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Mandarini: “Il Napoli si è aggiudicato uno dei migliori della Serie A”

Le parole di Fabio Mandarini

Fabio Mandarini, giornalista del corriere dello sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni ne corso della trasmissione Fuori Gara in onda su Radio Punto Zero: “In nazionale andrebbero ripescati calciatori come Balotelli ed Insigne, anche se il napoletano non ha avuto un ottimo inizio di stagione. Sarri? Criticarlo sarebbe una follia, il Napoli ha uno dei giochi più belli d’Europa. E’ ovvio che dopo un mercato come quello che ha affrontato il club partenopeo le aspettative crescono, quindi il Napoli dovrebbe crescere in personalità. Le parole di Sarri nel post-partita di Bergamo sono arrendevoli. Tra i nuovi acquisti del Napoli quello che ispira più fiducia è senza ombra di dubbio Zielinski, gli azzurri, con lui, si sono assicurati uno dei calciatori più forti della Serie A”.

Zielinski: “Il popolo napoletano è unico. Sarri mi ha confidato una cosa”

Le parole di Piotr Zielinski

Piotr Zielinski, neoarrivato alla corte di Maurizio Sarri, ha rilasciato un’intervista ad una emittente polacca, parlando della sua nuova avventura partenopea: “Il Napoli è stato una grande svolta per me, le persone per strada mi fermano, mi chiedono foto ed autografi, mentre ad Empoli questo non mi è mai successo. Inizialmente sono arrivato come sostituto di Hamsik, ma ora lo sono anche di Allan, sto imparando molto da mister Sarri, lo conoscevo già da prima. Per è importante che il gioco giri bene ed io questo lo sto imparando. Dei nuovi acquisti non hanno debuttato tutti, ma lo faranno a breve, abbiamo molte competizioni e ci servono nuove forze. Sarri mi ha confessato che ha guardato le mie partite della scorsa stagione e non facevo la fase difensiva, con lui sto imparando anche questo, è un grande allenatore.”

Hysaj, l’ agente: “Felici del comportamento di De Laurentiis. Clausola solo per l’ estero”

Mario Giuffredi, agente fra gli altri di Elseid Hysaj e Luigi Sepe, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso di ‘Dietro le Quinte’:

 
“Rinnovo di Hysaj? Il Napoli è una società splendida, di grandi valori, che ha dato la giusta gratificazione al giocatore. Siamo felici del comportamento di De Laurentiis, aveva 4 anni di contratto ma il Napoli ha dato grande disponibilità. Anche noi ci siamo comportati nei modi giusti. La clausola? Vale solo per l’estero, hanno imparato dalla vicenda Higuain. Sono tanti i giocatori del Napoli che stanno mettendo clausole del genere. Lui comunque si muoverebbe solo per un club straniero.
Sepe? Abbiamo fatto delle scelte e non è il momento di ridiscuterle. Abbiamo scelto di restare al Napoli, ma non dimentichiamoci che ha Reina davanti, mica il primo arrivato. Deve imparare e migliorarsi, quando capiterà l’occasione dovrà farsi trovare pronto. Poi, a gennaio, faremo le nostre riflessioni.

 

Da Tuttomercatoweb.com

Sabatini ai saluti: “Qui si perde e si vince alla stessa maniera ed è la nostra vera debolezza”

NOTIZIE AS ROMA – Ieri sera si è chiusa un’era in casa giallorossa. Walter Sabatini e la Roma hanno rescisso consensualmente il contratto che li legava dopo 5 anni di militanza del dirigente toscano a Trigoria. La direzione sportiva della squadra è stata affidata a Ricky Massara, braccio destro dello stesso Sabatini e nuova leva cresciuta in casa. Soluzione ponte o scelta definitiva? Solo il tempo lo dirà. Intanto, Sabatini  intorno alle 13:00 ha parlato ai numerosi giornalisti accorsi per la sua conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni:

“Grazie, siete in  molti qui e mi fa piacere. La prima volta che sono entrato qua stavo meglio, ora il tasso di umidità mi comprime. Stavo  meglio con l’alta pressione e pensieri e parole fluivano meglio. Mi riferisco alla mia prima conferenza stampa che non ricordo bene. Andiamo avanti tranquillamente. Avrete cose da chiedermi. Non è un consuntivo perché la squadra in attività è mia, mancherà la presenza fisica ma starò dietro sentendomi totalmente partecipe. La supposta sconfitta data dal fatto di non avere vinto può essere ancora smentita perché questa squadra è allenata magistralmente da Spalletti. Qualche possibilità di fare un campionato straordinario ed in controtendenza con le critiche c’è ancora. Qui c’è una struttura che funziona, di gente che sa quello che fa da un punto di vista analitico. Da un punto di vista emozionale è mancata la convocazione al Circo Massimo dei tifosi. Le nostre squadre che si sono susseguite in questo quinquennio avrebbero potuto competere per lo scudetto e questo è un grande rammarico per me, è frustrante. Mi porta una tristezza cupa, probabilmente irreversibile, ma sono sereno, crediamo di aver fatto il massimo. Non mi vergognerei di questa Roma né recriminerei nulla: 2 secondi posti, un terzo miracoloso. Allenatore straordinario e gruppo di giocatori competitivo. Concludo dicendo che io sono stato il DS della Roma e sono stato esclusivamente il DS della. Ho annullato la mia persona fisica e giuridica, non ho mangiato, non ho dormito, non ho litigato senza sapere di essere il ds sdella Roma. Questa esperienza non è stata una frazione di vita ma è stata la vita. Vedo solo la Roma e sento di aver vissuto per la Roma e sono geloso di questo sentimento. Sono preoccupato che quello che verrà dopo sarà una nebulosa perché questa è stata la mia vita”.

Cosa porta con sé di questa esperienza alla Roma? Ci sono qui oggi moltissime persone che lavorano a Trigoria, che effetto le fa?
“Le persone che lavorano a Trigoria sono prevalentemente le mie badanti. Alessia, Rosangela, le due Barbare, Manuela mi hanno sostenuto, nutrito, curato, mi dispiace perderle. Vedo molta altra gente a cui ho voluto silenziosamente bene. So quanto la mia permanenza a Trigoria sia stata sostenuta da tantissime persone. A Trigoria c’è moltissima competenza. Devo dire che la prima volta che son venuto ho parlato con grande enfasi essendo il ds in pectore e dissi tante cose, alcune plausibili altre meno. Ero qui per stimolare una rivoluzione culturale. In questo risiede il mio fallimento. Ho reso la Roma un’insidia per tutti, la Roma è sempre stata presente sui tavoli più importanti. Ho fatto un mercato rissaiolo. Ci sono sempre stato ed in tema di rivoluzione culturale che è qualcosa di magniloquente, c’era l’esigenza di pensare alla vittoria non come possibilità ma come necessità. Trigoria, i calciatori, i tecnici, i dipendenti devono cominciar a pensare alla vittoria non come una possibilità, l’idea di vincere deve diventare una necessità e perché questo possa succedere serve una rivoluzione, bisogna adeguare i comportamenti di tutti a questo obiettivo. Ho ancora questa speranza perché l’allenatore che c’è ora e che spero rimanga altri 5 anni possa non dico vincere ma qui si perde e si vince alla stessa maniera e questa è la nostra vera debolezza”.

I momenti più belli alla Roma?
“Quando ho messo piede qui, ero motivato, pensavo di poter fare qualcosa di importante, di trionfale, che la Roma si imponesse come azienda, squadra e gruppo di persone. In quel momento pensavo che sarebbe successo. È stato molto pregnante. Poi ricordo delle vittorie bellissime, il derby vinto per 2-1 quando il vituperato Ibarbo che è costato 2 milioni di euro poi recuperati mesi dopo con il prestito al Watford, ha fatto una percussione che ha permesso al vituperato Iturbe di aprire le marcature e vincere una partita che ci ha portato in Champions. Il gol di Bradley a Udine quando avevamo creato un presupposto per costruire un record. Ho tanti bellissimi ricordi, anche brutti come il derby di Coppa Italia che è stato l’aggiustante di un mio pensiero, subito dopo quella partita ho pensato sarebbe stato giusto cambiare indirizzo e lo abbiamo fatto con successo . L’idea di non essere riusciti a vincere lo scudetto mi perseguita e lo porterò dentro per tutta la vita a meno che questa squadra non faccia in questo momento qualcosa di imprevedibile”.

È vero che Totti deresponsabilizza gli altri giocatori?
Totti merita un premio Nobel per la Fisica. Istituirei un premio ad hoc perché le sue parabole, le traiettorie possono aver rimesso in discussione Copernico, Keplero, la teoria della relatività, il bosone di Higgs. Esse non sono riproponibili mentre le giocate di altri calciatori sì. Totti costituisce un tappo, porta una luce abbagliante e oscura un gruppo di lavoro perché la curiosità morbosa che si riferisce ad ogni suo fare e dire comprime la crescita del gruppo di giocatori ed è tutto comprensibile. Totti rappresenta un pezzo di carne di gente che è cresciuta o invecchiata con lui e tutti fanno fatica a staccarsi un pezzo di carne e rinunciarci”.

Ha tanto smontato e rimontato le squadre in questi anni. La continuità come si concilia con questo?
“Questo perché, mi permetto di dire, poi mi succederà Ricky Massara che viene preso come un mio delfino ma è una persona laureata e competente ed eserciterà il suo ruolo solo se chi interloquisce con lui accetterà questa idea, è un ragazzo educato di estrazione sabauda. Ci sono dirigenti vituperati. Non voglio fare polemica con voi ma un giorno qualcuno mi spiegherà perché vuole indebolire la Roma demolendo ab origine qualsiasi dirigente venga qua. C’è la tendenza a far diventare Baldini un massone dannoso, Baldissoni un arrogante avvocato, ora demolirete anche Gandini. Non è un attacco alla stampa. Quando la Roma è debole, meglio che lo sia, perché così i latrati a pagamento possono avere una loro funzione. Rendete la Roma forte, fidatevi dei dirigenti, non li fate diventare carne al macero. Non hanno da rimetterci coloro che si ritagliano uno spazio tramite la diffamazione. Sostenetela la Roma per cortesia. La schizofrenia? È stata una necessità, siamo un pochino più debole degli altri. La Roma deve fere un mercato rissaiolo, è una mia caratteristica biologica. Una continuità c’è stata. L’ultimo calciomercato è stato statico, abbiamo deciso di puntellare la difesa contando sul fatto che a centrocampo e in attacco erano state fatte cose ragguardevoli. Poi abbiamo perso Ruediger, Vermaelen, Mario Rui. È stato fatto anche in virtù della pressione dell’UEFA che abbiamo addosso”.

C’è da una parte una proprietà che l’ha appoggiata tantissimo. Se invece si sonda l’umore dei tifosi le ironie si sprecano. Le è capitato di sbattere i pugni per trattenere un giocatore?
“La mia anima è talmente complicata che non la comprerebbe nessuno. Questa era una strategia che mi è stata affidata perché se vendo Benatia e compro Manolas non penso di fare un danno, produco un utile con un rischio notevole ma i giocatori venduti sono sempre stati adeguatamente sostituiti. L’ho fatto nella speranza di riuscire, nel saldo dare-avere, di non indebolire la squadra.  Se prendo Perotti al posto di Ljajic ci ho guadagnato. Il ricambio è sempre stato favorevole da un punto di vista tecnico (vedi Marquinhos-Benatia). Non abbiamo vinto ma siamo stati una squadre che ha dato fastidio a tutti. Abbiamo avuto la sfortuna di produrre 85 puntiin un momento in cui la Juve ha prodotto un calcio irripetibile e se non avessimo regalato le ultime partite avremmo raggiunto i 90 punti. Il danno è prodotto dal fatto che non si arriva mai a coagulare con un gruppo un’unità di intenti ma abbiamo dovuto farlo per essere competitivi. Dentro queste scelte, ho fatto anche qualcosa che non ha funzionato”.

Pallotta si è reso conto di cosa ha comprato? Sa cosa sia la Roma o è un business?
“Sa perfettamente quale passione e pressione vi sia, che andrebbe incentivata perché la gente vuole godere della sua squadra, ma è un imprenditore, un bostoniano allegro incline alla statistica, alla frequentazione di meeting. Io sono un europeo crepuscolare e solitario, un etrusco residuale. Vivo il calcio in maniera diversa ed il fatto che siamo arrivati ad una risoluzione consensuale dimostra che abbiamo un buon rapporto. Non è stato lontano da perseguire risultati importanti. Milan e Inter vorrebbero essere la Roma. Siamo incappati in un ciclo della Juventus che è stata superiore a noi, ma non siamo stati così tanto sotto. Abbiamo fatto un secondo posto con la gestione di Garcia, battendo la Lazio in una partita drammatica. Abbiamo portato Spalletti la cui media punti da quando è arrivato ad oggi credo sia da scudetto o per lo meno da secondo posto abbondante”.

Lei ha parlato di una società in salute, di una tristezza cupa nel lasciare ma non ci ha ancora detto i motivi per cui lascia…Pensa di aver concluso il percorso dei rinnovi contrattuali?
“Nainggolan non è all’ordine del giorno, lui ha chiesto un adeguamento, stiamo negoziando, non è ancora finita la cosa, si valuterà un premio in base alle prestazioni. I calciatori devono rendersi conto che la società ha iniziato la stagione con presupposti che sono poi abortiti con l’eliminazione della Champoions che è stata un danno enorme per l’azienda e soprattutto per i tifosi. Proseguirà Mauro Baldissoni. Sui motivi, sono cambiate le regole di ingaggio, io posso fare solo il mio calcio, sono incancrenito, non ho una mente elastica ai nuovi sistemi. Il presidente ed i suoi collaboratori adorano le statistiche, io vivo dentro il mio istinto, non vedo il pallone come un oggetto sferoidale con le cuciture e quanti rimbalzi farà il pallone. Ci vedo il mio universo intero, per me la palla è qualcosa. Voglio deviare le traiettorie quando sono in tribuna. Vivo un calcio immaginifico che non può essere freddamente ricondotto alla statistica che aiuta ma non è risolutiva. Non tiene conto dell’inevitabile connessione che c’è nel calcio: se un terzino fa 12 cross a partita non si tiene contro che magari c’è un simil Totti che gli fa un determinato tipo di passaggio. Devo fare il mio calcio in buona fede, lo faccio da sempre e non intendo cambiare, mentre alcuni collaboratori di Pallotta sono inclini ai meeting, alla statistica, io sono incline alla mia sofferenza notturna in cui fumo e cerco di capire se un tizio è bravo o no. A volte sbaglio, come nel caso del povero Piris, che non era un calciatore da Roma. Di cantonate ne ho prese ma faccio una tara tra il dare e avere.

Verrà quindi sostituito da una macchina?
“No, da una cultura. Sono stato definito presuntuoso, ma sono un presuntuoso critico di me stesso. Mi affosso e non dormo ma devo fare il mio calcio e qui ora posso farlo un po’ di meno. Sono un uomo leale. So di non poter essere completamente me stesso. La causa per cui ho assunto questa decisione: Avevo mosso un giocatore da una società ad un’altra promettendo il 50% alla società che lo perdeva. Mi è mancata la forza di fare quell’operazione che comportava una commissione crassa. Ho perso l’attimo fuggente, ho perso questo giocatore ed ho riflettuto sul fatto che non merito più la Roma. Non vi dico chi è perché sono incazzato, odio non averlo preso. Ora troverò un pertugio dove nascondermi e stare zitto. Spegnerò il telefonino, non mi troverete. Questo episodio è stato decisivo per decidere perché ho capito che non posso più essere il ds della Roma”.

Ci spiega il ruolo di Baldini?
“Massara potrebbe essere il ds della Roma per altri 10 anni come auspico, ragazzo serio, onesto e competente. Il ruolo di Baldini è meglio che ve lo spieghi lui o Pallotta. Franco si è confrontato con me prima di accettare questo incarico, per chiedermi se la cosa mi avrebbe dato fastidio ma ho risposto di no perché la mia decisione era già presa. È un buon acquisto per la Roma, posto che è un massone, come Baldissoni e per Gandini preparerete un dossier a parte.
Parliamo di commissioni. Quanto avete ridacchiato? Sì, ho sottoscritto commissioni, perché c’è la parcellizzazione dei calciatori in alcuni territori. Quante allusioni avete fatto su mignotte, isole, tangenti… La Roma è una società onesta e io sono un uomo onesto. Questi individui venissero con me un tribunale, non chiamiamoli mentecatti, ma iscritti alla Cialtroni & co. Si alzassero in piedi, si costituissero in consorzio e venissero in tribunale con me”.

Ha già preso una decisione su dove andrà dopo la Roma?
“Non ho nessuna offerta da parte di nessuno, non ho ricevuto telefonate. Da oggi pomeriggio sono un disoccupato. La vita non son riuscito tanto a viverla, vivo solo se faccio il mio lavoro. Spero che qualcuno mi cercherà, non solo grandi società perché un panino con la mortadella equivale al caviale se posso fare il mio calcio”.

Non pensa che la Roma abbia perso l’empatia con i suoi tifosi?
“Nel calcio moderno si vendono calciatori per questioni di bilancio. Non capisco perché la Roma non si debba affezionare a Perotti, Salah, Manolas, Dzeko che è una cariatide come ampiamente denunciato da voi. Vi affezionerete a Bruno Peres che ha messo una palla per Edinche ha fatto vedere qualcosa di importante. La Roma ha un tetto salariale da rispettare per il buonsenso e per i paletti imposti dall’UEFA”.

Le è mai capitato che qualcuno le suggerisse chi comprare? Il giocatore che avrebbe voluto comprare?
Ne avrei comprai un centinaio. Ci sono stati calciatori che mi ha fatto male vendere, tanti ma ne cito uno in particolare: cedere Lamela mi ha ucciso perché Lamela è stata la mia provocazione. Ho imposto questa operazione importante, impegnativa ma ho voluto farlo perché volevo che la Roma desse subito un segnale di forza e che andasse ad intercettare un predestinato. Fu un’operazione, complicata, inquinata e abbiamo portato un calciatore splendido che alla settima giornata dopo una zoppìa alla caviglia ha segnato uno splendido gol con il Palermo. Sempre qualcuno mi suggerisce chi comperare e io puntualmente non lo faccio se ritengo che non debba esser fatto. Una volta in vent’anni mi è capitato”.

Ha la sensazione che Pallotta si sia stufato della Roma?
No, credo anzi che sia un privilegio per lui e lo vive con grande passione. Lui sa avendo l’esperienza diretta di uno sport alternativo, che lo stadio darebbe una percentuale più alta di aumentare la competitività a livello internazionale. Sta già migliorando visto che perde un DS discutibile come me. Ha idee e speriamo che abbia la fortuna per mettere in pratica. Signori è stato un enorme piacere. In bocca al lupo a tutti. Ripeto, nessun attacco alla stampa: ho attaccato gli individui”.

Diretta testuale di Claudia Demenica

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L’ultima vittoria a Reggio 5 anni fa in B: tutti i precedenti (video)

Reggina e Stabia, si sono affrontate in gare di campionato quatto volte al vecchio stadio “Michele Bianchi” di Reggio Calabria, tre sono le vittorie per gli amaranto, un pari e nessuna vittoria per le vespe. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1931 / 1932 – Campionato Nazionale di divisione girone ‘ H ‘

17 aprile 1932 – 9° giornata di ritorno: REGGINA – STABIA 4 – 0 a segno per i calabresi Lomello con una doppietta, poi Lessi e Faccenda (la gara su disputò sul neutro di Palermo).

– 1948 / 1949 – Campionato Nazionale di serie C girone ‘ D ‘

7 novembre 1948 – 7° giornata d’andata: REGGINA – STABIA 2 – 1 per gli amaranto in gol andarono Lucchesi e Bercarich.

– 1949 / 1950 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

29 settembre 1949 – 1° giornata d’andata: REGGINA – STABIA 0 – 0.

– 1950 / 1951 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

12 novembre 1950 – 8° giornata d’andata: REGGINA – STABIA 2 – 1 le reti dei calabresi furono siglate da Corti e Beghi.

Reggina e Juve Stabia, si sono affrontate al vecchio stadio “Michele Bianchi” prima e all’attuale “Oreste Granillo” di Reggio Calabria, in gare di campionato più una gara di play off nove volte, una sola volta è stato espugnato l’impianto reggino, poi solo sconfitte, ben sette, l’unico pari, risale ad un anno e mezzo fa. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1955 / 1956 – Campionato di IV° Serie girone ‘ H ‘

8 gennaio 1956 – 15° giornata d’andata: REGGINA – JUVE STABIA 2 – 0 per gli amaranto segnarono Gatto e Dalfini.

– 1985 / 1986– Campionato Nazionale Serie C2 girone ‘ D ‘

26 gennaio 1986 – 1° giornata di ritorno: REGGINA – JUVE STABIA 1 – 0 match winner dei calabresi fu Spinella.

– 1993 / 1994– Campionato Nazionale di Serie C1 girone ‘ B ‘

17 aprile 1994 – 11° giornata di ritorno: REGGINA – JUVE STABIA 1 – 0 (arbitro Gianni Bizzotto di Castelfranco Veneto) a dieci dalla fine la rete fu siglata da Giacchetta.

– 1993 / 1994– Campionato Nazionale di Serie C1 girone ‘ B ‘

12 giugno 1994 – Play off gara di ritorno: REGGINA – JUVE STABIA 3 – 2 (dopo i tempi supplementari) (arbitro Francesco Ercolino di Cassino) reti amaranto di Cevoli su colpo di testa e Mariotto dalla distanza. Nei tempi supplementari prima accorciò l’ala destra Luca RIVI per le vespe su assist di Giorgio LUNERTI, poi calabresi ancora in gol nuovamente con Cevoli e ancora di testa, infine il terzino Marco DE SIMONE insaccò di testa su un cross al bacio del compianto Nino MUSELLA e regalò la finale del San Paolo alle vespe.

Di seguito le immagini delle cinque reti del match e in sottofondo le dichiarazioni di mister Roberto CHIANCONE e del presidente Roberto FIORE

– 1994 / 1995– Campionato Nazionale di Serie C1 girone ‘ B ‘

16 ottobre 1994 – 8° giornata d’andata: REGGINA – JUVE STABIA 2 – 0 (arbitro Gilberto Dagnello di Trieste) le reti amaranto (una per tempo) portarono la firma di Manari e Aglietti.

– 2011 / 2012– Campionato Nazionale di Serie B

1° ottobre 2011 – 7° giornata d’andata: REGGINA – JUVE STABIA 1 – 2 (arbitro Gennaro Palazzino di Ciampino) amaranto in vantaggio ad inizio ripresa con Missiroli, remuntada gialloblù nel finale prima col pareggio di Marco SAU e poi con un gran tiro dai trenta metri di Andrea RAIMONDI.

– 2012 / 2013 – Campionato Nazionale di Serie B

24 marzo 2013 – 12° giornata di ritorno: REGGINA – JUVE STABIA 2 – 1 (arbitro Angelo Giancola di Vasto) vespe in vantaggio al quarto d’ora con Riccardo IMPROTA, poi nella ripresa ci fu la rimonta dei calabresi con Di Michele e Comi.

– 2013 / 2014 – Campionato Nazionale di Serie B

8 settembre 2013 – 7° giornata d’andata: REGGINA – JUVE STABIA 3 – 1 (arbitro Aleandro Di Paolo di Avezzano) vespe in vantaggio ad inizio ripresa con Sergiu SUCIU, poi le reti di Di Michele e la doppietta di Gerardi condannarono i gialloblù alla sconfitta.

– 2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

15 febbraio 2015 – 6° giornata di ritorno: REGGINA – JUVE STABIA 0 – 0 (arbitro Antonio Eros Lacagnina di Caltanissetta).

Giovanni MATRONE

Andrea De Lucia torna in libertà dopo una settimana

Lieto fine per Andrea De Lucia

Da fonti vicino alla Procura di Santa Maria Capua Vetere che indagava sulle vicende giudiziarie che vedevano coinvolti diversi personaggi politici e imprenditoriali della provincia di Caserta, veniamo a conoscenza che l’imprenditore Andrea De Lucia, coinvolto suo malgrado nella vicenda (CLICCA QUI) e costretto all’arresto in carcere per sette giorni, sarà oggi o al massimo domani rimesso in libertà.

All’imprenditore casertano, da quest’anno anche Presidente del settore giovanile della Juve Stabia, gli rimarrà solo un brutto ricordo della vicenda e potrà riprendere la sua normale vita quotidiana fatta di lavoro e di tanti successi.

Hamsik: “A Napoli sto benissimo! Non avrei mai immaginato di rimanere per 10 anni”

Marek Hamsik ha parlato della sua avventura partenopea dal ritiro della nazionale slovacca. Ecco quanto evidenziato:
“Quando sono arrivato al Napoli nel 2007 mai mi sarei aspettato di poterci restare per dieci anni. Mi trovo benissimo in questa città e in questo club. I miei figli sono nati qui e ho anche tanti amici.
Abbiamo iniziato la stagione con il piede giusto centrando due vittorie di fila in Champions League. Dispiace per i punti persi in campionato a Bergamo contro l’ Atalanta.
Ci attende una stagione movimentata. Dobbiamo giocare al massimo sia in Serie A che in Champions per raggiungere grandi obbiettivi”.

ONE AMAZING DAY, show Made in Italy sul ghiaccio. Special Guest: Andrea Bocelli

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Terza edizione del grandioso show Made in Italy sul ghiaccio: ONE AMAZING DAY. Il ghiaccio scintilla ad ogni nuova spinta, uno slancio verso l’alto, la musica si alza. Le luci si accendono e la pista si scalda di emozione…

Intimissimi On Ice si prepara a tornare on stage, tra aspettative, conferme e colpi di scena: lo spettacolo che ha incantato l’Italia, rendendo l’Arena di Verona la cornice romantica per un red carpet internazionale.

Il terzo appuntamento per il brand Intimissimi, che si conferma realtà unica a celebrare la Bellezza, attraverso un nuovo spettacolo sul ghiaccio dove la grande musica, la moda e il pattinaggio si incontrano.

“One Amazing Day” sarà il titolo della prossima edizione che si terrà all’Arena di Verona il 7 e 8 Ottobre 2016.

LO SHOW

ONE AMAZING DAYAmbientato tra realtà e sogno, lo show racconta di viaggio fantastico in ventiquattro ore dei due protagonisti Bel e Hero; una danza che ci accompagnerà dalle prime luci dell’alba a quelle di un romantico tramonto, un giorno eccezionale, che stupisce, incanta ed emoziona nella cornice esclusiva delle antiche mura veronesi.

Dopo essere stati invitati ad un misterioso ballo in maschera da un enigmatico e magico personaggio, Bel e Hero si troveranno ad affrontare un cammino ricco di sorprese attraverso mondi fantastici e incantati.

Eccentrici e colorati personaggi accompagneranno i protagonisti lungo il loro viaggio, separandoli e riunendoli al termine dell’ultimo atto: una romantica sala da ballo e un cielo stellato saranno lo sfondo perfetto per un finale a sorpresa.

Grandi novità nel team ice-skater per l’edizione 2016: Evgeni Plushenko, due volte campione Olimpico, due volte medaglia d’argento alle Olimpiadi e unico pattinatore al mondo ad aver vinto quattro medaglie Olimpiche, per tutti lo Zar del Ghiaccio, che da sempre incanta il pubblico con una tecnica strepitosa e un carisma unico.

Altra new entry la pattinatrice finlandese Kiira Korpi.

Kiira interpreterà Bel, la protagonista dello show, dopo ben 5 vittorie collezionate nei campionati nazionali, due bronzi agli Europei e due partecipazioni alle Olimpiadi.

Stephane Lambiel sarà invece Hero, riconfermandosi protagonista indiscusso come nelle precedenti edizioni.

Presenti nello show 2016 anche Carolina Kostner, a cui verrà riservato un ruolo importante all’interno dello spettacolo, e altre stelle del pattinaggio artistico internazionale, come il gruppo italiano di pattinaggio sincronizzato Hot Shivers.

TEAM CREATIVO

Il team creativo è ricco di novità per l’edizione 2016.

I costumi dello show da sempre portano grandi firme della moda cinematografica internazionale: questa è la volta di Milena Canonero, costumista italiana di fama internazionale, vincitrice di 4 premi Oscar per i Migliori Costumi; tra le pellicole interessate si ricordano Barry Lyndon di Stanley Kubrick, Maria Antonietta di Sofia Coppola e Gran Budapest Hotel di Wes Anderson.

Scenografia e palcoscenico completamente rinnovati, con la promessa e l’aspirazione di superare qualsiasi aspettativa: ad occuparsi dell’intero allestimento Stufish Entertainment Architects, leader nella progettazione di tour permanenti e temporanei nell’industria dell’intrattenimento. Tra i propri lavori vanta i concerti di artisti come Rolling Stones, U2, Madonna, Lady Gaga e Queen. Stufish ha inoltre curato il design delle cerimonie olimpiche di apertura e chiusura di Pechino 2008 e gli Asian Games 2010.

Kim Gavin approda alla regia della nuova edizione: ampiamente riconosciuto come uno dei più grandi talenti del Regno Unito, sempre più ricercato dopo la vittoria di grandi premi come il BAFTA e il Brit Award, Kim Gavin è stato la forza creativa dietro alcuni degli spettacoli più visti di tutto il mondo, a partire dai concerti dei Take That fino alla direzione creativa per le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012.

Riconfermate le coreografie di Nathan Clarke, già coreografo e Co-Direttore per le cerimonie delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012, Xfactor UK e Danimarca, apparizioni ai Brit Awards & National Movie Awards per i Take That e Responsabile della Direzione Creativa di The Voice Uk.

Esperienza live ed emozione assicurata, grazie alle musiche e agli arrangiamenti di John Metcalfe, ai talenti che li rendono possibili, al design dei costumi che vestono le linee perfette delle collezioni Intimissimi e la creatività di nomi esclusivi.

SPECIAL GUEST 2016: ANDREA BOCELLI

Un omaggio all’Italia che il mondo ci invidia, un talento già diventato leggenda: l’intensa voce di Andrea Bocelli accompagnerà le performance dal vivo, durante i momenti più indimenticabili dello show.

Dall’eterna “Con te Partirò” del 1996, Bocelli ha collezionato premi internazionali, candidature agli Oscar e ai Golden Globe, vinto due Classic Brit Awards, oltre alla memorabile standing ovation a seguito della sua performance al Metropolitan Opera House di New York.

Attesissima la sua esibizione all’Arena di Verona, teatro che vanta le migliori acustiche a livello mondiale.

La presenza di questo talento italiano di fama internazionale, riconferma come Intimissimi On Ice sia un grandioso prodotto Made In Italy, la grande risposta europea agli show americani.

Un’occasione in cui l’Italia dimostra di essere terra di Bellezza e Talento, per un evento imperdibile, a cui tutti vorranno partecipare.

PRODUTTORE E CO-PRODUTTORE ESECUTIVI

Sandro Veronesi, Balich Worldwide Shows e Opera on Ice firmano ancora la parte di produzione e co-produzione esecutiva dello spettacolo Intimissimi On Ice.

Sandro Veronesi, Presidente del Gruppo Calzedonia, si conferma Produttore unico dello show come nell’edizione 2015. Da sempre con il marchio Intimissimi, crede e vede nello spettacolo un nuovo modo di fare comunicazione e interazione con il proprio pubblico.

Marco Balich e Opera on Ice firmano la co-produzione esecutiva dello show.

Balich tornerà a Verona dopo l’esperienza di Rio 2016 dove è il Produttore Esecutivo delle Cerimonie di Apertura e Chiusura Olimpiche prodotte da CC2016.

Giulia Mancini è l’ideatrice del format originario dello spettacolo e con la Società Opera on Ice vanta talenti artistici del pattinaggio mondiale e da sempre lavora all’ideazione e la produzione di format per Spettacoli sul ghiaccio innovativi e visionari, trasformando i sogni in realtà.

BIGLIETTI

Biglietti a partire da 30 euro in vendita nei circuiti Ticketone, Geticket e le filiali Unicredit.

Website & tickets: intimissimi.com/intimissimionice

Facebook: @intimissimionice – https://www.facebook.com/intimissimionice

Instagram: @intimissimiofficial – https://www.instagram.com/intimissimiofficial

De Laurentiis: “Higuain non era sul mercato. Avevo anche proposto un nuovo contratto”

Aurelio De Laurentiis ha parlato nuovamente di Gonzalo Higuain in un’ intervista rilasciata a Standard Sport. Ecco un estratto:
“Abbiamo ricevuto offerte da parte di Arsenal e Atletico Madrid per il Pipita. Ma nessuna delle due è stata particolarmente convincente. Higuain non era sul mercato, non eravamo pronti alla sua cessione. Gli ho anche offerto un nuovo contratto, a lui e al fratello. Alla fine la Juventus ha avuto la meglio anche se non ha offerto di più”.

Lettera di Staino per sostenere L’Unità

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RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO una lettera di Sergio Staino che sollecita un aiuto per  restituire forza e vitalità al giornale  l’Unità

Cari Compagni, Cari Amici,

Vi chiedo una mano per sostenere l’Unità e per accompagnare lo sforzo che stiamo facendo per restituire forza e vitalità al nostro giornale, che ho iniziato a dirigere da quindici giorni.

L’Unità è una voce forte e sincera che guarda a tutto l’arco delle forze progressiste e che considera avversari non solo la destra bigotta e intollerante ma anche la sinistra intollerante e bigotta.

Stiamo già lavorando per rinnovare il giornale anche graficamente aumentando il numero delle pagine e arricchendolo di nuovi contributi.

Insieme dobbiamo migliorare la presenza del giornale di carta, e di una carta più appropriata alle immagini cui vogliamo far posto, sul territorio nazionale, cercando di tornare finalmente, con un numero di copie sufficienti, in tutte le edicole italiane.

Nell’immediato, conoscendo le varie difficoltà che tanti lettori trovano adesso a reperire il nostro giornale, abbiamo pensato ad un abbonamento speciale online: andando sul sito www.unita.tv cliccate su «abbonati al giornale» e, tra le varie offerte, scegliete magari l’abbonamento speciale per tre mesi a soli 10 euro.

E’ un’offerta che facciamo a tutti voi perché possiate seguirne la crescita qualitativa. Spero che siate in tanti a fare questo piccolo gesto perché più sarete e più infonderete in tutti noi la fiducia di star facendo un lavoro utile al nostro futuro. Ho scritto utile, non necessario e tanto meno indispensabile: fare insieme una cosa utile e, chissà, bella, è la nostra aspirazione.

Grazie a tutti
Sergio Staino

De Laurentiis: “Higuain di un altro pianeta? Tra due anni lo sarà anche Milik”

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi polacchi di Sportowe Fakty in merito all’attaccante del Napoli, Arkadiusz Milik:

“Arkadiusz è un lottatore, è fantastico. Adesso tutti quanti dicono che Gonzalo Higuain è di un altro pianeta. Ma io ricordo che quando arrivò a Napoli non tutti erano convinti di lui: non giocava sempre al Real Madrid o nella nazionale argentina a causa di alcuni suoi errori. Adesso dicono che è di un altro pianeta, nel giro di due anni di Milik diranno le stesse cose”.

Scuola: sempre più pletorica e totalmente fuori fuoco

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Ho sempre considerato i genitori che creano grane ai docenti dei monumentali rompiscatole, i prodotti di punta del peggiore Sessantotto – scrive Feltri a proposito della scuola, ed aggiunge: Alle elementari ho comandato ai miei figli il più severo rispetto delle sacrali regole scolastiche. Ma ora? Ora mi domando sei sia giusto infliggere a una bambina di dieci anni una catena di montaggio da dieci-undici ore al giorno imbattendosi sovente in testi del genere: «Nella seguente rappresentazione, ai numeri naturali 5, 4, 7, 9, 12, 2, 8, 1, 10, 0 associa i punti che sono le loro immagini» Non è italiano questo –  aggiunge -, è una lingua vagamente di ceppo indoeuropeo ma non è italiano, dico. Nemmeno la stele di Rosetta, ripassata qualche giorno prima, è indecifrabile come «rappresenta la loro intersezione per elencazione e con diagrammi».

Ma leggiamo tutto il suo odierno editoriale

Se il papà non riesce a fare i compiti della figlia

«Guardati attorno, fatti una domanda, datti una risposta». C’è scritto così, sul diario. Ma non è il trionfo di Gigi Marzullo, è semmai il nostro ultimo tracollo, ormai notturno. Sarebbe un compito di scienze. «Guardati attorno, fatti una domanda, datti una risposta».

Una bambina, dice mia figlia, si è chiesta a che stesse pensando il gatto, e si è data risposte che tiene per sé, in attesa di squadernarle impettita in classe. Alle nove di sera mi farei questa domanda: «Perché?». E mi darei questa risposta: «Boh». Perché sono le nove di sera e nel mio giorno di riposo sono ancora qui, ininterrottamente dalle 16, a fare compiti con mia figlia, dieci anni, prima media? Non studiavo tanto nemmeno quando alle medie ci andavo io. Ci siamo arrampicati sulle vette della grammatica, sulle crode della geografia, sulle sommità della matematica. E lassù abbiamo trovato i resti insepolti di Eulero e Venn, coi loro diagrammi, fantasmi del passato come muschi e licheni, come gli usi e costumi del Giappone. Non è una metafora a caso, è un tuffo nel vuoto imbattersi in un testo del genere: «Nella seguente rappresentazione, ai numeri naturali 5, 4, 7, 9, 12, 2, 8, 1, 10, 0 associa i punti che sono le loro immagini». Benedetta mi osserva mentre impreco e mi dà ragione, non si capisce nulla, ma è una partita che conduce a suo vantaggio, mentre è oscurata da un’ombra di disprezzo per il padre sconfitto. Non è italiano questo, è una lingua vagamente di ceppo indoeuropeo ma non è italiano, dico. Nemmeno la stele di Rosetta, ripassata qualche giorno prima, è indecifrabile come «rappresenta la loro intersezione per elencazione e con diagrammi». E poi la geografia, che dovrebbe essere uno dei miei cavalli di battaglia, è ormai ispirata alle istruzioni per il montaggio della libreria Billy: «La carta geografica è la rappresentazione ridotta di una vasta area, che si può indicare tramite scala numerica o scala grafica».

La giornata di mia figlia si svolge ormai così: sveglia alle 7,15, ingresso a scuola alle 8, uscita alle 14, a tavola alle 14,30, inizio compiti alle 15, conclusione compiti alle 20,30 circa, con merenda e cena incorporate, a letto alle 21,30. Un arcipelago Gulag dell’infanzia. I primi giorni facevamo francese a pranzo, completando i dialoghi di Matilde e Sébastien con bonne journée, salut, au revoir, à tout à l’heure; e facevamo storia a sera, riassumendo in mappe concettuali l’architettura e la religione degli antichi greci. Mappe concettuali! Per sapere che cosa sono abbiamo chiesto a Google. Via WhatsApp controllavo che la riduzione in scala 1:2 della sagoma di un fox terrier fosse eseguita al millimetro. Telefonavo per verificare che la bimba avesse assimilato la differenza fra crosta e mantello nella stratificazione terrestre, e ricordasse che lo stambecco è un bovide che vive oltre i mille metri e si nutre prevalentemente di vegetazione erbacea, oltre che di graminacee non appetite da altri ungulati. Poi mia moglie e io, che siamo fuori tutto il giorno, ci siamo arresi e abbiamo ingaggiato un’universitaria per «l’aiuto compiti». Costo: quindici euro l’ora. Il primo giorno, dopo tre ore (15-18, come la Prima guerra mondiale), i compiti non erano conclusi. Quarantacinque euro per un risultato parziale.

Devo confessare un profondo imbarazzo. Ho sempre considerato i genitori che creano grane ai docenti dei monumentali rompiscatole, i prodotti di punta del peggiore Sessantotto. Alle elementari ho comandato ai miei figli il più severo rispetto delle sacrali regole scolastiche. Ma ora? Ora mi domando sei sia giusto infliggere a una bambina di dieci anni una catena di montaggio da dieci-undici ore al giorno, se sia giusto impedirle lo svolgimento di un’attività fisica (Benedetta è una specie di incrocio fra Nadia Comaneci e Lindsey Vonn), se sia giusto riversare sulle famiglie l’affannoso rispetto di un programma annuale pletorico e totalmente fuori fuoco, soprattutto se sia giusto imporre a me, alla mia età, riflessioni sugli angoli adiacenti a un lato obliquo, così abilmente aggirate trent’anni fa.

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lastampa/Se il papà non riesce a fare i compiti della figlia MATTIA FELTRI

Due milioni di americani in fuga dall’uragano Matthew

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Dopo aver seminato morte e distruzione ad Haiti, l’uragano Matthew si avvicina agli Stati Uniti acquistando potenza: è tornato alla categoria 4 e presto investirà la Florida con raffiche di vento da 220-230 kmi l’ora. Lungo la costa sud orientale degli Stati Uniti ordinata un’evacuazione che interessa oltre due milioni di persone. In Florida stato di allerta per otto milioni di abitanti.

L’uragano Matthew arriva in Florida, evacuate oltre due milioni di persone

Il governatore Scott: «Questa tempesta vi ucciderà, andate via». E Hillary annulla un comizio con Obama

NEW YORK – «Questa tempesta vi ucciderà. Non c’è più tempo da perdere. Evacuate, evacuate, evacuate!». Non poteva essere più drammatico, il governatore della Florida Rick Scott, quando ieri mattina ha ordinato a un milione e mezzo di persone di scappare dall’uragano Matthew, atteso in serata sulla costa vicino a West Palm Beach. E Obama ha rinforzato l’allarme, proclamando lo stato d’emergenza federale nella regione.

Matthew è un uragano di categoria 4, che si è formato nei Caraibi e ha già ucciso 150 persone. La maggior parte, oltre 135, ad Haiti, e un numero più ridotto a Cuba e nelle altre isole colpite dalla sua furia.

Ieri sera stava risalendo dalle Bahamas verso la Florida, con venti oltre le 140 miglia orarie. Dopo aver toccato terra nella zona di West Palm Beach, i meteorologi prevedono che l’occhio del ciclone passerà sopra Cape Canaveral, cioè la sede della Nasa, alle otto di questa mattina, ora americana. Poi dovrebbe procedere verso la Georgia e la South Carolina, e perdere forza nella mattinata di domenica sull’Atlantico. Erano dieci anni, cioè da quando Wilma aveva colpito nel 2005, che la Florida non veniva raggiunta da una tempesta così forte.

Gli effetti di Matthew, e i preparativi per evitare altri danni, sono enormi. Ieri le linee aeree hanno cancellato 1.400 voli tra Miami e Orlando, e altri 1.200 saranno bloccati oggi. Anche Disney World ha chiuso ieri sera alle cinque, e tornerà ad aprire solo quando l’uragano si sarà spento sull’oceano.

Il governo di Washington è pronto ad attivare l’agenzia per la protezione civile e tutte le risorse dello Stato. Il governatore Scott ha mobilitato 2.000 soldati della Guardia nazionale, per aiutare prima l’evacuazione, e poi gli eventuali soccorsi. In totale, tra Florida, Georgia e South Carolina, le persone che hanno ricevuto l’ordine di evacuare sono due milioni e mezzo. La fuga è cominciata ieri mattina, dopo le parole del governatore, che ha aperto tutti i caselli autostradali per facilitare il traffico. In serata però i ponti sono stati chiusi, obbligando chi non era ancora scappato a cercare rifugio. Decine di negozi hanno messo le tavole alle finestre, per sostenere l’impatto.

Matthew sta avendo un effetto anche sulla campagna presidenziale: la Florida è uno degli Stati più ambiti. La Clinton ha cancellato un comizio congiunto con Obama, ma ha comprato spazi pubblicitari sul canale del meteo, che in questi casi ha sempre un aumento di ascolti. La zona presa di mira dall’uragano non è Miami, ma soprattutto Orlando, dove vivono le minoranze ispaniche non cubane che votano democratico. I candidati dovranno evitare l’impressione di sfruttare il ciclone a scopi elettorali. Ci sarà tempo per le polemiche sugli effetti del riscaldamento globale.

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‘Le Vespette’, da Venerdì 14 ottobre su ViviRadioWeb

‘Le Vespette’, da Venerdì 14 ottobre su ViviRadioWeb

Il settore giovanile della Juve Stabia come punto di riferimento, come esempio da seguire. Se vuoi conoscere tutto, ma proprio tutto quello che le giovani Vespette creano, allora non puoi proprio mancare.

Da Venerdì 14 ottobre su ViviRadioWeb, la radio ufficiale di Vivicentro.it, dalle ore 18:30, parte il nuovo format radiofonico ‘Le Vespette’, per parlare di tutte le categorie dalla Berretti all’Attività di Base. Programma che sarà condotto da Ciro Novellino, caporedattore di Vivicentro.it grazie alla collaborazione di Mario Vollono, vice direttore di Vivicentro.it. Avremo ospiti in studio, al telefono e le vostre domande.

Non ti resta che appassionarti ancora di più al mondo del calcio giovanile a tinte gialloblè!

Potrete seguire il tutto anche in diretta video su Facebook alle seguenti pagine:

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e sul contatto personale di Ciro Novellino e Mario Vollono

 

Come sempre potrete ascoltarla in diretta a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/tracce-di-lorda-azzurra

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Hysaj: “Manderò a breve un messaggio a Callejon e Reina…”

Le sue parole

Elseid Hysaj, terzino destro del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa albanese: “Sono davvero contento di giocare per la mia nazionale, spero di continuare così. Gli albanesi sono dappertutto, ci fanno sentire a casa dovunque siamo. Liechtenstein? Match difficile, perchè loro si chiudono sempre dietro e lasciano pochi spazi. La rivalità con i miei compagni spagnoli al Napoli? Adesso gli manderò un messaggio del tipo preparatevi che sta arrivando la capolista, vediamo come andrà sul campo. Il match? Questi sono i match più difficili, gli episodi possono decidere tutto ma noi siamo pronti”.

Juve Stabia, statistiche alla mano. I numeri dopo le prime sette giornate

Dopo sole sette giornate, effettivamente, è troppo presto per tirare le somme. Però, generalmente, si dice che “chi ben comincia, è a metà dell’opera”.

La Juve Stabia, dopo la mediocre stagione conclusa lo scorso maggio, ha iniziato decisamente meglio il campionato iniziato lo scorso agosto. La classifica, che vede le vespe dietro solo al duo formato da Foggia e Lecce, parla chiaro. I numeri, forse, parlano ancora meglio. Statistiche alla mano, i gialloblù sono la capolista solitaria della speciale classifica casalinga, anche se bisogna ricordare che il Foggia, in casa, ha disputato una gara in meno rispetto alle vespe. La Juve Stabia ha conquistato 12 punti sui 12 disponibili tra le mura amiche, quattro vittorie su quattro. I successi con Melfi, Messina, Siracusa e Vibonese stanno regalando il primato alla società di patron Manniello, in vantaggio sui 10 punti del Lecce e sui 9 punti del Foggia, che ha disputato solo 3 gare, però, allo Zaccheria.

Il dodicesimo in campo :D

In trasferta, invece, regna l’equilibrio con i ragazzi di Fontana che hanno racimolato 4 punti in 3 gare, frutto di una vittoria a Monopoli, un pareggio a Fondi e una sconfitta a Catania. Da migliorare è, senz’altro, il rendimento esterno. Da segnalare anche il dato delle reti fatte\subite. Anche qui, i gialloblù, possono sorridere. Miglior attacco del torneo, insieme al Lecce, con 15 gol segnati in 7 partite. Poco più di due gol a partita, in media. Ben 11, in quattro gare, quelli segnati al Menti. Una media di quasi 3 gol a partita tra le mura amiche, numeri da schiacciasassi. Sono, invece, sei le reti subite da Russo finora. La difesa non è la migliore del campionato ma è una delle migliori, nonostante su questi numeri gravino pesantemente le tre reti incassate a Catania. 5 dei 6 gol sono stati subiti in trasferta e solo in un’occasione, il Messina con Pozzebon, una squadra è riuscita a perforare Russo al Menti. Sono, quindi, quattro su sette le volte in cui Russo e il pacchetto difensivo sono rimasti inviolati. Numeri davvero importanti, soprattutto in casa. In trasferta si sta pagando qualche incertezza di troppo come quelle di Catania e Fondi e senza di esse la classifica sarebbe sicuramente diversa. Ma il calcio è così e la Juve Stabia, per ora, può e deve sorridere. Volando a Reggio Calabria con la voglia e l’intenzione di migliorare il ruolino di marcia esterno, per continuare a sognare…

Napoli, in tasferta sempre gli stessi difetti!

Lo riferisce la rosea

C’è qualcosa che non funziona come dovrebbe, lontano dal San Paolo, per il Napoli. Soltanto cinque punti sui dodici disponibili. La Gazzetta dello Sport riporta che il dato è preoccupante “perché ripropone gli stessi difetti della passata stagione. E’ un Napoli che in trasferta non sa ritrovarsi, concede punti agli avversari e alla classifica, complicandosi la vita”. Qualcosa da migliorare al più presto.

Pescara: in carcere il ladro seriale sulle autovetture

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Il 16 luglio scorso, la Squadra Mobile della Questura di Pescara aveva denunciato per ricettazione BOMBINO Vitantonio, 37 anni, pregiudicato di Trinitapoli (BAT), ma da tempo residente in provincia di Pescara, in quanto era stato trovato in possesso di un’ingente quantità di refurtiva frutto di centinaia di furti su auto in sosta, commessi nei mesi precedenti tra Pescara e Montesilvano. Oltre a due jammer (disturbatori di frequenza usati per inibire il funzionamento degli allarmi delle autovetture), erano stati sequestrati circa 300 tra portafogli, borse e borselli, circa 100 paia di occhiali da sole, 25 telefoni cellulari, 2 computer portatili, 2 palmari, decine di chiavette USB e di chiavi di autovetture, 1 valigetta contenente un set di pipe di pregio, 1 borsa da medico contenente strumentazione sanitaria, 1 macchinetta fotografica professionale, 1 robot da cucina e 15.800 euro in contanti. Quasi tutti i beni sequestrati erano stati restituiti ai legittimi proprietari.

L’attività investigativa non si è fermata ed ha permesso di ricondurre al BOMBINO la responsabilità di altri tre episodi di furto aggravato su auto e di due episodi di indebito utilizzo di carte di credito con prelievo fraudolento di denaro contante. Nei confronti del predetto, pertanto, la locale Procura della Repubblica (P.M. d.ssa Barbara Del Bono), sulla base delle risultanze prospettate dagli investigatori, ha inoltrato richiesta di misura cautelare. Il G.I.P. del Tribunale (dr. Nicola Colantonio), condividendo l’impostazione accusatoria, ritenendo sussistente la pericolosità sociale dell’indagato, e per evitare ulteriore reiterazione delle condotte delittuose, ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.

Prima di portarlo in carcere, tuttavia, gli investigatori hanno nuovamente perquisito il BOMBINO, trovandogli addosso tre frammenti di ceramica provenienti da candele di accensione per motori a scoppio. Tali frammenti sono solitamente usati dagli scassinatori per rompere i vetri delle autovetture; un chiaro indizio del mancato “ravvedimento” del Bombino. Anche in auto e presso la sua abitazione, è stata recuperata altra refurtiva. Infatti, sono stati sequestrati 28 tra borselli e portafogli; 14 borse da donna di varie marche; uno zaino di colore nero; quindici cover per telefoni cellulari; dieci paia di occhiali da solo; un registratore vocale; un lettore MP3 marca; sei calcolatrici; un telecomando per cancelli; una cuffia stereo; due Power Bank; diciassette chiavi USB; sei SD CARD; una chiave per distributori automatici; un portachiavi; una chiave di autovettura. Anche in questo caso, come avvenuto dopo il sequestro del 16 luglio u.s., la Squadra Mobile si attiverà per restituire la refurtiva ai legittimi proprietari.

Gli investigatori hanno anche sequestrato diversi grimaldelli ed arnesi atti allo scasso, tra cui una tronchesi, una forbice da elettricista e undici così detti “spadini”. Trattasi di arnesi idonei allo scasso meno “tecnologici”, ma non meno efficaci dei due disturbatori di frequenza che erano stato sequestrati a luglio.

A conclusione dell’attività investigativa, oltre all’esecuzione della custodia cautelare in carcere, il Bombino è stato denunciato e dovrà rispondere per l’ennesima volta di ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.

Le persone che negli ultimi mesi hanno subito furti sulle proprie autovetture possono recarsi in Questura, negli uffici della Squadra Mobile, per il riconoscimento e la restituzione degli oggetti.

L’Orda Azzurra torna venerdì 14 ottobre alle ore 19

L’Orda Azzurra torna venerdì 14 ottobre alle ore 19

Pausa per le Nazionali, il campionato italiano si ferma questa settimana e ripartirà la prossima con il big match Napoli-Roma allo stadio San Paolo. Per l’occasione anche L’Orda Azzurra, programma che va in onda tutti i venerdì dalla 19 alle 20 su ViViRadioWeb, la radio ufficiale di Vivicentro.it, si fermerà per poi ripartire venerdì 14 ottobre alle ore 19. Non mancate…

Giovanni Cimino: ” Reggina squadra in salute e molto agguerrita”

L’intervento del direttore Giovanni Cimino di tuttoreggina.com in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Giovanni Cimino, direttore di tuttoreggina.com; con lui si è parlato del match di domenica sera tra Reggina e Juve Stabia.

La Reggina di mister Zeman gioca con il 4-3-3, è una squadra che ultimamente subisce pochi gol. Quali sono stati i cambiamenti da inizio di stagione: La Reggina gioca adottando questo modulo, è un po’ il marchio di fabbrica in casa Zeman, ci sono stati accorgimenti tattici, ma sta di fatto che la davanti la Reggina non segna da 200 minuti circa, vale a dire nelle ultime due partite. Bene per adesso la difesa che nelle ultime apparizioni sta subendo pochi gol, e tutta la squadra sta uscendo da un periodo di crisi, visto che l’anno scorso militava in serie D e quindi è chiaro che ha dovuto concedere qualcosina anche in attacco con il solo Coralli che si sacrifica anche da rifinitore. Ancora piccoli dettagli da sistemare per il tecnico Zeman.

La Reggina ritorna tra i professionisti dopo un anno di interregionale. L’umore attuale della piazza: Dopo il fallimento della vecchia società si è ripartiti dalla serie D con un nuovo nome e quest’anno il sodalizio ha ridato alla città la vecchia denominazione con il ritorno dello storico nome al club Reggina, ridando di fatto un rinnovato entusiasmo in città alle vicende della squadra. Nota stonata riguarda il numero degli abbonamenti, non ritenuto soddisfacente da parte della società stessa, ma nonostante ciò, la tifoseria si sta comunque riavvicinando e avendo modo di apprezzare la squadra di Zeman composta da giovani calciatori, rinnovata rispetto all’anno scorso e che si sta facendo apprezzare per le soddisfacenti prestazioni anche a cospetto di squadre blasonate. La Reggina non ha perso e ne demeritato contro le rivali Messina, Cosenza e Catania, e possiamo dire certamente che è ritornato l’amore tra il pubblico e la squadra.

La Juve Stabia al Granillo troverà di contro l’ex De Bode, quest’anno che contributo sta dando alla causa?: Alessio è uno di quei pochi supestiti dell’anno scorso, squadra arrivata quarta in interregionale, non centrando l’obiettivo promozione. Quest’anno ha giocato solo contro il Fondi alla prima di campionato, ma nel complesso nonostante sia un panchinaro, è parte integrante del gruppo Zeman, nonostante non sia visto titolare dallo stesso tecnico.

Qualche news sulla formazione amaranto: Sicuramente vedremo Zeman adottare il 4-3-3, modulo utilizzato anche nel ritiro estivo. Il tecnico gioca da inizio campionato con gli stessi effettivi, quindi sostanzialmente a meno di infortuni anche contro la Juve Stabia si vedrà la squadra che ha ben figurato al “Via del Mare ” di Lecce. Non dovrebbero esserci molti cambiamenti anche perché Zeman fa poco affidamento alle riserve e ai vari giovani esordienti, non ritenuti ancora pronti da impiegarli in fase di avvio di gara. Credo che la Reggina si schiererà sempre con la stessa formazione adottando il medesimo modulo.

Domenica scorsa la Reggina ha perso in maniera onorevole contro la capolista Lecce. Che partita è stata e soprattutto come ha visto la compagine salentina: È stata una partita poco spettacolare, la Reggina ha badato a chiudere tutti gli spazi al Lecce. Certamente si poteva anche osare qualcosa in attacco, ma la mancanza in attacco e la poca brillantezza nel trovare la profondità con Coralli troppo arretrato, l’attacco non ha impensierito più di interregionale tanto i salentini. Un Lecce nel complesso poco spettacolare che ha concesso poco in difesa, bene i centrali Cosenza-Giosa, ma a tratti si è trovato in difficoltà in area di rigore a sbloccare il match, poi è chiaro che i singoli fanno la differenza, il duo Caturano, Torromino sono una garanzia per il tecnico Padalino. Credo che questo Lecce sta costruendo la sua forza partendo dalla difesa, e poi avere in rosa un capocannoniere la davanti è sempre un gran vantaggio per un club che punta decisamente alla promozione in serie B.

A Reggio Calabria come sarà attesa la Juve Stabia terza in classifica; che squadra si aspetta di vedere in campo mister Zeman: La Reggina ha una sua identità ben precisa. Zeman ci tiene moltissimo, non è la classica squadra che si chiude per poi ripartire, sia pur tecnicamente inferiore, predilige giocare palla a terra, far girare palla cercando di impensierire maggiormente gli avversari. Per adesso Zeman sta ricevendo maggiori risposte dalla fase difensiva. Credo che la Juve Stabia sarà tenuta molto in considerazione dal tecnico amaranto, e bisognerà fare attenzione a questa Reggina, una squadra in salute che fa della grinta il suo punto di forza.

Entrambe sono due squadre che giocano un buon calcio e cercheranno di imporre il proprio gioco, si sfideranno però su un campo difficile e non in perfette condizioni: Si esattamente. Purtroppo le pessime condizioni del “Granillo” rappresenta un punto dolente per la stessa società. Potrebbe essere una variabile rilevante. Contro il Cosenza il terreno disastroso ha impedito lo spettacolo. In questi giorni l’amministrazione comunale si è impegnata al fine di risolvere il problema, ma non ci è riuscita in tempi stretti per la disputa del match contro la Juve Stabia. Da questo punto di vista ci sono molte preoccupazioni, è chiaro che il terreno del Granillo penalizza squadre tecniche costruite con un’identità precisa di gioco come la stessa Reggina e Juve Stabia. Si spera almeno in buone condizioni metereologiche, altrimenti lo spettacolo sarà ridotto ai minimi termini

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