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Coppa Italia Dilettanti, Pres. Gargiulo: “Questa competizione importante, Albanova fortissima”

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E’ tempo di Coppa Italia Dilettanti. Domani, 27 settembre 2017, ore 15,30, i sedicesimi di finale. L’Afro-Napoli United dovrà affrontare, nella gara di andata, l’Albanova Calcio presso lo stadio comunale ‘Scalzone’ di Casal di Principe.
“La Coppa Italia Dilettanti è una competizione importante ed avvincente. Si sfidano squadre anche degli altri gironi e di categoria superiore. Sarebbe fantastico arrivare fino in fondo ma abbiamo davanti un avversario fortissimo che, nell’ultimo turno di campionato, ha vinto con un risultato di misura contro il Casamarciano mettendo a segno ben 9 gol e non subendone. Speriamo di fare risultato e poi giocarci tutto nella gara di ritorno, in casa”. Questo il commento del presidente dell’Afro-Napoli United, Antonio Gargiulo.

/Afro Napoli United

B Italia, buona la prima in Giappone: col Sendai vittoria per 4-2

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Nel pomeriggio di oggi (ore 19 locali) allo stadio “Yurtec stadium“ di Sendai, si è svolta l’amichevole tra la B Italia U19 di Massimo Piscedda e il Sendai Ikuei Gakuen High School FC (campioni in carica della prefettura di Miyagi), guidata dal tecnico Takeshi Jofuku. La gara è terminata con il risultato di 4-2 (2-0 p.t./2-2 s.t.) per gli azzurri.
Prova convincente della B Italia, che ha dominato sotto il profilo tattico e atletico nella prima uscita della tournée giapponese. Il primo tempo si è chiuso con la doppietta di Matteo Stoppa (punta del Novara) su assist di Scarlino (prima rete) e di Oberrauch (seconda rete). L’attaccante (classe 2000) ha mostrato talento e creatività in campo, confermando il feeling con la casacca azzurra dopo le ottime prestazioni della scorsa stagione nel trofeo Lazio Cup. Nel secondo tempo gli azzurri hanno poi allungato con Borrelli (Pescara) su cross da destra di Carnicelli (Cesena), entrato da pochi minuti. Il club di Sendai ha accorciato le distanze con un gol di testa di Kazuki Sato (autore di una seconda rete nel recupero). Il quarto gol della B Italia porta la firma di Mancini (Pescara) sempre su assist di Carnicelli.
“Questa partita è un test importante per la squadra, in attesa di incontrare il Vegalta Sendai, squadra di prima divisione della J-League, l’equivalente della nostra serie A. Ottima prova di Matteo Stoppa, autore di una doppietta, ma è tutto il gruppo ad aver dimostrato di essere concentrato per questa importante tournée in Giappone” – ha dichiarato l’allenatore Massimo Piscedda.
“Felice per aver segnato due gol in questa prima amichevole. Sapevamo di poter confermare il nostro valore tecnico e, già in occasione degli allenamenti, avevamo provato con il mister Piscedda alcune soluzioni d’attacco. Molto positiva anche l’intesa con i compagni (Scarlino e Oberrauch, nda), soprattutto in occasione delle due reti. Adesso la concentrazione è per la prossima prova con i pari età del Vegalta” – ha dichiarato l’attaccante Matteo Stoppa.
TABELLINO GARA:
SENDAI IKUEI GAKUEN HIGH SCHOOL FC: (4-4-2) : Sato (80’ Ono), Kamiya, Sasaki (78’ s.t. Shimura), Goto, Horie (78’ s.t. Komuro), Ito (62’ s.t. – Hashiba), Keita Sato (capitano), Chiba (52’ s.t. Kubota), Kaimori (53’ s.t. Hatakeyama), Tsunoda (65’ s.t. Sugai), Nakazawa (52’ s.t. Kazuki Sato). A disp.: Issey Nagoya – All.Takeshi Jofuku.
B ITALIA (4-3-3): Marcianò (85’ s.t. Adorni), Mazzarani (58° s.t. Carullo), Cortinovis (68’ s.t. Forni), Minelli, Oberrauch, Santoro (62’ s.t. Figoli), Stoppa (capitano – 75’ s.t. Ranocchia), Benedetti (58’ s.t. Barezzani), Rizzo (49’ s.t. Carnicelli), Borrelli (64’ s.t. Mancini) , Scarlino (70’ s.t. Panaioli) – All. Massimo Piscedda.
Arbitro: Yu TKAHASI (Giappone) – Assistente 1: Rei MASIKO (Giappone) – Assistente 2: Kouga SATOU (Giappone) – Quarto ufficiale: Takesi TUKAHARA (Giappone).
Ammoniti: 31’ p.t. Reon Kamiya (Sendai Ikuei)
Note: recupero: 1’ p.t. – 4’ s.t. – spettatori: 3 mila circa (capienza 19.694 – stadio costruito nel 1988) – temperatura: 19°.
Marcatori: Matteo Stoppa (B Italia) 10’ p.t. – Matteo Stoppa (B Italia) 20’ p.t. – Gennaro Borrelli (B Italia) 52’ s.t. – Kazuki Sato (Sendai Ikuei) 70’ s.t. – Simone Mancini (B Italia) 79’ s.t. – Kazuki Sato (Sendai Ikuei) 90’ + 4 s.t.

La rosa della B ITALIA:
1 – Federico Adorni (Parma) – portiere
2 – Federico Mazzarani (Ternana Unicusano) – difensore centrale
3- Nicholas Oberrauch (Parma) – difensore
4 – Simone Santoro (Us Città di Palermo) – centrocampista centrale
5- Lorenzo Cortinovis (Pro Vercelli) – difensore
6 – Alessandro Minelli (Pescara) – difensore
7- Luca Scarlino (Spezia) – centrocampista
8- Leonardo Benedetti (Spezia) – centrocampista
9- Simone Mancini (Pescara) – attaccante
10- Matteo Stoppa (Novara) – attaccante (capitano)
11- Agostino Rizzo (Us Città di Palermo) – attaccante
12- Giuseppe Marcianò (Frosinone) – portiere
13- Gioacchino Carullo (Virtus Entella) – difensore
14- Filippo Ranocchia (Perugia) – centrocampista centrale
15- Filippo Maria Forni (Cremonese) – difensore
16- Alessandro Carnicelli (Cesena) – centrocampista
17- Lorenzo Panaioli (Perugia) – attaccante
18 – Matteo Figoli (Spezia) – centrocampista
19- Gennaro Borrelli (Pescara) – attaccante
20- Simone Barezzani (Brescia) – centrocampista

In allegato la foto di Matteo Stoppa e della formazione della B Italia.
Guarda l’intervista a Matteo Stoppa.
Guarda l’intervista a Massimo Piscedda.

/Stampa Lega B

Sky – Attesi circa trentamila spettatori al San Paolo stasera: i prezzi Champions hanno influito

Il giornalista Massimo Ugolini è intervenuto nel corso di Sky Sport 24 rilasciando alcune dichiarazioni:

“Questa sera saranno circa trentamila gli spettatori che saranno al San Paolo per Napoli-Feyenoord. Non sono tanti per una partita di Champions League, i prezzi e lo giocare ogni tre giorni hanno di certo influito. Per gli azzurri è una partita molto in portante, in campo si vedrà l’undici migliore. Rientreranno Albiol, Allan e Jorginho rispetto alla gara contro la Spal”.

Feyenoord, Diks: “Con la Fiorentina ho giocato pochi minuti contro il Napoli. Su Mertens…”

Kevin Diks, difensore del Feyenoord, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Elf Voetbal in vista della sfida contro il Napoli in Champions League. Il classe ’96 ha svelato anche un curioso retroscena su Dries Mertens:

Con la Fiorentina giocai solo alcuni minuti, ma l’atmosfera dello stadio era incredibile. Fu anche una grande partita: 3-3. Al termine della partita, Dries Mertens venne da me e mi chiese: ‘Tu non sei il ragazzo che giocava nell’AGOVV/Vitesse?’ È stato incredibile che se lo ricordasse, avevamo giocato insieme una volta in un torneo. Dries mi aveva preso in giro per le mie scarpe, ero molto giovane e non pensavo che mi avrebbe riconosciuto. Sarà molto bello ritrovarlo in Champions League, ho molta ammirazione per lui ma cercherò di ostacolarlo.”

GIUDICE SPORTIVO – Doppia sanzione per il Napoli dopo il match contro la Spal a Ferrara

Ammenda di € 2.000,00 : alla Soc. NAPOLI per avere suoi sostenitori lanciato, al 30° del secondo tempo, un fumogeno sul terreno di giuoco; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all’art. 13, comma 1 lettera b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’Ordine a fini preventivi e di vigilanza.

AMMONIZIONE ED AMMENDA DI € 2.000,00 (PRIMA SANZIONE) INSIGNE Lorenzo (Napoli): per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria”. Questo il comunicato postato dalla Lega Serie A sul proprio sito ufficiale.

Siracusa-Fidelis Andria: 0-0 Primo Pareggio

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Siracusa-Fidelis Andria 0-0

Recupero della seconda giornata di campionato di serie C per Siracusa e Fidelis Andria.

La squadra ospite cerca il primo successo del campionato, mentre il Siracusa vuole affermare la sua supremazia e quindi conquistare il secondo posto.

Il Siracusa scende in campo con la maglia azzurra, mentre la Fidelis Andria quella bianca.

Dopo il primo quarto d’ora arriva la prima occasione per Sandomenico di portare la squadra in vantaggio, ma non trova la porta.

Al 26’ riprova Scardina, ma trova il palo della porta avversaria, pronta però la risposta della squadra avversaria.

Al 41’ Sandomenico ritenta nuovamente l’impresa, ma la palla sembra non voler entrare.

Il Siracusa dopo un momento di difficoltà è tornato a calciare, ma il primo tempo si chiude con molte chance del Siracusa di portarsi in vantaggio purtroppo non riuscite.

Poco dopo il fischio del secondo tempo, al 51’ la Fidelis Andria tenta un attacco nella porta dei leoni, ma Bottalico trova solo il palo.

Al 59’ si registra un primo doppio cambio per il Siracusa: Catania e Grillo prendono il posto di Mazzocchi e Mancino.

Catania. Al 61’, poco dopo la sua entrata in campo cerca il punto del vantaggio nella porta della Fidelis, ma la palla viene bloccata da Maurantonio.

Sembra che i cambi abbiano portato spirito alla squadra, che si sostituisce al momentaneo periodo di supremazia Dell’Andria.

La Fidelis Andria non si abbatte e Matera cerca il punto di vantaggio al 64’, ma Super Tomei riesce a parare.

Ulteriore doppio cambio per il Siracusa al 68’ Toscano e Giordano vengono sostituiti da Palermo e Spinelli.

All’81′ ultimo cambio per il Siracusa, com’è di consueto Bernardo prende il posto di Scardina.

Quattro minuti di recupero prima del fischio finale, ma la partita termina con un pareggio.

Siracusa-Fidelis Andria 0-0

 

FORMAZIONE

SIRACUSA: Tomei, Turati. Giordano, Scardina, Daffara, Mucciante, Mazzocchi, Liotti, Mancino, Toscano, Sandomenico.

A disposizione: D’Alessandro, Bernardo, Palermo, Plescia, Catania, Spinelli, Parisi, Vicaroni, Grillo, Magnani, Punzi, Martinez.

Allenatore: P. Bianco

 

FIDELIS ANDRIA: Maurantonio, De Giorgi, Pipoli, Rada, Barisic, Croce, Matera, Tiritiello, Minucucci, Esposito, Bottalico.

A Disposizione: Cilli, Lattanzio, Scaringella, Ippedico, Celli, Di Cosmo, Curcio, Paolillo.

Allenatore: M. Loseto

 

Arbitra: G. Miele

Quarabag-Roma, Di Francesco: “Non sarà facile, Dzeko e Kolarov giocheranno”. Juan Jesus: “Il lavoro mi ha ripagato”

CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO – Il mister, affiancato dal difensore Juan Jesus (che peraltro è l0’unico ad aver già affrontato il Quarabag il 2 ottobre 2014 con l’Inter), ha risposto alle domande dei cronisti accorsi nella sala stampa dell’Olimpico di Baku. Domani alle ore 18, infatti, si disputerà il secondo match della stagione in Champions per i giallorossi. Queste le parole del tecnico abruzzese e del calciatore brasiliano:

Per Juan Jesus: La difesa più alta che chiede Di Francesco sta dando buoini risultati. È stato un passaggio complicato a livello mentale?
“È perché siamo più corti, riprendiamo la palla subito, non prendiamo tanti contropiedi. Lavoriamo sulla palla e non c’è motivo di lavorare lontani l’uno dall’altro perché poi la squadra si allunga”.

Il turnover significa che non esistono gerarchie o ci sono in 5 o 6 ruoli?
“Ci sono giocatori che hanno più esperienza rispetto ad altri ma con tante partite ravvicinate c’è l’esigenza di far giocare tutti. Si danno troppe cose per scontate su questa partita, bisogna avere rispetto pert il Quarabag, per la sua storia, per il modo in cui sono arrivati sin qui. Vi assicuro che non sarà una partita facile”.

El Shaarawy ha avuto un’estate difficile… Se lo aspettava così pronto?
“No perché non è partito subito titolare, ha dovuto fare un percorso di crescita ma nell’ultimo periodo l’ho visto benen ed ho ritenuto opportuno rimetterlo in campo. Mi vedrete spesso cambiare gli esterni quindi ci sarà la possibilità di giocare per tutti. Lui é uno dei titolari, che interpreta al meglio questo tipo di gioco”.

Per Juan Jesus: domani ci saranno 70mila spettatori, tutta una nazione guarderà questa partita. Non c’è il rischio di sottovalutare gli avversari?
“Mai, noi guardiamo tutte le partite. Loro vengono da un risultato non positivo e vogliono dimostrare che è sbagliato. Dobbiamo essere pronti e dimpostrare che anche noi siamo qui per vincere, per dimostrare il nostro valore”.

Hai giocato contro squadre azere, come se le ricorda e cosa ne pensa?
“Facemmo gol subito nel primo tempo per poi chiuderla nel secondo ma il Quarabag è cresciuto moltissimo da allora. Sarà difficile, ci sono altri calciatori ora”.

Capello diceva che il nostro campionato è poco allenante per la Champions. Aveva ragione?
“Non condivido, perché anche negli altri campionati ci sono squadre che non riescono a competere con le grandi (al di là di qualche anno sporadico, come in quello in cui è stato il Leicester a comandare). Sicuramente noi dobbiamo alzare il ritmo ma non credo sia questo il motivo per cui facciamo difficoltà in Champions”.

Dzeko e Kolarov sono i calciatori che hanno giocato di più. Hai intenzione di fargli risparmiare qualcosa in vista di Milan-Roma?
“Abbiamo un livello tecnico superiore al Quarabag, ma bisogna essere determinati, cattivi, aver voglia di fare il risultato. Per cui tutti e due quelli che hai nominati giocheranno”.

Difficilmente nella storia recente del calcio romano c’è stata questa qualità nei centravanti: Immobile e Dzeko. Quale preferrisci? Cambierai 5 uomini di nuovo?
“C’è una logica, non cambio totalmente la squadra. Poi saranno 4, 5 o 6 cambi, questo non posso dirlo oggi. Uno può agire un po’ anche come seconda punta, gli piace attaccare gli spazi anche in profondità. Edin è un giocatore diverso: lavora di più dentro l’area, se sei in difficoltà puoi buttargli dentro una palla alta. Dipende da come giochi, Immobile può essere devastante ma io mi tengo Edin”.

Per Jesus:Questa stagione è partita in modo molto più positivo di quella scorsa. Hai avuto bisogno di un periodo di ambientamento oppure hai più fiducia da parte dell’allenatore?
“Dallo scorso novembre in poi ho giocato come so fare e oggi sto dimostrando il mio valore, al di là del mister. Il lavoro paga sempre. Ho sudato ed il lavoro che ho fatto oggi è stato pagato”.

Defrel ha fatto le prime 3 da titolare e le altre 3 in panchina. Si è forse convinto ad utilizzarlo solo come vice Dzeko?
“Dovevo rimediare, aveva giocato troppo…(ride ndr). Io i giocatori li devo vedere allenarsi, ma lui lo conosco meglio di tutti gli altri.Vivo di sensazioni, quando rimane fuori è perché scelgo altre situazioni ma potrebbe tranquillamente rigiocare da esterno a destra”.

Come sei riuscito a trasformare i fischi in applausi? Hai mai pensato di lasciare la Roma?
“Ho trascorso 6 stagioni all’Inter ed anche Milano è un ambiernte molto difficile. La gente prende le prestazioni: se ne giochi due bene e una male non sei capace. Oggi non ci sono pià critiche ma se domani succederà qualcosa io continuerò a lavorare, i fischi li lascio a loro”.

Diretta testuale di Claudia Demenicacopyright-vivicentro

La Bolletta (della Champions League) di Vivicentro

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In occasione della seconda giornata dei gironi di Champions League, la nostra redazione ha deciso di proporre una “bolletta” anche sulle gare internazionali. Il nuovo appuntamento, prima di oggi riservato solo alla Serie A, da questa sera verrà proposto anche per Champions League ed Europa League. Si ricorda di giocare con moderazione e che i seguenti risultati sono solamente i pronostici della nostra redazione. Buona fortuna!

MANCHESTER CITY- SHAKTHAR DONETSK: 1 PRIMO TEMPO 1 FINALE

NAPOLI- FEYENOORD: 1 PRIMO TEMPO 1 FINALE

SIVIGLIA- MARIBOR: 1 PRIMO TEMPO 1 FINALE

JUVENTUS- OLYMPIACOS: 1 PRIMO TEMPO 1 FINALE

APOEL- TOTTHENAM: 2

QARABAG- ROMA: 2

BORUSSIA DORTMUND- REAL MADRID: X2

CSKA MOSCA- MANCHESTER UNITED: 2

ATLETICO MADRID- CHELSEA: 1X

MONACO- PORTO: 1X

BASILEA- BENFICA: X2

SPORTING LISBONA- BARCELLONA: 2

SPARTAK MOSCA- LIVERPOOL: 2

PSG- BAYERN MONACO: X2

POSSIBILE VINCITA CON 5 EURO: 1700 EURO

 

Quarabag-Roma, il precedente: Juan Jesus affrontò gli azeri il 2 ottobre 2014 con l’Inter

QUARABAG-ROMA – 13 vittorie e 3 pareggi in campionato per il Quarabag. Percorso netto con 16 risultati utili consecutivi, insomma, in Azerbaijan per la squadra rappresentativa di Agdam. Città, questa, interamente distrutta nei primi anni ’90 dall’ esercito dell’autoproclamata Repubblica del Nagorno Karabakh durante il processo di dissoluzione dell’Unione Sovietica. Tant’è che il Quarabag si esibisce da allora presso lo stadio Olimpico di Baku. Il percorso nella massima competizione europea per club è un po’ più difficile rispetto a quello nel campionato locale: gli azeri sono usciti pesantemente sconfitti dallo Stamford Bridge per mano del Chelsea (6-0 il risultato) ed ora contro i giallorossi cercano il riscatto ed i punti che servono per rimanere tra le grandi d’Europa. Il Quarabag è la prima squadra azera a giocare i gironi di Champions e c’è grande entusiasmo per questo esordio casalingo (circa 70 mila i tagliandi staccati e sarà presente anche il Presidente della Repubblica dell’Azerbaijan), ma esiste un precedente curioso: Juan Jesus (che alle 16.30 interverrà in conferenza stampa al fianco di Di Francesco) ha già giocato contro il 2 ottobre 2014 contro il Quarabag, quando militava ancora tra le fila interiste a Milano.

Claudia Demenica

Champions League, alla scoperta del Feyenoord

Per la seconda giornata dei gironi di Champions League, il Napoli di Sarri affronterà al San Paolo gli olandesi del Feyenoord, campioni in carica d’Olanda. In questo pezzo cercheremo di approfondire l’argomento Feyenoord, con informazioni e curiosità per coloro i quali non conoscono bene i biancorossi.

Il Feyenoord Rotterdam è la principale squadra della città olandese di Rotterdam. E’ stata fondate nel 1908 e conquista ilprimo titolo olandese al termine del campionato 1923-1924, sotto la guida del tecnico ingleseHarry Waits. Dal 1924al 1940 la squadra vince cinque campionati nazionali, più due coppe d’Olanda.

L’apice della storia del Feyenoord viene raggiunto sicuramente negli anni settante: infatti la squadra partecipa alla Coppa campioni 1969-1970; gli olandesi eliminano facilmente nel primo turno gli islandesi dell KR Reykjavik, poi affrontano negli ottavi i campioni in carica del Milan. I rossoneri vincono 1-0 l’incontro casalingo, ma i biancorossi passano il turno vincendo 2-0 il ritorno nel proprio stadio. Eliminano poi il Berlino nei quarti, e il Legia Varsavia in semifinale. Approdano infine alla finale, dove incontrano gli scozzesi del Celtic. La partita, disputata il 26 maggio 1970 allo Stadio san Siro, viene risolta al 117′ da un gol di Ove Kindvall, che fissa il risultato sul 2-1 per gli olandesi. Il Feyenoord, prima squadra olandese nella storia, diventa così campione d’Europa.

La stagione successiva si apre con la disputa della Coppa Intercontinentale, che vede gli olandesi di fronte agli argentini dell’Estudiantes: la partita di andata, disputata a Buenos Aires, comincia bene per i padroni di casa, che dopo 12′ sono già in vantaggio di due gol. Il Feyenoord però, dopo essere riuscito a concludere l’incontro sul 2-2, vince 1-0 la partita di ritorno, grazie ad un gol di Joop Van Daele, da poco entrato in campo al posto di Coen Moujlin. I biancorossi riescono quindi a conquistare il secondo titolo internazionale, il primo mondiale della loro storia. Poco dopo però, i romeni dell’UTA ARAD eliminano gli olandesi al primo turno della Coppa Campioni 1970-1971. La sconfitta più pesante della storia del Feyenoord è un 10- 0 in casa dei rivali del PSV Eindhoven nel 2010. Nella sessione estiva di mercato del 2012 vengono tesserati giocatori come Graziano Pellè, prelevato dal Parma, e Joris Mathijsen, prelevato dal Malaga. De Vrij rimane capitano della squadra allenata da Koeman. Nella passata stagione il Feyenoord si aggiudica il primo titolo di Eredivisie dal 1999 battendo, all’ultima giornata, l’Heracles Almelo per 3-1 con tripletta di Dirk Kuyt.

Nel proprio palmàres gli olandesi contano 15 titoli d’Olanda, 12 coppe d’Olanda, 3 Supercoppa d’Olanda, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale e 2 Coppa Uefa.

 

Passando al presente, la squadra allenata da Giovanni Van Brockhornst ha giocatori di qualità come Vilhena, Toornstra, Boetius, Diks, Amrabat e Botteghin.

Dopo sei giornate di campionato sono quarti in classifica con 12 punti, frutto delle vittorie con Excelsior, Willem II, Heracles e Twente e delle sconfitte con Psv e Nac Breda, quest’ultima allo stadio De Kuip, proprio domenica scorsa.

 

Torre Annunziata – La anziana madre non gli dà i soldi, lui la picchia. Arrestato un 57enne

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Un uomo di 57 anni di Torre Annunziata è stato arrestato con l’accusa di estorsione, lesioni aggravate ed evasione dal regime di detenzione domiciliare. L’uomo, che stava scontando la detenzione domiciliare in casa degli anziani genitori, avrebbe aggredito la madre dopo che la stessa aveva negato di dargli i soldi pretesi.

Immediato l’intervento della Polizia, che ha bloccato l’uomo, nel frattempo scappato di casa e tornato con un elevato tasso alcolemico. Dopo l’arresto l’uomo è stato riaccompagnato a casa in attesa del rito direttissimo ma le ulteriori minacce ai genitori hanno determinato il trasferimento dello stesso nel carcere di Poggioreale.

Fonte: InterNapoli.it

Juve Stabia, cambia l’orario del match con il Racing Fondi

Cambio di orario per il match di sabato tra le vespe e il Racing Fondi. I ragazzi di Caserta, che dovevano affrontare al Pinto i laziali alle 18.30, scenderanno in campo alle 14.30. Ecco il comunicato della Lega:

 

“La Lega, vista la comunicazione avanzata dalle autorità competenti in relazione a motivi di ordine e sicurezza pubblica, ha disposto che la gara Juve Stabia-Racing Fondi prevista per sabato 30 settembre presso lo Stadio ”Alberto Pinto” di Caserta, abbia inizio alle ore 14.30, anziché alle ore 18.30″

Napoli, contro il Feyenoord contano solamente i tre punti!

Questa sera sarà nuovamente tempo di Champions League per il Napoli di Sarri. Gli azzurri, al San Paolo contro il Feyenoord, sono obbligati alla vittoria per riscattare l’opaca prestazione e la pesante sconfitta di Kharkiv contro lo Shakthar Donetsk. Alla luce del futuro doppio impegno contro il Manchester City e della precedente sconfitta in Ucraina, la gara di stasera contro gli olandesi allenati da Giovanni Van Bronckhorst rappresenta un fondamentale spartiacque per la Champions 2017-2018 dei ragazzi di Sarri. Neanche il pareggio potrebbe bastare a Mertens e compagni. La gara non sarà facile, ma sicuramente i campioni in carica d’Olanda sono certamente un avversario alla portata degli azzurri, i quali dovranno scendere in campo sin dal primo minuto con una voglia matta di vincere.

Abusi edilizi, arrestato dipendente comunale stabiese.

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Castellammare di Stabia – Si faceva pagare fino a 1500 euro per sanare abusi edilizi adesso si trova agli arresti domiciliari il dipendente comunale stabiese,

L’indagine è stata compiuta grazie a delle intercettazioni telefoniche

Grazie ad un blitz della guardia di finanza della compagnia di Castellammare di Stabia, terminato con l’arresto di un dipendente del comune stabiese,  il quale si trova tutt’ora agli arresti domiciliari.

Da quanto emerso dalle indagini, in cambio di 500 e 1500 euro, l’uomo prometteva di sanare abusi edilizi e irregolarità.

Appena scattato l’arresto sono partiti i sequestri nei cantieri edili interessati.

Le truffe venivano messe in atto falsificando documenti o con promesse di ottenere licenze edilizie o condoni.

Panchina Cosenza, corsa a tre tra due ex Juve Stabia ed un ex Serie A

Dopo l’esonero di Gaetano Fontana, che ha pagato a caro prezzo la sconfitta di Siracusa, la panchina del Cosenza è ancora senza padrone.

La società calabrese sta vagliando varie soluzioni; sembra che tra le candidature più forti ci siano quelle di due ex allenatori della Juve Stabia: Pietro Braglia e Giuseppe Pancaro.

Braglia è alla ricerca di rilancio dopo la scorsa stagione da incorniciare, fino a poche settimane dal termine, ad Alessandria e chiusa con un clamoroso esonero. Da maggior tempo fermo ai box invece Pancaro, la cui ultima esperienza è quella sulla panchina del Catania. Proprio l’allenatore calabrese ha assistito alla gara tra Juve Stabia e Trapani di due settimane fa.

Tra i favoriti alla panchina del Cosenza ci sarebbe anche Aimo Diana; l’ex esterno di Brescia e Sampdoria, nonché ex tecnico del Melfi, starebbe scalando posizioni nel gradimento dello staff dirigenziale calabrese.

Per Amore, per Abio: sabato a Sorrento in vendita pere per aiutare i bambini ricoverati

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Bellissima iniziativa quella dell’Associazione Bambini in Ospedale.

Sabato 30 settembre dalle 9 alle 20 oltre 5000 volontari saranno nelle principali piazza italiane per vendere cestini di ottime pere al costo di 5 euro. La piazza di riferimento nella zona è Piazza Lauro, a Sorrento.

I fondi verranno raccolti per sostenere, oltre l’organizzazione di feste, anche l’acquisto di giochi per la ludoteca del reparto di Pediatria dell’ospedale di Castellammare.

Non ci resta che sostenere attivamente questa importante iniziativa. Appuntamento sabato 30 settembre a Sorrento..non manchiamo!

Verso Napoli – Feyenoord: allarme tifosi olandesi. Già 3 arresti

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Allarme tifosi olandesi per la gara di Champion’s tra Napoli e Feyenoord. Nonostante il divieto di trasferta per il pubblico olandese, sembra che la tifoseria ospite non si sia rassegnata ed anzi che siano attesi circa 200 tifosi per il match contro la squadra si Sarri.

Prime avvisaglie di pericolo ravvisabili già dalla condotta di tre “tifosi” olandesi. I tre infatti avevano preso in affitto un appartamento, a Napoli, vicino alla Questura, per poi seguire il match.

Dopo la denuncia di alcune persone per le molestie arrecate dai tre ad alcuni passanti sono arrivati i gli uomini della Polizia, “accolti” dai tre con lancio di pietre e vasi dallo stabile in cui si trovavano.

E’ scattato immediatamente l’arresto per gli hooligans, condotti nelle camere di sicurezza della Questura.

Amodio: “Questa squadra farà divertire i tifosi. Aiutiamo i ragazzi”

Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” programma a cura della nostra redazione, in onda sulle frequenze di ViviRadioWeb ogni lunedi alle 20.20, abbiamo sentito l’ex giocatore delle vespe Roberto Amodio. Tanti i punti sviscerati con lui, ecco tutte le sue dichiarazioni:

“La vittoria di Pagani è sicuramente importante per il morale avendo noi una squadra molto giovane che va aiutata. Caserta? E’ un professionista serio che lavora con passione, ha maturato un po’ di esperienza come allenatore ed è in grado di guidare un gruppo giovane come il nostro. Gli va data fiducia e sono sicuro che farà bene. Ha alcuni limiti dovuti all’emotività ma, essendo solo all’inizio della carriera da tecnico, lo farà. Non è uno sprovveduto, non è integralista ma aperto al cambiamento. Non ha moduli specifici e sa adattarsi alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, questo conta tanto. Ricordiamoci che è una squadra nuova e che dei giocatori della passata stagione sono rimasti in pochi. Ciònonostante i risultati sono tutto sommato positivi perchè va ricordato che i ragazzi finora hanno giocato sempre fuori casa. Finora non ha giocato al Menti e questo sicuramente ha influito, lo stadio darà una spinta in più. Sono sicuro che questa squadra ci farà divertire. Il ritorno dalla squalifica di Viola? E’ un giocatore molto importante per la categoria. La società ci punta e il suo apporto può essere determinante. E’ una pedina importante in più per l’allenatore. Nessuno ha il posto fisso e il ritorno di Viola deve spingere tutti a dare di più per conquistare il posto da titolare. Con le cinque sostituzioni non giocano più in 11+3 ma in 11+5 quindi 16 giocatori possono giocare una partita, per questo devono lavorare bene per poi poter essere scelti per la gara. “

Napoli – altra violenza sessuale in pieno centro

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Sarebbe avvenuto questa mattina, intorno alle 10, l’ennesimo episodio di stupro e violenza sessuale registrato negli ultimi tempi a Napoli. Protagonista una clochard di origini straniere ed un extracomunitario di origini africane.

I due sarebbero stati visti litigare e proprio le urla della donna avrebbero attirato i passanti. Alcune persone riferiscono anche di aver visto l’uomo prendere violentemente la donna per il collo per poi consumare nei giardinetti di Porta Capuana l’atto sessuale.

Ancora in corso le indagini dei Carabinieri mentre la donna è stata trasportata all’Ospedale Loreto Mare per le cure del caso

Fonte: Il Mattino

La Merkel è la prova che le grandi coalizioni comportano un alto prezzo per chi vi partecipa

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“Il ridimensionamento della Merkel e il crollo verticale dei socialdemocratici tedeschi dimostrano che le grandi coalizioni comportano un prezzo troppo alto per chi vi partecipa e un vantaggio imprevedibile per chi vi si oppone”, scrive Marcello Sorgi, ragionando sulle possibili conseguenze in Italia dei movimenti politici registrati in Germania.

Voto tedesco e conseguenze italiane

Oltre a creare una serie di problemi complicati a Berlino e nel Bundestag, i risultati delle elezioni in Germania hanno avuto l’effetto di demolire, uno dopo l’altro, gli obiettivi per cui dichiaratamente o no, in vista del voto politico della prossima primavera, si stava lavorando anche in Italia. A cominciare dalla grande coalizione, per la quale, con approcci differenti, si muovevano Berlusconi e Renzi, e del sistema elettorale tedesco, affossato dai franchi tiratori alla Camera l’8 giugno, ma considerato un’ancora di salvezza, da riproporre in extremis nel caso del già annunciato fallimento del Rosatellum.

Il ridimensionamento della Merkel e il crollo verticale dei socialdemocratici tedeschi dimostrano infatti che le larghe alleanze comportano un prezzo troppo alto per chi vi partecipa e un vantaggio imprevedibile per chi vi si oppone, tanto maggiore quanto più forte e radicale è l’opposizione. Un processo del genere, del resto, si era manifestato anche in Italia, con il calo del Pd dall’ottimo risultato (40,8%) conseguito da Renzi nelle europee del 2014 alle più modeste affermazioni nelle regionali del 2015.

Finendo poi con le sconfitte vere e proprie nelle amministrative del 2016 e 2017 che, combinate con il disastro del referendum costituzionale, hanno portato il leader del partito a rinunciare alla guida del governo e a dover pagare la propria riconferma alla segreteria con una scissione, in grado di compromettere l’esito delle regionali siciliane del 5 novembre, senza dire, appunto, del decisivo appuntamento con le urne per il prossimo Parlamento. Parallelamente – ed è in qualche modo una conferma dell’esaurimento delle grandi coalizioni, o delle alleanze tra ex-avversari come Pd e Ap, l’ex-Nuovo centrodestra – Berlusconi, passando all’opposizione, seppure un’opposizione moderata, ha visto rifiorire il consenso intorno a sé.

Quanto al sistema elettorale tedesco, valutato come un toccasana per consentire anche all’Italia di uscire dalla stagione del bipolarismo, ormai superata con l’avvento di Grillo e del M5S, senza ricadere nella paralisi del proporzionalismo, le urne della Germania ci dicono che non è più così. Lo sbarramento al 5 per cento non ha impedito alla destra radicale, nazionalista e xenofoba (quando non nostalgica del nazismo), a cui i nostri Salvini e Meloni si richiamano apertamente, di eleggere un centinaio di parlamentari in grado di condizionare, sia il governo che le opposizioni; la sinistra-sinistra della Linke ha riottenuto il suo 10 per cento che farà sognare Pisapia, Bersani e il variegato arcobaleno che gli si muove attorno e in concorrenza; il ritorno dei liberali al Bundestag, dopo una legislatura in cui ne erano rimasti fuori, spinge verso il recupero delle identità e contro i compromessi delle alleanze a qualsiasi costo.

In sintesi, un quadro spezzettato e difficile da ricomporre, che impone, anche in Italia, un drastico ripensamento delle strategie. Diciamo la verità: l’idea di rimettere su le coalizioni, vista la crisi delle larghe alleanze, è abbastanza teorica, se non proprio fuori dalla realtà, al punto in cui sono ridotti i rapporti tra i leader che dovrebbero ricostruirle. Non si può escludere che ci si riprovi, o si faccia finta di riprovarci, per poi distruggerle, in vista non si sa di cosa, dopo il voto. Lo sanno bene quelli che dicono di volerle e quelli che non le escludono, ma sotto sotto le sabotano.

In casi come questi ci vorrebbe una novità. Ma veramente nuova, ai limiti dell’azzardo, un po’ com’era – e purtroppo non è più – il Renzi di quattro-cinque anni fa. Oppure ci vorrebbe qualcuno in grado di rompere i confini e le identità sclerotizzate delle attuali forze in campo, con un programma serio, concreto, realistico, di pochi punti sganciati da ipocrisie e inutili ancoraggi ideologici. Per intendersi, uno (o una) alla Macron. A guardarsi intorno, dalle nostre parti non è che se ne vedano tanti, e neppure pochi. Ma chi ci sta provando, prendendo di petto il problema dei problemi, l’immigrazione clandestina che sta terremotando le opinioni pubbliche e gli elettorati di tutto il mondo, c’è e si chiama Minniti. Non è detto che sia in grado di svolgere la seconda parte del lavoro, la più difficile: rompere gli schieramenti. Ma potrebbe esserne tentato. O sarà lui o uno che prenderà esempio da lui.

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