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Tonelli ha detto si al Torino

Tonelli ha detto si al Torino

Il Mattino prova a fare il punto sul mercato del Napoli: in entrata bisogna sempre tenere d’occhio Milot Rashica, esterno kosovaro del Vitesse nel mirino del direttore sportivo Cristiano Giuntoli da ormai un anno e mezzo. In uscita, invece, bisogna fare attenzione alla situazione del difensore centrale Lorenzo Tonelli che “ha detto di sì al Torino e l’affare è virtualmente concluso”

 

De Laurentiis e Sarri vogliono Chiesa: pronta offerta da oltre 20mln

De Laurentiis e Sarri vogliono Chiesa: pronta offerta da oltre 20mln

Federico Chiesa è il simbolo della Fiorentina che sta nascendo, uomo da blindare. Il Corriere Fiorentino parla a lungo del calciatore viola accostato anche al Napoli e al Bayern Monaco: “De Laurentiis e Sarri stravedono per lui, tanto che il patron azzurro sarebbe pronto a una mega offerta da oltre 20 milioni di euro pur di strapparlo ai viola. La Fiorentina non ci sente: «Chiesa non si tocca», hanno detto i Della Valle in una nota affidata all’Ansa nei giorni scorsi. Federico tra l’altro ha firmato da poco un contratto fino al 2021 con i viola e, almeno per quest’anno, non si muoverà da qui”.

 

Serie C, cambia il format? Ipotesi 57 squadre

Due sole ripescate, 57 team totali e tre gironi da 19. Così sta per cambiare la Serie C. La prossima stagione del campionato di terza serie difficilmente vedrà rispettato il format a 60: tra i cinque posti disponibili per il ripescaggio, solamente Triestina e Rende hanno presentato una domanda completa. Ben tre i posti che dovrebbero rimanere vacanti e questo dovrebbe far cambiare il format stabiliti oramai tre stagioni fa. Spettatrice interessa di questa ipotetica decisione è la Juve Stabia del patron Manniello. In caso di passaggio al girone con 19 squadre anzichè 20, una squadra riposerà giornata per giornata. Sono attese novità in tal senso e sarà presa una decisione prima del 10 agosto, data scelta per il sorteggio dei calendari dei tre gironi. Seguiranno aggiornamenti…

La Vespa Rosa: Roberta Schettino si rivolge al Sindaco Pannullo

Castellammare di Stabia – In una delle ultime uscite della Vespa Rosa vi avevamo parlato della lettera inviata da una tifosa al Presidente Manniello per rincuorarlo e fagli capire che le tifose del Menti sono con lui. Questa volta invece vi parliamo di un messaggio al Sindaco Pannullo; a parlare è un’altra grandissima tifosa della Juve Stabia, Roberta Schettino, che vuole rivolgere un pensiero al primo cittadino e a tutta l’amministrazione comunale:

“Oggetto del mio pensiero è la “Questione stadio”. Il bando per i lavori di sostituzione del manto erboso è cosa fatta, ora non resta che aspettare che tutto termini, appunto aspettare! Mi auguro e spero che i tempi siano brevi, basti pensare che ad esempio a Novara in meno di tre mesi sono stati creati spalti e sistemato tante cose, per il Menti invece serve solo la sostituzione del manto erboso. Ora mi rivolgo a Lei, Sindaco, non vogliamo rivedere un altro caso stile villa comunale, perchè questa città non merita un altro schiaffo! Vogliamo gettare nel fuoco un’altra pagina di storia di questa città? Si mio caro sindaco dietro a al nostro stadio, alla nostra casa calcistica, c’è tutta una storia! Noi andiamo a rappresentare la città di Castellammare di Stabia in tutta Italia e le dirò di più, lo scorso campionato allo stadio più di una volta abbiamo avuto l’onore di avere tra noi tifosi turisti europei che ci raccontarono del loro stupore in merito al calore della nostra bella tifoseria e delle bellissime sensazioni che provavano a stare seduti sui gradoni della tribuna.

Invito l’amministrazione comunale a monitorare e seguire i lavori per renderli quanto più veloci è possibile. Lo stadio Menti deve finire di essere una “questione” è dal secondo campionato di B (2012-2013) che si parla di sostituzione del manto erboso! Abbiamo aspettato troppo!

Quindi chiedo a Lei e a tutta l’amministrazione un po’ di impegno, perché bisogna tendere una mano al nostro Presidente Manniello che l’ha anche appoggiata nella sua elezione a Sindaco.

La gente come noi non molla mai…. Post Fata Resurgo!”

A cura di Patrizia Esposito

Raiola arriva a Napoli, ci sarà l’incontro con Insigne?

Raiola arriva a Napoli, ci sarà l’incontro con Insigne?

Mino Raiola, agente di Mario Balotelli, di Marco Verratti e Zlatan Ibrahimovic per dirne soltanto alcuni, sbarca in Campania per alcuni giorni. Secondo Il Mattino, Raiola è atteso lunedì a Benevento per incontrare il club giallorosso e trattare il passaggio dell’esterno offensivo della Lazio Ricardo Kishna, ma non è escluso che possa trattare affari di lavoro a Napoli“Raiola è stato indicato come possibile nuovo agente di Lorenzo Insigne, potrebbe incontrarsi con il calciatore e suo padre Carmine”.

Giuntoli su Zinchenko da due anni, ora può prenderlo

Giuntoli su Zinchenko da due anni, ora può prenderlo

La Gazzetta dello Sport scrive su Oleksandr Zinchenko classe 1996 che piacerebbe molto al Napoli: “Il ds del Napoli ha un canale preferenziale con i Citizens ha imbastito con i dirigenti inglesi un discorso relativo anche a un altro giovane sul quale Guardiola per ora non intende puntare. Si tratta di Oleksandr Zinchenko, estroso attaccante mancino classe 1996 con già dieci presenze all’attivo con l’Ucraina. Giuntoli segue Zinchenko da due anni, quando quest’ultimo appena diciottenne faceva faville con l’Ufa nel campionato russo. Il Napoli, che crede molto nelle potenzialità del ragazzo, potrebbe approfittare dell’ultima stagione poco brillante di Zinchenko per portarlo via a prezzo di saldo, o in prestito con diritto di riscatto già fissato ad una cifra predeterminata”.

Giuntoli aveva chiesto al City la recompra per Rulli

Giuntoli aveva chiesto al City la recompra per Rulli

La Gazzetta dello Sport scrive: “Restano vive le piste che conducono a Karnezis dell’Udinese (ma Giuntoli lo prenderebbe solo in prestito e senza obbligo di riscatto) e a Rulli della Real Sociedad. Il presidente del club spagnolo Jokin Aperribay ha detto di non aver ricevuto un’offerta dal Napoli ma ha ammesso di aver saputo dell’interesse del club azzurro da Facundo Fraga, agente del portiere argentino ed intermediario della trattativa. A Fraga il Napoli ha affidato il compito di convincere la Real Sociedad ad un prestito con obbligo di riscatto condizionato alle presenze di Rulli nella sua prima stagione, intanto Giuntoli parla con il Manchester City che ha diritto al 30% della valutazione del cartellino di Rulli. Il ds del Napoli ha un canale preferenziale con i Citizens (cui aveva chiesto di esercitare la recompra su Rulli dalla Real Sociedad)”.

Serie C, tutto pronto per la cerimonia di presentazione dei calendari 2017-18 : questa la data

Lo riporta la Lega Pro con un comunicato

La nuova stagione della Lega Pro nasce nel prestigioso Ex Aurum di Pescara: un luogo ricco di memoria, proiettato verso il futuro, la “fabbrica delle idee”.

10 agosto ore 18: tutto è pronto per la cerimonia di presentazione dei calendari 2017-18 del Campionato che torna a chiamarsi di Serie C.

“Abbiamo scelto Pescara per dare l’avvio ad una nuova stagione piena di entusiasmo e passione, nel cuore turistico di quell’Abruzzo che ha bisogno di grande energia e positività per ripartire con slancio” dichiara Gabriele Gravina, Presidente Lega Pro.

Quella dei calendari è la prima tappa di un percorso agonistico e di promozione del territorio, che potrebbe avere eco fino a giugno. Pescara, infatti, è candidata ad ospitare FinAll, tutto il bello di sport, cultura e spettacolo dei Play Off 2017-18: un grande evento sportivo, che ha l’ambizione di offrire un’occasione di riflessione sull’oggi e sul futuro del calcio italiano, ma con una forte matrice sociale e culturale.

Saranno presenti il Sindaco di Pescara Marco Alessandrini, l’Assessore allo sport Giuliano Diodati e personalità del mondo del calcio e dello sport. Nel corso della cerimonia sarà dedicato spazio a iniziative, progetti e ai nuovi partner della Lega Pro che accompagneranno la stagione 2017-18. In campo: il fischio di inizio il 6 agosto con la Coppa Italia di Lega, edizione n. 46, e il 27 agosto con il campionato di Serie C.

As Roma, news e indiscrezioni. Sabatini, Nainggolan e Mahrez, ai tempi della Roma

Sabatini, Nainggolan e Mahrez, un denominatore comune coniugato in tempi diversi

Roma- Walter Sabatini, Radja Nainggolan e Riyad Mahrez. Cosa hanno in comune queste tre persone? Oggi hanno un solo denominatore comune: l’As Roma, ma sono collocati in tre tempi diversi. Il primo rappresenta il passato della Roma (Walter ha presentato le dimissioni da DS lo scorso maggio); il secondo rappresenta il presente (fresco di rinnovo contratto con i giallorossi fino al 2021) e il terzo rappresenta il futuro -ancora ipotetico- della Roma, qualora Monchi riuscisse a piantare il colpo.

Ognuno, dunque, si è distinto in quest’estate di fuoco per aspetti diversi. Facciamo il punto della situazione, ma andiamo per ordine.

Dopo le dichiarazioni al vetriolo rilasciate da Sabatini all’Ansa sul Presidente Pallotta (“La mia campagna acquisti ha portato la mia squadra ad ottenere 87 punti in campionato e a garantire 120 milioni di introiti al 30 giugno permettendogli di passare un’estate esaltante, come si evince dai giudizi espressi su cose e persone. Auspico che la Roma possa in futuro ribadire classifica e introiti con i calciatori individuati ed acquisiti dalla nuova gestione permettendo a Pallotta di continuare ad inebriarsi dell’idea di se stesso e della sua presidenza”-sito Ansa-), arriva la certezza che Nainggolan resterà alla Roma per i prossimi 4 anni: il centrocampista belga ha ufficializzato la permanenza nel club giallorosso firmando un contratto che lo legherà alla società capitolina fino al 2021, con un corrispettivo che supera i 4,5 mln di euro (comprensivi di bonus e parte fissa).

Corteggiato dai migliori club d’Europa (Chelsea, Manchester, Inter), il Ninja non ha mai nascosto il suo legame con la capitale e il desiderio di rinnovare con la sua attuale squadra. “Ho dimostrato con i fatti di voler restare alla Roma, è quello che ho sempre voluto-ha dichiarato– L’anno scorso ci sono stati pochi contatti per questo rinnovo ma una volta che abbiamo iniziato, ne siamo usciti subito e sono molto contento per come sia andata”.

Soddisfatti anche Monchi e Pallotta, quest’ultimo lo ha definito come “uno dei migliori centrocampisti al mondo” ed ha aggiunto che non c’è mai stata nessuna questione sul rinnovo: “Lui ama Roma e noi amiamo averlo qui”. Il binomio è perfetto.

Sul fronte acquisti, Mahrez continua ad essere l’obiettivo principale di mercato: Monchi continua la trattativa con la squadra algerina che chiede 45 milioni di euro ma il Leicester City potrebbe accontentarsi anche di 40 milioni per colui che a Roma è inquadrato come “l’erede di Salah”. Secondo le ultime indiscrezioni, la trattativa potrebbe concludersi con un’offerta da 30 milioni più bonus (fonte: Sky Sport). Ovviamente quest’ultima offerta, molto vantaggiosa per la Roma, è tutta da verificare.

Intanto la squadra di Di Francesco, in vista della sfida di International Champions Cup contro la Juventus, continua la preparazione in terra americana. Il 30 luglio, alle ore 16.00 locali (quando in Italia saranno le ore 22.00), i giallorossi disputeranno un’amichevole al Gillette Stadium con i bianconeri. A tal riguardo abbiamo raccolto le affermazioni di Radja Nainggolan che non considera mai un’amichevole le gare contro la storica antagonista. Sul sito ufficiale infatti dichiara: “Quella di domenica è una partita che ho sempre sentito. Questa cosa nasce da tanti anni fa. Io però sono sempre uno sportivo e quando c’è da dire che è una squadra forte lo dico: è una squadra forte. Poi ovviamente ci sono sempre le battute e le botte e le risposte, cose che fanno parte del gioco”.

E sulla Roma afferma: “I giocatori vanno e arrivano, ma quello che vedo in campo è che abbiamo sempre avuto una squadra competitiva (…) stiamo lavorando bene… dobbiamo essere fiduciosi sperando che il campionato vada al meglio”.

Maria D’Auria

 

Castellammare – brutto impatto in Viale Europa tra una automobile ed uno scooter

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Castellammare – Si è verificato pochi secondi fa sul Viale Europa un forte tamponamento tra una automobile ed un motorino.
Protagonisti dell’impatto una Lancia Musa ed uno scooter cinquanta. Sembra che la Lancia fosse impegnata in una manovra proprio avanti all’entrata del parcheggio del supermercato presente in Viale Europa, quando il motorino, condotto da un ragazzo giovanissimo, sia sopraggiunto a velocità tale da non riuscire ad arrestare la sua corsa. L’impatto è avvenuto tra la parte anteriore della Lancia, danneggiata, e la parte sinistra dello scooter.
Il conducente del motorino è riuscito a mantenere il controllo del veicolo, evitando di cadere al suolo.
Nessuna lesione per i conducenti coinvolti; solo lievi danni ai veicoli e le classiche discussioni post impatto. Sono ora in corso le verifiche da parte della Polizia Municipale, giunta sul posto.

Castellammare – Rione Mercato fa rima con degrado

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Non è la prima volta che ci soffermiamo sulle condizioni in cui versa il Rione Mercato, in pieno centro a Castellammare. Gli ultimi giorni stanno mostrando il peggio che le persone, perché il termine “cittadini” non puo essere utilizzato per tali soggetti, sono in grado di fare.

Il quartiere è immerso nei rifiuti che, nonostante la raccolta puntuale, compaiono da un momento all’altro sui marciapiedi e sul ciglio della strada. Non solo cartacce e cartoni in quantità industriale, anche veri e propri ambienti ad hoc nati in un attimo. Così pochi giorni fa era possibile ammirare per strada ferro da stiro con caldaia e asse, tutto rigorosamente abbandonato; poche settimane prima anche l’angolo della tecnologia: monitor e quello che restava di un pc a disposizione sul marciapiede.
Questi souvenir si aggiungono al normale slalom che si è costretti a fare camminando per evitare escrementi di vario tipo dei cani, non randagi ovviamente.

A  proposito di escrementi, spesso è inoltre possibile imbattersi in persone che urinano senza la minima discrezione o attenzione, né tanto meno cercando un luogo per quanto possibile isolato. A queste tristi scene si aggiunga il problema dei rom, che quasi quotidianamente rovistano tra i sacchi di immondizia, prima che vengano ritirati, svuotandoli e lasciando tutto il loro contenuto per strada. Stessi rom che in piena notte si danno a schiamazzi e discussioni e al mattino a musica a tutto volume, passeggiando con appositi impianti portatili.

Insomma nel Rione Mercato regna il degrado totale. Poche volte si è vista una intera zona, per di più centrale, di Castellammare così abbandonata a se stessa.
Pattuglie di sorveglianza? Telecamere? Che chi di dovere intervenga con iniziative concrete, perché la situazione, per quei pochi cittadini veri che vivono in quella zona, è diventata ormai insostenibile.

Ankhesenamon, la sposa di Tuthankamon: è sua la sepoltura ritrovata?

Ankhesenamon, la sposa di Tuthankamon: è sua la sepoltura ritrovata?

Gli archeologi che lavorano nella Valle dei Re potrebbero aver trovato la Tomba della moglie di Tutankhamun secondo quanto riferito da LiveScience.

La notizia sembra essere stata data dal National Geographic Italia all’inizio del mese di luglio e poi confermata da Zahi Hawass (attualmente direttore della spedizione Italiana nella Valle dei Re), con una mail al LiveScience.

 Zahi Hawass ha dichiarato su LiveScience:

“Siamo sicuri che si tratti di una tomba, ma non sappiamo di chi sia”

Tale affermazione sembrerebbe essere confermata da alcuni indizi nella zona di scavo, come: quattro depositi di fondazione, oggetti votivi, vasi in terracotta, cibo e altri strumenti identificabili con la presenza di una sepoltura.

Inoltre, il radar  avrebbe rilevato una struttura che si identificherebbe con l’ingresso della sepoltura.

Secondo quanto raccolto, Zahi Hawass, identificherebbe la tomba con la moglie di Tutankhamon, Ankhesenamon.

Il faraone, salito in giovane età alla reggenza del regno (si suppone all’età di 10 anni nel 1332 a.C.), sposò nello stesso anno in cui ereditò la reggenza la sorellastra Ankhesenamon.

Secondo alcuni dati la sposa del famoso faraone bambino era figlia di Akhenaton (sposo della famosa regina Nefertiti di cui si cerca ancora il luogo di sepoltura), faraone della XVIII dinastia.

Sarebbe stata data in moglie al fratellastro Tutankhamon (figlio di Akhenaton e, forse, della secondaria moglie Kiya) all’età di 10 anni.

Alla morte del giovane coniuge ( solo dopo 8-9 anni di regno), sposò quello che viene considerato il successore di Tuankhamun, Ay.

Ed è accanto a quest’ultimo che è stata trovata la presunta sepoltura, per questo gli archeologi hanno pensato di attribuirle l’identità della sposa del faraone bambino.

Però alcuni studiosi non confermerebbero tale unione, perché in un cartiglio della tomba di Ay, dove mancherebbe il nome della moglie, lo spazio sembra essere troppo piccolo per contenere il nome di Ankhesenamon. È più probabile considerare come moglie Tey

Purtroppo di Ankhesenamon si conosce ben poco a causa del periodo e delle informazioni frammentarie che possediamo. Alcuni studiosi pensano che Ankhesenamon, prima di sposare il fratellastro, convogliò a nozze con il padre, poi con il successore Smenkhara.

Aspettiamo quindi che gli archeologi facciano il loro lavoro e che districhino al più presto questa matassa.

L’Italia deve affrontare il problema del come combinare europeismo e difesa degli interessi nazionali

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Come scrive Marta Dassù «la sfida francese obbliga l’Italia ad affrontare il problema che ha di fronte: come combinare europeismo e difesa degli interessi nazionali».

Un diverso approccio all’Europa

Un amico diplomatico mi ha detto in modo un po’ cinico, alla conclusione dei tre giorni della Conferenza degli ambasciatori: l’unico che non ho applaudito è stato il ministro degli Esteri francese, Yves Le Drian. Che venga a farci lezioni di europeismo, dopo che Emmanuel Macron ci ha esautorato sulla Libia e dopo il brutale stop di Parigi all’acquisizione di Stx da parte di Fincantieri, è davvero ridicolo. La mossa libica del nuovo presidente francese è vissuta come uno schiaffo diplomatico da un Paese come il nostro, così sovra-esposto (migrazioni) e così impegnato (da anni) nella ricerca di una soluzione al caos generato proprio da Parigi, con l’intervento voluto da Nicolas Sarkozy nel 2011.

Ieri si è aggiunta la decisione, annunciata da settimane, di tenere in mani francesi i cantieri di Saint-Nazaire, stracciando il vecchio accordo dei tempi di François Hollande. Il Tesoro francese aveva il diritto di esercitare la sua prelazione, naturalmente; ma fra dinamismo frenetico sulla Libia (poi si vedrà dove porterà) e forzatura sovranista in materia di politica industriale, l’Italia si sente sotto attacco. Non da parte della perfida Merkel, questa volta; ma da parte dello spregiudicato inquilino dell’Eliseo.

Il vittimismo – un vizio antico, ha ricordato Paolo Gentiloni parlando agli ambasciatori italiani – non è tuttavia una risposta né la sana premessa di una politica. La sfida francese, piuttosto, obbliga l’Italia ad affrontare il problema essenziale che ha di fronte: come combinare, in un contesto molto più mobile e competitivo di un tempo, europeismo e difesa attiva degli interessi nazionali. La conferenza degli ambasciatori, fra sessioni chiuse e discussioni aperte, ha avuto questo rilevante sotto-testo. E il messaggio del primo ministro italiano alla sua vecchia «casa» è stato esplicito: la partita europea sarà lunga e difficile, ma l’Italia ha ancora le potenzialità per giocarla.

Può sembrare una strategia della consolazione. Ma Gentiloni appare invece l’interprete di una visione matura della politica estera italiana: senza strappi e senza crisi di nervi, con un buon equilibrio fra mezzi e ambizioni. E basata sulla convinzione che l’Europa, primo cerchio tradizionale della nostra politica estera, debba radicalmente adattarsi al cambiamento dei tempi. Solo a questa condizione, un attore europeista come l’Italia potrà sperare di tutelare i propri interessi nazionali – sicurezza e crescita economica – attraverso la cooperazione europea.

In questa chiave, capire la Francia di Macron è essenziale. Troppo facilmente, il giovane presidente francese è stato prima descritto come un europeista tout court e poi liquidato come un nazionalista neogollista. In realtà, l’Europa francese di Macron risponde agli interessi nazionali (in competizione) e si basa su alcuni fondamentali interessi comuni (alla cooperazione): l’equilibrio fra i primi e i secondi sarà il risultato delle politiche europee degli attori principali.

In questa concezione realistica – quasi sbandierata dalla Francia ma praticata, seppure in modo molto diverso, anche dalla Germania – l’interlocutore principale di Parigi è naturalmente Berlino. Macron sta cercando di sedersi al tavolo franco-tedesco in condizioni migliori di quanto non si fosse trovato il suo predecessore, François Hollande. Questo significa pagare alla Germania, quale economia dominante, il prezzo della riduzione del deficit; per ottenere invece il riconoscimento di un ruolo preponderante di Parigi nella politica estera e nella difesa. Il rischio di una strategia del genere è che sia troppo costosa sul piano interno (Macron avverte del resto un primo declino di consensi); ma questo, mi pare, è il tentativo del presidente francese.

Dal punto di vista di Macron, l’effetto Brexit e insieme gli spazi aperti dalla crisi strisciante fra Angela Merkel e Donald Trump, offrono infatti alla Francia – unica potenza nucleare rimasta e membro del Consiglio di sicurezza – l’opportunità di riaffermarsi come potenza politico/militare del Vecchio Continente. Una posizione che Parigi intende esercitare in chiave nazionale (nel Mediterraneo anzitutto, con l’appoggio di Washington), sul piano bilaterale (i progetti industriali con Berlino nel settore della Difesa) ma anche in chiave europea (accordi multilaterali e commercio estero). Naturalmente, tenere insieme i poli di queste varie aspirazioni non sarà affatto semplice. L’atteggiamento dell’Italia – che soffre tutte le debolezze di una fase pre-elettorale ma che resta comunque il terzo grande attore dell’Ue – avrà un peso non trascurabile e che Parigi farebbe bene a non sottovalutare in una logica più strategica, meno ancorata a successi immediati (veri o presunti che siano).

La gestione degli interessi concorrenti, sul nuovo tavolo europeo, potrà essere conflittuale o cooperativa. Paolo Gentiloni ha chiaramente indicato, alla diplomazia italiana, i benefici della seconda strada: ammesso che l’Italia riesca a coglierli, definendo con chiarezza le proprie priorità. Emmanuel Macron sta imboccando la prima strada con l’Italia e la seconda con la Germania. Difficile pensare che questo doppio binario possa nel lungo termine funzionare.

vivicentro.it/opinione
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Il Questore di Pescara sospende la licenza a due bar

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Nell’ambito dell’ esercizio delle potestà di polizia di prevenzione, il Questore della Provincia di Pescara ha  decretato  la sospensione della licenza  di somministrazione di alimenti e bevande di due esercizi pubblici collocati nel centro della città.

Si tratta del Bar DI Tizio, sito in via Quarto dei Mille e del Bar Coffe Time sito in via Bovio.

Gli esercizi da tempo sottoposti ad attività di controllo, di polizia di prevenzione e di polizia giudiziaria da parte delle Forze di Polizia, già erano stati destinatari di provvedimenti di sospensione  ai sensi dell’art. 100 TULPS poiché ritenuti luoghi di incontro per gli scambi illeciti di stupefacenti per danaro; in particolare il Bar Coffe Time ha avuto nell’anno in corso due provvedimenti di chiusura di 10 giorni ciascuno ed il Bar Di Tizio ne ha avuto uno di 7 giorni ed uno di 15gg. nel 2016.

In sostanza, sotto gli occhi di ignari ed assuefatti cittadini, anche minori, si svolgevano le attività di spaccio di sostanze stupefacenti, nonostante i continui interventi delle Forze di Polizia e nonostante i ripetuti interventi cautelari del Questore di Pescara che hanno sancito per ben due volte per ogni esercizio la sospensione dell’attività di somministrazione.

La  Divisione PASI della Questura, diretta dalla Dottoressa COLOPI Lucianna  Ripalta , ha istruito i provvedimenti cautelari e ,come di consueto,  anche in questa circostanza la stretta collaborazione fra le Forze di Polizia  tende a realizzare risultati concreti a tutela della collettività.

La proposta di applicazione dell’art. 100 TULPS a carico dei due esercizi de quo, avanzata dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, in seguito ad una operazione di polizia giudiziaria che ha portato all’emissione di ben 15 provvedimenti restrittivi della libertà personale, è stata tradotta in un provvedimento di sospensione della licenza per 60 giorni a carico dei due esercizi pubblici in discorso, allo scopo di interrompere il circuito vizioso in cui gli stessi esercizi sono entrati.

Il provvedimento ha  la natura giuridica  di  intervento con finalità di prevenzione di fronte ai pericoli che possono minacciare l’ordine e la sicurezza pubblica: è teso a produrre l’effetto della tutela di beni  fondamentali, mediante l’interruzione di aspetti devianti,  determinando la  rottura di circuiti pericolosi per la sopravvivenza dei valori  posti a fondamento della  Carta Costituzionale

 

APPROFONDIMENTO – Juve Stabia, mistero Liviero

Seguendo con attenzione il ritiro della Juve Stabia, salta immediatamente all’occhio l’assenza di un calciatore di rilievo per la Lega Pro: Matteo Liviero. La mancata presenza di Liviero a Fiuggi è forse il punto finale della parabola discendente che ha avuto il terzino mancino nella sua seconda esperienza in gialloblù.

Liviero torna alle Vespe la scorsa estate, alla luce dell’offerta importante del Patron Manniello; due anni di contratto a cifre rilevanti per il difensore ex Lecce e Pro Vercelli. La stagione del numero 3 parte con sensazioni molto positive; culmine dell’ottimo avvio di campionato di Liviero è la rete con cui il terzino apre le danze nel pirotecnico 4 – 1 rifilato al Foggia al Menti.

A mettere i bastoni tra le ruote, o tra le gambe, a Liviero un noioso infortunio al ginocchio; il calciatore decide di non operarsi subito e di tentare con la terapia lontano da Castellammare per superare i problemi fisici. I mesi di terapia sono tanti e nel frattempo la fascia sinistra non trova un padrone adeguato né in Liotti, eccessivamente criticato, né nel deludente nuovo acquisto Giron.

Liviero torna disponibile per l’importante finale di stagione; a condizionare le sue prestazioni non sono però solo i postumi dell’infortunio, ma anche la testa che sembra molto lontana dalle dinamiche stabiesi. Il binomio scarsa concentrazione e forma fisica inadeguata, portano Liviero a prestazioni sottotono nella doppia sfida alla Reggiana. Proprio un grossolano errore del terzino spalanca la porta alla rete del sorpasso emiliano a Reggio Emilia targato Ghiringhelli.

A stagione conclusa, arriva finalmente l’operazione al ginocchio, effettuata a Villa Stuart, dopo la quale il calciatore è tutt’ora impegnato nel percorso di recupero. Risulta però difficile credere che tale percorso non implichi lavoro, anche solo in palestra o piscina, insieme al resto della sua squadra, a Fiuggi da quasi due settimane.

Inevitabile chiedersi cosa ci sia dietro l’assenza del terzino, desaparecido a Fiuggi, città tra l’altro vicina a Roma, dove è si è operato. Giuste, in tale circostanza, le riflessioni della società stabiese. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, la Juve Stabia avrebbe invitato Liviero ed altri big a seguire l’esempio di Morero e Matute, spalmandosi l’ingaggio annuale su un contratto biennale. Il calciatore avrebbe, ed il condizionale è d’obbligo, rifiutato la proposta delle Vespe: a questo punto da valutare se si arriverà ad una cessione o si troverà un punto di incontro.

A prescindere dall’aspetto economico, alla Juve Stabia serve un Liviero, per forma fisica ma soprattutto motivazioni e personalità, diverso da quello visto la scorsa stagione. Senza queste componenti meglio che le strade dei gialloblù e del calciatore si separino.

 

Tunisia, approvata la legge contro la violenza sulle donne

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Voto storico per la Tunisia, dopo un iter piuttosto faticoso segnato da ostacoli e continui rinvii. Alla fine il Parlamento ha votato all’unanimità, con 146 voti a favore, la legge contro la violenza e i maltrattamenti sulle donne per la parità di genere. La legge punta inoltre a eliminare ogni traccia di disuguaglianza tra i sessi anche sul lavoro.

LA SVOLTA LEGISLATIVA

Il testo approvato ha l’obiettivo di garantire alla donna il rispetto della dignità e assicurare l’uguaglianza fra i sessi attraverso la prevenzione, la punizione dei colpevoli e la protezione delle vittime. Pene molto più severe per gli stupratori senza più alcuna possibilità di sfuggire alla legge.

Cade il vergognoso 227 bis del Codice Penale, che prevedeva una specie di perdono per gli stupratori di una minorenne in caso di matrimonio con la vittima.

MISURE PREVENTIVE

Il dettato legislativo prevede anche delle misure preventive, tra cui la creazione di programmi di formazione per gli operatori sanitari e scolastici nel dare assistenza alle vittime, e unità di sicurezza nazionale dedicate ai casi di violenza domestica. Viene  inoltre criminalizzato l’impiego di minori come lavoratori domestici e i datori di lavoro che non rispettano la parità salariale tra sessi saranno soggetti a sanzioni.

NEL 2010 47%DI DONNE VIOLENTATE IN CASA

La violenza domestica è un problema diffuso in Turchia: il 47% delle donne dice di aver subito abusi, secondo un sondaggio nazionale pubblicato nel 2010.

Nonostante il grande passo avanti, la legge tunisina resta ancora discriminatoria in ambito familiare. Infatti, solo gli uomini possono essere considerati capifamiglia e ricevere un’eredità; i membri femminili, invece, non hanno diritto a una quota pari a quella dei fratelli.

Ricordiamoci che nel mondo arabo, la Tunisia rimane uno dei paesi più all’avanguardia per quanto riguarda l’uguaglianza tra i sessi.

 

Questa la cifra esatta che Higuain dovrà versare al Napoli

Questa la cifra esatta che Higuain dovrà versare al Napoli

La Repubblica pubblica le cifre esatte che Gonzalo Higuain dovrà versare nelle casse del Napoli: “L’esito della decisione ha avuto la stessa enfasi di una grande impresa sportiva. Per il Napoli, del resto, il valore simbolico va al di là della vittoria legale contro Gonzalo Higuain. Il Collegio Arbitrale, presieduto dall’avvocato Massimo Farina, ha rigettato le richieste del Pipita. Il centravanti argentino pretendeva nella causa cominciata lo scorso 8 marzo prima il pagamento di 651mila euro, somma destinata dal Napoli al contributo di solidarietà da versare allo Stato, poi 2 milioni e 570mila euro adducendo premi non versati e un risarcimento danni per violazione del principio di buona fede. Ieri, poco dopo mezzogiorno, il tanto atteso verdetto ha premiato le ragioni del Napoli. La società azzurra ha fatto da cassa da risonanza al successo: Higuain è stato condannato pure al pagamento delle spese processuali per l’attivazione del Collegio arbitrale, che ammontano a 52mila euro”.

Cinque cessioni e un paio di acquisti: il mercato del Napoli sta per chiudersi

Cinque cessioni e un paio di acquisti: il mercato del Napoli sta per chiudersi

La Gazzetta dello Sport scrive: “Quattro o cinque cessioni ed un paio di acquisti al massimo: il mercato del Napoli è già molto più vicino alla conclusione rispetto ad un anno fa, quando si doveva ancora metabolizzare l’addio di Higuain. Adesso invece Giuntoli lavora alle «rifiniture» perché bisogna rendere la rosa a disposizione di Sarri omogenea e, soprattutto, uniformarla al regolamento che prevede una lista di venticinque calciatori. Ecco perché saranno più numerose le uscite rispetto alle entrate, visto che non mancano i calciatori in esubero e sono in corso, invece, una serie di valutazioni su altri elementi”.

Fiorentina, Pioli: “Sarri ha avuto fortuna: senza l’infortunio di Milik…”

Fiorentina, Pioli: “Sarri ha avuto fortuna: senza l’infortunio di Milik…”

Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “Propone un bel calcio. Ha valori importanti in ogni angolo del campo. Sarri ha avuto anche un pizzico di fortuna: senza l’infortunio di Milik avrebbe scoperto le formidabili doti di goleador di Mertens?”

Cosa l’ha stupita di questo inizio di campagna acquisti di Serie A?

“Non mi aspettavo il passaggio di Bonucci al Milan”.

Montella lo vuole capitano.

“Perché gli riconosce caratteristiche da leader. Niente di strano. Io non ho mai scelto i capitani guardando il numero di presenze. Il Milan può lottare per il titolo anche se la Juve resta favorita”.

Nonostante la perdita di Bonucci?

“Si vede che qualcosa non funzionava più tra la Juve e Bonucci. Capita. Ma la Juve è forte a prescindere dai singoli. Magari non è più fuori gara. Le rivali per il titolo si sono avvicinate”.

Incendio Vesuvio, arriva la svolta: arrestato il piromane, è di Torre del Greco, il suo nome…

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Incendio Vesuvio, arriva la svolta: identificato e arrestato il piromane, è di Torre del Greco

È stato identificato e arrestato dai carabinieri l’autore dell’incendio che ha distrutto 10mila metri quadrati di Parco nazionale del Vesuvio. Sono stati i carabinieri della compagnia di Torre del Greco, in sinergia con i carabinieri forestali, ad eseguire nella notte un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per incendio boschivo emessa dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura nei confronti di Leonardo Orsino, 24enne di Torre del Greco già noto alle forze dell’ordine.

Le indagini hanno permesso di risalire all’uomo ritenuto responsabile di aver dato vita a questo inferno il 14 luglio a Torre del Greco. E’ stato utilizzato un semplice accendino, rischiando di incendiare anche la propria abitazione. Ora si trova a Poggioreale.