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Castellammare di Stabia
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Clamoroso: ‘Hai denunciato troppo tardi’, aggressore scarcerato

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Il tribunale di Bari dispone la scarcerazione dell’ aggressore che violentò la dottoressa durante la guardia medica

Il tribunale del Riesame di Bari ha disposto la scarcerazione del presunto aggressore della dottoressa che disse di essere stata violentata di notte durante il suo servizio di turno. L’uomo fu arrestato il 13 novembre per violenza sessuale, ma adesso è stato rilasciato dal carcere poiché secondo il Tribunale il reato è ritenuto improcedibile in quanto la donna ha denunciato troppo tardi l’accaduto e la querela dove essere esposta soltanto massimo 6 mesi dopo l’aggressione. Attualmente l’uomo porta solo il braccialetto elettronico per il reato di stalking e per il quale tenerlo in carcere sembra eccessivo. Come riporta Fanpage: “Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Bari, la dottoressa sarebbe stata vittima di “un’opera di lenta e crescente persecuzione, – si legge nell’imputazione – arrivando a maturare una vera e propria ossessione” nei suoi confronti. Gli atti persecutori sarebbero iniziati nell’ottobre 2016 e avrebbero costretto nei mesi successivi la dottoressa a cambiare tre diverse sedi di lavoro fino a quando, temendo per la propria incolumità, ha deciso – nel settembre scorso – di sporgere denuncia contro l’uomo. L’aggressore si era invaghito della dottoressa e aveva iniziato a perseguitarla con messaggi e telefonate per più di anno, arrivando a violentarla nell’ambulatorio dove prestava servizio come guardia medica e a minacciarla di morte”. Quale sarà l’opinione pubblica per la decisione del Tribunale?

Articolo Uno lancia un appello alla città di Castellammare

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Articolo Uno lancia un appello alla città di Castellammare di Stabia. Queste le parole rivolte a tutti gli Stabiesi:

A circa due mesi dal recente rimpasto di Giunta che avrebbe dovuto segnare un cambio di passo nell’amministrazione della nostra città , Articolo Uno Movimento Democratico e Progressista rimarca tutte le criticità precedentemente espresse in merito allo stato in cui versa Castellammare di Stabia. E’ , ormai, evidente che gli ‘’allargamenti” o “sconvolgimenti” dell’assetto politico del governo Pannullo non abbiano rappresentato la risposta ai problemi e la soluzione che gli stessi cittadini aspettavano. Nel corso dei mesi, infatti, le difficoltà si sono fatte via via più grandi e più evidenti, come più evidente si è fatto il rischio di un isolamento nei confronti di segmenti sempre più larghi della società . Nessun momento di svolta profonda si è avuto nei rapporti con la società stabiese, da un lato, in quello con le altre istituzioni, prima di tutto con la Giunta Regionale e l’assemblea regionale dall’altro. Castellammare appare sempre di piu’ una città abbandonata a se stessa dove a farla da padrona è l’improvvisazione. L’assenza dei luoghi di discussione ,visti come spazio di confronto e come spazio di accrescimento individuale e collettivo, è un dato di fatto che segna anche l’andamento della vita istituzionale. Non possono passare inosservate, e a noi non passano, le recenti dimissioni del Presidente del Consiglio, così come le dichiarazioni, rilasciate dallo stesso, il giorno dopo in un’intervista al quotidiano IL MATTINO. Ancora una volta nella storia recente di questa città, un esponente della maggioranza fa riferimento a metodi fascisti all’interno di una coalizione che ormai assomiglia sempre piu’ ad un amalgama incolore . E oggi l’ex vicesindaco ribadisce sulla stampa i tentativi di ingerenze . Il rumore del silenzio il leit motiv che ha accompagna ogni vicenda politica. Lo stesso che si registra su ogni tema. Fatta eccezione per gli annunci roboanti delle grandi conquiste portate a casa dalla maggioranza. Non ultima l’approvazione della delibera Salva Sint su un tema così delicato ci saremmo aspettati una riflessione ampia e pacata con tutte le parti in causa. A 18 mesi dall’insediamento dell’amministrazione Pannullo è legittimo porre alcune domande, chiedere dei chiarimenti , senza per questo apparire prevenuti , animati solo da spirito critico e distruttivo; o peggio ancora come persone non interessate a dare un contributo per la soluzione dei problemi che ha la nostra città. E’ con questo spirito che vogliamo porre l’accento sulle scelte che non ci convincono, evidenziare i ritardi e i silenzi su temi che erano stati presentati dall’Amministrazione come avviati a soluzione. La vicenda delle Terme riassume questo pericoloso e ondivago modo di procedere. Nel Consiglio Comunale del 27 novembre le opposizioni hanno evidenziato in una nota gli aspetti che non convincono della delibera salva SINT e del piano industriale allegato ,e avanzato la proposta dettata dal buon senso di richiedere un parere preventivo alla Corte dei Conti prima d’impegnare risorse pubbliche.In questi giorni,infatti, abbiamo pagato al buio una prima rata di 865 mila € alla banca senza avere la certezza che la società SINT si possa salvare. Rischiamo di prendere atto a breve, senza dovere aspettare l’avvio delle procedure previste nella delibera, che il piano presentato non funzioni. Basta soffermarsi su alcuni punti, per chi conosce lo stato in cui versano i due Stabilimenti Termali e le strutture della Caserma Critallini e dell’Hotel delle Terme, per rilevare che i dati in possesso del Comune e della Sint, riferiti al valore dei danni subiti, differiscono notevolmente da quelli indicati nel piano predisposto dall’advisor. Solo qualche esempio: la Sint nel Piano Aziendale 2015-2019 annota “In altri termini il complesso delle nuove terme del Solaro è affetto da un significativo ed accertato degrado fisico, certificato anche dall’ufficio tecnico comunale che, con perizia di stima del 15.5.2014, ha indicato in oltre 6 milioni di euro il costo per ridare funzionalità al complesso immobiliare degradato, non superabile con semplici interventi di manutenzione”.Lo stesso ufficio tecnico del Comune nel 2017, in un nuova stima, valuta che i danni prodotti, a seguito della mancanza di qualsiasi tutela del bene, superano i 10 milioni di €. Nel piano l’advisor, riferendosi alla Nuove Terme scrive: completamente da ristrutturare. E’ presumibile un investimento tra i 5 e i 10 milioni di €. Per le Antiche Terme,invece,il Comune certifica che i danni ammontano a 650 mila €,e considerando gli arredi e le apparecchiature necessarie , per l’avvio necessitano non meno di 2 milioni di €,mentre nel piano se ne prevedono 200 mila. Si prevede di ricavare dalla vendita di altri cespiti, tra cui l’area del pallone geodetico (affidata al Comune e sulla quale abbiamo investito da pochi anni 900mila €), circa 2.323.550 . Come è ipotizzabile pensare di riscuotere i canoni già dal 2018 ? Le stesse ipotesi di sviluppo del settore contenute nel piano avrebbero meritato ben altro confronto e approfondimento con la città, le parti sociali; e maggiori chiarimenti sarebbero stati opportuni sulle convenzioni per le prestazioni sanitarie e le concessioni delle acque minerali. Noi restiamo convinti, come esposto nel documento delle opposizioni, che anche i ritardi di questi mesi stanno contribuendo a rendere più difficile la ricerca di una soluzione. Restiamo, altresì, convinti a fronte di una situazione così complessa e tale da richiedere ingenti investimenti, che solo l’intesa con altri livelli istituzionali, e la possibilità di utilizzare strumenti che la finanza pubblica mette a disposizione, potrebbe incoraggiare e favorire l’indispensabile apporto dei privati. La conferma della città nelle aree di crisi complesse, potrebbe rappresentare, come abbiamo già detto in passato, l’opportunità per candidare le Terme come una priorità da affrontare Serve quindi il tavolo con la Regione, serve rompere l’isolamento nel quale la città è piombata. Servirebbe uno scatto e un lavoro che si basi su un piano, un progetto per la città. Per Fincantieri c’è stato l’impegno e la convergenza di tutti i gruppi politici,è un bene che sia stato così. Stiamo aspettando però da mesi che questi decisivi incontri con vari Ministri producano delle ricadute positive per le prospettive del Cantiere a partire dal problema della costruzione del BACINO. Sulllo stabilimento Fincantieri non si può scherzare. Oggi apprendiamo dalla stampa notizie preoccupanti Circolano troppo ipotesi diverse e contrastanti tra di loro; la convergenza tra l’Autorità Portuale, la Regione , il Consiglio Comunale diventa decisiva per ottenere che Fincantieri e il Governo s’impegnino per il rilancio del Cantiere e per la costruzione del Bacino. Non facciamo finta di non vedere che quanto sta accadendo oggi è l’esatto contrario: il cantiere nei fatti lo stanno svuotando e fino al punto che rischia di diventare un sito produttivo marginale nella programmazione delle attività di Fincantieri .Il fatto che non riusciamo ancora ad avere un tavolo desta preoccupazione Non possiamo sentirci impegnati solo quando scattano le emergenze, o quando sulla stampa emergono delle criticità, per poi accantonare le cose fino al prossimo allarme. A un anno dal voto positivo di tutto il Consiglio Comunale sulla delibera che delineava l’accordo con la Soprintendenza per la Reggia, si può sapere come stanno le cose? E come stanno le cose per la Villa, la Casa del fascio, via De Gasperi?Continuate a comunicare : tranquilli ci penso io è tutto risolto. Noi chiediamo certezze affinché non si paventi il rischio di perdere anche i fondi Europei assegnati. E risposte e una iniziativa forte avrebbe bisogno la stessa situazione disastrosa dell’ospedale. Le denuncie dei sindacati, gli episodi di malasanità avrebbero dovuto almeno stimolare un’attenzione diversa su un tema così avvertito dai cittadini. Le stesse politiche sociali, com’è stato denunciato anche recentemente da consiglieri dell’opposizione, confermano si sta procedendo in modo sbagliato e non rispondente alle esigenze di chi vive condizioni di disagio. Sul tema poi del dissesto idrogeologico, degli allagamenti ci sentiamo davvero rassicurati da quanto si sta facendo. I cittadini lo stanno costatando a ogni pioggia. Siamo cosi bravi da poter fare a meno anche dell’Ente Parco, che abbiamo nei fatti, non rinnovando il contratto, sfrattato dalla Reggia. Piano casa, Centro Antico, Savorito, Periferie,zona ASI ,annunci e non un solo atto che indichi in che modo si pensa di procedere . Sul problema del commercio e dei dehors siamo allo stravolgimento della realtà Arriva in consiglio solo il 24 novembre un regolamento già pronto dall’inizio della consiliatura e già si grida al miracolo. Si cerca di occultare ritardi, errori e a nostro avviso una serie di problemi non risolti relativi alle distanze dai fabbricati, al rischio di dovere richiedere un vero e proprio permesso a costruire, al mancato coordinamento con gli altri regolamenti. Ma il dialogo non è all’ordine del giorno a Palazzo Farnese. Così come non lo è la programmazione a partire dalle piccole cose. Poco importa; se perdiamo , come sembra, il finanziamento regionale per gli spettacoli, non è un problema, e non lo è neanche se manca la programmazione per il Natale o quella estiva si sposta a novembre e poi scompare e se qualche fattura è messa comunque in pagamento. Si dimettono il direttore artistico, il vice sindaco, il presidente del Consiglio ma a chi amministra la città interessa solo che si sia liberata un’altra poltrona da assegnare. I numeri ,forse, ci sono ancora per continuare questo gioco, fino a che punto gli elettori consentiranno al PD di continuare a ridurre i temi della città a gioco interno alle varie fazioni , lo capiremo alle prossime elezioni. Noi restiamo convinti che il tema sia quello della programmazione . Una città si amministra se c’è programmazione se si ha chiaro ciò che si vuole ciò che i cittadini chiedono in nome della legalità e della trasparenza . Il comune deve essere una casa di vetro sempre nei fatti e non solo a parole. Noi pensiamo che l’unico antidoto allo stato attuale sia rappresentata dalla partecipazione della città attiva alla politica. Castellammare è una città da riannodare e tenere insieme, dal centro antico al fiume Sarno. Dobbiamo stringere legami più forti tra il centro e le periferie della città, tra i giovani e gli anziani, tra i servizi e la richiesta di nuovi diritti che caratterizzano questa epoca, tra la vita di tutti i giorni e la speranza per il domani. La piazza virtuale deve ritornare ad essere piazza reale . Non è possibile immaginare di nuovo la nostra città, senza ricostruire una grande rete di capacità e di passioni diffusa in tutto il territorio . Una rete interessata a quello che gli succede attorno, non isolata o frammentata. Questa è la missione che Articolo Uno si pone :investire davvero nel capitale umano della città, farlo essere, e non solo sentire, attore protagonista di una sfida collettiva. che parli di lotta alla camorra, di sostenibilità ambientale, di conoscenza, di welfare di comunità, di rigenerazione della città come bene pubblico e nella difesa dei beni comuni, di presente e di futuro che non abbia il timore di affrontare il tema della governance Metropolitana Tutte le scelte strategiche importanti che abbiamo davanti riguardano non la sola città di Castellammare ma l’intera area metropolitana“.

Mondo Sport : tredicesima sconfitta,ma quanti errori dell’arbitro

A cura di Simone Vicidomini

Il Mondo Sport viene superato per la tredicesima volta consecutiva in campionato. Al “Rispoli” di Ischia questa volta a passare è il Virtus Ottaviano. Il Mondo Sport nonostante la sconfitta,ancora una volta dimostra di essere una squadra viva e vogliosa di lottare fino alla fine. Purtroppo al momento i numeri la condannano è la vedono ancora a zero punti in classifica dopo 13 giornate di campionato. I vesuviani trovano un gol per tempo,prima con Cozzolino alla mezz’ora del primo tempo e poi con Ambrosio nella ripresa,che chiude definitivamente la gara con un colpo di testa su un corner battuto da Cardenio. C’è da aggiungere che la partita diretta dal sign. Liberato Maione della sez. di Ercolano è stata davvero pessima,dove ha espulso ben tre giocatori della squadra termale tutti per doppia ammonizione: Arcamone  per gioco scorretto, Conte,e De Luise V. per fallo di reazione, che ha portato a terminare la partita ai locali con otto giocatori in campo. Tre espulsioni arrivate tutte nella ripresa. Inoltre prima dello 0-2 per gli ospiti l’arbitro non ha fischiato un calcio di rigore netto su Conte per poi fischiarlo agli ospiti (inesistente)  per il fallo su Cozzolino, che ha portato all’espulsione di Arcamone,la prima delle tre.

LE FORMAZIONI – Il Mondo Sport va in campo con un 4-3-3 che vede Fiore fra i pali e la linea difensiva composta da Montagnaro, Di Scala, Arcamone e De Luise V.. In mezzo al campo si muovono Di Maio, De Luise M. e Prestopino, mentre Lauro e Tonon appoggiano Conte in attacco Sul versante opposto, mister Onofrio Albano deve fare a meno degli squalificati Longobardi, Bifulco e Varriale. Gli ottaviani vanno in campo con Capaccio in porta e la difesa formata da Russo, Garofalo, Bellofiore e Scudo. A centrocampo ecco, Cocozza, Cardenio e Borrelli, mentre in avanti col bomber La Pietra ci sono Ambrosio e Cozzolino.

La partita.La prima conclusione verso una delle porte è dell’ospite La Pietra, che al 2’ con un poderoso destro dai 20 metri colpisce in pieno il palo alla destra di Fiore. Il Mondo Sport prova a replicare con una velleitaria conclusione di Conte dai 25 metri: troppo debole. Al 12’, Conte si inserisce in un errato disimpegno ottaviano e si invola verso la porta, si allarga e mete un bel cross su cui Lauro gira male verso la porta. Dopo un primo sbandamento, i ragazzi isolani sembrano tenere. Al 23’ è La Pietra, che entra in area dalla destra dopo aver eluso Arcamone, a calciare di sinistro verso il secondo palo mandando il pallone piuttosto lontano dal palo. Al minuto 27, Lauro prova a bissare la rete su punizione di Vico Equense, calciando verso la porta di Capaccio dai 30 metri ma la sfera sfiora la traversa. Alla mezz’ora, un colpo di testa di La Pietra, che si trasforma in un campanile, colpisce la parte alta della traversa senza creare grossi grattacapi a Fiore. Passano poco più di 2 giri di orologio e ancora il numero 7 ottaviano colpisce di sinistro dal limite sfiora il palo. Rimessa in gioco e Cozzolino porta in vantaggio il Virtus: il numero 10 ospite viene liberato al limite da Ambrosio, elude prima un difensore e poi Fiore e deposita nella porta isolana sguarnita. Al 36’ calcio di punizione di Borrelli dal limite (ammonito Montagnaro) che finisce fra le braccia di Fiore. Il Mondo Sport chiude il primo tempo con De Luise M. in attacco e Lauro che scala sulla linea di centrocampo.

Si ricomincia senza cambi, e passano solo 16 secondi e il Virtus Ottaviano rischia di raddoppiare: Ambrosio sfrutta una dormita della difesa di casa e calcia dal limite ma Fiore devia in corner. Al 50’, Cardenio batte una punizione dalla tre quarti su cui svetta Ambrosio ma Fiore para a terra. Al 53’ ci prova La Pietra, che entra in area dalla sinistra, supera Montagnaro e calcia verso il secondo palo ma alto. Passa solo un minuto ed il Mondo Sport reclama un calcio di rigore per un fallo su Conte: l’entrata da dietro prende sia palla che piede dell’esterno isolano. La gara si fa spigolosa (6 ammoniti in tutto, 5 fra le fila del Mondo Sport) ed i termali non vogliono cedere. Al 66’ è Ambrosio a portare a due le reti del Virtus Ottaviano, svettando di testa su un angolo battuto dalla destra da Cardenio. Arrivano i primi cambi, mentre scenda già da un po’ una copiosa pioggia. Al 70’, su un presunto fallo di Arcamone su Cozzolino, l’arbitro assegna il penalty all’Ottaviano ed espelle incredibilmente il difensore isolano.  Sul dischetto si presenta La Pietra ma spedisce alto sulla traversa. Il 7 ospite è ci prova ancora di sinistro dal limite, ma calcia fuori. Il Virtus Ottaviano crea un’altra occasione al 76’, quando Cozzolino viene smarcato solo davanti a Fiore ma l’estremo difensore di casa gli nega la rete da due passi. Al 77’, altra ammonizione per Conte, ingiusta stavolta, che viene espulso. Mondo Sport in 9. Al minuto 86, altro espulso fra le fila isolane: dopo un contrasto duro in area, De Luise M. tenta la reazione sull’avversario e l’arbitro fa il tris.

MONDO SPORT  0

VIRTUS OTTAVIANO   2

MONDO SPORT (4-3-1-2): Fiore, Montagnaro (68’Impagliazzo), Di Scala, Di Maio, Conte, Lauro (88’ Verde), Arcamone, De Luise V., De Luise M., Tonon (80’ Trani), Prestopino. A disposizione: Ballirano, Impagliazzo, Pisani. All.: Gerardo Mattera

VIRTUS OTTAVIANO (4-3-3): Capaccio, Russo, Scudo (64’ Ianniello), Cocozza (88’ Maina), Garofalo, Bellofiore, La Pietra, Borrelli, Ambrosio (68’ D’Urso), Cozzolino (81’ Andolfo), Cardenio (80’ De Marco). A disposizione: Varriale, Ascione. All.: Onofrio Albano

Arbitro: Liberato Maione della sez. di Ercolano (Assistenti: Vincenzo Massa e Roberto Romano di Torre del Greco)

Reti: 34’ Cozzolino (VO), 66’ Ambrosio (VO)

Note: Al 71’ La Pietra (VO) sbaglia un calcio di rigore (alto)

Ammoniti: De Luise M., Montagnaro, Di Scala, Conte, De Luise V. (MS); Cozzolino (VO)

Espulsi al 70’ Arcamone (MS) per gioco scorretto, al 76’ Conte per doppia ammonizione ed al 86’ De Luise V. per fallo di reazione

Calci d’angolo: 3-7

Recupero: 1’ p.t., 0’ s.t.

Spettatori 60 circa

Esecuzione in strada di un napoletano a Panama: si cerca il secondo assassino

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Una strada qualsiasi di Panama teatro di una terribile esecuzione: muore per difendersi.

Due ragazzi gli hanno dato appuntamento in una strada dislocata dal centro di Panama, zona conosciuta per essere fortemente malfamata: Marcantonio Salzano, uomo di 44 anni ed imprenditore nel Sudamerica di apparecchi elettronici è stato giustiziato con un colpo alla nuca quando ha tentato di difendersi. Tutto era nato come un’incontro di lavoro dove Marcantonio doveva vendere uno dei suoi apparecchi elettronici, ma ciò che sembrava un normale commercio di lavoro è diventato un contratto per perdere la vita: uno dei due ragazzini, un minorenne di 17 anni l’ha minacciato puntandogli l’arma contro per farsi dare il tablet senza pagare. L’imprenditore ha provato a difendersi disarmandolo ma l’altro  complice riuscendo a prendere la pistola ha sparato un colpo decisivo alla vittima. Dei due soltanto uno è stato intercettato dalla polizia. La notizia solo ieri è arrivata a Napoli, in particolare ai familiari di Casalnuovo, sconvolti e distrutti a causa della vicenda. Ora attendono la salma che , dopo l’autopsia da prassi, sarà in viaggio verso l’Italia per porgergli l’ultimo saluto. Intanto, gli agenti sono ancora alla ricerca dell’altro complice, ancora non arrestato.

Fonte:Il Mattino

Un nuovo acquisto in casa Asd Gragnano

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Un nuovo acquisto in casa Asd Gragnano

L’ASD Città di Gragnano comunica di aver perfezionato l’arrivo di Amedeo Vincenzi.

Vincenzi, classe 1997, è un centrocampista che in questa prima parte di stagione ha militato nell’ASD Mondragone, formazione che partecipa al girone A del Campionato d’Eccellenza. Nella scorsa annata ha vestito la maglia del Portici vincendo lo stesso girone dell’Eccellenza campana.

Cavese-Asd Gragnano i convocati di mister Campana

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Cavese-Asd Gragnano i convocati di mister Campana

Sabato mattina al “San Michele” dedicato dal Gragnano, come di consueto, all’ultimo allenamento in preparazione alla gara di Campionato. Domani al “Lamberti” i gialloblù saranno ospiti della Cavese, formazione che occupa la seconda posizione in classifica. Trentaquattro i punti in classifica per i metelliani frutto di undici vittorie, un pareggio e due sconfitte con ventitrè reti all’attivo ed undici al passivo che rappresentano la migliore difesa del girone. Il tecnico Rosario Campana non avrà ancora a disposizione il capitano Savino Martone che sconterà la seconda delle tre gare di sospensione dopo il cartellino rosso rimediato contro la Frattese mentre è tra i convocati il neoacquisto Amedeo Vincenzi. Nuovamente ai box per problemi fisici invece Aniello Esposito.

L’elenco completo dei convocati:

Baratto, Carfora, Cascella, Chiariello, Cioce, Cioffi, Formisano, Franco, Gassama, Gatto, Giordano, Greco, Grimaldi, Guidone, La Monica, Liccardi, Mansour, Montuori, Napolitano, Vincenzi.

Squalificati: Martone.

Infortunati: Esposito.

Il match del “Lamberti”, con calcio d’inizio alle ore 14:30, verrà diretto dal Signor Angelo De Leo della sezione AIA di Molfetta. Il primo assistente sarà il Signor Alessandro Palmigiano della sezione di Ostia Lido mentre il secondo sarà il Signor Luca Ferrari della sezione di Aprilia.

Auto in fiamme a Battipaglia: indagini in corso

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Aperte le indagini dell’incendio che ha travolto una strada di Battipaglia

A Via Monsignor Aniello vicinanza, strada della città di Battipaglia, alle 03:00 di questa notte un auto ha preso fuoco travolgendo altre 5 automobili. Tutti i veicoli coinvolti nell’incendio sono andati distrutti e resta ben poco se non qualche scheletro annerito dalle fiamme. La vettura che ha originato l’incendio, una Peugeot 306 apparteneva ad un uomo incensurato che abitava poco distante dal luogo dell’accaduto. Nessuna pista viene scartata per quanto riguarda la motivazione che ha scatenato l’incendio, ma molto probabilmente si fa ricorrere l’accaduto all’usura dell’auto che ha ben 20 anni di attività ed è alimentata da un motore a benzina, quindi esposta maggiormente a pericolo d’incendio rispetto ad altri mezzi con alimentazione differente. Questa è la supposizione più plausibile per i vigili del fuoco che stanotte sono corsi a spegnere le fiamme, ma comunque fino a prove certe le indagini restano aperte.

Fonte:Irno.it

Il Club Italia Crai sul difficile campo di Bergamo vuole tornare a vincere

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Il Club Italia Crai sul difficile campo di Bergamo vuole tornare a vincere

Il Club Italia Crai di Monica Cresta vuole sfatare un tabù, tornare a vincere, magari al quinto set (gli Azzurrini hanno perduto quattro delle ultime cinque gare giocate al quinto set). Compito non facile, anzi alquanto complicato, sul campo della Caloni Agnelli Bergamo, attualmente terzo in classifica, con 25 punti, contro i soli 6 della squadra federale.

I bergamaschi giungono al match con il morale alle stelle per la qualificazione alle semifinali della Coppa Italia di categoria, conquistata mercoledì battendo in trasferta Grottazzolina. Successo importante e significativo, che avrà consumato inevitabilmente delle risorse nervose alla squadra lombarda. Russo e compagni punteranno anche su questo per ritrovare il successo, che per quello che hanno fatto vedere nelle ultime giornate avrebbero ampiamente già meritato.

Tra Club Italia Crai e Caloni Agnelli Bergamo un solo precedente, quello della gara d’andata che ha visto il successo (per 3-0) della squadra di Gianluca Graziosi, in cui milita Valsecchi, che ha trascorsi nel team federale ed è a 4 attacchi vincenti dai 500 in Regular Season.

Berlino in fiamme, diversi feriti e 3 in condizioni gravissime

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Terrore e panico a Berlino dove una struttura prende fuoco: fatte evacuare 20 persone

Un grattacielo di Berlino è stato evacuato dopo essersi diramate le fiamme verso l’intera struttura. Dal quarto piano si sono estese le fiamme all’intera struttura. I vigili sono riusciti a salvare 20 persone: 16 sono uscite dalle scale interne della struttura, mentre 4 da quelle interne. Sul posto sono intervenuti 150 vigili del fuoco. L’edificio è situato nel distretto di Biesdorf, quartiere appartenente al distretto di Marzahn-Hellersdorf. Da quando sono arrivati sul posto i vigili, l’edificio è stato dichiarato inagibile e gli sfollati sono stati trasferiti in case temporanee messe a disposizione dai vigili del fuoco. Resta aperta un’indagine sulle cause probabili che hanno portato la struttura ad incendiarsi. Per ora non si conta nessuna vittima.

 

Castellammare, macabro ritrovamento al San Marco

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Castellammare, macabro ritrovamento al San Marco

Macabro ritrovamento stanotte al Rione San Marco. Gli operatori ecologici durante il servizio di raccolta rifiuti, hanno rinvenuto la carcassa di un Bull Terrier. Per le autorità accorse sul luogo del ritrovamento, la morte del cane può essere collegata alle lacerazioni riportate, si ipotizza che ci sia dietro un giro di lotte clandestine.

A riportare la notizia è il quotidiano Metropolis

Il racconto dell’omosessualità di Napoli: un matrimonio pubblico!

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Due omosessuali di Napoli che scendono in piazza a dichiarare il loro amore, Ercolano applaude.

Ad Ercolano che si è svolta la prima serata dedicata ai ‘ femminielli’, una serata celebrativa in vista delle nozze: ad essere coinvolti sono Bruno Buoninconti e Ciro Cascina, in arte Ciruzza . Vestendo i panni dei commedianti, quelli tipici della Commedia dell’arte del 500 celebrano il matrimonio, che si è tenuto invece a Pagani,dei suddetti ‘femminielli. Questo matrimonio fondamentalmente, come spiegano gli stessi attori, non ha senso: niente dell’intera impasse ha un senso logico. Ciò che è stato messo in scena è la rappresentazione parodica delle convenzioni sociali, il capovolgimento della normale routine convenzionale: nessun uomo è abbastanza virile e nessuna donna è abbastanza femminile: nessuno è niente davvero! Se il matrimonio non esiste, nemmeno il pubblico che applaude esiste ed è vero. Si rompe il confine tra illusione e realtà, facendo in modo che si crei una vera osmosi tra ciò che è rappresentato e la rappresentanza alla messa in scena. L’intera celebrazione è ispirata al matrimonio della Zeza, moglie di Pulcinella. L’attorialità della strada che si mescola alla tradizione della commedia italiana per eccellenza, scendendo tra la gente del popolo.

Fonte: Il Mattino

Un bambinello tra 444 bossoli di pistola

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Una culla terrificante per un bambinello di Assisi: usati 444 bossoli

E’ stata la decisione dei frati di Assisi di allestire un presepe con un Bambinello all’interno di una culla un po’ diversa dal normale: una struttura fatta di bossoli viene posta sotto il corpicino del bambino. E’ un monito per ricordare durante la celebrazione sacra dell’Immacolata tutti quei funzionari della Chiesa che hanno perso la vita nel mondo, ma forse anche per chi è  stato ucciso nel proprio paese dalla camorra semplicemente per aver avuto il coraggio di esprimere le proprie idee e diffondere il messaggio di coraggio e pace (si pensi ad esempio a Don Peppino Diana).  Sono 444 bossoli che circondano il bambinello , tanti bossoli quanti il numero delle donne e uomini che sono stati uccisi nel 2000 per cause religiose, come riportato secondo i dati dell’agenzia Fides in rapporto alle statistiche fatte per l’anno pocanzi indicato.

Fonte: Ansa

Pescara – Ternana 3 – 3: Valzania salva il Pescara nel recupero

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Gara spettacolare quella finita 3 – 3 all’Adriatico tra il Pescara e la Ternana, con i padroni di casa in vantaggio per 2 reti e sorpassati nel punteggio dai rosso- verdi, prima che Valzania, nei minuti di recupero, con un gran tiro dalla distanza ha permesso al Pescara di salvare la faccia con un risultato di parità. A prescindere da tutto, si è trattato di un match spettacolare che non si è fatto mancare nulla, comprese due espulsioni e un calcio di rigore.

IL MATCH – 17esima giornata del campionato cadetto, e all’Adriatico – “Cornacchia” scendono in campo il Pescara, 4 punti nelle ultime 6 gare, e la Ternana, reduce da 5 pari di fila e in piena bagarre nella zona bassa della classifica. Sfida delicata e importante per entrambe le formazione. Arbitra Ros di Pordenone.

Dopo appena 1’ Carretta dalla sinistra effettua un tiro cross che Fiorillo respinge in corner. Al 10’ tiro dalla distanza di Valzania, con la corta respinta del portiere, sulla quale si avventa Mancuso che, incredibilmente, spara su Plizzari.

Al 20’ cross dalla destra di Fornasier per Benali, il cui tiro impegna severamente Plizzarri. Al 24’ Tiscione di testa va vicino al vantaggio rossoverde di testa, ma una deviazione in corner salva i biancazzurri. Al 30’ Pettinari protegge bene la palla in area servendo Valzania, il cui tiro rasoterra porta in vantaggio il Pescara.

Al 34’ cross di Pettinari dalla destra per il terzo tempo di Benali, parato da Plizzari. Prima del riposo c’è il tempo per il raddoppio del Pescara con Pettinari, il quale griffa il suo undicesimo goal, con un colpo di testa su cross dalla destra di Zampano.

Inizia bene la ripresa per Fere che accorciano le distanze con Montalto. Al 52’ calcio di punizione di Brugman con la palla che scheggia la traversa. Al 56’ netto fallo di mano in area pescarese e conseguente rigore ed espulsione di Perrotta. Tremolada dal dischetto si fa respingere il tiro da Fiorillo, ma sulla ribattuta trova la rete del 2 – 2. Al 75’ Valjent approfitta di uno svarione difensivo del Pescara per siglare la rete del sorpasso. Al 77’ Ros espelle Signorini, ristabilendo la parità numerica. A ristabilire quella del punteggio ci pensa Valzania, al secondo dei tre minuti di recupero concessi, con un tiro dai 30 metri. Finisce 3 – 3 tra i fischi del pubblico di casa e il rammarico della Ternana.

Pescara – Ternana 3–3 (2-0)

Reti: 30’, 92′ Valzania, 45’ Pettinari (P), 48′ Montalto, 67′ Tremolada (T), 75’ Valjent (T)

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Crescenzi (83′ Mazzotta), Fornasier, Perrotta, Zampano; Valzania, Carraro, Brugman (C); Mancuso (53′ Capone), Pettinari, Benali.
A disposizione: Pigliacelli, Stendardo, Kanouté, Elizalde, Latte Lath, Cappelluzzo, Del Sole, Baez.
Allenatore: Z. Zeman.

Ternana (3-5-1-1): Plizzari; Valjent, Gasparetto, Signorini; Tiscione (70′ Finotto), Varone, Paolucci, Defendi (C) (12’ Favalli), Carretta; Tremolada (79′ Vitiello); Montalto.
A disposizione: Bleve, Angiulli, Candellone, Marino, Zanon, Bombagi, Bordin, Capitani, Franchini.
Allenatore: E. Coraggio.

Ammoniti: 44’ Valzania, 73′ Carraro (P), 67′ Tiscione, 69′ Tremolada (T)

Espulsi: 66′ Perrotta, 77′ Signorini (P)

Arbitro: Riccardo Ros di Pordenone.

Assistenti: Damiano Margani di Latina e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, Nicola De Tullio di Bari.

Napoli: Maradona esposto al Museo della Follia!

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 Arriva a Napoli il “Museo della Follia. Da Goya a Maradona”, la mostra itinerante  a cura di Vittorio Sgarbi.

Un percorso di oltre 200 opere sul tema della follia. “Entrate, ma non cercate un percorso, l’unica via è lo smarrimento”, si legge all’ingresso.

La chicca della versione partenopea, da cui ha origine il sottotitolo, è l’ingresso del mondo del calcio nel mondo dell’arte, vi è , infatti,  la presenza di Diego Armando Maradona attraverso le radiografie del piede che riprendono l’innaturale posizione del gol storico messo a segno contro l’Inghilterra durante i quarti di finale di Messico ’86, oggetto di studio di un noto ortopedico.
“L’idea di portare la follia fino a Maradona racchiude il concetto del tifo nel calcio – ha spiegato Sgarbi – la sua vita sregolata e il suo caravaggismo allunga la sua follia a quelli a cui la comunica: lui determina degli effetti di pazzia nelle reazioni delle persone che lo hanno guardato come a un Santo“, così come riporta “Il Mattino”.

Malore per Nadia Toffa: è grave

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Nadia Toffa è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Trieste, dopo aver avuto un malore

L’inviata e conduttrice  della trasmissione televisiva “Le Iene”, Nadia Toffa( 39 anni), si trovava nella sua camera,  in un albergo  di Trieste. Improvvisamente, verso le 14, si sarebbe sentita male, perdendo i sensi. Attualmente è ricoverata nel Reparto di rianimazione.

Catania: “Crescere con le infrastrutture in Sicilia”. Ecco l’evento

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Catania,  “Crescere con le infrastrutture in Sicilia”, attraverso politiche sui trasporti volte alla facilitazione degli spostamenti e al miglioramento della sicurezza per le persone e le merci,alla sostenibilità ambientale, all’intermodalità e all’innovazione hi-tech.

Lunedì 4 dicembre, presso l’Aula Magna di Ingegneria , a partire dalle ore 10.30 , si terrà il convegno che punterà i riflettori sul presente e sul futuro di un settore strategico, quello della mobilità, per la crescita economica e sociale dell’Isola.

Dopo saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Basile, del direttore Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Enrico Foti, dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catania Michele Giorgianni, dell’Amministratore delegato SAC (Società aeroporto di Catania) Nico Torrisi e del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale Andrea Annunziata, interverranno: il Dirigente dell’Area Tecnica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale Riccardo Lentini; il Direttore Generale della Ferrovia Circumetnea Alessandro Di Graziano; il Direttore della Direzione Operation e coordinamento territoriale dell’Anas e Amministratore Delegato dell’Autostrada del Lazio Ugo Dibennardo; l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia Orazio Iacono.

L’incontro mira a fare il punto sui trasporti e sulle infrastrutture in Sicilia – spiega il direttore Enrico Foti, promotore dell’iniziativa – alla luce sia delle esperienze umane maturate dai singoli operatori qualificati del settore, tutti ingegneri civili “cresciuti” e laureati all’Università di Catania, sia del lavoro che gli stessi stanno svolgendo per contribuire alla crescita della competitività delle nostre imprese e, più in generale, del sistema economico della nostra terra. Un’iniziativa rivolta soprattutto ai giovani studenti, per cercare di cogliere le prossime prospettive di lavoro in Sicilia nel settore dell’ingegneria civile”.

Durante il convegno verrà presentata anche la nuova Associazione “Dicar Alumni” che riunisce gli ex allievi (oggi ingegneri) dell’Ateneo catanese.

Rohingya dal papa: Papa Francesco mi ha mostrato compassione (video)

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Al termine dell’incontro con rappresentanti delle religioni a Dhaka, papa Francesco ha incontato alcuni profughi Rohingya. Per la prima volta nel suo viaggio, Francesco ha usato la parola “Rohingya”. Egli ha chiesto perdono per l’indifferenza di tutto mondo  nei loro riguardi. AsiaNews ha intervistato alcuni di loro. “È un uomo di pace. Spero che Allah ascolti le sue preghiere”.

Dhaka – Papa Francesco ha incontrato un gruppo di 16 profughi Rohingya ieri, al termine dell’incontro interreligioso ed ecumenico, tenutosi nel giardino dell’arcivescovado di Dhaka. Ad essi, il pontefice ha chiesto perdono per l’indifferenza del mondo verso di loro e ha espresso vicinanza per la loro tragedia “molto grande”. Per la prima volta durante il suo viaggio in Myanmar e Bangladesh, il pontefice ha usato la parola “Rohingya”. In Myanmar era stato consigliato di non utilizzarla per non creare più problemi a loro e alle comunità cristiane. Ecco quanto papa Francesco ha detto ai rifugiati del Rakhine: “Cari fratelli e sorelle, noi tutti vi siamo vicini. E’ poco quello che noi possiamo fare perché la vostra tragedia è molto grande. Ma facciamo spazio nel nostro cuore. A nome di tutti, di quelli che vi perseguitano, di quelli che hanno fatto del male, soprattutto per l’indifferenza del mondo, vi chiedo perdono. Perdono. Tanti di voi mi avete detto del cuore grande del Bangladesh che vi ha accolto. Adesso io mi appello al vostro cuore grande perché sia capace di darci il perdono che chiediamo. Cari fratelli e sorelle, il racconto ebreo-cristiano della creazione dice che il Signore che è Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza. Tutti noi siamo questa immagine. Anche questi fratelli e sorelle. Anche loro sono immagine del Dio vivente. Una tradizione delle vostre religioni dice che Dio, all’inizio, ha preso un po’ di sale e l’ha buttato nell’acqua, che era l’anima di tutti gli uomini; e ognuno di noi porta dentro un po’ del sale divino. Questi fratelli e sorelle portano dentro il sale di Dio. Cari fratelli e sorelle, soltanto facciamo vedere al mondo cosa fa l’egoismo del mondo con l’immagine di Dio. Continuiamo a far loro del bene, ad aiutarli; continuiamo a muoverci perché siano riconosciuti i loro diritti. Non chiudiamo i cuori, non guardiamo dall’altra parte. La presenza di Dio, oggi, anche si chiama ‘Rohingya’. Ognuno di noi, dia la propria risposta”.

AsiaNews ha intervistato alcuni di questi profughi, commossi dall’incontro con il pontefice. Tutti hanno avuto l’occasione di parlare con il papa, la maggior parte in lacrime. Di fronte a loro erano sedute più di 5mila persone, fra musulmani, indù, buddisti e cristiani.

Sawkat Ara (v. foto 2) ha 12 anni. “Ho raccontato a papa Francesco che l’esercito del Myanmar ha ucciso mio padre e madre e i miei cinque fratelli. Ora sono sola. Il papa mi ha messo le mani sul capo, mi ha mostrato compassione”.

Mohmmon Nurulla conosce il Corano a memoria. “Il papa mi ha chiesto cosa mi sia successo, e io gli ho parlato del nostro popolo perseguitato in Myanmar. La prego, ci aiuti a fare pace nel nostro Paese”. Nurulla ha poi continuato, raccontando che papa Francesco gli ha mostrato comprensione. “Ha detto che pregherà Dio,” afferma, convinto che il pontefice possa aiutare i Rohingya. “È un uomo di pace. Spero che Allah ascolti le sue preghiere. Noi tutti invochiamo aiuto per la nostra situazione”. Nurulla ha poi guidato la preghiera, e si è commosso.

In lacrime, Shyada Khaton dice: “Mio marito è stato ucciso dall’esercito birmano. Sono senza speranze con i miei quattro figli. Ho mangiato foglie d’albero mentre scappavamo dal Myanmar. Non scorderemo mai le sofferenze”.

Il governo del Bangladesh ha organizzato l’incontro con l’aiuto di Caritas Bangladesh, impegnata ad aiutare i Rohingya: da due mesi nutre 70mila Rohingya e di recente ha avviato un programma di pulizia e riabilitazione.

BANGLADESH-VATICANO / asianews / Sumon Corraya

Torino: arriva la neve! Scuole chiuse

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Torino, imbiancata dalla neve!

I fiocchi di neve misti a pioggia della scorsa notte si sono fatti più intensi, tanto da coprire la città con un velo di neve di circa cinque centimetri. Già ieri era stata disposta la chiusura delle scuole. Al momento si registrano dei rallentamenti alla circolazione, ma non sono stati segnalati particolari disagi.

 

Juve Stabia, Ferrara: “Non guardiamo la classifica, vogliamo battere la Casertana. In linea con i nostri obiettivi”

In occasione del match di campionato, derby al Menti che si giocherà alle 20:30 tra Juve Stabia e Casertana, il tecnico delle Vespe, Ciro Ferrara ha parlato alla stampa in conferenza. Queste le sue dichiarazioni: “Difficile guardare ora la classifica, ma abbiamo messo alle spalle il buon risultato. Il derby è sentito in città e noi pensiamo a quello. Ci sono ancora da giocare tante partite, cerchiamo di centrare il nostro obiettivo e siamo nei programmi. Gare interne? Il nostro obiettivo è fare bene in casa. I nostri tifosi sono la nostra arma e cerchiamo di far valere il fortino interno. Contiamo che possa fare la differenza domenica, anche se prima giocavamo lontano da casa. All’attacco? Abbiamo dimostrato in questa fase del campionato di poter vincere le partite. Non sempre ci siamo riucsite, abbiamo rammarico con Trapani e Bisceglie. Abbiamo sempre provato a fare il massimo, accettiamo il risultato del campo. Rosa quasi al completo, presto rientrerà Paponi: siamo soddisfatti del lavoro, ma non avremo Allievi per squalifica. Ex? Non temo alcun calciatore. Tutti temono la Juve Stabia per il suo blasone. Verranno loro qui coscienti di affrontare una squadra di tutto rispetto. Metteremo in campo qualcosa in più. Alfageme? Giochiamo contro la Casertana non un solo giocatore. Un buon giocatore, ma la Casertana è squadra costruita bene. Penalizzazioni? Manniello è da encomiare. Ci mette una grande passione e non fa mancare nulla alla società. Per fortuna abbiamo lui, altri vivono problemi. Tifosi? Il presidente ha tenuto bassi i prezzi, speriamo che possano venire sempre di più allo stadio. Ce la metteremo tutta per portarli al Menti. Questa esperienza mi sta dando tanto”.

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Roma, Manolas rinnova fino al 2022. Il difensore: “Sono contentissimo e pronto a dare il massimo come ho sempre fatto”

NOTIZIE AS ROMA – Si apre la stagione dei rinnovi contrattuali in casa Roma. Si è parlato per giorni del prolungamento dell’accordo tra la società di Trigoria ed alcuni suoi tesserati. Le questioni più urgenti riguardano Florenzi, Manolas e Diego Perotti.

“L’AS Roma è lieta di annunciare che Kostas Manolas ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2022. Il difensore greco, classe ’91, è arrivato in giallorosso nell’estate del 2014 e con la maglia della Roma ha finora collezionato 144 presenze e 4 reti”.

Questo il cominicato apparso da poco sul sito asroma.com. “Siamo molto soddisfatti”, ha dichiarato il direttore sportivo Monchi. “Con il rinnovo di Manolas, si è compiuta la volontà del giocatore e del Club: continuare insieme alla ricerca di traguardi importanti”. Il difensore è intervenuto live sulla pagina Facebook della Roma: “Quando vinci è sempre una buona notizia, posso dire che la squadra ha fatto una buona partita. Martedì una partita importantissima, nessuno si aspettava che ci saremmo giocati la qualificazione con Chelsea e Atletico Madrid. Ci abbiamo sempre creduto e dobbiamo dimostrarlo martedì per passare il turno, Posso giocare fino al 2022. Sono contentissimo, il direttore ha fatto subito vedere di volermi trattenere, volevo rimanere e quando entrambe le parti sono d’accordo c’è un lieto fine. Sono pronto a dare il massimo come ho sempre fatto, spero di vincere qualcosa, è importante sempre vincere qualcosa, come ho fatto in passato“.

Claudia Demenica copyright-vivicentro