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Fratelli d’Italia non molla il Veneto

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Se il candidato del centrodestra in Veneto sarà indicato dalla Lega? “Partita finisce quando arbitro fischia… E l’arbitro non ha ancora fischiato”. Parafrasando la celebre massima dell’indimenticabile allenatore Vujadin Boskov, il coordinatore di Fratelli d’Italia in Veneto, Luca De Carlo, riassume così al telefono con l’Adnkronos lo stato delle trattative interne al centrodestra sulla scelta del candidato nella Regione finora guidata da Luca Zaia. La partita resta aperta e la coalizione di governo è ancora alla ricerca della quadratura del cerchio, mentre si avvicina l’appuntamento elettorale: il 23 novembre rappresenta infatti la data ultima per il voto. “È ragionevole pensare che nel giro di pochissimo i leader sciolgano il nodo…”, aggiunge il senatore di Fdi.

Secondo gli ultimi rumors, un vertice tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani potrebbe tenersi entro la fine della settimana. Oggi, tuttavia, la premier sarà impegnata con il Consiglio dei ministri e con la call dei Paesi volenterosi per discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo stesso giorno Salvini non dovrebbe essere a Roma. Da qui le ipotesi: c’è chi indica venerdì come data possibile per il faccia a faccia e chi, invece, ritiene probabile un rinvio alla settimana successiva. Tajani, intanto, assicura: “Noi siamo una coalizione politica, non siamo un accordo elettorale, per questo correremo uniti ovunque, troveremo il miglior candidato possibile in tutte le regioni e in tutte le città in cui si voterà”. L’obiettivo di Forza Italia, sottolinea il leader azzurro, è “ottenere una percentuale a due cifre”.

Di certo i leader non aspetteranno l’esito delle regionali nelle Marche, in programma il 28 e 29 settembre, per completare il mosaico delle candidature: la scadenza è troppo lontana. Il 17 settembre Meloni, Tajani e Salvini saranno ad Ancona per sostenere la rielezione del governatore uscente Francesco Acquaroli, uomo di Fdi. Calabria e Toscana rappresenteranno altri due banchi di prova: in corsa ci sono l’uscente Roberto Occhiuto (Fi) e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (Fdi).

Resta invece in stallo la situazione in Campania e in Veneto. Nella Regione del Sud, per il dopo Vincenzo De Luca, circolano i nomi del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (Fdi), del rettore della Federico II Matteo Lorito in qualità di civico, ma anche di Mara Carfagna, di Noi Moderati. In Veneto, dopo lo stop alla ricandidatura di Zaia per il limite dei mandati, il ‘Doge’ non ha ancora sciolto le riserve sulla possibilità di presentare una lista personale. Il Carroccio continua a rivendicare la scelta del candidato: per Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta in Consiglio regionale, si tratta della “linea del Piave”: “Non c’è più tempo da perdere. È una questione di correttezza verso i veneti. Che, per inciso, avrebbero largamente preferito essere ancora governati dal presidente di regione più amato d’Italia”.

Fratelli d’Italia non sembra intenzionato a cedere la golden share

Ma Fratelli d’Italia non sembra intenzionato a cedere la golden share. “Da parte della Lega la richiesta è sicuramente legittima, ma si scontra con la realtà attuale”, sottolinea De Carlo. “Oggi c’è un partito fortemente maggioritario come Fratelli d’Italia, che nelle ultime tornate elettorali ha raccolto quasi tre volte i voti della Lega. Non c’è più, inoltre, il fattore Zaia: è evidente quindi che le condizioni siano cambiate rispetto al passato”. “Chi mastica politica – prosegue il coordinatore veneto di Fratelli d’Italia – sa che esiste la realpolitik, e la questione Veneto si inserisce all’interno di un quadro generale più ampio. Come ho già avuto modo di sottolineare, se il nome non fosse di Fdi ma della Lega, si tratterebbe di un atto di estrema generosità da parte di Giorgia Meloni e del nostro partito. Come nel calcio: rigore è quando l’arbitro fischia. E l’arbitro, per ora, non ha ancora fischiato”.

Altro fronte ancora aperto è quello della Puglia, dove Forza Italia spinge per la candidatura del deputato Mauro D’Attis. Sul tavolo resta però anche la disponibilità di Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute di Fdi: “Se la coalizione dovesse convergere sul mio nome per sfidare il centrosinistra per il dopo Emiliano, direi che ‘ci sono'”, conferma all’Adnkronos. (di Antonio Atte e Francesco Saita)

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, un calciomercato chiuso “senza grandi fuochi d’artificio” ma con tantissima sostanza per la B

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La Juve Stabia ha ufficialmente chiuso le porte del calciomercato estivo, consegnando a mister Ignazio Abate una rosa solida e ambiziosa.Tra conferme eccellenti, innesti mirati e qualche partenza ponderata, la dirigenza ha lavorato per garantire continuità e qualità.

L’ultimo colpo, l’esperto centrocampista Edoardo Duca, arrivato da svincolato oltre il gong finale, sigilla una squadra che punta a un altro campionato di tranquillità in Serie B, con l’obiettivo primario di una salvezza finale.La campagna trasferimenti delle Vespe si è basata su un principio chiaro: confermare l’ossatura della squadra che ha meravigliato nella passata stagione.

Il presidente Andrea Langella e il direttore sportivo Matteo Lovisa hanno respinto gli assalti per i pezzi pregiati, assicurando la permanenza di pilastri come i difensori Marco Bellich e Marco Ruggero, il metronomo del centrocampo Giuseppe Leone e l’attaccante Leonardo Candellone.Queste conferme rappresentano il vero colpo del mercato gialloblù, una dichiarazione d’intenti che ha scaldato il cuore della tifoseria.

La rosa è stata poi arricchita con acquisti mirati, volti a puntellare i reparti e offrire ad Abate maggiori soluzioni tattiche.L’arrivo di Edoardo Duca, centrocampista di esperienza e qualità, rappresenta la ciliegina sulla torta di un mercato oculato, che ha badato più alla sostanza che ai nomi altisonanti.

Le Partenze: Scelte Ponderate tra Cassa e Prestiti

Certo, la piazza ha dovuto salutare alcuni protagonisti della scorsa stagione.

La partenza più rumorosa è stata senza dubbio quella di Andrea Adorante.La cessione dell’attaccante, accasatosi al Venezia, ha permesso alla società di “fare cassa”, un’operazione necessaria per la solidità economica del club.

Altri addii, come quelli di Demba Thiam, Daniele Fortini e Romano Floriani Mussolini, sono da inquadrare in un’ottica diversa: si trattava infatti di giocatori in prestito, il cui ritorno alle rispettive basi era previsto.Discorso a parte per Davide Buglio, trasferitosi in prestito al Catanzaro, in una situazione le cui dinamiche complete non sono del tutto note all’esterno.

La dirigenza ha dimostrato di sapersi muovere con intelligenza, bilanciando le esigenze tecniche con quelle dei conti economici, senza smantellare il gruppo che tanto bene ha fatto.

Il Rammarico dei Tifosi: Manca il “Botto” in Attacco

Nonostante un giudizio in gran parte positivo sul mercato, tra i sostenitori gialloblù serpeggia un piccolo quesito, un rammarico che non mina la fiducia generale ma lascia un pizzico di amaro in bocca.Molti, infatti, si aspettavano un “botto” in attacco, un nome di grido che potesse affiancare o alternarsi a Gabrielloni e a Burnete.

Questa aspettativa era alimentata anche dalle dichiarazioni dello stesso mister Ignazio Abate che, nel post-partita della gara contro il Venezia, aveva esplicitamente richiesto rinforzi nel reparto offensivo, parlando della necessità di “due attaccanti”.

La Palla al Campo

Ora, con il mercato in archivio, la parola passa inesorabilmente al campo.La fiducia nel progetto tecnico e nella solidità del gruppo rimane alta.

La squadra ha già dimostrato di essere un collettivo unito e compatto, capace di sopperire alle individualità con la forza del gioco corale.Sarà la stagione a emettere il verdetto definitivo, a stabilire se le scelte della società siano state quelle giuste.

La Juve Stabia si presenta per il continuo della campionato di Serie BKT (siamo arrivati già a disputare la seconda di campionato) con le carte in regola per puntare a un’altra annata da protagonista per la salvezza, con la consapevolezza della propria forza e la voglia di stupire ancora.L’assenza del grande nome in attacco rimane l’unica, piccola, incognita in un cielo che, per il resto, appare sereno e promettente.

Juve Stabia, altro acquisto a centrocampo: E’ ufficiale l’ingaggio dello svincolato Edoardo Duca

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Il calciomercato ha ufficialmente chiuso i battenti ieri sera alle 20:00, ma la Juve Stabia dimostra di non fermarsi mai.Il Direttore Sportivo Matteo Lovisa, sempre vigile sulle migliori opportunità, ha messo a segno un nuovo colpo per rinforzare la linea mediana della squadra a disposizione di Mister Ignazio Abate.

Con il pieno benestare della società, che ha autorizzato un ulteriore sforzo economico oltre il budget prefissato, le Vespe si sono assicurate le prestazioni del centrocampista Edoardo Duca.Pochi istanti fa è arrivato anche il comunicato ufficiale del club a sancire il buon esito della trattativa: “La SS Juve Stabia 1907 comunica di aver raggiunto un accordo con il centrocampista Edoardo Duca, che ha firmato un contratto biennale valido fino al 30 giugno 2027”.

Un rinforzo di esperienza e qualità

Nato a Milano il 3 maggio 1997, Duca è un centrocampista duttile e con una solida esperienza alle spalle.

Cresciuto nel vivaio dell’Albinoleffe, ha iniziato la sua carriera tra i grandi in Serie D con le maglie di Grumellese e Varesina.Il suo percorso lo ha poi portato a vestire le casacche di Pavia e, soprattutto, Modena.

Con i “Canarini”, Duca è stato protagonista di una scalata che lo ha visto esordire in Serie C nella stagione 2019/20 e contribuire in maniera significativa, dopo una parentesi alla Pergolettese, alla promozione in Serie B del club emiliano nell’annata 2021/22, collezionando 20 presenze.Nelle ultime stagioni, ha consolidato la sua esperienza nella serie cadetta, sempre con il Modena, totalizzando 58 presenze, 2 gol e 2 assist in Serie BKT, a cui si aggiungono 2 apparizioni in Coppa Italia Frecciarossa.

Le prime parole di Duca: “Massimo impegno per questa maglia”

Subito dopo la firma sul contratto che lo legherà alle Vespe, Edoardo Duca ha espresso tutta la sua soddisfazione per la nuova avventura: “Sono felice di essere a Castellammare e ringrazio il direttore e la società per la fiducia.

Ho visto il calore dei tifosi quando ho giocato al Romeo Menti a marzo e prometto massimo impegno per questa maglia.Vi aspetto allo stadio.”

Un innesto di spessore, dunque, per la Juve Stabia, che aggiunge al proprio motore un calciatore nel pieno della maturità agonistica, con qualità tecniche e un bagaglio di esperienza importante maturato in categoria.

Un segnale chiaro delle ambizioni di una società che non si accontenta e continua a lavorare per regalare a mister Abate una rosa sempre più competitiva.

Juve Stabia, l’ex Simone Sinagra si racconta tra il calcio che fu e nuove sfide

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L’ex calciatore Simone Sinagra ha offerto una prospettiva unica e ricca di nostalgia durante la sua partecipazione al programma “Il Pungiglione Stabiese”, ripercorrendo la sua esperienza a Castellammare di Stabia, analizzando il calcio attuale e condividendo dettagli della sua vita post-carriera.
Un Ricordo Indelebile di Castellammare e del Presidente Fiore
Sinagra ha descritto la sua avventura a Castellammare e sotto la presidenza di Fiore come una “ottima e bellissima esperienza che ricordo sempre con grande piacere”.Nonostante il tempo trascorso, il ricordo è vivido: “un grande ricordo di Castellammare, dell’ambiente, dei tifosi, degli amici lasciati anche fuori dal campo e del presidente”.

La stagione in cui giocò con la Juve Stabia, culminata nella “maledetta finale di Avellino”, è rimasta un “grosso rammarico” per lui e per i suoi compagni.Hanno giocato da protagonisti per tutto il campionato, ma sono arrivati allo scontro finale probabilmente “scarichi e logori”.

Questo punto è stato ulteriormente approfondito, con Sinagra che ha concordato sul fatto che l’esaurimento era principalmente “dal punto di vista mentale”, a causa dello stress accumulato nel seguire la classifica e il testa a testa con il Palermo ogni Domenica.
La Forza dello Spogliatoio e il Tasso Tecnico di un Tempo
Interrogato sui leader nello spogliatoio di allora, Sinagra ha rivelato che ce n’erano “più leader”.Ha menzionato il “gruppo storico” dei calciatori locali come Amodio, Di Meglio e Caccavale, evidenziando una difesa solida.

Il capitano era un “grande leader in difesa”, affiancato da personalità carismatiche a centrocampo come Jimmy Fontana e Melonascina, e Fresta in attacco.Ha lodato la capacità dell’allenatore Zoratti di gestire personalità diverse con “buon senso e intelligenza”.

Sinagra ha anche ricordato con piacere le punizioni di Melonascina e Fontana, che spesso risolvevano le partite, e ha sottolineato l'”elevato tasso tecnico” di quella squadra, definendolo “raro da vedere in squadre di Serie C oggi”, e forse anche in molte squadre di Serie B.
Il Calcio Moderno e la Filosofia di Lovisa
Riguardo all’attuale campionato di Serie B, Sinagra lo vede “molto molto importante” con “tante squadre che si sono rinforzate”.Ha citato il Palermo, che ha condotto una grande campagna acquisti e ingaggiato il mister Inzaghi, come un segnale significativo per una piazza ambiziosa.

Si aspetta un campionato “molto competitivo e molto bello da seguire”.Ha espresso pieno supporto per la filosofia del direttore sportivo della Juve Stabia, Lovisa, che cerca “calciatori che siano prima dei bravi uomini”.

Sinagra è convinto che Lovisa sia un “grande direttore sportivo”, poiché costruire con le “persone giuste” e dare importanza ai “valori morali e umani” è fondamentale per realizzare grandi progetti, come dimostrano i risultati ottenuti da Lovisa negli ultimi anni.
Il Dolore per la Sampdoria e la Vita Dopo il Calcio
Parlando della sua squadra del cuore, la Sampdoria, Sinagra ha descritto la sua retrocessione come “una coltellata”.Ha esordito in Serie B con la Sampdoria, e segue costantemente le sue vicende, definendo gli anni attuali “bui” e “molto difficili”.

Crede che i problemi siano principalmente “societari” e che solo con una “società all’altezza” si potranno superare i momenti difficili.La decisione di lasciare il calcio giocato nel 2006, all’età di 27 anni, è stata “molto sofferta”.

Due interventi ai tendini d’Achille e altri infortuni lo avevano impedito di giocare “a certi livelli”, e ha preferito non “raschiare il fondo del barile”.Dopo un anno sabbatico, ha trovato la sua dimensione professionale come agente di assicurazione, gestendo la propria agenzia.

Si considera fortunato per aver trasformato una passione in un lavoro e per aver trovato appagamento anche nella sua attuale carriera, cercando di costruire un team di lavoro “come uno spogliatoio”.
Un Legame Indissolubile con la Città
Sinagra ha ribadito il suo “bellissimo ricordo di Castellammare” anche al di fuori del campo, parlando della gente conosciuta e del legame stretto con i tifosi.Ha vissuto all’Hotel dei Congressi e ha ricordato come l’esperienza nella città lo abbia “fatto crescere come ragazzo come giocatore”, essendo stata la sua prima esperienza da professionista dopo la Primavera della Sampdoria.

Infine, ha espresso la speranza di poter tornare presto a Castellammare per assistere a una partita, magari anche con la sua Sampdoria.

Juve Stabia – Venezia: Varnier il baluardo difensivo che ha annullato l’ex bomber gialloblu Andrea Adorante

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In una serata vibrante allo stadio Romeo Menti, la Juve Stabia ha offerto una prestazione offensiva scintillante che avrebbe meritato i tre punti, ma si è scontrata con un Filip Stankovic in stato di grazia.Il portiere del Venezia ha eretto un muro, negando la gioia del gol alle Vespe.

Eppure, se l’attacco ha creato senza concretizzare, un altro reparto ha rasentato la perfezione: la difesa.E il leader indiscusso di questa retroguardia impenetrabile è stato Marco Varnier, autore di una partita sontuosa che lo candida a pilastro della stagione appena iniziata.

Il suo non era un compito qualunque.Dalle sue parti incrociava i tacchetti un avversario ben noto e temuto, quell’Andrea Adorante che solo pochi mesi fa faceva sognare i tifosi stabiesi e che, da ex idolo del pubblico, è tornato a Castellammare con la maglia del Venezia, accolto dagli applausi.

Neutralizzare un attaccante del suo calibro non è impresa da poco ma Varnier lo ha fatto con una maestria e una tranquillità da veterano.Grazie a una lettura impeccabile delle situazioni di gioco il difensore centrale ha disinnescato il pericolo numero uno.

Ha anticipato sistematicamente i movimenti di Adorante, ha sigillato ogni linea di passaggio e lo ha costretto a giocare quasi sempre spalle alla porta, privandolo di qualsiasi spunto potenzialmente letale.Il duello tra i due è stato uno dei più avvincenti del match, e a vincerlo ai punti è stato senza dubbio il difensore gialloblù.

Ma la prestazione di Varnier è andata ben oltre il confronto individuale.Ha agito da vero e proprio faro per i compagni di reparto, guidando la linea difensiva con ordini precisi e leadership.

La sua sicurezza ha permesso alla Juve Stabia di mantenere la difesa alta e di applicare con coraggio il pressing aggressivo richiesto da mister Ignazio Abate, che a fine gara ha lodato la solidità della sua squadra.Un’organizzazione tattica che ha mostrato maturità e intelligenza.

Nella passata stagione, pur avendo dimostrato le sue indubbie qualità, il rendimento di Varnier era stato a tratti condizionato da qualche problema fisico che ne aveva minato la continuità.La prestazione monumentale contro il Venezia, però, suggerisce che il difensore ha ritrovato la piena consapevolezza dei propri mezzi e quella costanza che può fare la differenza.

L’esordio stagionale della Juve Stabia lascia ben sperare.La solidità difensiva, unita a una manovra offensiva capace di creare numerose occasioni da gol, è il segnale più incoraggiante.

Se l’attacco troverà la via della rete e la difesa manterrà questo livello di concentrazione e solidità, questa squadra potrà togliersi grandi soddisfazioni.E in questo progetto, l’uomo che ha spento Adorante, Marco Varnier, si è già preso il ruolo di pilastro su cui costruire i successi futuri.

Juve Stabia – Venezia, Stankovic è stato un muro invalicabile: Gli ospiti strappano un punto d’oro al Menti

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Non chiamatelo pareggio a reti inviolate, perché il campo ha raccontato una storia ben diversa.Il big match del “Romeo Menti” tra Juve Stabia e Venezia, valido per la seconda giornata di Serie BKT, si è concluso sullo 0-0, ma il risultato non rende giustizia a una prestazione scintillante delle “Vespe”, che avrebbero meritato ben altra sorte.

La squadra di Ignazio Abate ha dominato per lunghi tratti, creando occasioni a ripetizione e mettendo alle corde un Venezia salvato solo dal proprio portiere, un autentico baluardo insuperabile che ha negato la gioia del gol ai padroni di casa.Il protagonista indiscusso della serata, infatti, non può che essere Filip Stankovic, portiere del Venezia.

L’estremo difensore serbo è stato l’autentico migliore in campo, erigendo un muro quasi invalicabile e neutralizzando ogni tentativo dei gialloblù.In almeno quattro occasioni, con parate di altissimo livello, ha negato il gol a una Juve Stabia arrembante, in particolare sugli assalti di Carissoni, Burnete e un doppio, clamoroso intervento su Piscopo nel finale, dimostrando riflessi felini e un senso della posizione impeccabile.

Il suo nome è stato sulla bocca di tutti, dal pubblico ai giocatori avversari, per aver salvato il risultato e aver permesso al Venezia di portare a casa un punto insperato, soprattutto dopo aver giocato in inferiorità numerica per quasi un’ora di gioco a causa dell’espulsione di Yeboah al 37′ del primo tempo.La Juve Stabia, dal canto suo, può e deve uscire a testa alta.

Le “Vespe” hanno interpretato la partita con la giusta mentalità, dimostrando di aver assimilato alla perfezione i dettami di mister Abate.Un approccio aggressivo, un pressing asfissiante e una manovra fluida hanno messo in grande difficoltà gli ospiti, incapaci di uscire dalla propria metà campo per larghi tratti della gara.

La squadra ha creato, ha spinto, ha lottato su ogni pallone, ma ha dovuto fare i conti con un avversario che, seppur in difficoltà, ha saputo aggrapparsi all’eccezionale prestazione del suo portiere.Il rammarico è grande, come sottolineato nel post-partita da un “arrabbiato” Abate che ha parlato di “due punti persi”.

La prestazione è stata superiore a quella dell’avversario.Una Juve Stabia bella e combattiva, che ha dimostrato carattere e qualità, ma a cui è mancato quel pizzico di fortuna e cinismo sotto porta per sbloccare il risultato.

Il fischio finale ha lasciato l’amaro in bocca, ma anche la consapevolezza di aver affrontato una squadra di alto livello con la mentalità giusta.Il punto conquistato è un’iniezione di fiducia, ma i tre punti sarebbero stati il premio più giusto per l’impegno e la generosità dimostrati in campo.

Nonostante il risultato, la serata del “Menti” è stata un successo per la Juve Stabia.La squadra ha mostrato un’identità precisa e un potenziale enorme.

Ora l’obiettivo è ripartire da questa prestazione, limando i dettagli e trovando la via del gol, per trasformare le “quasi vittorie” in successi concreti.La strada è quella giusta e la sensazione è che questa squadra, con un pizzico di fortuna in più, possa togliersi grandi soddisfazioni.

La proposta Leghista sul TFR, come integrazione alla pensione dei lavoratori, apre un acceso dibattito

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Sono giorni, che la proposta del Sottosegretario Leghista Claudio Durigon, ha creato un balzello di discussioni senza sosta.La proposta prevede di utilizzare il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), come una rendita mensile, al fine di permettere ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente a 64 anni.Questa possibilità sarebbe concessa, su base volontaria, ai lavoratori che hanno 25 anni di contributi, sia che gli stessi fanno parte del sistema misto, sia che gli stessi fanno parte del sistema contributivo.Tale procedura non riguarderebbe tutte le aziende, ma bensì solo quelle con più di 50 dipendenti.

La misura, prevede che il TFR sia un’integrazione all’assegno di pensione, che secondo i calcoli sarebbe più di tre volte la soglia minima della pensione sociale e quindi l’assegno ai lavoratori si aggira intorno alle 1600 euro mensili e la tassazione sarebbe simile ai fondi pensione.Secondo il sottosegretario Durigon tale assegno non sarebbe un esborso aggiuntivo per l’Istituto di Previdenza Nazionale.Naturalmente tale proposta ha suscitato, critiche da tutto il mondo del lavoro, tipo i sindacati e dalle forze politiche di opposizione.In Particolare, l’Europarlamentare   Pasquale Tridico, attualmente Candidato Presidente per la Regione Calabria per il M5S ed ex Presidente dell’INPS, ha fatto un attacco molto duro e dettagliato, forte della sua preparazione Economica e per l’esperienza di Presidente dell’INPS.

Infatti in una trasmissione politica L’ex Presidente dell’INPS, ha dichiarato: Questa proposta di Durigon di anticipare il TFR, per pagare la propria pensione, è come se ricorressi ad un mutuo o un prestito in banca, per pagarmi il pezzo di pensione che mi manca.L’integrazione alla pensione invece la prendo dal mio TFR, ricordando che lo stesso è un Salario Differito, cioè un diritto che un lavoratore ha già conquistato, sul posto di lavoro e non lo devo utilizzare per andare in pensione”. La replica del conduttore è stata precisa “E’ su base volontaria”, a questa esclamazione, Tridico risponde politicamente e in modo lapidario dicendo che: “Con questa proposta non ci sarà un’uscita per i lavoratori, perché è una scelta che ti fa diventare più povero, per cui non sceglieranno questa soluzione.Questa proposta impedirà l’uscita dal mondo del lavoro.Queste soluzioni sono possibili, se le avevi annunciate in campagna elettorale” rimarcando che questo Governo anni fa aveva parlato di quota 41 e di abolizione della Legge Fornero, che sono rimaste solo delle promesse.

In conclusione possiamo affermare che, il dibattito politico è aperto ed è incandescente, considerando anche le Elezioni Regionali di questi mesi avvenire.

Juve Stabia, Zuccon – bis: Un ritorno a sorpresa del centrocampista che accende la curiosità dei tifosi

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Il calciomercato estivo, spesso teatro di trattative estenuanti e annunci roboanti, ha riservato alla Juve Stabia un colpo a sorpresa che sa di ritorno al futuro: Federico Zuccon è di nuovo un calciatore delle Vespe.Il giovane centrocampista, di proprietà dell’Atalanta, torna a Castellammare con la formula del prestito fino al 30 giugno 2026, dopo una prima, breve esperienza nella passata stagione.

Una notizia che ha riacceso l’entusiasmo di una tifoseria che si appresta a vivere una nuova stagione e che, al contempo, ha generato un’ondata di curiosità e interrogativi.Il ritorno di un “ex” è sempre una storia affascinante, un intreccio di ricordi, aspettative e, talvolta, di conti in sospeso.

E Zuccon, con le sue stesse parole, ha fatto intendere di avere un “qualcosa di irrisolto a Castellammare”.Nella prima metà della stagione 2024/2025, il centrocampista classe 2003 aveva collezionato appena sette presenze, senza riuscire a imporsi nelle gerarchie dell’allora tecnico Guido Pagliuca, che nel cuore del centrocampo gli preferiva uomini come Buglio, Leone e Pierobon.

Una parentesi breve, forse troppo per un giocatore dal potenziale indiscusso, capace di abbinare interdizione e visione di gioco.Il successivo passaggio alla Salernitana a gennaio, dove ha trovato maggiore continuità con 11 presenze, sembra avergli fornito quella consapevolezza e quell’esperienza necessarie per affrontare una nuova sfida in maglia gialloblù.

Nuova Guida, Nuove Prospettive: Il Ruolo di Zuccon nello Scacchiere di Abate

L’arrivo di Ignazio Abate sulla panchina della Juve Stabia rappresenta una variabile fondamentale per il secondo capitolo stabiese di Zuccon.

Il nuovo tecnico, reduce da esperienze significative, predilige un calcio propositivo, che fa della costruzione dal basso e del pressing intenso i suoi cardini.In questo scacchiere tattico, Zuccon potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista come uno dei due mediani, dove le sue capacità di rottura e di primo costruttore di gioco potrebbero essere esaltate.

La sua duttilità gli permetterebbe, inoltre, di agire anche in una linea a tre, garantendo equilibrio e dinamismo.Sarà fondamentale per il giovane centrocampista entrare in sintonia con i dettami tattici di Abate per trasformare il potenziale inespresso in prestazioni convincenti.

Storie di Ritorni: Tra Glorie e Incognite

La storia recente della Juve Stabia è costellata di ritorni più o meno fortunati, un elemento che alimenta ulteriormente la curiosità dei tifosi.

Il paragone sorge spontaneo con le vicende di altri beniamini tornati a vestire la casacca gialloblù.Si pensa a Adriano Mezavilla, tornato e diventato un’autentica bandiera, protagonista indiscusso di momenti storici per il club.

O al portiere Danilo Russo, riaccolto con favore dalla piazza.Ma non mancano esempi di ritorni che non hanno mantenuto le attese, come quello di Denis Tonucci, il cui secondo percorso a Castellammare è stato condizionato da problemi fisici, o di Tommaso Ceccarelli.

Ogni ritorno racconta una storia a sé, un unicum di motivazioni personali, contesti tecnici e aspettative ambientali.Quella di Federico Zuccon si inserisce in questo solco, con la particolarità di un calciatore giovane, desideroso di riscattare una prima esperienza opaca e di dimostrare il proprio valore in una piazza esigente ma capace di grandi passioni.

I tifosi, inizialmente spiazzati da un “non botto” di mercato sul gong, ora osservano con attenzione, pronti a capire se questo matrimonio-bis sarà un successo duraturo o una semplice replica di un copione già visto.La palla, ora, passa al campo e ai piedi di Federico Zuccon, chiamato a scrivere un finale diverso per la sua storia con le Vespe.

Esplosione in un appartamento a Meta di Sorrento, due morti

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02 settembre 2025 | 09.48

LETTURA: 1 minuti

Due morti per una forte esplosione in un’abitazione a Meta di Sorrento. I carabinieri della compagnia di Sorrento e della stazione di Piano di Sorrento sono intervenuti in via Cristoforo Colombo. Da una prima sommaria ricostruzione, ancora da verificare, pare che poco prima per una probabile fuga di gas è esplosa un’abitazione con all’interno due persone anziane di 81 e 83 anni. L’incendio ha interessato altre due abitazioni vicine, senza provocare gravi danni. Gli anziani – un uomo e una donna conviventi – sono deceduti. Carabinieri e vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area. Accertamenti in corso coordinati dalla procura di Torre Annunziata.

Fonte AdnKronos

Napoli, esplosione in un appartamento a Meta di Sorrento: 2 morti

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02 settembre 2025 | 09.48

LETTURA: 1 minuti

Due morti per una forte esplosione in un’abitazione a Meta di Sorrento. I carabinieri della compagnia di Sorrento e della stazione di Piano di Sorrento sono intervenuti in via Cristoforo Colombo. Da una prima sommaria ricostruzione, ancora da verificare, pare che poco prima per una probabile fuga di gas è esplosa un’abitazione con all’interno due persone anziane di 81 e 83 anni. L’incendio ha interessato altre due abitazioni vicine, senza provocare gravi danni. Gli anziani – un uomo e una donna conviventi – sono deceduti. Carabinieri e vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’area. Accertamenti in corso coordinati dalla procura di Torre Annunziata.

Fonte AdnKronos

Recensione del libro “Il Silenzio delle Rondini” di Marco De Franchi

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Marco De Franchi ci consegna con “Il silenzio delle rondini” (Longanesi 2025) un’opera che afferra il lettore fin dalla prima pagina e lo trascina in una spirale di suspense e introspezione. Al centro di questa narrazione intensa troviamo la brillante e tormentata Valentina Medici, la cui sensibilità è la chiave per decifrare l’oscurità che la circonda. Il romanzo non è solo un thriller ad alta tensione, ma anche un viaggio nel dolore profondo, quello che scava un sentiero nella psiche e che lei, più di chiunque altro, sembra comprendere. De Franchi utilizza un linguaggio affilato e scene di grande impatto per tessere una trama in cui il passato sanguinoso e un presente enigmatico convergono, portando Valentina verso un epilogo inimmaginabile.

E’ un flebile rumore, qualcosa che sposta l’aria per poi far apparire insieme, tutti, quei gabbiani che si scaraventano su uno stormo di rondini che in silenzio, troppo silenzio accettano il loro tragico destino.

Una visione ricorrente, un sogno forse, sicuramente qualcosa a cui non si può restare indifferenti, almeno non possono esserlo una mente e una sensibilità come quelle di Valentina Medici.

Forse è perché lei conosce quel silenzioso e straziante dolore fisico, ma anche quel morir3 dentro, quel sentiero oscuro che viene scavato nell’animo come un tunnel senza uscita, dopo aver conosciuto la forza inesorabile di certi traumi.

“Ci sarà molto sangue” una frase ricorrente di chi sa, di chi è stato cresciuto sapendo questo da sempre.

Ora tocca a Valentina rimboccarsi le maniche e scoprirlo o riscoprirlo fino ad arrivare ad un epilogo inimmaginabile .

Ho amato la velocità con cui la suspense cresce ad ogni scena che si sussegue all’altra proprio come se fossero in volo su una storia che non lascia spazio a molte considerazioni.

Perché ogni scena viene vissuta con grande intensità che solo una vera capacità di tracciare le storie permette di fare.

Juve Stabia, Ufficiale: Federico Zuccon torna a Castellammare per rinforzare il centrocampo delle Vespe

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La Juve Stabia ha ufficializzato un altro acquisto di mercato a centrocampo, assicurandosi il ritorno del talentuoso Federico Zuccon.La società gialloblù ha comunicato di aver raggiunto un accordo con l’Atalanta Bergamasca Calcio per l’acquisizione, a titolo temporaneo, delle prestazioni sportive del calciatore.

Zuccon si trasferisce alla Juve Stabia con la formula del prestito secco e vestirà la maglia delle Vespe fino al 30 giugno 2026, legandosi al club per le prossime due stagioni.Nato a Genova il 1° aprile 2003, Federico è un prodotto del prestigioso settore giovanile dell’Atalanta.

La sua carriera tra i professionisti ha visto una tappa fondamentale a Lecco, dove si è messo in luce totalizzando 40 presenze e diventando uno dei protagonisti della storica promozione in Serie B, ottenuta vincendo i play-off di Serie C nella stagione 2022/23.L’annata successiva, 2023/24, lo ha visto confrontarsi con il campionato cadetto tra le fila del Cosenza, squadra con cui ha collezionato 30 presenze, dimostrando qualità e continuità di rendimento.

Per il centrocampista si tratta di un ritorno a Castellammare di Stabia.Aveva infatti iniziato la stagione 2024/25 proprio con la maglia gialloblù, disputando 7 partite prima di trasferirsi durante la sessione invernale di mercato alla Salernitana, con cui ha giocato altre 11 partite.

Un’esperienza breve ma che ha lasciato un segno, tanto da motivare il suo ritorno.Subito dopo la firma del contratto, un entusiasta Federico Zuccon ha rilasciato le sue prime dichiarazioni: “Sentivo di avere qualcosa di irrisolto a Castellammare con la società e con i tifosi, sono contento di essere tornato.

Adesso bisogna solo lavorare, sono al completo servizio del Mister e dei miei compagni”.Con questo innesto, la Juve Stabia si assicura un centrocampista giovane ma già esperto, pronto a dare il suo contributo per il raggiungimento degli obiettivi stagionali.

Juve Stabia, ai saluti anche D’Amore: il difensore va in prestito alla Triestina

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La Juve Stabia ha reso noto il trasferimento a titolo temporaneo del difensore Francesco D’Amore all’Unione Sportiva Triestina 1908.L’operazione è stata ufficializzata nella giornata di oggi, segnando un nuovo capitolo nella carriera del giovane calciatore.

Arrivato a Castellammare di Stabia nell’estate del 2023, D’Amore ha avuto modo di vestire la maglia gialloblù in diverse occasioni.Durante la sua esperienza con la Juve Stabia, ha collezionato 3 presenze nel campionato di Serie C (girone C), 3 presenze e 1 rete in Coppa Italia Serie C e 1 presenza nella Supercoppa di Serie C.

Nel corso della scorsa stagione, il difensore ha maturato ulteriore esperienza attraverso due prestiti.Ha giocato con il Legnago Salus, scendendo in campo per 13 partite nel girone B di Serie C e 1 gara in Coppa Italia Serie C.

Successivamente, a gennaio, si è trasferito all’Ascoli, dove ha collezionato 10 presenze nello stesso girone.La società campana ha voluto esprimere la sua gratitudine a Francesco D’Amore per l’impegno e la professionalità dimostrati durante il suo periodo a Castellammare, augurandogli il meglio per il suo futuro professionale.

Il trasferimento alla Triestina rappresenta per D’Amore una nuova opportunità per mettersi in mostra e contribuire alla causa della sua nuova squadra.

Juve Stabia, ufficiale: Alessandro Louati saluta le Vespe e va in prestito alla Triestina

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La Juve Stabia ha ufficialmente comunicato la cessione a titolo temporaneo del centrocampista Alessandro Louati all’Unione Sportiva Triestina 1908.Il passaggio si concretizza in vista della prossima stagione, con il giocatore che si sposterà in prestito per maturare ulteriore esperienza.

Louati, arrivato a Castellammare di Stabia durante la sessione invernale di calciomercato 2024/25, ha vestito la maglia delle Vespe in 6 occasioni tra il campionato di Serie BKT e i successivi playoff.Nonostante il breve periodo, il calciatore ha dimostrato impegno e professionalità, contribuendo al percorso della squadra.

La società stabiese ha voluto ringraziare sentitamente il centrocampista per la dedizione e l’attaccamento ai colori gialloblù, augurandogli il meglio per il futuro della sua carriera.La sua avventura con la Juve Stabia si ferma momentaneamente, ma il club gli ha augurato di poter raggiungere grandi successi con la sua nuova maglia.

Juve Stabia, Ufficiale: Aaron Ciammaglichella è un nuovo calciatore delle Vespe

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La Juve Stabia è lieta di comunicare di aver raggiunto un accordo con il Torino Football Club per l’acquisizione, a titolo temporaneo (prestito secco), delle prestazioni sportive del centrocampista Aaron Ciammaglichella.Il calciatore vestirà la maglia gialloblù fino al 30 giugno 2026.

Nato a Torino il 26 gennaio 2005, Aaron è un talentuoso prodotto del settore giovanile del Torino, dove ha completato l’intera trafila fino a raggiungere il traguardo dell’esordio in Serie A.Il suo debutto nella massima serie è avvenuto il 25 agosto 2024, nella prestigiosa sfida contro l’Atalanta, a coronamento di un percorso di crescita costante in maglia granata.

Nel campionato Primavera 1, Ciammaglichella si è affermato come uno dei protagonisti indiscussi della formazione giovanile del Torino.Dalla stagione 2020/21 fino a gennaio 2025, ha collezionato ben 81 presenze, impreziosite da 14 reti e 10 assist, dimostrando qualità tecniche e visione di gioco sopra la media.

Durante la sessione invernale del mercato della stagione 2024/25, il giovane centrocampista si è trasferito alla Ternana, nel girone B della Serie C.Con la maglia delle Fere ha avuto modo di confrontarsi con il calcio professionistico, totalizzando 7 presenze e mettendo a segno il suo primo gol tra i “grandi”.

Il valore di Ciammaglichella è riconosciuto anche a livello nazionale, essendo attualmente nel giro della nazionale italiana Under 20, con cui ha già dimostrato le sue capacità.All’arrivo a Castellammare di Stabia, Aaron ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da calciatore della Juve Stabia: “Sono molto felice di arrivare a Castellammare e iniziare questa nuova avventura.

Ringrazio la società per aver creduto in me, sono molto felice di incontrare il mister Abate nuovamente.Non vedo l’ora di scendere in campo al Menti davanti ai nostri tifosi.

Forza Vespe!”

L’arrivo di Ciammaglichella rappresenta un innesto di grande prospettiva per la mediana della Juve Stabia, che si assicura un calciatore di talento, motivato e pronto a mettersi in gioco per la causa gialloblù.

Inquinamento a Torre Annunziata: La protesta si allarga, il Senatore Mazzella chiede controlli a tappeto

Quella che era iniziata come la legittima protesta di un gruppo di condomini di Via San Fermo, stanchi di sentirsi “cittadini di serie B”, si è trasformata in una mobilitazione che abbraccia l’intera città di Torre Annunziata.La preoccupazione per la qualità dell’aria e l’impatto delle emissioni industriali ha superato i confini del quartiere, diventando una questione prioritaria per la salute pubblica e la tutela dell’ambiente.L’eco delle proteste, amplificata da video e segnalazioni sui social network, è arrivata fino a Roma, spingendo il Senatore Orfeo Mazzella a un intervento formale e durissimo.Nelle ultime ore, il Vicepresidente della decima Commissione Permanente (Sanità e Lavoro) ha inviato una richiesta ufficiale alle Autorità Competenti in materia ambientale e sanitaria, sollecitando “controlli approfonditi e verifiche ispettive sulle attività delle ditte a Torre Annunziata, con particolare attenzione alle emissioni inquinanti, ai fumi, alle autorizzazioni e alle condizioni di sicurezza”.

Dall’Incontro con il Sindaco all’Intervento del Senato

Tutto è cominciato alcuni giorni fa, con l’incontro tra il primo cittadino di Torre Annunziata e una delegazione di residenti della zona di Via San Fermo.

I cittadini lamentavano una situazione insostenibile, legata a fumi e odori molesti, chiedendo interventi concreti.Ora, la questione si è allargata, con un focus particolare sull’area industriale di Rovigliano, dove operano aziende specializzate nella produzione di conglomerato bituminoso.Le “forti esalazioni odorigene” segnalate dai cittadini sono al centro della missiva del Senatore Mazzella, che ha deciso di farsi portavoce del malcontento e della preoccupazione diffusa.

La Richiesta di Mazzella: Controlli a 360 Gradi

Il documento inviato dal Senatore è una richiesta dettagliata e tecnicamente precisa, che non lascia spazio a interpretazioni.Si chiede un intervento “immediato e strutturato” per verificare ogni aspetto delle attività industriali presenti sul territorio.

I punti chiave della richiesta includono:

  1. Verifica delle Autorizzazioni: Un controllo capillare sul possesso e la conformità delle Autorizzazioni Uniche Ambientali (AUA), per accertare che le aziende operino nel pieno rispetto delle prescrizioni.
  2. Analisi delle Emissioni: Ispezioni con prelievi diretti dai camini e analisi di laboratorio per misurare la concentrazione di inquinanti come polveri, ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx), monossido di carbonio (CO) e composti organici volatili (VOC).
  3. Controllo degli Odori (Olfattometria): Data la natura delle segnalazioni, si sollecitano specifiche analisi olfattometriche, secondo le normative UNI-EN 3725, anche con il coinvolgimento di “valutatori umani qualificati” per misurare frequenza e intensità delle emissioni odorigene.
  4. Trasparenza e Monitoraggio in Tempo Reale: L’installazione di centraline di monitoraggio continuo e la pubblicazione periodica dei dati, per garantire che la popolazione sia costantemente informata sulla qualità dell’aria che respira.
  5. Sicurezza sul Lavoro: Ispezioni per verificare il rispetto delle norme di sicurezza per i lavoratori (D.Lgs. 81/08) e l’adozione di tutte le misure di protezione necessarie.

Tolleranza Zero per le Irregolarità

Il Senatore Mazzella è stato chiaro sulle conseguenze di eventuali inadempienze: “Qualora si fosse in presenza di irregolarità o di superamenti dei limiti di legge, siano adottati immediati provvedimenti di sospensione delle attività, sanzioni amministrative e obblighi di bonifica”.La richiesta si conclude con un appello a un’azione coordinata e trasparente da parte delle autorità, affinché si possa porre fine a una situazione che i residenti definiscono “ormai diventata insostenibile”.La città di Torre Annunziata attende ora risposte concrete, sperando che questo intervento possa finalmente portare chiarezza e, soprattutto, soluzioni per tutelare la salute dei cittadini e l’integrità del territorio.La palla passa ora ad ARPAC, ASL e agli altri enti preposti, chiamati a un’azione non più differibile.

L’eredità del silenzio: recensione de “L’estate che ho ucciso mio nonno”

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Cosa accade all’equilibrio di una famiglia quando il passato torna a sedersi prepotentemente a capotavola? Nel romanzo ‘L’estate che ho ucciso mio nonno’ (Bollati Boringhieri, 2025), Giulia Lombezzi ci trascina nella vita di Alice, un’adolescente di sedici anni costretta a vedere il proprio mondo stravolto dall’arrivo del nonno Andrea, convalescente e ingombrante.

Non è solo una questione di spazi fisici invasi, ma di un’invasione emotiva che colpisce in particolare Marta, la madre di Alice. Attraverso gli occhi sarcastici e fragili della protagonista, assistiamo a una trasformazione silenziosa ma devastante: mentre la madre si spegne, rifiutando il cibo e la propria voce, Alice cerca disperatamente di riempire quei vuoti, ingurgitando parole e insofferenza. Un romanzo potente che scava nelle dinamiche del patriarcato e nella ruggine dei rapporti irrisolti, dimostrando come a volte, per salvare il proprio futuro, sia necessario affrontare i fantasmi di chi ci ha preceduto.

Alice è adolescente e ama la sua famiglia più di ogni altra cosa, in particolare sua madre che si ritrova la vita stravolta quando deve accogliere nella loro casa suo padre Andrea, nonno di Alice, convalescente dopo un’operazione all’anca
(ed è inutile essere ipocriti, la vita viene stravolta quando ci si deve occupare di qualcuno a tempo pieno dedicandogli totalmente la tua esistenza)

Da subito, Alice osserva cambiamenti in sua madre.
Marta, sua madre, non ha mai amato mangiare più di tanto, ma questa volta è diverso, questa volta c’è Alice che guarda cosa sta accadendo e c’è decisamente qualcosa che non va.

Una sofferenza, o meglio un’insofferenza a qualcosa per la quale Alice non riesce a trovare spiegazione, o meglio non riesce a vederla da subito
Sarà il passato che arriverà ad aiutarla, la ricerca dell’origine di quel qualcosa, che va oltre lo sguardo assente di sua madre e le sue poche parole perché a sormontarle sono quelle di Andrea, un uomo, suo nonno che nei suoi discorsi e nei modi di certo non fa sconti.
Alice ingurgita quelle parole e quell’insofferenza come quel cibo che la aiuta a riempire il vuoto che ha dentro

Un romanzo che è l’immagine chiara, netta, e senza filtro del mal3 che può fare ad un adolescente un passato che pesa tanto sulla vita di sua madre, asservita totalmente alla sua famiglia d’origine, specchio dell’espressione più forte del patriarcato.

Ho amato il sarcasmo di cui si dipingono le parole di Alice, voce narrante di tutto il romanzo, che lotta con tutto il coraggio e nello stesso tempo la fragilità di una ragazza di 16 anni che vuole salvare il suo futuro dalla ruggine che può lasciare l’acqua stagnante su ciò che non è mai stato risolto nel proprio passato.

Ogni singola pagina è un viaggio nelle emozioni e nei comportamenti di generazioni a confronto ed è forse proprio questo uno degli elementi che più di tutti mi ha tenuto incollata a questo meraviglioso romanzo.01

Juve Stabia, Ufficiale: Omar Correia è un nuovo centrocampista delle Vespe

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L’attesa è finita e ora è ufficiale: Omar Correia è un nuovo calciatore della Juve Stabia. Dopo giorni di indiscrezioni, è arrivato il comunicato stampa della società a confermare l’acquisizione a titolo definitivo del centrocampista dall’Unione Sportiva Triestina Calcio 1918.Un colpo importante per la mediana delle Vespe, che si assicurano un calciatore di fisico e personalità.

Correia ha siglato un accordo che lo legherà al club gialloblù per le prossime tre stagioni, con scadenza fissata al 30 giugno 2028.

La carriera di Correia

Nato a Évreux, in Francia, il 10 aprile 2000, Omar Correia è un centrocampista moderno, capace di abbinare quantità e qualità.La sua formazione calcistica è avvenuta nel prestigioso settore giovanile del Le Havre.

Il suo percorso è poi proseguito con la maglia del Paris Saint-Germain B nella stagione 2021/22, dove ha collezionato 21 presenze e messo a segno 3 reti nel campionato National 3.Nel 2022, il grande salto nel calcio professionistico con il trasferimento in Slovenia, al Koper.

Con la squadra slovena ha disputato 30 partite nella massima serie (Prva Liga), segnando 2 gol, e ha avuto modo di maturare esperienza anche a livello europeo, con una presenza nelle qualificazioni alla UEFA Conference League, oltre a 3 presenze nella coppa nazionale.L’avventura italiana inizia nella stagione 2023/24 con la Triestina.

Con il club alabardato si è imposto come uno dei centrocampisti più interessanti della Serie C, totalizzando in due anni ben 78 presenze, condite da 3 reti e 7 assist in tutte le competizioni.

Le prime parole in gialloblù

Visibilmente soddisfatto dopo la firma, il neo acquisto Omar Correia ha dichiarato: “Sono molto contento di essere arrivato a Castellammare, ringrazio i tifosi per i messaggi e il calore con cui mi hanno accolto.Non vedo l’ora di giocare al Menti, forza Juve Stabia”.

Entusiasmo condiviso anche dal direttore sportivo Matteo Lovisa, che ha sottolineato l’importanza strategica dell’operazione: “Siamo contenti di aver portato a Castellammare un atleta che abbiamo cercato e voluto, ci darà personalità e fisicità.La trattativa non è stata semplice ma dopo averci lavorato per mesi siamo contenti di averlo con noi.

Ringrazio la proprietà per la buona riuscita dell’operazione”.Con l’arrivo di Correia, la Juve Stabia aggiunge un tassello fondamentale al proprio centrocampo, in vista di un prosieguo di stagione che si preannuncia impegnativa e ricca di ambizioni.

Juve Stabia, Davide Buglio ceduto al Catanzaro: Addio ad un eroe delle ultime due stagioni da record

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Davide Buglio, uno dei pilastri del centrocampo della Juve Stabia nell’entusiasmante stagione della promozione in Serie B e dei record in cadetteria (quinto posto e playoff promozione), lascia le Vespe per trasferirsi all’Unione Sportiva Catanzaro.La formula è quella della cessione a titolo temporaneo con opzione di riscatto, come annunciato in un comunicato stampa dalla società stabiese.

Arrivato a Castellammare di Stabia nell’estate del 2023, Buglio si è immediatamente imposto come un elemento cardine nello scacchiere tattico della squadra.Nel corso del suo biennio in maglia gialloblù, ha dimostrato grande professionalità, dedizione e un forte attaccamento ai colori sociali, diventando uno dei beniamini della tifoseria.

Nella stagione 2023/24, conclusasi con la trionfale promozione in Serie B, il centrocampista ha collezionato 35 presenze e fornito 6 assist vincenti ai compagni, a cui si aggiungono 2 apparizioni e una rete nella Supercoppa di Serie C.Anche nella passata stagione, le sue prestazioni sono state di alto livello, con un totale di 31 presenze e 2.336 minuti giocati, impreziositi da un assist.

La società della Juve Stabia, nel comunicato ufficiale, ha voluto “ringraziare Davide per la professionalità, la dedizione e l’attaccamento alla maglia dimostrati durante il suo biennio in gialloblù, augurandogli le migliori fortune per il prosieguo della carriera”.Con il suo passaggio al Catanzaro, Buglio si appresta a vivere una nuova avventura professionale, lasciando a Castellammare di Stabia il ricordo di un giocatore fondamentale nella cavalcata che ha riportato le Vespe nel campionato cadetto.

I tifosi gialloblù, che ne hanno apprezzato le qualità tecniche e umane, seguiranno con interesse il suo percorso in Calabria.

Juve Stabia, dopo aver raggiunto quota 1836 è stata prorogata la campagna abbonamenti: Dove Ti Potrò Baciare

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La passione non si placa, anzi cresce.La Juve Stabia ha annunciato la proroga della campagna abbonamenti “Dove ti potrò Baciare”, in risposta al grande entusiasmo della tifoseria per questo secondo anno consecutivo di Serie B.La società ha comunicato che, raggiunto l’importante traguardo di 1836 tessere sottoscritte, ha deciso di offrire ai tifosi ancora qualche giorno per assicurarsi un posto al Menti per la stagione 2024/2025.La nuova scadenza è fissata per mercoledì 10 settembre alle ore 19:00.Un segnale forte da parte della piazza stabiese, che sta rispondendo con calore e fiducia alla chiamata del club dopo la trionfale cavalcata dello scorso anno nel campionato cadetto.Il nome stesso della campagna, “Dove ti potrò Baciare”, evoca un legame profondo e viscerale tra la squadra e i suoi sostenitori, un invito a tornare a vivere le emozioni dello stadio, la casa della passione gialloblù.Gli abbonamenti potranno essere acquistati esclusivamente presso lo Store ufficiale della Juve Stabia, sito in Corso Garibaldi, 24.Una scelta che mira a mantenere un contatto diretto con i tifosi, centro del progetto sportivo della società.

Dettaglio Prezzi e Settori

I prezzi, rimasti invariati, offrono diverse opzioni per tutte le tipologie di tifosi, con riduzioni speciali per donne, over 65 e under 12, a testimonianza della volontà del club di rendere lo stadio un luogo per tutti.

  • Curva San Marco: Intero € 250,00 – Ridotto Donna/Over 65 € 210,00 – Ridotto U12 € 100,00
  • Tribuna Varano (Distinti): Intero € 310,00 – Ridotto Donna/Over 65 € 260,00 – Ridotto U12 € 130,00
  • Tribuna Quisisana (Scoperta): Intero € 370,00 – Ridotto Donna/Over 65 € 320,00 – Ridotto U12 € 170,00
  • Tribuna Monte Faito A-B (Coperta): Intero € 460,00 – Ridotto Donna/Over 65 € 410,00 – Ridotto U12 € 230,00
  • Vip Club: Intero € 1500,00 (non sono previste riduzioni)

Inoltre, per agevolare ulteriormente i sostenitori, sarà possibile rateizzare il costo dell’abbonamento.Al prezzo di ogni tessera andranno aggiunti € 5,00 di diritti di prevendita.L’abbonamento darà diritto all’accesso per 16 incontri casalinghi.La società, come da prassi, si riserva la facoltà di indire nel corso della stagione due “giornate gialloblù”, durante le quali gli abbonamenti non saranno validi.Questa proroga rappresenta un’ulteriore opportunità per i ritardatari di unirsi alla famiglia gialloblù e spingere le Vespe in un campionato che si preannuncia tanto difficile quanto affascinante.