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Under 14 Regionali, Mariano Keller-Juve Stabia 1-3: il tabellino del match

Il tabellino del match

Finisce 3-1 per le Vespette la gara del campionato Under 14 Regionali contro la Mariano Keller. Le Vespette sbloccano il match con Buzzo e raddoppiano con Parisi, prima del gol nella riprese dei padroni di casa, frutto di una sfortunata deviazione di un calciatore stabiese. Il 3-1 finale è di Maffei.

Così in campo:

MARIANO KELLER – Mazzei, Varriale, Raia, Corrado, Cirillo, Salierno, Capobianco, Beneduce, Guarino, Del Grande, Celentano. A disp. Apollo, Green, Musella, Morra, Sorace, Campoli. All. Cimmaruta

JUVE STABIA – Sacco, Santangelo, Parisi, Marino, Mari, D’Alterio, Alfano, Miele, Braucci, Buzzo, Vinciguerra. A disp. Nardiello, Esposito, Marcuccio, Criscio, Minasi, Lettera, Maffei.

Ciro Novellino, ufficio stampa settore giovanile Juve Stabia

Torre Annunziata, carabinieri aggrediti dopo essere intervenuti a sedare una lite

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I carabinieri erano intervenuti per sedare una lite tra un uomo e la sua compagna

Torre Annunziata, in via Porto è scattata una richiesta di intervento per i carabinieri, a causa di un lite in famiglia. Sembrerebbe che un 26enne di Boscoreale, già noto alle forze dell’ordine per reati di droga, stesse litigando in maniera animata con la sua compagna di 25 anni. I carabinieri giunti sul posto hanno riscontrato la presenza del giovane che in stato di agitazione stava inveendo contro la compagna. A quel punto, alla vista delle forze dell’ordine, il 26enne si è scagliato contro la donna ma è stato bloccato dai carabinieri: vi è stata una colluttazione a seguito della quale un brigadiere ha riportato distorsioni guaribili in 6 giorni.

Il ragazzo resosi responsabile di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, ora è ai domiciliari  in attesa di rito direttissimo. (Torresette)

 

Pozzuoli, incidente all’ingresso del tunnel: muore 25enne

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L’incidente è avvenuto all’ingresso del tunnel di Monte Corvara

Pozzuoli, questa mattina, intorno alle 11.00, è avvenuto un incidente mortale presso il tunnel di Monte Corvara, nei pressi del distributore di carburante. Un ragazzo di 25 anni di Monterusciello, ha purtroppo perso la vita: la Polizia Municipale, diretta dal comandante Silvia Mignone,  provvederà al riconoscimento della salma e ad avvisare la famiglia del giovane.

La dinamica dell’incidente non è ancora chiarissima, ma i vigili urbani sono già all’opera per cercare di ricostruire i fatti, per ora la certezza è che coinvolti nell’incidente sono state tre auto. Lo scontro ha causato anche diversi feriti trasportati all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli ma sui quali non si conosce ancora l’entità delle ferite riportate.

Per quanto riguarda la questione viabilità, il tunnel è stato momentaneamente chiuso per permettere i rilievi del caso e la messa in sicurezza dell’area ad opera dei vigili del fuoco. (Il Mattino)

Torre del Greco, 43enne di Ercolano muore dopo essere stata dimessa dall’ospedale

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Scatta l’inchiesta

Torre del Greco, Concetta De Vito, 43enne di Ercolano, è deceduta dopo 24ore da un’operazione, nella notte tra giovedì e venerdì, effettuata presso l’ospedale Maresca. La procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo: la donna si era recata mercoledì all’ospedale Maresca in seguito a forti dolori, visitata dal personale medico, Concetta è stata dimessa e mandata a casa con la prescrizione di farmaci da banco.

Come riportato dal giornale “Metropoli”, la magistratura vuole vederci chiaro, di conseguenza è scattata l’inchiesta. Per quanto riguarda l’accusa mossa contro il personale medico in servizio in quella circostanza, si tratta di omicidio colposo.

Castellammare, caos a via Nocera: gettano petardi dal treno contro la stazione [FOTO e VIDEO ViViCentro]

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Urla, petardi e schiamazzi contro la Juve Stabia

Castellammare di Stabia, momenti di caos a Via Nocera. Quella che avrebbe potuto essere una tranquilla domenica per i residenti della zona, si è trasformata in tutt’altro: proprio pochi minuti fa, da un convoglio diretto verso Sorrento, alcuni ragazzi hanno lanciato petardi dal treno, mentre quest’ultimo era in sosta presso la stazione di Via Nocera per permettere alle persone di salire a bordo. Questi, non hanno solo lanciato petardi contro la stazione, ma hanno anche intonato cori da stadio contro la Juve Stabia. Ricordiamo che oggi a Sorrento si terrà il match Sorrento – Savoia, e che con molta probabilità, questi ragazzi potrebbero essere tifosi del Savoia che in base a vecchi e arditi risentimenti contro la squadra stabiese ( ricordiamo i Play Off del 98-99 per l’accesso in serie B) , che quest’anno avrebbe cominciato un campionato da fuori classe, hanno urlato: “Juve Stabia Merda alè”.

Dalla stazione è partito subito l’avviso di non far partire il convoglio, in quanto erano state allertate le forze dell’ordine, ma il treno è partito comunque, anche per evitare disagi a chi, in questo contesto malato non centrava nulla. Con molta probabilità le forze dell’ordine saranno pronte ad accogliere i simpatici tifosi a Sorrento. Ecco cosa accade quando di uno sport bello come il calcio, se ne fa l’ideale sbagliato.

Foto e video di Antonio Gargiulo

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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Barano, Mister Di Meglio: “Siamo giovani però, cercheremo di salvarci”

QUI BARANO – Il commento del tecnico bianconero

Al termine della gara che il Barano ha perso contro il Real Forio per 2-0, l’allenatore della squadra bianconera, Gianni Di Meglio,è intervenuto ai nostri microfoni. Ecco le sue parole:

“ Purtroppo su’azione gol nostra in contropiede abbiamo preso gol incredibilmente è la partita è andata così. Barano padrone del campo nel primo tempo? I ragazzi giocano molto bene in questo periodo e sono molto contento. Con questa voglia noi cercheremo di salvarci. Impreparati sul primo gol? Si era una punizione a favore nostro con Pistone il quale il portiere ha fatto una grande parata. Sul rinvio c’è stato un mezzo fallo su Kikko Arcamone. Perché sulla stessa azione di ripartenza dopo pochi minuti con Cirelli,l’arbitro ci ha fischiato fallo contro. Se il Forio ha sfruttato gli spazi liberi? E’ normale, dopo il gol subito abbiamo cercato di pareggiare la partita ed è normale lasciare un po’ di spazio agli avversari. L’unica cosa e che non sono rammaricato perchè il campionato non finisce oggi. E’ vero siamo giovani però dobbiamo evitare di prendere espulsioni ridicole come oggi.  Abbiamo altre partite,già dalla settimana prossima in casa dell’Aversa dove sarà un altro scontro diretto. Non ci fasciamo la testa,perché comunque abbiamo giocato con altri squalificati ed infortunati. Oggi avevamo ragazzi che tutta la settimana hanno avuto la febbre e nessuno si è lamentato o altro. Le espulsioni dei due Arcamone? Sono cose in cui bisogna crescere. Dobbiamo dare alibi a loro di crescere e sanno dove hanno sbagliato e guardare in avanti. Cosa è mancato alla fine? Quel pizzico in più di fortuna,perché le occasioni sono state create con quattro rigori in movimento, bastava che ne entrava uno e vedevamo un’altra partita. Questa è la legge del calcio: gol mangiato,gol subito. Cosa ho detto all’arbitro per essere espulso?  Nulla proprio, ho solo chiesto perché non ha fischiato fallo sul gol che poi abbiamo preso.

A cura di Simone Vicidomini

Real Forio- Mister Di Meglio: “Sono contento del secondo tempo”

QUI REAL FORIO – Il commento del tecnico biancoverde

Le mie dimissioni? E’ inutile nascondere che un momento di scoramento da parte mia c’era stato. Dopo sei sconfitte consecutive ci sta,ma anche per un senso di responsabilità verso la mia società che ho a che fare con delle persone eccezionali che mi mettono in condizione di lavorare nel migliore dei modi possibili e mi hanno fatto sentire il loro calore e il loro apporto in ogni momento della stagione

Al termine della gara che il Real Forio ha vinto contro il Barano per 2-0, l’allenatore della squadra biancoverde,Isidoro Di Meglio, è intervenuto ai nostri microfoni. Ecco le sue parole:

“ Dispiace che sia andata così perché sia loro che noi siamo implicati nella corsa alla salvezza. Purtroppo in queste partite non si parla di Isidoro contro Gianni ma, Barano contro Real Forio. Oggi è andata bene a noi,vanno bene i tre punti e continuiamo ad andare avanti. Buon primo tempo del Barano però la partita ha avuto la svolta nella ripresa? Si, nel primo tempo il Barano ha fatto molto meglio di noi e meritava sicuramente qualcosa in più. Nel secondo tempo la mia squadra ha ritrovato un po’ il suo equilibrio. Siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco. Credo che sia stata una partita aperta ad ogni risultato. Noi però siamo stati bravi a farci trovare pronti sotto porta. La partita l’avevamo preparata così. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica perché non riuscivamo ad accorciare su di loro. Nel secondo tempo,quando abbiamo preso le giuste misure i ragazzi si sono sbloccati anche a livello psicologico perché riuscivano a giocare con più serenità,rispetto alla prima frazione di gioco. Lombardi? Si, è arrivato durante la settimana. E’ un ragazzo che ha dei colpi importanti che ha giocato sempre in queste categorie. Noi avevamo bisogno di un giocatore con delle caratteristiche diverse che potesse arricchire la qualità della rosa. Perché D’Errico e non Sollo? Io ho la fortuna di avere due ottimi portieri e di poter scegliere per cui durante la settimana ho visto D’Errico in po’ più pronto rispetto a Sollo ed ho fatto una scelta. Ringrazio la società che mi da la possibilità di scegliere,fino adesso si sono alternati e così sarà fino alla fine della stagione. Il derby,la partita della svolta dopo sei sconfitte ? Se sia la svolta o meno questo non lo so. Sicuramente noi dovevamo fare punti,per cui o con il Barano o qualsiasi altra squadra ci saremo trovata contro,l’importante era fare i tre punti. Sappiamo che per salvarci dovremmo lottare fino alla fine del campionato. Mi auguro di raggiungere l’obbiettivo prefissato alla trentesima giornata. Le mie dimissioni? E’ inutile nascondere che un momento di scoramento da parte mia c’era stato. Dopo sei sconfitte consecutive ci sta,ma anche per un senso di responsabilità verso la mia società che ho a che fare con delle persone eccezionali che mi mettono in condizione di lavorare nel migliore dei modi possibili e mi hanno fatto sentire il loro calore e il loro apporto in ogni momento della stagione. Per cui mi sento di ringraziare la mia società,perché senza di loro forse avrei mollato. Ho cercato nei miei giocatori una svolta, è così è stato. Abbiamo fatto un ottimo risultato. Adesso io devo ritrovare la mia squadra,quella che era continua nei risultati. Già dalla settimana prossima aspetteremo l’Afro Napoli con il coltello tra i denti.

A cura di Simone Vicidomini

Eccellenza- Real Forio: “Filosa e Lombardi regalano il derby con il Barano”

ECCELLENZA – BARANO – REAL FORIO 0-2: I biancoverdi si aggiudicano una gara tesa e non bellissima con due reti nella ripresa

Simone Vicidomini– Il Real Forio fa suo il derby. Dopo 6 sconfitte consecutive  la squadra biancoverde vince la gara delle chianole ed affossa – per ora – le velleità di rimonta di un Barano tanto sfortunato quanto sprecone in attacco.Non meritava la sconfitta la truppa di Gianni Di Meglio: non bella come ultimamente e trascinata da un ottimo Conte (un ex che l’anno scorso firmò una delle reti del successo ospite), è stata incapace di finalizzare quanto creato.  La partita inizia con un buon ritmo, ma il Barano spreca davvero l’impossibile nei primi 11 minuti. In successione, prima Angelo Arcamone fallisce quello che era più di un calcio di rigore in movimento, poi Kikko Arcamone non riesce a mettere in rete da due passi un ottimo servizio di D’Antonio. Man mano cresce l’equilibrio ma, dopo un paio di tentativi velleitari del Real Forio, è Guidone a mancare la porta da ottima posizione su servizio preciso di Kikko (splendidi i suoi dribbling prima di entrare in area). La ripresa inizia con un Real Forio apparentemente più pimpante. Gli aquilotti, un po’ calati rispetto al primo tempo, lasciano un po’ più di campo agli avversari. Nonostante tutto, sono i padroni di casa a sprecare ancora una chiara occasione da gol con Guidone che, involatosi verso D’Errico, spara altissimo quando gli è di fronte.
A metà del tempo, la svolta del match. Filosa porta in vantaggio il Real Forio a sorpresa, ma sull’azione finalizzata dal classe 2000 il Barano è troppo sbilanciato ed un mezzo fallo di Castaldi consente a Trofa di crossare. Gli aquilotti si sfilacciano e non riescono a fornire una replica degna di nota, mentre sono gli uomini di Isidoro Di Meglio a sfiorare il raddoppio in contropiede (traversa di Trofa e miracolo di Di Chiara su Filosa nella stessa azione). Raddoppio che arriva per opera dell’ultimo arrivato Lombardi a 4’ dalla fine: la punta pugliese sfrutta una non perfetta chiusura di Chiariello e mette il sigillo al match.
Poi, nel finale, i padroni di casa e l’arbitro Liotta della sezione di Castellammare perdono la testa: gli aquilotti si complicano la prossima trasferta in casa della diretta concorrente Aversa Normanna, ma il fischietto manca totalmente di buon senso (per lui negli spogliatoi è arrivata, probabilmente, la lavata di capo da parte del Commissario Arbitrale presente in tribuna): Kikko Arcamome mette le mani in faccia a Sannino e si fa ciacciare, per proteste vengono allontanati (dalla panchina) Cristian Cuomo ed il massaggiatore Valerio Balestriere ed infine va anzitempo sotto la doccia Angelo Arcamone, reo di aver insistito in un battibecco con Capuano.
In sostanza, il Real Forio vince il derby, ma i meriti dei biancoverdi non vanno oltre quello che gli stessi hanno fatto negli ultimi 20 minuti (dopo la rete del vantaggio): il distacco in classifica sui cugini baranesi sale a 7 lunghezze e fa dormire sogni un po’ più tranquilli ad Isidoro Di Meglio. Rammaricati a fine match l’intera rosa di casa: i tanti errori sotto porta hanno pesato nel match e rischiano di pesare tantissimo quando nelle ultime giornate si cominceranno a fare davvero i conti per i migliori piazzamenti in vista (anche) dei play out.

LE FORMAZIONI – Il Barano ha dovuto rinunciare ad Errichiello (infortunato) ma ha recuperato in extremis Di Costanzo. Montanino, assente tutta la settimana perché in prova a Verona) va in panchina. Gianni Di Meglio mette i suoi in campo con un 4-3-3 che ha visto Di Chiara a difesa della porta, la linea difensiva composta da Scritturale, Chiariello, Di Costanzo e Pistola, il centrocampo da Conte, Pistone ed Arcamone G. G., più Arcamone A., D’Antonio e Guidone in avanti.
Sul versante opposto, il Real Forio era senza Arcamone G. ed è stato messo in campo da Isidoro Di Meglio (ancora squalificato) con un 4-3-3 che ha visto D’Errico fra i pali, la difesa composta da Capuano, Mangiapia, Iacono e De Luise V., il centrocampo da Trofa, Sannino, Filosa e Savio, più Varrella, Damiano e Savio in avanti. Sollo (come Cantelli) addirittura in tribuna!

LA PARTITA- Al 4’, occasionissima per il Barano: Conte ruba palla a Iacono sulla tre quarti, a verso l’area foriana e serve al centro Arcamone A. che solo davanti a D’Errico spara incredibilmente alto. Poco dopo, un cross di Scritturale taglia tutta l’area ospite senza che nessun aquilotto intervenga.  All’11’ è ancora Barano: Conte apre benissimo per D’Antonio, che stoppa, entra in area ed elude Capuano, ma sul suo cross Kikko Arcamone non è riuscito a girare in rete da pochi passi. Il Real Forio pro a replicare qualche minuto dopo, ma al 14’ Trofa calcia altissimo da buona posizione al termine di una ripartenza. Si arriva alla mezz’ora quando, con una bellissima serpentina sulla sinistra, Kikko Arcamone entra in area e crossa dal fondo per Guidone che spreca calciando fuori dai 7 metri. La prima vera conclusione foriana arriva, sugli sviluppi di una azione d’angolo al 35’, quando Filosa calcia dai 30 metri impegnando a terra Di Chiara.

FORIO IN RIPRESA – La ripresa inizia senza cambi e con con una mezza occasione per Di Costanzo, che svetta di testa su un piazzato di Pistone ma non riesce a girare in porta al meglio. Poco dopo è Damiano a replicare con un sinistro da fuori ben parato da Di Chiara. Al 51’ proteste foriane per un presunto tocco di mano in area di Di Costanzo, che l’arbitro non ravvisa. Al minuto 53’, azione in ripartenza del Real Forio, con Savio che si accentra e calcia di destro ma Di Chiara respinge a terra, poi l’azione sfuma. Gianni Di Meglio toglie D’Antonio ed inserisce Montanino al 58’: il neo entrato va sul fronte destro dell’attacco, mentre Guidone si sposta a sinistra.

GUIDONE SPRECA, FILOSA NO – Al minuto 61’, altra grossa occasione per il Barano: aquilotti che recuperano palla sulla tre quarti, la sfera va a Pistone che solo davanti a D’Errico calcia altissimo. Passano un paio di minuti e lo stesso estremo difensore foriano salva dall’incrocio una punizione dal limite di Pistone. Sul capovolgimento di fronte, Filosa porta in vantaggio il Real Forio. Barano sbilanciatissimo, i biancoverdi ripartono velocemente, KIkko Arcamone subisce forse fallo da Castaldi (entrato per Varrella 1 minuto prima), Trofa crossa per l’accorrente Filosa che mette in rete. Riecco i cambi: Gianni Di Meglio (espulso nel frangente per proteste) mette Cirelli per Guidone, mentre la panchina del Forio cambia Guidone con l’ultimo arrivato Lombardi.

ROSSO BIANCONERO – Al 76’, Trofa si invola in contropiede e lascia partire un tiro cross che incoccia sulla traversa, Filosa raccoglie la respinta in girata ma Di Chiara è miracoloso nella respinta in corner. Al minuto 84, uno stanchissimo Savio lascia il posto a Fiorentino. Passano 2 minuti e, su una incertezza di Chiariello, Filosa serve Lombardi in corridoio e la stessa punta pugliese, che con la punta fa passare la palla fra le gambe di Di Chiara e raddoppia. Saltano i nervi a Kikko Arcamone, che si fa espellere per aver messo una mano in faccia a Fiorentino. Finale davvero horror per il Barano: nel recupero, si guadagnano anticipatamente la via degli spogliatoi Cristian Cuomo ed il massaggiatore Valerio Balestriere dalla panchina ed Angelo Arcamone dal rettangolo di gioco. Il match finisce 2-0 per il Real Forio.

BARANO      0
REAL FORIO           2

BARANO: Di Chiara, Scritturale, Pistola, Pistone (85’ Cuomo C.), Chiariello, Di Costanzo, D’Antonio (57’ Montanino), Conte, Arcamone A., Arcamone G. G., Guidone (65’ Cirelli). A disposizione: Migliaccio, Manieri, Di Meglio, Cuomo R., Mattera, Aiello. All.: Gianni Di Meglio

REAL FORIO: D’Errico, Capuano, De Luise V., Sannino (89’ Boria), Mangiapia, Iacono, Trofa (90’+2 Di Spigna), Filosa, Damiano (67’ Lombardi), Savio (84’ Fiorentino), Varrella (63’ Castaldi). A disposizione: Arcamone, De Luise M., Nicolella, Verde. All.: Vito Manna (Isidoro Di Meglio squalificato, Francesco Di Meglio influenzato)

Arbitro: Antonio Liotta della sez. Di Castellammare di Stabia (Ass.: Cosimo Cecere di Frattamaggiore e Pasquale Di Matteo di Napoli)

Reti: 64’ Filosa (RF), 86’ Lombardi (RF)

Ammoniti: Arcamone A., Pistone, Scritturale, Conte, Arcamone G. G., Cirelli (B), Sannino, Mangiapia, Capuano (RF)

Espulsi al 67’ Gianni Di Meglio (allenantore Barano) per proteste, all’88’ Arcamone G. G. per gesto scorretto, al 90’+1 Cuomo C. (B) e Valerio Balestriere (massaggiatore Barano) per proteste, al 90’+2 Arcamone A. (per gesto non regolamentare)

Calci d’angolo: 5-4

Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.

Spettatori 250 circa

Furti tra Agerola e Pimonte: scovati due ricettatori

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I furti vanno avanti da diversi mesi ormai

Nel corso dei mesi ci sono stati diversi furti in abitazioni delle zone tra Agerola e Pimonte, sfociati anche in episodi di violenza. Il lavoro delle forze dell’ordine è incessante per cercare di risolvere questa condizione che è ormai diventata insostenibile per le persone del luogo, che hanno pensato bene di organizzare ronde notturne per controllare le aree maggiormente colpite dai furti.

Ad oggi, come riportato dal giornale “Metropolis” la indagini dei carabinieri ha portato a scovare due ricettatori nella mattinata di ieri. In base a diverse perquisizioni avvenute nelle zone interessate da parte dei Carabinieri e in un garage sono stati trovati diversi oggetti che sarebbero parte della refurtiva: tutto il bottino era stato nascosto nella proprietà di un incensurato a Pimonte.Perquisita l’abitazione anche di un presunto complice,  un pregiudicato di Agerola. Stando alle prime informazioni, quest’ultimo sarebbe proprio la persona immortalata dalle immagini di diverse videocamere di sorveglianza e quindi sarebbero anche gli autori dei furti.

Le indagini delle forze dell’ordine continuano per capire se si tratta di una vera banda o se i presunti responsabili sarebbero solo due.

Boscoreale, nascondeva sigarette di contrabbando nel ripostiglio: arrestata

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Si tratta di un’ incensurata
A Boscoreale, i carabinieri della sezione radiomobile di Torre Annunziata, hanno arrestato per contrabbando di sigarette M.C., una 35enne incensurata. I militari dell’arma hanno perquisito la sua abitazione: nascosti in un ripostiglio, sotto un telo di plastica, hanno rinvenuto 3.030 pacchetti di sigarette del perso totale di 60,6 chili. L’arrestata è ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

47 migranti ancora in mare: dai giudici ancora un richiamo alla tutela dei diritti

Domenica di attesa in mare per i 47 migranti a bordo della Sea Watch salvati 9 giorni fa in acque libiche e da due giorni davanti a Siracusa. Il porto resta chiuso per ordine del Ministro dell’Interno Matteo Salvini (senza per altro averne autorità visto che non è materia di competenza del suo ministero) nonostante le molte voci levatesi a favore dello sbarco.

Nicola Fratoianni su Twitter per Sea Watch 3 260119Nel frattempo è giunta notizia che Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra italiana insieme ai parlamentari Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, e Riccardo più Europa, insieme al sindaco di Siracusa Francesco Italia, sono ora a bordo della Sea Watch ed è stato Nicola Fratoianni che, telefonicamente, ha fatto sapere:

“Insieme ad attivisti di associazioni di volontariato e ad alcuni legali siamo a bordo della Sea Watch, nonostante il divieto delle autorità che ieri ha impedito che potessimo esercitare le nostre prerogative costituzionali” – per questo – “abbiamo fatto un blitz utilizzando un gommone” guidato da Stefania Prestigiacomo (Fi) perché in regolare possesso di patente nautica. “Con noi ci sono anche un avvocato e uno psicologo”
“Verificheremo la situazione a bordo, e continuiamo a chiedere che i naufraghi e l’equipaggio siano fatti sbarcare in rispetto delle norme internazionali”

Stefania Prestigiacomo (Fi) aggiunge:

“La Sea Watch non è una nave commerciale, è una barca da diporto, registrata come barca passeggeri e come tale non soggiace alle norme per le imbarcazioni commerciali”
“La questione migranti non è uno show mediatico di esibizione di forza, come sosteniamo da tempo, ma va affrontata in modo serio, politico, in Europa, senza isolare il Paese dai suoi partner europei e soprattutto senza mettere a rischio vite umane. Il governo affronti la questione migratoria con le competenze adeguate, se ne ha, e non impedendo a un pugno di disgraziati di scendere sulla terraferma…”.

Intanto prosegue la linea dura di Matteo Salvini che dice:“Non cambio idea” e minaccia di inviare la polizia a bordo per indagare per favoreggiamento di immigrazione clandestina.

Salvini, titolare del Viminale nonché vice premier, ha spiegato ieri, Parlando a Milano, di star valutando la denuncia dell’equipaggio per favoreggiamento all’immigrazione clandestina:

“Ci stiamo lavorando, dice, stiamo valutando nelle prossime ore il fatto che si possa salire a bordo per acquisire tutti gli elementi utili per indagare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina le persone che aiutano nei fatti gli scafisti”

ed aggiunge:

“Ne abbiamo visti tanti di ospitati poi a spese degli italiani e di scomparsi in giro per l’Italia*

“Non c’è un solo motivo al mondo, conclude il Comandante, per cui gli immigrati clandestini, tutti maschi, presenti su una nave olandese di una Ong tedesca debbano sbarcare in Italia. Ritengo di applicare le leggi, le regole e il buon senso”, e qui spara tre balle, una dietro l’altra con l’aggravante di nascondere, al solito, i fatti che non gli piaccciono o non gli fanno gioco: in questo caso, nasconde la presenza di minori a bordo.

Ad ogni modo non così la pensano in tanti, e non perché “così gli piace”. Tra questi il segretario della Cei, monsignor Stefano Russo che ha sottolineato:

“pur condividendo che la risposta a un fenomeno così globale come quello migratorio chiama in causa tutti i Paesi europei, il dramma che si consuma davanti alle nostre coste non può lasciarci in silenzio”.
“La nostra voce si unisce a quella della Chiesa di Siracusa, come pure di altre Istituzioni, Associazioni e Comunità impossibilitate a distogliere ancora lo sguardo da queste vittime”.

Altra voce non secondaria è quella di ActionAid, presente con staff e attivisti a Siracusa che, in una nota, sottolinea:

“Accogliamo con molto favore la richiesta della Procura dei minori di Catania di far sbarcare i minori tuttavia evidenziamo il pericolo di questa opzione politica che si è configurata in altre vicende: crediamo infatti che tutte le persone migranti, inclusi gli uomini adulti debbano avere tutele e accesso ai diritti. Per questo ActionAid chiede che tutte le persone a bordo della Sea Watch vengano immediatamente fatte sbarcare”.

NOTA: scomparsi in giro per l’Italia. * In questo c’è da dargli credito visto che ha mostrato di essere un grande specialista nel crearli visto che, in un sol colpo, ha reso illegali un centinaia di migliaia di migranti che erano regolari e che ora, in massa, sono stati costretti a sparire in giro per l’Italia, ma questo è ancora altro; comunque doveroso qui rimarcare e ricordare!

 

 

L’Etna si degassa. Intanto l’associazione catanese costruttori edili chiede la riclassificazione di zona sismica

L’Etna dai crateri sommitali con dei boati erutta cenere. Intanto l’Ance Catania chiede la riclassificazione di zona sismica 1.

Già ieri anche Vivicentro aveva dato notizia, con anche un video annesso, sulla improvvisa ripresa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale emissione di cenere vulcanica in atmosfera, a seguito della quale la circolazione aerea era stata interrotta e di conseguenza l’aeroporto internazionale di Fontanarossa era rimasto prudenzialmente chiuso per tutta la notte di sabato e fino alla mattinata di oggi domenica 27 gennaio.

Secondo i vulcanologi questa emissione di gas e cenere dai crateri sommitali potrebbe rappresentare una condizione positiva poiché il degassamento allenterebbe la pressione interna sui fianchi alla base del vulcano che nella notte del 26 dicembre 2018 smosse le faglie locali provocando il sisma di 4.8 nell’area catanese. Detto in modo semplicistico ha eliminato i gas disciolti nel magma. Insomma un po’ come ogni tanto il nostro intestino.

Intanto il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana – a nome di tutte le istituzioni rappresentate nel tavolo tecnico Cataniasicura – ha scritto al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci la seguente lettera aperta:

«Egregio Presidente, il Tavolo #Cataniasicura, istituito da Ance Catania con l’obiettivo di promuovere la sicurezza sismica degli immobili e delle infrastrutture della città, riunisce periodicamente i tecnici e gli specialisti che fanno parte della filiera edile per analizzare lo stato dell’arte, avanzare proposte, scuotere coscienze e diventare motore di meccanismi propositivi di prevenzione. Fino a oggi non siamo riusciti a ottenere niente di concreto, neanche il più scontato e banale degli interventi: la riclassificazione del capoluogo etneo da zona sismica 2 a zona 1. L’ultima mappatura risale al 2003 e necessita di aggiornamento, frattanto le scosse avanzano e sprigionano energia, generando paura, danni, allarmismo, emergenze. L’amarezza nel constatare che la situazione rimane impantanata nell’immobilismo burocratico è generalizzata: cosa sarebbe successo se l’epicentro del terremoto del 26 dicembre avesse colpito il centro di Catania? Lei stesso ha recentemente dichiarato che “una infelice catalogazione del rischio ha considerato addirittura Catania e Siracusa come città a rischio due” e che “serva rivedere questa mappatura delle zone maggiormente vulnerabili”. La riflessione è comune: la revisione della classificazione sismica non solo è possibile ma è un atto dovuto e improcrastinabile. Un segnale di presa di coscienza del rischio esistente necessario per intervenire con urgenza sul costruito utilizzando tutti gli strumenti e incentivi attualmente disponibili. Abbiamo toccato con mano il reale pericolo che incombe sulla nostra città, la sua Giunta ha adottato iniziative essenziali per superare l’emergenza e per effettuare una ricognizione degli edifici strategici, ma per una reale azione di prevenzione e mitigazione del rischio è urgente avviare gli interventi di riqualificazione volti a salvaguardare le abitazioni e le vite umane. In rappresentanza del Tavolo Cataniasicura, le chiedo urgentemente un incontro per illustrare le nostre proposte».

Ma cos’è la “zona sismica 1” ?

Per ridurre gli effetti del terremoto, l’azione dello Stato si è concentrata sulla classificazione del territorio, in base all’intensità e frequenza dei terremoti del passato, e sull’applicazione di speciali norme per le costruzioni nelle zone classificate sismiche. La legislazione antisismica italiana, allineata alle più moderne normative a livello internazionale prescrive norme tecniche in base alle quali un edificio debba sopportare senza gravi danni i terremoti meno forti e senza crollare i terremoti più forti, salvaguardando prima di tutto le vite umane. Sino al 2003 il territorio nazionale era classificato in tre categorie sismiche a diversa severità. I Decreti Ministeriali emanati dal Ministero dei Lavori Pubblici tra il 1981 ed il 1984 avevano classificato complessivamente 2.965 comuni italiani su di un totale di 8.102, che corrispondono al 45% della superficie del territorio nazionale, nel quale risiede il 40% della popolazione. Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo. A tal fine è stata pubblicata l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell’8 maggio 2003. Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale.

Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. La probabilità che capiti un forte terremoto è alta

Zona 2 – In questa zona forti terremoti sono possibili

Zona 3 – In questa zona i forti terremoti sono meno probabili rispetto alla zona 1 e 2

Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa: la probabilità che capiti un terremoto è molto bassa

Di fatto, sparisce il territorio “non classificato”, e viene introdotta la zona 4, nella quale è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica.

Adduso Sebastiano

Di Maio scrive ai quotidiani del Meridione. La lettera

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La lettera di Luigi Di Maio pubblicata su diversi quotidiani del Sud ed anche su Vivicentro.it nonché sul Blog dei 5 Stelle con il titolo: La rivoluzione per il Sud inizia dal lavoro

Questo il testo diffuso da Luigi Di Maio:

Gentile direttore, la rivoluzione per il Sud inizia dal lavoro. Queste parole sono risuonate più volte in questi anni come un proclama. Adesso è un’affermazione, resa vera dalle misure che abbiamo inserito nella legge di bilancio e diventate concrete grazie al cosiddetto “decretone“. Infatti ci sarà un doppio bonus per le imprese del Sud che assumono.

In poche parole in tutte le regioni del Sud ci potranno essere tantissime assunzioni a tempo indeterminato che saranno a costo zero da 5 a 18 mesi. E’ un momento favorevole alla creazione di nuovi posti di lavoro quello che stiamo vivendo al Sud. E grazie anche al nuovo Fondo Nazionale Innovazione è un momento favorevole per avviare un’impresa e farsi finanziare delle idee. In sintesi è un buon momento per un giovane del Sud per cercare o creare lavoro. Abbiamo creato le condizioni affinchè questo fosse possibile. Questo non risolve i problemi del Sud in un colpo solo, ma è la scintilla che mancava per far esplodere le nostre intelligenze, le nostre competenze, le nostre eccellenze. Se dalla scintilla nascerà una fiammella che poi si trasformerà in un fuoco sempre alimentato, dipenderà dalla nostra volontà e dalla nostra capacità. Una cosa è certa: è il momento buono. Forse lo stavate aspettando o forse no, ma è arrivato. E’ ora di capire quali siano i vantaggi fiscali per le assunzioni previste dal doppio bonus. Ma andiamo con ordine.

La misura più imponente inserita nella manovra è il Reddito di Cittadinanza che come vedremo è una misura di politica attiva del lavoro e di welfare per il cittadino e le famiglie. Una misura imponente che ci mette perlomeno in pari con l’Europa. Questa misura esiste già in tutto il Continente, la sola Germania spende 50 miliardi di euro per la misura omologa. I dati dimostrano che dove esiste il Reddito di Cittadinanza il tasso di disoccupazione è più basso e cresce l’occupazione. Così sarà anche in Italia. Il Reddito di Cittadinanza coincide con il ritorno dello Stato Sociale nel nostro Paese. Le politiche di austerity imposte dall’Europa e eseguite dai precedenti governi hanno mortificato la sanità, l’istruzione, le imprese. Il numero di poveri si è moltiplicato negli ultimi 10 anni e ormai sono all’ordine del giorno i casi delle persone che rinunciano alle cure per mancanza di denaro o che non hanno i soldi neppure per accendere il riscaldamento. Tutto questo deve finire. Ed è a questo che serve il reddito di Cittadinanza che si rivolge a una platea di 5 milioni di persone e la pensione di cittadinanza che si rivolge a 500.000 italiani, quelli che hanno meno di tutti, i più deboli.

Ma il Reddito di Cittadinanza non è solo una carta prepagata. Il Reddito di Cittadinanza serve per far incontrare domanda e offerta di lavoro e serve per incoraggiare gli imprenditori ad assumere. Il meccanismo che abbiamo trovato è semplice. Il Reddito di Cittadinanza prevede che le aziende che offrono un lavoro ai cittadini che ne possono beneficiare, abbiano diritto ad un incentivo che va da un minimo di cinque fino ad un massimo di 18 mesi dell’assegno previsto per quelle persone. Nel caso di uno che prima non aveva reddito, un importo pari a 780 euro. Questo avverrà in tutta Italia, ma al Sud questa misura si potrà agganciare (raddoppiando) a un’altra misura di iniziativa del ministro del Sud Barbara Lezzi. Si tratta della decontribuzione al 100% dagli oneri Inps, sul 2019 e il 2020, per quelle imprese che nel Sud assumeranno con contratti stabili under35 o cittadini disoccupati da più di 6 mesi. In sostanza: per le imprese che già accedono alla decontribuzione dagli oneri Inps subentrerà anche il credito di imposta per la parte residua di beneficio maturata dal neo assunto. Morale della favola: un imprenditore del Sud che assumerà un percettore di Reddito di Cittadinanza ad aprile 2019, pagherà zero euro di tasse su quel lavoratore fino a ottobre 2020. In pratica ogni assunto al sud porta in dote all’azienda da un minimo di 18.000 euro fino a 30.000 euro. Questo è un segno concreto, l’inizio di un percorso nuovo per il Sud del Paese.

La manovra che abbiamo approvato, il Reddito di Cittadinanza, la Pensione di Cittadinanza, Quota 100 per chi è stato tenuto a lavorare dalla Fornero, sono misure importanti per tutta l’Italia. Servono per far stare meglio le persone, per garantire a tutti una qualità della vita migliore e una serenità maggiore per affrontare il futuro. Non risolvono tutti i problemi degli italiani, ma affrontano quelli più gravi, quelli di chi sta peggio, di chi non ha niente o quasi. E’ l’inizio tangibile del cambiamento che per anni abbiamo atteso. C’è ancora tanto da fare per la sanità (dobbiamo togliere i manager nominati dalla politica), per la scuola (smantellare la “buona scuola” a partire dalle classi pollaio e assumiamo più insegnanti), per uno sviluppo che crei posti di lavoro e che sia finalmente sostenibile. Abbiamo altri 4 anni davanti a noi ed è a questo che ci dedicheremo. Perchè è possibile farlo, perchè tutto si può fare come abbiamo dimostrato con il Reddito di Cittadinanza che secondo tantissimi era assolutamente irrealizzabile. E invece eccolo qua, con in dote incentivi all’occupazione come mai prima. Inoltre la battaglia contro i privilegi non è ancora conclusa, ci sono ancora tanti sprechi da tagliare. Nel 2019 taglieremo finalmente lo stipendio a tutti i parlamentari e taglieremo il numero dei parlamentari: avremo più di 300 onorevoli in meno da sfamare con grandi risparmi che potremo investire per far stare meglio chi ne ha più bisogno.

Il cambiamento è iniziato e non si ferma.

Napoli, il Policlinico offre cure ai migranti: “Qui le discriminazioni restano fuori”

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Napoli, il Policlinico offre cure ai migranti: “Qui le discriminazioni restano fuori”

A Napoli i medici si uniscono alla resistenza contro la politica ostile. Ieri mattina, i medici del Policlinico hanno aperto per i migranti, completamente gratis, un ambulatorio di Dermatologia e malattie veneree. “Con queste iniziative testimoniamo che la missione del medico non ha frontiere” afferma il direttore del dipartimento di Dermatologia del Policlinico dell’ateneo Federico II, il professore Mario Delfino. Ieri era insieme ai medici, agli infermieri, agli specializzandi, per accogliere e fornire assistenza sanitaria agli extracomunitari. Nessuno ha chiesto documenti, prenotazioni, ticket. “Qui le discriminazioni, di qualsiasi tipo, restano fuori; qui non hanno cittadinanza i distinguo basati sul colore della pelle“.

La protezione umanitaria si ritorce contro di loro, in questo momento storico – commenta Gennaro Parlati, uno degli operatori del centro di accoglienza Fisiomedica, che in varie sedi del napoletano ospita 200 migranti e ieri ne ha accompagnati alcuni al Policlinico – Domani (oggi per chi legge) è la giornata della Memoria, ma diventa un rito vuoto e insignificante se non si comprende che ricordare quel che avvenne decenni fa deve servire da monito per l’oggi. La memoria del passato diventa irrilevante in questo tempo di dilagante afronegrofobia. Queste iniziative, l’apertura dell’ambulatorio, sono non solo utili ai migranti per la loro salute, ma rappresentano un segnale forte da far giungere a chi pensa che questi uomini e queste donne siano diversi dagli altri, che siano persone di serie B“.

A raccogliere le parole dei medici e le storie dei migranti arrivati ieri al Policlinico è stata LaRepubblica

Immagine di copertina presa dalla pagina facebook di Fisiomedical

Givova Ladies, coach Ottaviano: “Dobbiamo imparare a cercarci di più e a non forzare tiri su tiri”

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Trasferta amara per la Givova Ladies al PalaZauli, la Polsportiva Battipagliese si impone 45-40 sulle neroarancio, le parole di coach Ottaviano

Nello scenario del PalaZauli finisce con il successo delle ragazze di casa, dirette da Federica Di Pace, il match numero dodici delle NeroArancio che perdono con il punteggio di 45-40.

Le Givova Ladies partono con Sicignano, Pastena, Iozzino, Sapienza e Panteva in quintetto mentre Federica Di Pace, costretta a rinunciare a quattro sue atlete (De Rosa, Mazza, Cremona, Scarpato) impegnate con la Treofan in A1, parte con De Feo, Panniello, Opacic, Germano e Patanè sul parquet.

Queste le dichiarazioni di coach Nicola Ottaviano a fine partita: “Complimenti a Battipaglia!.Nonstante la squadra dimezzata ha fatto una signora partita e ci ha messo in seria difficoltà. Dobbiamo imparare a cercarci di più e a non forzare tiri su tiri. I primi due quarti sono stati inguardabili, poi abbiamo provato a sistemare le cose ma alla lunga le energie sono venute a mancare. Voglio e pretendo qualcosa in più da chi esce dalla panchina, ho parlato nello spogliatoio con le ragazze, c’è un percorso da fare, ci sono ancora tante partite e bisogna lavorare specialmente sulla mentalità e non si devono abbattere davanti alle difficoltà”.

Milan-Napoli, cori discriminatori, Di Maio: “Questi non sono tifosi, sono ignoranti”

Milan-Napoli, cori discriminatori, Di Maio: “Questi non sono tifosi, sono ignoranti”

“Questi non sono tifosi. Questi sono degli ignoranti che non si rendono neppure conto di quel che dicono. Noi li perdoniamo, ma questa gente con il calcio non ha nulla a che fare e allo stadio non ci dovrebbe più entrare. Viva Napoli, viva Milano e viva lo sport.” Così il vice premier Luigi Di Maio commentando i beceri cori di San Siro durante Milan-Napoli. Il leader pentastellato ha deciso di condannare i cori discriminatori a differenza del suo collega e alleato di governo Matteo Salvini che ha più di una volta giustificato il comportamento di queste persone ritenendo ululati e cori “semplici sfottò”. Beh, se ricordiamo che 10 anni fa il leghista si presentò a San Siro durante un altro Milan-Napoli con dei sacchetti della spazzatura “per napoletani”…

Trasferta amara per la Givova Ladies contro la Polsportiva Battipagliese

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Trasferta amara per la Givova Ladies al PalaZauli, la Polsportiva Battipagliese si impone 45-40 sulle neroarancio

Nello scenario del PalaZauli finisce con il successo delle ragazze di casa, dirette da Federica Di Pace, il match numero dodici delle NeroArancio che perdono con il punteggio di 45-40.

Le Givova Ladies partono con Sicignano, Pastena, Iozzino, Sapienza e Panteva in quintetto mentre Federica Di Pace, costretta a rinunciare a quattro sue atlete (De Rosa, Mazza, Cremona, Scarpato) impegnate con la Treofan in A1, parte con De Feo, Panniello, Opacic, Germano e Patanè sul parquet.

Il primo quarto vede una partenza più convinta della capolista con il 4-0 iniziale firmato da De Feo e Panniello che diventa 10-3 con unico canestro delle Nero Arancio siglato da Iozzino da 3. De Feo (6) e Opacic firmato il +7 al 5’50’’ mentre la zona fronte pari della PbLady mette in diffoltà le Givova Ladies che trovano solo un altro canestro dal campo con Sapienza nei primi 10’ di gara con la prima frazione di partita che termina 14-6 per le ragazze di casa con Panniello e Germano ad aggiungersi al referto delle atlete a segno in casa battipagliese.

Il secondo quarto parte sulla falsa riga del primo con De Feo, Opacic e Patanè che piazzano un ulteriore 6-0 in apertura che porta il parziale sul 21-6. Arriva la reazione di Iozzino e compagne che con Stoyanova, Iozzino e Giuseppone firmano un break di 9-1 che porta il parziale sul 21-15 al 15’33’’.

I successivi 4’27’’ di secondo periodo sono dominati dalle difese e dalle percentuali basse di tiro con un solo canestro realizzato, da Opacic, e all’intervallo il parziale è 23-15.

Strigliata di coach Ottaviano all’intervallo e Givova Ladies molto più concentrate nella terza frazione di partita con Iozzino che la apre con la terza tripla del suo match (23-18), si continua con i canestri da una parte e dall’altra di Opacic, Sapienza, De Feo, Pastena, Opacic e due liberi di Iozzino e Sapienza per il 29-24 del 25’28’’, Sicignano mette la tripla del -2 a 3’11’’, sembra cambiare l’inerzia del match, ma un 6-0 firmato da De Feo e Bisogno riportare Battipaglia sul 35-27 prima dei liberi di Iozzino e Sapienza che chiudono il terzo quarto sul 35-29.

Nel quarto periodo di gara Opacic e De Feo riportano il distacco in doppia cifra (41-31) e poi 4 punti di Germano sembrano chiudere il match sul 45-33 a 3’ dalla sirena finale, ma prima 5 punti di Iozzino (compresa la quarta tripla della sua gara) e un canestro di Valeria Manna riaprono la contesa (45-40) a 1’01’’ dalla fine, Battipaglia commette infrazione di 24’’, e a 46’’ dal termine c’è un possesso offensivo che termina con una palla persa che chiude la sfida con il finale di 45-40.

Il tabellino del match

Pol. Battipagliese-Givova Ladies: 45-40 (14-6/23-15/35-29)

Battipaglia: Montiani, Bisogno 3, De Feo 16, Panniello 2, Opacic 14, Patanè 2, Germano 8, Di Martino. All. Di Pace.

Givova Ladies: Sicignano 5, Pastena 2, Iozzino 18, Sapienza 7, Panteva; Stoyanova 4, Manna 2, Codispoti, Giuseppone 2., Gatti n.e. All. Ottaviano.

Arbitri: Alfonso Procida di San Cipriano Picentino e Roberto D’Andrea di Salerno

Il Procida riacciuffa il Sant’Antonio Abate nel finale con Scippa e Pianese

PROMOZIONE-PROCIDA-SANT’ANTONIO ABATE : I biancorossi rimontano in extremis la capolista con un calcio di rigore di Pianese al 92′

Al “Mario Spinetti” di Procida il Procida Calcio ospita la capolista Sant’Antonio Abate per un match al vertice di estrema delicatezza.

LA PARTITA- Al 3’ si rendono subito pericolosi gli ospiti con Francesco Vitale che calcia di sinistro dall’interno dell’area di rigore, tiro di poco fuori. Al 5’ rispondono i padroni di casa con Raffaele Pianese che dialoga bene con Lorenzo Costagliola, l’attaccante mancino biancorosso calcia dal limite dell’area di rigore ma Inserra si distende e gli dice di no. Al 6’ ci prova Apuzzo da fuori area, nulla da fare. Gli ospiti prendono campo ed al 16’ sfiorano il vantaggio con Vitale che assapora solamente la gioia del gol negatagli da Micallo che in anticipo gli leva letteralmente il pallone dalla testa con la porta sguarnita. Al 20’ Giovanni Micallo continua a vestire i panni da supereroe per il Procida, questa volta salva sulla linea di porta un calcio di punizione calciato da Vitale con Lamarra che non poteva nulla. Al 22’ si fanno vedere anche i padroni di casa che ci provano con L.Costagliola ma Inserra annulla il pericolo. Al 25’ arriva lo 0-1 su ottima giocata di Scognamiglio che supera Annunziata e vola in area di rigore servendo Vitale che dopo una serie di rimpalli riesce a spingerla in rete e portare i suoi in vantaggio. Al 27’ risponde il Procida con un tiro al volo di Fabrizio Muro, tiro fantastico calciato perfettamente dal centrocampista biancorosso ma che termina di un soffio lontano dal palo, sfortunato Muro autore fino ad ora di una gara impeccabile. Al 32’ ancora un ottimo dialogo tra Scognamiglio e F.Vitale, questa volta però Lamarra si fa trovare pronto. Al 38’ Russo riceve il pallone in area di rigore in una mischia, si gira calciando di prima intenzione ma viene murata da un’attenta retroguardia ospite. Al 46’ azione dubbia in area di rigore con Ciro Saurino che in area di rigore calcia, il tiro sembra essere intercettato col braccio dal difensore, ma l’arbitro non vede il tocco di mano e lascia proseguire, si va negli spogliatoi tra le proteste per un calcio di rigore che sembrava poterci essere.

La seconda frazione di gioco che si apre con una prodezza di Francesco Lamarra. Al 2’ infatti Trapani calcia forte verso l’incrocio dei pali ma Lamarra si mette le ali e vola salvando di mano il tiro e mandandolo in calcio d’angolo, parata da applausi da parte del portiere biancorosso. Al 5’ casca in area di rigore F.Vitale che reclama anche lui il calcio di rigore, l’arbitro però lascia proseguire. Poco dopo ancora Fabrizio Muro che prosegue il suo match su alti livelli ma al 6’ continua ad essere sfortunato questa volta colpendo il palo dopo un ottimo taglio e colpo di testa. Al 15’ altro episodio dubbio ma neanche tanto questa volta con un tocco di mano piuttosto evidente nell’area di rigore del Sant’Antonio Abate, tantissime e legittime le proteste dei procidani ma anche questa volta l’arbitro lascia giocare. Al 16’ ci prova Pianese, tiro che però termina sopra la traversa non di molto. Al 21’ ancora Scognamiglio autore della giocata vincente che ha portato allo 0-1, questa volta viene baciato dalla fortuna e crossa colpendo Russo, il difensore incolpevole butta il pallone nella propria porta, non può nulla neanche Lamarra ed è 0-2 tra Procida e Sant’Antonio Abate, sfortunati in questa circostanza i padroni di casa. Al 35’ accorcia le distanze Fabio Scippa chiamato in causa per mettere centimetri in area di rigore, lo fa bene ed infatti proprio di testa su ottima giocata di Pianese appoggia in rete e fa 1-2. Al 40’ Gennaro Vitale riceve palla da Scognamiglio a porta vuota sul secondo palo ma spara alto, gol divorato dal giocatore ospite che grazia il Procida e lascia ancora speranze ai biancorossi questa volta fortunati ed anche molto con il colpo del KO sprecato da Vitale. La fortuna bacia il Procida ed il Procida ringrazia con la rete del 2-2 che arriva 7 minuti dopo, dal possibile colpo del KO alla rete del 2-2 arrivata in pieno recupero al 47’ con Pianese che realizza dal dischetto in seguito ad un fallo di confusione in area di rigore. Al 49’ quando la partita sembrava ormai finita ci prova G.Vitale che questa volta taglia bene la difesa avversaria e con Lamarra fuori dall’area di rigore fa un pallonetto ma Lamarra pur di salvare il risultato la colpisce di mano e si fa espellere, espulsione piuttosto dolce potremmo dire per Lamarra che esce dal campo sapendo però di aver salvato il risultato con il tiro di G.Vitale che altrimenti sarebbe terminato in porta.
Termina 2-2 dunque tra Procida e Sant’Antonio Abate una bella sfida tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto e con il Procida che con tutte le sue forze a disposizione è riuscito nel finale a reagire al doppio svantaggio e riacciuffare il risultato.
PROCIDA: Lamarra, V.Lubrano, Micallo, Russo(78’Trani), Annunziata, Palmieri(70’Scippa), Saurino(85’A.Costagliola),Muro(55’Napolitano),Peluso(82’D’Orio), L.Costagliola, Pianese.
A disposizione: W.Lubrano, Vanzanella. Allenatore: Pasquale Ferraro.
SANT’ANTONIO ABATE: Inserra, Montuori, Giordano, Scala, D’Arienzo, Alfano, G.Vitale, Apuzzo, F.Vitale(86’Galdi), Trapani, Scognamiglio(82’Speranza).
A disposizione: D’Amico, Paolino, Del Sorbo, Brancaccio, Celotto, Cariello, Padovani. Allenatore: Enzo D’Aniello.
ARBITRO: Emanuele Ciaravolo – Torre del Greco. ASSISTENTI: Vito Marrazzo , Roberto Celotto – Nocera Inferiore.
AMMONITI: V.Lubrano, Russo (Procida) ; F.Vitale (Sant’Antonio Abate).  ESPULSI: Lamarra (Procida).
RETI: 25’F.Vitale, 66’aut.Russo, 80’Scippa, 92’Pianese.

Ercolano, cantieri aperti al pubblico per seguire il restauro di un dipinto di Villa dei Papiri

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Ercolano, cantieri aperti al pubblico per seguire il restauro di un dipinto di Villa dei Papiri

Prosegue il programma del Parco Archeologico di Ercolano di inclusione del pubblico nei lavori di restauro e manutenzione dell’eccezionale patrimonio archeologico dell’antica Ercolano.
Si tratta di un dietro le quinte che porterà alla scoperta di un dipinto raffigurante un paesaggio architettonico proveniente dalla Villa dei Papiri prima della partenza per essere esposto nella mostra “Rediscovering the Villa dei Papiri” al Getty Museum di Malibù dal 26 giugno al 28 ottobre 2019.  Per gli ultimi preparativi e controlli conservativi è stato allestito, negli spazi riservati alla didattica dell’Antiquarium del Parco, un laboratorio temporaneo che ospiterà, fino al 5 febbraio, la pittura murale.

Il dipinto, in origine parte dell’ambiente oecus R della Villa dei Papiri, raffigurante delle architetture in prospettiva, è stato datato al 50-30 a.C. e fu realizzato al momento della costruzione della villa; ha una lunghezza di circa m 2,50 e m 1,20 di altezza e corrisponde all’incirca a 1/6 dell’intero schema decorativo della parete. Quest’ultima prevedeva una complessa composizione architettonica, impreziosita da una ricca serie di elementi decorativi accessori che ne accentuavano il carattere illusionistico. “Nel gioco di interno ed esterno- spiega il direttore del Parco Francesco Sirano– alcuni arredi preziosi attirano lo sguardo come lo splendido vaso di vetro pieno di frutti di fine estate, uva e melograno, posto in bella mostra su un’alzatina che ci aspetteremmo di trovare su una mensa di principe piuttosto che sulla mensola di una cornice. Tutto sembra reale, con un suo peso e consistenza, ma nulla lo è: l’illusione è perfetta e possiamo solo immaginare il disorientamento del visitatore che, avendo attraversato il piccolo peristilio e l’atrio della Villa, in questo ambiente veniva proiettato in uno spazio architettonico completamente diverso da quello che si era lasciato alle spalle proprio dietro queste pareti”.

Le pitture della Villa non solo confermano il gusto raffinato del proprietario, come noto appartenente alla classe senatoria di Roma, ma soprattutto arricchiscono notevolmente le conoscenze sulle capacità espressive delle officine pittoriche campane dell’epoca del II stile in un contesto, quale è quello di Ercolano in genere e della Villa dei Papiri in particolare, privilegiato sia per la vicinanza a Napoli, sia per la presenza in città di numerosi esponenti dell’aristocrazia urbana.

Visitatori e appassionati, muniti di regolare biglietto di accesso al Parco Archeologico, potranno quindi assistere agli interventi di restauro dal lunedì al venerdì dalle ore 12 alle ore 13 e troveranno a loro  disposizione la restauratrice Elisabetta Canna, uno dei due nuovi Funzionari restauratori vincitori  del concorso ministeriale da poco concluso,  che illustrerà il suo lavoro e risponderà alle domande dei visitatori.

Torna inoltre domenica 3 febbraio l’appuntamento con Domenicalmuseo, evento voluto dal Ministero per i Beni Culturali, che promuove la visite dei siti culturali e aree archeologiche con l’ingresso gratuito. ​

Rog scalpita per essere ceduto: la condizione imposta dal Napoli

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Il centrocampista croato Rog scalpita per essere ceduto, ma il Napoli impone una condizione

Il centrocampista Marko Rog spinge per essere ceduto al Siviglia, ma al momento l’affare non decolla. Il croato proverà a forzare la mano in queste ore. L’edizione di oggi del quotidiano Il Mattino svela un ulteriore ed interessante dettaglio della trattativa.

“Chi sta spingendo per essere ceduto è Marko Rog. Vuole giocare e vuole andare al Siviglia. Ma il Napoli non lo cede senza obbligo di riscatto (20 milioni) nel caso di raggiungimento delle 15 presenze (sia in campionato che in Europa)”.