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AI e Project Management, la trasformazione è in corso, ma il fattore umano resta decisivo

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L’Intelligenza artificiale corre sempre più velocemente, interi reparti di ricerca e sviluppo, istituzioni sono impegnati nel miglioramento costante di questa nuova tecnologia che, ormai, è entrata a pieno titolo nella quotidianità di ogni individuo.Se fino a qualche anno fa, l’implementazione dell’IA era appannaggio solo delle startup più visionarie o i colossi tech, che si impegnavano a integrarla nei propri processi, oggi, ogni comparto di qualunque impresa ha avviato come minimo un processo di automazione governato dall’AI.

In questo senso non ha fatto sconti neanche il settore del project management, che sta vivendo una trasformazione strutturale, dove l’adozione di strumenti basati su AI sta riscrivendo il modo in cui si pianificano, si monitorano e si portano a termine i progetti.Il punto di partenza è chiaro, d’altronde, l’intelligenza artificiale si presenta come alleato nella gestione delle complessità, in quanto offre supporto in attività ripetitive, analisi predittive e gestione delle risorse.

Al contempo, però, il project manager non viene sostituito.Tutt’altro, il suo ruolo si arricchisce di nuove competenze e responsabilità.

A monte serve sempre chi sappia leggere i dati, interpretarli e trasformarli in scelte operative.Tra gli ambiti di impatto più immediati, c’è la capacità dell’AI di migliorare la pianificazione grazie a strumenti predittivi che calcolano con maggiore accuratezza tempi, costi e rischi.

Ma non si tratta solo di automatizzare.L’intelligenza artificiale sta offrendo nuove possibilità anche sul fronte della comunicazione interna e della gestione dei team, ottimizzando i flussi e anticipando potenziali colli di bottiglia.

È quindi evidente che la figura del project manager sta mutando pelle.

L’efficacia di questo ruolo dipenderà sempre da competenze tecniche e soft skill, ma anche dalla capacità di relazionarsi con tecnologie avanzate, comprenderle, sfruttarle e, più di tutto, controllarle.Un project manager che padroneggia i fondamenti dell’AI e che sa come integrarla nei processi è destinato ad avere un vantaggio competitivo concreto e crescente.

Chi si limita a subire il cambiamento, rischia invece di restare indietro.Per questa ragione, non bisogna attendere tempi migliori per aggiornarsi o proseguire la propria formazione in questo senso, poiché il futuro è già attivo in molte realtà organizzative.

Riuscire ad aggiungere una certificazione specifica, sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, nel proprio CV, vuol dire inserire un booster essenziale per il proprio avanzamento di carriera.Davanti a questo scenario in continuo mutamento, il Master in Project Management di 24ORE Business School si distingue per la sua capacità di allineare i contenuti didattici alle sfide attuali e future del settore.

Uno degli elementi più coerenti con quanto emerso nella riflessione sull’AI è il forte orientamento del master all’innovazione metodologica.Il percorso, infatti, integra approcci tradizionali, come il PMI® e PRINCE2®, con moduli focalizzati sulle tecnologie emergenti, intelligenza artificiale inclusa.

L’aspetto più rilevante è che non si limita alla teoria, le metodologie didattiche sono improntate alla pratica, con simulazioni di progetto, casi aziendali e project work, il tutto supportato da un corpo docenti composto da professionisti di alto profilo.Per chi desidera diventare un project manager capace di gestire non solo il presente, ma anche ciò che ancora non si vede all’orizzonte, dunque, si tratta di un’opportunità reale di crescita e posizionamento come poche.

Casola di Napoli: La Guardia di Finanza Scopre e Sequestra Due Piantagioni di Cannabis sui Monti Lattari

Un’altra importante operazione contro la coltivazione di sostanze stupefacenti è stata portata a termine nei giorni scorsi dai militari della Guardia di Finanza di Napoli.Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, sono state individuate e sequestrate due piantagioni di cannabis indica nell’area montana dei Monti Lattari, nel comune di Casola di Napoli.L’operazione ha visto la stretta collaborazione tra i finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia e il personale della Sezione Aerea di Napoli.Fondamentale è stato l’impiego di un elicottero del Reparto Operativo Aeronavale, che ha permesso di sorvolare l’area e individuare le coltivazioni dall’alto, nonostante queste fossero state sapientemente nascoste tra la fitta vegetazione spontanea che le mimetizzava, rendendone ardua l’identificazione da terra.

Le piante, alte fino a un metro e mezzo e in ottimo stato vegetativo, erano protette da un elaborato sistema di recinzioni e ostacoli.I coltivatori avevano eretto barriere con rovi di spine e palizzate di legno per impedire l’accesso all’area e proteggere il prezioso raccolto illecito.Al termine dell’intervento, le Fiamme Gialle stabiesi hanno proceduto al sequestro di 43 arbusti di cannabis.L’intero quantitativo è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che coordina le indagini.

Sono ora in corso approfondimenti per risalire all’identità dei responsabili della coltivazione.Secondo una prima stima, l’immissione sul mercato della sostanza stupefacente ricavata dalle piante sequestrate avrebbe potuto fruttare alla criminalità organizzata introiti per oltre 50.000 euro.Questa azione repressiva infligge un nuovo colpo alle attività illecite radicate nell’area dei Monti Lattari, confermando l’incessante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla produzione e al traffico di droga.

Gori Aderisce alla campagna “Acqua Nelle Tue Mani”

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Sensibilizzare i cittadini ad un uso sempre più consapevole e sostenibile della risorsa idrica per contribuire alla tutela di una risorsa tanto essenziale quanto fragile.

È proprio con questo obiettivo che anche Gori aderisce alla campagna “Acqua nelle tue mani” promossa dal Gruppo Acea per diffondere una cultura dell’acqua basata su consapevolezza, responsabilità e sostenibilità.Gori, infatti, è attivamente impegnata, in coerenza con i valori e gli obiettivi del Gruppo Acea, non solo nell’attuazione di un ampio programma di interventi per il risanamento delle reti idriche e la riduzione delle perdite, pensato anche per rispondere agli attuali scenari di carenza idrica e siccità, ma altresì nella promozione di iniziative di educazione ambientale e coinvolgimento attivo della cittadinanza, volte a rafforzare una cultura della sostenibilità e della responsabilità condivisa.

Di recente, proprio nell’ambito delle attività di sensibilizzazione che ingaggiano le nuove generazioni, Gori ha partecipato anche al progetto nazionale “Acea Scuola – Educazione Idrica”, nato dal protocollo triennale siglato nel 2024 con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.L’iniziativa ha già coinvolto oltre 11.000 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado in diverse regioni italiane, promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della gestione sostenibile dell’acqua.

Le scuole della Campania sono state tra le prime a aderire con entusiasmo alle attività, con oltre 2.300 studenti e studentesse, di cui ben 1.700 dalle province di Napoli e Salerno.La campagna Acqua nelle tue mani, attiva sul web e sui canali social aziendali, è accompagnata dall’hashtag #nonsprechiamola e vede, tra i protagonisti, le persone del Gruppo Acea, tra cui i dipendenti di Gori, che con il loro impegno testimoniano concretamente l’attenzione alla tutela della risorsa idrica e alla salvaguardia dell’ambiente.

Un futuro sostenibile nasce dai piccoli gesti di ogni giorno: la campagna “Acqua nelle tue mani” è un invito rivolto a tutti – cittadini, istituzioni, aziende – per costruire insieme una cultura dell’acqua capace di custodire il presente e proteggere il domani.

Castellammare di Stabia, il Sindaco Vicinanza riceve la fiducia della maggioranza: “Avanti con più energia”

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Un vertice per serrare le fila e rilanciare l’azione di governo.Questo il senso della riunione svoltasi nei giorni scorsi tra tutti i gruppi consiliari della maggioranza di Castellammare di Stabia.

L’incontro, descritto come proficuo, ha sottolineato come la “pluralità di forze” che compone la coalizione rappresenti una “ricchezza”, un valore da cui attingere per arricchire l’esperienza amministrativa avviata un anno fa.Nel documento diffuso al termine della riunione, la maggioranza ha messo nero su bianco gli asset strategici considerati l’asse portante per il futuro della città.

Al primo posto, la riqualificazione urbana, con l’urgenza di approvare il nuovo strumento urbanistico (PUC), atteso da anni.  Seguono la valorizzazione della risorsa mare, attraverso il Piano spiagge, il cruciale recupero delle Terme, simbolo di un potenziale da troppo tempo inespresso, e la difesa e il rilancio dello stabilimento Fincantieri, presidio industriale di fondamentale importanza.Infine, l’impegno per un netto miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti.  Per raggiungere questi ambiziosi traguardi, la maggioranza ha evidenziato la necessità “indispensabile” di un “confronto serrato con il Governo, la Regione Campania, la Città Metropolitana e l’Autorità Portuale”.

L’obiettivo è attrarre l’attenzione e, soprattutto, le risorse necessarie per sostenere i programmi di sviluppo per Castellammare.

Un anno di ripartenza, nonostante le difficoltà

Il primo anno di amministrazione Vicinanza viene definito nel documento come una “ripartenza”. “Castellammare si è rimessa in cammino, dopo gli ultimi anni di immobilismo e di decadenza”, si legge nella nota, che rivendica di aver “invertito una tendenza” e di aver rimesso al centro “il bene comune e la trasparenza”.  Un bilancio tracciato senza nascondere le criticità e le emergenze affrontate, tra cui la “drammatica e straziante tragedia della funivia”, che ha segnato profondamente la comunità.

Verso un rafforzamento del progetto politico

Consapevoli che la ripartenza non è un punto d’arrivo, il Sindaco e la maggioranza guardano ai prossimi mesi con la volontà di “aprire un processo politico che possa portare a un ulteriore rafforzamento della prospettiva di governo”.Questo processo prevede il coinvolgimento e l’allargamento della partecipazione a “tutte le forze politiche, alle associazioni, al mondo civico”.  Già dalle prossime settimane, sono in programma incontri e confronti per definire nel dettaglio obiettivi e contenuti, consolidando il progetto che un anno fa ha raccolto un ampio consenso elettorale.

Legalità e trasparenza come pilastri

Il comunicato si conclude ribadendo con forza un principio cardine: “il tema della legalità è il presupposto e il fondamento del patto di governo”.

La trasparenza, il rigore amministrativo e la salvaguardia del bene pubblico vengono indicati come “il faro che, sin dal primo giorno, ha orientato la nostra azione”.  Un messaggio chiaro che sottolinea l’impegno della Giunta Vicinanza e della sua maggioranza a proseguire sulla strada della stabilità e del buon governo, in uno spirito collaborativo per garantire un nuovo corso alla città di Castellammare di Stabia.

Juve Stabia, Mister Ignazio Abate: Felice di essere qui. Porto entusiasmo e umiltà. L’obiettivo è la salvezza

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Il futuro della Juve Stabia è stato svelato quest’oggi, sul palcoscenico dello Yacht Club di Marina di Stabia.L’incontro con la stampa ha segnato un momento fondamentale per il club, durante il quale il presidente Andrea Langella, affiancato dal DS Matteo Lovisa e dal nuovo mister Ignazio Abate, ha tracciato le linee guida per l’anno a venire.

Le Vespe si preparano ad affrontare la prossima sfida sportiva con un progetto solido, nuovi traguardi da raggiungere e un importante rinnovamento tecnico.Riportiamo qui un estratto del pensiero espresso dal Mister Ignazio Abate elaborato per i nostri lettori:

“Ringrazio il presidente e il direttore sportivo per le loro parole.

Sono felice di essere qui, fin dai primi colloqui ho trovato un grande spessore umano”.Con queste parole ha esordito il nuovo allenatore, Ignazio Abate, nella sua conferenza stampa di presentazione.

Visibilmente entusiasta, ha espresso la sua determinazione ad iniziare questa nuova avventura professionale.

“Arrivo con grande entusiasmo, grande voglia di lavorare e umiltà,” ha proseguito Abate. “Sono giovane e devo crescere anche io in uno dei campionati più difficili d’Europa.”

L’obiettivo primario per la stagione è chiaro e ben definito: la salvezza. “L’obiettivo è la salvezza, dobbiamo avere il veleno di voler migliorare sempre,” ha dichiarato il tecnico, sottolineando la necessità di un atteggiamento combattivo e di una costante ricerca del progresso.Un punto fondamentale della filosofia di Abate è la forza del collettivo. “Mi aspetto tanto da tutti, dobbiamo continuare sulla falsa riga dello scorso anno con un gruppo unito e forte.

Dobbiamo avere pazienza con i giovani, facendoli anche sbagliare. È sempre il gruppo a fare la differenza, l’aspetto morale deve essere alto.”

Interrogato sul modulo di gioco, Abate ha messo in chiaro di non volersi fossilizzare su schemi rigidi, ma di credere fermamente in alcuni principi cardine: “Credo nei principi, nel recuperare presto la palla, nel saper soffrire, nell’avere una mentalità offensiva e un’identità forte.Bisogna anche sapersi adattare.

Cercheremo calciatori funzionali.Difenderemo a 4 ma avremo calciatori che ci faranno cambiare modulo.”

Riflettendo sulla sua passata esperienza, ha aggiunto: “L’anno scorso per me è stato bello e formativo, mi è dispiaciuto non finire.

Ho ricevuto diverse chiamate, ma con il presidente Lovisa c’è stata subito empatia.”

Sul fronte del mercato, l’allenatore ha le idee chiare sulle priorità: “Siamo concentrati sugli esterni d’attacco, ma devono saper fare più ruoli.” Ha inoltre posto una condizione imprescindibile per la composizione della rosa: “Ho chiesto che chi resta deve esserne sicuro al 100% di voler restare.”

Infine, un segnale del suo immediato coinvolgimento nel progetto: “Ho sentito qualche ragazzo durante qualche trattativa,” a dimostrazione della sua volontà di costruire fin da subito un rapporto diretto con i suoi giocatori.

Juve Stabia, Il DS Lovisa svela la strategia: Programmazione e ambizione, con Abate per un calcio di qualità

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Nella splendida cornice dello Yacht Club Marina di Stabia si è alzato il sipario sulla nuova stagione della Juve Stabia.Un appuntamento cruciale che ha delineato il futuro del club, con gli interventi del presidente Andrea Langella, del Direttore Sportivo Matteo Lovisa e del nuovo tecnico Ignazio Abate.

Tra continuità progettuale, rinnovate ambizioni e un cambio alla guida tecnica, le Vespe hanno tracciato la rotta per il prossimo campionato di Serie B.Un futuro che poggia su basi solide, quelle di una programmazione attenta e di una filosofia societaria chiara, come ha sottolineato il Direttore Sportivo Matteo Lovisa nel suo intervento.

Le sue parole, raccolte e sintetizzate per i nostri lettori, rivelano la strategia del club gialloblù.

Lovisa: “Programmazione e ambizione, con Abate per un calcio di qualità”

“Cerco sempre di programmare, già da febbraio-marzo pensavo al futuro,” ha esordito Lovisa, evidenziando un approccio proattivo che mira a non lasciare nulla al caso. “Le aspettative sono un po’ più alte dopo la grande stagione passata.Abbiamo un budget adeguato ma dobbiamo dare continuità al lavoro.”

Il DS ha poi voluto ricordare le difficoltà superate nello scorso campionato, elogiando la compattezza dell’ambiente: “Lo scorso anno, tra la nona e la sedicesima giornata non abbiamo vinto, ma l’ambiente non si è disunito, anzi ha aiutato una squadra giovane.

Sarà un campionato complicato noi dovremo essere bravi a creare un bel gruppo.”

La scelta del nuovo tecnico, Ignazio Abate, si inserisce in un disegno preciso: “Senza Abate non so se sarei rimasto, perché volevo coniugare il bel calcio con i risultati,” ha ammesso Lovisa, sottolineando la stima per l’ex tecnico del Milan Primavera. “Sarà ancora un gruppo molto giovane e si punterà sul minutaggio.Sto puntando prima sugli under perché i giovani bravi vengono subito presi, poi andremo su calciatori di categoria.

La Serie B è fondamentale per la Juve Stabia.”

Il Mercato: plusvalenze per crescere e il caso Mussolini

Un punto cardine della strategia stabiese è la sostenibilità economica, da raggiungere anche attraverso la valorizzazione dei propri calciatori.In quest’ottica si inserisce la cessione, non ancora ufficiale ma in dirittura d’arrivo, di Andrea Adorante. “Faremo una plusvalenza importante con Adorante.

C’era la forte volontà del ragazzo di andare a Venezia,” ha spiegato il direttore. “Avere una plusvalenza importante a inizio luglio ci permette di lavorare in un certo modo.Ogni anno dobbiamo cercare di fare plusvalenza con un paio di calciatori.”

Nonostante le offerte, la società non intende smobilitare la rosa: “Abbiamo offerte per altri, ma non vogliamo cedere più nessuno.

Cercheremo di trovare una squadra a chi ha trovato meno spazio ma quelli che reputiamo al centro del progetto non lasceranno Castellammare.”

Infine, una battuta sul caso di Romano Mussolini, il cui contro riscatto da parte della Lazio ha generato perplessità: “Avevamo il riscatto entro il 22 e poi loro il contro riscatto, ma la Lega ha accolto il contro riscatto della Lazio nonostante il blocco importo dalla Covisoc per lo sforamento dell’indice di liquidità” ha concluso Lovisa, lasciando trasparire una nota di rammarico per la vicenda.Con un progetto chiaro, un nuovo condottiero in panchina e una dirigenza coesa, la Juve Stabia è pronta a dare battaglia nel prossimo campionato di Serie B, puntando su un mix di esperienza e gioventù per continuare a sognare.

Juve Stabia, Langella: Lovisa la nostra Ferrari, Abate un professionista per bene. L’obiettivo è la salvezza

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Si è tenuta oggi, nella bellissima sala del Yacht Club Marina di Stabia, la conferenza di presentazione della nuova stagione della Juve Stabia.  Un appuntamento cruciale che ha delineato il futuro del club, con gli interventi del presidente Andrea Langella, del Direttore Sportivo Matteo Lovisa e del nuovo tecnico Ignazio Abate.Tra continuità progettuale, nuove ambizioni e un cambio alla guida tecnica, le Vespe hanno tracciato la rotta per il prossimo campionato.  Queste sono state le parole del Presidente Andrea Langella che abbiamo raccolto e sintetizzato per voi lettori:

“Club risanato, ora l’obiettivo è la salvezza.

Il presidente Andrea Langella ha aperto la conferenza con un discorso programmatico a tutto tondo, partendo dai ringraziamenti per la trionfale stagione passata: “Ringrazio la famiglia La Mura, il comune e gli sponsor così come tutti i tifosi per lo scorso campionato.  Una stagione straordinaria, che ha scritto la storia di questo glorioso club.  L’atmosfera era davvero bella, con l’attesa per la gara e un clima di festa e tutto ciò ha entusiasmato anche noi.”

Langella ha poi ripercorso con orgoglio il cammino societario, sottolineando il risanamento economico: “Non bisogna mai dimenticare da dove siamo partiti.  Era un club colabrodo, con debiti spuntati come funghi fino ad arrivare ad un accordo con il Tribunale.

Sono stati fatti tanti sacrifici, tanto lavoro e sono arrivato alle due cifre davanti ai sei zeri che ho investito negli anni.  Sono fiero e orgoglioso di quello che ho fatto.La piazza deve essere orgogliosa di questo momento.”

Il presidente ha ufficializzato l’ingresso del fondo americano Brera Holding come socio di maggioranza, chiarendo però il suo ruolo centrale nel progetto sportivo: “Oggi c’è la Brera Holding, un fondo dedicato al focus sportivo.  Resto presidente con delega su tutto l’aspetto sportivo.” Il nuovo Consiglio di Amministrazione vedrà la presenza di McClory e dell’avvocato Fusco come rappresentanti di Brera e di Polcino per la sua Holding XX Settembre.

Tra i progetti futuri, il potenziamento delle infrastrutture, con un focus sullo stadio, e la creazione di una squadra B in Eccellenza (Juve Stabia Next Generation n.d.a.).  Verranno inoltre “riformato lo staff sanitario” e “rinforzata l’area comunicazione”.Sul fronte sportivo, l’obiettivo primario è chiaro: “Il progetto continua sulla base dei giovani, con l’obiettivo principale che resta la salvezza, magari facendo qualche plusvalenza.  Abbiamo alzato il budget, non saremo più gli ultimi.” A testimonianza del legame con la piazza, la campagna abbonamenti: “Ringrazio coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento, siamo a 1034.  Il mio obiettivo è tremila.”

Infine, una nota sul mercato in uscita, confermando le cifre per la clausola di Andrea Adorante: “C’è una clausola da dare alla Triestina, le cifre uscite sono corrette (3.5 milioni compresi i bonus n.d.a.).”

DS Lovisa, la “Ferrari” del club per un mercato di talenti

Al centro del progetto tecnico-sportivo rimane il Direttore Sportivo Matteo Lovisa, fresco di rinnovo contrattuale e definito dal presidente “la nostra Ferrari, un vero professionista, capace di scovare calciatori sconosciuti portandoli alla ribalta nazionale”.

Ignazio Abate prende le redini: “Umiltà e lavoro per crescere insieme”

Il momento clou della conferenza è stata la presentazione del nuovo allenatore, Ignazio Abate, che succede a Guido Pagliuca.  Il presidente Langella ha motivato così la sua scelta: “Ringrazio innanzitutto Pagliuca che ci ha fatto gioire tanto.  Sono contento dell’arrivo di Abate.  Ho parlato con 4 allenatori ma l’unico che mi ha convinto in pieno del progetto era mister Abate: un uomo vero, serio e perbene.  Sono fiducioso che avrà una grande crescita.”

Si apre così un nuovo capitolo per la Juve Stabia, che con una struttura societaria rinnovata, un progetto tecnico ben definito e un nuovo condottiero in panchina, si appresta ad affrontare il difficile campionato di Serie B con la chiara intenzione di stupire ancora.

Controlli dei Carabinieri tra Gragnano e Castellammare di Stabia: denunce, un arresto e sanzioni ai locali

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Nelle ultime 24 ore, i Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia hanno intensificato i controlli nelle aree della movida di Gragnano e della città stabiese, mettendo in campo un’operazione ad ampio raggio finalizzata al contrasto di ogni forma di illegalità.Le attività di pattugliamento hanno portato a denunce, un arresto e pesanti sanzioni per diverse attività commerciali.

Detenzione di armi e stupefacenti: scattano le denunce

A Gragnano, in Piazza San Leone, i militari hanno denunciato un giovane di 17 anni sorpreso in possesso di un tirapugni, un’arma atta ad offendere che avrebbe potuto causare seri danni.

Sempre a Gragnano, un uomo è stato denunciato dopo la scoperta di una vera e propria piantagione di marijuana, completa di una serra indoor allestita per la coltivazione illegale della sostanza stupefacente.Le operazioni antidroga hanno inoltre portato alla segnalazione di numerosi assuntori alla Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.

Complessivamente, sono state sequestrate piccole quantità di hashish, marijuana e cocaina.

Violazioni delle misure cautelari: un arresto

A seguito delle ripetute violazioni delle prescrizioni imposte, per un uomo già sottoposto a misure cautelari per reati legati agli stupefacenti si sono aperte le porte del carcere.L’autorità giudiziaria ha infatti disposto l’aggravamento della misura, sostituendola con la custodia cautelare in carcere.

Movida “selvaggia” e lavoro nero: pugno duro sui locali

Particolare attenzione è stata rivolta al mondo della notte e alle attività commerciali di Castellammare di Stabia.

I controlli, mirati al contrasto del lavoro sommerso e alla verifica del rispetto delle normative igienico-sanitarie, hanno fatto emergere un quadro di diffuse irregolarità.Numerose sono state le sanzioni elevate, e in alcuni casi si è resa necessaria la chiusura dei locali.

Le criticità riscontrate includevano gravi carenze igienico-sanitarie, la presenza di insetti, la mancanza di tracciabilità degli alimenti serviti ai clienti e l’assenza delle certificazioni sanitarie obbligatorie per il personale impiegato.

Sicurezza stradale: raffica di contravvenzioni

I controlli non hanno risparmiato la sicurezza stradale.Le pattuglie hanno elevato un gran numero di contravvenzioni al Codice della Strada.

Le infrazioni più comuni hanno riguardato l’eccesso di velocità, la mancata revisione dei veicoli, la guida senza copertura assicurativa e l’uso improprio delle cinture di sicurezza, a conferma della necessità di mantenere alta l’attenzione sulla disciplina alla guida.L’operazione dei Carabinieri si inserisce in una più ampia strategia di controllo del territorio, volta a garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto della legalità, soprattutto nei luoghi di maggiore aggregazione sociale.

Juve Stabia, al via la stagione 2025-26: Domani presentazione ufficiale di mister Abate in diretta streaming

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Si alza ufficialmente il sipario sulla nuova stagione della Juve Stabia.Domani, martedì 8 luglio 2025, alle ore 11.30, nella prestigiosa cornice dello Yacht Club Marina di Stabia, azienda partner del club gialloblù, si terrà la prima conferenza stampa della stagione agonistica 2025-2026.

Sarà un momento cruciale per delineare il futuro delle Vespe, che si apprestano a disputare per il secondo anno consecutivo il campionato di Serie B.A fare gli onori di casa sarà il presidente Andrea Langella, che illustrerà le linee programmatiche e le ambizioni della società per il nuovo anno.

Un intervento atteso per comprendere le strategie e gli obiettivi di un club che punta a consolidare la propria presenza nella cadetteria.Subito dopo prenderà la parola il direttore sportivo Matteo Lovisa.

Al centro del suo discorso ci sarà il recente rinnovo contrattuale che lo legherà ancora ai colori gialloblù, un segnale di continuità e di programmazione.Lovisa traccerà un primo bilancio del calciomercato e presenterà la visione tecnica per la nuova stagione sportiva.

Il momento più atteso della mattinata sarà la presentazione ufficiale del nuovo condottiero della Juve Stabia: mister Ignazio Abate.L’ex tecnico del Milan Primavera e della Ternana, alla sua prima grande occasione in un campionato di altissimo livello, si presenterà alla stampa e alla città, svelando la sua filosofia di gioco e le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la sfida stabiese.

Copertura mediatica e diretta streaming

Per questo appuntamento che segna di fatto l’inizio della nuova avventura gialloblù, ViViCentro, e in particolare il gruppo editoriale Juve Stabia Live, sarà presente per raccontare in tempo reale ogni dettaglio, le dichiarazioni e le emozioni della giornata.

Inoltre, per non far mancare il proprio sostegno e per rendere partecipi tutti i tifosi, anche i più lontani, la S.S.Juve Stabia ha deciso di trasmettere l’intera conferenza in diretta streaming.

La trasmissione sarà possibile grazie all’impegno e ai mezzi messi in campo da ViViCentro nel seguire la Juve Stabia da anni con costanza e professionalità.La nostra redazione ringrazia la SS Juve Stabia per averci scelto ancora una volta al fine di organizzare la messa in onda della conferenza.

Avvisiamo tutti i nostri lettori e tifosi della Juve Stabia che l’evento sarà visibile oltre che sulla pagina Facebook ufficiale della S.S.Juve Stabia, in contemporanea, sulle pagine Juve Stabia Live, Juve Stabia Unica Fede, ViViCentro.it e sul canale YouTube ViViCentro Network.

Un’iniziativa che testimonia la grande attenzione del club verso la propria tifoseria sparsa in tutto il mondo.L’attesa è finita.

La Juve Stabia riparte con rinnovato entusiasmo al grido di: “Forza, Forza, Forza Juve Stabia!”

Juve Stabia, Operazione in Uscita: Il centrocampista Marco Meli verso l’Addio

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Un altro calciatore della rosa della Juve Stabia che ha conquistato la Serie B e l’anno scorso ha contribuito al raggiungimento dei playoff si appresta a salutare.Il centrocampista Marco Meli, dopo due stagioni intense con la maglia gialloblù, è al centro di numerose voci di mercato che lo vedono lontano da Castellammare di Stabia.

Il suo contratto è in scadenza il 30 giugno 2026 e le sirene della Serie C, provenienti da piazze ambiziose, sembrano aver convinto il calciatore e la società a valutare una separazione.Tra le destinazioni più accreditate per il centrocampista originario di Pontedera c’è l’Ascoli.

Il club marchigiano aveva già manifestato un forte interesse per Meli durante la sessione di mercato invernale di gennaio, nell’ambito dell’operazione che avrebbe coinvolto il difensore Danilo Quaranta poi arrivato a Castellammare di Stabia in cambio di D’Amore.L’affare all’epoca non si concretizzò ma l’interesse dei bianconeri non si è mai sopito e ora potrebbe tornare di prepotenza alla ribalta.

Un’altra suggestiva ipotesi porta alla vicina Salernitana.I granata, appena retrocessi in Serie C, puntano a un’immediata risalita e il profilo di Meli, giocatore di qualità ed esperienza per la categoria, si sposerebbe alla perfezione con il progetto tecnico della società.

Per il calciatore si tratterebbe di un’opportunità per rimanere in una piazza importante con l’obiettivo di tornare subito protagonista.Meli, cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, ha vissuto due stagioni a due facce con la Juve Stabia.

Nel campionato di Serie C 2023-2024 il suo contributo è stato a dir poco prezioso: 29 presenze, condite da 4 reti e 1 assist, che lo hanno reso uno degli artefici della splendida promozione in Serie B.Il suo dinamismo e la sua capacità di inserimento si sono rivelati fondamentali per gli equilibri della squadra.

Nella stagione appena conclusa in cadetteria, pur collezionando 30 presenze totali, il suo impiego ha subito una sensibile riduzione.Il minutaggio è crollato dai circa 1300 minuti della Serie C ai soli 450 dell’ultimo campionato, senza mai trovare la via del gol o dell’assist.

Un calo di utilizzo che ha spinto il calciatore e il suo entourage a guardarsi intorno alla ricerca di un progetto che possa garantirgli un ruolo da protagonista.Dopo le esperienze con Gubbio, Ravenna e Siena, la Juve Stabia ha rappresentato per Meli una tappa fondamentale della sua carriera.

Ora, per lui, si prospetta una nuova avventura in piazze che, come detto, non nascondono le proprie ambizioni di un pronto ritorno in Serie B.

Nasce Gin Niro: il gin allo Zibibbo che racconta una leggenda mediterranea

Eleganza, profondità e radici.Nasce Gin Niro, un gin artigianale premium che unisce la ricchezza aromatica dello Zibibbo alla freschezza delle botaniche mediterranee.

Un distillato che è un vero e proprio racconto: disponibile da oggi su www.ginniro.it.

Gin Niro è il nostro modo di dare voce a una terra, a un frutto e a una cultura.Ogni bottiglia è un invito a lasciarsi trasportare da una storia di aromi e di emozioni”, raccontano i creatori di Gin Niro.

La sua storia affonda nelle leggende.Nel 1788 un marinaio inglese approda su un’isola vulcanica del Mediterraneo e incontra una produttrice di passito che gli regala una ricetta segreta.

Quel gesto diventa oggi ispirazione: Gin Niro rievoca quell’incontro immaginario, trasformandolo in un prodotto reale, elegante e contemporaneo.Il protagonista assoluto è lo Zibibbo, vitigno autoctono noto per le sue note fruttate, agrumate e floreali.

Distillato separatamente, lo Zibibbo conserva la sua anima pura e intensa.Intorno a lui, un bouquet di botaniche: ginepro, scorze di limone e arancia di Sicilia, zenzero, coriandolo, angelica e vaniglia Bourbon del Madagascar.

Il risultato è un gin cristallino, dalla gradazione di 40°, morbido e persistente, ideale da gustare liscio o in cocktail ricercati.Non solo il contenuto, ma anche la forma racconta una storia.

La bottiglia in vetro satinato, il tappo in legno naturale e l’etichetta soft-touch con dettagli dorati esprimono l’essenza estetica del progetto: semplicità, cura e lusso accessibile.

Gin Niro è vegan, senza glutine e interamente prodotto in Italia.Nasce da una visione chiara: celebrare il territorio, valorizzare le materie prime e reinterpretare l’identità mediterranea in chiave raffinata e contemporanea.

Juve Stabia: Nicola Mosti la nuova regia della squadra gialloblù

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Nel calcio moderno, dove la specializzazione dei ruoli si fonde con la fluidità tattica, la figura del regista è diventata il perno attorno al quale ruotano gli equilibri di una squadra. È il giocatore capace di dettare i tempi, di trasformare una linea di passaggio in un’occasione da gol e di imporre il ritmo della partita.Per la Juve Stabia, questo faro nella mediana ha un nome e un cognome: Nicola Mosti.

Con l’arrivo del nuovo tecnico Ignazio Abate, le speranze dei tifosi gialloblù si concentrano su di lui, l’uomo che potrebbe orchestrare la manovra delle Vespe nel difficile campionato di Serie B.Arrivato a Castellammare di Stabia nel mercato invernale del 2024, Mosti è stato accolto come un trequartista di qualità, un giocatore dal bagaglio tecnico notevole affinato nei settori giovanili di Empoli e Juventus.

Tuttavia, nel corso dei mesi, un’intuizione del tecnico della promozione, Guido Pagliuca, ha dato il via a una sapiente metamorfosi.Mosti ha iniziato ad arretrare il suo raggio d’azione, trasformandosi da incursore a costruttore di gioco, da rifinitore a regista.

Una trasformazione che evoca, con le dovute proporzioni, quella di un giovane Andrea Pirlo, anch’egli spostato da trequartista a playmaker basso a inizio carriera, con risultati che hanno segnato la storia del calcio italiano.Al Romeo Menti, Mosti è diventato una sorta di “Piccolo Pirlo”, non tanto per un paragone diretto con il Campione del Mondo, quanto per l’estetica di gioco e l’intelligenza tattica.

La sua forza non risiede nella prestanza fisica del mediano classico, ma nella mente, nella capacità di pensare un tempo prima degli altri, di leggere le situazioni con anticipo e di smistare il pallone con una precisione quasi chirurgica.Le statistiche della passata stagione raccontano di un giocatore totale: efficace nelle azioni difensive e nel recupero palla ma allo stesso tempo creatore di innumerevoli occasioni da gol e autore di assist decisivi.

Questa sua evoluzione lo rende il candidato ideale per le chiavi del centrocampo della nuova Juve Stabia targata Ignazio Abate.L’ex terzino del Milan, reduce da esperienze formative alla guida della Primavera rossonera e della Ternana, ha una visione del calcio chiara, spesso improntata su un dinamico 4-2-3-1.

In questo scacchiere, i due centrocampisti centrali sono chiamati a un lavoro dispendioso e completo: devono garantire schermo alla difesa, essere i primi a dettare la pressione e, una volta riconquistata la palla, innescare rapidamente la transizione offensiva.Il compito di Mosti sarà quello di essere il metronomo, il punto di riferimento costante per i compagni, colui che abbassa o alza i giri del motore a seconda delle fasi del match.

In un campionato lungo e logorante come la Serie B, che richiede non solo talento ma anche carattere e spirito di sacrificio, il centrocampista toscano dovrà dimostrare di possedere entrambe le doti.Le aspettative su di lui sono alte ma la fiducia della società è massima come testimonia il recente rinnovo del contratto fino al 2027.

Se Nicola Mosti saprà mantenere la calma, leggere le nuove direttive tattiche e tradurre in campo le sue indubbie qualità, potrà consacrarsi definitivamente, diventando il faro che guiderà la Juve Stabia verso nuovi e ambiziosi traguardi.La tifoseria gialloblù attende con ansia, sperando che quel “piccolo Pirlo” sbocciato sotto la gestione Pagliuca possa fiorire in tutto il suo splendore a Castellammare.

Operazione Zone Rosse a Castellammare: Giro di vite su sicurezza e legalità nel primo weekend di luglio

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Continua senza sosta l’impegno delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità a Castellammare di Stabia.Anche nel primo fine settimana di luglio, l’operazione “Zone Rosse”, coordinata dalla Prefettura di Napoli, ha visto un massiccio dispiegamento di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, con un focus particolare sulle aree della movida stabiese.

Le attività di prevenzione e contrasto ai reati hanno portato a risultati significativi, confermando l’efficacia della strategia interforze.Nel corso dei controlli, è stato fermato e denunciato un uomo di Pozzuoli con precedenti penali per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

L’individuo è stato sorpreso alla guida di un veicolo sprovvisto di copertura assicurativa e con la patente di guida revocata.Oltre alla denuncia, le autorità hanno emesso nei suoi confronti un ordine di allontanamento dal territorio comunale.

Il bilancio complessivo del fine settimana è di due ordini di allontanamento emessi.Inoltre, le forze dell’ordine hanno provveduto all’identificazione di 96 persone, di cui 28 sono risultate avere precedenti di polizia.

Sono stati ispezionati anche 30 veicoli e 16 motoveicoli.Le violazioni al Codice della Strada contestate ammontano a 17, tra cui figurano sequestri per mancanza di assicurazione e guida con patente scaduta.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, che ha commentato positivamente l’esito delle operazioni: “Il presidio costante delle forze dell’ordine sul nostro territorio continua a produrre risultati concreti.Anche il primo weekend di luglio ha confermato l’efficacia del tavolo interforze e delle zone rosse volute dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari.

Un progetto che sta dimostrando la sua efficacia”.Le parole del primo cittadino sottolineano l’importanza di un’azione sinergica e continuativa per la tutela della sicurezza urbana e la prevenzione di ogni forma di illegalità.

Juve Stabia, chiusa con un buon risultato la fase di prelazione per gli abbonamenti. Inizia la vendita libera

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Si è conclusa la prima fase della campagna abbonamenti 2025/26 della S.S.Juve Stabia, intitolata “Dove ti potrò Baciare”.

La società ha comunicato che sono state sottoscritte 816 tessere in prelazione, a cui si aggiungono 218 richieste di rateizzazione che verranno processate nei prossimi giorni.Il totale supera così le mille unità, un primo importante segnale di fiducia da parte della tifoseria in vista della prossima stagione.

Le card degli abbonamenti saranno disponibili a breve e potranno essere ritirate presso lo store ufficiale della Juve Stabia, situato in corso Garibaldi 24.

Al via la vendita libera: tutti i prezzi

Da questa mattina ha preso il via la seconda fase della campagna, quella dedicata alla vendita libera.Tutti i tifosi che non hanno esercitato la prelazione avranno ora la possibilità di assicurarsi un posto al “Menti” per sostenere le Vespe.

Di seguito i prezzi per settore:

  • Curva San Marco
    • INTERO: € 250,00
    • RIDOTTO DONNA/OVER 65: € 210,00
    • RIDOTTO U12: € 100,00
  • Tribuna Varano (Distinti)
    • INTERO: € 310,00
    • RIDOTTO DONNA/OVER 65: € 260,00
    • RIDOTTO U12: € 130,00
  • Tribuna Quisisana (Scoperta)
    • INTERO: € 370,00
    • RIDOTTO DONNA/OVER 65: € 320,00
    • RIDOTTO U12: € 170,00
  • Tribuna Monte Faito A-B (Coperta)
    • INTERO: € 460,00
    • RIDOTTO DONNA/OVER 65: € 410,00
    • RIDOTTO U12: € 230,00
  • Vip Club
    • INTERO: € 1500,00 (non è previsto ridotto)

Pacchetti Family per vivere la passione insieme

Per agevolare le famiglie, la società ha previsto dei pacchetti speciali “Family”, disponibili fino a un massimo di 100 posti per settore e acquistabili esibendo lo stato di famiglia.

  • Tribuna Varano (Distinti)
    • FAMILY 2+1 o 1+2: € 600,00
    • FAMILY 2+2: € 850,00
  • Tribuna Quisisana (Scoperta)
    • FAMILY 2+1 o 1+2: € 750,00
    • FAMILY 2+2: € 1050,00
  • Tribuna Monte Faito A-B (Coperta)
    • FAMILY 2+1 o 1+2: € 950,00
    • FAMILY 2+2: € 1350,00

La caccia al proprio posto per la stagione 2025/26 è ufficialmente aperta a tutti.

Leonardo Candellone sceglie con il cuore: Prossima la firma con la Juve Stabia

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Una scelta di cuore, prima che di portafoglio.Leonardo Candellone ha deciso dove giocherà nella prossima stagione: resterà alla Juve Stabia.

Nonostante l’interesse di altre piazze, che avevano messo sul piatto offerte economicamente vantaggiose, l’attaccante ha scelto di sposare nuovamente il progetto delle Vespe, dimostrando un attaccamento alla maglia e alla città che va oltre il semplice rapporto professionale.Il contratto del centravanti era scaduto lo scorso 30 giugno lasciando i tifosi stabiesi con il fiato sospeso.

Il timore di perdere uno dei protagonisti assoluti delle precedenti stagioni era concreto ma la volontà del calciatore ha fugato ogni dubbio.La piazza di Castellammare, con il suo calore e la sua passione, ha fatto breccia nel cuore di Candellone, che si è sentito parte integrante di una famiglia.

A suggellare questa unione ha contribuito in maniera decisiva il recente rinnovo contrattuale del Direttore Sportivo Matteo Lovisa.Il D.S., che ha prolungato il suo accordo con il club per altri tre anni ha con Candellone un ottimo rapporto che travalica l’ambito professionale estendendosi anche a livello familiare.

La permanenza di Lovisa è stata la garanzia della continuità e dell’ambizione di un progetto in cui l’attaccante ha scelto di credere fermamente.L’accordo è stato raggiunto grazie alla volontà di entrambe le parti di venirsi incontro.

Da un lato, Leonardo Candellone ha abbassato le proprie pretese economiche, dando un segnale forte del suo desiderio di restare.Dall’altro, la Juve Stabia ha compiuto uno sforzo per aumentare la propria offerta (in termini economici e di durata), riconoscendo il valore inestimabile del calciatore non solo per il suo contributo in campo ma anche per il suo ruolo di leader e uomo spogliatoio.

L’attesa per l’ufficialità è ormai agli sgoccioli.Secondo le ultime indiscrezioni, la firma sul nuovo contratto dovrebbe arrivare tra domani e dopodomani, mettendo nero su bianco una volontà comune.

I tifosi, che fino a pochi giorni fa temevano un addio doloroso, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e prepararsi ad applaudire ancora le gesta del loro bomber, pronto a continuare a stupire con la maglia gialloblù.

L’Immacolata Concezione trafugata torna a Capodimonte

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L’Immacolata Concezione torna a Capodimonte: restituito al Museo e Real Bosco dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, il pregiato dipinto settecentesco della scuola di Francesco Solimena, trafugato dalla Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco nel 1978. Il quadro sarà esposto al pubblico da domani al secondo piano della Reggia (sala 63). Dopo il restauro, già programmato, l’opera tornerà poi nel suo contesto originario.

“Sono arrivati anche i fondi per completare il restauro della Chiesa di San Gennaro – ha annunciato Eike Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte aprendo la cerimonia di riconsegna nel salone da ballo dove il quadro è stato esposto per la giornata odierna- era importante intanto che l’opera potesse essere vista subito dai visitatori della domenica gratuita e della Festa della Repubblica”.

Sono intervenuti alla cerimonia Giovanni Conzo (Procuratore aggiunto presso la Procura di Roma) il Col. Paolo Befera (Comandante del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale), Cinzia Celentano (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli – Ufficio Furti) Mons. Francesco Beneduce, Vescovo Ausiliare di Napoli, Vincenzo Stanziola, Curatore dipinti e sculture del XVIII secolo del museo.

Olio su tela, (132×97 cm), l’Immacolata Concezione proveniente dalla sagrestia della chiesa di San Gennaro a Capodimonte presenta i tipici caratteri della scuola solimenesca ed è presumibilmente da datarsi agli anni Quaranta del Settecento, gli stessi del completamento dell’edificio di Ferdinando Sanfelice.

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata sviluppata dai Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo Tpc che hanno individuato l’opera pittorica nell’ambito di controlli mirati alla vigilanza e al rispetto della normativa sulla circolazione dei beni antiquariali e d’arte presso le attività commerciali di settore. Nel dicembre 2024 il dipinto venne localizzato mentre era esposto per la vendita nella vetrina esterna di un antiquario nel centro storico di Roma. Il recupero è frutto di un attento e mirato accertamento effettuato attraverso lo studio e la consultazione approfondita dei cataloghi di arte rubata e alla comparazione con le opere presenti nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Comando TPC, il più grande database del mondo con oltre 6 milioni di beni culturali censiti.

Fonte AdnKronos

Napoli, Starbucks e Percassi celebrano primo anniversario store in Galleria Umberto I

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Starbucks festeggia il primo anniversario dello store in Galleria Umberto I a Napoli. Il negozio, aperto in partnership con Percassi, licenziatario esclusivo del brand in Italia, si è affermato in poco tempo come punto di riferimento per cittadini e turisti della città partenopea. L’anniversario si è tenuto alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, delle istituzioni locali e di Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, in una giornata animata da dj set, intrattenimento per tutte le età. Per l’occasione, Starbucks ha collaborato con Grafiche Napoletane, community di design e home decor in Campania, alla realizzazione di sticker dedicati e alla personalizzazione delle reusable cup. Dalla sua apertura, lo store ha permesso a più di 50 persone di entrare nel mondo del lavoro, sostenendo l’economia locale con corsi di formazione e prospettive di crescita professionale per i propri partner (dipendenti). L’obiettivo principale è stato sin dall’inizio quello di integrarsi nel territorio, nel pieno rispetto della tradizione secolare del caffè napoletano, portando un tocco di novità nella splendida cornice della Galleria Umberto I.

A distanza di un anno, prosegue l’impegno di Starbucks, con gli stessi valori e l’attenzione che guidano i partner che ogni giorno accolgono centinaia di visitatori. Ad oggi, la catena è presente in Italia con 47 store in 9 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Puglia. Il negozio offre l’intera gamma dei classici Starbucks, dal tradizionale Caramel Macchiato alle novità stagionali come le bevande con il topping alla Crème Brulée e il nuovissimo Melon Pearls Refresha Drink, insieme ai grandi classici di tutti i giorni come l’espresso e l’Americano. All’inizio di questo mese, Starbucks Italia ha inoltre annunciato la versione europea più innovativa della sua iconica tazza bianca: lo stesso design Starbucks ormai familiare, ma il bicchiere da asporto è ora certificato come compostabile a livello domestico e ampiamente riciclabile. Il bicchiere è stato progettato e realizzato in Galles, utilizzando fibre di legno tracciabili provenienti dalle foreste dell’Europa settentrionale e un rivestimento minerale sviluppato da un’azienda italiana di Brescia.

“L’apertura di Starbucks in Galleria Umberto I, a distanza di un anno, è stato un segnale molto forte per la città. La presenza di grandi brand internazionali sul nostro territorio accresce il suo ruolo di grande capitale europea e la sua visibilità. Napoli è una città in cui poter investire e avviare progetti ambiziosi, in cui poter programmare e stringere collaborazioni di beneficio per la comunità. Starbucks ha arricchito l’offerta per napoletani e turisti, costituendo un’opportunità lavorativa per molti. Anche questo è parte del rilancio della Galleria Umberto, luogo iconico della città. Come Amministrazione stiamo dedicando tutta l’attenzione necessaria alla riqualificazione della Galleria e al suo rilancio culturale, economico e sociale. Questi spazi aiutano ad animarla e a renderla, oltre che sito storico, luogo di aggregazione. Altri brand si sono aggiunti e altri ancora sono interessati”. Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenendo all’evento.

“Lo store di Napoli in Galleria Umberto I rappresenta per noi un traguardo importante e il risultato di un’intesa vincente tra Starbucks e Percassi”, ha affermato Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia. “Siamo entusiasti dell’accoglienza che la città partenopea ci ha riservato nel tempo e dal riscontro più che positivo da parte del territorio. Abbiamo collaborato con le istituzioni locali per offrire a cittadini e turisti un negozio unico, immerso nel centro storico di Napoli, patrimonio mondiale dell’Unesco. Proseguiremo in questa direzione – ha concluso Catrambone – affinché questo sia il primo anno di un racconto virtuoso incentrato su qualità, tradizione e condivisione”.

Fonte AdnKronos

Presentato al Mondadori BookStore di Castellammare il romanzo di Franco De Luca “La preghiera del diavolo”

Al Mondadori BookStore di Castellammare di Stabia, lo scorso venerdì 4 luglio, l’incontro con lo scrittore Franco De Luca per la presentazione del suo ultimo romanzo “La preghiera del diavolo”, un romanzo intrigante per chi ama il mistero e le atmosfere intense e coinvolgenti.A dialogare con De Luca, la prof.ssa Carmen Matarazzo, Presidente dell’Associazione “Achille Basile – Le Ali della Lettura”, fortemente impegnata nella promozione della lettura sul territorio.

Dall’incontro sono emersi spunti di riflessione molto interessanti, che hanno dato l’opportunità di conoscere meglio l’autore e il suo processo creativo.Durante la serata il talentuoso attore stabiese Michele Di Nocera ha letto alcuni passi significativi tratti dal romanzo, trasportando l’ascoltatore nel mondo creato dall’autore e stimolandone immaginazione ed emozioni.

Non è facile trovare la giusta alchimia tra mistero, intrigo e suspense, che tenga desta l’attenzione e crei un’esperienza di lettura coinvolgente, ma Franco De Luca nel romanzo “La preghiere del diavolo” ci è riuscito appieno.La trama avvincente e ricca di colpi di scena tiene il lettore incollato al testo, desideroso di scoprire cosa accadrà e come si risolverà la situazione.

Un’atmosfera misteriosa aleggia fin dalle prime pagine, con momenti di tensione che si alternano a pause di relativa calma, per poi tornare a picchi di suspense, rendendo la lettura ancora più coinvolgente.Quali arcane presenze sembrano proteggere fin dall’infanzia il protagonista, Ludovico Moretti Altimari, e cosa lo spinge a cambiare completamente la sua tranquilla vita?

Perché abbandona i suoi studi scientifici e la ragazza che ama per indossare l’abito talare, nonostante la sua fede non sia incrollabile?

“È mai capitato a qualcuno di voi in certi momenti della vostra vita di sentirvi guidati, che le cose vi accadono in maniera tale uno dopo l’altro e che vi portano a qualcosa?Chi di voi non ha avuto almeno una volta la sensazione forte di essere guidato da qualcos’altro? – ha affermato l’autore.

“Questa cosa non accade tutti i giorni, per cui uno pensa alla suggestione, ma è capitato in alcuni momenti dell’esistenza di sentire la mano di chi ci spinge a fare e ci fa accadere delle cose intorno per favorire determinati processi.”

“Chi di voi non si è trovato spettatore di una cosa del genere?

Ludovico da ragazzo è così, tutte le cose accadono per portarlo fino a qui, per cui si ritrova con l’abito talare senza sapere nemmeno come.”

Alcuni individui, come Ludovico, sono predestinati e una serie di circostanze porta il protagonista prima in Vaticano, poi ad affiancare il più importante esorcista del tempo, girando tutto il mondo.Solo anni dopo il sacerdote scoprirà di essere stato scelto dal diavolo per un suo misterioso disegno, ma che cosa vorrà mai da lui?

L’autore fa emergere il mistero gradualmente, svelando indizi e informazioni solo al momento giusto, mantenendo il lettore costantemente in bilico tra ciò che è reale e ciò che è oscuro, tra ciò che è palese e ciò che è ignoto.Ludovico trascorre la vita nell’incessante ricerca di un segnale, tra indemoniati veri o presunti, fino all’inaspettato finale.

“L’idea fondamentale del libro – dice l’autore – è l’insondabile difficoltà che ognuno di noi ha con la fede.

Più noi ci evolviamo con la matematica, con la scienza e più ci allontaniamo da essa.”

“Perché nelle stanze più remote della nostra anima non smettiamo mai del tutto di credere, nonostante Lui faccia di tutto per convincerci di non esistere?tutta la logica ci porta lontanissimi da Dio, ma rimane sempre qualcosa in noi che punta a Lui, e questo fatto mi affascina.”

“Cinque anni fa, durante la presentazione del mio penultimo libro – continua l’autore – un attore napoletano, Ciro Sabatino, a bruciapelo mi chiese: “Ma tu credi in Dio?” e io non ero preparato e risposi: “Non lo so”.

“Però in me si è consolidata l’idea che qualcosa ci deve essere, non possiamo semplicemente provenire tutti dal <brodo primordiale>. È difficile immaginare che una perfezione tale sia determinata dal caos.”

Un altro tema importante nel romanzo è il concetto del bene e del male:

“L’uomo – sottolinea De Luca – è un mezzo spesso involontario di passaggio del bene, che come una lampadina, quando viene attraversato dal bene, fa luce intorno, a prescindere dalla sua volontà.”

“Questa tesi può essere un po’ riduttiva, ma dobbiamo avere la consapevolezza che quello che facciamo di bello non tutto è merito nostro, ma nemmeno quello che succede di brutto è tutta colpa nostra, perché noi siamo talvolta degli strumenti, se uno vuole credere che ci sia il bene e il male.”

Nonostante la profondità dei temi, l’autore utilizza un linguaggio che, pur essendo ricco di riferimenti culturali, risulta accessibile e chiaro.

I personaggi, come il cardinale Norimberga, Guillermo Morales, David Tawny e altri sono ben caratterizzati, vividi e memorabili, a prescindere dalla loro importanza nella storia, e offrono diversi punti di vista.l romanzo si svolge in un contesto storico contemporaneo -gli ultimi sessant’anni – prima in Sicilia e poi in diverse località d’ Italia e del mondo, esplorando le dinamiche, i misteri e gli scandali legati agli ambienti cattolici.

“La preghiera del diavolo” di Franco De Luca, edito da Rogiosi, è un libro intrigante per chi ama il mistero e le atmosfere intense e coinvolgenti, ma che affronta temi universali, stimolando una serie di domande e notevoli spunti di riflessione.

Andrea Bajani vince Premio Strega Giovani

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Andrea Bajani con il romanzo “L’anniversario” (Feltrinelli) è il vincitore della dodicesima edizione del Premio Strega Giovani, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con Bper Banca. Quello di Andrea Bajani, con 97 preferenze su un totale di 595 espresse, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da oltre 100 scuole secondarie di secondo grado distribuite in Italia e all’estero. Al secondo e terzo posto si sono classificati Nadia Terranova, autrice di “Quello che so di te” (Guanda), con 62 voti, e Valerio Aiolli, autore di “Portofino blues” (Voland), con 56 voti. I tre libri ricevono un voto valido per la designazione dei finalisti al Premio Strega.

Il libro vincitore è stato annunciato nel corso dell’evento condotto da Loredana Lipperini, realizzato al Teatro Comunale di Cardito (Napoli) con il patrocinio della Camera dei deputati e del Comune di Cardito. La proclamazione è avvenuta alla vigilia della selezione della cinquina dello Strega, che si terrà domani, mercoledì 4 giugno, al Teatro Romano di Benevento, mentre la serata conclusiva si terrà giovedì 3 luglio come di consueto nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta televisiva su Rai 3.

Oltre a Bajani, Aiolli e Terranova, gli altri libri in gara per entrare nella cinquina dello Strega sono: Saba Anglana con “La signora meraviglia” (Sellerio Editore); Elvio Carrieri con “Poveri a noi” (Ventanas); Deborah Gambetta con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza); Renato Martinoni con “Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia” (Manni); Paolo Nori con “Chiudo la porta e urlo” (Mondadori; Elisabetta Rasy con “Perduto è questo mare” (Rizzoli); Michele Ruol con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa); Giorgio van Straten con “La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri” (Laterza).

All’evento al Teatro Comunale di Cardito hanno partecipato il sindaco Giuseppe Cirillo, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento. Lorena De Vita, ufficio Sponsorships di Bper Banca, ha consegnato il Premio Strega Giovani per la migliore recensione ad Alessandra Ruotolo, studentessa del Liceo Don Gnocchi di Maddaloni (Caserta): la vincitrice ha ricevuto una borsa di studio offerta dalla banca per la sua recensione al libro “Poveri a noi” di Elvio Carrieri.

Hanno ricevuto una menzione speciale le recensioni di Matteo Lechiara, del Liceo Classico Pitagora di Crotone, al libro “Ricordi di suoni e di luci” di Renato Martinoni e Allegra Raia, del Liceo Scientifico Mancini di Avellino, al libro “Di spalle a questo mondo” di Wanda Marasco.

L’incontro è stato anche l’occasione per raccontare la prima edizione del progetto della Fondazione Bellonci ‘Storie di Periferia. Riportare le periferie al centro della storia’, realizzato con il sostegno di Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, con la collaborazione speciale della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie. Sono intervenuti il presidente della Commissione parlamentare, Alessandro Battilocchio (in collegamento da remoto), il consigliere delegato e segretario generale di Enel Cuore Onlus, Andrea Valcalda, e la responsabile del progetto per la Fondazione Bellonci, Serena Ferraiolo.

Il progetto, puntando sulla potenza trasformativa della cultura e della bellezza, ha coinvolto nel corso dell’ultimo anno scolastico alcune delle voci migliori della narrativa contemporanea, impegnando in laboratori di lettura e scrittura decine di ragazze e ragazzi delle aree di Tor Bella Monaca (Roma) e Caivano (Napoli). Un momento significativo del racconto di questa esperienza è stato l’intervento di Massimiliano Virgilio, scrittore e tutor del laboratorio di Caivano. L’evento ha incluso anche la proiezione di un video, realizzato dagli studenti dell’Istituto Pertini Falcone di Roma, che ha documentato il lavoro svolto nella periferia di Tor Bella Monaca con la scrittrice Elena Stancanelli offrendo uno sguardo diretto sulla partecipazione e l’entusiasmo dei giovani coinvolti.

Al Teatro Comunale di Cardito è stato assegnato infine il Premio Leggiamoci 2025, il concorso nato sulla piattaforma Leggiamoci.it in cui studenti delle scuole secondarie superiori dai 13 ai 19 anni possono condividere la loro passione per la lettura e la scrittura. Leggiamoci.it è un progetto promosso dalla Fondazione Bellonci e il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con Bper Banca, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Sistema della Formazione Italiana nel Mondo, Festival 42 gradi, idee sostenibili della libreria Vecchie Segherie Mastrototaro e Sygla. Premiate ex aequo Franca Pousa Oneto (in collegamento da remoto), della Scuola Paritaria Italiana Castelfranco di Córdoba (Argentina), per il racconto grafico Borsa viva, tartaruga di plastica, e Noemi Mascolo e Mariateresa Tassetto, del Liceo Braucci di Caivano (Napoli), per il racconto La leggenda della casa di ferro.

Fonte AdnKronos

Associazione ’50&Più’ istituisce ‘Giornalismo inclusivo’ per un linguaggio più giusto

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Associazione 50&Più, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, istituisce il premio ‘Giornalismo inclusivo’. Il riconoscimento è indirizzato agli operatori dell’informazione che si distinguono per l’utilizzo di un linguaggio non discriminante nei confronti delle persone anziane. Sono due le categorie di concorso, articolo e reportage, a cui giornalisti professionisti e pubblicisti potranno iscriversi. Il valore del premio è di mille euro per ogni categoria.

L’Associazione 50&Più, impegnata da oltre cinquant’anni nella tutela dei diritti delle persone anziane, continua a promuovere iniziative volte al contrasto dell’ageismo. Già lo scorso anno, 50&Più aveva firmato con l’Odg Campania la ‘Carta di Napoli’, un protocollo d’intesa che – per la prima volta in Italia – tutela i diritti dei senior a mezzo stampa. Il documento, unico nel suo genere, fornisce un vademecum utile per la redazione di scritti in riferimento agli anziani.

“A causa del calo demografico – dichiara Carlo Sangalli, presidente di 50&Più – la componente senior nella nostra società è in continua crescita. È, dunque, prioritario invertire questa tendenza e nello stesso tempo promuovere l’invecchiamento attivo che identifica la persona anziana anche come risorsa e non solo come problema. Proprio per questo riteniamo particolarmente importante favorire il dialogo intergenerazionale attraverso l’utilizzo più giusto delle parole per evitare stereotipi e pregiudizi. Abbiamo, così, voluto istituire il premio ‘Giornalismo inclusivo’ dedicato ai professionisti della comunicazione perché sia sempre maggiore la consapevolezza dell’utilizzo di un linguaggio che costruisca ponti e non barriere”. Per partecipare al Concorso, sarà necessario iscriversi utilizzando l’apposito form sul sito www.premiogiornalisti.50epiu.it, consultando il bando. La giuria, composta da rappresentanti dell’Ordine dei Giornalisti, esperti nel campo del giornalismo sociale, dell’invecchiamento e longevità e da organi politici di 50&Più, valuterà i lavori che saranno stati pubblicati su testate cartacee e on line dal 29 ottobre 2024 al 1° settembre 2025. La consegna del Premio, del valore di mille euro per ogni categoria, avverrà nel mese di ottobre, a Roma con modalità che saranno comunicate ai partecipanti.

50&Più è un’associazione libera, volontaria e senza fini di lucro del sistema Confcommercio. Fondata nel 1974, opera per la rappresentanza e la tutela dei diritti dei propri soci (circa 300mila) e per il riconoscimento degli over 50 come risorsa della società, promuovendone il ruolo sociale e il protagonismo attivo. Ha sedi sull’intero territorio nazionale e rappresentanze all’estero. Organizza attività ed eventi che favoriscono la socializzazione e la partecipazione di persone anziane alla vita di comunità. Mette a disposizione un’informazione puntuale anche su temi della terza età attraverso la rivista 50&Più, il giornale web Spazio50 e webinar. L’Osservatorio Studi, Ricerca e Sviluppo 50&Più gestisce una banca dati bibliografica, costantemente aggiornata, sulla condizione anziana. Dalla consulenza previdenziale all’assistenza fiscale, 50&Più è al fianco delle persone per offrire risposte concrete: l’impegno è quello di creare le condizioni per costruire una società più giusta e solidale che combatte discriminazioni anche legate all’età.

Fonte AdnKronos