieri solo palestra e corsa per i due “folletti azzurri”, oggi Insigne e Mertens hanno iniziato a calciare, a prendere confidenza con il pallone. Dopo un intenso programma in palestra, i due reduci da Euro 2016 si sono divertiti con esercizi sul palleggio e tiri in porta infiammando il pubblico anche con delle precise conclusioni a giro. Lorenzo ha raccolto l’ovazione dei tifosi con il suo tiro a giro, un marchio di fabbrica della famiglia Insigne. Suo fratello Roberto ha fulminato Sepe proprio con un sinistro a giro che ha sbloccato la partitella a campo ridotto, terminata 2-0 per i neri grazie anche al tap-in di Dumitru dopo la parata di Sepe su tiro di Grassi.

In squadra azzurra occhi ancora puntati su Lorenzo Tonelli, rientrato ieri sera a Dimaro dopo il consulto dal prof. Mariani a Roma, stamane, però, non si è allenato col gruppo e ha avuto in campo un colloquio con il dott. De Nicola. Ancora palestra e corsa a parte per De Guzman.

Sarri intanto continua a lavorare su tanti aspetti tattici, stamane il focus ha riguardato i calci d’angolo con particolare attenzione alla copertura difensiva riguardo ai tiri dalla bandierina. Tante le situazioni di gioco su cui ha lavorato l’ex allenatore dell’Empoli: corner diretto, la battuta corta o la manovra d’alleggerimento con il lancio centrale a scavalcare la difesa.

L’allenatore del Napoli da domani potrà coinvolgere il nuovo acquisto Emanuele Giaccherini, l’ultimo dei reduci da Euro 2016. Intorno alle 13:50 l’ex Bologna è entrato allo SportHotel Rosatti”, in cui alloggia il Napoli. Un arrivo salutato con calore dai tifosi azzurri che lo attendevano e sono stati ripagati. Poi nel pomeriggio di riposo per il resto della squadra, Giak ha svolto i primi test atletici.

Sul mercato intanto è giunta l’ufficialità del passaggio di Gonzalo Higuain alla Juventus, che ha depositato in Lega il pagamento della clausola rescissoria dell’attaccante argentino. Il Napoli è pronto a reagire sul mercato, sono vicinissimi gli acquisti del centrocampista francese classe ’94 Correntin Tolisso dal Lione e dell’attaccante polacco Arkadiusz Milik dall’Ajax. Sarri ha concesso mezza giornata libera al gruppo che ha potuto così godere del territorio con escursioni in malga, pesca e mountain bike.

Un pomeriggio di Relax in una valle che fa proprio della vacanza attiva la punta di diamante della propria offerta turistica. La Val di Sole si conferma realtà turistica unica, impreziosita dalle Dolomiti di Brenta, dal Ghiacciaio del Presena, dagli alti monti della val di Pejo e di Rabbi, e dal fiume Noce. Oltre ad altri numerosi corsi d’acqua. Un patrimonio naturalistico che qui si trasforma anche in occasione di benessere, business e divertimento. In questa valle, che non è esagerato definire una palestra a cielo aperto per le sue innumerevoli proposte di vacanza attiva (qui sono di casa Mtb, rafting, canoa, trekking, nordic walking, arrampicata e d’inverno sci alpino, nordico e snowboard), vi sono decine di opportunità riservata sia alle famiglie, ai principianti e a chi vuole vivere la vacanza come occasione rigenerante dallo stress cittadino quotidiano, sia ai grandi professionisti dello sport. Ricca è anche la proposta di Terme e Spa.

FONTE: Ufficio Stampa Nicer Trento

GUARDA LA FOTOGALLERY: (FONTE Ufficio Stampa Nicer Trento, FOTO DI ITALO CUOMO)

 

Prevendita Livorno vs Juve Stabia

S.S. Juve Stabia rende noto che, in occasione della gara Livorno vs Juve Stabia, in programma venerdì 29 luglio h.21 allo Stadio “A.Picchi” di Livorno, valevole per il primo turno preliminare TIM Cup 2016/2017, i biglietti del settore ospiti per i tifosi della vespe saranno in vendita con le seguenti modalità:

•         Prezzo biglietto €. 5,00 + diritti di prevendita

Circuito di vendita BookingShow:

•       FUTURANSA di Vincenzo D’Andria , Via N.B. Grimaldi – Nocera inferiore
•       N@vigando.IT di Barbato Silvana , Via Pecorari 395 – Nocera Superiore
•       TKT POINT di Cattolico Tommaso , Corso Vittorio Emanuele 51 – San Giuseppe Vesuviano
•       Caravelli C’Art di Accardo Annamaria , Via Caravelli 22 – Torre Annunziata
•       Cartolibreria Panù , Via Alcide De Gasperi 31 – Torre Del Greco

On-line (www.bookingshow.it) con le seguenti modalità di ritiro:

  •  il giorno della gara presso la zona di prefiltraggio Curva Ospiti
    print at home (stampando il biglietto direttamente a casa Vostra)

Apertura vendita: mercoledì 27 luglio 2016 ore 10.00
Chiusura vendita: giovedì 29 luglio 2016 ore 19.00
Capienza settore ospiti posti 2.409 riservato ai soli possessori della Tessera del Tifoso.

Come da normativa vigente, i biglietti del SETTORE OSPITI non saranno in vendita il giorno della gara e potranno essere emessi esclusivamente ai possessori della Tessera del Tifoso.

Per acquistare il biglietto e per entrare allo stadio, sarà necessario esibire un documento d’identità valido oltre alla Tessera del Tifoso in originale.

Ischia Calcio, depositata l’iscrizione per la serie D

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Questo pomeriggio prima che scadessero i tempi, alle ore 17.00,  l’Ischia Isolaverde è stata iscritta al campionato di Serie D. Vicky Di Bello ha versato la somma che serviva 47.500 euro che va ad integrare la documentazione già trasmessa via internet. Ora bisognerà attendere le decisioni della Covisoc che stabilirà chi è da ritenersi escluso e chi potrà partecipare al campionato dilettanti di maggior prestigio. La speranza è che non giunga qualche brutta sorpresa per la squadra gialloblu.