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Il Mattino – Il responsabile della Lega può intervenire contro i cori discriminatori

Ancelotti: “Ci faremo rispettare”

Carlo Ancelotti è stato chiaro fin da subito: quando si cantano cori discriminatori la partita va sospesa. E ieri ha esternato il suo pensiero: “C’è un regolamento, se a Bergamo partiranno cori razzisti o di discriminazione, così come da norme esistenti, il capitano chiederà all’arbitro di interrompere la partita. Se saremo insultati, ci faremo rispettare”.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Mattino, in 9 trasferte su 19 i tifosi del Napoli hanno dovuto sentire cori discriminatori nei propri confronti. A rilevare questo tipo di infrazione, secondo il Codice di giustizia sportiva al punto 1 dell’art 11, può essere anche il responsabile della Lega ad intervenire in merito: “L’arbitro dispone la sospensione definitiva, prendendo atto dei comportamenti dei tifosi”. Ma in base all’art. 62 del Noif, non solo calciatori e tesserati possono intervenire: “Anche il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell’Interno, può rilevare cori, grida e ogni manifestazione discriminatoria costituenti fatto grave”.

Napoli, un guasto elettrico ferma la linea 2 della metropolitana

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Pendolari nel caos

Traffico ferroviario sospeso dalle ore 6 di questa mattina sulla linea 2 della Metropolitana da Napoli San Giovanni Barra a Villa Literno, per un guasto alla linea di alimentazione elettrica dei treni nella stazione di Napoli Campi Flegrei. E’ quanto ha comunicato la Rete Ferroviaria Italiana.

E’ in corso dalle ore 6 l’intervento dei tecnici di RFI per ripristinare il regolare funzionamento dell’infrastruttura e le normali condizioni di circolazione.  Mentre, è stato riprogrammato il servizio ferroviario metropolitano con cancellazioni e limitazioni di percorso che al momento rimane sospeso da Campi Flegrei fino a San Giovanni Barra.

Corriere dello Sport – Sospiro di sollievo per Younes: resterà fermo solo una settimana

Potrebbe rientrare già con l’Atalanta

L’infermeria del Napoli continua a riempirsi. C’è un calciatore, però, che nella sfortuna può ritenersi fortunato. Infatti, Amin Younes dovrà restare fermo soltanto una settimana per cui non si tratterebbe di un infortunio serio in modo da far tirare un sospiro di sollievo a Carlo Ancelotti e al calciatore reduce dall’infortunio al tendine d’Achille.

Secondo quanto riferito dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, stando alle ultime, dunque, potrebbe tornare a disposizione già con l’Atalanta. Ma l’ineccepibile staff medico del Napoli non rischierà nulla e si rispetterà giorno per giorno la tabella di recupero di Younes per riaverlo al meglio a Castel Volturno.

Orrore a Napoli, calciatore nero aggredito con calci e pugni

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Il ragazzo stava tornando a casa dopo l’allenamento

Era uscito per una passeggiata dopo l’allenamento e stava rincasando per la cena. D’improvviso è stato accerchiato ed aggredito brutalmente. Momenti di puro terrore, nel tardo pomeriggio di ieri, per Amir Gassama, giovane calciatore del Gragnano originario della Guinea.

Alcuni ragazzi – “erano tanti, non so nemmeno di preciso quanti”, spiega – lo hanno avvicinato in piazza Carlo III e senza alcuna ragione hanno cominciato a colpirlo. Un pugno in pieno volto, un calcio allo stomaco. Poi tutti su di lui a sfogare astio, intolleranza e rabbia. “Non so perché lo hanno fatto – spiega l’attaccante 19enne in un italiano incerto e con una voce tremante – ricordo di aver avuto la forza di chiamare babbo e di chiedergli aiuto. Poi sono riuscito a liberarmi e sono scappato. Volevo solo tornare a casa”.
Non ha riportato gravi conseguenze Gassama, che in estate è stato anche in prova con la Primavera del Napoli. Se l’è cavata con scarpe e pantaloni strappati e con un grande spavento. Gli resta però una montagna di amarezza. “Non ho avuto paura. Anzi sì, un pochino in realtà ne ho avuta. Lo so che a Napoli non sono tutti così. Ma non capisco perché mi è successo tutto questo”.

Corriere dello Sport – Verdi resterà fermo per un mese: ecco quando tornerà in campo

Gli esami hanno escluso la frattura al malleolo

Non c’è pace per Simone Verdi. L’attaccante del Napoli era pronto, era sulla via del pieno recupero e del ritorno in campo ma la sfortuna gli ha detto ‘no’: infatti, durante una sessione di allenamento si è infortunato, di nuovo alla caviglia. Infortunio che lo costringerà a guardare, ancora, le partite dalla tribuna.

Secondo quanto riferito dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, Verdi dovrà restare fermo per circa un mese saltando partite importanti tra campionato e Champions League.
Lo staff medico del Napoli cercherà di recuperare Simone Verdi per la gara con la SPAL, ma qualora non dovesse farcela cercherà di essere a disposizione nel match del 26 dicembre a San Siro contro l’Inter. Un mese circa di stop, quando stava cercando di recuperare dal problema muscolare avuto ad Udine. Almeno nessuna rottura, solo una distorsione di secondo grado. Cosa rilevante, ma sicuramente non grave: escluso un lungo stop.

EGO International, crescono le esportazioni italiane

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Che la propensione alle esportazioni delle aziende nostrane rappresenti uno dei punti di forza dell’economia italiana è opinione condivisa. Sono sempre di più le PMI che trovano nella vendita all’estero le migliori opportunità per crescere, grazie alla qualità delle merci Made in Italy. I singoli risultati delle imprese si riflettono poi sulle performance dell’economia nazionale. Lo sottolineano le recensioni degli osservatori e le referenze di aziende specializzate come EGO International, srl di Rimini che non ha mai mancato di sottolineare le opportunità per gli imprenditori che puntano ai mercati esteri. Lo scorso anno, infatti, gli esperti hanno evidenziato un primato importante per il nostro Paese.

L’Italia ha raggiunto una cifra record per quanto riguarda il volume delle merci vendute all’estero, un risultato che EGOInternational riporta, ponendo l’accento anche sulla crescita, superiore a competitor europei come Francia e Germania. Se si guarda al contesto europeo, l’anno scorso Roma si è piazzata dietro solo a Berlino, con un surplus di più di 42 miliardi di dollari.

Dalle Alpi alla Sicilia, seppur con percentuali naturalmente diverse, sono molte le PMI che hanno saputo affrontare un percorso di internazionalizzazione di successo per competere nei mercati globali. Quali sono le destinazioni più popolari dell’esportazione Made in Italy? Secondo le referenze di EGO International i Paesi geograficamente più prossimi sono naturalmente quelli più inclini a importare merci italiane.

La Germania resta il mercato di riferimento principale, seguito da Francia e Gran Bretagna. Stando ai pareri e alle opinioni di EGO International anche la Svizzera rappresenta una destinazione interessante. Le recensioni e le opinioni dell’azienda di Rimini indicano i trend di crescita costanti e le buone infrastrutture tra le caratteristiche che fanno della Svizzera un mercato importante per le aziende italiane.

Insomma è opinione comune che i Paesi del Vecchio Continente giochino ancora un ruolo fondamentale per le esportazioni. Non si può però non notare il crescente interesse dell’Asia e le opportunità che l’oriente riserva per le PMI più intraprendenti. Spiccano per esempio i risultati dell’agroalimentare italiano in Cina. Si va dall’enogastronomia, grazie al lavoro delle cantine che hanno saputo presentare al meglio le etichette DOC del nostro Paese al pubblico cinese, fino ai prodotti tradizionalmente legati alla cultura europea e mediterranea, come la pasta, l’olio, il miele e i formaggi tipici.

Secondo le recensioni degli esperti di EGO International, l’Asia è un’area globale in forte sviluppo, sicuramente interessante visto la crescente attenzione dei consumatori cinesi verso la qualità che le merci europee e italiane offrono. La Cina non è certamente l’unica meta asiatica proficua: ha fatto notizia il sorpasso delle vendite in Giappone delle aziende italiane rispetto a quelle francesi. Un risultato accolto con ottimismo e soddisfazione, che segnala i primi frutti del recente accordo di libero scambio siglato con la nazione nipponica.

Dai tradizionali partner commerciali europei alle nuove mete dell’Asia e dell’Oriente, le esportazioni italiane rappresentano una fetta importante del fatturato delle grandi aziende e delle PMI del Paese. Puntare alla vendita all’estero e all’internazionalizzazione può dunque offrire a molti aziende l’occasione giusta per risollevarsi dagli anni della crisi. Una politica industriale capace di sostenere le imprese in questo percorso darebbe risultati certamente positivi, sia per quanto riguarda il miglioramento della bilancia commerciale che l’occupazione e la qualità della vita.

Cannabis terapeutica, la parola ai pazienti (foto)

A Granarolo dell’Emilia un dibattito su cannabis terapeutica, aperto a medici, farmacisti, ricercatori, produttori e pazienti

(di Santa Sarta)

Grande partecipazione al convegno organizzato dal COMITATO PAZIENTI CANNABIS MEDICA  che si è tenuto  domenica 18 novembre presso la sala florida di Granarolo dell’Emilia (BO). Presenti a questo incontro il dott. Giacomo Baldi, il dott. Sergio Barbieri, il dott. Lorenzo Calvi i farmacisti dott. Matteo Mantovani e dott. Giacomo Meschiari  le consigliere regionali dell’Emilia Romagna Giulia Gilbertoni e Marcella Zappaterra  e  malati arrivati  da tutta Italia dalla Sicilia alla Liguria dal Trentino al Veneto dalla Lombardia all’Umbria portando con loro le preziose testimonianze che hanno fatto commuovere molte  persone in sala.

E’ stato davvero toccante ascoltare la voce dei genitori come Giuseppe papà di Selene. Sua figlia ha 16 anni ed è affetta da una patologia rara che le ha paralizzato il fisico e ha provocato una forma di epilessia resistente a qualsiasi farmaco: «Possiamo curarla solo con la cannabis, ma non guadagniamo abbastanza: la Regione Veneto ci aiuti».  E Francesco papà di Cristina che ha otto anni e soffre della sindrome di Tourette. Tre anni fa i medici le hanno prescritto una cura a base di cannabis terapeutica, l’unica in grado di garantirle forme di miglioramento senza provocare effetti collaterali. «All’inizio i costi erano ridotti – spiega Francesco, il papà – ma adesso che mia figlia è cresciuta le dosi sono aumentate e spendiamo circa 350 euro al mese per curarla».  O la voce di Rosa la mamma di Carmen siciliana da anni trapiantata a Bologna, non ha dubbi. Sua figlia Carmen da dicembre sarà presa in carico dall’ospedale Sant’Orsola e avrà accesso ad un farmaco innovativo ordinato direttamente negli Stati Uniti. Ma per arrivare a quella data senza interrompere la terapia di cui ha bisogno, giorno dopo giorno ogni mattina 60 gocce di preparato, Carmen ha dovuto fare affidamento su una gara di solidarietà che ha visto in prima linea il Comitato Pazienti Cannabis Medica che ha messo assieme in poco tempo 6 mila euro. Soldi che serviranno alla famiglia per acquistare le quantità prescritte di CBD e placare così le crisi epilettiche della ragazza, affetta dalla rara sindrome di Dravet, forma di epilessia dell’infanzia caratterizzata da un grave ritardo psicomotorio.

“Da quando Carmen si cura con il CBD è migliorata, è più lucida e ha meno crisi di notte – racconta la madre – Abbiamo iniziato il trattamento e ora non vogliamo più tornare indietro, piuttosto che privare mia figlia delle cure sono pronta a indebitarmi”.

Le storie di Selene, Cristina, Carmen sono quelle di tante altre famiglie,che per poter curare i propri figli o familiari non riescono ad arrivare a fine  mese. Nonostante nella legge finanziaria il governo precedente avesse inserito una norma l’art 18 quater  che fra i vari punti prevedeva anche l’erogazione gratuita da parte del servizio sanitario nazionale , articolo di legge che solo poche regioni hanno recepito dopo  un anno dalla sua pubblicazione in gazzetta ufficiale continuando a far sì che in italia esistano ancora pazienti di serie A e pazienti di serie B a seconda della regione in cui si vive.

Per questo il ‘comitato pazienti cannabis medica‘ fondato da Elisabetta Biavati e Santa Sarta si è sempre battuto per ottenere il diritto di cura per tutti i pazienti che hanno necessità di accedere alle terapie con cannabis medica e a luglio del 2018 hanno scritto  alla neo ministra Giulia Grillo  una lettera firmataComitato Pazienti Cannabis Medica” che racconta il calvario di malati che, con la cannabis medica, sono riusciti almeno in parte ad alleviare le proprie sofferenze. A quella lettera la ministra della salute aveva risposto ricordando l’avvenuta richiesta all’ omologo olandese di un raddoppiamento della quantità di prodotto destinata all’Italia oltre che la semplificazione della prescrizione voluta dalla stessa ministra con decreto firmato il 25 giugno e pubblicato lo scorso 12 luglio che «sancisce l’uso della cannabis nella terapia del dolore in senso più ampio» ed «anche per questo è inaccettabile che la sua distribuzione non sia garantita in modo uniforme e capillare in tutto il Paese». Da parte del ministero c’è grande interesse nel seguire lo sviluppo e promuovere la produzione di cannabis terapeutica a beneficio dei pazienti che ne possono trarre vantaggio».

Il comitato inoltre durante un incontro con i senatori all’Istituto Farmaceutico Militare di Firenze hanno consegnato una relazione contenente tutte le criticità rilevate dalle segnalazioni ricevute da tutti i malati. Criticità che spaziano dalla patente alla continuità terapeutica, dalla regolamentazione e formazione medica all’apertura ad altre patologie, dall’adesione ad altri fornitori e produttori all’attuazione art 18 quater in tutte le regioni d‘Italia.

Nel frattempo per aiutare queste famiglie in difficoltà è stata lanciata una raccolta fondi su buonacausa.org “aiutiamo questi bambini a curarsi”. Lo scopo della raccolta fondi è quello di aiutare economicamente queste famiglie e dare un segnale allo Stato perché si inizi ad affrontare il problema!

 

 

 

 

 

 

 

 

Santa Sarta

Juve Stabia, l’ex Rinaldi: Squadra che può dire la sua fino in fondo ma serve che il Menti torni a ruggire

Ospite della puntata di Juve Stabia Live Talk Show, programma in onda sulle pagine Facebook “Stabiesi al 100%” e “ViViCentro” e condotto da Mario Di Capua, è stato Geppino Rinaldi. L’ex difensore delle Vespe ha analizzato il grande inizio di stagione dei gialloblu.

Queste le parole di Rinaldi:

La classifica della Juve Stabia parla chiaro: è stata costruita una squadra per puntare ad un campionato di vertice. Il merito va in primis a Ciro Polito, mio grande amico ed a Fabio Caserta, che conosce la piazza come pochi. Le Vespe devono restare concentrate fino a gennaio, quando si aprirà il mercato e magari rinforzerà ulteriormente l’organico, senza fare voli pindarici. Il mercato di gennaio non è mai semplice perchè si rischiano di rompere equilibri spesso difficili da trovare, dunque anche la sessione invernale di trattative va gestita con massima attenzione.

Sicuramente uno dei punti di forza della squadra è la fase difensiva, con le Vespe che sono miglior difesa del girone. In questo senso è importante tutto il contributo che dà la squadra; si difende in primis con gli attaccanti. Troest? E’ un difensore di livello assoluto, che si è ambientato bene ed è diventato leader della difesa. El Ouazni? Lo conosco bene; deve aspettare il suo turno perchè ha ottime qualità. Detto questo, non so quali potranno essere le scelte della Juve Stabia a gennaio.

Sabato si giocherà a Rieti, contro un avversario sulla carta, ampiamente alla portata. Penso possa essere l’occasione giusta per fare un po’ di turn over; del resto è stata allestita una rosa completa proprio per avere tutti titolari in grado di fare la differenza.

Quando ho avuto la fortuna di indossare i colori stabiesi, il Romeo Menti era sempre pieno. Ricordo in occasione del match contro il Napoli, addirittura il percorso per arrivare allo stadio era impraticabile tanti erano i tifosi che ci attendevano. Non nascondo che il settore distinti chiuso, che ho visto in occasione del derby con la Casertana direttamente dagli spalti del Menti, mi ha fatto davvero tristezza. Spero di rivedere presto lo stadio che è in grado di fare la differenza.

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Ancelotti: “Mi piacerebbe restare tanto a Napoli. Cavani? Sarebbe bello”

“Cori? Chiederemo di fermare le partite”

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare della città e della squadra ma anche di calcio giocato e della sua vita partenopea.

Ecco le sue parole:
Sul sopracciglio: “E’ incontrollabile (ride, ndr)”.

Un messaggio per gli abitanti di Dimaro, colpiti da una esondazione. “Un saluto affettuoso, spero che tutto si risolva al più presto. Ci vedremo il prossimo anno”.

La parola ‘scudetto’ può essere pronunciata? “E’ un sogno e per fortuna non è una utopia. I sogni si possono raggiungere, le utopie no”.

Sul figlio Davide Ancelotti come suo vice: “E’ un rapporto costante e continuo, diverso da quello che potrei avere con un altro vice. Io e mio figlio ci sentiamo anche fuori dal lavoro e parliamo sempre di allenamenti. E’ un rapporto diverso. Discussioni sul ruolo di Fabian? Ci sono stati confronti su questo. Mi trovo bene con i calciatori, con lo staff, con i massaggiatori. Abbiamo creato una bella famiglia e questo può darci dei vantaggi”.

Lei ha scelto Napoli. “E’ Napoli che ha scelto me. Quando vivi poi in città come Londra e Monaco, apprezzi veramente città come Napoli”.

Ha detto che andrete via dal campo ai prossimi insulti razzisti. “Bisogna farlo, serve la volontà di tutti. Tutti i tifosi, anche quelli del Napoli, devono cambiare atteggiamento e non insultare gli avversari. Noi abbiamo bisogno del loro supporto, della loro energia e non degli insulti per gli avversari. Ci faremo rispettare in trasferta, c’è un regolamento che parla chiaro. Gli insulti razzisti e territoriali non devono esser fatti, è competenza dell’arbitro far rispettare il regolamento”.

Todibo è un’idea? “E’ un buon giocatore. Il club è ben attento ai giovani calciatori. Al momento non è possibile vederlo al Napoli. Abbiamo una grande struttura, con Giuntoli che segue diversi calciatori. Todibo è un giocatore interessante”.

Si torna a parlare di Champions League: “E’ un momento che determinerà la seconda parte della stagione. Finora le cose sono andate bene, ora serve un altro sforzo. Ci saranno tante partite impegnative, dobbiamo prepararci per la seconda parte della stagione. Superare il turno di Champions sarebbe un grandissimo risultato e chiaramente accorciare sulla Juve”.

Uva ha detto che valuteranno l’ingresso della VAR già agli ottavi di Champions. “Mi piacerebbe. Sono già in ritardo. Ora ne fanno una questione sugli arbitri e la poca esperienza sulla VAR. Ma comunque sia dagli ottavi di fianle di Champions League ci sono tutti arbitri d’esperienza e la VAR potrebbe aiutarli. Negli ultimi tempi ci sono stati troppi errori. Se fai un errore in campionato c’è tempo per rimediare, se lo fai in Champions sei fuori. C’è l’intenzione e la volontà di utilizzarlo un po’ di più. Poi, come tutte le cose nuove, hanno bisogno di esperienza. Il sistema non è partito male. Ci sono stati alcuni episodi negativi, ma alla fine è sempre una decisione dell’arbitro. Il VAR deve solo mostrare lui. Io dico che la VAR andrebbe utilizzata un po’ di più”.

Cosa ne pensa di Marotta all’Inter? “Ha fatto molto bene alla Juve. E’ un dirigente serio, capace. Farà bene anche all’Inter. E’ una persona di grande esperienza, un acquisto positivo per l’Inter”.

Arriva un messaggio di Galliani. Carletto commenta così. “Con Galliani ho passato tante avventure belle, difficili. E’ sempre stata una persona generosa, un dirigente grandissimo che insieme a Berlusconi ha costruito un Milan fantastico. Ho avuto la fortuna di partecipare a quell’ambiente sia da calciatore che da allenatore. Adesso io e Galliani siamo in discussione, anche con Berlusconi. Vogliono che gli dia del ‘tu’, ma non ce la faccio. E non è per una questione d’età”.

Hai detto che per vincere c’è bisogno di culo. Confermi? “Anche! Sono nato fortunato. Anche ADL? Sì, anche il presidente. Ma ci sono anche altre componenti”.

Ci credete allo scudetto? “Non è il momento di far calcoli. Siamo partiti bene, si può fare meglio. Il primo bilancio si può fare alla fine del girone d’andata, quando ci sarà chiarezza anche in Champions League, vedremo se saremo passati e lì vedremo il distacco”.

Ancora sulla passione per il canto: “Se vinciamo qualcosa sicuramente canto. L’ho fatto ovunque sia stato, spero di poterlo fare anche a Napoli. Mi piacerebbe imparare la ‘Livella’ di Totò e declamarla”.

Una canzone da dedicare per il Napoli. “A tutto il Napoli dedicherei ‘Yes I know’ di Pino Daniele”.

Tra i campioni allenati manca Cavani. “Ne ho allenati tanti, ma Cavani ancora no. Mai dire mai. Se mi piacerebbe? Mi piace allenare i giocatori bravi. Cavani è molto bravo. Maradona? E’ stato il calciatore più difficile da incontrare, ma anche il più corretto, il più onesto. A volte ci si doveva adattare”.

Qual è il campionato più difficile? “I campionati sono tutti difficili per diversi aspetti. Nel campionato inglese c’è concorrenza verso l’alto, in Spagna ci sono tre squadre di grandissimo livello su tutte, in Italia è molto complicato dal punto di vista tattico. Ogni campionato ha le sue caratteristiche. Diciamo che il campionato maggiormente competitivo è la Premier League”.

Dove nasce Insigne in attacco? “E’ un’idea che m’è venuta in mente con la Sampdoria per farlo rifiatare maggiormente e renderlo più lucido davanti”.

Più facile imparare a cucinare la genovese o mettere Hamsik regista? “Più facile mettere Hamsik regista per me”.

Sulla pizza: “Quando la mangi a Napoli non la mangi più da nessuna parte. E lo stesso vale per la mozzarella. La mangiavo in Canada, ora quando ci tornerà non la mangerò più dopo aver assaggiato questa. A me la pizza piace ‘Margherita’”.

Hai litigato con De Laurentiis? “Ancora no, non abbiamo avuto neanche discussioni. Siamo sempre andati completamente d’accordo su tutto. C’è sicuramente rispetto reciproco, quello di sicuro”.

E’ già innamorato di Napoli? “Mi piace molto, mi trovo molto bene. E’ un bell’ambiente. Ha delle viste uniche”.

Sul bacio a Insigne: “Il bacio ai calciatori è un segno d’affetto e riconoscenza, o anche di supporto. Dipende dai momenti e dalle situazioni. Si può baciare anche un calciatore che ha giocato male”.

Riprende la parola Ancelotti, si parla di baci: “I baci che più ti fanno piacere sono quelli che ricevi da persone che più ti sono care. Il bacio più affettuoso che dai è quello per tuo figlio, il più romantico alla tua compagna”.

Sei stato amato ovunque tu sia andato. “Ho fatto tante esperienze e ho lasciato bei ricordi. Tra tanti anni spero di poterli lasciare anche qui”.

Un discorso motivazionale: “Ciò che non dovete avere mai è la competitività con gli altri. Dovete avere la competitività con voi stessi. Giorno dopo giorno dovete migliorare voi stessi, non cercare di raggiungere qualcuno. Solo così potete essere migliori”.

Andresti in Cina? “Ad allenare no, ma in vacanza sì. Ci sono stato col Bayern per giocare un’amichevole, c’è di meglio eh…”.

Sul cibo: “Mi mancheranno sempre i tortellini emiliani, fanno parte della mia cultura e della mia tradizione, ma qui ci trattiamo bene. Ho cominciato a mangiare le pizze, ma non posso farlo tutte le sere. Spero di restare tanto tempo per fare un tour delle pizzerie”.

Sui canti fatti con la squadra: “Il canto fa gruppo ed è la mia seconda passione dopo il calcio. Mi piace molto cantare quindi non ho nessun problema a farlo in squadra. Insigne-Kou? C’è un bel gruppo, altissimo livello. La disciplina c’è. C’è sempre quello più sbadato, ma devo dire che qui a Napoli no. Il più rompicoglioni? Mario Rui (ride, ndr)”.

ESCLUSIVA – Zamboni: “Scudetto? Dico Juve per altri 10 anni. Contro il Chievo con la solita mentalità”

“Il Napoli in Europa non è più una sorpresa”

Marco Zamboni, difensore ex NapoliChievo, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di ViviCentro.it per parlare del prossimo match di campionato tra le sue due ex squadre, ma anche di scudetto e Champions League.

Ecco le sue parole:
Domenica al San Paolo arriva il Chievo fanalino di coda che ha cambiato allenatore prima della sosta. Che gara si deve aspettare il Napoli?
“Il Napoli deve fare la sua gara come ha sempre fatto senza aspettarsi niente. Sicuramente se scende in campo come sta facendo ultimamente potrà portare a casa i tre punti. E’ ovvio che quando si cambia un allenatore, nel caso del Chievo, c’è sempre una sterzata di energia che magari può essere importante, ma basta fare attenzione”.

Ancelotti ci ha abituato ad un massiccio turnover. Dopo gli impegni con le varie Nazionali chi può scendere comunque in campo? Potremmo rivedere Ghoulam?
“Non lo so, sicuramente Ancelotti vede ogni calciatore come lavora durante la settimana e saprà dire chi è più in forma. Anche con Ghoulam, solo lui sa se poterlo rischiare già domenica oppure aspettare un altro pochino”.

La classifica dice che ci sono 6 punti di distacco tra Napoli e Juventus. Quante sono le possibilità di vittoria dello scudetto per gli azzurri?
“Sincero? Secondo me, per altri 5 o 10 anni non ci sono rivali per la Juventus. E lo dico da non juventino”.

In Champions la vittoria contro la Stella Rossa potrebbe regalare la qualificazione agli ottavi. Ti aspettavi questo cammino da parte del Napoli?
“Il Napoli è una buonissima squadra allenata da un grandissimo allenatore che conosce molto bene l’Europa e quindi mi aspettavo tutto questo. Non c’è nulla di nuovo”.

Ancelotti sembra aver fatto quasi dimenticare Sarri. E’ l’uomo giusto per portare il Napoli alla conquista dello scudetto?
“Non so se riuscirà a portare lo scudetto a Napoli, ma sicuramente era uno dei pochi allenatori in grado di non far rimpiangere Sarri”.

a cura di Michele Avitabile

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Rieti-Juve Stabia arbitra Mario Vigile di Cosenza

Nessun precedente con entrambe le squadre per l’arbitro calabrese Mario Vigile

Mario VIGILE della sezione di Cosenza è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Rieti e Juve Stabia valevole per la tredicesima giornata d’andata del campionato di serie C girone C che si disputerà a Rieti sabato 24 novembre alle ore 14 e 30 allo stadio “Manlio Scopigno”.

Vigile, è al suo terzo campionato in Serie C, in passato non ha mai diretto gare sia dei laziali sia dei campani.

L’assistente numero uno sarà Alessio SACCENTI della sezione di Modena;

l’assistente numero due Davide BALDELLI della sezione di Reggio Emilia.

Giovanni Matrone

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A Brescia ”La Tempesta” di William Shakespeare, in danza ( Diana Marcopulopulos)

Parte giovedì 29 novembre il debutto al Teatro Sociale di Brescia di «La Tempesta», con repliche il 30 ed il primo di dicembre, «La Tempesta» di William Shakespeare viene rappresentata attraverso la Danza. La Danza che racconta senza parole ma con gesti e movimenti l’ultima opera del più grande drammaturgo Inglese.

È stata l’opera che ha chiuso il percorso professionale di William Shakespeare , siamo nel 1611, Shakespeare morirà nel 1616. Un testo difficile, come ogni testo di Shakespeare, un ‘opera importante perché il drammaturgo lascia da parte il suo modo di rappresentare il dramma , infatti nelle sue opere gli eventi accadono in diversi giorni ed i personaggi si muovono in diversi luoghi .In quest’opera Shakespeare rispetta le unità di tempo, di luogo e d’azione , le tre unità Aristoteliche del dramma .

Giuseppe Spota coreografo mette in atto in dodici scene la produzione della Fondazione Nazionale della  Danza/Aterballetto della quale è direttore Gigi Cristoforetti , coprodotta da: CTB Centro Teatrale Bresciano,  Teatro Stabile del Veneto con il sostegno di Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Attraverso la danza si racconta «La Tempesta», un lavoro coreografico che prende spunto dall’opera drammaturgica .

Gigi Cristoforetti , direttore della Fondazione Nazionale della Danza ha dichiarato che ha riprogettato interamente questo spettacolo  e dice:

”sono partito dall’idea di diversificare , «La Tempesta» è diventata, grazie al CTB , EMBLEMATICA . Non ascolterete le parole di un testo ma vedremo danzare 16 ballerini che con i loro gesti racconteranno «La  Tempesta» che è stata semplificata attraverso la danza , insieme di tanti corpi che esprimono emozioni e  sprigionano energie . Le musiche di Giuliano Sangiorgio (Negramaro) è una partitura pop , sottolinea stati emotivi senza la parola…”

Lo spettatore potrà seguire lo spettacolo attraverso una brochure, una sorte di libretto di un’opera, dove riportano tutte le dodici scene .

Vedremo se la danza riuscirà ad esprimere tutto il dramma di un testo shaekesperiano . Sicuramente sarà una grande sfida .

BTP Italia: chiuso il collocamento a oltre 2 miliardi

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i risultati della quattordicesima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con scadenza a 4 anni. Per il nuovo titolo, che ha godimento 26 novembre 2018 e scadenza 26 novembre 2022, è fissato il tasso cedolare (reale) annuo definitivo, pari a 1,45%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell’operazione si terrà lo stesso giorno del godimento del titolo.

L’importo emesso è stato pari a 2.164,127 milioni di euro e coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.A. e BNP Paribas durante il periodo di collocamento, che è iniziato il giorno 19 novembre 2018 e si è concluso alle ore 11 della giornata odierna.

In particolare, nel corso della Prima Fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 19 al 21 novembre 2018, sono stati conclusi 31.011 contratti per un controvalore pari a 863,340 milioni di euro.
Nella Seconda Fase del collocamento (dedicata a investitori istituzionali), che si è aperta e conclusa nella giornata odierna, il numero delle proposte di adesione pervenute ed eseguite è stato pari a 55, per un controvalore emesso pari a 1.300,787 milioni di euro.
Con successivo comunicato, che sarà diramato nella giornata del 23 novembre 2018, verranno fornite indicazioni qualitative circa le caratteristiche della domanda, distinguendo le due fasi del periodo di collocamento.

Le informazioni qui riportate non sono destinate ad essere pubblicate o distribuite, direttamente o indirettamente, negli Stati Uniti d’America. Il comunicato e le informazioni in esso contenute non costituiscono un’offerta di vendita di strumenti finanziari negli Stati Uniti. Gli strumenti finanziari a cui viene fatto riferimento non sono stati e non saranno registrati ai sensi del U.S. Securities Act of 1933, come modificato (il “Securities Act”) e non possono essere offerti o venduti negli Stati Uniti d’America, salvo siano registrati ai sensi del Securities Act o sulla base di esenzioni applicabili ai sensi del Securities Act. Tali strumenti finanziari non sono e non saranno oggetto di alcuna offerta pubblica negli Stati Uniti d’America. Di conseguenza, questi strumenti finanziari possono essere offerti, venduti o consegnati soltanto a persone fuori dagli Stati Uniti ai sensi della Regulation S del Securities Act.

Castellammare, il sindaco Cimmino chiede l’apertura del viadotto nel mese di dicembre

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Servirebbe ad alleggerire il traffico durante le feste natalizie

Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia, avrebbe fatto richiesta a Prefettura e Anas per la sospensione dei lavori al viadotto San Marco che collega l’uscita autostradale della città delle acque a Sorrento per il periodo natalizio.

I lavori provocano ovviamente lunghe code nelle ore di punta per entrare a Castellammare di Stabia e nelle strade della città, con notevoli disagi. Il sindaco stabiese Gaetano Cimmino è convinto che il piano individuato dalla Prefettura non sarà in grado di reggere al traffico più intenso previsto nel periodo natalizio con il rischio di bloccare completamente Castellammare. E’ per questo che questa mattina il primo cittadino, accogliendo una proposta presentatagli dai consiglieri di maggioranza ed opposizione, ha inviato una lettera alla Prefettura di Napoli ed all’Anas nella quale chiede che nel mese di dicembre e fino alla fine delle festività natalizie vengano fermati i lavori di manutenzione al ponte del Viadotto San Marco. L’Anas aveva comunicato la sua intenzione di proseguire con i lavori fino al 21 dicembre ed ora si attende la risposta per sapere se la richiesta del sindaco stabiese verrà accolta.

Catania: sospeso il vice sindaco di Misterbianco

Provvedimento del prefetto di Catania in esecuzione dell’ordinanza del Gip. Anche se non direttamente coinvolto nell’illecito delle scommesse, al politico è stata contestata l’intestazione fittizia di beni perché titolare, insieme ai Placenti, dell’Orso Bianco Caffè, bar che si trova nel quartiere di Monte Palma e sequestrato lo scorso 14 novembre.

Con provvedimento in data 21 novembre 2018, il prefetto di Catania Claudio Sammartino ha disposto la sospensione di diritto dalla carica di vice sindaco e assessore del comune di Misterbianco del signor Carmelo Santapaola.

La sospensione è stata operata a seguito della comunicazione alla prefettura dell’applicazione della misura restrittiva nei confronti del Santapaola in esecuzione dell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di intestazione fittizia di beni (reato di trasferimento fraudolento di valori) in concorso.

L’operazione di oggi, ha portato al sequestro complessivo di circa 70milioni di euro, costituiti da:

  • 207 rapporti bancari e conti correnti in Italia, Isole di Man, in Austria, in Gran Bretagna e a Malta;
  • 42 immobili;
  • 36 attività imprenditoriali;
  • 24 centri scommesse tra Messina, Catania e Siracusa;
  • 9 automezzi.

Contestualmente sono state eseguite sedici ordinanze di sottoposizione ad arresti domiciliari da parte della Guardia di Finanza supportata dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), nei confronti di appartenenti alla rete commerciale del gruppo PLACENTI, proprietari del sito revolutionbet365, con il quale hanno saputo imporsi nel mercato regionale del gaming con il primario ruolo di “bookmaker”.

Napoli, Formisano: “Stadio? Avremo degli incontri nei prossimi giorni. Onomastico? C’è una novità…”

“Cavani è sempre nei nostri ricordi”

Alessandro Formisano, Head of Operation, Sales & Marketing del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione ‘Radio Goal’ per parlare dei lavori al San Paolo e per annunciare una novità per i tifosi nei festeggiamenti dell’onomastico.

Ecco le sue parole:
“Onomastico? E’ più celebrato del compleanno e abbiamo pensato di far regalare o regalarsi gli auguri dai calciatori del Napoli. Andando sul sito del Napoli, c’è un banner: basta cliccarci sopra e in pochi minuti e in tempo reale, in maniera del tutto gratuita, si riceveranno gli auguri. Con pasta Garofalo abbiamo realizzato questa cosa. Facendo una ricerca, il REal Madrid ha una cosa simile per il compleanno, ma a pagamento: noi lo facciamo gratis. Lo facciamo per i nostri tifosi. San Paolo? Ieri De Laurentiis e De Luca hanno constatao l’accensione dei fari e delle illuminazioni. Ringraziamo la capacità dell’ingegnere Basile che ha, durante la sosta, sostituito le illuminazioni stesse. Risparmio ma anche miglioramento. Tabelloni? Nei giorni prossimi ci saranno sopralluoghi per capire dove possono essere installati. Sediolini? Ancora un po’ e avremo delle novità. Cavani? E’ vivo nei nostri ricordi”.

Arbitri, Napoli-Chievo sarà diretta da Chiffi con Nasca al VAR

Gli assistenti saranno Fiorito e Galetto

L’Associazione Italiana Arbitri ha reso note le designazioni arbitrali per la tredicesima giornata del campionato di Serie A. Per la gara del San Paolo tra Napoli e Chievo Verona è stato designato il sig. Chiffi di Padova con l’ausilio del sig. Nasca di Bari al VAR

Ecco tutte le designazioni:
BOLOGNA-FIORENTINA
DI BELLO
MONDIN – GORI
IV: MINELLI
VAR: GIACOMELLI
AVAR: TOLFO

CAGLIARI-TORINO Lunedì 26/11 h. 20:30
PASQUA
LO CICERO – PRENNA
IV: MARINELLI
VAR: MARESCA
AVAR: VIVENZI

EMPOLI-ATALANTA
MANGANIELLO
TEGONI – BOTTEGONI
IV: ILLUZZI
VAR: MASSA
AVAR: ALASSIO

GENOA-SAMPDORIA h. 20:30
DOVERI
PASSERI – POSADO
IV: ROCCHI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: PAGANESSI

INTER-FROSINONE Sabato 24/11 h. 20:30
PAIRETTO
DI VUOLO – ROCCA
IV: GHERSINI
VAR: MARIANI
AVAR: LONGO

JUVENTUS-SPAL Sabato 24/11 h. 18:00
LA PENNA
DI LIBERATORE – CECCONI
IV: GIUA
VAR: PICCININI
AVAR: GIALLATINI

LAZIO-MILAN h. 18:00
BANTI
MELI – PERETTI
IV: CALVARESE
VAR: IRRATI
AVAR: SCHENONE

NAPOLI-CHIEVO
CHIFFI
FIORITO – GALETTO
IV: SACCHI
VAR: NASCA
AVAR: COSTANZO

PARMA-SASSUOLO h. 12:30
VALERI
BINDONI – BACCINI
IV: GUCCINI
VAR: ABISSO
AVAR: DE MEO

UDINESE-ROMA Sabato 24/11 h. 15:00
FABBRI
VALERIANI – DEL GIOVANE
IV: PEZZUTO
VAR: GUIDA
AVAR: CARBONE

De Laurentiis: “Calciopoli non va dimenticata. VAR poco chiara. Cavani? Solo a certe condizioni”

“Potrei fare una causa milionaria”

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione ‘Radio Goal’ per parlare di mercato, della squadra ma anche di campionato e Champions League.

Ecco le sue parole:
“Ancelotti è un grande, sia come uomo che come allenatore. Da lui uno può aspettarsi qualsiasi tipo di affermazione. E’ estremamente capace ed è dotato anche di tanta umiltà. Le sue affermazione dicono sempre: ‘Io sono qui, amo la città ed i napoletani, dopo tanti anni lontano dall’Italia mi sento di rinascere in una squadra piena di talenti che sto allenando e scoprendo’. Quando dissi che ci volevano 7-8 giornate prima di farlo ambientare ho esagerato, ci ha messo meno tempo. Ha fatto tesoro del calcio di Sarri impostando però quella che è la sua idea di gioco. Nel suo 4-4-2 alcuni rendono di più de altri meno ma tutti giocano. La cosa straordinaria è che ha fatto giocare tutti.
Mercato? Non abbiamo ancora visto Meret, Younes, che sembra essere una furia della natura, ed abbiamo Ghoulam che tutti conosciamo, Chiriches deve rientrare, Verdi che ha giocato poco. Di che cosa dobbiamo aver paura? Se dobbiamo fare il calcio virtuale in sede di mercato. Ancelotti? Sono felice che sia felice. Era nei miei pensieri da 5 anni. Lo avevo sentito al telefono e mi sembrava equilibrato. Nel calcio non ho visto tutto questo equilibrio, un ambiente molto urlato e ostentato. In lui ho sempre riscontrato saggezza e consapevolezza di ciò che stava allenando. Dal Real al Bayern, dal Milan al Chelsea ha sempre fatto bene. Poi ha uno straordinaria storia da calciatore, gestendo al meglio i suoi problemi al ginocchio.
VAR? Bisognerebbe fare una riunione. Ho letto le affermazioni di Rizzoli su 7-8 partite. Io mi chiedo: perché ci sono state? E’ una tecnologia che deve essere di aiuto ai club ed agli arbitri. La cabina di regia non interviene quando c’è qualcosa ma si aspetta sempre che sia l’arbitro. Così non va bene. L’arbitro non può avere la visione totale del campo e per questo serve la VAR. La VAR deve dire all’arbitro di fermare il gioco e di andare a rivedere l’azione. C’è qualcosa che non è osservato pedissequamente. Possiamo anche sederci e dare giudizi su un determinato episodio, ma quella è una pura conversazione per migliorare. Qual è l’errore strutturale qui? Che si fa un qualcosa ma poi lo si abbandona senza migliorarla. E’ tutto secretato, come se fosse qualcosa di gestito dall’alto. Siamo noi che paghiamo gli arbitri ed i motori del tutto, i padroni del vapore, quelli che devono tutelare gli investimenti ed i tifosi. Bisogna creare un tavolo ed intervenire seriamente, anche chiedendo i danni. Non ci ho pensato a chiederli l’anno scorso. In passato c’è stato Calciopoli: a pensar male si fa peccato. Dobbiamo sederci e parlare di VAR per proteggere sia noi che gli arbitri. Sarebbe una pura conversazione per migliorare tutto. Lo sbaglio politico è che fatta una cosa, la si lascia lì per 20 anni. Senza migliorarla. Abbiamo creato una cosa lo scorso anno che è rimasto nascosto, gestito dall’alto. I traguardi non possono essere unilaterali. In passato c’è stato calciopoli, per tutelarli bisogna sedersi con loro e proteggerli. Solo così facendo proteggiamo noi stessi. Giorgetti? Il calcio italiano va migliorato in diversi modi. Spero che Gravina e Giorgetti possano trovare un modus operandi. Fino a questo momento, le cose che stanno facendo sul calcio, gli statali, sono solo un mare di cazzate. Si spera che possano finire altrimenti si ritroveranno con una marea di problemi. Se il nostro calcio deve raggiungere il livello degli altri europei, deve far si che si seguino delle linee guida. Veltroni da 20 anni dice che i club sono società per azioni, bisogna sedersi e parlare della legge sugli stadi nuovamente, dei vivai e dei campionati. Gravina ha detto di voler rendere i campionati meno remunerativi, abbassando il tutto. Se facciamo crescere la serie D, allora possiamo far crescere le ambizioni. Tutti parlano di vivai, oggi si parla di fregnacce con le seconde squadre. Solo la Juve l’ha fatto e non è neanche al vertice della serie C. Serve migliorare la serie A che è il motore di tutto il calcio.

Scudetto? Tutto aperto, abbiamo incontrato prima le più difficili nella prima parte. Ora speriamo di recuperare punti. La cosa divertente è che ormai sta aumentando la qualità del calio italiano al vertice. Noi non abbiamo debiti con le banche, serve capire se altri club che hanno 3-400 milioni di euro di debiti, possono giocare in questo campionato. Cavani? Mi ha fatto piacere incontrarlo, ci siamo abbracciati e l’ho portato nello spogliatoio. Ha due figli in Italia e come fa a non mancargli Napoli? Non è che a Parigi vedi quello che vedi qui. Ha una parte del suo cuore. Se a fine campionato, se Ancelotti vorrà ed il PSG ce lo dà in prestito gratuito oppure ce lo cede ad una cifra simbolica e lui accetterà 6-7 milioni di ingaggio, potremmo pensarci. La nostra filosofia è quella dei 24 giocatori. Alcuni calciatori sono andati via perché avevano bisogno di vincere scudetti per sentirsi protagonisti. Fa parte della natura umana, per me non è il calciatore a dover vincere lo scudetto ma la squadra, il Napoli, la città, i tifosi. Vincere è bello perché a volte si perde anche. Chi è andato via voleva essere monoprotagonista, qui a Napoli si ragiona di squadra: a vincere è la città, la squadra, i tifosi. E’ bello vincere, ma si deve saper anche perdere, con dignità”.

Carabinieri NAS: attività a Pescara, Latina, Salerno, Firenze e Cremona

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I Carabinieri NAS di Pescara, a conclusione di un’articolata attività d’indagine scaturita da un’ispezione nei confronti di uno studio medico abruzzese, ha deferito una persona all’Autorità Giudiziaria per falso e sostituzione di persona.
L’indagato, esercente dell’attività sanitaria, è accusato di aver indotto in errore sei atleti, gareggianti nella disciplina dell’automobilismo professionistico, attribuendosi una qualifica che non aveva mai ottenuto, e atta al rilascio di certificati di idoneità all’attività sportiva agonistica.
Nello specifico il sanitario, al fine di procurarsi un guadagno economico quantificato in 650 €, è accusato di aver rilasciato sei certificati all’interno dei quali attestava, falsamente, l’avvenuta esecuzione dell’esame completo delle urine, previsti tra gli accertamenti sanitari obbligatori per ottenere l’idoneità a partecipare ad un’attività sportiva agonistica.

Il sindaco di una cittadina sita nella pianura pontina ha disposto la chiusura di una casa di riposo per anziani. Il provvedimento scaturisce da una segnalazione inoltrata dal NAS di Latina che, durante il controllo della struttura, aveva accertato che la stessa era stata aperta senza aver mai ricevuto la prescritta autorizzazione ospitando, tra l’altro, degli anziani che venivano assistiti da personale non qualificato.

Analogamente, anche il sindaco di una città campana, a seguito di apposita richiesta avanzata dal NAS di Salerno, ha disposto l’immediata revoca dell’autorizzazione al funzionamento a carico di una comunità tutelare per persone non autosufficienti. In questo caso, il provvedimento dell’autorità deriva anch’esso da un’ispezione dei Carabinieri, durante la quale i militari avevano però accertato notevoli carenze strutturali, funzionali ed organizzative.

Il NAS di Firenze ha deferito una donna in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribinale di Siena per i reati di esercizio abusivo della professione e uso di atto falso. Nel corso degli accertamenti investigativi i Carabinieri hanno scoperto che l’indagata, che era già stata segnalata all’Autorità Giudiziaria per esercizio abusivo della professione di psicologa, aveva instaurato un rapporto di collaborazione professionale con diversi centri medici della provincia di Siena, presentando un titolo di laurea magistrale in psicologia, risultato essere falso in quanto la stessa non si era mai iscritta ad alcun corso di studi.

Il NAS di Cremona, infine, a seguito di un’indagine svolta in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Aifa, ha segnalato all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante di una ditta piemontese. L’indagato è accusato di aver prodotto e commercializzato un cosmetico contenente un principio attivo farmaceutico, pratica non consentita dalla normativa vigente.

Napoli, si dichiara obiettore per non eseguire un aborto d’urgenza: ginecologo licenziato

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La donna era alla diciottesima settimana di gravidanza

Per non eseguire un aborto d’urgenza un medico si sarebbe dichiarato obiettore. L’intervento è stato compiuto da un suo collega e il ginecologo è stato licenziato dall’Asl per omissione di assistenza. Il fatto è avvenuto lo scorso luglio all’ospedale San Giuliano di Giugliano, comune alle porte di Napoli.

Protagonista della vicenda, suo malgrado, una donna alla diciottesima settimana di gravidanza. La donna colta da malore si reca in ospedale e le sue condizioni avrebbero consigliato un intervento urgente. Ma il ginecologo presente in corsia si sarebbe dichiarato obiettore, tanto da dover richiedere l’intervento di un altro specialista che era a casa sua e che è giunto in ospedale nel giro di una decina di minuti. Portato a termine l’intervento, quest’ultimo ha riferito ai vertici dell’Asl quanto accaduto. Sono state avviate le procedure previste dinanzi al consiglio di disciplina e al termine dell’istruttoria è stata assunta da parte dei vertici dell’Azienda sanitaria locale Napoli 2 Nord la decisione di licenziare, senza preavviso, il medico.