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Uma Turman: nessuna pietà per Weinstein

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Dure le parole dell’attrice del film Kill Bill, Uma Turman, diretto da Weinstein.

L’attrice del cinema americano, in seguito allo scandalo che ha visto coinvolto uno dei più grandi registi del mondo hollywoodiano, Weinstein, ha deciso di schierarsi apertamente e ha scelto il giorno del Ringraziamento per pronunciarsi, scusando i suoi modi utilizzati precedentemente:  «Ho detto che ero arrabbiata di recente, e avevo alcuni motivi, #metoo, nel caso non si capisse dall’espressione del mio volto».

La Turman fa riferimento alle frasi dette quando scoppiò il caso Weinstein, sparando a zero sul regista e gioendo per la sua distruzione mediatica, in seguito alle accuse mosse da molte donne contro di lui.

 

Fonte: Il Gazzettino

Clamoroso Maradona, denuncia l’ex moglie e la figlia. Ecco quali sono i motivi

Il Pibe de Oro, Diego Armando Maradona, ha citato in giudizio la sua ex moglie Claudia Villafane, per avergli sottratto circa 3 milioni e mezzo di euro. Maradona ha chiesto anche il carcere per sua figlia Giannina, colpevole secondo l’ex fenomeno del Napoli, di aver riciclato quei soldi. Ecco la replica della figlia di Maradona: “Sa dove vivo, che vengano quando vogliono. Gli ho perdonato di peggio e gli perdonerò anche questo. Posso solo mandargli tutto il mio amore e ringraziarlo perché è grazie a lui che ho potuto scegliere chi e come essere”.

Sufiti: faccia opposta dei jihadisti e per questo odiati

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Il ramo mistico dell’Islam, i Sufiti*, colpito dall’attentato alla moschea egiziana di Rawdah

Chi sono i sufi e perché i jihadisti li odiano

Non è una moschea qualunque quella che gli estremisti hanno scelto per compiere uno degli attentati più sanguinari della storia recente dell’Egitto, provocando almeno 235 morti e oltre 130 feriti. Si tratta di una moschea a Rawdah, un villaggio di 2.500 anime a 20 chilometri dalla città di Al Arish, nel nord del Sinai egiziano. È considerata una Zawia, un luogo di rifugio per i fedeli sufi, il ramo più spirituale della fede islamica considerato eretico dagli estremisti islamici e che, sebbene non abbia una diretta influenza politica, in Egitto – spiega Jonathan Brown della Carnegie Endowment for international peace si è spesso schierato con i partiti liberali e moderati.

L’attentato di ieri è avvenuto nel venerdì della settimana di nascita del profeta Maometto: giovedì prossimo si celebrerà l’anniversario, una ricorrenza molto sentita dai sufi e respinta dai radicali perché considerata un’innovazione e non ritenuta quindi una festa islamica. Non è la prima volta che i gruppi armati mettono nel mirino i sufi, soprattutto nel Sinai egiziano. In particolare lo Stato islamico, nel 2013, aveva rivendicato gli attacchi ai santuari del Sheikh Abu Jarir nel villaggio Al Mazar e del Sheikh Hamid nel centro del Sinai, tra i luoghi simbolo della dottrina sufi.

Nell’ottobre del 2016 l’Isis ha emesso un comunicato con cui ha inserito gli appartenenti alla scuola sufi nella lista delle persone da uccidere per non seguivano i suoi decreti, tra cui il divieto di festeggiare la ricorrenza della nascita del profeta. La rivista del sedicente Stato islamico aveva diffuso l’annuncio di uno dei suoi comandanti in cui minacciava i sufi: “Diciamo a tutti i santuari sufi, sceicchi e i seguaci all’interno e all’esterno dell’Egitto, che non consentiremo l’esistenza di rotte sufi nel Sinai, specialmente in Egitto in generale”. Pochi giorni dopo, l’organizzazione terroristica annunciò il rapimento e la decapitazione del maestro sufi Suleiman Abu Heraz (aveva 98 anni). Era il principale esponente della scuola sufi nel Sinai e fu accusato proprio di essere “eretico” e quindi condannato a morte.

Il sufismo* è agli antipodi del salafismo, protagonista, quest’ultimo, di diverse ondate terroristiche nei paesi arabi. Proprio l’esigenza di perfezionamento interiore dell’Islam li ha resi sgraditi a quelle correnti islamiste che vedono nell’ortodossia la strada per il ‘vero’ Islam. “L’origine della parola – spiega l’enciclopedia Treccani – viene spesso riferita al sostantivo f (“lana”), che alluderebbe al materiale del saio indossato dai primi asceti; ma il termine è stato anche fatto derivare da af’ (“purezza”) o da uffa (“portico”), con riferimento forse al portico adiacente alla casa di Maometto a Medina, sotto cui il profeta aveva ospitato alcuni pii personaggi. Sul finire dell’8 sec. si ha la prima attestazione conosciuta del termine.

* SUFISMO
Il sufismo o tasāwwuf (in arabo: تصوّف‎, taṣawwuf) è la forma di ricerca mistica (da mysticos, cioè “pertinente l’iniziazione”) tipica della cultura islamica. Da coloro che ne fanno parte, cioè i sufi, viene considerata la dimensione mistica dell’islam. Secondo il parere di alcuni studiosi, il sufismo in realtà sarebbe la continuazione di una preesistente e perenne filosofia dell’esistenza, nata prima dell’islam, la cui espressione circola all’interno di questa religione. Altri sostengono invece la natura prettamente islamica del sufismo; Titus Burckhardt, per esempio, respinge l’idea che il sufismo sia originato da fonti non-islamiche, facendo notare come non esistano elementi per ritenere che la catena di filiazione dei maestri sufi (silsila) non risalga direttamente a Maometto; e che, se il sufismo non fosse originato dall’Islam, non ci sarebbe modo per i suoi appartenenti di appoggiarsi al simbolismo coranico durante la ricerca spirituale ed esoterica. Sebbene non neghi del tutto influenze di elementi preislamici – che comunque non potevano essere, per una semplice questione di coerenza interna, estranei alla natura teologica dell’Islam – ridimensiona la portata che questi ebbero sul sufismo. In definitiva, per Burckhardt il sufismo si è generato dagli insegnamenti tramandati dal Profeta.

È discussa la possibilità che l’essenza del Sufismo si sia espressa anche attraverso altre religioni e fenomeni metareligiosi; chi vi si oppone ritiene che la sua essenza sia particolarmente legata agli insegnamenti di Maometto e successivamente Ali; oltre che alla concezione islamica di Allah e della spiritualità in generale. I sufi appartengono a diversi “Ordini” – comunità formatesi attorno ad un maestro – i quali si riuniscono per sessioni spirituali (majālis) in luoghi d’incontro detti zawiya, khanqa o tekke.

La tradizione sufi afferma che il movimento nacque da fedeli musulmani e compagni del Profeta (detti ahl al-ṣuffa, cioè “quelli della panca”, in quanto spesso disoccupati e occupanti la panca cui gli imprenditori di Medina attingevano la manovalanza) che si riunivano per recitare il dhikr davanti alla stanza di Aisha nella moschea del Profeta a Medina. Tutti gli ordini sufi ricollegano molti dei propri precetti agli insegnamenti di Maometto così come tramandati da ʿAlī b. Abī Ṭālib, suo cugino e genero, tranne i Naqshbandi, che si ispirano ad Abū Bakr. Tuttavia i musulmani aleviti e Bektashi (e alcuni sciiti) affermano che ogni ordine sufi deriva dal lignaggio spirituale (silsila) dei dodici imam, le guide spirituali islamiche previste nel ʾaḥādīth dei dodici successori, ed erano tutti discendenti di Maometto tramite Fāṭima e ʿAlī. Perciò ʿAlī viene considerato il “padre del sufismo”.

In ogni caso il sufismo è un movimento trasversale ed esiste un sufismo sunnita, uno sciita ed uno ibadita, come esistono sunniti, sciiti ed ibaditi che si riferiscono solo alla moschea e non anche ad un maestro sufi. (wikipedia)

/agi

Torre del Greco piange Franco Onorato: deceduto dopo esser stato investito in Litoranea. Aperta un’inchiesta

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Muore dopo sei giorni di agonia Franco Onorato, il 72enne di Torre del Greco che fu investito domenica scorsa da un’automobile in via Litoranea. Trasportato al Loreto Mare, dopo il violento impatto, il signor Onorato non ce l’ha fatta.

Intanto è stata aperta un’inchiesta per appurare le cause del decesso e predisposta l’autopsia. L’uomo era un volto storico della città, conosciuto come il portatore del carro dell’Immacolata, come riporta TorreChannel.

L’intera Torre del Greco si unisce al dolore della famiglia Onorato.

Zielinski e quella sua dote che fece innamorare l’Udinese

Zielinski e quella sua dote che fece innamorare l’Udinese

Ad oggi è lui il miglior marcatore del centrocampo napoletano con 4 reti, Piotr Zielinski. Il centrocampista polacco alla Dacia Arena sarà ex di turno e proprio del suo approdo in bianconero ha voluto parlare Il Corriere del Mezzogiorno: “Alla Dacia Arena si candida ad essere una risorsa a gara in corso e anche lui è un ex, l’Udinese lo prelevò dal Zaglebie Lubin. Il capo degli osservatori dell’Udinese Andrea Carnevale rimase folgorato dalla sua capacità di giocare allo stesso modo sia di destro che di sinistro”.

I vertici Sky pensano a Gomorra 4

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Sky annuncia l’intenzione di proporre un continuum di Gomorra.

Quando Gomorra 3 resta ancora un mistero per il pubblico, Sky fa trapelare la notizia che sia già in cantiere l’idea di realizzare un sequel per la serie tv più amata nel mondo. Il cast ha annunciato una nuova ed inedita edizione che smaschera i giochi di soprusi e di potere non solo della Napoli ammalata dalla camorra ma del mondo intero.

Napoli, per giugno piace anche Verdi!

Napoli, per giugno piace anche Verdi!

Nel corso della trasmissione “Zona 11” in onda sulle reti di Rai Sport, il noto esperto di mercato, Ciro Venerato, è intervenuto soffermandosi anche sulle mosse degli azzurri prossime e future: “Per il mercato di giugno ci sono davvero tanto nomi. Berardi resta nei piani ma piace anche Verdi, così come Castillejo, Deulofeu e Marlos dello Shakhtar. Sondaggio addirittura per Bernardeschi, ma in questo caso l’ingaggio sarebbe troppo elevato”. 

A martellate la vetrina della boutique: in manette tre rapinatori napoletani. Latitante il quarto

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130mila euro di abbigliamento rubato. In manette i tre autori del furto: Antonio Annunziata, 41 anni, Alfonso Rubino, 22 anni e Gioacchino Rubino, 45 anni, all’appello però manca in quarto. Hanno spaccato la vetrina del negozio con un martello di grosse dimensioni, poi hanno caricato la refurtiva sulla loro Ford.

E’ successo a Casoria questa notte. I carabinieri di Casalnuovo e di Pomigliano d’Arco sono intervenuti e li hanno arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Un quarto componente è riuscito a scappare con una Fiat Stilo, ferendo due agenti.

Le fasi del furto sono state riprese dalla videosorveglianza. La refurtiva è stata restituita al titolare del negozio, come riporta il Mattino.

Analisi della strage alla moschea Sufi in Egitto

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Il luogo della strage, la dinamica, le reazioni del governo de Il Cairo dopo la peggiore strage di civili della storia recente egiziana- Scheda: Chi sono i Sufi e perché gli estremisti islamici li odiano

Cosa sappiamo finora della strage alla moschea Sufi in Egitto

È una delle stragi più sanguinose della storia recente egiziana. L’attacco alla moschea di Rawda, un villaggio a 30 chilometri dalla città di Arish, nel nord del Sinai egiziano, che ha provocato almeno 235 morti e oltre 130 feriti è un atto di guerra da parte degli estremisti islamici che da diversi mesi lottano per strappare il Sinai al Cairo e farne una nuovo capoluogo del califfato dello Stato islamico.

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Sufiti, chi sono

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Il luogo. La moschea scelta per la strage è considerata roccaforte dei sufi, il ramo spirituale della galassia islamica, ritenuto eretico da parte degli estremisti dell’Isis e quindi combattuto con ferocia. è simbolico anche il giorno: il venerdì è festa e le moschee di tutto il mondo sono affollate per la preghiera di mezzogiorno, l’unica che comprende un sermone durante la settimana. E sono giorni ancora più importanti per la dottrina sufi perché precedono l’anniversario della nascita del profeta Maometto (579) che sarà celebrato giovedì prossimo. Per i seguaci di Al Baghdadi è considerata una deviazione anche la celebrazione dell’anniversario. Nel febbraio scorso gli estremisti rapirono e decapitarono due esponenti del mondo sufi nel Sinai proprio con l’accusa di eresia.

La dinamica. Dai primi racconti dei testimoni, interpellato dal giornale egiziano Youm7, un commando di almeno quindici uomini arrivati a bordo di due auto sono entrati nella moschea durante la prima parte del sermone e hanno prima lanciato una bomba e poi hanno cominciato a sparare sulla folla in fuga. Nell’attacco sono state sterminate famiglie intere. Il commando ha poi incendiato le auto presenti affinché non venissero utilizzate per soccorrere i feriti e cercato anche di ostacolare l’arrivo delle ambulanze. Il responsabile del servizio di soccorso ha comunque assicurato che sul posto sono giunte almeno cinquanta ambulanze e che i feriti sono stati distribuiti su diversi ospedali della zona.

Massacro in moscheaLe reazioni. Il presidente Abdel Fattah al Sisi ha convocato un Consiglio dei ministri d’urgenza e indetto tre giorni di lutto nazionale. Nel suo messaggio alla nazione ha promesso una risposta “brutale” e che “i martiri saranno vendicati”. Secondo il generale l’attacco definito “codardo e subdolo” è volto a “mettere in discussione la nostra capacità ma aumenta la nostra determinazione e unità per affrontare e respingere il terrorismo”. Ha assicurato infine che “la sicurezza tornerà”. Secondo Sky News Arabia le forze armate egiziane sono riuscite a uccidere, servendosi di alcuni droni, almeno 15 terroristi coinvolti nell’attacco terroristico. Il procuratore generale della repubblica egiziana Nabil Sadeq ha annunciato di aver aperto un’inchiesta incaricando una squadra interforze per portare avanti le indagini e individuare quanto prima i colpevoli.

 /agi

Vrsaljko, anche la Roma interessata: Monchi ha però saputo del vantaggio del Napoli

Vrsaljko, anche la Roma interessata: Monchi ha però saputo del vantaggio del Napoli

Anche la Roma è alla ricerca di un esterno e Matteo Darmian del Manchester United sembrerebbe essere il profilo giusto. L’ex toro però non è l unico uomo nell’agenda di Monchi, come rivela il Corriere dello Sport: “Se Darmian si rivelasse irraggiungibile, non verranno spesi soldi a caso. Monchi aveva proseguito operazioni di corteggiamento anche in Spagna: da Vidal del Barcellona fino a Vrsaliko dell’Atletico, fino a Nacho Fernandez […], per Vrsaljko, lanciato proprio da Di Francesco, Monchi ha però saputo che il Napoli è in forte vantaggio”. 

Rubano materiale informatico ad una ditta aerospaziale: arrestati due romeni

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La Polizia di Stato ha ritrovato del materiale informatico rubato ad una ditta aerospaziale di Avellino, arrestando due romeni di 18 e 31 anni. Ecco il comunicato della Questura di Napoli:

Gli agenti della sezione Volanti  dell’ Ufficio Prevenzioni Generali,  la mattina di ieri, nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, in Via Gianturco, hanno notato due individui a bordo di un’autovettura Volkswagen Passat, recante una targa bulgara.

I poliziotti hanno imposto l’Alt, al fine di procedere all’identificazione delle due persone, risultati essere due cittadini romeni di 18 e 31 anni.

Da una ispezione all’interno dell’autovettura, gli agenti hanno notato diversi P.C. Notebook, una smart Tv 48”, oltre a dell’attrezzatura meccanica professionale.

A seguito di ulteriori indagini, i poliziotti hanno accertato che, nel corso della notte, era stato perpetrato un furto, all’interno di una ditta aerospaziale ubicata in provincia di Avellino.

Il materiale rinvenuto, infatti, era stato trafugato all’interno di un’officina meccanica che opera a livello mondiale.

F.M., pregiudicato di 18 anni e I.C., pregiudicato di 31 anni, inoltre, sono stati trovati in possesso di circa € 2.000 in contanti, di cui non hanno saputo fornire alcuna spiegazione.

I poliziotti hanno sottoposto a fermo di P.G. i due cittadini romeni, perché responsabili, in concorso tra loro, del reato di ricettazione, conducendoli alla Casa Circondariale di Poggioreale.

‘Keep the gradient’: l’evento che diffonde le idee

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Al via la prossima edizione del “TED”, il posto di lavoro che assume le idee.

Inizia a Napoli dal 24 novembre la quarta edizione del TEDxNapoli, per la sua quarta edizione che vede salire sul palco dell’Università di Napoli Federico II molti dei volti importanti dell’imprenditoria che hanno fatto successo, si alterneranno raccontando le loro storie e le loro idee che hanno fatto la storia.L’idea nasce da un format americano, denominato TED, che vanta milioni di visualizzazioni sul web. Questo programma nasce in California per promuovere quelle che possono definirsi “gold idea” dei più giovani, potenziali fenomeni. Tra i volti noti che hanno partecipato al programma, si ricorda Isabel Allende e Bill Gates. “Sogna puntando sempre più in alto” è l’idea principale, la frase motivazionale tale da spronare le nuove generazioni a credere nei propri obbiettivi. Tra questi ragazzi c’è Marco, un ingegnere informatico che lavora per la Apple Accademy e che ha invitato l’app “Hear me weel”, dopo aver incontrato Carol, una donna anziana con problemi di salute. La sua idea era di creare qualcosa che potesse tornar utile a chi come lei soffriva di ingenti problemi d’udito. Tutto parte dal voler fare “qualcosa per gli altri” e Marco Barattini ci è riuscito. Insieme a lui, sul palco si alterneranno, tra gli altri,  molti altri personaggi come Rikke Wend Hartung, donna importante in Danimarca per il settore della comunicazione o Achille Damasco, 26 anni, di Scampia, laureato in Fisica e autore di una teoria evoluzionistica, la TRE (Teoria delle Risonanze Evolutive). Sono ancora disponibili sui siti di pertinenza biglietti per partecipare all’evento.

Feyenoord – Napoli, lunedì al via la prevendita: prezzo folle per gli ospiti

Feyenoord – Napoli, lunedì al via la prevendita: prezzo folle per gli ospiti

Per la gara Feyenoord – Napoli del 6 dicembre a partire dalle ore 10,00 di lunedì 27 novembre e fino alle 14,00 del 30 novembre sarà disponibile la prenotazione di un Voucher mediante download del relativo documento dal sito internet listicket.com. La procedura di acquisto online genererà un documento stampabile che dovrà poi essere obbligatoriamente presentato ai botteghini n.3 ( cognomi A-L) e n.5 (cognomi M-Z) dello Stadio San Paolo il giorno 4 dicembre dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00, per essere sostituito, con il titolo valido per l’accesso al settore ospiti dello stadio “Stadion Feyenoord”, previa contestuale compilazione e sottoscrizione di un modulo informativo e presentazione di un documento di riconoscimento e consegna di una fotocopia dello stesso, sarà consentito il ritiro del tagliando anche previa presentazione di delega dell’acquirente che dovrà allegare copia del documento di riconoscimento del delegante e del delegato. Il prezzo del biglietto è di 56,00 € cui aggiungere la commissione di spettanza di Listicket per la transazione on line.

Napoli, cadono calcinacci anche dalla Galleria Quattro Giornate: ordinata la chiusura

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Era arrivata la notizia della riapertura della Galleria Laziale e dopo due ore, per compensare, quella della chiusura delle Quattro Giornate. Il motivo è lo stesso: la caduta di calcinacci dalla volta.

Dopo quindici giorni di chiusura del tunnel Laziale che ha paralizzato il traffico della città, continueranno i disagi per gli automobilisti napoletani. La Galleria Quattro Giornate resterà impraticabile giorno e notte, per un periodo di tempo ancora indefinito.

Castellammare – Torre Annunziata, pronto un nuovo piano reindustrializzazione

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Il polo industriale di Castellammare e Torre Annunziata è diventato area di crisi complessa, ossia aree che riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale e con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, non risolvibili con risorse e strumenti di sola competenza regionale. Dopo la delibera della Giunta Regionale che individuava il polo industriale, il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, ha firmato il decreto che potrebbe consentire di ripartire con nuovi programmi di reindustrializzazione di questi territori e restituendo alla popolazione più posti di lavoro.

Siracusa-Catanzaro: 87 anni fa!

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Serie C Girone C – 16ª giornata

Sabato 25 Novembre 2017 ore 20:30

Stadio Nicola De Simone 2017/2018
Siracusa-Catanzaro

Per la sedicesima giornata di campionato lo stadio “Nicola De Simone” vedrà confrontarsi due squadre il cui primo incontro risale a 87 anni fa.

La prima partita tra Siracusa e Catanzaro è da ricollegare alla stagione calcistica 1930/1931, entrambe inserite nella Prima Divisione del girone sud-girone E.

In quella stagione le due squadre avevano nomi differenti rispetto a quelle delle società moderne: SyracusaeCatanzarese.

Giocarono insieme per la prima volta nell’undicesima giornata di campionato; il 7 Dicembre 1930 che terminò con un pareggio. La partita di ritorno fu giocata durante la ventiduesima giornata di campionato, il 5 Aprile 1931 terminando 1-2 per il Siracusa.

La classifica si chiuse con la Catanzarese al sesto posto con 21 punti ed il Siracusa in nona posizione con 20 punti (le altre squadre per ordine di classifica furono: Salernitana, Littorio Vomero, Messina, Reggina, Cotoniere Angri, Catania, Gladiator,  Cosenza, Bagnolese, Savoia) .

Si ritrovarono nel 1931/32 ( in questa stagione il Siracusa acquisì il nome che possiede ancora oggi, gli aretusei si piazzarono al terzo posto, la Catanzarese al nono posto) e nel 1932/33 ( La Catanzarese si piazzò al primo posto mentre il Siracusa al secondo).

L’anno 1933 fu un’annata che i tifosi del Siracusa non scordarono mai, perchè gli aretusei giocarono contro il Catanzaro lo spareggio per il primo posto in classifica, a Napoli, il 7 maggio 1933: Catanzarese-Siracusa 1-0. I Catanzaresi furono ammessi in B e il Siracusa vide il sogno sfumato fino al 1943 ( dovette aspettare il 1945 per giocare in Serie B a causa della sospensione dell’attività calcistica  per la guerra e per lo sbarco degli alleati in Sicilia).

Dopo 10 anni le due squadre si ritrovarono nuovamente in campo nella  stagione 1945/46.  L’ U.S. Catanzaro fu ammessa in Serie B per delibera della Lega Centro-Sud.  Giocarono entrambe le squadre per la prima volta contemporaneamente in Serie B nella stagione 1946/47, mentre il Siracusa chiudeva in dodicesima posizione il Catanzaro retrocesse lo stesso anno.

In totale le due squadre si sono scontrate 33 volte con: 10 vittorie del Siracusa, 12 vittorie del Catanzaro e 11 pareggi.

L’ultima volta in campo Siracusa-Catanzaro si sono scontrate nella scorsa stagione 2016/17 nella sedicesima giornata di campionato il 3 dicembre 2016 con un risultato di 0-1 per il Siracusa. il match di ritorno fu giocato nella trentacinquesima giornata di campionato il 15 Aprile 2017 con 0-1 per il Catanzaro. Il Siracusa chiuse la stagione al sesto posto, mentre il Catanzaro al diciottesimo.

Attualmente la squadra di Mister Dionigi si trova al nono posto con 14 punti, mentre il Siracusa al quarto con 23 punti.

Poche ore e il via al match sarà fischiato.

 

‘Era solo un gioco erotico’: imbavaglia e getta una prostituta

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un 52enne di Piacenza violenta lega e getta una prostituta.

E’ un uomo incensurato di Piacenza l’ennesimo accusato di violenza ai danni di una rumena. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, accortisi della vicenda attraverso le videocamere di sorveglianza, confrontate con i tabulati telefonici. L’imputato si sarebbe difeso parlando un consenziente gioco erotico, ma i gip hanno comunque disposto una custodia, considerandolo un soggetto pericoloso. La donna, ricoverata con 30 giorni di prognosi riservata, ha dichiarato di essere stata raggiunta dal cliente, fatta salire in auto e una volta arrivati ad un luogo appartato lui le ha tappato la bocca e legato le mani, inoltre a rubarle mille euro dalla borsa. In seguito,  è stata gettata in strada, ma è riuscita a raggiungere Saliceto di Cadeo per lanciare l’allarme.

Fonte: fanpage

Insegnante di 42 anni muore in stazione Tav di Afragola. La denuncia: “Niente defibrillatore. I soccorsi dopo mezz’ora”

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Un’insegnate di 42 anni muore nel pomeriggio di ieri alla stazione Tav di Afrogola (Napoli). Si accascia al suolo per un arresto cardiaco. A soccorrerla gli operai e gli addetti alla sicurezza. Anche un utente medico che le pratica un massaggio cardiaco, in mancanza di un defibrillatore. Poi l’arrivo dei sanitari del 118, ma la 42enne non si è più ripresa.

Sulla vicenda si è aperto un divario dopo la denuncia fatta su Facebook dall’europarlamentare Nicola Caputo. Lì, in attesa di un treno per Firenze, scrive: “Alla stazione di #Afragola, mentre sono in attesa del treno per Firenze, una donna si sente male e si accascia a terra per un arresto cardiaco. Operai del cantiere e uomini della sicurezza si danno da fare per rianimarla. Arriva un medico che fa tutto il possibile, dal massaggio cardiaco all’aiuto alla respirazione. Siamo tutti agitati, proviamo tutti a chiamare il 118 e la polizia stradale. Nel frattempo si scopre che una stazione ferroviaria ultramoderna manca di defibrillatore, di attrezzature e personale di primo soccorso. L’ambulanza arriva con 30 minuti di ritardo anche per le oggettive difficoltà nel trovare la strada che porta alla stazione”.

La direzione del 118 dichiara, invece, che dal momento della segnalazione all’arrivo in stazione dei soccorsi siano trascorsi 10 minuti. Per il momento la Procura di Napoli non ha aperto nessun fascicolo al riguardo. La salma dell’insegnante è stata affidata alla famiglia.

Napoli – Allan: avviati i contatti per il rinnovo

Napoli – Allan: avviati i contatti per il rinnovo

E’ sicuramente uno dei fari del centrocampo di Sarri e per questo Giuntoli si sta mobilitando per avviare i contatti con gli agenti del giocatore e lavorare sul rinnovo. Stiamo parlando del brasiliano Allan, il quale proprio all’ombra del Vesuvio sta vivendo la sua consacrazione, ma vede il proprio contratto in scadenza nel 2019. Filtra ottimismo da entrambe le parti e Claudio Vagheggi nei giorni scorsi ha dichiarato a Radio Crc: “Mercato? Bisogna capire Allan quanto vale per il Napoli, ma la società non ha intenzione di privarsene. E’ giusto un rinnovo di contratto, ha tanti estimatori, ma sta bene a Napoli. Per quanto riguarda il rinnovo però sta seguendo il tutto il mio socio e non so a che punto siano le parti”.

Cardarelli, torna in libertà il manager Ciro Verdoliva

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La settimana scorsa il manager dell’ospedale Cardarelli di Napoli, Ciro Verdoliva, era stato arrestato con l’accusa di corruzione e abuso di ufficio. Verdoliva aveva attivando l’unità di crisi per l’ospedale a causa di un ingente afflusso di pazienti. Nelle ultime ore il GIP Mario Morra, ha accolto la richiesta dell’avvocato del manager, che ora può tornare a svolgere le sue mansioni presso il nosocomio napoletano. Il giudice ha revocato gli arresti domiciliari ed ha dato lui una sospensione di quattro mesi dalla carica di direttore tecnico, che però non riveste più da tempo.