10.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5862

Gas Sarin in Siria. Trump: ”l’attacco non può essere ignorato” e incolpa Obama

0
L’opposizione denuncia l’uso di gas Sarin contro la popolazione da parte del regime di Assad che però nega affermando: “Quei missili erano delle forze ribelli”.

Dall’America Trump scarica la colpa su Obama “perché si fece ingannare dal disarmo chimico di Damasco” ed afferma che “l’attacco non può essere ignorato” ma aggiunge: “Cacciare Assad sarebbe inutile”. Nel suo commento Giuseppe Cucchi si chiede a “chi giovi l’escalation del terrore” e afferma che “questa volta l’Onu deve agire subito”.

Trump scarica la colpa su Obama: “Ma è stupido cacciare il Raiss”

Washington: la responsabilità morale è di russi e iraniani. Vacilla il negoziato di pace. Oggi il Consiglio di Sicurezza

NEW YORK – Donald Trump in sostanza scarica su Barack Obama la responsabilità dell’attacco chimico di ieri in Siria, perché non intervenì dopo la strage del 2013 per far cadere Assad. La tragedia di Khan Sheikhoun però imbarazza Washington, per almeno due motivi: primo, rischia di compromettere il negoziato politico per fermare la guerra, che stava faticosamente ripartendo; secondo, ripropone il dilemma sul futuro del leader di Damasco, dopo che la nuova amministrazione aveva dichiarato che sostituirlo non è più la priorità. Un impatto potenzialmente così pesante da alimentare anche i sospetti che l’attacco sia stato lanciato o voluto dai nemici di Assad, proprio per fermare il processo di sdoganamento che sembrava avviato.

Il portavoce della Casa Bianca Spicer ha definito «biasimevole» la strage di Khan Sheikhoun, aggiungendo che «non può essere ignorato dal mondo civilizzato». Poi ha commentato: «Queste orribili azioni del regime di Assad sono la conseguenza della debolezza e la mancata risoluzione della precedente amministrazione», perché Obama aveva tracciato una linea rossa sull’uso delle armi chimiche, ma quando poi erano state usate nell’agosto del 2013 «non aveva fatto nulla». Spicer però ha spiegato che ora «non c’è un’opzione per il cambio di regime», dicendo che sembrerebbe «stupido» perseguirlo davanti alla realtà esistente, sullo sfondo di Trump che ripete di non essere il poliziotto del mondo.

La Francia ieri ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza, ma la Russia si è opposta. Così l’ambasciatore americana Haley, presidente di turno, ha trovato il compromesso di discutere l’attacco stamattina, anticipando un incontro già previsto sulla Siria. L’obiettivo è una dichiarazione di condanna, ma non è facile, perché appena si dovesse accennare ad una responsabilità di Assad, Mosca si opporrebbe col veto.

Un’autorevole fonte del dipartimento di Stato ha spiegato il doppio imbarazzo di Washington. Gli americani avevano appoggiato il processo che si muove su due binari. Il primo è quello di Astana, dove Russia, Turchia e Iran si sono fatti garanti della tregua in Siria. Chiunque sia il responsabile dell’attacco chimico, cioè il regime o i suoi oppositori, la strage dimostra che i garanti non sono in grado o non vogliono preservare il cessate il fuoco. I l segretario di Stato Rex Tillerson ha parlato di «responsabilità morali di Russia e Iran». Poco importa infatti che non siano stati gli aerei di Mosca a sparare: ciò che conta è che il Cremlino non può, o non intende fermare i combattimenti. Questo ha un pesante riflesso sul secondo binario, cioè i colloqui di Ginevra gestiti dall’Onu per delineare il futuro della Siria, con un accordo politico sulla costituzione e la forma di governo.

Washington ha dichiarato di ammirare e appoggiare il lavoro fatto dal mediatore de Mistura, ma procedere sotto il lancio delle armi chimiche diventa quasi proibitivo. Washington continua a considerare Assad un criminale di guerra, e non crede che possa presentarsi alle prossime elezioni ma non insiste sul cambio di regime perché non aiuterebbe la soluzione del conflitto. L’attacco di Khan Sheikhoun però ha dimostrato che qualcuno questa soluzione politica non la vuole, ed è in grado di farla salt are .

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Gas Sarin in Siria. Trump: ”l’attacco non può essere ignorato” e incolpa Obama
lastampa/Trump scarica la colpa su Obama: “Ma è stupido cacciare il Raiss” PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A NEW YORK

Aronica: “Tra cavani e Higuain c’è una sola differenza”

Le sue parole

Salvatore Aronica ha dichiarato a Il Roma: “Credo nella rimonta perché i presupposti non mancano. Specialmente se la Juventus, come ha fatto capire Allegri, dovesse operare diversi cambi di formazione rispetto alla partita di domenica e fare turnover. Magari però potrebbe essere soltanto pretattica. Ad ogni modo, il Napoli ha le potenzialità per ribaltare il parziale. Mazzarri e Sarri? Le origini toscane sicuramente rendono ancor più suggestivo un paragone. Vedo in loro molte somiglianze, comunque. Entrambi sono testardi e perfezionisti nel proprio lavoro, allenatori che vogliono vincere e arrivare in alto, impegnandosi tantissimo nella quotidianità. Mazzarri alla fine ce l’ha fatta, Sarri sta ripercorrendo quelle orme senza alcun problema. Da Cavani a Higuain? Verissimo, ma Edinson era molto più predisposto al sacrificio. Si abbassava, veniva ad aiutare la squadra ed era molto più mobile rispetto all’argentino. Ad entrambi, però, devo riconoscere un senso innato del gol e la cattiveria che mostrano nell’attaccare il pallone. Sono fuori dal comune in questo aspetto. Come fermare il Pipita? Il metodo è unico: tenerlo sempre spalle alla porta”.

Spalletti: “Il Napoli ha venduto Higuain, ma preso tanti giovani forti”

Spalletti: “Il Napoli ha venduto Higuain, ma preso tanti giovani forti”

Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni della Rai dopo la mancata rimonta in Coppa Italia: “Terminata questa competizione, ora dobbiamo lottare nelle restanti partite per la posizione in classifica: il secondo posto sarebbe straordinario. Quando l’anno scorso abbiamo iniziato questo percorso eravamo a -12 dal Napoli, ora ci siamo insieme e stiamo cercando di diminuire il gap con la Juventus. Complessivamente, qundi, un buon lavoro è stato fatto e non dobbiamo restare su questa eliminazione. Il mio futuro è arrivare più in su possibile. Il Napoli ha venduto Higuain, però ha comprato giocatori giovani e forti. E’ la stessa cosa che dobbiamo far noi…”

Il gas Sarin uccide i bambini in Siria

0
Un attacco chimico fa strage in una cittadina siriana vicino a Idlib provocando almeno 58 morti e oltre 400 feriti.

L’opposizione denuncia l’uso di gas Sarin contro la popolazione da parte del regime di Assad che però nega affermando: “Quei missili erano delle forze ribelli”. Dall’America Trump scarica la colpa su Obama “perché si fece ingannare dal disarmo chimico di Damasco” ed afferma che “l’attacco non può essere ignorato” ma aggiunge: “Cacciare Assad sarebbe inutile”. Nel suo commento Giuseppe Cucchi si chiede a “chi giovi l’escalation del terrore” e afferma che “questa volta l’Onu deve agire subito”.

Bombe su Idlib, la strage dei bambini con il gas Sarin

L’opposizione: il regime ha usato i caccia Su-52. Almeno 58 le vittime. L’esercito di Assad nega: colpito un silos, lì c’erano i missili dei ribelli
BEIRUT – Bambini, ragazzi, adulti, con lo sguardo perso nel vuoto, le teste ciondolanti. Altri fotografati già rigidi, con un filo di bava bianca agli angoli della bocca. I segni, inequivocabili, di un attacco chimico. Probabilmente con il micidiale gas nervino Sarin. Le immagini arrivano di prima mattina dal quartiere generale dei Caschi Bianchi, i soccorritori volontari vicini ai gruppi ribelli, diventati famosi ad Aleppo. Si trova in una cava a pochi chilometri da Khan Sheikhoun, una cittadina a metà strada fra Hama e Idlbi, nel Nord-Ovest della Siria. Hanno portato qui morti e feriti, decine, centinaia, con auto, camion. Li lavano con getti d’acqua, cercano di rianimarli.
Le immagini finiscono sui social network, si diffondono in tutto il mondo. Un attacco chimico, di proporzioni mai viste dall’agosto 2013, quando nel Goutha, periferia di Damasco morirono 1400 persone. Ora gli attivisti parlano di «100 morti, 400 feriti». Le vittime accertate sono almeno 58. Molti bambini. L’opposizione siriana accusa il regime di Bashar al-Assad. L’attacco, secondo alcuni testimoni sentiti dai medici negli ospedali, è avvenuto vicino al grande silos del grano di Khan Sheikhoun. Altre foto mostrano crateri nella strada che passa accanto al silos, resti di quelli che sembrano razzi «piovuti dal cielo». Un raid aereo, condotto secondo un esponente dell’opposizione, da «Su-22, cacciabombardieri del regime».

Khan Sheikhoun è vicina al fronte, nel Nord della provincia di Hama i ribelli hanno lanciato nelle scorse settimane una grossa offensiva, respinta. Ma non è prima linea. Il regime nega l’attacco. Fonti militari fanno sapere che le bombe utilizzabili dai Su-22 «non possono portare armi chimiche». E in ogni caso Damasco nega di averle «mai usate». E «mai le userà». Altre fonti dicono che un attacco nell’area c’è stato, con i Su-22, ma su un deposito di armi dei ribelli, «dove erano stoccati missili». E forse anche armi chimiche, lasciano intendere.

In Siria, in teoria, non dovrebbero esserci più armi di distruzione di massa, come il Sarin. Dopo la strage del Goutha un accordo fra il regime e le Nazioni Unite ha portato allo smantellamento e alla distruzione degli arsenali. Nel giugno 2015 l’agenzia Onu, l’Opcw, ha annunciato che il 99% degli stock erano stati distrutti. Potevano rimanere piccoli depositi, che gli ispettori non avevano individuato o non erano riusciti a distruggere. Sia del regime che dei ribelli. Anche la paternità dell’attacco nel Goutha non è mai stata accertata con certezza. Ora, però, la Commissione d’inchiesta Onu tornerà a indagare. Lo chiedono con forza Francia e Gran Bretagna, accusano Assad di essere responsabile dell’attacco, «un crimine di guerra». Sarà il tema di oggi alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. Anche la Casa Bianca ha condannato l’attacco, ma ha ribadito che non esiste l’opzione di un «cambio di regime». È la nuova linea di Donald Trump. Assad non è mai stato così saldo in sella negli ultimi sei anni. Puntellato e sostenuto sempre dai russi. Forse però potrebbe aver prevalso la «voglia» di chiudere la partita riconquistando una volta per tutte la provincia di Idlib, ultima sotto controllo dei ribelli nell’Ovest. Chissà.

Dal punto di vista politico, un attacco con il Sarin ha dell’incredibile. Le offensive dei ribelli sono state respinte. I ribelli moderati sono deboli. La guerra contro il regime è condotta soprattutto dagli oltranzisti di Hayal al-Tahrir al-Sham, la formazione dove sono confluiti reduci di Al-Qaeda e altri gruppi salafiti. Oggi si apre a Bruxelles una conferenza che dovrebbe delineare i piani di ricostruzione. Se davvero il Raiss, o qualche alto ufficiale, ha ordinato il raid chimico, è un suicidio politico.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Il gas uccide i bambini in Siria
lastampa/>Bombe su Idlib, la strage dei bambini con il gas Sarin GIORDANO STABILE – INVIATO A BEIRUT

Rinnovo Insigne, dopo la Lazio l’incontro: c’è sempre il solito problema

I dettagli sul rinnovo

Il rinnovo di Lorenzo Insigne è sempre un nodo da sciogliere quanto prima per il bene di tutti. Lui ha lanciato un messaggio chiaro a De Laurentiis dal ritiro dell’Italia a Coverciano e ora attende un segnale concreto. Se ne riparlera’ dopo la Lazio, le parti si sono riavvicinate ma occorre piena convergenza per la firma. L’offerta e’ di tre milioni per i prossimi cinque anni, una cifra media: la richiesta superiore e c’e’ il nodo dei diritti d’immagine. Ma la volonta’ del club e di Lorenzo e’ la stessa, quella di proseguire il matrimonio: si andra’ avanti con la trattativa per trovare l’intesa sul rinnovo fino al 2022. Lo riporta Il Mattino.

Nuova accoglienza bollente e ostile per Higuain

Nuova accoglienza bollente e ostile per Higuain
Si riparte dal 3-1 al veleno della gara di andata a Torino tra Napoli e Juventus e dal vagone di polemiche che ci furono. Arriva il bis, dopo quello di domenica, e arriva anche per Gonzalo Higuain. Al Napoli è rimasta soltanto la platonica soddisfazione della vittoria ai punti: oltre alla speranza di aver tolto un po’ di certezze alla Juventus, come del resto ha ammesso alla vigilia Massimiliano Allegri. S’annuncia una serata dura anche stasera, per il Pipita. I 50 mila del San Paolo sono pronti infatti a riservargli un’accoglienza di nuovo bollente e ostile: proprio come in campionato. Napoli aspetta Higuain con il fiero proposito di fargli passare il buonumore. Lo riporta La Repubblica.

Reina è guarito, vuole esserci con la Juve

Reina è guarito, vuole esserci con la Juve

Questa sera serve l’impresa per aggiudicarsi la finale di coppa Italia da giocare a Roma contro la Lazio. Per farlo bisogna aggrapparsi a tutto, compreso Pepe Reina che ha sofferto per diversi giorni di un indurimento del polpaccio destro. Un fastidio non da poco per un portiere che fa dell’esplosività la sua miglior dote. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, lo spagnolo ieri però è tornato ad allenarsi con il gruppo a Castel Volturno e potrebbe anche scendere in campo al San Paolo. Last minute si deciderà il suo impiego che però è necessario.

Analizzando l’avversario – Il rematch di Napoli Juventus

Analizzando l’avversario – Il rematch di Napoli Juventus

Sempre la Juve al San Paolo ma stavolta per la Coppa Italia, i bianconeri  domenica hanno avuto un atteggiamento sottomissivo nei confronti del Napoli, il gioco dei partenopei nonostante sia stato migliore non è bastato per avere la meglio anche sul piano del risultato. La partita di Gonzalo Higuaín è stata all’ombra di Koulibaly e Albiol, mai incisivo e protagonista del match come la maggior parte dei suoi compagni, ha patito  l’atteggiamento difensivo della sua squadra. La Juventus ha totalizzato un tiro nello specchio, il gol.
In questa partita il Napoli dovrà vincere 2-0 per andare in finale, deve evitare in ogni modo di prendere gol.

Questo l’undici titolare che schiererà Allegri. (4-2-3-1): Neto; Dani Alves, Barzagli, Bonucci, Alex Sandro; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala, Sturaro; Higuain.

a cura di Andrea Bosco

RIPRODUZIONE RISERVATA

Higuain: “Non sono pentito, Torino scelta perfetta: ho trovato la serenità”

Higuain: “Non sono pentito, Torino scelta perfetta: ho trovato la serenità”

La Gazzetta dello Sport riporta in anteprima alcune dichiarazioni di Gonzalo Higuain, rilasciate nel corso di un’intervista al magazine di Panorama in edicola domani: “In famiglia siamo molto uniti. O almeno ci proviamo, ma il fatto che siamo un po’ dispersi per il mondo non lo rende facile. Mia madre, poi, credo abbia sofferto molto per questa divisione: siamo spariti da un momento all’altro, io a 18 anni sono andato a giocare a Madrid, mio fratello in Turchia. Io e mia madre Nancy abbiamo un legame speciale: a dieci mesi mi salvò dalla meningite portandomi in ospedale, andando dal dottore convincendolo a curarmi senza perdere neanche un minuto. Grazie al suo coraggio tutto è andato bene. Vincere è importante, ma stare bene lo è di più”. 

La scelta fatta in estate: “Ancora oggi, a 29 anni, non penso mai a quello che sono, quello che ho fatto, e questo alla lunga è ciò che ti fa andare avanti. Ho capito che è fondamentale non pensare mai di essere arrivato. O, peggio, di essere il migliore. I giornalisti sportivi parlano sempre di soldi, questo non lo capisco. Gli ingaggi sono alti, certo, ma credo però che nessun calciatore pensi solo ai soldi; quando si cambia squadra lo si fa per stare bene con se stessi, per essere felici. Io ho preso i miei rischi e non sono pentito delle scelte che ho fatto”. 

La città di Torino: “Non la conoscevo: mi raccontavano che era una bella e tranquilla, e ora posso affermare che è vero. Sono felice della scelta che ho fatto perché così ho raggiunto una certa serenità dentro e fuori dal calcio, che era quello che cercavo. A livello lavorativo e a livello personale senti di aver fatto una scelta perfetta”. 

 

Juve Stabia, il programma gare del fine settimana delle Vespette

Juve Stabia, il programma gare del fine settimana delle Vespette

Questo il programma gare del fine settimana del settore giovanile della Juve Stabia:

Berretti: Catania – J. Stabia sabato 8 aprile ore 11 Torre del Grifo

Under 17: F. Andria – J. Stabia domenica 9 aprile ore 15 stadio Fausto Coppi di Ruvo di Puglia

Under 15: F. Andria – J. Stabia domenica 9 aprile ore 13 stadio Fausto Coppi di Ruvo di Puglia

Under 16: riposo

2003: riposo

2004: Juve Stabia – Accademia Calcio Sorrento sabato 8 aprile ore 16.30 comunale di Casola

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:






Lecce vs Juve Stabia, la presentazione del match

Tempo di turno infrasettimanale in Lega Pro. Questa sera alle 20.45, allo stadio Via Del Mare di Lecce, ci sarà Lecce vs Juve Stabia, un incontro tra due deluse del girone di ritorno.

Il Lecce, ormai, è a sei punti dal Foggia capolista e ha gli scontri diretti a sfavore, le vespe non sono né carne né pesce e sono praticamente certe di un posto nelle zone nobili della griglia play off.

Il Lecce ha bisogno dei tre punti per poter ancora sperare in eventuali passi falsi del Foggia per compiere una rimonta che sarebbe quasi miracolosa.

Le vespe, invece, vogliono consolidare la loro posizione nei play off dopo aver perso ogni speranza di vittoria del campionato.

Le due rose sono molto forti e in quella del Lecce ci sono giocatori del calibro di Torromino, Caturano, Cosenza, Costa Ferreira e Perucchini, solo per citarne alcuni.

Nel match d’andata ci fu la rocambolesca gara che termino 2-3 al Menti dopo che le vespe si erano portate sul 2-0. L’eventuale vittoria avrebbe portato la Juve Stabia a +6 sul Lecce ma il gol di Caturano allo scadere regalò i 3 punti agli ospiti in una gara davvero particolare. Kanoute e Izzillo furono i marcatori stabiesi, Pacilli, Tsonev e Caturano quelli leccesi.

Se guardiamo le ultime due stagioni, più il match d’andata, il bilancio è di 4 vittorie leccesi e un pareggio.

I lupi sono l’autentica bestia nera delle vespe, battute due anni fa al Via Del Mare per 1-0 grazie al gol di Lepore e l’anno scorso 2-0 grazie alle reti di Surraco e Cosenza. In terra stabiese, oltre al 2-3 di questa stagione, c’è stato un pareggio per 1-1 due stagioni fa e la vittoria leccese 0-1 lo scorso anno sotto la gestione Ciullo. Dubbi di formazione sia per Carboni che per Padalino. Il tecnico stabiese dovrà fare a meno di Atanasov infortunato più l’ex Liviero e Capodaglio squalificati. Ecco le probabili formazioni:

LECCE (4-3-3): Perucchini, Ciancio, Cosenza, Giosa, Vitofrancesco, Costa Ferreira, Arrigoni, Tsonev, Lepore, Marconi, Torromino.

JUVE STABIA (3-4-1-2): Russo, Santacroce, Morero, Camigliano, Cancellotti, Matute, Esposito, Lisi, Cutolo, Kanoute, Ripa.

Salvatore Sorrentino

copyright-vivicentro

Al San Leonardo è sempre più caos: parcheggio selvaggio blocca l’ingresso del Pronto Soccorso

0

Rischiare di morire a pochi metri dal reparto di Pronto Soccorso. Niente di più assurdo e irreale anche solamente da immaginare ma a Castellammare, al San Leonardo, ormai anche l’impossibile è sempre più realtà, e quindi possibile, e questo, dopo il caso del Reparto di Urologia, eccellenza del Leonardo in fase di distruzione, riporta nuovamente d’attualità un tema importantissimo: il nosocomio stabiese è completamente abbandonato a se stesso.

Ma veniamo al caso, anzi, ai due casi identici accaduti in pochi giorni.

Il primo è accaduto il 30 Marzo scorso quando un’ambulanza non aveva potuto raggiungere l’ingresso del Pronto soccorso perché alcune auto bloccavano il già stretto viale che porta dall’ingresso del nosocomio all’accesso del Pronto Soccorso. In quell’occasione, solo grazie all’intervento e all’opera dei Carabinieri che fortunosamente si trovavano già all’interno dell’ospedale si riuscì a sbloccare l’enpasse. E si sperò, credette, che si fosse trattata di una sciagurata evenienza che non si sarebbe più ripetuta ma …. siamo a Castellammare, la Città che sempre più sta diventando regno di inciviltà, arroganza, ignoranza e strafottenza ed ecco che oggi si è replicato:

Ambulanza in corsa d’emergenza, tutto bene pur nel traffico cittadino al quale riesce a sfuggire ma …. eccola giungere sull’ormai famigerato vialetto di raccordo tra l’ingresso dell’Ospedale e l’accesso al Pronto Soccorso. Lo vedono, è lì a portata di mano, a pochi metri, eppure irraggiungibile. Motivo?: ancora macchine, moto e motorini, di intelligentoni e civilissimi cittadini che avevano trovato comodo lì parcheggiare, e che le Ambulanze si arrangiassero.

Spiace annotarlo ma, ripetiamo, siamo a Castellammare, la Città che sempre più sta diventando regno di inciviltà, arroganza, ignoranza e strafottenza. Purtroppo è così, e la conferma sta proprio nel fatto che l’ambulanza, anche questa volta, è stata bloccata non per qualcosa di imprevedibile o chissà ché ma, molto semplicemente (ed incivilmente) da “cittadini stabiesi” in visita in Ospedale che avevano pensato bene di lasciare macchina, e motorini, dove capitava (o gli era comodo) incuranti del fatto che il loro parcheggio a ridosso delle transenne montate per i lavori in corso, utilizzava il vialetto di accesso al Pronto soccorso, non certo il “viale degli innamorati” o del “lungomare” (ne abbiamo scritto solo giorni fa), ed anche se lì fosse stato, sempre incivili sarebbero stati.
Questo stop imprevisto, come nel precedente, avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. Il problema, certo sta ANCHE nella mancanza di vigilanza in loco per impedire che si abbiamo anzi, si ripetano, situazioni incresciose ed incivili come queste. Oggi l’ambulanza, ed il “paziente in emergenza”, hanno dovuto attendere 15′. Un tempo infinito per chi è in sofferenza e che avrebbe potuto avere tragiche conseguenze se il paziente fosse rientrato tra quelli per i quali una manciata di minuti fa la differenza tra la vita e la morte e francamente, che alle preoccupazioni derivanti dallo star male, a quelle del come procederà la corsa verso l’Ospedale nel traffico caotico della Città, a quella del tempo che scorre via – forse verso la morte – si debba ora aggiungere anche quella di avere “la fortuna” di trovare gli ultimi 20 metri che li separano dal soccorso, dalla vita o dalla morte, lasciati liberi da qualche civilissimo concittadino, ci sembra troppo. Anzi, E’ TROPPO, è da paese incivile, da persone incivili, ignoranti e strafottenti. E non si può accettarlo.

Ci auguriamo che ora, al ripetersi di questi atti di inciviltà, l’Ospedale provveda ad un servizio di sorveglianza senza più contare sulla “fortuna”, men che meno sull’educazione di alcuni cittadini che, ci auguriamo, siano debitamente denunciati ed accusati di “tentato omicidio”. Di meno ed altro non meritano.

Stanislao Barretta

La Juve Stabia non ha mai conquistato punti a Lecce. Tutti i precedenti (video)

L’ultimo punto conquistato dalle vespe in terra salentina, risale a ben 64 anni fa

Lecce e Stabia, si sono affrontate in gare di campionato al “vecchio stadio Carlo Pranzo” di Lecce tre volte, la squadra di Castellammare, non ha mai vinto, lo score recita di una sconfitta e due pareggi. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1949 / 1950 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

12 marzo 1950 – 6° giornata di ritorno: LECCE – STABIA 3 – 0 salentini in gol con Silvestri, Bicego e Cardinali.

– 1950 / 1951 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

17 dicembre 1950 – 13° giornata d’andata: LECCE – STABIA 1 – 1 rete dei giallorossi di Bislenghi e pareggio dei gialloblù con l’attaccante Gaspare PARVIS.

– 1952 / 1953 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

8 marzo 1953 – 7° giornata di ritorno: LECCE – STABIA 1 – 1 (arbitro Fumagalli di Milano) rete stabiese al primo minuto con il centrocampista GATTI, pareggio leccese nella ripresa con con Bislenghi.

Lecce e Juve Stabia, si sono affrontate in gare di campionato allo stadio ”Via del Mare” di Lecce cinque volte e sempre le vespe ne sono uscite sconfitte. Vediamo nei dettagli i cinque precedenti:

– 1972 / 1973 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ C ‘

21 gennaio 1973 – 18° giornata d’andata: LECCE – JUVE STABIA 4 – 0 (arbitro Lenardon di Siena) protagonisti del poker salentino Ferrari a fine primo tempo e negli ultimi dieci minuti della ripresa con Fiaschi, Fortunato e Carella.

– 1973 / 1974 – Campionato Nazionale Serie C girone ‘ C ‘

18 novembre 1973 – 10° giornata d’andata: LECCE – JUVE STABIA 1 – 0 (arbitro Crista di Livorno) match winner dei salentini fu Materazzi su calcio di rigore a metà del secondo tempo.

– 1995 – 1996 – Campionato Nazionale di Serie C1 girone ‘ B ‘ (video)

28 gennaio 1996 – 3° giornata di ritorno: LECCE – JUVE STABIA 2 – 0 (arbitro Mauro Alban di Bassano del Grappa) giallorossi in gol una volta per tempo, rispettivamente con De Patre e Russo.

– 2014 – 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

6 marzo 2015 – 9° giornata di ritorno: LECCE – JUVE STABIA 1 – 0 (arbitro Valerio Marini di Roma 1) gol vittoria dei salentini a nove dalla fine con Lepore.

– 2015 – 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

24 gennaio 2016 – 2° giornata di ritorno: LECCE – JUVE STABIA 2 – 0 (arbitro Giovanni Luciano di Lamezia Terme) una rete per tempo per i giallorossi con Surraco e Cosenza.

Giovanni MATRONE

Coppa Italia. Roma Lazio 3- 2. Non basta la vittoria, Lazio in finale

La Roma, nella semifinale di Coppa Italia, batte la Lazio per 3 a 2 ma non basta,  i cugini biancocelesti si aggiudicano la finale.

Roma- Torna all’Olimpico la grande sfida tra Roma e Lazio, il derby capitolino in versione Coppa Italia. Reduce della sconfitta per 2 a 0 dell’andata, la squadra di Spalletti ha tentato l’impossibile per volare in finale, ma subisce ancora 2 reti per cui 3 gol non sono bastati, resta l’amara vittoria…

La protagonista assoluta di questa magica serata è stata la tifoseria. Presente con largo anticipo sugli spalti dell’Olimpico, ha fatto registrare il sold out. Tornano i cori in Curva Sud, orfana a lungo per le barriere imposte dalla dirigenza tra i tifosi. Finalmente si è raggiunto l’accordo e, una volta rimosse le barriere, la Sud ha risposto con una massiccia presenza: tornano così le coreografie e tornano a sventolare migliaia di bandiere giallorosse che fanno il verso ai cugini dirimpettai.

Primo tempo.

Dopo un ottimo possesso palla dei giallorossi che dominano la metà campo avversaria; la prima grande occasione arriva al 19’ con El Shaarawy che tutto solo accentrato in diagonale, arriva a pochi passi da Strakosha, ma non centra bene la porta e trova la respinta del portiere. Sul pallone arriva Salah che aggancia male e spreca optando per un tiro all’indietro.

Continua il pressing asfissiante dei giallorossi mentre si volatilizzano i primi 25 minuti di gioco con 2 corner all’attivo per i padroni di casa. La squadra di Inzaghi, forte della vittoria dell’andata, è molto arroccata nella propria metà campo, rischia con le ripartenze della Roma ma si difende a denti stretti.

Al 30’ parapiglia in campo per un fallo di Dzeko su Wallace, dopo Nainggolan anche il bosniaco si becca un giallo.

Al 37’ arriva come una doccia fredda il vantaggio della Lazio. Tap in vincente di Milinkovic Salic che batte Alisson, il suo gol mette una seria ipoteca sulla qualificazione dei biancocelesti.

Roma Lazio 0-1.

Al 42’ El Shaarawy, sugli sviluppi di un calcio di punizione, prova a riaccendere le speranze dei giallorossi e trova il gol del pareggio.

Roma Lazio 1-1.

Si chiude così un primo tempo grintoso il cui risultato non rende onore ai giallorossi.

Intanto viene comunicato il numero di spettatori presenti all’Olimpico:  43.721.

Secondo tempo

Nella ripresa entra nelle file giallorosse Bruno Peres al posto di uno svampito Juan Jesus.

Al 12’ un’ingenuità di Alisson consente ai biancocelesti di passare in vantaggio e di chiudere le speranze di un possibile ribaltone: Ciro Immobile, su un rilancio della palla, la mette dentro a porta scoperta!

Al 21’ arriva la risposta di Salah che centra finalmente la porta conquistando il gol del pareggio.

Al 25’ Perotti entra a dare una mano alla squadra, El Shaarawy termina qui la sua prestazione.

La Roma continua ad insister ma le reti da recuperare sono davvero tante mentre scivola via la prima mezz’ora della ripresa. Molte energie spese dai capitolini in questa frazione di gioco ma al momento di concretizzar, la squadra manca di coordinamento. Al 35’ Paredes cede il posto a Capitan Totti in qulella che, probabilmente, la sua ultima gara di Coppa Italia. Un minuto dopo Salah tenta l’imbeccata, paratona di Strakosha che respinge miracolosamente.

Ancora un’occasione al 41’ per la Roma: Strootman su rimpallo tira a botta sicura ma spedisce sopra la traversa la palla della vittoria. Nainggolan al 44’ tenta il tiro voncente, Strakosha ribatte, stavolta Salah centra l’obiettivo e piazza la palla in rete.

Roma 3 Lazio 2.

Una gara giocata fino all’ultimo respiro, ma non è bastata la vittoria per andare in finale: i giallorossi pagano per una cattiva difesa e cedono la finale di Coppa Italia alla Lazio.

FORMAZIONI e TABELLINO

ROMA: Alisson; Rudiger, Manolas, Juan Jesus (1’ st Bruno Peres), Emerson; Paredes (35st Totti), Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy (Perotti); Dzeko.

A disp.: Szcczesny, Lobont, Fazio, Vermaelen, Mario Rui, De Rossi, Gerson, Grenier, Totti, Perotti.

All. Spalletti.

LAZIO: Strakosha; Bastos, de Vrij (46′ Hoedt), Wallace; Basta, Milinkovic-Savic, Biglia, Lulic, Lukaku; Felipe Anderson; Immobile.

A disp.: Vargic, Adamonis, Radu, Hoedt, Patric, Murgia, Crecco, Lombardi, Luis Alberto, Djordjevic, Rossi, Keita, Tounkara.
All. Inzaghi.

Reti: 37′ Milinkovic-Savic, 43’ El Shaarawy, 56’ Immobile, 66’ Salah, Salah.

Arbitro: Rizzoli di Bologna.

Ammoniti: Nainggolan (R),Dzeko, (R), Felipe Anderson (L), Paredes (R), Lukaku (L).

 Cronaca in diretta di Maria D’Auria

copyright-vivicentro

FOTO- Milik leader: “Tutto è possibile per chi crede, forza Napoli”

Milik leader: “Tutto è possibile per chi crede, forza Napoli”

Arek Milik non molla e carica suoi in vista del match di domani sera in coppa Italia contro la Juventus: il Napoli dovrà segnare almeno due gol per sperare nella qualificazione. Il polacco su Fb scrive: “Domani giocheremo in casa. Tutto è possibile a chi crede! Forza Napoli Sempre”

FOTO- La Juve arriva a Napoli tra l’indifferenza generale: le ultime

FOTO- La Juve arriva a Napoli tra l’indifferenza generale: le ultime

La Juve è arrivata a Napoli, precisamente all’Hotel Parker’s, in vista del match di domani sera in coppa Italia contro gli azzurri. I bianconeri hanno raggiunto l’albergo in massima sicurezza e tranquillità: pochi sono stati i tifosi ad accoglierli. Tanta indifferenza per il pubblico napoletano all’arrivo della squadra di mister allegri come testimoniano la foto resa nota da tuttojuve.com.

Higuain sorridente con i compagni: “Partiamo per Napoli!”

Higuain sorridente con i compagni: “Partiamo per Napoli!”

I fischi di domenica sera sono ormai acqua passata: Gonzalo Higuain è pronto a prendersi la sua rivincita domani sera in coppa Italia. L’attaccante ha pubblicato una foto su Instagram, scrivendo: “Partiamo per Napoli! Nos Vamos!”

Papà Reina: “Pepe sta bene, vuole ribaltare il risultato in coppa Italia”

Papà Reina: “Pepe sta bene, vuole ribaltare il risultato in coppa Italia”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto il papà di Pepe Reina, Miguel Reina, il quale ha dichiarato: “Come sta Pepe? Ho notizie positive: ha recuperato dal fastidio che gli ha impedito di giocare domenica nella gara di campionato contro la Juventus. Non mente a se stesso, se dovesse sentirsi pronto lo comunicherà subito a Sarri. La rimonta in Coppa Italia? In questi giorni Pepe è stato preso da diverse situazioni, ma mi ha detto che ci spera e al pari degli altri compagni, vuole ribaltare il risultato dell’andata.  Rafael? L’ho visto molto bene, se il Napoli gioca come fatto nella seconda parte del match di campionato può far sua la qualificazione. Occorre solo un po’ di fortuna. Gli azzurri devono essere assolutamente convinti di poter passare il turno e dei propri mezzi. Ritorno a Napoli di Higuain? Non ne ho parlato con Pepe, l’ha maggiormente preoccupato l’operazione di sua moglie”.

Insigne: “Vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi”

Le sue parole

Lorenzo Insigne ha parlato ai microfoni della Rai della gara di ritorno di coppa Italia: “All’andata sono successi tanti espisodi. Non dobbiamo cercare alibi e fare la nostra partita. Sappiamo che sarà dura, ma dobbiamo fare la nostra partita. La Juve ha grandi campioni, lo sappiamo tutti: l’allenatore ha limbarazzo della scelta ma non dobbiamo pensare a loro, ma al nostro gioco e alla nostra forza. Siamo un gruppo fantastico e cercheremo di metterli in difficoltà. La partita dell’anno per un napoletano? Come sanno tutti c’è una grossa rivalità. Da unico napoletano della squadra scendo in campo con altre emozioni e responsabilità. Cerco sempre di dare il massimo per i miei compagni, il mister e la città. Higuain? L’ho salutato come gli altri della Nazionale. Normale prima della partita e niente di particolare. Gol? L’importante è passare il turno, poi chi farà gol non lo è. Anche il portiere o il difensore, basta fare una grande prestazione con il sostegno dei nostri tifosi per regalare una soddisfazione a tutta la città”.

” Il bando fatto dalla Sint è uno schiaffo alla città e al termalismo ”

0

Le opposizioni criticano il bando della Sint su Terme di Stabia e annunciano un incontro con lavoratori e forze sociali

Non usano mezzi termini le opposizioni presenti in Consiglio Comunale per definire la manifestazione d’interesse indetta ieri da Biagio Vanacore, amministratore unico della Sint,  la società che gestisce il patrimonio delle Terme, per avviare l’iter per l’affidamento dello stabilimento del Solaro a privati interessati a gestire per tre anni il Parco che consta di un’area a verde di 60.000, di cui circa 4.500 metri quadri coperti da fabbricati e circa 55.500 di superficie scoperta, ed è costituito da parco giardino, in cui si trova inserito un bar-ristoro; due batterie di servizi igienici ubicati lungo i viali e un piccolo manufatto destinato in origine a spogliatoi per i vicini campi da tennis e un bar-ristorante. L’avviso scade il 24 aprile.

Il Bando prevede che i soggetti partecipanti dovranno dimostrare di essere in possesso dei seguenti requisiti tecnici:

  • essere in possesso, in base del bilancio al 31 dicembre 2015 (o comunque in base all’ultimo bilancio approvato), di un patrimonio netto contabile non inferiore a 500mila euro;
  • avere maturato, anche indirettamente a livello di gruppo economico, una comprovata esperienza nella conduzione e gestione di imprese operanti in uno dei seguenti settori: turistico, ludico, ristorazione;
  • in alternativa al punto precedente, il soggetto interessato, qualora abbia maturato tali esperienze in settori diversi, dovrà documentare il possesso di adeguate caratteristiche/referenze attestanti la propria capacità tecnico-economica finanziaria mediante qualsiasi altra documentazione ritenuta idonea dalla società proprietaria. Chi si presenta dovrà assumersi l’onere di gestire la manutenzione del Parco e di versare un canone fisso alla Sint. Tra venti giorni si saprà ci sono privati disposti a investire sul futuro del Parco dopo il fallimento delle Terme.

Le opposizioni criticano la poca chiarezza del bando che fa sorgere anche dubbi sulla sua finalità per cui scrivono:

 “Si continua senza un progetto e senza una linea chiara . Quel Bando ed ogni ulteriore azione tesa alla vendita di parti del complesso immobiliare termale, inteso come un insieme di beni con destinazioni urbanistiche diverse ma con l’unica finalità di sostenere e favorire il disegno strategico che ruota intorno alle Terme ed attività collaterali rappresenta una pietra tombale sul termalismo in città . Ci aspettiamo , ora, un atto di responsabilità seria che per noi vuol dire il ritiro di un bando che non ha nulla di trasparente. Un provvedimento senza testa ne coda . Frutto di una visione dove a farla da sovrana sono confusione e incertezza . Le stesse che stanno caratterizzando tutta la questione termalismo in città . Nelle prossime ore – concludono le opposizioni – ci incontreremo per convocare ad horas un incontro con lavoratori e le forze sociali “