Castellammare di Stabia- I colleghi di TuttoC hanno sentito Pippo Pancaro, ex tecnico di Juve Stabia, Catania e Catanzaro, per chiedere all’ex giocatore del Milan e della Lazio un giudizio sulla corsa al primo posto nel Girone C di Serie C. Ecco le sue parole:
Tre club allenati su quattro contendenti. “Già, una considerazione che ho fatto anch’io. Dovesse vincere una delle tre sarei felice e diciamo che, statisticamente, ho buone possibilità”.
Girone che sembrava vinto dalla Juve Stabia. Sembrava… “Conoscendo un po’ il campionato di C, non ho mai avuto la sensazione che il campionato fosse finito. Nonostante il ruolino della Juve Stabia fosse impressionante con ritmi altissimi impressi al campionato, mi aspettavo che le avversarie non mollassero. E cosi è stato. La media punti dei campani resta altissima ma ci sono anche le altre: non vedo demeriti nel club allenato da mister Caserta. E il vantaggio rimane tutto sommato buono, però non ti permette di gestire il campionato dal momento che le inseguitrici stanno avendo grande continuità”.
Trapani, Catania e Catanzaro. Chi la sfidante più pericolosa? “La classifica oggi dice Trapani. Ma tutto può cambiare da una settimana all’altra, anche perché giallorossi e rossazzurri non vanno assolutamente sottovalutati. Anche perché siamo entrati nel momento decisivo della stagione, nella volata finale del campionato, nei mesi che decidono le sorti di una stagione”.
Scafati, l’ex Sindaco Aliberti dimesso dopo aver ingerito un grosso quantitativo di farmaci
L’ex Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ieri sera, avrebbe tentato un gesto estremo ingerendo un grosso quantitativo di farmaci. Pochi minuti prima, sui social, aveva annunciato a tutti che l’avrebbe fatta finita. Questa mattina l’ex primo cittadino è stato dimesso dall’Umberto I di Nocera Inferiore dove è rimasto per tutta la notte in osservazione. Le sue condizioni sarebbero buone. La delicata vicenda ha fatto molto discutere in città, dati i precedenti.
Ad intervenire salvandogli la vita sarebbero stati i familiari allarmati dal suo messaggio su facebook.
“L’unica soluzione è farla finita”, aveva scritto Aliberti dalla sua casa di Nocera Superiore dove risiede per obbligo di dimora dopo aver passato diversi mesi in carcere. Aliberti aveva riferito di sentire il peso di “vivere come un camorrista che non può neppure più esercitare la sua professione di medico perché c’è qualcuno che ha agito anche per distruggere l’uomo, il padre e il professionista”. Lo scorso Aprile, Aliberti era stato ricoverato in Ospedale per un abuso di tranquillanti. Secondo la Dia, che ha intercettato le conversazioni della moglie dell’ex Sindaco, si sarebbe trattato di un modo per spingere i giudici ad adottare misure cautelari più leggere nei suoi confronti. Fatto sta che Aliberti sembra davvero provato dalla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto. Fortunatamente l’affetto della famiglia non è venuto mai a mancare, salvandogli la vita anche in questa occasione.
Napoli, rifiuti ingombranti dati alle fiamme a due passi dalle scuole: la denuncia
“Rifiuti ingombranti dati alle fiamme in vico I° Montecalvario, a due passi da piazzetta Montecalvario, nel cuore dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Un rogo appiccato a due passi dalla scuola Paisiello con gli alunni costretti a respirare le polveri l’indomani. I residenti sono nella morsa degli incivili. Alcuni abbandonano i rifiuti, altri gli danno fuoco. Non si fanno scrupolo della presenza delle automobili, rischiando di provocare danni ancora più gravi”. La denuncia arriva dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, dal consigliere comunale del Sole che Ride Marco Gaudini, dal consigliere alla II Municipalità Salvatore Iodice e dall’assessore all’ambiente della II Municipalità Roberto Marino. “Nonostante la raccolta differenziata nel quartiere migliori giorno dopo giorno, con il porta a porta che è arrivato anche nell’area di piazzetta Montecalvario, continuano a permanere sacche di inciviltà. Esiste tra l’altro un servizio dedicato dell’Asia per il recupero dei rifiuti ingombranti. La segnalazione può essere effettuata da tutti i cittadini che hanno bisogno di conferire oggetti di dimensioni consistenti. Gli sversamenti abusivi non hanno motivo di esistere. Chiediamo che la polizia municipale possa identificare i responsabili, sanzionandoli a norma di legge. A tal proposito siamo soddisfatti che, nel nuovo regolamento di videosorveglianza adottato dal Comune di Napoli nell’ultimo consiglio, sia data la possibilità anche all’Asia di installare telecamere e acquisire i reperti video. Chi sversa rifiuti abusivamente non deve restare impunito”, concludono.
Intanto per domani venerdì 22 febbraio è stato ordinato lo stop alle auto dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30 a causa del troppo smog in città. L’ultimo bollettino dell’Arpa Campania ha indicato l’avvenuto superamento del limite di pm10, condizione che ha reso necessaria la limitazione del traffico cittadino.
INPS – Coordinamento Generale Statistico attuariale. Osservatorio sul Precariato. Dati sui nuovi rapporti di lavoro.
REPORT MENSILE: GENNAIO – DICEMBRE 2018
LA DINAMICA DEI FLUSSI
Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel 2018 sono state 7.424.000: sono aumentate del 5,1% rispetto al 2017. In crescita risultano i contratti a tempo indeterminato (+7,9%), i contratti a tempo determinato (+4,5%), i contratti di apprendistato (+12,1%), i contratti di lavoro stagionale (+6,4%) e i contratti di lavoro intermittente (+7,9%); i contratti in somministrazione risultano pressoché stabili (+0,5%). Per le assunzioni in somministrazione e a tempo determinato la fase di crescita si è conclusa tra luglio e agosto 2018: per i contratti a tempo determinato si registra una dinamica negativa nell’ultimo bimestre; per i contratti di somministrazione il calo è netto e rilevante (attorno al 20%) a partire da agosto.
Nel 2018 si registra, rispetto al 2017, un importante incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che risultano quasi raddoppiate (da 299.000 a 527.000: +228.000, +76,2%). Il trend di crescita, già elevato fin dai primi mesi dell’anno, evidenzia un’ulteriore accelerazione nell’ultimo bimestre con incrementi tendenziali superiori al 100%. Nel 2018 risultano in contrazione, invece, le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (-13,1%): tale flessione può essere ricondotta alla scadenza del triennio formativo degli apprendisti assunti nel 2015, anno in cui, a causa della possibilità di utilizzo dell’esonero triennale, le assunzioni con contratto di apprendistato si erano notevolmente ridimensionate.
Le cessazioni nel complesso sono state 6.993.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+6,0%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in apprendistato, mentre sono diminuite quelle di rapporti a tempo indeterminato (-3,1%).
Nel report le tavole trimestrali consentono l’analisi in dettaglio della dinamica dei flussi di attivazione e di cessazione dei rapporti di lavoro in relazione a dimensione aziendale, tipologia oraria, tipologia cessazione, tipo di agevolazione contributiva.
In particolare, per quanto riguarda le assunzioni distinte per classe dimensionale, le imprese con oltre 100 dipendenti hanno evidenziato gli andamenti comparativamente migliori nella prima parte dell’anno e peggiori nella parte finale del 2018.
Quanto ai motivi di cessazione nel 2018 sono diminuiti, rispetto al 2017, i licenziamenti economici mentre sono aumentati licenziamenti disciplinari, dimissioni e risoluzioni consensuali.
Infine si segnala che nel 2018, su un totale di 2.123.000 nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluso l‘apprendistato), i rapporti agevolati risultano pari a 644.000 (poco meno di un terzo), di cui 123.000 dovuti all’esonero strutturale giovani under 35 previsto dalla legge di stabilità 2018.
LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO
Su base annua il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a dicembre 2018 risulta positivo e pari a +431.000 di poco inferiore a quello del 2017 (+466.000).
I saldi tendenziali per le diverse tipologie contrattuali attestano un andamento sempre positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+200.000, in accelerazione a fine anno), per l’apprendistato (+81.000: livello tendenziale stabile nell’ultimo trimestre) e anche per i contratti in somministrazione. Positivi ma in forte e progressiva diminuzione i saldi annualizzati dei rapporti di lavoro a tempo determinato; dello stesso segno ma con un’intensità meno pronunciata risultano i saldi tendenziali per il lavoro intermittente.
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a dicembre 2018 si attesta intorno alle 21.000 unità (erano poco meno di 19.000 a dicembre 2017); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 289 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a dicembre 2018 essi risultano circa 8.000 (contro circa 3.000 a dicembre 2017); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 247 euro.
I dati completi sono consultabili sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) nella sezione Dati e analisi/Osservatori Statistici, report dal titolo “Osservatorio sul precariato”
La Reggina 1914 è nata per volontà di 61 impiegati pubblici dell’epoca che decisero di fondare la prima società di calcio della città calabrese.
La società amaranto conta nel suo palmares 3 promozioni in massima serie, con ben 9 campionati disputati. In serie B conta 3 promozioni e 22 campionati disputati. In terza serie le promozioni sono 5 divise tra C1 e C2 con svariati campionati alle spalle con alterne fortune.
Con la maglia amaranto della Reggina tanti calciatori sono riusciti ad arrivare a giocare in nazionale. Tra questi ricordiamo: Mesto e Baronio. Altri calciatori che l’hanno indossata sono arrivati in azzurro successivamente. In quest’altro gruppo ricordiamo Perrotta, Pirlo e Causio.
Nel recente passato, anno 2015, la Reggina decise di non iscriversi al campionato per un grave debito (20 milioni di euro) ricominciando cosi dalla serie D. Successivamente fu prelevata e riammessa in serie C per il vuoto di organico creatosi in Lega Pro.
Nel 2016, per volontà dei propri tifosi, riuscirono a riappropriarsi del vecchio vessillo della Reggina. Il marchio fù registrato e riaffidato alla società di allora. La società è oggi presieduta da Luca Gallo che l’ha rilevata dalle mani di Mimmo Praticò durante questo campionato.
Nella passata stagione, sotto la guida di Agenore Maurizi in panchina, la Reggina fini 15esima in campionato salvandosi in maniera tranquilla.
Nella stagione corrente, guidata in panchina da Mister Massimo Drago, subentrato a Mister Cevoli dopo la disfatta interna nel derby con il Catanzaro, occupa la settima piazza in piena corsa playoff.
Una curiosità legata a Mister Drago è il suo confronto con la Juve Stabia che conta ben 5 precedenti con 4 pareggi e una sconfitta ai tempi della serie B quando sedeva sulla panchina del Crotone.
Nocera, beffa per 100 studenti iscritti all’ex scuola paritaria: non potranno sostenere l’esame di maturità
Circa 100 studenti iscritti presso una scuola di Nocera Inferiore, cancellata dall’elenco regionale delle istituzioni scolastiche paritarie a causa di gravi irregolarità, quest’anno non potranno sostenere l’esame di maturità. A riferirlo è stato l’Ufficio scolastico provinciale.
Gli studenti sono stati depennati dall’elenco degli aventi diritto a frequentare il prossimo Esame di Stato dopo la sentenza del Tar.
Gli ispettori del Ministero dell’Istruzione e i giudici del Tar hanno riscontrato gravi irregolarità nell’ex scuola paritaria nocerina. I giudici del Tar Campania, con sentenza del 21 gennaio scorso, avevano appurato “la totale mancanza di studenti rilevata in ben tre visite di controllo“. Il sospetto è che parte di quei studenti non frequentasse regolarmente la scuola, con il placet della dirigenza scolastica, per ottenere facilmente il diploma. Ragion per cui “gli iscritti della scuola in questione non hanno più diritto a sostenere le prove di Stato“.
Scuole di questo tipo sono state scoperte in tutta la Campania, specialmente nel Salernitano. Si attendono decisioni simili anche per gli altri studenti. Gli iscritti coinvolti, specificano i colleghi de ilMattino, potranno ora iscriversi presso altri istituti. Ma visti i tempi ristretti e il fatto che siamo già al secondo semestre sembra davvero una corsa contro il tempo.
Il termine ‘ bastian contrario ‘, impiegato sia in politica che nella vita quotidiana, sta ad indicare che fra una o piu’ persone, si possano avere, per partito preso ,idee non solo diverse, ma diametralmente opposte a quelli della maggioranza.
L’importante e’ che non venga offesa né la dignita’, né l’onorabilita’ di ogni singola persona, chiarito questo concetto, entriamo nel merito.
Un Governo democratico, ha nella maggior parte dei casi un’opposizione, tanto piu’ questa e’ forte, tanto piu’, puo’ essere in grado di farlo cadere.
Da quando le ‘redini’ dell’Italia sono state prese dai Giallo Verdi, si e’ scatenato un putiferio mediatico, i bastian contrari, lo attaccano a testa bassa, usando espressioni, spesso poco conformi, alle normali dialettiche politiche.
I casi di insulti sempre piu’ denigratori e oltremodo lesivi sulla persona, sono stati molteplici, cosi’ come i tentativi di arrivare ad un vero scontro fisico tra le opposte fazioni.
Si sa che il lavoro delle opposizioni e’ quella di colpire ai fianchi, solo che questa volta, il Governo e’ appoggiato dal consenso di milioni di Italiani che lo hanno eletto, il loro voto ha dato forza ai partiti di maggioranza che stanno mettendo in atto la maggior parte dei programmi che erano stati promessi in campagna elettorale.
Al Governo si contesta tutto, ogni decisione politica per i bastian contrari, e’ sempre sbagliata, come se coloro che oggi lo denigrano, non avessero avuto la possibilita’ di stare al comando della nave Italia per anni e anni.
I pomi della attuale discordia politica sono due:
1) Reddito di cittadinanza.
2) Quota 100.
Iniziamo dal reddito di cittadinanza, una Legge approvata dal Governo per dare la possibilita’ a milioni di italiani di avere la possibilita’ di poter sopravvivere.
In altri Paesi Europei, gia’ da anni, sono stati messi in opera redditi di cittadinanza, tutto questo non ha fatto scalpore, perché solo in Italia si?
Secondo pomo della discordia : quota 100.
In un Paese dove i giovani continuano ad emigrare, in cui non riescono a trovare un posto di lavoro, e’ giusto che vi sia uno svecchiamento, per dar la possibilita’ ad altri, di affacciarsi nel mondo lavorativo?
La motivazione delle opposizioni per entrambe le riforme sono le stesse : senza coperture finanziarie, come si fanno ad elargire soldi? Oppure si potrebbe pensare che… non si sono mai voluti trovare?
La domanda andava posta gia’ qualche anno fa, quando con i precedenti Governi si e’ distrutto l’asse portante del nostro tessuto sociale, parlo della classe media.
Dove erano i bastian contrari di oggi, quando si e’ attuata una simile politica? Al Governo !
Quando il nostro PIL, sotto il Governo Berlusconi, lo spread ha superato i 500 punti base, necessariamente ci si e’ dovuti rivolgere ad una persona che agisse con fermezza sui nostri conti pubblici, attuando quella che viene definita una politica di lacrime e sangue.
Le dritte montiane, anche se ritenute strettamente necessarie, a cosa hanno portato? al completo impoverimento delle classi gia’ deboli.
Chi ha una famiglia ed ha perso il lavoro, non certo per colpa degli ultimi arrivati, e’ giusto che sopravviva?Le colpe di questa disastrosa situazione economica in cui versa l’Italia, stanno molto piu’ a monte, vanno ricercate in altri Governi che hanno pensato piu’ alla loro “conservazione politica”, che al futuro dei propri concittadini.
Con le elezioni di Marzo scorso, per la 1 volta in Italia si sta attuando una politica innovatrice, non rivolta ai ricchi, ma a tutti quei cittadini che sono rimasti sempre fuori dalla porta delle riforme..
Su tanti giornali, televisioni, nazionali e private, non si fa altro che sminuire l’operato di questo governo. Agendo in questo modo, si offusca l’immagine dell’Italia nel Mondo, si allontanano gli investitori stranieri, facendo nel contesto aumentare il PIL.
Se, le riforme volute dal Governo dovessero avere successo, l’Italia potrebbe diventare per tutta l’Europa la nuova scuola guida.
Se naufragassero, non avremmo nulla da perdere, perché gia’ da tempo, l’Italia non ha mai avuto in dotazione le “scialuppe di salvataggio”.
Parma-Napoli, arbitra Chiffi, Di Bello al Var: le designazioni della 6^ giornata di ritorno di Serie A
Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la sesta giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2018/19 in programma domenica 24 febbraio alle ore 15.00. Fischietto di Parma-Napoli affidato a Chiffi, Di Bello al Var.
Queste tutte le designazioni:
PARMA – NAPOLI Domenica 24 Febbraio h. 18.00 CHIFFI DEL GIOVANE – DI IORIO IV: GIUA VAR: DI BELLO AVAR: FIORITO
Il classe 2003 è difensore centrale ed è al servizio di mister Sacco
Non c’è grinta che tenga, non c’è avversario che lo intimorisca, non c’è differenza di età. E già, l’età, quella che non pesa in chi si sente gladiatore, in chi è pronto a dare l’anima per la maglia che indossa. Non c’è nessun timore per il ‘Pugile’ (il suo soprannome) Francesco DiPasquale, difensore centrale classe 2003 dell’Under 17 della Juve Stabia, allenata da mister Sacco ed in testa alla classifica. Due anni da combattente nei campionati nazionali. E il gol? Quello non manca, Di Pasquale sa metterne a segnorendendosi pericoloso anche in area avversaria e mettendo al tappeto chiunque.
Muove i primi passi, a livello calcistico, nella scuola calcio Millennium di Salerno. E’ stato per tre anni alla Salernitana e il salto di qualità l’ha fatto col San Giorgio, con il presidente Billi, dove è cresciuto caratterialmente e si è formato calcisticamente. Dopo la conoscenza con il responsabile stabiese Saby Mainolfi e dopo un provino all’Eden con mister Alfonso Belmonte, cominciò la sa avventura con questa maglia. Sin dall’anno scorso ha fatto campionati importanti e gol, che non guastano mai…
Frequenta il secondo Liceo, indirizzo sportivo. E’ inquadrato nel fare dell’attività sportiva il suo lavoro. Vorrà fare Scienze Motorie all’Università per diventare insegnante di educazione fisica, ben venga.
Oltre il calcio ama gli amici, appena ha un momento libero scappa per incontrarli, con i quali è cresciuto. Gli piace frequentare la città di Salerno, adora il mare. Ragazzo umile e con la testa sulle spalle. Molto rispettoso ed educato, fa una vita sacrificata, anche spinto dal padre, allenatore professionista. Sono tre anni che porta avanti le sue idee e a lui va fatto un grande applauso per come si comporta, ma nella Juve Stabia è argomento già noto visti i tanti sacrifici fatti dalle vespette per raggiungere il proprio sogno.
Tre anni di viaggi, supportato e sopportato anche dal nonno che lo accompagna in ogni dove. Pur essendo salernitano di nascita, la Juve Stabia gli è entrata nel cuore. Ha due fratelli, uno di 11 anni (gioca al San Giorgio) e uno piccolo di soli 3 anni. Il rapporto con i genitori è ottimo, soprattutto nel comprendere i sacrifici che si fanno e che loro fanno. La mamma, però, lo bacchetta sullo studio e pretende, giustamente, tanto in quel contesto. Curiosità? Sul suo cellulare c’è un altro nome, non ‘mamma’, ma l’amore è quello di sempre, anzi molto ma molto alto.
Ama la moda, adora le scarpe da calcio e ne cambia 4-5 all’anno. Un piccolo sassolino? C’è, il rapporto non buono con il suo precedente club, ma per fortuna è caduto in piedi vestendo la maglia della Juve Stabia. Con un sogno nel cuore…l’esordio in prima squadra che adora e che segue da vero tifoso!
Scafati, ancora problemi alla pubblica illuminazione: Contrada Cappelle al buio
La luce non sembra proprio volersi riaccendere a Scafati, Comune in provincia di Salerno. In tutti i sensi. Da mesi ormai i cittadini lamentano disservizi all’illuminazione pubblica, tra continui blackout e luci accese di giorno e spente di notte.
Questa volta ad essere interessata dal problema è stata la zona di Contrada Cappelle. I residenti hanno dato via a una manifestazione fuori alla sede amministrativa del comune, con un’occupazione pacifica.
In segno di protesta, i manifestanti hanno provocatoriamente chiesto l’annessione al Comune limitrofo di Sant’Antonio Abate, che non sembra essere colpito da questo genere di disservizio.
Negli scorsi mesi molte zone di Scafati sono rimaste al buio, anche per diverse settimane. Un disservizio che mette in pericolo l’incolumità dei cittadini che rincasano tardi la notte. Il mese scorso la mancanza di illuminazione nella zona della Stazione della Circumvesuviana ha causato un terribile incidente che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, a parte la distruzione delle due auto coinvolte. In quell’occasione la redazione di ViViCentro.it aveva ascoltato la testimonianza del conducente durante la quale chiedeva all’amministrazione di Palazzo Meyer di agire affinchè episodi del genere non si ripresentassero più. Una richiesta che sembra finora rimasta inascoltata.
Il provvedimento è stato possibile grazie alla nuova legge contenuta nel «Decreto Sicurezza” e inerente la circolazione sul territorio italiano.
La Guardia di Finanza di Patti hanno sottoposto a sequestro 6 autoveicoli in attuazione delle nuove disposizioni contenute nel «Decreto Sicurezza” relative alla circolazione sul territorio italiano delle auto con targa estera. Il decreto infatti, tra le altre cose, ha rinnovato l’art. 93 del Codice della Strada, vietando ai soggetti residenti in Italia da oltre sessanta giorni di circolare con un veicolo immatricolato all’estero, tranne nel caso in cui siano in grado di dimostrare la riconducibilità del mezzo ad una società di leasing o ad altra impresa estera senza sedi in Italia.
Tra queste, un’Audi A1 ed un fuoristrada Mitsubishi Pajero i cui valori di mercato superano € 25.000. I soggetti sorpresi alla guida sono risultati tutti residenti in Italia, malgrado conducessero un’automobile intestata ad altro individuo residente in un Paese estero. La maggior parte delle autovetture ritirate dalla circolazione riportavano targhe tedesche e polacche.
Questa disposizione è stata introdotta per contrastare il fenomeno della cosiddetta «esterovestizione» delle automobili, cioè quel comportamento messo in pratica da soggetti che, nascondendosi dietro lo schermo di una targa estera, mirano a risparmiare illecitamente sul costo del bollo, delle spese di assicurazione e sottrarsi a multe e sanzioni per violazioni del codice della Strada.
Inoltre l’utilizzo di un veicolo con targa estera produce talvolta riflessi fiscali di non poca importanza. Esso, infatti, è anche un modo per nascondere una possidenza, offuscare la reale capacità economica di un soggetto e rendere, quindi, più difficoltoso il servizio dell’Amministrazione Finanziaria volto a far emergere le forme illecite di guadagno e di impiego di denaro.
Per “Esterovestizione” si intende la fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale di una società che, al contrario, ha di fatto la sua attività e persegue il suo oggetto sociale in Italia. Lo scopo della localizzazione, tipicamente in un paese con un regime fiscale più vantaggioso di quello nazionale, è fare in modo che gli utili siano sottoposti a una minore tassazione. Di solito i redditi esterovestiti sono le plusvalenze di cessioni di partecipazioni.
La mini-riforma infatti del D.L. 4.10.2018 n. 113 (convertito nella legge 1.12.2018 n. 132, il cosiddetto Decreto Sicurezza) è intervenuta sugli artt. 93 e 132 del Codice della strada ed ha cercato di dare una risposta concreta per contrastare fenomeni illeciti di esterovestizione con un significativo impatto economico e sociale nel nostro Paese.
Per il recupero della gara d’andata, il Siracusa dopo pochi giorni affronta nuovamente la Viterbese, questa volta tra le mura amiche.
Di seguito il racconto dell’emozionante match attraverso le foto di Antonella Bucceri.
Il Siracusa dopo aver perso qualche giorno fa a Viterbo, si vendica al De Simone.
Al minuto 34′ passano i padroni di casa, grande giocata di Tiscione che va via, e di sinistro beffa il portiere ospite.
Prima del The Caldo ancora i Leoni provano a ruggire, rovesciata di Ott Vale e miracolo di Valentini e pochi secondi prima del duplice fischio, Bertolo colpisce la traversa dopo un piazzato del solito Tiscione.
Nella ripresa i ritmi si abbassano l’unica occasione degna di nota, capita al 72′ quando una punizione di Tiscione prova a beffare un attento Valentini.
Il racconto della gara
Il Siracusa si trova a fronteggiare un altro derby con l’obiettivo di conquistare altri punti importanti.
Al minuto 6 Il Trapani con Nzola, per una distrazione della difesa azzurra, segna il primo goal della giornata portando in vantaggio il Trapani.
Al 39’ assist di Bertolo intercettato da Catania che tira in rete e arriva il goal del pareggio: Siracusa-Trapani: 1-1
Il direttore di gara segna un minuto di recupero ancora per la fine del primo tempo che si chiude con un pareggio.
Dopo un palo il Trapani con un tiro di Ferretti riporta la squadra in vantaggio al 55’: Siracusa-Trapani: 1-2
Il tabellino della gara
IL TABELLINO:
SIRACUSA (4-2-3-1): Crispino; Daffara, Di Sabatino, Bertolo, Bruno; Ott Vale (75′ Del Col), Gio. Fricano (81′ Russini); M. Palermo, Tiscione, Souarè (66′ Parisi); Catania. A disp.: Genovese, Boncaldo, Gia. Fricano, Lombardo, Mustacciolo, Cognigni, Rizzo, Talamo, Vazquez. All. Raciti.
VITERBESE (3-5-1-1): Valentini; Rinaldi, Atanasov, Sini (74′ Molinaro); S. Palermo, Damiani (62′ Vandeputte), Baldassin, Cenciarelli (46′ Zerbin), Mignanelli; Bismark (46′ Pacilli); Luppi (42′ Polidori). A disp.: Thiam, Coda, Milillo, De Giorgi, Tsonev, Coppola, Sparandeo. All. Calabro.
ARBITRO: Bitonti di Bologna (Salvatori-Della Croce).
Pompei, incontro d’informazione sul tema della donazione di sangue, organi e tessuti
Sabato 23 febbraio alle ore 9.30 presso la Sala Marianna Fusco del Santuario di Pompei si svolgerà un incontro di informazione e formazione sul tema della donazione di sangue, organi o tessuti, un argomento sul quale siamo tutti invitati a fare cultura.
Occorre essere informati e sensibili, con la speranza che se “Un donatore moltiplica la vita”, essere aperti al dono, dato o ricevuto, ci offre un motivo in più per vivere la compagnia degli uomini anche nel tempo difficile della malattia.
La proposta di questo incontro è stata presentata all’assemblea straordinaria dei vescovi campani, tenutasi a Pompei lo scorso 12 marzo. La necessità di una sensibilizzazione capillare ha pertanto portato a proporre degli incontri nelle varie zone della Regione, con l’obiettivo di avere quella ricaduta culturale necessaria per sviluppare tra i cittadini la giusta sensibilità al tema delle donazioni.
Vi ricordiamo questa sera l’appuntamento con Juve Stabia Live Talk Show. Una produzione Vivicentro.it
Castellammare di Stabia – In diretta dal TENDA Open Space di Castellammare di Stabia, in via Surripa andrà in onda questa sera la diciannovesima puntata di Juve Stabia Live Talk Show. Il programma è dedicato alla squadra di calcio di Castellammare di Stabia, che quest’anno è in testa alla classifica del girone C del campionato di serie C. Le Vespe dopo 25 partite giocate, sono ancora imbattute in campionato!
Commentate stasera con noi il pareggio con il Monopoli e il prossimo turno con la Reggina.
La conduzione di questa puntata di Juve Stabia Live ci sarà come sempre Mario Di Capua affiancato questa sera dalla bellissima e bravissima Shasa Nil.
La regia e l’editoriale di apertura sarà curato da Mario Vollono.
Le riprese video saranno come sempre affidate alla maestria di Michele Ruocco.
La postazione Internet sarà curata con la solita professionalità da Giovanni Donnarumma che curerà anche la scheda del prossimo avversario.
Gli ospiti in studio sul palco di Juve Stabia Live sono:
per la prima volta, Luigi Canotto, attaccante della Juve Stabia; Peppe Amore giornalista stabiese, Natale Giusti redattore di NapoliSoccer; Gianfranco Piccirillo, Presidente dell’associazione StabiAmore e Raffaele Izzo, redattore di ViViCentro.it
Collegatevi alle ore 20:00 sulla pagina Stabiesi al 100%, potete commentare in diretta questa puntata di Juve Stabia Live e farci le Vostre domande. Ricordiamo che chi volesse assistere alla puntata può tranquillamente accomodarsi in platea.
La trasmissione andrà in onda in replica anche domani sera alle ore 21 e sabato mattina alle 11 sull’emittente televisiva TelecapriSport (canale 87 DTT).
Se non avete facebook vi informiamo che tutte le puntate sono state caricate anche sul canale ufficiale di ViViCentro Network nell’apposita sezione video (clicca qui).
Ci raccomandiamo, intervenite in tanti sulla chat facebook e inviateci anche il pronostico per la prossima partita della Juve Stabia. Potete vincere fantastici premi griffati fly-line!
‘Rispettiamo le scadenze, Def entro il 10 aprile’. ‘C’è una riserva’ di 2 miliardi più che sufficiente’, ha spiegato Tria. Il caso della figlia 17enne di Jo Song-gil (ex ambasciatore reggente a Roma – “scomparso” in quello che è visto come un tentativo di diserzione) rapita a Roma ma ignorato dal “Comandante” Salvini.
Tria su manovra correttiva. Salvini concorda ma ignora il caso Jo Song-gil
“È prematuro parlare di una manovra correttiva per i conti pubblici. Rispettiamo le scadenze, Def entro il 10 aprile. Qualora dal monitoraggio dell’andamento dei conti pubblici si mostrasse coerente con gli obiettivi programmatici, al netto di maggiori entrate e dismissioni, gli accantonamenti con delibera del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia, possono essere resi disponibili. Questi margini di riserva appaino più che sufficienti. Certamente nel prossimo Def si aggiorneranno le previsioni economiche: l’aggiornamento porterà a una valutazione e alla verifica dei saldi che saranno oggetto del confronto con l’Unione europea”
parole del titolare del dicastero delle finanze Giovanni Tria.
Dopo Tria anche Salvini allontana l’ipotesi di manovra correttiva affermando che:
“in merito all’ipotesi di una manovra correttiva si sta parlando del nulla. Abbiamo votato meno di 2 mesi fa una manovra che deve ancora far vedere i suoi effetti. Commentare i dati a febbraio quando la manovra farà vedere gli effetti nei prossimi mesi mi sembra quantomeno bizzarro”
Ricordandosi poi di essere il Ministro dell’Interno è intervenuto, bontà sua ma solo perché trascinato per i capelli, anche sul caso della figlia della ex ambasciatore nordcoreano a Roma che è stata rimpatriata dopo la diserzione dei genitori. Purtroppo però lo fa solo per scaricare la patata bollente su altri dicendo:
“Chiedetelo al Ministero degli Esteri, è una questione di ambasciate, io non ne sapevo nulla”
Queste le incredibili parole del difensore del patrio suolo e della patria sicurezza (a suo dire) e questo sì che ci rallegra e ci da sicurezza.
Agenti stranieri vengono in Italia, fanno ciò che vogliono, ripartono con un ostaggio, e il nostro eroico e efficientissimo Ministro dell’Interno afferma, impunemente, di non saperne nulla.
Troppo impegnato, si vede, a cambiare divise e cappelli per le prossime elezioni e a prendersela, quando è in carenza di facile propaganda da vendere, con quelli sicuramente e veramente deboli facendo bene attenzione a restare alla larga, ad esempio, da Casa Pound sulla quale continua a glissare e a rimandare ad un domani che forse, chissà, magari arriverà, ma non ora: c’è altro di più urgente (meno impegnativo e pericoloso) da fare prima.
Fatto sta che secondo quanto ha riferito da Seul l’ex vice ambasciatore nordcoreano a Londra Thae Yong-ho, la ragazza, figlia 17enne dell’ex ambasciatore nordcoreano a Roma Jo Song-gil, sarebbe stata prelevata con un blitz a Roma a novembre e riportata a Pyongyang con la forza dall’Italia dove era rimasta dopo la scomparsa del padre, a novembre, in un apparente tentativo di fuga dal regime di Kim Jong-Un per chiedere asilo.
Jo Song-gilaveva assunto la carica in Italia a ottobre 2017, dopo che Roma aveva espulso l’allora ambasciatore, Mun Jong Nam, in segno dij protesta contro i test missilistici e nucleari della Corea del Nord e il suo sprezzo delle sanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Jo si era unito all’ambasciata nordcoreana in Italia a maggio 2015 e doveva terminare il suo mandato a fine di novembre 2017. Una fonte rimasta anonima ha comunicato a Reuters che Jo era stata ufficialmente sostituito da Kim Chon, il nuovo ambasciatore reggente, alla fine di novembre.
Questa la situazione, ma il Comandante Salvini dice di non saperne nulla e rimanda al ministero degli esteri che, a sua volta, precisa quanto segue:
“Il 3 gennaio scorso la Farnesina aveva già reso noto di aver ricevuto per via diplomatica dall’Ambasciata della Corea del Nord a Roma la comunicazione relativa all’avvicendamento del funzionario presso l’Ambasciata stessa. La Farnesina ha ricevuto due note formali al riguardo. La prima, datata 20 novembre 2018, con la quale veniva data notizia dell’assunzione delle funzioni di Incaricato d’Affari a Roma da parte del Signor Kim Chon. La seconda, datata 5 dicembre 2018, con la quale si informava che l’ex Incaricato d’Affari Jo Song Gil e la moglie avevano lasciato l’Ambasciata il 10 novembre e che la figlia, avendo richiesto di rientrare nel suo Paese dai nonni, vi aveva fatto rientro, il 14 novembre 2018, accompagnata da personale femminile dell’Ambasciata. La Farnesina non dispone di alcuna altra informazione sulla vicenda.”
Ma il caso sta diventando politico e il Comandante dovrà comunque dare spiegazioni più pretinenti sul suo “dormire” di fronte alla libera circolazione, sul “sacro suolo italiano”, di agenti stranieri che vengono qui (verosibilmente anche armati) a fare ciò che gli pare, incluso quello che, a quanto è dato sapere, ha tutto l’aspetto di un rapimento ammenochè.
Ammenochè non arrivi all’impudenza (cosa che sarebbe nelle sue corde) di appuntarsi un’altra megaglietta per aver agevolato il ritorno in Patria di una extracomunitaria e, per questo, richiedere ed ottenere medaglia ed anche il plauso del suo popolo con almeno qualche sorrisetto anche dai pentastellati.
Di omissione di atti del SUO ufficio, e nell’esercizio del suo incarico, ovviamente nemmeno a parlarne.
Il Comandante non si discute e, men che meno, si può osare fare paragoni di vera statura d’uomo prima e politico dopo arrivando, ad esempio a ricordare che 34 anni fa, nella notte tra il 10 e l’11 ottobre del 1985, l’allora presidente del consiglio e segretario del PSI, Bettino Craxi osò sfidare gli Stati Uniti d’America a Sigonella, dove gli F-14 americani avevano dirottato l’aereo egiziano e che, quando atterrò, venne subito accerchiato da venti Carabinieri e trenta avieri armati del VAM. Questi, a loro volta, furono accerchiati dalle forze d’assalto della “Delta Force” al comando del generale Carl Steiner che erano atterrati in precedenza dell’aereo di linea egiziano, volando su due Lockheed C-141 Starlifter dei Navy SEAL. A quel punto, ecco che i militari americani furono circondati a loro volta da altri Carabinieri, che nel frattempo erano confluiti dalle caserme di Catania e Siracusa, tutti armati con la sicura disinnescata ed il colpo in canna, pronti a far fuoco se costretti.
Come finì il braccio di ferro tra Italia (Craxi) e USA è cosa nota (Reagan dovette cedere) ma questo è altro e l’ho richamato (non sicuramente da cultore di Craxi ma …. ) unicamente per dare un vero esempio di difesa del nostro suolo e delle nostre prerogative, altro che prendersela con pochi ed inermi emigranti e rimandare, per cose veramente serie, ad altro ministero per ottenere chiarimenti su azioni di competenza dell’Ordine Pubblico, indi del Ministero degli Interni, indi sue, del Comandante Salvini, e impunemente portate a termine, senza alcun problema, sul nostro territorio da agenti stranieri.
Per concludere, mi torna in mente anche Totò che soleva dire:
“Il mondo io lo divido così, in uomini e caporali. E più vado avanti, più scopro che di caporali ce ne son tanti, di uomini ce ne sono pochissimi”
e Salvini, in questo frangente, ha dato mostra di essere al massimo uno dei tanti caporali di Totò, altro che Comandante!
La città si prepara alle amministrative: nasce un nuovo movimento civico
Meta, la campagna elettorale per le amministrative metesi non ha ancora detto ufficialmente chi sarà l’anti Tito. Nel clima generale di ripensamenti, scissioni e mal di pancia di partito, liste politiche o civiche, accordi preelettorali, arriva il nome della prima lista che andrà a dire la sua in vista del voto di fine maggio.
“ViviAMO Meta” è il nome dello schieramento nato dall’esigenza della società civile di contribuire concretamente al miglioramento del paese. Nato il giorno di San Valentino, dalla semplice riunione attorno a un tavolo di giovani, professionisti e soggetti politici che amano Meta. Il nuovo movimento civico fa del cuore la perfetta sintesi del suo scopo politico, rappresentato nello stemma.
In attesa di ufficializzare nomi dei componenti e candidato sindaco, il gruppo che correrà per rappresentare i cittadini di Meta nel nuovo Consiglio comunale rompe gli indugi ed esce allo scoperto quale Movimento Civico volto a raccogliere adesioni e simpatie funzionali a tale scopo, ascoltando le esigenze dei cittadini, dei commercianti e di tutti coloro che abbiano a cuore Meta e il suo futuro.
La campagna di adesioni è già partita da Facebook con “Vivi AMO Meta” – la pagina social dove tutti possono mettere il loro “mi piace” ed essere in contatto con questa nuova avventura metese.
La Guardia di Finanza di Roma sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale capitolino per usura.
Militari del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale capitolino nei confronti di quattro soggetti, accusati di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica – Gruppo di lavoro reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti, trae origine dalla denuncia presentata nel novembre 2017 da una donna che, dopo essersi rivolta a un patronato del quartiere di Centocelle per istruire una pratica di finanziamento al fine di far fronte a impellenti spese mediche, era rimasta vittima di veri e propri usurai.
Non essendo riuscita ad ottenere il prestito, la denunciante era stata costretta ad accettare le condizioni capestro imposte dagli indagati, che si erano proposti di concedere direttamente il denaro richiesto ma con l’applicazione di tassi di interesse mensili oscillanti tra il 20% e il 25%, corrispondenti a circa il 300% annuo.
Gli approfondimenti eseguiti dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno portato alla luce un più ampio sistema illecito perpetrato ai danni di diverse persone, le quali, versando in precarie condizioni economiche che non consentivano loro di accedere al credito legale, erano cadute nella “trappola” dell’usura, ordita dalla titolare dell’ente associativo, dai suoi due figli e da un quarto soggetto, “finanziatore” delle condotte delittuose.
L’erogazione delle somme era “schermata” dalle finalità del patronato, ovvero quelle di offrire assistenza agli utenti per l’espletamento di pratiche amministrative di vario genere.
Nel corso di perquisizioni, i Finanzieri hanno rinvenuto, tra l’altro, un vero e proprio “libro mastro” in cui venivano annotate, con certosina precisione contabile, le somme prestate e le relative restituzioni, comprensive degli esosi interessi applicati.
Al contempo, le intercettazioni hanno fatto emergere la “professionalità” dell’attività criminosa, evidenziando l’assoluta prudenza utilizzata dai protagonisti della vicenda nelle reciproche interlocuzioni, caratterizzate dall’uso di un gergo “cifrato”, secondo il quale i prestiti erano “torte” o “feste” o “compleanni” o “album”, le rate “regali” e gli interessi “candeline” o “figurine”.
I controlli continueranno senza sosta anche nei prossimi giorni al fine di garantire in tutto il Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia, la tutela dell’ambiente e della pubblica salubrità dei cittadini.
Nel corso dei controlli di polizia finalizzati alla repressione di reati in materia ambientale, in relazione ai quali la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia sta intensificando le risorse e gli sforzi al fine di tutelare la salute pubblica e la salubrità, il personale del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera in collaborazione con il Nucleo Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli hanno sequestrato nella giurisdizione del Comune di Boscoreale un locale adibito ad opificio completamente abusivo dedito alla riparazione di pneumatici. L’esercizio commerciale abusivo operava senza alcuna documentazione o certificazione di agibilità che potesse attestare la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità.
Presso i locali sottoposti a sequestro è stato rinvenuto un considerevole numero di pneumatici (e relativi cerchioni) di incerta provenienza. In buona sostanza, sotto la lente di ingrandimento è finita un’attività illecita che – di fatto – si presume forniva agli ignari clienti pneumatici e cerchioni di varie marche rubati, dopo essere stati smontati da autovetture presenti in varie zone della provincia. Inoltre in un locale deposito sono stati rinvenuti circa 8mila chilogrammi di pneumatici in stato avanzato di usura, il cui ingente quantitativo risultava incompatibile con quanto riscontrato nell’improvvisato registro di carico/scarico rifiuti trovato sul posto.
Il soggetto titolare dell’attività è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, cui sono stati contestai i reati ex art. 648 Codice Penale (Ricettazione) e art. 256 D.Lgs. 152/2006 (Reati Ambientali).
“In buona sostanza è stata scoperta una vera e propria centrale abusiva di ricettazione di pneumatici rubati, in cui il materiale ormai usurato – che a tutti gli effetti costituiscono rifiuti speciali non pericolosi – sarebbe stato probabilmente abbandonato in qualche improvvisata discarica o – come purtroppo sempre più spesso succede – bruciato, creando pericolo per la pubblica salute dei cittadini. Riteniamo che un altro possibile disastro ambientale è stato scongiurato” sono state le parole del comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, Ivan Savarese.
Favorito dal risultato della sfida di andata, Ancelotti questa sera opta per un ampio turnover
Il Napoli si prepara a scendere in campo per la sfida valida per sedicesimi di finale di Europa League contro lo Zurigo. Il risultato dell’andata consente agli uomini di Carlo Ancelotti di aver già ipotecato la qualificazione. Proprio questo fattore ha permesso al tecnico di effettuare un ampio turnover e dare spazio a chi ha giocato poco. Come si legge nell’edizione di oggi del quotidiano sportivo Tuttosport:
“E turnover sia. Contro lo Zurigo, stasera i tifosi del Napoli potranno rivedere Chiriches, il difensore rumeno infortunatosi al ginocchio in Nazionale l’8 settembre, nell’amichevole tra Romania e Montenegro. L’ultima sua gara risale al 6 maggio, nel 2-2 in campionato contro il Torino a Fuorigrotta. Il rumeno dovrebbe fare coppia dal primo minuto con Koulibaly, mentre ai loro lati è previsto l’utilizzo dei fedelissimi Hysaj e Ghoulam. Novità anche a centrocampo, con Ounas e Verdi sugli esterni e la coppia Diawara-Zielinski a manovrare in mezzo al campo. In avanti, il duo di bomber alla ricerca di un rilancio: Mertens ed Insigne. L’ultimo acuto europeo del belga risale al 28 novembre nel 3-1 sulla Stella Rossa, mentre Insigne intende realizzare il 4° gol europeo di questa stagione, dopo i tre consecutivi rifilati al Liverpool ed al Psg. Sarà una formazione molto sbilanciata in attacco e una sfida da giocarsi con l’accesso agli ottavi messo in cassaforte all’andata ed anche per questa ragione Ancelotti ha voluto togliere la pressione dalle spalle dei calciatori: cancellato il consueto ritiro prepartita. Appuntamento questa mattina per la colazione, la sgambatura ed il pranzo”.
L’ex allenatore del Manchester United, Josè Mourinho ha rilasciato un’intervista a “Teleradiostereo” in cui ha parlato anche del Napoli: “Serie A? Credo che la situazione non sia facile perché l’ambizione di vincere lo scudetto o almeno essere più vicini alla Juve non c’è più. La Roma ha iniziato bene in Champions poi ha trovato difficoltà in campionato e sappiamo come è andata a finire in Coppa Italia. Ma è possibile che ora trovi equilibrio e finisca la stagione tra le prime quattro, vedo il mio amico Carletto Ancelotti molto solido al secondo posto e l’Europa League è importante se non puoi giocare la Champions. Questa è stata una mia battaglia anche al Manchester United, quando sei una squadra da Champions e giochi l’Europa League devi vincere l’Europa League. Io vedo vincente una tra Napoli, Inter, Chelsea, Arsenal e Siviglia, tra queste. Carletto? E’ un allenatore top, una persona ancora più top, siamo molto amici”.