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Napoli-Spagna, affari caldi in vista di giugno: gli azzurri su Castillejo

Napoli-Spagna, affari caldi in vista di giugno: gli azzurri su Castillejo

Anche il Napoli del futuro parlerà spagnolo: ne è sicuro il quotidiano iberico Marca secondo cui il Napoli avrebbe già presentato un’offerta al Villareal per il giovane Samu Castillejo, esterno offensivo classe 95, che piacerebbe molto sia al club che a Maurizio Sarri. Gli azzurri starebbero seguendo il ragazzo da ormai due anni: ADL avrebbe avanzato una proposta di 20 milioni di euro per accaparrarsi il calciatore.

VIDEO ViViCentro – Berretti, Panico: “Non era facile, che caldo. Catanzaro? Chiudiamo i giochi!”

VIDEO ViViCentro – Berretti, Panico: “Non era facile, che caldo. Catanzaro? Chiudiamo i giochi!”

La capolista se ne va, è proprio il caso di dirlo. Vince e convince la Juve Stabia, categoria Berretti, allenata da Domenico Panico. Lo fa per 3-0 contro la Casertana grazie ai gol di Chirullo, Mauro e Del Prete. Sono 8 i punti di vantaggio sul Catania, già a Catanzaro può arrivare la certezza matematica del primo posto. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Panico.

dal nostro inviato, Ciro Novellino

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Hysaj: “Juventus, possiamo battere chiunque. Bisogna stare tranquilli”

Hysaj: “Juventus, possiamo battere chiunque. Bisogna stare tranquilli”

Al termine di Italia-Albania, Hysaj, difensore azzurro, è intervenuto ai microfoni di Sky, dichiarando: “Abbiamo creato tre occasioni da gol. Contro grandi squadre come Italia e Spagna se non segni c’è difficoltà. L’Italia è una grande squadra, ha grande potenziale. È stata una bella gara fino a un certo punto, poi ci ha penalizzato anche l’arbitro. Per me è stato bello sfidare l’Italia, la conoscevo un po’ meglio degli altri. Ovviamente sono scontento per il risultato. Napoli-Juventus? Abbiamo dimostrato di poter battere chiunque. Bisogna andare in campo tranquilli e sereni, stando attenti a certi dettagli”.

ADL pensa ad Andrea Abodi: il pres.azzurro chiama l’ex presidente della serie B

ADL pensa ad Andrea Abodi: il pres.azzurro chiama l’ex presidente della serie B

Rivoluzione azzurra: il Napoli pensa ad Andre Abodi per rafforzare la dirigenza azzurra. Il presidente partenopeo avrebbe apprezzato il lavoro svolto dal candidato alla presidenza FIGC in serie B, contribuendo a rilanciare il campionato cadetto. A riportalo, il Mattino.

Berretti, Juve Stabia-Casertana 3-0: il tabellino del match

Berretti, Juve Stabia-Casertana 3-0: il tabellino del match

La capolista se ne va, è proprio il caso di dirlo. Vince e convince la Juve Stabia, categoria Berretti, allenata da Domenico Panico. Lo fa per 3-0 contro la Casertana grazie ai gol di Chirullo, Mauro e Del Prete. Una gara giocata bene dal primo all’ultimo minuto, mai in pericolo, mai un tiro verso la porta dell’inoperoso Riccio. Gara straordinaria del debuttante Francesco Casella, perfetto in ogni intervento, preciso nella lettura e vicino al gol in due occasioni, come in occasione del vantaggio firmato Chirullo. Sono 8 i punti di vantaggio sul Catania, già a Catanzaro può arrivare la certezza matematica del primo posto.

Così in campo:

JUVE STABIA – Riccio, Rubino, Scognamiglio, Mauro, Bisceglia (Matassa), Casella, Sorrentino, Vecchione (Spavone), Chirullo, Servillo, Langella (Del Prete). A disp. Borrelli, Berci, Diomaiuta, Sorrentino. All. Panico.

CASERTANA – Nunziata, Musella, Naso, Santoro, Gioventù, Persico, Passeri (Giorgio), Grieco, Fetta (Minale), Manco (Accardo), Di Nardo. A disp. Antico, Corrado, Alfano, Lamella. All. Esposito.

AMMONIZIONI – Grieco (C), Mauro (J), Matassa (J)

ESPULSIONI

GOL – 36′ Chirullo (J), 48 Mauro (rig. J), 68′ Del Prete (J)

dal nostro inviato, Ciro Novellino

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CASTELLAMMARE – La Villa Comunale riconsegnata alla Città

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Riapre la villa il primo tratto di Villa comunale di Castellammare. Il giorno che tanti stabiesi avevano cerchiato di rosso sul calendario è finalmente arrivato. Questa mattina, il protocollo ufficiale ha voluto alle 10, il lungomare stabiese è stato ufficialmente riconsegnato, per il primo tratto, alla Città ed ai cittadini stabiesi.

La villa si presenta con un look decisamente diverso da quello con il quale, circa due anni fa, si era congedata: spazi meno geometrici ed ambienti più dinamici sono il tratto distintivo del nuovo lungomare.

Spiccano le tante chiacchierate “poltrone” in cemento vista mare, apprezzatissime dai cittadini e subito testate da adulti e bambini. La novitá più apprezzata dai bambini è stato, forse, il collegamento immediato tra villa e spiaggia; il nuovo progetto rende un “tutt’uno” la passeggiata con la spiaggia, permettendo ai cittadini di camminare tanto sul cemento della villa che sulla spiaggia.

La star della villa è il vogatore, rimesso a nuovo e che torna a remare fiero tra gli zampilli della fontana finalmente funzionante.

Le parole del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e del Sindaco, Antonio Pannullo, sono un mantra ed un ammonimento che gli stabiesi dovranno sempre tenere ben presente: la villa è la casa degli stabiesi, è il tratto maggiormente caratteristico di Castellammare e solo con un rispetto ed una cura costante questo splendido lungomare potrà essere preservato.

Le impressioni dei cittadini sono diverse fra loro: c’è chi sottolinea la mancanza di una pista ciclabile o di una “striscia” riservata a chi fa jogging, c’è chi si improvvisa capocantiere e nota piccole imperfezioni qua e là, c’è chi vorrebbe qualche fontanella in più, c’è chi è entusiasta.

Ferme restando le opinioni dei tanti cittadini, l’immagine che ci ha colpito di più è stata quella di una anziana signora che, seduta su una delle nuove poltrone in cemento, al telefono ha urlato, commossa, al suo interlocutore: “è uno spettacolo!!! Non credevo di vederla davvero..”. Nelle parole della signora ci sono tutta l’ansia e la delusione provata dai cittadini in questi lunghissimi due anni di lavori colmi di intoppi, miste all’emozione ed alla gioia della giornata di oggi.

Certamente si attende che tutta la villa possa tornare ad essere il lungomare più bello d’Italia, ma quello di oggi è un punto di partenza, una rinascita, per Castellammare. Una città che poco a poco comincia a riprendersi la sua identità; ci sono tanti altri settori in cui intervenire e quello di oggi deve essere solo il primo, fondamentale, passo. Che questo sia solo la prima di tante giornate di festa: Bentornata Castellammare!

Raffaele Izzo

Eccellenza-Barano,Mister Billone Monti:”Contro la Neapolis ci vorrà lotta,grinta e agonismo”

 Di Simone Vicidomini

 

Il Barano oggi pomeriggio sarà atteso da un match decisivo per la salvezza contro la Neapolis di Peccerella. La formazione di Mister Monti in questo 2017 ha raccolto appena 3 punti in tre pareggi e non ha ancora vinto una partita. C’è da dire anche che le prestazioni sono state ottime ma spesso si sono perse partite e punti per strada per errori in fase difensiva. I bianconeri non sono ancora del tutto salvi,ma grazie a un girone di andata davvero eccezionale,al momento possono stare sereni per il distacco in classifica con un ampio margine di punti. Nel gara di oggi sarà dunque fondamentale riuscire a vincere contro la Neapolis,anche per mettere a distanza ancor di più la squadra napoletana da un possibile play-out,come ha dichiarato ai nostri microfoni “Billone Monti”:” Tutte queste ultime cinque partite sono importanti. La Neapolis,vista la classifica,è una squadra che ha avuto problemi sin dall’inizio del girone di andata,anche se poi si è rinforzata e ha fatto qualche buon risultato. Noi abbiamo da parte nostra l’obbligo di affrontare la gara in un certo modo,perchè per loro è l’ultima spiaggia sia per ridurre il gap di 10 punti,sia per cercare di arrivare al terzultimo posto dove c’è il Volla. Noi dobbiamo andare lì,al di là della assenze,a fare ciò che i ragazzi stanno facendo,visto che le partite dimostrano che giochiamo in un certo modo. Siamo una squadra che costruisce,fa gioco,fa gol,ma c’è sempre il problema che subiamo troppo,come diciamo da tempo”. Il tecnico del Barano tiene a sottolineare che sarà importante tenere sotto controllo le energie e il nervosismo e non cadere nelle possibili provocazioni della squadra napoletana.” Stavolta ci vorrà anche lotta,grinta e agonismo,ma anche nervi saldi perchè prevedo una partita dove ci possono essere ammonizioni ed espulsioni per comportamenti particolari. Questo tipo di partite,sentite sotto certi aspetti,portano anche all’arrivo di certe sanzioni”. Una paura che teme il tecnico bianconero non è quella verso gli avversari,ma verso la sua squadra. Il Barano come già detto nel girone di ritorno ha raccolto appena 3 punti in soli tre pareggi,con ottime prestazioni ma spesso si è trovato perdere punti per strada per i tanti errori in fase difensiva.”Anche in altre partite,non è che temevo gli avversari. Più che altro mi hanno fatto paura le nostra disattenzioni, i nostri errori individuali su alcune situazioni. Tuttavia ,ripeto i ragazzi le gara se le sono giocate sempre in un certo modo. Con il Savoia abbiamo fatto tre gol e abbiamo pareggiato,con il Forio ne abbiamo fatti due e abbiamo pareggiato lo stesso,mentre con l’Afragolese ne abbiamo fatti due e abbiamo perso. Si tratta di una squadra che ha sempre giocato la sua partita,ma su alcune disattenzioni prende gol,quindi temo più i miei che gli altri”. Mister Monti preferisce guardare i risultati in casa sua,visto che comunque il Barano avrà ancora la possibilità di giocare gli scontri salvezza con Neapolis,Casagiove e Pimonte. Il tecnico degli aquilotti pensa soltanto a ritornare alla vittoria. “Non possiamo pensare ai punti degli altri se in queste partite facciamo dei punti importanti. Se non si fanno punti e si continua a steccare,ci sarà il ritorno di tante squadre al momento sotto di noi”. Per quanto riguarda le formazione che scenderà in campo non ci dovrebbero essere grandi sorprese,come dichiara lo stesso Monti:”Accurso e Cantelli non saranno della partita,Sogliuzzo ha un piccolo problema al ginocchio,che però soffre già da una decina di giorni. C’è qualche leggero acciacco a livello di influenza,come Lubrano,che non si sentiva tanto bene,lo stesso De Simone,ma credo che quelli che non ci saranno di sicuro saranno Accurso e Cantelli”.

Da oltre venticinque anni il Catanzaro non vince Castellammare. Tutti i precedenti

Nella scorso campionato fu pari tra gialloblù e giallorossi

Stabia e Catanzaro, si sono affrontate in gare di campionato quattro volte al “vecchio San Marco” di Castellammare di Stabia, i calabresi hanno vinto una sola volta (a tavolino), mentre una sola vittoria per lo Stabia e due pareggi. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1931 / 1932 – Campionato Nazionale di I° Divisione girone ‘ F ‘

22 maggio 1932 – 15° giornata di ritorno: STABIESE – CATANZARESE 0 – 2. (gara persa a tavolino per rinuncia).

– 1948 / 1949 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

22 maggio 1949 – 17° giornata di ritorno STABIA – CATANZARO 2 – 1.

– 1949 / 1950 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

11 dicembre 1949 – 12° giornata d’andata: STABIA – CATANZARO 1 – 1 calabresi in vantaggio ad inizio ripresa con Pallaoro, dopo dieci minuti ci fu il pareggio stabiese dell’attaccante Bruno GERZELLI.

– 1950 / 1951 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

8 aprile 1951 – 10° giornata di ritorno: STABIA – CATANZARO 1 – 1.

Juve Stabia e Catanzaro, si sono affrontate in gare di campionato sei volte al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, una vittoria dei calabresi e quattro dei campani, l’unico pari è quello della scorsa stagione. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1991 / 1992 – Campionato Nazionale Serie C2 girone ‘ C ‘

26 gennaio 1992 – 19° giornata d’andata: JUVE STABIA – CATANZARO 0 – 1 la rete della vittoria dei giallorossi fu realizzata da Minisi.

– 1992 / 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

14 marzo 1993 – 5° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 2 – 1 (arbitro Fiorenzo Treossi di Forlì) le tre reti tutte nella ripresa, aprì su calcio di rigore il terzino Silvio GORI, pareggiarono i giallorossi con Guzzetti e il gol vittoria fu siglato dal bomber Giorgio LUNERTI.

– 2000 / 2001 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

25 marzo 2001 – 10° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 2 – 1 (arbitro Daniele Lambertini di Cesena) la doppietta stabiese fu realizzata dall’attaccante Cosimo NOBILE nei primi dieci minuti della ripresa, poi a cinque dalla fine jonici in gol con Caggianelli.

– 2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘

21 febbraio 2010 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 0 (arbitro Filippo Merchiori di Ferrara) Pasquale OTTOBRE regalò la vittoria alle vespe.

– 2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

10 gennaio 2015 – 1° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 0 (arbitro Marco Mainardi di Bergamo) per le vespe andò a segno Francesco NICASTRO oltre il novantesimo minuto.

– 2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

31 gennaio 2016 – 3° giornata di ritorno: JUVE STABIA – CATANZARO 1 – 1 (arbitro Riccardo Panarese di Lecce) a fine tempo giallorossi in gol con Patti, pareggio gialloblù ad inizio ripresa di Abou DIOP.

Giovanni Matrone

Turi a Le Vespette: “Non conta il risultato, tireremo le somme alla fine in tutte le categorie”

Le sue parole

A ‘Le Vespette’, programma dedicato al settore giovanile della Juve Stabia, è intervenuto il direttore Alberico Turi:

“La festa dell’ attività di base tenutasi in settimana è stata davvero bella per il calore e l’ attaccamento nei confronti della Juve Stabia. A tutti questi ragazzini auguro che i nostri colori rimangano impressi nel cuore. Un augurio particolare a Ettore Ruggiero alle prese con un problema al ginocchio”.

Su Antonio Todisco: “Il suo è un problema legato alla crescita, lo stesso di Ruggiero. Il ragazzo è alto circa 1,86 mt, grazie al lavoro svolto da Rossi e Vincenzo Esposito sta compiendo passi da gigante. Speriamo che questo problema possa superarlo nel più breve tempo possibile”.

Torna in campo la Berretti, arriva la Casertana al Romeo Menti…
“Un match importante, non bisogna mai sottovalutare l’ avversario e a maggior ragione la Casertana visto che si tratta di un derby. Tutti vogliono fare bene contro noi, ci saranno diversi ragazzi che prima militavano tra le nostre fila. Ragazzi che sono stati in prova da noi ma che purtroppo non abbiamo potuto inserire nelle nostra rosa. Questo non per mancanza di bravura ma per una questione di numero”.

La squadra di mister Panico ha la media punti più alta tra tutti i campionati Berretti…
“Queste statistiche per me non fanno testo. A me interessa la crescita dei ragazzi come ho ribadito tante volte. E’ chiaro che questi numeri possono far piacere ma in un settore giovanile ciò non conta nulla. Conta la crescita dei ragazzi”.

Diomaiuta e Casella tra i convocati di Panico…
“Due ragazzi eccezionali di grande prospettiva. Casella ha la capacità di leggere le traiettorie, sa uscire bene palla al piede ed è straordinario in fase di impostazione. Diomaiuta è attento nella marcatura, negli anticipi ed è veloce nei recuperi. Due ragazzi che si compensano l’ uno con l’ altro, se saranno chiamati in causa svolgeranno il proprio dovere. Di sicuro non faranno rimpiangere chi è assente”.

Su Dan Berci:
“Il ragazzo sta recuperando ma non è ancora pronto per un eventuale impiego dal primo minuto. E’ ancora i fase di recupero, la convocazione è arrivata per farlo stare insieme ai compagni. Non vogliamo rischiare schierandolo dall’ inizio”.

Gli Under 15 di Belmonte qualificati ai play off con tre turni di anticipo, basta un solo punto per la certezza del primo posto…
“Non conta il risultato, dobbiamo affrontare queste tre partite con il massimo rispetto. Alla fine tireremo le somme”.

In 19 gare giocate, la squadra di Belmonte ha subito solo 8 reti. La crescita del gruppo parte da dietro…
“La forza di questo gruppo è la difesa, non dimentichiamo che abbiamo Esposito e Annibale in Nazionale. Lo stesso possiamo dire di Costanzo e Selvaggio a centrocampo. Con ciò non voglio togliere nulla a nessuno. In Nazionale sarebbero potuti andare benissimo anche Zaccariello, Boccia, De Blasio. E’ una squadra formata da ragazzi che danno il massimo, è giusto che raccolgono anche dei risultati. Per quanto riguarda le difficoltà dell’anno scorso devo dire che è stata solo colpa mia. Ho sbagliato qualche scelta tecnica, quest’ anno ci siamo rifatti alla grande con Magone e Belmonte. Forse curiamo l’ aspetto difensivo in un modo particolare, chissà può essere anche fortuna la nostra. Il lavoro parte dall’ attività di base, potremmo dire che è il lavoro di Mainolfi che viene avanti nel tempo. Saby è un ragazzo eccezionale ben inserito nel mondo del calcio. Allo stesso tempo è il più umile del mondo, a volte sono io a doverlo spronare. Questo non perché non sia capace, caratterialmente sa benissimo quelle che sono le gerarchie e le rispetta. Non c’è nessuno che possa insegnargli qualcosa, è nato pane e pallone”.

Su Dario Pistola…
“Molto probabilmente farà parte in pianta stabile degli Under 17. Giocherà con Del Prete, Esposito, Capasso, De Luca. Chiaramente tutto dipende dall’ accordo tra i rispettivi tecnici, noi operiamo in modo democratico e collettivo cercando di non rompere determinati equilibri. Tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile a partire da me”.

Daniele è stato aggregato alla Berretti. Potrebbe far parte degli Under 17 durante i play off?
“Tutto è possibile, bisognerà vedere come si svolgeranno le prossime giornate e dove ci sarà maggior bisogno. Daniele è un ragazzo pronto, a breve avrò un incontro con tutti i tecnici per fare determinate valutazioni. Programmeremo la fase dei play off, sarà ancora una volta un lavoro di equipe”.

Terzo posto in classifica a più tre sulla Sambenedettese per gli Under 17. La settimana prossima contro il Monopoli sarà la partita più importante?
“Gara importante che non so ancora dove si disputerà. Difficile che il match possa essere anticipato al sabato, di domenica dobbiamo lasciare il Menti alla prima squadra. Ecco perchè avevamo pensato di anticipare la gara ma l’ allenatore del Monopoli ha rotto un po’ le uova nel paniere. Cercheremo comunque un campo che esalti le nostre caratteristiche e che possa metterli in difficoltà. Giocare nel nostro stadio era molto importante per noi, cercheremo comunque di ovviare a questo fattore”.

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F1, Gp Australia: Hamilton in pole

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GP Australia: secondo miglior tempo per Vettel, in seconda fila Bottas e Raikkonen

F1, Gp Australia: Hamilton in pole

MELBOURNE – Due i verdetti che arrivano da Melbourne (GP Australia) dopo le prime qualifiche della stagione. Il primo: la Mercedes è ancora la macchina da battere. Il secondo: la Ferrari ha fatto un ottimo lavoro, ha recuperato molto del gap che aveva lo scorso anno e, di fatto, ha raggiunto l’obbiettivo che si era preposta: quello di spaventare la Mercedes. A dire la verità ci sarebbe anche un terzo verdetto e riguarda Bottas. Il finlandese chiamato a sostituire Rosberg ha fatto troppi errori nei momenti decisivi e con la Ferrari in queste condizioni è rischiosissimo per il mondiale Costruttori visto che a Maranello hanno due piloti fortissimi (almeno sulla carta, visto che Raikkonen ha deluso almeno quanto Bottas, rimediando alla fine sei decimi dal compagno di squadra, un distacco poco giustificabile).

Il sabato australiano era cominciato con una grande notizia per la Ferrari e per il motorsport italiano, tutto: il pilota Sauber Pascal Wehrlein è stato costretto a dare forfait – ancora non si è ristabilito del tutto dall’incidente avuto quest’inverno alla Race of the champions – e così il team svizzero ha chiamato il pilota italiano Antonio Giovinazzi, terza guida della Rossa. Domani sarà il primo pilota italiano al via di una gara di Formula 1 dopo cinque anni.

La buona giornata della Rossa è continuata poi con la terza sessione di prove libere. Un’ora di lavoro in pista durante la quale è stato chiaro a tutti che le impressioni invernali erano fondate, che la macchina è veloce e che Vettel si trova a suo agio. Qualche difficoltà invece l’ha trovata Hamilton che, rientrato ai box, si è lamentato con i meccanici di una macchina un po’ troppo scivolosa.

L’intervento del box Mercedes è stato efficace. Tornato in pista per la qualifica, Hamilton è stato capace di trovare sempre il tempo, finendo con lo staccare Vettel di quasi tre decimi. Una distanza di sicurezza, si potrebbe dire. Anche perché ottenuta su un circuito tutto sommato corto.

La Ferrari è comunque molto vicina. Molto di più di quanto ci si potesse aspettare solamente tre mesi fa. “Sono molto soddisfatto del mio giro – sorride Vettel di colpo tornato alle sensazioni del 2015 – Soprattutto di come l’ho chiuso, un po’ di meno di come è cominciato, ho perso molto tempo per un mio errore. Non credo che comunque avessimo il potenziale per fare la pole. Però domani in gara qualcosa la possiamo dire”.

L’impressione è che, al di là di come andrà la gara di domani, a Maranello dovranno stare attenti a non ripetere gli errori della scorsa stagione. Anche un anno fa, qui a Melbourne, le Rosse andarono piuttosto bene, poi però si persero per strada.

larepubblica/ F1, Gp Australia: Hamilton in pole – MARCO MENSURATI

Trattati Roma, in Campidoglio l’arrivo dei 27 capi di Stato

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I 27 leader europei nella sala degli Orazi e Curiazi, davanti al documento originale del ’57, firmeranno un testo chiamato a restituire slancio nei prossimi 10 anni all’integrazione europea anche con Paesi che vanno avanti a piccoli gruppi, l’Europa a più velocità, come avvenuto per euro e Schengen

ROMA – I leader europei sono arrivati in Campidoglio per firmare la dichiarazione di Roma. A 60 anni dal Trattato di Roma, l’Europa è in città, a rinnovarsi, a farsi bella.

Nella sala degli Orazi e Curiazi, davanti al documento originale protetto in una teca del Trattato siglato a Roma nel 1957, ad aspettare la firma dei 27 c’è la Dichiarazione di Roma, un testo chiamato a restituire slancio nei prossimi 10 anni all’integrazione europea anche con Paesi che vanno avanti a piccoli gruppi – l’Europa a più velocità o delle cooperazioni rafforzate – come avvenuto per euro e Schengen.

I leader dei paesi europei – che ieri hanno incontrato papa Francesco – dopo la commemorazione solenne dei Trattati, andranno al Quirinale dove alle 13,30 saranno ospiti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Intorno a loro la Capitale, che si è svegliata sotto al sole, è sotto strettissima sorveglianza. Cinquemila uomini delle forze dell’ordine tra le vie, e servizi che monitorano eventuali tentativi di infiltrazione da parte di terroristi, per scongiurare qualsiasi rischio di attentato, dopo l’attacco a Londra l’allerta è massima. I cieli sopra Roma sono chiusi.

MAPPA ZONE DI SICUREZZA, CORTEI E SIT-IN

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Papa Francesco in visita a Milano

Arrivato poco dopo le 8 nell’aeroporto di Linate, avvolto dalla nebbia, il Papa è accolto dal cardinale Scola e dalle istituzioni. Primo fuori programma con il saluto ai fedeli dietro le transenne. Trasferimento alle “Case bianche”: ad attenderlo dall’alba circa 10mila persone

Francesco arriva a Milano, prima tappa nelle periferie

CITTÀ DEL VATICANO – 9.05 – Sul piccolo palco allestito nel piazzale delle Case Bianche, si intona il ritornello di “Jesus Christ you are my life”, mentre Papa Francesco compie un giro sulla papamobile per salutare i fedeli presenti. Intanto sventolano bandiere di vari Paesi del mondo. Il Pontefice scende poi dalla vettura e si dirige ad abbracciare personalmente i disabili e gli ammalati, le famiglie rom e immigrate. Salito sul palco, dove è posizionata una statua della Madonnina, Bergoglio riceve i doni da alcuni bambini, tra cui una stola, e rivolge un saluto ai presenti che ringrazia per «l’accoglienza calorosa». Sono queste le prime parole che pronuncia durante la sua visita a Milano.

8.37 – Cori e applausi all’arrivo del Papa, alle 8.37, alle “Case Bianche” nel Quartiere Forlanini, luogo periferico costruito intorno agli anni ’70 e oggi abitato da oltre 420 famiglie per un totale di poco più di 1.100 persone, italiane e straniere. Il primo a salutare il Pontefice è don Augusto Bonora, parroco di San Galdino, dove si svolge il primo appuntamento della visita. Francesco si ferma poi coi presenti nella piazza, alcuni piangono, altri gridano: “Grazie per non dimenticarci mai”. Quindi, accompagnato dal cardinale Scola, si reca negli appartamenti di tre famiglie: due anziani Dorotea e Stefano di 81 e 82 anni; una coppia musulmana originaria del Marocco, Mlhoual e Tardane, con i loro tre bambini e un disabile gravissimo assistito dai parenti.

8.25 – Lasciato l’aeroporto di Milano-Linate, Francesco si trasferisce in auto nelle “Case Bianche”, zona di periferia di via Salomone-via Zama, dove si svolge il primo appuntamento della giornata nella parrocchia di San Galdino. Circa 10mila persone sono in attesa dell’arrivo del Vescovo di Roma dalle prime luci dell’alba con sciarpe bianche e gialle (i colori del Vaticano) e cartelloni realizzati appositamente per la visita. Francesco visiterà tre famiglie in condizioni di disagio sociale.

8.15 – Papa Francesco è arrivato a Milano. Partito questa mattina alle 7 dall’aeroporto di Roma-Ciampino, l’aereo con a bordo Bergoglio è atterrato intorno alle 8.15, con qualche minuto di ritardo, a Milano-Linate. Ad accogliere il Pontefice è una città avvolta nella tipica nebbia ma in un clima di festa alimentato dai rintocchi delle campane delle 1.107 parrocchie dell’arcidiocesi. Allo scalo dell’aeroporto sono presenti l’arcivescovo Angelo Scola e i rappresentanti delle istituzioni: il sindaco Beppe Sala, il governatore lombardo Roberto Maroni, la prefetta Luciana Lamorgese. Ma è presente anche un nutrito gruppo di milanesi che dietro le transenne grida i tipici “W il Papa” o “Francesco, Francesco”. Primo fuori programma di Bergoglio che, prima di entrare nella macchina che lo porterà alle Case Bianche, si avvicina a loro per salutarli, abbracciarli e stringere le mani, intrattenendosi in particolare con i fedeli disabili.

Il programma della visita di Papa Francesco 

Guarda la diretta TV

lastampa/ DIRETTA A CURA DI SALVATORE CERNUZIO

Folata Di …. Democrazia (Lo Piano – Saintred)

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Sono passati 6 anni dalla conclusione della guerra in Libia, la deposizione di Gheddafi non ha portato nel Paese quella folata di Democrazia tanto osannata dalla coalizione dei 19 Stati che presero parte al conflitto.

I combattimenti iniziati nel Marzo 2011, cessarono nell’ottobre dello stesso anno in seguito alla morte del Rais: l’immenso Paese che avrebbe dovuto rappresentare per il Mondo intero un modello di Democrazia, oggi risulta avere 2 Governi, 2 Parlamenti. 140 tribù, 230 milizie armate.

A queste forze in campo, bisogna aggiungere le tante migliaia di combattenti che “operano” sotto la bandiera del Califfato, altra spina nel fianco per un Paese dove regna un grande caos sia dal punto di vista politico che economico e militare.

Oggi la Libia rappresenta uno Stato fallito, le varie tribu’ che hanno rappresentano il passato, sono le stesse che hanno rotto quel “patto” che e’ stato uno dei pilastri fondamentali del quarantennale potere di Muammar Gheddafi.

Problema dei profughi :

Una parte di questo martoriato Paese, e’ un ‘territorio imbuto” un carcere a cielo aperto, dove vi “stazionano” per periodi piu’ o meno lunghi migliaia di disperati in attesa di essere trasferiti (tramite il pagamento di enormi somme di denaro), via mare sulle coste siciliane. Questo fiorente “traffico” e’ gestito dai mercanti di morte, criminali che per spietatezza non hanno nulla da invidiare agli Jihadisti.

In un reportage di Lucia Goracci, giornalista Rai, si e’ potuto vedere come gli scafisti fossero in combutta con i gendarmi libici, che hanno gli permesso di scorazzare indisturbati a pochi metri delle loro motovedette. Bisogna ancora aggiungere che queste piccole ma veloci imbarcazioni degli scafisti erano armate di tutto punto, una grossa mitragliatrice faceva bella mostra sulla loro prua. Tutto questo avveniva mentre un barcone di 50 disperati veniva intercettato e scortato verso il porto di Tripoli.

C’e’ da chiedersi che fine faranno? sicuramente la stessa fine di tutti coloro che non avranno mai piu’ la possibilita’ di trovare l’anelata salvezza sui barconi della morte.

Lo Piano – Saintred

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Koulibaly: “Mi piacerebbe giocare in Premier, ma testa al Napoli”

Koulibaly: “Mi piacerebbe giocare in Premier, ma testa al Napoli

Ai microfoni di Talk Sport, è intervenuto Koulibaly, difensore del Napoli, il quale ha dichiarato:  “Non posso parlare di questo adesso, ma mi farebbe piacere giocare in Premier League, ora devo pensare al Napoli. Nel futuro non si può mai sapere, ora sono concentrato sul mio club. Vedrò nella prossima stagione cosa fare, non posso parlarne adesso. Credo che resterò a Napoli ma non si sa mai, vedremo”.

De Magistris querela sindaco di Cantù che ora dice: Napoli splendida, mi scuso (VIDEO)

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“Una fogna infernale” queste le parole usate dal sindaco Claudio Bizzozero per descivere la città di Napoli sul proprio Facebook contrapponendosi alla linea politica del leader leghista Matteo Salvini che ha dichiarato dagli schermi di Quinta colonna su Rete 4: “Napoli è casa mia”. Ed è scoppiato il caso che ha aperto le porte a infinite discussioni sui social, querela di De Magistris e innumerevoli altre dichiarazioni dello stesso Bizzozero.

IL VIDEO REALIZZATO DALLA NOSTRA REDAZIONE

De Magistris querela sindaco di Cantù per post su Napoli

Vergognoso che un eletto dal popolo si permetta linguaggio simile

Napoli, 22 mar. (askanews) – Il Comune di Napoli querela per diffamazione il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, per il contenuto di un post su Facebook nel quale ha definito la città partenopea “fogna infernale”. A darne notizia, in una nota, il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris. “Già ieri pomeriggio, nell’immediatezza della notizia del delirante post del sindaco di Cantù, ho convocato nel mio ufficio il capo della nostra Avvocatura municipale per conferire ampio mandato per presentare all’autorità giudiziaria querela per diffamazione – ha spiegato il sindaco – . Ne do notizia solo oggi perché credevo che le parole di questo personaggio non meritassero una ribalta mediatica, che sta ora montando, ma solo gli atti formali della nostra Avvocatura e le aule di un tribunale per vederlo condannato al più presto”. “E’ davvero vergognoso che – ha proseguito de Magistris – un eletto del popolo possa permettersi di usare un linguaggio simile nei confronti della nostra città. La rozzezza umana di fronte alla nostra cultura e alla nostra bellezza. Prima di parlare di Napoli il Sindaco di Cantù prenda una brocca d’acqua pubblica bene comune e si sciacqui la bocca”, ha concluso il sindaco.

Bizzozero, ho voluto accendere riflettori su Italia Paese fallito

NAPOLI, 23 MAR – ”Napoli è una città splendida. Ho utilizzato Napoli per accendere i riflettori sull’intera Italia che è un Paese fallito, che ha tutte le caratteristiche che ho scritto nel post e non certo a causa del fatto che i napoletani sono geneticamente connaturati a un modo di essere. Ho usato un modo sbagliato, provocatorio e me ne scuso”. Lo ha detto il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozzero, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, parlando del post che aveva pubblicato sulla sua pagina facebook due giorni fa in cui definiva, tra le altre cose, ”Napoli una fogna”. Bizzozzero, la cui pagina facebook è stata bloccata, ha affermato che ”Napoli è l’emblema della condizione dell’Italia, è la punta avanzata e le altre città la seguono a ruota. Il presente dell’Italia e di Napoli è infernale. L’Italia è una fogna e il problema dell’illegalità – ha aggiunto – non è solo di Napoli, ma di tutti noi e la causa è uno Stato che ha distrutto prima il Meridione e ora anche il Settentrione”.

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vivicentro/De Magistris querela sindaco di Cantù che ora dice: Napoli splendida, mi scuso
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Berretti, Juve Stabia-Casertana, i convocati di Panico: segui la diretta su ViViRadioWeb

Berretti, Juve Stabia-Casertana, i convocati di Panico

Torna in campo la capolista Juve Stabia, categoria Berretti. La squadra di mister Domenico Panico affronta i pari età della Casertana con qualche problema di formazione viste le diverse squalifiche. Segui al diretta su ViViRadioweb dalle ore 11:15.

La lista completa:

Borrelli, Sorrentino A, Riccio, Rubino, Diomaiuta, Bisceglia, Casella, Berci, Scognamiglio, Mauro, Vecchione, Spavone, Sorrentino F, Servillo, Del Prete, Langella, Chirullo, Matassa.

a cura di Ciro Novellino

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Buon compleanno Europa (Celso Vassalini)

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Buon compleanno Europa (Celso Vassalini)

L’Unione Europea celebra in questo mese il sessantesimo anniversario del Trattato di Roma. I motivi per festeggiare sono indubbiamente tanti. Dopo secoli di guerre, sconvolgimenti politici e uccisioni di massa, per l’Europa si è aperti un periodo di pace e di democrazia. L’Europa torna a discutere di sé stessa. Se si ipotizzano forme diverse di integrazione, va evitato il rischio di ricadere nel modello intergovernativo. Mentre nell’Eurozona serve un equilibrio più ragionevole tra necessità di ridurre e quella di consentire una crescita più omogenea. “Non bisogna arrendersi a una narrazione negativa. Oggi serve più Europa sociale e più investimenti per la crescita e il lavoro, con l’obiettivo di andare verso un più efficace rafforzamento dell’Unione ed evitare qualsiasi sentimento di disgregazione. Un progetto europeo che, a partire da ‘visioni lungimiranti’, abbia il coraggio di ritrovare quella forza e quella efficacia necessarie ad affrontare le rinnovate sfide alle quali è sottoposto. Concordo al Manifesto per gli Stati Uniti d’Europa, perché tutti abbiano la consapevolezza che il nostro impegno a sostegno di questo progetto europeo, infatti, è un progetto inclusivo che ha saputo garantire e tutelare per decenni i diritti e le opportunità di diverse generazioni, portando pace e sicurezza e migliorando la qualità della vita di tutti, senza distinzione tra Nord e Sud, centro e periferia. Da  questi principi occorre ripartire per far sì che questa visione ‘sociale’ dell’Europa s’imponga come centrale nel dibattito della politica e delle istituzioni dell’Unione. Un’aspirazione ambiziosa alla quale l’Italia dovrà continuare a dare il proprio fondamentale contributo, perché solo così – e non con gli opposti sentimenti nazionalistici – potremo assicurare il benessere della nostra popolazione e sostenere chi è più in difficoltà.

“Ed è importante riprendere i fili di questo discorso, proprio in occasione della celebrazione dei sessant’anni dalla firma dei Trattati europei. Da quella data è cambiato il mondo e si è profondamente modificato anche il nostro Paese: per rispondere alle nuove sfide è necessario un cambio di rotta. Spetta anche a noi come Italia cambiare l’agenda politica dell’Europa, per mettere a punto un nuovo welfare per favorire l’inclusione sociale e l’accoglienza dei profughi. Tutto questo per riprendere un rapporto di fiducia con i cittadini e riavviare il processo verso l’integrazione politica perché altrimenti saremmo condannati all’irrilevanza e alla marginalizzazione”. Un breve passaggio di papa Francesco durante la visita al Parlamento europeo. Signor Presidente, Signore e Signori Vice Presidenti, Onorevoli Eurodeputati, Persone che lavorano a titoli diversi in quest’emiciclo, Cari amici, Eurodeputati, è giunta l’ora di costruire insieme l’Europa che ruota non intorno all’economia, ma intorno alla sacralità della persona umana, dei valori inalienabili; l’Europa che abbraccia con coraggio il suo passato e guarda con fiducia il futuro per vivere pienamente e con speranza il suo presente. È giunto il momento di abbandonare l’idea di un’Europa impaurita e piegata su sé stessa per suscitare e promuovere l’Europa protagonista, portatrice di scienza, di arte, di musica, di valori umani e anche di fede. L’Europa che contempla il cielo e persegue degli ideali; l’Europa che guarda e difende e tutela l’uomo; l’Europa che cammina sulla terra sicura e salda, prezioso punto di riferimento per tutta l’umanità! Un breve passaggio di discorso di San. Giovanni Paolo II durante la visita al Parlamento europeo. Concludendo, enuncerò tre campi in cui mi sembra che l’Europa unita di domani, aperta verso l’Est del continente, generosa verso l'altro emisfero, dovrebbe riprendere un ruolo di faro nella civilizzazione mondiale: – Innanzitutto, riconciliare l'uomo con la creazione, vegliando sulla preservazione dell’integrità della natura, della sua fauna e della sua flora, della sua aria e dei suoi fiumi, dei suoi sottili equilibri, delle sue risorse limitate, della sua beltà che loda la gloria del Creatore. – Poi, riconciliare l’uomo con i suoi simili, accettandosi gli uni gli altri quali europei di diverse tradizioni culturali o correnti di pensiero, accogliendo gli stranieri e i rifugiati, aprendosi alle ricchezze spirituali dei popoli degli altri continenti. – Infine, riconciliare l’uomo con se stesso: sì, lavorare per la ricostruzione di una visione integrale e completa dell’uomo e del mondo, contro le culture del sospetto e della disumanizzazione, una visione in cui la scienza, la capacità tecnica e l’arte non escludono ma suscitano la fede in Dio.

Celso Vassalini Cittadino Europeo.

WSBVII 4° Giornata British Lionhearts vs Italia Thunder 5-0

La York hall è il proscenio dove ha luogo il match, valido per la 4 giornata del Gruppo B delle World Series of Boxing 2017, tra i British Lionhearts e l’Italia Thunder. Match, svoltosi a 24 ore dai delittuosi accadimenti che hanno colpito la capitale britannica cui sono stati testimoni anche i boxer dei due team, in cui si affrontano due delle tre capofila di questo raggruppamento. I Cuor di leone, in cerca di rivincita dopo la sconfitta all’esordio a Roma, possono contare sulla spinta del pubblico della storica York Hall di Londra, dal 1925 teatro della nobile arte capitolina. La franchigia d’oltremanica è alla quarta partecipazione alle World Series of Boxing (2013, ‘15, ‘16 e ’17, ndr) e, dopo la sconfitta del PalaVespucci, ha collezionato due belle vittorie: in Francia per 3-2 contro i Fighting Roosters; in casa contro i Marocco Atlas Lions, sconfitti con un sonoro 5-0.Rivincita che arriva in virtù del 5-0 finale a favore dei padroni di casa. Squadra d’Oltremanica che vola a 10 punti in classifica, mentre la Thunder rimane a 7.

A rappresentare l’Italia Thunder in riva al Tamigi ci saranno gli esordienti Manuel Cappai (52 kg) e Gianluca Rosciglione (81 kg), che affiancheranno Michael Magnesi (60 kg), Vincenzo Mangiacapre (69 kg) e Guido Vianello (+91 kg). I britannici, invece, schiereranno Muhammad Ali (52 kg), Calum French (60 kg), Pat McCormack (69 kg), Radoslav Pantaleev (81 kg) e Frazer Clarke (+91).

Primo match (Arbitro Abderahim) è quello che vede opposto il nostro Cappai e Alì nei 52 Kg. A spuntarla, in questo derby tra reduci da Rio 2016, è clamorosamente Alì, nettamente dominato (costretto anche a subire un conteggio, ndr) da Cappai. Risultato finale 3-0 per lui (49-45; 48-46; 49-45)

I 60 kg vedono sfidarsi French e Michael Magnesi. Il Boxer romano perde per 3-0 (Arbitro Szucs) con l’inglese, che così regala il secondo punto della serata ai Lionhearts (49-46; 50-45; 50-45)

Vincenzo Mangiacaore è protagonista dell’incontro dei 69 Kg (Arbitro Sanchez Lopez) . Suo avversario il forte Pat Mccormack, che ha preso parte a Rio 2016 e vinto un argento agli Europei di Samokov 2015. Pugile di origine irlandese che, superando 3-0 (50-45; 50-45; 50-45) il boxer delle fiamme Azzurre, porta il terzo punto della serata per la compagine di casa, che così conquista matematicamente la vittoria e tre punti in classifica.

Il debuttante WSB Gianluca Rosciglione incrocia i guantoni negli 81 Kg (Arbitro Abdrrahim) con Pantaleev. Sconfitta per l’atleta italiano, che viene sconfitto per 3-0 (49-46; 49-46; 48-47)

Ultimo match in programma è una sorta di rivincita della finalissima +91 Kg (Arbitro Kussmaul) dei Campionati UE 2014, nella quale l’azzurro Vianello perse contro Frazer Clarke. Vianello meriterebbe di vicnere questo match, in virtù anche di un conteggio al primo round per Clarke, che però alla fine s’impone per split decision 2-1 (48-47; 47-48; 48-47.)

Il Prossimo impegno della Thunder sarà il 7 aprile in Marocco contro i Morocco Atlas. Sfida valevole per la quinta giornata del Gruppo B WSB 2017

British Lionhearts vs Italia Thunder:

52 Kg: Muhammad Alì vs Manuel Cappai 3-0

60 Kg Calum French vs Michael Magnesi 3-0

69 Kg Pat McCormack vs Vincenzo Mangiacapre 3-0

81 Kg Radoslav Pantaleev vs Gianluca Rosciglione 3-0

+91 Kg Frazer Clarke vs Guido Vianello 2-1

Callejon: “Con il Real alla pari per 55′ minuti. Con la Juventus vogliamo un San Paolo gremito”

Callejon: “Con il Real alla pari per 55′ minuti. Con la Juventus vogliamo un San Paolo gremito”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Italia, è intervenuto José Maria Callejon, il quale ha dichiarato: “Questa settimana ci vuole un po’ di divertimento e risate. Ad Empoli ho fatto un primo tempo meraviglioso, quasi tutti abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo bisogna entrare con testa giusta, altrimenti succedono queste cose. Bisogna lavorare fino all’ultimo minuto”.

INSIGNE VS HYSAJ- “Si conoscono da tanto tempo e sarà difficile. Mi aspetto una partita bella, entrambi giocano bene e speriamo ci siano tanti gol”.

ITALIA VS SPAGNA- “Io sempre vorrei andare in nazionale, con la Spagna è sempre difficile perché ci sono tanti giocatori che fanno bene. Il mister stavolta ha deciso di non chiamarmi, io continuo a lavorare qui”.

PEPE REINA-Si, ieri è tornato, sta facendo dei test ma speriamo che domenica ci sia”

CHAMPIONS LEAGUE-“Certo, vogliamo il secondo posto e quello è il nostro obiettivo. Dobbiamo lavorare bene la prossima settimana, la Juventus è una squadra difficile. Dobbiamo uscire dal primo minuto con la testa giusta. Dobbiamo lavorare bene”.

SCUDETTO A NAPOLI “Sarebbe meraviglioso, un sogno per tutti. Vincere a Napoli è sempre difficile, Maradona ha vinto due Scudetto, noi ci proviamo ogni anno e speriamo di avere qualche chance in futuro. Speriamo di fare un paio di gol, un paio di inchini”.

IL RAPPORTO CON LA CITTA’- “Io amo Napoli, mi ha chiesto un aiuto per scriverla. La gente è meravigliosa e ti apre le porte di casa, cosi come in Spagna. Che dire di Napoli, lo ha detto già mia moglie”.

COL REAL-Per 55’ minuti abbiamo giocato alla pari con loro, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Queste partite di altissimo livello, i dettagli fanno la differenza. Dobbiamo imparare queste cose in futuro per arrivare il più lontano possibile. Uno dei primi tempi migliori di quest’anno, anche loro hanno detto che non avevano visto giocare una squadra come la nostra”.

SULLA SQUADRA-Noi sentiamo di essere una squadra importante, ma dobbiamo averne la consapevolezza perché penso che a volte non abbiamo intesta questo. Anche chi è in panchina o tribuna deve essere consapevole che siamo una squadra forte, possiamo vincere qualcosa”.

CON IL GRUPPO-In campo bisogna avere quel senso di divertimento, far divertire la gente e far divertire i compagni”.

IL TRIDENTE DEI “PICCOLETTI”-Mi incazzo io perché sono più alto (ride, ndr). Giochiamo da tanto tempo insieme, sappiamo come gioca l’altro e ci troviamo bene”.

AI TIFOSI- Volevo solo dire ai tifosi napoletani che vogliamo un San Paolo strapieno, tutti carichi per la Juve in campionato e per arrivare insieme alla fine della Coppa Italia e fare grandi cose con il Napoli.”

Vittorio Giummo: “Tira una brutta aria in casa Catanzaro “

L’intervento del collega Vittorio Giummo di Radio Catanzaro in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Vittorio Giummo, collega di Radio Catanzaro; con lui si è parlato del match di domenica sera tra Juve Stabia e Catanzaro.

Ciao Vittorio, partiamo subito dalle condizioni generali in casa Catanzaro. Quest’anno sembra la continuazione, ancora più nera, degli ultimi campionati. Questo Catanzaro non riesce proprio a fare nulla di buono, sembra che davvero ogni anno bisogna soffrire per poter disputare un campionato all’altezza del blasone della squadra: Lo stato attuale del Catanzaro purtroppo si trascina già da qualche anno. Probabilmente la società capeggiata dal Presidente Cosentino non è fortunata anche nelle scelte inerenti le persone che compongono lo staff tecnico, che hanno il compito di allestire il mercato. Nulla da dire dal punto di vista umano, però dal punto di vista tecnico professionale il Presidente Cosentino ancora non ha avuto la fortuna di trovare la combinazione vincente. Sotto questo punto di vista, anche quest’anno il campionato del Catanzaro è molto travagliato, l’estate scorsa si è avuto l’esonero di Erra durante il ritiro precampionato, poi c’è stata una settimana con il vice allenatore Spader, è arrivato poi Mario Somma e successivamente Zavettieri prima del ritorno di Erra. Il Catanzaro sta vivendo una situazione davvero di grande crisi, c’è uno spogliatoio che probabilmente non è compatto. La conferma è arrivata anche dalle dichiarazioni profuse al termine della partita con il Monopoli da parte del difensore Prestia, in cui ha ribadito che i tifosi hanno ragione nel lamentarsi di queste prestazioni del Catanzaro. È una situazione molto difficile, gli ultras sono contro questa società, c’è stato anche l’episodio spiacevolissimo di Melfi della scorsa settimana, laddove al termine della partita, sono stati raggiunti e picchiati due calciatori del Catanzaro:  sicuramente non tira buon vento qui a Catanzaro.

Il Catanzaro come ha operato nel mercato di gennaio, e che ci puoi dire del rinforzo Gomez. In questo momento come sta giocando il calciatore? Il mercato di gennaio secondo te ha indebolito o ha dato qualcosa di più a questo Catanzaro che soprattutto in casa non è riuscito a vincere contro Melfi e Monopoli? Adesso inizia davvero a farsi dura anche alla luce di questi risultati strani che provengono da altri campi: Sì esatto, in questo periodo si possono notare risultati davvero molto strani da altri campi che si stanno verificando e purtroppo ci fanno capire che non c’è trasparenza in questo campionato di Lega Pro. Per quanto riguarda Gomez, finora non sta giocando bene, ha disatteso le speranze dei tifosi del Catanzaro. Non vogliamo puntare le colpe sul calciatore, probabilmente è anche un problema di schemi gioco, di movimenti, probabilmente questo giocatore che aveva fatto bene ad Agrigento con la maglia dell’Akragas segnando anche sei reti, arrivando qui a Catanzaro ha trovato una situazione poco propizia per le sue caratteristiche tecniche e anche per le caratteristiche caratteriali. Ripeto è una fase di profonda crisi, un Catanzaro che non riesce a vincere contro avversari modesti come Melfi e Monopoli. A questo punto c’è da chiedersi allora con chi dovrebbe vincere? Adesso la formazione giallorossa sarà attesa da tre partite proibitive. Domenica contro la Juve Stabia a Castellammare, poi doppietta in casa contro Catania e Foggia. Il Catanzaro corre un grande rischio, visto che l’ultima in classifica é distante appena 5 punti.

Dicevamo una stagione tribolata soprattutto visto i continui cambi in panchina. Con l’ultimo ritorno di Erra, anche questo è un segnale che la società ormai non sa più cosa fare: Sì tanta confusione. Ci vorrebbe davvero tantissimo tempo per capire al 100% i mali che affliggono il Catanzaro. Per adesso c’è questa categoria da conservare, altrimenti bisogna sperare in qualche ripescaggio durante l’estate. Bisogna pensare alla partita contro la compagine stabiese. Per quanto riguarda la Juve Stabia, penso che sia stato difficile per un allenatore nel giro di 3-4 giorni incidere sugli schemi tecnici di una squadra. Probabilmente il discorso dell’era Fontana era arrivato al capolinea, perché forse l’allenatore non riusciva più a trasmettere le attenzioni, gli stimoli e la necessaria grinta e determinazione ad un organico come quello stabiese composto da calciatori di primissima qualità. Ho sempre considerato la Juve Stabia come una formazione comunque decisa a puntare alla promozione diretta. C’è stata questa fase di sconfitte che ha fatto perdere contatto per la primissima poltrona, dal punto di vista tecnico però non ha nulla da invidiare alla capolista Foggia. È una squadra che ha praticato un buon calcio, ha calciatori di categoria superiore, basta vedere Cutolo che è un attaccante di grande esperienza con tanti gol in serie B. Qui in Calabria lo ricordiamo quando ha vestito la maglia del Crotone, hanno Kanoutè, e soprattutto una panchina composta da tanti calciatori di primissima fascia. Qui a Catanzaro conosciamo bene il tecnico Fontana, una persona preparata, però ho sempre avuto l’impressione che si trattasse di un allenatore che quando andava a commentare la partita, prima doveva convincere se stesso e poi doveva convincere la squadra e quindi i giornalisti a seguire. Adesso sicuramente con l’arrivo di questo tecnico, che sicuramente è giovane e di qualità, la squadra può aver ritrovato quella serenità in campo, c’è da dire che non sempre un allenatore bravo riesce a trasmettere sicurezza all’interno di uno spogliatoio.

Ritornando a parlare del Catanzaro ci puoi abbozzare una probabile formazione in base allo stato attuale, considerando i vari infortunati e se ci saranno squalificati: Non ci sarà Zanini per infortunio, ne avrà ancora per qualche settimana. Non si sono squalificati, rientrerà il centrocampista Tchoutou, sarà indisponibile Icardi, il quale è uscito con tanto di polemiche al momento della sostituzione, e domenica probabilmente siederà in panchina per punizione. Per quanto riguarda la formazione, ci potrebbe essere la novità Mancosu dall’inizio sulla fascia destra, Ransbeeck sulla mediana, ci dovrebbe essere Basrak a sinistra forse in mezzo dall’inizio insieme a Giovinco che in questo momento insieme ai difensori Sirri e Prestia, rappresentano l’aspetto positivo di questo Catanzaro, un calciatore che davvero fa reparto da solo, non fisico ma molto rapido e bravo sui calci piazzati. Domenica si é procurato il rigore del momentaneo vantaggio, in questo momento é capocannoniere e soprattutto l’elemento più importante della formazione giallorossa. Oggettivamente domenica la vedo dura al Menti, perché affronterà una formazione che attualmente ha 52 punti con un tasso tecnico superiore, e soprattutto ha delle alternative superiori al Catanzaro non sarà facile.

In chiusura una considerazione su mister Zavettieri. Per quanto riguarda la parentesi dell’anno scorso qui a Castellammare, in cui fece il suo dovere, fu preso in un momento particolare, con la squadra che non aveva ambizioni di promozione, riuscì a chiudere un campionato tranquillo e di assestamento. Alla fine ha ottenuto quello che voleva, senza lode e senza infamia. Nel caso del Catanzaro che ricordi si hanno sull’operato di mister Zavettieri? Sempre difficile giudicare l’opera di un allenatore quando viene chiamato ad intervenire durante il campionato a lavorare con una rosa non scelta da lui. Quindi è difficile trarre delle conclusioni, per quello che abbiamo visto a livello di atteggiamento della sua gestione, sicuramente è un allenatore difensivistico, anche nei momenti in cui il Catanzaro passava in vantaggio, arretrava il baricentro in maniera paurosa, tant’è che permetteva alle squadre di guadagnare molti metri sulla trequarti, e soprattutto se un avversario era più forte dal punto di vista tecnico, il gol prima o poi lo prendevi. Non ha lasciato grandi tracce. Probabilmente un allenatore che forse è più portato a lavorare con i ragazzi, vedi le sue esperienze che ha avuto in passato con il settore giovanile dell’Udinese. Al momento non lo vedo come un allenatore vincente, o comunque come un allenatore in grado di prendere per mano una squadra che abbia ambizioni di alta classifica.

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