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Castellammare di Stabia
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Report, puntata in anteprima a P.Chigi? Arriva la smentita: “Non lo vediamo in onda, figurarsi in anticipo”

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(Adnkronos) – "È assurdo che si sia costretti a smentire l'ennesima notizia inventata dalla stampa, segnatamente dal Fatto Quotidiano che oggi, 27 ottobre, ha scritto che Palazzo Chigi sarà informato in anticipo sui contenuti della puntata di Report in onda stasera.Tranquillizziamo l'Usigrai: Report non lo vediamo in onda, figuriamoci in anteprima, e di domenica, a Palazzo Chigi".

Così fonti di P.Chigi in una nota. "Ora però ci aspettiamo dall'Usigrai – proseguono le stesse fonti -, uno dei sindacati dei giornalisti del servizio pubblico, che crediamo abbia a cuore la credibilità della categoria, chieda conto di questa menzogna scritta da alcuni colleghi della carta stampata".  Prima della smentita il sindacato Rai aveva chiesto una smentita alla Rai. "Report visionato a Palazzo Chigi prima della messa in onda?La Rai smentisca", si leggeva nella nota. "Solo nella tv di stato di un Paese illiberale potrebbe accadere una cosa del genere.

Per questa ragione, a tutela dell'autonomia e indipendenza del servizio pubblico, ci aspettiamo una ferma smentita di quanto riportato dai quotidiani circa l'eventualità che la puntata di Report che andrà in onda stasera sia portata in visione, dal direttore degli Approfondimenti, Corsini, a Palazzo Chigi prima della sua messa in onda.La Rai in crisi di ascolti e di risorse ha bisogno di un vertice in grado di rilanciarla e non di dirigenti che rispondano a questo o quel partito prima che ai cittadini che pagano il canone". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Furto banche dati, Pazzali ordinò dossieraggio su Ignazio La Russa e il figlio Geronimo

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(Adnkronos) –
Anche Ignazio La Russa e il figlio Geronimo nel mirino del dossieraggio con i dati rubati alle banche dati.Enrico Pazzali, indagato nell’inchiesta della presunta associazione a delinquere che mirava a fornire o creare dossieraggi illegali su imprese e volti noti, il 19 maggio del 2023 chiede di realizzare un report sul presidente del Senato.

All'interlocutore il presidente di Fiera Milano dice: "fammene un'altra…Ignazio La Russa!".  Intercettato, in via Pattari sede della società Equalize di cui è socio di maggioranza, Pazzali aggiunge: "E metti anche un altro se c'è …eh …

come si chiama l'altro figlio?come si chiama?

Eh …Geronimo come si chiama Geronimo La Russa?

ma non si chiama Geronimo…come si chiama?Antonino?

Metti Antonino La Russa… stavo pensando sia Antonino che Ignazio".Il passaggio è riportato tra gli atti dell'inchiesta coordinata dalla Dda di Milano.  Secondo quanto scrive il pm di Milano Francesco De Tommasi nella richiesta di arresto, i protagonisti della presunta associazione "sono soggetti che godono di appoggi di alto livello, in vari ambienti, anche quello della criminalità mafiosa e quello dei servizi segreti, pure stranieri, e che spesso promettono e si vantano di poter intervenire su indagini e processi, per bloccare iniziative giudiziarie". Le investigazioni "hanno dimostrato che la rete criminale in cui il gruppo di via Pattari (sede della società Equalize, ndr) si muove è assai vasta e strutturata per così dire 'a grappolo', nel senso che ogni componente del sodalizio e ogni collaboratore esterno dello stesso hanno a loro volta ulteriori contatti, nelle forze dell'ordine e nelle altre pubbliche amministrazioni, attraverso cui reperire illecitamente dati e informazioni riservate e sensibili".  In tal senso scrive il pubblico ministero in forza alla Dda di Milano, "per creare dunque una spaccatura netta tra i soggetti per cui si richiedono le misure cautelari e i tanti soggetti, alcuni non ancora identificati, che potrebbero fornire loro un qualche aiuto per scalfire il granitico quadro indiziario emerso dalle indagini, occorre applicare necessariamente la custodia cautelare".

Arresti in carcere che il gip ha respinto.    —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sangiuliano-Boccia, Report pubblica sui social la foto della ferita alla testa dell’ex ministro

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(Adnkronos) – Una ferita profonda, con evidenti punti di sutura.La trasmissione Report, sui suoi canali social, pubblica in una clip la foto della ferita alla testa che ha condotto l'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a denunciare per aggressione Maria Rosaria Boccia, la donna al centro dello scandalo che ha investito il Mic portando Sangiuliano alle dimissioni.  "Sangiuliano-Boccia: la ferita che ha portato alla denuncia per aggressione – si legge sui canali social della trasmissione di Rai3, che nella puntata in onda questa sera tornerà a occuparsi della vicenda, a partire dallo scatto anticipato su X e Facebook – Il ministero della Cultura è stato attraversato dallo scandalo nato dai post su Instagram di Maria Rosaria Boccia che ha provocato le dimissioni di Gennaro Sangiuliano.

Dopo aver rimesso l’incarico, l’ex ministro ha poi denunciato l’imprenditrice di Pompei anche per aggressione.La prova principale sarebbe la foto di questa profonda ferita in testa che #Report vi mostra in esclusiva.

Ne parliamo questa sera dalle 20.30 su #Rai3". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner e il premio super: “Non gioco per soldi”

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(Adnkronos) – "Non gioco per soldi, è semplice".Jannik Sinner ha appena vinto il Six Kings Slam, il torneo d'esibizione andato in scena a Riad, in Arabia Saudita.

L'azzurro, numero 1 del mondo, ha intascato un premio record da 6 milioni di dollari.Nessun torneo ha offerto mai una simile somma e in 3 giorni Sinner ha incassato la metà di quanto guadagnato con tutti i premi del 2024. "Non gioco per soldi", dice il 23enne rispondendo a una domanda di Eurosport.

L'intervista rimbalza sui social e produce reazioni a dir poco scettiche tra utenti illustri e non.Tra quelli che commentano con una sonora risata c'è anche lo svizzero Stan Wawrinka, 39enne veterano che sta chiudendo la sua avventura nel circuito Atp. "E' un bel premio ovviamente, ma sono andato lì perché c'erano i 6 migliori giocatori del mondo", dice Sinner riferendosi al torneo che è finito inevitabilmente sotto i riflettori. "Puoi misurarti con loro, è stato un bell'evento.

Per me era la prima volta a Riad, è stato molto bello".Il torneo gli ha lasciato la soddisfazione per aver "giocato i match nel modo corretto, tutto questo può farmi crescere come giocatore.

Il denaro è importante ma non così importante.Vivo bene anche senza questi soldi, è molto più importante la salute, le persone intorno a me e la famiglia.

Il denaro è solo un extra", dice.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Palermo: Morto il barbiere di Mattarella

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(Adnkronos) – E'morto oggi all'età di 85 anni Franco Alfonso, lo storico barbiere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.Originario di Castronovo di Sicilia (Palermo), Alfonso ha tagliato barba e capelli per quasi 70 anni nella sua storica bottega di via Catania, venduta solo poco tempo fa. "Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa di Franco Alfonso, storico barbiere che ha rappresentato un'icona della città.

La sua passione si è trasformata nel mestiere che lo ha reso famoso e il suo salone di via Catania è diventato negli anni punto di riferimento e di incontro di diverse generazioni.Rivolgo ai suoi familiari tutta la mia vicinanza", ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Stangata per la Juve Stabia dopo la partita a Cosenza: Il giudice sportivo emette una sanzione di 10.000 euro

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Un’ammenda salata per la Juve Stabia. Il Giudice Sportivo ha comminato alla società campana una multa di € 10.000,00 a seguito di alcuni comportamenti non corretti verificatisi durante l’ultima partita.

A pesare sulla società stabiese è stato il comportamento scorretto di alcuni tifosi che, nel corso della gara, hanno lanciato ben quattro fumogeni nel settore occupato dai tifosi della squadra avversaria e altri due direttamente all’interno del terreno di gioco.

Un episodio che getta un’ombra sulla tifoseria stabiese e che ha costretto il Giudice Sportivo a prendere provvedimenti drastici. La multa inflitta alla società serve da monito e sottolinea l’importanza di un comportamento corretto sugli spalti.

La Juve Stabia, dal canto suo, dovrà continuare a lavorare per sensibilizzare i propri tifosi e prevenire episodi simili in futuro.

Il club dovrà mettere in campo tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento delle partite, tutelando sia la propria immagine che quella del calcio in generale.

La stessa sanzione è stata inflitta anche al Cosenza per il medesimo comportamento scorretto tenuto dai propri sostenitori.

Questo il disposto del Giudice Sportivo:

Il Giudice sportivo, premesso che in occasione delle gare disputate nel corso della decima giornata andata sostenitori delle Società Bari, Brescia, Carrarese, Cesena, Cosenza, Cremonese, Juve Stabia, Modena, Palermo e Spezia hanno, in violazione della normativa di cui all’art. 25 comma 3 CGS, introdotto nell’impianto sportivo ed utilizzato esclusivamente nel proprio settore materiale pirotecnico di vario genere (petardi, fumogeni e bengala);
considerato che nei confronti delle Società di cui alla premessa ricorrono congiuntamente le circostanze di cui all’art. 29, comma 1. lett. a) b) e d) CGS, con efficacia esimente,
delibera
salvo quanto sotto specificato, di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Società di cui alla premessa in ordine al comportamento dei suoi sostenitori.

Ammende
Ammenda di € 10.000,00: alla Soc. COSENZA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato sei fumogeni nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria e tre fumogeni nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.

Ammenda di € 10.000,00: alla Soc. JUVE STABIA per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato quattro fumogeni in un settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria e due fumogeni nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.

Conte a Grillo: “Estinzione M5S? Padre dà vita non morte”

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(Adnkronos) – "Grillo?Un padre ha diritto a dare vita ai propri figli, non la morte".

Così il leader del M5S Giuseppe Conte, a margine di un evento a Cesena, ribatte all'ultimo affondo di Beppe Grillo, che ha richiamato l'estinzione del Movimento. "Quindi non esiste la possibilità che ci si arroghi con prepotenza il diritto di determinare un’estinzione – sottolinea l'ex premier – Il Movimento oggi è la comunità degli iscritti, al di fuori di questi esistono concezioni padronali che non si giustificano per le forze politiche".   "Da creatore del Movimento rivendico il mio diritto all'estinzione del M5S.Quando vedo la bandiera del Movimento con davanti il mago di Oz che parla di democrazia diretta mi viene un buco nello stomaco", le parole di Grillo in un video abbinato a un post. "Lui si può fare il suo bel partito, il suo manifesto, con la sua faccia, bella simpatica, sincera, con scritto Oz e 22 mandati.

Potrebbe arrivare al 22%, se va da Fassino e si fa fare una profezia può arrivare al 15.Io gli darei anche una mano", prosegue Grillo che poi sottolinea: "Il Movimento non c'è più, è evaporato, lo sappiamo tutti". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Serie A, Parma-Empoli 1-1: Charpentier risponde all’autogol di Coulibaly

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(Adnkronos) –
Pareggio tra Parma ed Empoli, nel lunch match della nona giornata di Serie A.Al Tardini finisce 1-1: i toscani sbloccano la partita al 35' grazie all'autorete di Coulibaly, i ducali pareggiano nella ripresa con il gol di Charpentier.

Nel finale il Parma avrebbe anche l'occasione per vincerla, ma Bonny colpisce la traversa su calcio di rigore.Con questo pari gli uomini di Pecchia salgono a 8 punti in classifica, mentre quelli di D'Aversa, grande ex di giornata, raggiungono quota 11. Partita subito intensa al Tardini, con tanti duelli in mezzo al campo e i padroni di casa che provano a sfruttare la velocità di Cancellieri e Man sugli esterni. È proprio il rumeno a creare la prima occasione della partita, sfondando sulla destra e mettendo un bel pallone a rimorchio per Bonny, respinto bene da Vasquez.

Il centravanti del Parma è per distacco il più pericoloso dei suoi: alla mezzora riceve palla al limite e calcia incrociando il destro, ma trova la provvidenziale deviazione di un difensore.Al 35' però è l'Empoli ad andare in vantaggio: Colombo difende bene palla e imbuca per Gyasi, che serve a centro area Fazzini, il centrocampista è anticipato da Coulibaly, che devia nella propria porta il pallone dell'1-0.

Il gol subito scoraggia il Parma, che non riesce a reagire, mentre gli ospiti continuano ad attaccare a caccia del raddoppio.La scintilla ducale arriva sul finire di tempo, quando Cancellieri si accentra dalla destra e colpisce la traversa con un bel sinistro a giro.

Termina quindi 0-1 il primo tempo al Tardini. L'Empoli parte forte anche nella ripresa, con Anjorin che non inquadra la porta dal limite dell'area.La risposta del Parma arriva dal destro potente del solito Bonny, parato con qualche affanno da Vasquez.

Pecchia cambia due terzi del suo tridente, schierando i suoi con un 4-1-4-1 molto offensivo e i padroni di casa cominciano a creare occasioni: prima ci prova il neoentrato Keita da fuori, poi è Bernabé a impegnare il portiere avversario su calcio di punizione.La pressione del Parma disorienta l'Empoli, che perde le distanze tra i reparti e non riesce più a ripartire.

Il muro toscano cade all'80': Valeri sfonda sulla sinistra e mette un bel cross rasoterra per Charpentier, che buca Vasquez e trova il pareggio.La partita rischia di cambiare ancora tre minuti dopo: il portiere dell'Empoli stende Almqvist in area e l'arbitro assegna il calcio di rigore al Parma.

Sul dischetto si presenta Bonny, che spiazza Vasquez ma alza troppo il destro e colpisce la traversa.I padroni di casa non si scoraggiano e continuano ad attaccare: nel finale Charpentier sfiora la doppietta con un destro in girata che si spegne alto.

Termina quindi 1-1 al Tardini tra Parma ed Empoli. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia, l’uomo in più non basta: Conquistato un punto d’oro a Cosenza

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La Juve Stabia è uscita con un punto da consegnare alla classifica in occasione della difficile trasferta dello Stadio “San Vito – Marulla”.Diciamolo subito è stata una battaglia calcistica, una gara assolutamente tirata che non ha tradito le attese della vigilia.

Come sempre ci sono tante cose da raccontare.Il vantaggio a firma di Maistro ha sicuramente scaldato i cuori gialloblu.

Una bella azione dove Pierobon è letale nel recuperare un pallone con l’ex SPAL abile a realizzare un goal da “attaccante”.Nel corso della puntata del “Pungiglione Stabiese” si è discusso dell’importanza dei gol dei centrocampisti diciamo che l’appello non è rimasto ignorato..

anzi!Però chi si aspettava una gara in discesa per le vespe è rimasto deluso ma bisogna ancora una volta ricordare che sarà praticamente sempre cosi nel corso del campionato.

I Lupi iniziano a mostrare i denti e pareggiano subito con Ricciardi ma in occasione del pareggio la difesa delle vespe è apparsa troppo tenera.Tutto da rifare anche perchè la squadra di Alvini continua a pigiare sul bottone rosso facendo alzare il pericolo dalle parti di Thiam.

Il duplice fischio appare quasi come una salvezza per le vespe che iniziavano a perdere contatto con la partita.Pagliuca toglie Candellone e lancia Artistico andando a costruire il classico attacco di peso.

Si attendevano le punte ma tocca a Folino creare la bella occasione del secondo tempo ma il portiere di casa Micai, fa il figurone con una paratissima.Nasce una gara intensa con tanti cambi e per poco il neo entrato Rizzo Pinna non pescava il Jolly dal mazzo.

Il Cosenza appare in salute ma ecco che in questa battaglia arriva il classico colpo di scena quando Hristov si fa espellere per un fallo su Adorante dopo un consulto al Var.Capita ancora a Maistro il pallone che avrebbe cambiato tutti gli scenari ma questa volta il bravo Micai ringrazia la fortuna.

L’allenatore di Cecina, Guido Pagliuca, come un bravo generale mette anche Piscopo sul terreno che diventa sempre più rovente ma nonostante il peso offensivo delle bocche di fuoco in maglia bianca il risultato finale non cambia con la squadra di Alvini brava a difendersi con ordine.Nasce un pareggio che aprirà una nuova discussione sul pianeta Juve Stabia sui punti guadagnati o persi ma bisogna dire che il punto si consegna alla classifica fattore non proprio scontato alla vigilia.

Editoriale: Napoli soffre ma vince, Lecce battuto al Maradona

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Il Napoli ha conquistato una vittoria preziosa contro il Lecce, con un punteggio di 1-0 che conferma la caparbietà e la determinazione della squadra.Il gol decisivo di Di Lorenzo, dopo un tentativo iniziale annullato per fuorigioco, ha sbloccato una partita complicata in cui il Lecce ha saputo chiudersi bene, rendendo difficile per gli azzurri trovare spazi.

Sotto la direzione di Antonio Conte, il Napoli ha mostrato segni di maturazione, con una gestione del gioco che si fa sempre più incisiva.La scelta di schierare Ngonge e Neres dal primo minuto ha permesso di dare un sospiro di riposo a Politano e Kvaratskhelia, la crescita di Ngonge sul piano mentale è notevole dopo aver visto come ha gestito la partita anche dopo l’ammonizione, testimoniando l’impatto positivo del nuovo tecnico.

Meret, tornato titolare, si è rivelato un autentica saracinesca, parando diverse conclusioni insidiose e mantenendo la porta inviolata.La solidità difensiva sarà fondamentale in vista della prossima sfida contro il Milan, una partita che si preannuncia difficile, soprattutto considerando la storicità di San Siro come un campo ostico per il Napoli.

Con l’assenza di Reijnders e Theo Hernandez per squalifica, il Napoli avrà l’opportunità di approfittare delle fragilità avversarie, ma dovrà affrontare la gara con la giusta concentrazione.Conte, oltre a essere un tecnico di grande valore, si dimostra un abile motivatore, capace di mantenere alta la tensione e la lucidità sia della squadra che della piazza partenopea.

Il Napoli si presenta a questo incontro con la consapevolezza di avere un gruppo solido e resiliente, pronto a lottare per ogni pallone.Sarà fondamentale continuare a costruire su questa vittoria, mantenendo i piedi per terra e sfruttando ogni opportunità per confermare la propria posizione in classifica.

Cosenza – Juve Stabia (1-1): Il Podio e il Contropodio Gialloblù

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La Juve Stabia torna a muovere la classifica conquistando un punto a Cosenza.Vespe in vantaggio grazie alla prima rete stabiese di Maistro ma poi rimontate dal gol di Ricciardi, già in rete lo scorso anno contro la squadra di Pagliuca quando vestiva la maglia dell’Avellino.

Neanche la mezz’ora in superiorità numerica consente alla Juve Stabia di rimettere nel finale la freccia.

PODIO

Medaglia d’oro: a Fabio Maistro, centrocampista dinamico e funzionale.Primo gol con la Juve Stabia per l’ex Spal, ormai inamovibile nell’undici stabiese.

Ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco svolto perfettamente da Maistro, una sorta di Hamsik stabiese, che sull’invito di Pierobon manda al bar il difensore cosentino con una finta prima di scaricare in rete la palla del vantaggio.Non solo qualità ma anche quantità, con l’unico rammarico dovuto alla grossa occasione, sempre mancina, sprecata nella ripresa.

Medaglia d’argento: a Francesco Folino, che sta scalando le gerarchie difensive diventando leader del reparto.

Il più giovane del tris difensivo gioca una gara autoritaria, fatta tutta di anticipi, tackle e contrasti vinti.Con Bellich non al top, Folino si carica sulle spalle l’onere di guidare i compagni, dettandone movimenti e scelte.

Nel secondo tempo va vicinissimo a replicare il gol di testa siglato a Bari, alla prima giornata di campionato, ma Micai si supera facendo disperare Folino e tutti i gialloblu.

Medaglia di bronzo: a Cristian Pierobon, sempre più sicuro nel ruolo di spalla di Buglio.Pareva potesse riposare, complice la settimana con tanti impegni, ma il 10 gioca ancora da titolare e lo fa molto bene.

Sua la scelta di pressare alto costringendo il Cosenza all’errore in costruzione, come suo è il servizio perfetto per la rete di Maistro.Gioca una gara di sostanza, dove non mancano nemmeno le scintille, di stampo agonistico e non frutto di cattiveria, con gli avversari nei momenti concitati del match.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Demba Thiam, ancora non esente, purtroppo, da responsabilità.

Seconda gara consecutiva non perfetta per il portiere gialloblu, da rivedere in occasione della rete di Ricciardi.Non un errore clamoroso come sul gol di Vazquez ma, per Thiam, un’indecisione sul tempo di uscita che facilita la conclusione del rivale rossoblu.

Poco dopo va completamente a vuoto in uscita alta, quasi consegnando allo stesso Ricciardi la doppietta in acrobazia.La Juve Stabia ha bisogno immediato di tornare a contare sulla sua pantera.

Medaglia d’argento: a Marco Bellich, che non è al meglio e si vede.

Gara di sofferenza per il golden boy delle Vespe, ancora in cerca della migliore condizione dopo le noie fisiche dell’ultimo mese.Divide a metà con Fortini, che tarda a seguire il movimento della retroguardia, qualche colpa sulla rete del Cosenza.

Al di là degli errori in fase di disimpegno, pare evidente la fatica fisica in più di un’azione.Il fatto che i difensori in rosa siano, se non contati non certo tanti, può diventare un problema nella gestione delle energie e degli infortuni.

Medaglia di bronzo: a Leonardo Candellone e Kevin Piscopo, che a turno non riescono ad assistere in modo costante Adorante.

La continua alternanza tra i due ex Pordenone rischia di togliere certezze a entrambi, spesso poco incisivi lontano dalla porta.Spiace, inoltre, che Piscopo sia stato servito poco quando la Juve Stabia poteva contare sull’uomo in più.

Infine, ci chiediamo se non sia possibile provare a dare qualche chance anche a elementi come Piovanello, spesso lo scorso anno determinante a gara in corso, o Zuccon, di cui si dice un gran bene, a centrocampo.

Bagnaia, duello mondiale con Martin: ecco cosa serve per vincere il titolo in MotoGp

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(Adnkronos) – A due gare dalla fine la lotta per il mondiale di MotoGp 2024 è sempre più viva.La vittoria di Pecco Bagnaia in Thailandia ha permesso al pilota azzurro di accorciare il suo distacco da Jorge Martin, primo in classifica a quota 453 punti e ora distante 17 punti.

Un margine non ampio, ma che comunque lo spagnolo potrà gestire negli ultimi due appuntamenti della stagione, in programma il prossimo 3 novembre a Sepang, in Malesia, e il 17 a Valencia. Martin sogna di festeggiare il titolo in Spagna, a casa sua, proprio dove gli era sfuggito lo scorso anno, quando una caduta ha spento ogni speranza di recuperare Bagnaia, che ha celebrato poi il suo secondo titolo consecutivo.Per il tris Pecco dovrà non solo puntare al massimo risultato possibile, ma guardare anche ai risultati dell'avversario. 
Vincere tutte e due le gare potrebbe infatti non bastare a Bagnaia per vincere il mondiale.

Considerando anche i punti che arrivaranno dalle due Sprint, i due ne avranno a disposizione un massimo di 74.Questo vuol dire che se Martin dovesse chiudere al secondo posto tutte le gare, tra Gp e Sprint, si laurerebbe campione del mondo, a prescindere dai risultati di Bagnaia. Pecco deve quindi sperare di vincere e vedere scivolare il rivale oltre il secondo posto, così da potersi garantire il sorpasso in classifica e il titolo.

Fuori dalla corsa invece Marc Marquez, terzo nella classifica generale, che con caduta di oggi quando era secondo davanti a Martin, risultato che avrebbe aiutato molto Bagnaia, ha visto scemare aritmeticamente le sue chance. 1.Martin (Ducati Pramac) 453 punti 2.

Bagnaia (Ducati) 436 3.M.

Marquez (Ducati Gresini) 355 4.Bastianini (Ducati) 345 5.

Binder (KTM) 203 6.Acosta (GasGas) 197 7.

Vinales (Aprilia) 180 8.Di Giannantonio (Ducati VR46) 288 9.

Morbidelli (Ducati Pramac) 165  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Virtus Stabia e Santa Maria si dividono la posta in palio. Il derby finisce a reti inviolate

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Un punto a testa in un derby molto sentito nella categoria di Eccellenza. Virtus Stabia e Santa Maria la Carità hanno dato vita ad una partita intensa e combattuta, ma il risultato finale non si è sbloccato. Un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca per entrambe le squadre, ma che conferma l’equilibrio che caratterizza questo campionato.

Il primo tempo è stato un continuo botta e risposta, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto.

La prima occasione è per la Virtus Stabia: Farriciello protegge palla e la serve a Giorgio, che si accentra e tenta un tiro a rientrare di sinistro sfiorando il palo.

Poco dopo il Santa Maria la Carità risponde con una punizione dalle retrovie: Lombardo svetta di testa cercando di sorprendere Inserra in uscita che, con un colpo di reni e un’ottima parata, devia in angolo.

Ancora occasione per la Virtus Stabia con una punizione dalla sinistra di Farriciello  che esce di poco a lato. Correale prova con un sinistro da fuori area che termina di poco alto sopra la traversa.

Gli ospiti rispondono con un tiro su punizione di Senatore dai 25 metri che lambisce il palo.

Nel finale di primo tempo pressione della Virtus Stabia con Farriciello che ha una doppia occasione: Prima di destro in area impegna severamente il portiere del Santa Maria La Carità che respinge; sulla ribattuta, Farriciello calcia al volo, ma Stasi si oppone ancora, deviando in angolo.

Nella ripresa, il ritmo non è calato, ma le difese hanno alzato ulteriormente il muro, rendendo difficili le manovre offensive. Entrambe le squadre hanno cercato la via del gol con azioni rapide e verticali, ma senza mai trovare la giusta precisione sotto porta.

Un punto d’oro per la Virtus

Nonostante il pareggio, la Virtus Stabia mantiene la vetta della classifica, grazie anche al contemporaneo pareggio tra Heraclea ed Ebolitana. Un risultato che consente alla squadra di mister Coppola di affrontare con maggiore tranquillità i prossimi impegni.

Prossimi impegni

Mercoledì prossimo, la Virtus Stabia sarà impegnata in un altro match fondamentale, nel turno infrasettimanale in casa contro il Serino.

Un’occasione per riscattare questo pareggio nel tentativo di allungare ulteriormente in classifica.

Bolzano, 14enne aggredita e violentata vicino a fermata bus

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(Adnkronos) – Aggredita e violentata vicino alla fermata del bus.Secondo quanto riporta il quotidiano 'Alto Adige' è accaduto a Bolzano e la vittima è una ragazzina di 14 anni.

Secondo la ricostruzione del quotidiano, la ragazza stava aspettando il mezzo pubblico quando un 40enne, di origine pachistane, le ha chiesto delle indicazioni stradali.Poi l'uomo si è fatto più insistente, con proposte ed avances.

Spaventata, la giovane ha tentato di fuggire, ma è stata trascinata dietro un cespuglio dove è avvenuta la violenza.La ragazza è riuscita poi a liberarsi e a chiedere aiuto e l'uomo, secondo il quotidiano, è stato arrestato. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Massimiliano Alvini: Contro la Juve Stabia ho visto un Cosenza sulla buona strada, ma c’è ancora da lavorare

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Massimiliano Alvini, allenatore del Cosenza, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita con la Juve Stabia terminata 1-1.

Massimiliano Alvini, tecnico del Cosenza, ha espresso soddisfazione per la prestazione della sua squadra nel pareggio contro la Juve Stabia:

“Abbiamo assistito ad una partita che ci lascia sensazioni contrastanti. Da un lato, ho visto un Cosenza che ha mostrato una grande determinazione e una capacità di reagire a situazioni difficili, come l’inferiorità numerica. Dall’altro, è innegabile che gli errori individuali ci abbiano penalizzato, regalando un gol agli avversari.

Oggi abbiamo mostrato comunque un miglioramento rispetto alla partita contro il Cittadella. La squadra ha dimostrato grande impegno e buone qualità in campo, anche se ci sono ancora margini di crescita”.

L’allenatore ha poi commentato la scelta di schierare Ciervo dietro la punta:

“Abbiamo cercato di non dare punti di riferimento alla Juve Stabia e di attaccare gli spazi. Le occasioni create dimostrano che la squadra sta lavorando bene e che siamo sulla strada giusta per raggiungere i nostri obiettivi”.

Nonostante il risultato positivo, Alvini resta concentrato sui punti da migliorare:

E’ fondamentale sottolineare che stiamo costruendo una squadra, e in questa fase è normale commettere degli sbagli. Tuttavia, la prestazione di oggi mi ha convinto che siamo sulla strada giusta. Abbiamo corso, abbiamo sofferto, e abbiamo tenuto testa ad una squadra di valore. Il fatto che siamo riusciti a mantenere l’ordine e a creare qualche occasione anche in dieci uomini è un segnale molto positivo.

Certamente, dobbiamo lavorare per limitare gli errori individuali. Ma sono convinto che con un po’ di continuità e con l’affiatamento che si creerà nel gruppo, potremo toglierci delle belle soddisfazioni in questo campionato. Dobbiamo essere consapevoli che il percorso sarà lungo e impegnativo, ma sono fiducioso nelle potenzialità di questa squadra.”

Guardando al futuro, il tecnico rossoblù ha concluso:

“Se continueremo a giocare così, avremo buone possibilità martedì. Proveremo a recuperare Camporese, anche se sarà difficile”.

Genova, donna muore dopo aver mangiato funghi: ricoverato il fidanzato

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(Adnkronos) – Una donna di 44 anni è morta questa mattina a Propata, nel genovese, a causa di un'intossicazione da funghi raccolti ieri insieme al fidanzato, ricoverato in gravi condizioni, ma fortunatamente non in pericolo di vita.La donna si è sentita male nella notte, il fidanzato ha chiamato i soccorritori indicando come possibile causa i funghi mangiati ieri sera e raccolti nei boschi.

All'arrivo dei soccorritori la donna era già morta.Il fidanzato è stato ricoverato al San Martino. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Usa, Follini: “Contro perdita influenza Occidente serve destra riflessiva”

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(Adnkronos) – "Spira un forte vento di destra nelle nostre contrade, quelle che una volta si sarebbero dette occidentali.Una destra intesa come domanda di sicurezza, illusione di potenza, pretesa di forza, velleità di blindatura dei nostri confini (e magari anche delle nostre certezze).

Un tentativo di sentirsi ancora dalla parte vincente ora che avanza nel mondo la sfida di un sud globale che non riconosce più né il nostro primato né le nostre ragioni. Si potrebbe fare il conto dei casi e dei paesi mettendo in fila le storie degli ultimi mesi e quelle che magari si profilano all’orizzonte.Ma non è questo il punto.

Può capitare che la destra conquisti la Casa Bianca con Trump di qui a qualche giorno.E può capitare anche che le forze xenofobe che abbiamo visto all’opera nelle ultime sfide europee guadagnino ulteriore terreno.

Eppure non sarà il conto delle bandiere che sventolano sui pennoni delle nostre capitali a darci la misura del problema.Che non è più, ormai, il derby tra destra e sinistra.

Ma è la natura dei nostri stati d’animo, delle nostre paure, delle nostre prospettive.E anche, ovviamente, la natura della destra. Abbiamo conosciuto, dalle nostre parti, destre capaci di infondere fiducia.

Reagan e la Thatcher furono due leader intransigenti, volitivi, vissuti all’epoca come troppo assertivi eppure capaci, tutti e due, di trovare al dunque una misura più equilibrata.Erano espressione di una vitalità fiduciosa, alimentata dall’ambizione di lasciare nel mondo l’impronta di un’occidente che di lì a poco avrebbe provocato la caduta del muro di Berlino e l’implosione del sistema sovietico.

Non mancava loro lo spirito della controversia.Ma erano controversie che poggiavano sull’ottimismo.

E l’ottimismo le guidava verso esiti costruttivi. Ora invece la radicalizzazione a destra poggia più che altro sulle paure.E immagina di dissolvere queste paure nell’illusione che un proclama stentoreo, una faccia feroce, un grido bellicoso possano magicamente riequilibrare la bilancia delle forze.

Rischia così di affermarsi, da quella parte, un modello politico che unisce senza rendersene ben conto parole d’ordine fin troppo bellicose e comportamenti a cui la debolezza delle forze impone poi un limite inesorabile. Quello che sto cercando di dire -da uomo di centro- è che esiste destra e destra.E per quanto quella parte sembra stia prendendo il sopravvento, resta da capire quali delle sue figure e delle sue maschere siano destinate a prevalere.

Tema che agita le coscienze in Francia e in Germania, dove i due establishment di Stato e di governo stanno pericolosamente traballando.E che dovrebbe aprire un confronto anche da noi tra le forze di maggioranza che si contendono l’egemonia con argomenti non sempre così reciprocamente amichevoli. E’ questo il bivio di fronte a cui si troverà la Meloni.

Non tanto la scelta tra Salvini e Tajani, poiché nessuno dei due può insidiarne il primato.Ma la scelta ben più importante tra una destra che si fa sospingere dai venti di tempesta che spirano in tanta parte del mondo e una destra invece più pensosa, più riflessiva, più consapevole del fatto che il disordine epocale nel quale rischiamo di trovarci non si risolve con un eccesso di baldanza.

E tanto più di una baldanza a cui non corrisponde più la forza che si pensava di avere alle spalle.  E’ l’Occidente, ormai, il nostro grande rovello politico.Il suo isolamento, la sua perdita di influenza, il suo smarrimento nel trambusto di tutte le crisi che stiamo attraversando.

Sono in molti, a destra, che si illudono di trovare soluzioni semplici a problemi così complicati.Se invece qualcuno, anche da quelle parti, proverà prima o poi a misurarsi sulla complicazione in cui ci troviamo avrà fatto un buon servizio.

Anche a sé stesso". (di Marco Follini) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

MotoGp, in Thailandia festa Bagnaia: Pecco vince e accorcia su Martin, secondo

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(Adnkronos) –
Pecco Bagnaia vince oggi il gran premio di Thailandia e accorcia su Jorge Martin nella lotta per il Motomondiale .Lo spagnolo della Pramacchiude secondo sfruttando una caduta del connazionale Marc Marquez (Ducati Gresini) e ora ha 17 punti di vantaggio sul pilota azzurro.

Terzo posto per Pedro Acosta (Ktm).  Parte fortissimo Martin, che brucia Bagnaia, in pole position, e si mette al comando della corsa, resistendo anche al ritorno di Pecco.La pioggia caduta nelle scorse ore in Thailandia rende la pista scivolosa e comincia a mietere vittime fin dal quarto giro, con Bezzecchi, Quartararo, Savadori, che oggi sostituiva Oliveira sull'Aprilia, Fernandez, Morbidelli e Bastianini, vincitore della Sprint di ieri, che cadono in curva.

Intanto il gap tra Martin e Bagnaia si riduce, mentre Marquez è più staccato in terza posizione. Al quarto giro arriva il primo colpo di scena: Martin sbaglia clamorosamente una curva e va lungo, venendo sorpassato sia da Pecco che dallo spagnolo.A questo punto è Marquez il primo sfidante di Bagnaia.

Il campione del mondo prova a fare una gara pulita per non rischiare nulla sul bagnato, ma questa strategia favorisce Marc, suo futuro compagno di squadra, che si avvicina fino a tentare, fallendo, il sorpasso al nono giro.Il pericolo scampato sveglia Bagnaia, che ricomincia a spingere mentre la pista si fa più asciutta e le gomme, da bagnato, cominciano a soffrire. 
Marquez tenta di nuovo l'assalto a tredici giri dalla fine, ma viene neutralizzato ancora da Pecco.

Lo spagnolo rimane incollato al pilota azzurro e continua a spingere, ma al giro successivo un cordolo lo punisce: la moto cade e anche lui è costretto al ritiro.La sfortuna di Marquez è un regalo per Bagnaia ma anche per Martin, che si riscopre secondo con un distacco di due secondi e mezzo dalla testa della corsa.

Al terzo posto c'è Jack Miller, da sempre molto forte sul bagnato, che riduce sempre più il gap e mette Martin nel mirino.Il leader del mondiale però riprende ritmo e non rischia nulla, non riuscendo però ad avvicinare mai Bagnaia.

Nelle retrovie gran rimonta di Di Giannantonio, che risale fino alla quarta posizione sorpassando Miller, sceso dal podio dopo essere stato superato da Acosta.Bagnaia vince quindi il gran premio di Thailandia, accorcia in classifica su Martin, ora a +17, secondo, mentre Acosta termina terzo. Il Motomondiale continua domenica prossima con il Gp di Malaysia, penultimo appuntamento della stagione che si chiuderà poi il 17 novembre a Valencia. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tel Aviv, tir contro fermata bus: “Persone schiacciate”. Almeno 40 feriti, polizia: “E’ attentato”

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(Adnkronos) – Un camion è finito contro le persone in attesa a una fermata dell'autobus a nord di Tel Aviv.La zona – Glilot, vicino Herzliya – è sede del quartier generale del Mossad e di diverse unità dell'intelligence dell'Idf, tra cui l'Unità 8200, riporta il Times of Israel.  Il bilancio dell'attacco è di almeno 40 feriti, 4 dei quali in gravi condizioni.

Lo scrive Ynet.  La polizia israeliana considera un attentato terroristico quanto avvenuto a nord di Tel Aviv.Secondo il Jerusalem Post l'attentatore sarebbe stato arrestato.

La polizia ha annunciato che imponenti forze sono state dispiegate nell'area. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, scontro tra auto e motorino a Tor San Lorenzo: muore 17enne

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(Adnkronos) – Un 17enne è morto in un incidente stradale avvenuto sabato sera, intorno alle 22.30, a Tor San Lorenzo nel comune di Ardea sul litorale di Roma.Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

Lo scontro tra un'auto, una Ford guidata da un 45enne di Palestrina, e il motorino con in sella il 17enne, è avvenuto in via dei Lecci all'incrocio con via delle Pinete.Nell'impatto il minorenne è morto.

I veicoli sono stati sequestrati.I militari hanno svolto i rilievi e la salma del giovane è stata sottoposta a sequestro per successivi accertamenti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)