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Il dermatologo della Tv sviene davanti alle immagini della moglie

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Il dermatologo romagnolo più famoso della tv sviene in aula durante il processo per omicidio colposo.

Matteo Cagnoni, dermatologo famoso per le sue comparse televisive, accusato per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri, è svenuto in aula durante la videoproiezione delle immagini del corpo della moglie, prima martoriata e poi uccisa. Fin dalle prime udienze ha sempre prestato molte attenzione, ma questa volta non ha retto alle immagini forti, svenendo.

Mario Rui ci sarà: le ultime sulle condizioni del portoghese

Mario Rui ci sarà: le ultime sulle condizioni del portoghese

Ieri è uscito dal terreno di gioco di Castel Volturno con un problema alla caviglia, ma fortunatamente non sembra essere nulla di grave. Mario Rui a Udine ci sarà e dunque sarà convocato senza alcun problema da Sarri. La sua uscita era solo a scopo precauzionale e nulla farebbe pensare ad un suo forfait. Resta da vedere solamente se il portoghese partirà titolare o entrerà a gara in corso. A riportarlo è Il Mattino. 

Analisi dei numeri di femminicidi in Italia: 3 su 4 in famiglia, più al nord

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Tre uccisioni su quattro avvengono in famiglia. E nel 2016 hanno ricominciato a crescere

Dal 2000 a oggi le donne vittime di omicidio volontario nel nostro Paese sono state tremila. E nel 2016 i femminicidi sono tornati a crescere rispetto all’anno precedente (+5,6%, da 142 a 150), trend sostanzialmente confermato dai 114 casi – più di uno ogni 3 giorni – dei primi dieci mesi di quest’anno. L’incidenza femminile sul numero di vittime totali di omicidi non è mai stata così elevata, 37,1%: nel 2000 si attestava sul 26,4%. Sono numeri di una strage infinita quelli delineati nel quarto Rapporto Eures sul femminicidio in Italia, pubblicato ala vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Più donne uccise al Nord

Il dato del 2016 si spiega soprattutto con un forte aumento (+30%) rispetto al 2015 di femminicidi nelle regioni del Nord (da 60 a 78, il 52% del totale) e del Centro (da 20 a 26, il 17,3% del totale) mentre al Sud si registra un calo del 25,8% (da 62 a 46, il 30,7% del totale). Anche in termini relativi il nord registra il rischio maggiore, con un indice pari a 5,5 femminicidi ogni milione di donne residenti, a fronte di 4,3 al sud e di 4,2 al centro (4,8 la media nazionale ).A livello regionale nel 2016 il più alto numero di femminicidi si registra in Lombardia (25 vittime), che però in termini relativi (con 4,9 femminicidi per milione di donne residenti) supera solo di poco la media nazionale; seguono il Veneto (17 femminicidi, in forte aumento rispetto ai 7 casi dell’anno precedente) e la Campania, che pure ha visto scendere il numero dei casi da 31 a 16. Quarta in graduatoria l’Emilia Romagna, con 13 vittime, seguita da Piemonte, Toscana e Lazio, con 12 femminicidi ciascuna, tutte caratterizzate da una forte recrudescenza del fenomeno (rispettivamente +50%, +33,3% e +100% tra il 2015 e il 2016). In termini relativi la graduatoria presenta risultati molto differenti, collocando al primo posto la Liguria (7,3 femminicidi per milione di donne residenti), seguita dalla Calabria (7), dal Veneto (6,8) e dal Friuli Venezia Giulia (6,4).

Tre vittime su quattro in famiglia

Il contesto prevalente del femminicidio si conferma anche nel 2016 quello familiare e della sfera affettiva, dove si consumano ben 115 dei 150 casi censiti in Italia (il 76,7% del totale, che sale all’81,3% tra le sole vittime italiane), con un aumento del 3,6% sull’anno precedente. In aumento anche gli altri “femminicidi di prossimità” (nel contesto amicale, lavorativo, di vicinato), saliti da 11 a 18 (+63,8%) tra 2015 e 2016. Stabili invece i femminicidi riferibili alla criminalità (con 16 vittime sia nel 2015 sia nel 2016, il 10,7% di quelle totali). Nell’ultimo anno, i femminicidi ‘di coppia’ rappresentano il 64,3% di quelli familiari: è il tarlo del possesso e della gelosia a spiegare la percentuale più elevata di omicidi di donne (30,3% di quelli familiari), seguiti da quelli scaturiti da conflitti e dissapori quotidiani (24,8%); in crescita (+58,3%) i femminicidi legati all’ampia area del disagio, soprattutto della vittima (19 casi, pari al 17,4% del totale, a fronte dei 12 del 2015), in particolare nelle coppie anziane; nel 13,8% dei casi si rileva un disturbo mentale dell’autore.

Violenze pregresse in un caso su quattro

L’analisi dei femminicidi di coppia evidenzia – secondo l’Eures – una storia di pregresse violenze compiute dall’autore in almeno un quarto dei casi censiti (il 24,2% tra il 2000 e il 2016, che sale al 37,1% nel 2016) e che risultano peraltro note a figure esterne alla coppia stessa nel 69% dei casi. Le principali forme di violenza agita sono la violenza fisica (69% dei casi), le violenze psicologiche (39,7%) e gli “atti persecutori”, il cosiddetto stalking (27,3%). Colpisce che tra i femminicidi segnati da violenze pregresse nel 44,6% dei casi la vittima aveva denunciato l’autore, senza tuttavia ottenere una “protezione” idonea a salvarle la vita. In circa la metà dei casi (il 48,8%) i maltrattamenti subiti dalle vittime di femminicidio avevano un carattere ricorrente.

Le anziane sono più a rischio

Prosegue nel 2016 l’aumento delle vittime di femminicidio anziane (+7,1%) già segnalato nei precedenti Rapporti: rappresentano il segmento principale di questo fenomeno con 45 femminicidi, pari al 30% dei casi totali e il rischio più elevato (5,9) per milione di donne residenti. La seconda fascia più coinvolta è quella delle 25-34enni (19 vittime, pari al 12,7% e un indice pari a 5,7), vittime prevalenti degli omicidi passionali/del possesso. Seguono le 45-54enni (25 vittime e un indice pari a 5,1), le 35-44enni (22 vittime e 5,0) e le 55-64enni (20 vittime e indice 4,9). Il rischio risulta significativamente inferiore tra le minorenni (2,9 e 14 vittime) e nella fascia 18-24 anni (2,5 e 5 vittime).

Coerentemente con la forte incidenza delle vittime anziane, la maggioranza relativa delle donne uccise (il 26,9% del totale nel 2016) risulta essere pensionata; significativa la quota delle disoccupate e delle casalinghe (18,5%), seguite dalle vittime tra le prostitute (5,9%); tra le vittime impegnate in un’attività lavorativa (il 37% del totale), prevalgono le impiegate (11,8%), davanti a colf e badanti (6,7%) e lavoratrici autonome/imprenditrici (6,7%).

Le vittime straniere salgono di oltre il 40%

Oltre un quarto delle donne uccise in Italia nel 2016 (38, pari al 25,3%) risulta di nazionalità non italiana, con un incremento del 40,7% rispetto al 2015 (quando rappresentavano il 19% dei femminicidi totali). L’aumento dei casi complessivamente registrato nel 2016 (+5,6%) è quindi attribuibile alla sola componente straniera, mentre diminuiscono leggermente i femminicidi di donne italiane (da 115 a 112, pari a -2,6%). Complessivamente tra il 2000 e il 2016 sono state 649 le donne straniere uccise (pari al 22,4% del totale): si tratta nel 58,9% dei casi di “femminicidi etnici”, commessi cioè da autori anch’essi stranieri, spesso connazionali delle vittime, mentre nel 41,1% dei casi l’autore risulta italiano. Diversamente, soltanto un marginale 8% dei femminicidi con vittime italiane è commesso da autori stranieri. Tra le vittime straniere, tra il 2000 e il 2016, l’età media (34,1 anni) risulta molto inferiore a quella delle vittime italiane (51,6), gap dovuto sia alle caratteristiche anagrafiche della popolazione straniera (piu’ giovane di quella italiana), sia alla maggiore incidenza tra le straniere dei contesti omicidiari diversi dalla famiglia, in particolare della criminalità comune. Se tra le sole vittime italiane oltre un terzo (il 36,6%) presenta un’età superiore a 64 anni, tale incidenza scende ad un marginale 2,3% tra quelle straniere.

Nove volte su dieci l’assassino è un uomo 

Dal 2000 a oggi, la quasi totalità degli autori di femminicidio risulta essere un uomo (91,9%), a fronte dell’8,1% di donne. La quota si attesta nel 2016 al 92%, salendo al 93% per quelli in ambito familiare). Anche per quanto riguarda l’età degli autori, come per le vittime, si registra un maggiore coinvolgimento di over 64 (23,4% a fronte del 15,8% mediamente rilevato negli ultimi 16 anni) e di 45-54enni (24,1%). L’età media degli autori subisce nell’ultimo anno un netto aumento, passando da 46,3 anni nel periodo 2000-2016 a 50,3 nel 2016.

184 prostitute uccise dal 2000

Il quarto Rapporto Eures accende un cono di luce sui femminicidi con vittime prostitute (184 tra il 2000 e il 2016), ovvero su “quei ‘femminicidi dimenticati che, nonostante l’efferatezza che spesso li caratterizza, raramente raccolgono, da parte delle Istituzioni, dell’opinione pubblica, della società civile e dei media la necessaria attenzione, risultando anche per questo uno dei segmenti del fenomeno con la più alta percentuale di casi irrisolti (il 44,6%, a fronte dell’11,4% dei femminicidi totali)”. Il 51% delle prostitute uccise è censito ancora una volta nel nord del Paese, seguito dal sud (26,6%) e dal centro (22,3%): l’età media delle vittime risulta in questo caso pari a 30,5 anni (di 20 anni inferiore a quella censita per il totale dei femminicidi), con il 70,7% delle vittime 18-34enni. L’84,8% delle vittime è straniera: le 156 prostitute straniere uccise in Italia tra il 2000 e il 2016 rappresentano il 24% di tutte le vittime di omicidio straniere. Tra le nazionalità delle vittime (sempre tra il 2000 e il 2016) prevalgono le nigeriane (25,3%), seguite dalle romene (18%), dalle albanesi (11,3%), dalle moldave (6,7%) e dalle brasiliane (5,3%). Tutti gli autori noti di questi femminicidi risultano di sesso maschile, con una prevalenza di italiani (70,6% dei casi) rispetto al 29.4% di stranieri.

 /agi

‘L’Italia sta uscendo dalla crisi ma non è abbastanza’

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Aperta la Leopolda 8, Renzi annuncia: <<L’Italia sta uscendo dalla crisi>>.

L’edizione della Leopolda, apertasi ieri, è stata inaugurata con il ricordo delle vittime in Egitto da parte dell’ex premier del consiglio Matteo Renzi. L’ultimo congresso è dedicato alla lotta. Attraverso i media, ciò che vuole arrivare, come sottolinea il politico, è l’idea di rassegnazione e resa dinanzi ad un Italia che sta crollando, ma ciò non è la realtà: Renzi parla di un paese si sta rialzando anche grazie all’ausilio del governo degli ultimi anni e le riforme varate. La Leopolda si profila come un tavolo di riflessione per nuove proposte concrete a favore dello sviluppo italiano. L’idea è quella di superare chi cerca di ostacolare il lavoro, in primis attraverso la divulgazione di notizie false, denominate “fake news”, superando ogni sorta di populismo, che sempre secondo Renzi, è stato il tallone d’Achille degli ultimi anni di governo. Viene ricordato, inoltre all’L8, il sostegno del partito democratico sulla legge del biotestamento, i diritti civili e quella sul fin vita. Obbiettivi primari per le prossime primarie?

L’ex Strinic dichiara: “Per lo scudetto tifo Napoli”

L’ex Strinic dichiara: “Per lo scudetto tifo Napoli”

Dopo l’infortunio di Ghoulam in parecchi a Napoli si sono mangiati le mani per averlo perso e l’ottimo avvio di stagione con i doriani non ha fatto altro che aumentare i rimorsi. Stiamo parlando dell’esterno croato Ivan Strinic, il quale ha rilasciato una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport, soffermandosi sull’attuale esperienza blucerchiata e sulla sua ex squadra: “Sampdoria? Non potevo fare scelta migliore, qui tutto è splendido. Inoltre, dopo più di un anno, sono stato richiamato in nazionale e con i miei compagni ho conquistato il Mondiale. Per noi croati è sempre un’impresa eccezionale, ma quest’anno abbiamo giocatori fortissimi. Tornando alla Samp qui ho pure ritrovato Zapata, con il quale ci siamo ritrovati ai margini del Napoli e dove per un mese abbiamo giocato solamente a calcio-tennis. Lui è davvero fortissimo, protegge palla, salta l’uomo e tanto altro oltre ai gol. Nella lotta scudetto, comunque, ovviamente sto con i miei amici napoletani, perché uno scudetto lì sarebbe vissuto in maniera incredibile”.

Incinta a 11 anni dopo ripetute violenze sessuali. Arrestato l’amico di famiglia

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A 11 anni aspetta un bambino dall’amico di famiglia a cui veniva affidata in assenza dei genitori. La piccola, lo scorso 17 novembre, è stata accompagnata dalla madre in ospedale perchè “aveva la pancia gonfia”. Si pensava ad un’intossicazione, invece, i medici hanno informato che si trattava di una gravidanza. La bambina è incinta di 22 settimane.

Accade a Torino. L’11enne vive in appartamento sito a Barriera di Milano, antico quartiere della città. Veniva spesso affidata agli zii, per via dell’assenza dei genitori impegnati a lavoro. A casa dei parenti c’era anche l’uomo che l’ha stuprata, un 35enne nigeriano, connazionale della famiglia protagonista di questa vicenda.

Il violentatore è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale. Al momento si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Basket, Italia battuta la Romania 75-70. Aradori e Della Valle protagonisti

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Comincia con una vittoria la marcia d’avvicinamento dell’ Italia a FIBA World Cup 2019. Al PalaRuffini di Torino gli Azzurri hanno sconfitto la Romania per 75-70. Migliori marcatori della gara sono stati Pietro Aradori e Amedeo Della Valle, entrambi con 16 punti. Doppia cifra anche per Alessandro Gentile con 12 punti.

 

Una vittoria rotonda, in una città a lui molto cara, contro la Nazionale di un Paese in cui la sua famiglia ha vissuto tanto tempo. E’ positivo l’esordio di Meo Sacchetti sulla panchina Azzurra, anche se il coach non ha digerito gli ultimi minuti: “Abbiamo rischiato di perdere una partita già vinta e questo non mi è piaciuto. Ad inizio ultimo quarto abbiamo giocato con sufficienza facendo quasi la frittata. Portiamo a casa due punti ma se non rimaniamo concentrati può succedere di tutto. Trenta minuti abbastanza buoni e poi abbiamo un po’ mollato. Servirà per le prossime partite. Bellissimo il Pala Ruffini pieno e con tanti bambini”.

 

Domani gli Azzurri voleranno a Zagabria, dove domenica 26 novembre (ore 18:00, diretta su SkySportHD), affronteranno la Croazia, sconfitta ad Almere dai Paesi Bassi per 68-61.

 

Per lo starting five il CT Sacchetti sceglie Vitali, Aradori, Gentile, Polonara e Crosariol. Ai primi canestri della Romania (4-0), l’Italia risponde coralmente con il parziale di 15-3, dove spiccano i 5 punti di capitan Aradori. Coach Sacchetti ruota molto i suoi, e nel primo quarto hanno fatto ingresso in campo già 10 giocatori a sua disposizione. Dopo il veemente avvio, la squadra di coach Markovski segna con il contagocce, mentre l’Italia mantiene un buon piglio in attacco (Della Valle 6 punti nel quarto, Gentile 4). Dalla lunetta, Aradori mette una doppia cifra di margine con il rivali a pochi secondi dalla fine del primo quarto (26-15).

La tripla di Filloy apre il secondo quarto degli Azzurri, poi sono i 4 punti consecutivi di Gentile (10 punti in 8’ di impiego) a firmare il massimo vantaggio Italia dalla palla a 2 (37-21) . La forbice si allarga in continuazione (tripla di Fontecchio, 40-21), poi i nostri avversari racimolano un minibreak che chiude la prima metà gara sul 42-28 Italia.

Al ritorno dagli spogliatoi la Romania prova, con le triple di capitan Moldoveanu, a riaprire la gara (46-36 al 25’). Gli Azzurri però, non rischiano mai di assottigliare troppo le distanze (parziale di 11-4, per il 57-40, con Aradori ancora protagonista).

A inizio quarto periodo il vantaggio Azzurro non può ancora dichiarare chiusa la gara, e la Romania dimostra di essere ancora viva con la tripla di Watson che porta coach Sacchetti a chiamare time-out dopo appena 20’’ dall’inizio del quarto (59-46). L’Italia non perde ulteriore terreno, Filloy, Della Valle e Vitali mordono dall’arco e portano gli Azzurri sul 73-61 a 3’ dall’ultima sirena.  Non è finita. Nell’ultimo giro d’orologio Watson crea una breccia nella difesa Azzurra, e il suo gioco da tre punti consegna alla Romania uno svantaggio di soli 5 punti (73-68). Il 2/2 di Della Valle è ossigeno puro per l’Italia, che può consegnare l’ultimo canestro proprio al play Watson prima di sentire la sirena della vittoria.

 

 

Italia-Romania 75-70 (26-15, 16-13, 17-15, 16-15)

Italia: Della Valle 16 (3/5, 2/7), Fontecchio 3 (1/2 da tre), Aradori* 16 (3/8, 2/6), Gentile* 12 (5/9, 0/2), Biligha 4 (1/1), Vitali* 7 (2/5, 1/4), Filloy 6 (0/2, 2/3), Crosariol* 4 (2/3), Abass 5 (1/3, 1/2), Burns (0/2, 0/1), Polonara* 2 (1/2), Iannuzzi ne. All. Sacchetti

Romania: Watson* 14 (5/8, 1/5), Mandache* 3 (1/4, 0/3), Orbeanu 8 (1/1, 2/3), Uta, Paliciuc 7 (2/4, 1/4), Moldoveanu* 10 (2/4, 2/3), Nicolescu, Virna ne, Cate* 16 (6/7), Torok 4 (1/5, 0/1), Kuti* 6 (3/7, 0/2), Darwiche 2 (0/3, 0/1). All. Markovski

 

Arbitri: Maestre (Francia), Bijedic (Bosnia ed Erzegovina), Nikolic (Serbia)

 

Note. Tiri da due Ita 18/40, Rom 21/43; Tiri da tre Ita 9/27, Rom 6/22; Tiri liberi Ita 12/12, Rom 10/16. Rimbalzi Ita 40, Rom 38. Assist Ita 12, Rom 16.

Fallo antisportivo a Darwiche (6:07).

 

 

Gli Azzurri

Awudu Abass (1993, 200, A, EA7 Emporio Armani Milano)

Pietro Aradori (1988, 196, G, Segafredo Virtus Bologna)

Paul Stephane Lionel Biligha (1990, 200, C, Umana Reyer Venezia)

Christian Charles Burns (1985, 203, A/C, Red October Cantù)

Andrea Crosariol (1984, 212, C, Red October Cantù)

Amedeo Della Valle (1993, 194, P/G, Grissin Bon Reggio Emilia)

Ariel Filloy (1987, 190, P, Sidigas Avellino)

Simone Fontecchio (1995, 203, A, EA7 Emporio Armani Milano)

Alessandro Gentile (1992, 200, G/A, Segafredo Virtus Bologna)

Antonio Iannuzzi (1991, 208, C, Fiat Torino)

Achille Polonara (1991, 205, A, Banco di Sardegna Sassari)

Luca Vitali (1986, 201, P, Germani Basket Brescia)

 

A disposizione

 

Diego Flaccadori (1996, 193, G, Dolomiti Energia Trentino)

Raphael Gaspardo (1993, 207, A, The Flexx Pistoia)

Marco Giuri (1988, 194, P, Happy Casa Brindisi)

Brian Sacchetti (1986, 200, A, Germani Basket Brescia)

 

Commissario Tecnico: Romeo Sacchetti

Assistenti: Emanuele Molin, Massimo Maffezzoli, Paolo Conti

 

 

Il programma degli Azzurri nella prima “finestra” di qualificazione al Mondiale 2019

24 novembre

Ore 10.00/11.00 – Allenamento

Ore 20.15 Italia-Romania (Pala Ruffini, diretta Sky Sport) 75-70

 

25 novembre

Trasferimento in Croazia

Pomeriggio – Allenamento

 

26 novembre

Mattina – Allenamento

Ore 18.00 Croazia-Italia (Zagabria, diretta Sky Sport)

 

27 novembre

Ore 10.30 – Rientro in Italia e fine raduno

 

 

 

Ufficio Stampa FIP

 

Secondigliano, gestiva una piazza di spaccio nella sua macchina: arrestato

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Nel quartiere napoletano di Secondigliano, la Polizia di Stato ha scoperto una piazza di spaccio creata di una Lancia Y. Ecco il comunicato della questura di Napoli:

Una “piazza di spaccio” all’interno di una autovettura Lancia Y è stata scoperta dalla Polizia a Napoli, in Via del Cassano. Sì, perché all’interno dell’autovettura di G.A., pregiudicato 32enne di Arzano (NA), gli agenti del Commissariato di Secondigliano hanno rinvenuto e sequestrato ben 42 dosi di hashish, già confezionate, oltre alla somma di €.118,00, suddivisa in banconote e monete di vario taglio. I poliziotti nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, particolarmente intensificati nel corso del fine settimana, hanno sorpreso il 32enne che stazionava nei pressi di via del Cassano, angolo III traversa di via del Cassano. L’uomo, in più di una circostanza, è stato notato mentre veniva avvicinato da alcuni giovani a bordo di scooter, con i quali avveniva lo scambio droga-soldi. Certi che era in atto un’attività di spaccio di droga, gli agenti sono intervenuti, bloccando lo spacciatore. A., ogni qualvolta veniva avvicinato da un acquirente, si dirigeva verso la sua autovettura, da dove prelevava il quantitativo di hashish richiesto, inserendo all’interno del borsello la corrispettiva somma di denaro ricevuta. L’autovettura è stata sequestrata ed il 32enne, che registra precedenti specifici, è stato arrestato.

Napoli – Juve: si va verso il divieto di trasferta!

Napoli – Juve: si va verso il divieto di trasferta!

In città non si parla di altro e l’attesa sale sempre di più ad ogni ora che passa. Gli ultimi dati parlano di ben 50mila biglietti staccati a sette giorni dall’incontro e Napoli – Juve è destinata sicuramente a far cadere il muro del record stagionale di presenze. Se il San Paolo sarà gremito rischia però di restare desolatamente vuoto il settore ospiti in quanto, stando a ciò che riporta il Corriere dello Sport, probabilmente il Casms a breve annuncerà il divieto di trasferta per i tifosi bianconeri.

Chiesa: “Il Napoli è la squadra più divertente ma m’immagino ancora in viola”

Chiesa: “Il Napoli è la squadra più divertente ma m’immagino ancora in viola”

A spegnere qualsiasi voce di mercato ci pensa proprio lui, il baby gioiellino della Fiesole, Federico Chiesa, che ha rilasciato alcune battute per la rosea di Milano: “Ringrazio il presidente del Napoli e Spalletti. I loro elogi mi lusingano, vuol dire che sto facendo bene. Devo continuare così. Ho appena firmato il contratto e mi immagino un lungo percorso in viola. Però in questo momento l’unico pensiero è di disputare una bella partita con la Lazio. Il Napoli è sicuramente la squadra più divertente ma a Firenze c’è un progetto interessante. Mio padre ha alzato una coppa con la maglia viola e anche a me piacerebbe”.

Lotta ai “fucaracchi” dell’Immacolata. Maxi-sequestro di legna!

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Sequestrata legna per i falò dell’Immacolata!

Castellammare, le forze dell’ordine hanno effettuato un maxi-sequestro, tra l’Acqua della Madonna e i lidi balneari, di cinque tonnellate di legna.

I depositi illegali di legna per i fucaracchi dell’Immacolata, erano stati allestiti alle spalle di piazza Fontana Grande, all’interno dell’ex stazione della Circumvesuviana.

Si avvicina l’Immacolata e Castellammare è già in fermento e pronta a festeggiare con i tradizionali falò. Anche quest’anno sarà previsto il palio…

Latitante sannita arrestato in Croazia

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Arrestato latitante sannita!

Il latitante è stato arrestato in Croazia, la Polizia di Benevento ha eseguito l’arresto dopo la sua fuga del 31 Ottobre scorso.L’uomo era stato condannato a venticinque anni di carcere da parte della Corte d’Assise di Benevento per l’omicidio di un imprenditore sannita, freddato a colpi d’arma da fuoco per motivi economici nel 2013

Il latitante si era nascosto, con documenti falsi, in Croazia dove è stato individuato a bordo di una moto. All’interno della sua stanza sono stati ritrovati documenti falsi, 18.500 euro in contanti e diverse schede telefoniche.

Napoli, la Commissione Scuola sul tema dell’educazione sentimentale per combattere l’HIV

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Napoli, la Commissione Scuola sul tema dell’educazione sentimentale per combattere l’HIV e le malattie sessualmente trasmissibili

Si registrano negli ultimi mesi dati preoccupanti sulla ripresa della diffusione dell’HIV e, in generale, delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani e i giovanissimi, ha spiegato il presidente Felaco; dopo l’attenzione e le campagne di comunicazione degli anni Ottanta e Novanta, oggi sembra calata l’attenzione su queste malattie che non vanno combattute soltanto con la distribuzione di informazioni e preservativi ma anche con una educazione sentimentale, un intervento di tipo culturale fondato sul valore del rispetto degli altri. Questo approccio, ha concluso Felaco, è anche quello che può aiutare gli interventi, della scuola e delle istituzioni in generale, su altri fenomeni, come quello del bullismo, fondato sui comportamenti e sull’emulazione. Sui comportamenti autodistruttivi che questi fenomeni mettono in mostra ha insistito anche la consigliera Menna (Mov. 5 Stelle) sottolineando che anche dal punto di vista scientifico è dimostrato quanto una buona percezione di se stessi possa rafforzare le difese contro la diffusione di malattie. Per il consigliere Cecere (DEMA) un intervento efficace per spiegare come difendersi dall’HIV e dalle altre malattie trasmissibili sessualmente – tra le quali sono da annoverare anche le epatiti, molto diffuse a Napoli – va indirizzato, utilizzando una comunicazione incisiva, anche a ragazzi giovanissimi, fin dalle scuole medie.
La commissione, ha concluso Felaco, incontrerà nei prossimi giorni i soggetti istituzionali, a partire dalla Asl, e associativi, con i quali promuovere una discussione sul tema che, per la sua complessità, necessita di un intervento multidisciplinare.

Napoli, donna muore dopo un intervento all’anca. Disposta l’autopsia, si indaga per malasanità

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Per un semplice intervento all’anca, prima è stata ricoverata al Loreto Mare, poi trasferita al San Giovanni Bosco, e infine è deceduta. La Procura di Napoli, per questo, ha deciso di aprire un’indagine per Malasanità.

La vittima è una donna di 69 anni. Ricoverata dal 6 novembre al Loreto Mare ha subito il primo intervento, ma dopo dieci giorni ci sono state delle gravi complicazioni che hanno reso necessario il suo trasferimento al San Giovanni Bosco. Sottoposta ad un’ulteriore intervento, la donna non ce l’ha fatta ed è deceduta ieri.

La salma della 69enne è stata sequestrata e verrà sottoposta ad autopsia per accertare le cause e le eventuali responsabilità del decesso.

Piano di Sorrento, arriva la sentenza per gli assenteisti comunali

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 Assenteisti al Comune di Piano di Sorrento!

Sette assoluzioni e una sola condanna, così si è concluso il processo  che vedeva imputati 7 dipendenti del Comune di Piano di Sorrento e la moglie di un impiegato, accusati di allontanarsi ingiustificatamente dal posto di lavoro. Nel pomeriggio di ieri , il collegio del Tribunale di Torre Annunziata  ha assolto sette degli imputati e ha condannato, un  comunale, a 8 mesi di reclusione e a 800 euro di multa. Lo scandalo assenteisti è scoppiato a seguito  di indagini effettuate nel 2012.

Pompei-Torre Annunziata, battaglia sul nome del “Maximall Pompeii”

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Si potrebbe avanzare l’ipotesi di “pubblicità ingannevole” sulla denominazione del mega parco commerciale che nascerà sul territorio oplontino.

Entro il 2019 dovrebbero terminare i lavori al “Maximall Pompeii” ma, a dispetto del nome, la struttura non sorgerà sul suolo del territorio pompeiano ma su quello oplontino. La scelta del nome è  progettata per attrarre i flussi turistici diretti al Parco Archeologico di Pompei, ovviamente non mancano le polemiche.

Il sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, ha comunicato che saranno adottate tutte le azioni possibili a tutela del nome di Pompei.

A Napoli apre il Luna Park natalizio: giochi, spettacoli e buon cibo. Il calendario dell’evento

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Napoli si prepara a regalare divertimento ai suoi cittadini con l’apertura del luna park natalizio la “Jostra”, nell’area dell’ippodromo di Agnano. Dal 2 dicembre al 7 gennaio ci saranno giochi, spettacoli, musica oltre il buon cibo che caratterizza la cultura partenopea.

Tanti divertimenti per bambini ed adulti. Sarà possibile accedere alla fiera acquistando il biglietto all’ingresso al prezzo di 5 euro.

Ecco il calendario e gli orari della Jostra:

Venerdì 2 e Sabato 3 Dicembre (dalle 11:00 alle 24:00)

Giovedì 7 Dicembre (dalle 17:30 alle 24:00)

Da Venerdì 8 a Domenica 10 Dicembre (dalle 11:00 alle 24:00)

Dorian Gray Public House

Venerdì 15 Dicembre (dalle 17:30 alle 24:00)

Sabato 16 e Domenica 17 Dicembre (dalle 11:00 alle 24:00)

Giovedì 21 e Venerdì 22 Dicembre (dalle 17:30 alle 24:00)

Sabato 23 Dicembre (dalle 11:00 alle 24:00)

Martedì 26 Dicembre (dalle 17:30 alle 24:00)

Da Mercoledì 27 a Sabato 30 Dicembre (dalle 11:00 alle 24:00)

Lunedì 1 Gennaio (dalle 17:30 alle 24:00)

Da Martedì 2 a Domenica 7 Gennaio (dalle 11:00 alle 24:00)

Per maggiori informazioni su date ed eventi in programma è possibile visitare il sito ufficiale del Jostra.

Strage in Egitto: attacco Is in una Moschea, uccisi 235 musulmani

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Strage di fedeli in una moschea sufi nel nord dell’Egitto. Un commando di assalitori ha attaccato con ordigni esplosivi durante la preghiera del venerdì, quando la sala era gremita da centinaia di persone, aprendo poi il fuoco con armi automatiche contro chi cercava di mettersi in salvo.

Massacro in moschea

È di almeno 235 morti e 109 feriti il bilancio della strage perpetrata durante il venerdì di preghiera islamico da un gruppo di terroristi in una moschea ad al Rawdah, località nel nord del Sinai vicino a Bir al-Abded.

Il commando composto da una quindicina di jihadisti ha fatto esplodere alcuni ordigni ed ha aperto il fuoco sui fedeli che stavano fuggendo all’esterno del luogo di culto frequentato da musulmani sufi, considerati eretici dai sunniti dell’Isis.

Testimoni hanno riferito che i terroristi hanno sparato anche contro le ambulanze che tentavano di soccorrere i feriti. Il bilancio dell’attentato nel villaggio di al-Rawdah, nel Sinai del Nord, è altissimo: almeno 235 morti e oltre 109 feriti. I media locali riferiscono inoltre che i terroristi sono stati uccisi in seguito all’intervento delle forze speciali egiziane.

Il presidente Abdel Fatah al-Sisi, che ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, ha promesso una risposta brutale contro i movimenti estremisti. E in serata caccia militari hanno bombardato alcuni obiettivi nella zona dove è avvenuto l’attacco terroristico.

La regione del Sinai, dove operano cellule terroristiche affiliate all’Isis, non è nuova ad attentati del genere, anche se quello odierno è stato il più sanguinoso. Nell’ottobre de 2015 morirono 225 persone a bordo di un aereo russo esploso mentre sorvolava il Sinai e in luglio 23 soldati sono stati uccisi in un agguato operato da gruppi islamisti. Inoltre lo scorso 9 aprile 47 cristiani sono stati trucidati durante gli assalti a chiese copte ad Alessandria d’Egitto e a Tanta.

Caccia dell’aeronautica militare egiziana stanno conducendo raid aerei contro covi di militanti vicino al villaggio di al-Rawdah. Quindici terroristi sono stati uccisi in attacchi condotti con due droni dalle Forze armate egiziane nel nord del Sinai, rende noto il servizio arabo di Sky News, sottolineando che i miliziani uccisi avrebbero preso parte all’attacco sferrato contro la moschea. Nel raid sono anche stati distrutti due veicoli, prosegue l’emittente. L’esercito egiziano sta anche perlustrando altre auto.

Unanime il coro di condanna per i fatti nel Sinai. Dal presidente americano Trump al presidente del Consiglio Gentiloni, i leader occidentali hanno tutti espresso orrore per la strage. Messaggi di sostegno all’Egitto sono arrivati anche da tutti i Paesi arabi.

/agenzie/tvsvizzera/adnkronos

Castellammare, tentano di rubare motorino ma il proprietario è un poliziotto

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 Ladri malestri provano a rubare motorino!
Succede a Castellammare di Stabia: due ladri provano a rubare uno scooter Honda SH ma,  per loro sfortuna, il proprietario è un poliziotto.
Il poliziotto ha braccato i due ladri che, però, sono riusciti a fuggire dopo aver abbandonato la refurtiva. Nel frattempo, in aiuto del collega, sono arrivati i rinforzi dal Commissariato di Castellammare.
Sono state avviate le indagini e sono state recuperate alcune immagine delle telecamere della zona.

Schiacciato dal bus che doveva portarlo a scuola: Antonio muore a 14 anni. Sotto choc l’isola intera

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Muore Antonio Meloni, un ragazzo di 14 anni di Ittiri (Ss), schiacciato dalla ruota del pullman che doveva portarlo a scuola. Sotto choc l’autista che non ha potuto fare niente per evitare la tragedia. Erano le 7:30, Antonio per assicurarsi un posto a sedere, vista la grande folla, aveva provato a salire dalla portiera anteriore ma è stato travolto dal mezzo dell’Arst.

L’Isola intera è sconvolta per questa tragedia che secondo alcuni si poteva evitare. L’incidente è avvenuto davanti ai compagni del liceo Spano di Sassari, scuola che Antonio frequentava. Inutile l’intervento del 118 che ha potuto solo constatare il decesso. Sul posto anche i carabinieri.