Musei di Napoli strapieni anche col maltempo

Neanche il freddo gelido che ha invaso la Campania da ieri, o la pioggia incessante degli ultimi giorni, hanno fatto desistere i turisti di ogni dove a invadere i musei di Napoli questo weekend. Si attendono quindi code agli ingressi e sale piene, oggi, in tutti i luoghi d’arte statali che, come ogni prima domenica del mese, sono ad ingresso gratuito per la “Domenica al museo”. L’iniziativa organizzata dal ministero dei Beni culturali, prevede anche diverse attività parallele alle visite guidate.

Come quella al Museo di Capodimonte, dove prosegue la “Festa del mandarino”, con degustazioni dalle 10.30 alle 13.30 nel cuore del Real Bosco, precisamente nell’area dell’antico Cellaio. Ad accogliere gli ospiti saranno gli studenti delle scuole superiori “Vilfredo Pareto” di Pozzuoli e dell’istituto agrario “Giovanni Falcone” di Licola. Spostandosi al Museo archeologico, nelle sale della Collezione Farnese è ancora possibile ammirare la mostra “Proiezioni” (Oltre il tempo)”, personale dell’artista veneziano Francesco Candeloro. Aperti anche la Certosa di San Martino, il Palazzo Reale, il Castel Sant’Elmo e il Museo Duca di Martina.

Porte aperte anche a Villa Pignatelli, con una visita guidata alle 10 cui seguirà un concerto a cura dell’associazione “Maggio della Musica”. La “Domenica al museo” prosegue, naturalmente, anche fuori Napoli, con ingresso libero agli scavi di Pompei ed Ercolano, a Paestum, al Parco archeologico dei Campi Flegrei e alla Reggia di Caserta. Diversi siti, inoltre, aderiscono alla Giornata nazionale dedicata alle persone con disabilità. A Santa Maria Capua Vetere, ad esempio, il consorzio Arte’m e Le Nuvole Teatro Stabile di Innovazione, propongono un “Percorso di accessibilità fisica e sensoriale” nell’area dell’Anfiteatro campano dalle 11,30 alle12,30.

La culla “ninna ho” del II Policlinico di Napoli ha accolta un’altra trovatella

Una bambina di 4 mesi dell’est Europa con sospetta sindrome di down è stata abbandonata nella culla termica «ninna ho» presso il Policlinico Federico II di Napoli. È accaduto ieri intorno alle 13.30.

Letizia Capasso, medico di guardio, appena scattato l’allarme della Terapia Intensiva Neonatale della struttura ospedaliera, il medico di guardia Letizia Capasso, ha soccorso immediatamente la bambina, attivando il trasporto della piccola nel reparto di Neonatologia del Policlinico Federico II per tutti gli accertamenti del caso. La bimba è in buone condizioni.

Si tratta del secondo caso a Napoli avvenuto nel 2017. Lo scorso agosto, infatti, nella culla «ninna ho» del Policlinico federiciano è stato lasciato il piccolo Alessandro, tempestivamente curato dall’equipe medica del nosocomio. «Ninna ho» (www.ninnaho.org) della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus e del Network KPMG in Italia, è il primo Progetto Nazionale nato nel 2008 contro l’abbandono neonatale, che ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Salute e della Società Italiana di Neonatologia (SIN).

L’obiettivo di «ninna ho» è quello di diffondere, a tutte le donne, il messaggio che consente alle future mamme, italiane o straniere in grave difficoltà, di poter partorire in anonimato e sicurezza, per la propria salute e per quella del nascituro, presso tutte le strutture ospedaliere pubbliche, con assistenza sanitaria qualificata e senza essere giudicate.

Inoltre, «ninna ho», attraverso l’installazione di culle termiche, posizionate in un luogo facilmente raggiungibile di alcuni ospedali, intende offrire un’alternativa alle madri che, per gravi motivi, arrivano alla dolorosa scelta di separarsi dal proprio bambino. In tal senso, le culle «ninna ho» rappresentano un aiuto per scongiurare gesti disperati, come l’abbandono in strada o nei cassonetti e salvare vite umane più deboli e indifese.