Corbo: “E’ tornato l’amore tra il Napoli e i tifosi, ma è allarme Reina!”
Il terremoto di Amatrice e tutti gli altri mali del mondo
La civiltà occidentale ha globalmente contrapposto il relativismo, lo scetticismo, la forza del dubbio alle certezze dell’assoluto
QUANDO arrivò pochi giorni fa la notizia del terremoto ad Amatrice e in altre terre d’Abruzzo, di Umbria, delle Marche e del Lazio rietino, stavo rileggendo i Canti e le Operette morali di Giacomo Leopardi.
Ebbi grande commozione per quanto era accaduto. All’inizio i morti ritrovati sotto le macerie erano 38, ma si capiva che era soltanto un inizio: crebbero man mano che i ricercatori esploravano le case crollate, le chiese, gli alberghi e i tuguri dei poveri. Siamo quasi a trecento e non è ancora detto che sia la cifra definitiva.
Gran parte sono persone ed intere famiglie abitanti in quei luoghi, ma ci sono anche turisti capitati lì per svago e per la festa dell’Amatriciana. Potevano essere altrove ma il caso non l’ha voluto.
Questi fatti hanno scosso tutto il paese mettendo in sordina gran parte degli accadimenti altrettanto sanguinosi e terribili: la guerra in Siria, gli attentati in Turchia e le repressioni che ne derivano, il mare che inghiotte centinaia di emigranti e guerre, minacce, economie dissestate, crescente povertà e diseguaglianze, diffusa corruzione.
In Europa risorgono i confini, la democrazia traballa dove c’è ed è sempre più bandita dove non c’è mai stata.
Siamo dunque in una fase della vita nostra e di quella del mondo intero che sconvolge gran parte del pianeta. La ragione della caduta in pezzi di questo mondo?
C’è un Dio vendicatore che lancia fulmini sulle sue creature e sul male che possono aver fatto? Oppure siamo noi tutti, ciascuno per la sua parte, a determinare il caos? Questa è la parola giusta: il caos, il marasma, il disordine. Finirà? Che cosa dobbiamo fare per attenuare questo generale sconvolgimento? Oppure il mondo è sempre stato così e la vita esiste e perdura sostenuta dalla speranza che tuttavia è vana perché non raggiunge mai un risultato definitivo, ma parziale e precario?
***
Ho scritto all’inizio che quando arrivò la notizia del terremoto stavo rileggendo i Canti e le Operette morali di Leopardi. Lui, saggista, filosofo e poeta di grandissimo fascino artistico, fu uno dei più coerenti nichilisti della civiltà moderna. Un nichilismo totale, senza fessure o tentennamenti. Ce ne sono stati assai pochi del suo livello.
La civiltà moderna e specialmente quella dell’Europa e dell’Occidente, ha globalmente contrapposto il relativismo, lo scetticismo, la forza del dubbio alle certezze dell’“assoluto”. Sarà un vantaggio o un disastro rispetto ad epoche passate, ma questo è avvenuto. E tuttavia il relativismo ha ben poco a che fare con il nichilismo. Ci sono stati, dal Settecento in poi, periodi dominati dal pensiero nichilista, di fronte ad emergenze spaventose, ma sono stati periodi transitori e quando il peggio aveva ceduto al meno peggio, al tollerabile, al discreto o addirittura in certi momenti al meglio.
Pochi, lo ripeto, sono i nichilisti totali e definitivi. La sostanza del pensatore nichilista è il desiderio costante degli uomini d’essere felici e l’inesistenza della felicità. Può durare un attimo la felicità, ma non più che tanto. La felicità come “status” della vita e di una lunga fase di essa è inesistente. La speranza, certo; quella ti aiuta a campar la vita, ma le poche volte che si realizza dura poco più d’un respiro, che si tramuta presto in un sospiro.
Questa infelicità non affretta l’arrivo della morte; la maggior parte delle persone continua a vivere, si contenta, ride, motteggia, mangia l’amatriciana o altre gustose vivande, ma la società in cui vive ospita brandelli di felicità avvolti da una nube di infelicità dalla quale ogni giorno, ogni ora, ogni attimo si scatena il fulmine che colpisce questo o quello o molti o tutti: siano guerre, epidemie, povertà, delinquenza, incompetenza, malanni molto diffusi e presenti ovunque.
Il nichilismo constata questo caos di sofferenze e ne deduce che vivere è del tutto inutile. Non spinge al suicidio ma confida che la vita sia breve e vede la morte come l’unico vero bene.
Naturalmente il nichilista è ateo, quindi esclude che la morte sia apportatrice di felicità ultraterrene. Il solo vantaggio della morte è di eliminare la tua infelicità.
Ricorderete che ai tempi della Shoah, la terribile strage organizzata dai nazisti per motivazioni razziali, molti chiesero ai loro sacerdoti come mai Dio aveva accettato una situazione così assurda senza intervenire e molti degli interrogati risposero che Dio di fronte ad un massacro di quel genere, perpetrato dai portatori del male, si era ritirato dietro le nuvole. Un modo assai improprio per persone di fede religiosa.
Il nichilista ovviamente ateo pensa invece che il male, anche il più orribile, il più inatteso, prodotto dagli uomini o dalla natura o da quei due elementi uniti insieme, sia lo stato usuale della vita e quanto benvenuta sarebbe la morte. Lo scrisse anche Francesco d’Assisi nella canzone delle Laudi parlando della morte come “sorella corporale” laudata anch’essa perché non fa alcun male. Francesco non era certo un nichilista, era un mistico. Ebbene, certe persone pensano che il nichilista sia anche lui un mistico. Leopardi non lo sapeva ma certamente lo era e basta leggere i suoi Canti per capirlo.
Chi vuole esaminare un personaggio di quel livello si domanda se il poeta sia nel suo caso più importante del filosofo o viceversa. A me è accaduto di pensare e di scrivere che la figura del filosofo è dominante e il poeta sia l’aspetto sentimentale della sua filosofia. Ma il tempo passa e la mente d’ogni persona cambia con lo scorrere del tempo, sicché il mio pensiero considera ora il poeta l’elemento dominante di quel personaggio che è uno dei più illustri della letteratura italiana. “Il primo amore”, “L’ultimo canto di Saffo”, “L’Infinito”, “Alla luna”, “Il passero solitario”, “A Silvia”, “Le ricordanze”, “Amore e morte”, “A se stesso”, “Il tramonto della luna”, “La ginestra” sono i gioielli d’una anima dominata da “Sora nostra morte corporale / de la quale nullu homo vivente pò scappare”.
Questo non è nichilismo, è l’espressione mistica di un poeta. Nell’arco di un secolo simili a lui furono Rilke, Poe, Baudelaire e da noi il D’Annunzio dell’“Alcyone”, Montale, Ungaretti, Quasimodo. Ma lui, debbo dirlo, li sovrasta quasi tutti.
Concluderò pubblicando alcuni brani di uno dei suo canti più belli: “Le ricordanze”. La sofferenza dell’anima s’è insinuata tra quelle righe e ha lasciato la sua impronta fino a diventare essa stessa la sostanza di quel canto disperato.
O speranze, speranze; ameni inganni della mia prima età! Sempre, parlando, ritorno a voi che per andar di tempo, per variar d’affetti e di pensieri, obliarvi non so…
Ahi, ma qual volta a voi ripenso, o mie speranze antiche ed a quel caro immaginar mio primo, indi riguardo al viver mio sì vile.
E sì dolente, e che la morte è quello che di cotanta speme oggi m’avanza; sento serrarmi il cor, sento ch’al tutto consolarmi non so del mio destino…
e spesso all’ore tarde, assiso sul conscio letto, dolorosamente alla fioca lucerna poetando, lamentai co’ silenzi e con la notte il fuggitivo spirto ed a me stesso in sul languir cantai funereo canto.
vivicentro.it/editoriali
repubblica/Il terremoto di Amatrice e tutti gli altri mali del mondo EUGENIO SCALFARI
FOTO ViViCentro – Al San Paolo c’era anche Marko Rog!
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“Sono molto felice perché sto andando in un grande club in Serie A, ma dall’altra parte non è facile lasciare questo paese. Qui ho trascorso un anno bellissimo, ho giocato la Champions League ed ora auguro il meglio ai miei compagni per il prosieguo della stagione. Io, invece, non vedo l’ora di conoscere i nuovi compagni, questo sarà un passo importante della mia carriera che mi aiuterà a crescere e a raggiungere gli obiettivi del mio nuovo club. Grazie Dinamo, farò il tifo per voi, ma il mio presente e futuro è il Napoli!”, adesso è veramente ufficiale: questo il commento su Facebook di Marko Rog, centrocampista appena acquistato dal club di De Laurentiis dalla Dinamo Zagabria.
Poi il volo e l’arrivo allo stadio San Paolo per assistere al match vinto dagli azzurri contro il Milan.
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VIDEO ViViCentro – Mertens: “Era importante per me riconfermare l’ottima prova di Pescara”
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Il Napoli batte il Milan per 4-2 in una partita dalle due facce e dai 5 minuti di sbandamento. Azzurri con il doppio vantaggio, si lasciano raggiungere ad inizio ripresa per poi chiudere i conti con la doppietta di Callejon. Al termine del match, ai nostri microfoni, ne abbiamo parlato con Dries Mertens.
dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino
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Napoli-Milan, ecco il commento della Ssc Napoli
L’Arcangelo Milik spiega le ali per la prima volta sotto le stelle di Fuorigrotta ed apre la porta del cielo, il Buitre di Motril in volo planare manda il Diavolo all’inferno. E’ la notte del battesimo di Arkadius che la mette dentro di sinistro prima di bagnare la testa nella Cattedrale del San Paolo. Il Milan si rialza di forza e di orgoglio, ma Calleti sulla corsia di sorpasso riscrive la storia e rimette il Napoli sul sentiero della vittoria. Che spettacolo al San Paolo, sei gol e milioni di emozioni da ascrivere soprattutto al debutto di Arek Milik, che si presenta col bignami del bomber e restituisce al popolo azzurro la luce di un nuovo sogno. Nell’ultima partita di agosto il Napoli riallaccia il filo luminoso dello scorso anno, nell’urlo della sua gente verso un altro orizzonte splendente. Si ricomincia dopo la sosta, si va a Palermo per il derby delle Due Sicilie. Il Regno di Napoli è pronto, il romanzo azzurro è appena cominciato…
Da sscnapoli.it
Lega Seria A conferma: doppietta per Callejon
La Lega Serie A assegna ufficialmente il secondo gol a Jose Callejon dopo che, inizialmente, aveva assegnato autogol a Romagnoli. Nei minuti finali il difensore rossonero ha respinto goffamente con le mani il pallone, ricevendo solo un ammonizione, sui piedi dell’ attaccante spagnolo che ha depositato in rete senza problemi. Callejon, dunque, può sorridere: doppietta anche per lui oltre che per Milik.
Mertens: “Felice per la vittoria, continuiamo a lavorare”
Dries Mertens è intervenuto ai microfoni di Premium Sport nel post partita di Napoli-Milan. Ecco quanto evidenziato:
“Contenti per la vittoria, una buona prestazione soprattutto nel primo tempo dove Donnarumma ha fatto il fenomeno. Occhiata a Sarri? Mi scuso, è un gesto da non fare. Devo continuare così, sto lavorando bene come tutto il resto della squadra. L’ intesa con Milik va ancora affinata”.
Sarri: “Risultato giusto nonostante 5 minuti di sbandamento”
Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Premium Sport al termine della sfida contro il Milan. Ecco quanto evidenziato:
“Il quarto gol è di Callejon altrimenti Romagnoli andava espulso e non ammonito. L’ importante è che la partita sia terminata con questo risultato rispecchiando quando abbiamo fatto vedere in campo. Abbiamo avuto 5 minuti di sbandamento e abbiamo preso due gol, per fortuna abbiamo messo apposto le cose nonostante le condizioni ambientali avverse .
Nella gestione del gioco paghiamo qualcosa, sul primo gol del Milan c’ era fallo su Jorginho e in quel frangente è venuto fuori un po’ di nervosismo. All’ arbitro ed assistenti ho solo chiesto cosa stessero facendo, non ho detto nulla di ingiurioso quindi sarà più facile espellere un allenatore in tuta.
Non abbiamo grandissime capacità di gestione, dobbiamo macinare gioco per 90 minuti senza pensare al risultato. Milik? Lascia grande sensazioni, anche se si deve ancora ambientare al meglio. In questo momento sarebbe ingiusto paragonarlo ad un fuoriclasse affermato come Higuain, di sicuro farà un percorso importante.
Non c’ è alcuna gerarchia, oggi ho scelto Mertens perché era in condizione ma aspetto anche il miglior insigne.
Con Gabbiadini ho un ottimo rapporto, è chiaro che la scorsa stagione ha pagato in termini di minutaggio in quanto Higuain ha fatto una stagione spaventosa.
Maksimovic? Non so chi arriverà ma non parlo dei tesserati con altre squadre sarebbe irrispettoso. Cerchiamo un difensore visti i problemi di Tonelli e la Coppa D’ Africa che ci priverà di Koulibaly e Ghoulam”.
Montella: “Contento per la prestazione ma amareggiato per il risultato”
Raggiunto dai microfoni di Premium Sport, Vincenzo Montella ha commentato così la sconfitta contro il Napoli:
“Due espulsioni inutili, non accetto le proteste ripetute: in 10 uomini era complicato, in 9 è diventata una montagna insormontabile. Contento della prestazione ma amareggiato per il risultato, alla fine contano i punti. Nei i primi venti minuti siamo stati superiori poi abbiamo prestato il fianco all’ avversario peccando di insicurezza, poi nel secondo tempo la squadra ha avuto un’ ottima reazione. Continuiamo a lavorare per giocare tutta la partita in questo modo ma il percorso è lungo. Peccato per il terzo gol, sul piano fisico eravamo alla pari e poteva andare diversamente. Oggi la squadra non ha fatto male, abbuamo creato diverse occasioni contro un avversario di un certo prestigio. Le sostituzioni del Napoli sono state importanti, calciatori in grado di fare la differenza”.
Sky – Rog è a Napoli, presente in tribuna al San Paolo
Marko Rog è un nuovo giocatore del Napoli. Ad annunciarlo è la Dinamo Zagabria con una nota sul proprio sito ufficiale: “Dinamo e Napoli hanno perfezionato tutti i dettagli per il trasferimento di Marko Rog alla squadra italiana, con la quale firmerà un contratto di cinque anni”. Lo riferisce Gianluca Di Marzio tramite il proprio portale ufficiale. Il centrocampista, tra l’ altro, ha raggiunto il San Paolo per assistere alla sfida contro il Milan.
Da Gianlucadimarzio.com
Milik: “Debutto da sogno al San Paolo, tifosi meravigliosi”
Arkadiusz Milik ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della sfida contro il Milan. Ecco quanto evidenziato:
“Sono veramente felice della prestazione alla prima da titolare al San Paolo. Era il mio sogno sognare due gol al debutto davanti a questo pubblico fantastico e veramente pazzo per il calcio. Provo a fare il mio meglio, Higuain è un grande giocatore ma io darò sempre il massimo”.
Napoli-Milan, i voti di Vivicentro: super Milik, ma è ancora Mertens!
Questi i voti di Vivicentro
Il Napoli supera il Milan nella prima gara al San Paolo di questo campionato, seconda giornata. Un Milik imponente e un Mertens che strappa applausi regalano il successo, grazie anche al gol di Callejon. Questi i voti di Vivicentro.it:
Reina 5.5, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 5.5, Ghoulam 5.5, Allan 5.5, Jorginho 6.5, Hamsik 6, Callejon 6.5, Milik 7.5, Mertens 8. A disp. Rafael, Sepe, Strinic, Valdifiori, Maggio, Zielinski 6, Chiriches 6, Gabbiadini, Insigne L. 6, Grassi, Insigne R., Lasicki. All. Sarri 6
dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino
FOTO ViViCentro – Al San Paolo anche Diawara!
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E’ arrivato al San Paolo per assitere alla gara del suo Napoli contro il Milan: Amadou Diawara si presenta ai suoi tifosi che lo applaudono dai settori dell’impianto di Fuorigrotta. Poi si accomoda in tribuna.
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dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino
Salvati 45 migranti e fermati 2 scafisti (VIDEO)
Si è conclusa con il salvataggio di 45 migranti e il fermo di 2 scafisti l’operazione portata a termine nella notte tra ieri e oggi dalla Guardia Costiera a circa 150 miglia al largo delle coste calabre.
L’unità a vela a bordo della quale i migranti cercavano di raggiungere l’Italia era stata avvistata nella serata di ieri da un aereo ATR42 del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera di Catania, nell’ambito delle consuete attività di vigilanza e pattugliamento. Sotto il coordinamento della Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, venivano inviate sul punto Nave Fiorillo e le motovedette CP323 e CP326, salpate da Siracusa e Roccella Ionica.
Intorno alla mezzanotte i tre mezzi della Guardia Costiera, operanti sotto Frontex, raggiungevano l’unità, che era sospettata di aver già effettuato in passato attività illegale di trasporto di migranti (da ultimo lo scorso 11 agosto, quando 38 migranti erano stati rintracciati a terra, abbandonati sull’isolotto di Vendicari, nel siracusano, e avevano dichiarato di essere stati condotti da due scafisti di nazionalità ucraina).
Saliti a bordo dell’unità, i militari della Guardia Costiera, attraverso un’attenta e precisa attività di Polizia Giudiziaria, riuscivano quindi a individuare gli scafisti, già ricercati, anche facendo riferimento alle testimonianze raccolte in quella precedente occasione.
Presi a bordo i 45 migranti e gli stessi scafisti, Nave Fiorillo dirigeva verso il porto di Augusta, dove è giunta nella giornata di oggi.
Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, tenuta costantemente al corrente degli sviluppi, le attività investigative sono proseguite a terra, con l’intervento del GICIC, Gruppo Interforze di contrasto dell’immigrazione clandestina che, attraverso le testimonianze di alcuni migranti, ha confermato l’identità degli scafisti, sottoposti a provvedimento giudiziario di fermo.
L’intera operazione mette a frutto il prezioso rapporto di collaborazione sigillato con il protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, attraverso la Direzione Marittima di Catania.
ESCLUSIVA – Manniello: Sono deluso per la sconfitta ma ottimista per il prosieguo della stagione
La nostra redazione ha sentito in esclusiva il Presidente della Juve Stabia, Franco Manniello, al termine del match di Catania.
Queste le impressioni del Patron gialloblù.
Sono dispiaciuto per il risultato di oggi ma non dimentichiamo che di fronte avevamo una grande squadra, con calciatori forti e di categoria superiore. Abbiamo concesso poco al Catania e siamo stati puniti nelle pochissime occasioni concesse. Di fatto il match è stato in bilico fino alla fine perché la terza rete è arrivata a tempo ormai scaduto su un nostro errore clamoroso.
In più avevamo tante assenze: Capodaglio, Liviero, Montalto, Kanoutè, tutti calciatori importanti per noi.
Guardando il match con attenzione, se il cross di Sandomenico avesse trovato Del Sante o chi per lui pronto, sarebbe stata la rete del pareggio.
Non è una scusa ma la gestione dei cartellini da parte dell’arbitro, inoltre, è stata a senso unico ed ha pesantemente inciso sull’atteggiamento dei calciatori della Juve Stabia.
Ho apprezzato il coraggio di Fontana che, una volta passato in svantaggio, ha inserito Ripa per un centrocampista; questo è l’atteggiamento che mi piace.
Resto ottimista perché i conti si fanno alla fine e sono convinto della forza dell’organico che abbiamo assemblato. A tal proposito leggo sui social critiche affrettate ed eccessive. Non condivido questi commenti anche perché provengono da una piazza che per il momento ha fatto registrare pochissimi abbonamenti. Il tutto non perché non c’è la possibilità di abbonarsi ma perché manca la volontà di farlo. Accetto solo le critiche di chi è veramente tifoso e di chi ci ha sempre sostenuto e sempre lo farà.
Vedremo alla fine del campionato chi ha ragione, se io o chi ci contesta già.
Andiamo avanti per la nostra strada convinti del nostro valore.
Raffaele Izzo
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Catania – Juve Stabia, le nostre pagelle
Russotto: ‘Felice della mia prova Rigoli valore aggiunto’ VIDEO
Andrea Russotto ai nostri microfoni
Rigoli : ‘Bella prova ma dobbiamo continuare a lavorare’ VIDEO
Il tecnico degli etnei, Pino Rigoli, ai nostri microfoni
Al termine del match vinto 3-1 dal Catania sulla Juve Stabia, il tecnico degli etnei Pino Rigoli si è presentato in sala stampa.
Ecco le sue parole:
“Siamo contenti per aver vinto contro una squadra importante come la Juve Stabia. I giocatori esperti stanno dando una grande mano ai ragazzi che sono arrivati da poco. Sono contento anche perché ci sono alcuni stranieri che fino a pochi giorni fa non sapevano una sola parola di italiano e oggi hanno fatto una grande prova. Siamo ancora all’inizio e non dobbiamo cullarci sugli allori perché mancano 37 partite e dobbiamo continuare a vincere per dare di nuovo lustro e gioia alla piazza di Catania che merita grandi palcoscenici. I tifosi ci hanno aiutato tanto e spero torneranno sempre di più allo stadio perché con loro siamo più forti.”
RILEGGI LIVE – Napoli-Milan 4-2 (18′, 33′ Milik, 51′ Niang, 55′ Suso, 74′ 92′ Callejon)
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94′ Fine partita
92′ GOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Giallo per Romagnoli che prende la palla con le mani su cross di Mertens ma Callejon fa 4-2
90′ Giallo per Zielinski. Vengono concessi 4 minuti di recupero
88′ Espulso Niang per secondo giallo: Reina viene atterrato dall’attaccante che lascia i suoi compagni in 9. Cambio per il Napoli: fuori Albiol e dentro Chiriches
86′ Giallo per Albiol per proteste
85′ Giallo per Jorginho dopo la palla persa da Insigne. Fuori Suso e dentro Lapadula per il Milan
79′ Doppio cambio per il Milan: dentro Calabria e l’ex Sosa e fuori Bacca e Abate
77′ Cambio per il Napoli: fuori Mertens, tra gli applausi scroscianti, e dentro Insigne
76′ Fallo di Kucka su Mertens: giallo che diventa subito rosso per proteste e Milan in 10
74′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Ancora Mertens a giro, Donnarumma si allunga e tocca ma Callejon ribadisce in gol e fa 3-2!
73′ Mertens per Milik, palla al centro dell’attaccante parata a terra da Donnarumma
72′ Cambio per il Napoli: fuori Allan e dentro Zielinski
70′ Giallo per Hysaj per fallo su Bonaventura
65′ Suso mette giù Mertens e viene ammonito
61′ Giallo per Gomez che al limite dell’area di rigore in posizione centrale mette giù Callejon
60′ Ci prova Hamsik di sinistro, palla respinta
55′ Gol del pari del Milan, Suso trova l’angolo alto con un tiro imparabile alla destra di Reina e fa 2-2
53′ Giallo per Niang per fallo su Callejon
51′ Gol del Milan che riapre la gara con Niang: la sua conclusione dal limite dell’area piccola passa sotto le braccia di Reina e si insacca: 2-1. Espulso Sarri per proteste
50′ Ci prova Jorginho al volo, palla a lato
47′ Niang ci prova di sinistro, palla sull’esterno della rete
45′ Partiti, palla al Milan!
SECONDO TEMPO
47′ Fine primo tempo
45′ Viene concesso 1 minuto di recupero
42′ Buono il fraseggio azzurro che, forte del doppio vantaggio, gestisce la gara con tranquillità
33′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Corner dalla sinistra di Ghoulam, svetta prima di tutti Milik e fa 2-0, doppietta per lui!
32′ Ancora Mertens che controlla appena entrato in area e calcia di destro: Donnarumma respinge, arriva Milik ma la sua conclusione è stata deviata in corner
29′ Ghoulam per Milik che controlla e serve Mertens, tiro a giro deviato in corner: ci prova Jorginho dal limite, para Donnarumma
28′ Milik serve Hamsik al limite dell’area rossonera, il capitano cerca Callejon invece di tirare e l’azione sfuma
27′ Scatenato Mertens, dribbling, ancora un altro dribbling e tiro a giro che Donnarumma mette in corner
18′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Mertens a giro colpisce il palo lontano e Milik si fa trovare pronto sotto porta: 1-0!
13′ Niang cambia gioco per Suso che calcia di sinistro, ma Koulibaly devia in corner di testa
7′ Bonaventura serve Niang, traversone basso sul secondo palo che trova Abate: per fortuna la sua conclusione finisce alta a tu per tu con Reina
2′ Corner di Mertens, Ghoulam colpisce ma non indirizza verso la porta, riparte il Milan ma Niang si fa contrastare il tiro che viene bloccato da Reina
1′ Partiti, palla al Napoli!
PRIMO TEMPO
20:43 – Squadre in campo
20:31 – Squadre negli spogliatoi
20:27 – Gli azzurri proseguono il lavoro sul campo tirando verso la porta
20:24 – Prosegue il riscaldamento: Sarri rientra negli spogliatoi
20:14 – Squadre in campo per il riscaldamento
Le formazioni ufficiali:
NAPOLI (4-3-3) – Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Milik, Mertens. A disp. Rafael, Sepe, Strinic, Valdifiori, Maggio, Zielinski, Chiriches, Gabbiadini, Insigne L., Grassi, Insigne R., Lasicki. All. Sarri
MILAN (3-4-3) – Donnarumma, De Sciglio, Gomez, Romagnoli, Abate, Bonaventura, Suso, Montolivo, Kucka, Suso, Niang, Bacca. A disp. Diego Lopez, Gabriel, Luiz Adriano, Lapadula, Honda, Vangioni, Antonelli, Locatelli, Ely, Calabria, Sosa. All. Montella
20:02 – In campo Reina, Sepe e Rafael per il riscaldamento
Buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della gara di campionato che il Napoli giocherà al San Paolo contro il Milan. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.
dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino











