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Juve Stabia, la prima sconfitta stagionale arriva con la Carrarese e impone una riflessione tattica e mentale

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La sconfitta è un’esperienza amara, ma per una squadra ambiziosa come la Juve Stabia di Ignazio Abate può trasformarsi nel più efficace degli insegnamenti. Il 3-0 incassato allo stadio “Dei Marmi” di Carrara non è un semplice incidente di percorso da archiviare in fretta, ma un campanello d’allarme che suona forte e chiaro. Una lezione di concretezza impartita da una Carrarese cinica, che ha saputo sfruttare ogni errore delle Vespe, costringendole a fare i conti con i propri limiti.

La cronaca parla chiaro: la partita è stata immediatamente indirizzata da un avvio shock. Al 9° minuto, un ingenuo fallo di mano in area di Ruggero su un tiro di Abiuso ha concesso ai padroni di casa un calcio di rigore. Sul dischetto si è presentato l’ex di turno, Nicolas Schiavi, che con freddezza ha spiazzato Confente, portando in vantaggio i toscani. Un gol a freddo che ha concesso alla Carrarese il lusso di impostare la gara sull’attesa e sulle ripartenze, mettendo a nudo le difficoltà della Juve Stabia nel reagire con la necessaria lucidità.

Reazione Generosa ma Sterile

Se le Vespe hanno provato a rimettersi in carreggiata, lo hanno fatto con grande generosità ma con scarsa efficacia. Il centrocampo ha lavorato per creare gioco, con un ispirato Maistro a cercare la via della rete e un positivo Mosti a rendersi pericoloso con un tiro velenoso a inizio ripresa. Tuttavia, la manovra è apparsa spesso prevedibile e poco incisiva. L’occasione più grande per riaprire il match è capitata sulla testa di Bellich, ma il suo colpo a botta sicura è stato neutralizzato da un intervento prodigioso del portiere avversario Bleve, una “paratissima” che ha spento le speranze del pareggio e ha rappresentato la sliding door del match.

La Spietata Concretezza della Carrarese

Mentre la Juve Stabia sprecava, la Carrarese ha mostrato una spietata concretezza. La squadra di Antonio Calabro, pur soffrendo in alcuni frangenti, ha saputo resistere con ordine per poi punire in contropiede. Il raddoppio di Hasa al 77′, al termine di una ripartenza fulminea orchestrata dal neo-entrato Finotto (che poco prima aveva colpito un palo), è l’emblema di una transizione letale che ha tagliato le gambe alla Juve Stabia, colpita proprio nel momento del suo massimo sforzo. Il tris finale di Zanon all’86’, con un preciso diagonale, ha sigillato il verdetto e reso il passivo umiliante, evidenziando una difesa stabiese apparsa troppo disorganizzata e vulnerabile in campo aperto.

L’Analisi di Abate: “Una Legnata che ci Farà Crescere”

Nel post-partita, il tecnico Ignazio Abate non ha fatto drammi, ma ha analizzato con lucidità la prestazione. “Questa sconfitta ci farà crescere. I giovani crescono giocando e qualche legnata sui denti la dobbiamo prendere,” ha dichiarato, sottolineando la necessità di ritrovare la “cattiveria mentale” indispensabile per affrontare un campionato difficile come la Serie B. Abate ha respinto l’idea che la pressione dell’imbattibilità abbia pesato, riconoscendo i meriti di una Carrarese “ben strutturata e organizzata”.

Cosa deve portarsi a casa la Juve Stabia da questa trasferta? Innanzitutto, la consapevolezza della fragilità difensiva mostrata sulle ripartenze avversarie. In secondo luogo, l’urgenza di ritrovare quella lucidità offensiva smarrita, perché non basta creare, bisogna capitalizzare, specialmente quando si è in svantaggio.

La prima sconfitta stagionale è arrivata. Non c’è dramma, ma c’è l’obbligo di voltare subito pagina e di trasformare questo passo falso in un punto di ripartenza. Per ambire a traguardi importanti, la Juve Stabia deve imparare in fretta a soffrire, a essere cinica e a gestire i momenti di difficoltà, proprio come, in questa occasione, ha saputo fare la sua avversaria. La lezione del “Dei Marmi” è servita: ora tocca alle Vespe dimostrare di averla imparata.

Savoia Calcio, pareggio 1-1 con il Sambiase

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Il Savoia ottiene un pareggio al termine di una gara intensa e combattuta contro il Sambiase, finita 1-1.

Gli oplontini reagiscono con carattere al gol di Haberkon, con una rete di Favetta nella ripresa e mantengono l’imbattibilità stagionale.
La partita si apre subito con un’occasione per il Savoia: al 1’ Schiavi pennella un cross teso per Favetta, bravo ad inserirsi sul primo palo, ma è decisiva la deviazione di Colombatti che manda in angolo.
Al 14’ il Sambiase risponde con Frasson, che sul secondo palo non trova l’impatto vincente con il pallone.

Al 36’ su angolo dei calabresi Perricci colpisce di testa, ma De Lorenzo si fa trovare pronto. Due minuti più tardi, al 38’, i padroni di casa passano in vantaggio: Haberkon approfitta di un infortunio e insacca per l’1-0.

Nella ripresa il Savoia alza il ritmo.

Al 47’ De Lorenzo si riscatta subito con una grande parata sulla punizione battuta da Haberkon, tenendo i suoi in partita.

E al 53’ arriva il meritato pareggio: ancora Schiavi protagonista con un cross teso, Favetta inventa un colpo di tacco spettacolare che vale l’1-1.

Favetta esulta, è 1-1

Al 64’ Diogo prova il diagonale da fuori area che finisce largo, mentre al 66’ Favetta sfiora la doppietta: il suo tiro viene deviato da Frasson e termina di poco a lato. Al 69’ il Sambiase ci prova con Calabrò, ma De Lorenzo respinge.
Nel recupero, al 91’, brivido per il Savoia: Furiato si presenta a tu per tu con De Lorenzo ma l’estremo difensore oplontino compie un intervento decisivo che salva il risultato e regala al Savoia un punto importante che tiene i Bianchi nelle zone alte della classifica. Per gli uomini di mister Catalano, adesso, niente riposo: mercoledì c’è la sfida con la Paganese in Coppa Italia al “Giraud”.

IL TABELLINO

Sambiase (3-5-2): Giuliani – Pantano, Colombatti, Strumbo (59’ Coriano ‘05) – Frasson ‘05, Diogo (88’ Marrello), Calabrò ‘06, Kouame, Andronache ‘07 (59’ De Cicco ‘07) – Perricci ‘06 (62’ Furiato ‘05), Haberkon.
A disposizione: Lisi ‘05, Sena ‘07, Slojkowoski ‘06, Francisco, Costanzo. All. Lio.
Savoia (3-4-2-1): De Lorenzo ‘07 – Forte, Checa, Cadili – Schiavi (88’ Frasson), Pisacane ‘06 (68’ Bitonto ‘06), Ledesma, Fiasco ‘05 – Meola (59’ Sellaf ‘05), Munoz (84’ Tiveron ‘05), – Favetta (75’ Reis).
A disposizione: Sciammarella ‘06, Rioda ‘06, Borrelli ‘06, Carlini ‘07. All. Catalano.
Arbitro: Scicolone di San Donà di Piave
Assistenti: Nigrelli di Barcellona Pozzo Di Gotto e Di Marco di Palermo.
Reti: 38’ Haberkon, 53’ Favetta,
Ammoniti: 16’ Andronache, 24’ Forte, 28’ Kouame, 44’ Perricci, 45’ + 1’ Meola, 85’ Tiveron,
Recupero: 2’ pt, 5’ st.
Note: ammonito l’allenatore del Sambiase, Lio, al 90’.

Ph. vista

FONTE: comunicato stampa Savoia 1908 S.S.D. del 05.10.2025

Formula Uno, GP Singapore 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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George Russell vince il GP di Singapore 2025. Il pilota Mercedes ha chiuso davanti a Ma Verstappen e a Lando Norris, con McLaren che, considerando anche il quarto posto di Piastri, vince il Mondiale Costruttori di questa stagione. Sesto Leclerc, settimo Hamilton. Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno. Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Singapore.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Si sapeva che McLaren avrebbe vinto il titolo. Ora sta gestendo dopo aver dominato una stagione intera. Parliamo di un Mondiale che era già vinto ad aprile”.

Primo posto per George Russell. Voto?

“Mercedes è tornata, è competitiva. Russell ha un contratto di uno più uno. Oggi sembrava un missile. Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per la Red Bull di Max Verstappen. Voto?

“Lui è sempre lì, secondo me c’è poco da dire, anche se è fuori dalla lotta per il titolo piloti. Voto 9”.

Terzo posto per Lando Norris. Che ne pensi?

“Ha fatto più punti del suo compagno di squadra. Se la giocheranno fino alla fine. Penso che il team vorrebbe che il Mondiale lo vinca lui. Vediamo… Voto 7.5”.

Quarta piazza per il suo compagno Oscar Piastri. Voto?

“Lui non è da meno e resta leader del Mondiale. Voto 7”.

Quinto invece Antonelli. Che ne pensi?

“Ha fatto il suo, per me poteva arrivare anche a podio. Voto 6.5”.

Sesta piazza per la Ferrari di Leclerc. Come valuti la sua gara?

“Che cosa devo dire a una Ferrari che arriva sesta? Voto 4”.

Settimo c’è il compagno, Hamilton. 

“Stesso discorso, anche se Hamilton non aveva la testa. Penso che non sia stato facile per lui accettare la scomparsa di Roscoe, il che onestamente mi sembra anche il minimo. Voto 4”.

Segue Alonso, voto?

“Sta aspettando l’anno prossimo, con Newey che è prontissimo per un grande 2026. Voto 6.5”.

Che voto dai al nono posto di Bearman?

“Può andare in Ferrari, per me è più forte di Leclerc. Voto 6.5”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Sainz?

“Gara senza stupire. Voto 6”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP di Austin, in programma tra due settimane. Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili! Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione. Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi. Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP! Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa. Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day! Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa. Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata. Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento. Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna, Serena Salmi e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1”.

Conte:”Chiunque gioca contro il Napoli da il massimo”

Il Napoli risponde alla Roma e in rimonta batte il Genoa, che aveva fatto tremare il Maradona per 45 minuti. I cambi di Conte svoltano pagina, De Bruyne e Spinazzola dalla panchina inseriscono un’altra marcia e viziano i due gol azzurri.

Le parole di Antonio Conte

“Abbiamo iniziato un percorso nuovo, quest’anno sarà più difficile perché avremo molti impegni, rispetto alle nostre rivali che sono già strutturate; noi è il primo anno che torniamo in Champions. L’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto con una rosa corta, quest’anno sono arrivati nuovi innesti, ma molti devono ancora carburare.”

Sugli infortuni di Politano e Lobotka: “Politano arriva da un tour de force, ha avuto un affaticamento muscolare, lo valuteranno i medici della nazionale [(Vista la pausa nazionali (ndr)]. Lobotka ha avvertito una fitta in zona pubica e verrà valutato anche lui.”

Sulla partita del Genoa: “Chiunque gioca contro il Napoli da il massimo, abbiamo vinto lo scudetto, è inevitabile. Nel secondo tempo abbiamo attaccato bene e sono arrivati i gol, in partite come queste deve emergere l’atteggiamento e la reazione della squadra mi è piaciuta.”

Anguissa migliore in campo: “Anguissa ha giocato molto bene, come anche Di Lorenzo. Sono calciatori che ci danno intensità. Nel primo tempo, il gol ci ha un pò frastornati, dobbiamo lavorare molto. Sarà una stagione complessa.”

Carrarese – Juve Stabia, Mister Calabro: Vittoria di carattere contro un grande avversario che era imbattuto

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Una vittoria netta, importante, che scaccia i fantasmi e rilancia le ambizioni della Carrarese. Al termine del 3-0 inflitto alla Juve Stabia, fino a ieri imbattuta, il tecnico Antonio Calabro si presenta in sala stampa visibilmente soddisfatto, non solo per il risultato ma per la prova di forza e intelligenza tattica offerta dai suoi uomini sul prato dello Stadio “Dei Marmi – Quattro Olimpionici Azzurri”.

Le Riflessioni del Mister nel Post-Partita:

“Sono molto soddisfatto della prestazione”, ha esordito Calabro. “Avevamo bisogno di ritrovare la vittoria, e oggi abbiamo dimostrato carattere e maturità, soprattutto nella gestione delle varie fasi della gara. Abbiamo affrontato una squadra di livello, difficile da affrontare e con tante soluzioni da poter sfruttare, che si presentava qui a Carrara da imbattuta.”

L’analisi del tecnico si è poi spostata sul piano tattico, sottolineando la capacità di adattamento dei suoi giocatori di fronte alle mosse degli avversari: “Siamo stati costretti a difenderci con il 3-5-2, per poi attaccare con un 3-4-2-1, dovendo ulteriormente cambiare in un secondo momento e schierandoci con un 3-5-1-1 perché stavamo soffrendo l’insolita posizione di Maistro. Non succede spesso di dover frequentemente cambiare modulo a gara in corso, come accaduto oggi, e questo a dimostrazione di quanto la Juve Stabia ci abbia dato del filo da torcere.”

Calabro ha svelato come la strategia di gara, basata sulle ripartenze, fosse stata studiata nei minimi dettagli. “Loro si sono dimostrati, a più riprese, abili nel portare sei uomini sopra la linea della palla, questo ci ha consentito di non gestire spesso il possesso della sfera, ma, al contempo, di essere proattivi in fase di ripartenza. Ad ogni modo, tutto ciò era stato preparato in settimana e lo step di crescita in termini di maturità di cui ho precedentemente parlato, si riferiva anche al modo in cui siamo stati in grado di applicare il piano gara.”

Spazio anche per alcune considerazioni sui singoli. Su Hasa, il mister ha ribadito la sua fiducia: “Come ho già detto ripetutamente, credo sia un giocatore di grandissima qualità, ma è reduce da una stagione difficile e sa di dover continuare a lavorare duramente per trovare la giusta continuità anche dal punto di vista fisico.”

Infine, il tecnico ha voluto dedicare un pensiero speciale a chi lavora nell’ombra, indicando nel collettivo la vera forza della sua squadra: “Come dico sempre, credo che la fortuna ed il segreto della Carrarese non ricada solo su un fattore che non è, necessariamente, l’allenatore, o i giocatori che spesso trovano il goal, prendendosi la scena, bensì chi, come i vari Oliana, Belloni, Torregrossa, anche trovando meno spazio dimostrano sempre dedizione, spirito e il giusto atteggiamento che anima questo gruppo, facendosi trovare sempre pronti quando vengono chiamati in causa e trasmettendo durante tutta la settimana la giusta carica agonistica al resto dei compagni.” Un elogio che cementa lo spogliatoio e rafforza la consapevolezza di una squadra che, dopo oggi, guarda al futuro con rinnovata fiducia.

Napoli-Genoa 2-1: gli azzurri vincono in rimonta con Anguissa e Hojlund

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Dopo la sconfitta contro il Milan, il Napoli torna a vincere in campionato. Gli azzurri battono 2-1 al Maradona il Genoa, al termine di una partita non semplice (soprattutto nel primo tempo), ma in cui è prevalsa la voglia del Napoli di portare a casa i tre punti. Con questa vittoria, la squadra di Conte resta in testa alla classifica.

Primo tempo

A inizio primo tempo è il Napoli a creare le prime occasioni del match.  Al 7’ Marcandalli protegge il pallone sull’attacco di Hojlund, ma il rimpallo supera Leali (in uscita) e per poco non termina in porta. Al 10’ sono ancora gli azzurri ad attaccare: cross di Neres da sinistra, palla in mezzo che attraversa l’area su cui arriva Politano con manda alto. Gli azzurri ci provano, ma fanno fatica a colpire e alla fine è il Genoa a sbloccarla al 33’. Norton-Cuffy va via sulla destra, mette in mezzo una palla rasoterra sulla quale arriva Ekhator che di tacco batte Milinkovic-Savic e mette dentro la rete dell’1-0. Le notizie negative per Conte però non sono finite: al 42’, infatti, si ferma Lobotka per un problema fisico, al suo posto entra Gilmour con il primo tempo che si chiude sul punteggio di 1-0 per il Genoa.

Secondo tempo

Nel secondo tempo il Napoli parte all’attacco: cross basso da destra di Di Lorenzo sul quale però non arrivano né McTominay né Hojlund. Dopo Lobotka, nel Napoli si ferma anche Politano: Conte fa entrare De Bruyne al suo posto, oltre a inserire Spinazzola per Olivera tornando così al 4-1-4-1 visto da inizio anno. Ed è proprio su un cross di Spinazzola sul quale nasce il gol del pareggio degli azzurri: palla al centro dell’area che per poco non trova Hojlund, il Genoa non allontana ed è Anguissa che anticipa tutti e di testa fa 1-1. Al 64’ azione quasi da manuale degli azzurri: tacco di Di Lorenzo per Anguissa che, in area di rigore, non calcia ma preferisce appoggiare a Neres ma il suo tiro viene respinto da Vasquez in scivolata. Al 72’ il Napoli spinge e trova la rete del 2-1: lancio lungo per De Bruyne che ha il tempo di metterla giù e servire con uno splendido filtrante Hojlund. Il danese non sbaglia davanti a Leali, ma il gol viene annullato per posizione irregolare del belga. Passano giusto due minuti e su un cross da calcio d’angolo il Napoli colpisce il palo con il colpo di testa di Di Lorenzo. Il pressing della squadra di Conte è però continuo e al 75’ è ancora Hojlund a mandare in porta il pallone facendosi trovare, da attaccante vero, pronto sulla respinta di Leali alla conclusione di Anguissa. Gol decisivo che regala la vittoria la Napoli.

Il tabellino

NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera (50’ Spinazzola); Anguissa, Lobotka (44’ Gilmour), McTominay; Politano (50’ De Bruyne), Hojlund (82’ Lucca), Neres (82’ Gutierrez). All. Conte

GENOA (4-2-3-1): Leali; Sabelli (77’ Carboni), Marcandalli (45’ Otoa), Vasquez, Ellertsson; Masini, Frendrup; Norton-Cuffy, Malinovskyi (60’ Thorsby), Vitinha (77’ Colombo); Ekhator (60’ Ekuban). All. Vieira

Marcatori: 33′ Ekhator, 57′ Anguissa, 75′ Hojlund

Ammoniti: Marcandalli (G), Malinovskyi (G), Neres (N), Otoa (G)

Angoli: 7-5

Carrarese – Juve Stabia (3-0): Le pagelle dei gialloblù

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Al termine di Carrarese . Juve Stabia finita con  la vittoria dei padroni di casa con un netto e pesante 3-0, assegniamo i voti ai calciatori in gialloblù.

Questi sono i voti di chi tra le fila della Juve Stabia è sceso in campo:

Confente 6.5: prende 3 gol, sui cui non può davvero nulla, ma ne evita almeno altrettanti con interventi decisivi. A lui non gli si può imputare nulla.

Ruggero 4: il colpo di mano che porta al rigore che sblocca la partita è davvero ingenuo, perché non solo sono staccate dal corpo ma così basse non hanno senso. E dall’errore non si riprende più perché sbaglia tutte le uscite e viene costantemente saltato quando puntato.

(Stabile 5: Zanon lo fa ammattire sul terzo gol. Prima sbanda anche sul contropiede su cui è decisivo Confente in uscita).

Giorgini 6: il meno peggio della retroguardia, perché almeno non affonda e battaglia come può.

Bellich 5: ha una grandissima occasione ma non colpisce bene di testa. Dietro sbanda tantissimo, prima perdendosi Finotto in occasione del palo e poi tentennando troppo contro lo stesso in occasione del 2-0.

Carissoni 6: stanco e si vede, perché non offende più di tanto e limita al massimo le discese. Fa quel che può. (Duca 6: non è un esterno di ruolo, ma almeno mette al centro un paio di cross interessanti).

Mosti 5: sembra partire bene con un bel cross per Maistro poi scompare dal campo, sbagliando diversi passaggi e contrasti. Parte di nuovo bene nella ripresa ma è solo un’illusione. Si becca anche un giallo inutile. (Zuccon sv).

Leone 5.5: rispetto al solito sbaglia qualche passaggio di troppo e perde anche una palla velenosa nel primo tempo.

Correia 6: senza infamia ma anche senza lode. Non ha squilli ma non affonda come gli altri. Ma potrebbe dare di più.

Reale 6: non fa male. Non ha caratteristiche super offensive ma almeno ci prova, si fa vedere. E dietro non soffre chissà quanto. Poi Abate lo cambia per cercare il pari. (Piscopo 5: siamo sicuri sia entrato in campo? Non si vede mai, senza spunti e nemmeno grinta).

Maistro 6: è l’unico a provarci. Con diverse conclusioni, abbassandosi per cercare di legare i reparti e far manovrare la squadra. Certo sbaglia qualche passaggio di troppo ma almeno è vivo. (De Pieri 6: si rivede dopo un po’ e ci prova con un sinistro che va fuori).

Burnete 4: il campionario del non attaccante. Non si prende mai un fallo, anzi li compie anche in maniera ingenua, non fa mai salire la squadra e non conclude mai. L’unico “spunto” è una sponda per un tiro di Maistro. Fa rimpiangere gli assenti.

Abate 5: tanto possesso palla ma fine a sè stesso. La manovra è particolarmente lenta e paga anche le assenze in attacco. Risultato pesante ma si deve ripartire.

Carrarese – Juve Stabia (3-0), Matteo Lovisa : La sconfitta deve essere un bagno di umiltà che ci farà bene

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Una sconfitta netta, senza appello. Il 3-0 subito in trasferta è un risultato che non lascia spazio a interpretazioni e il direttore sportivo della Juve Stabia, Matteo Lovisa, non si nasconde dietro a un dito nella sua analisi post-gara. Con la consueta lucidità, il ds si è presentato in conferenza stampa per commentare la prima battuta d’arresto stagionale, trasformando la delusione in un’occasione per ricompattare l’ambiente.

Analisi della Sconfitta: “Un Bagno di Umiltà”

“È difficile fare analisi dopo un 3-0, il risultato parla da solo”, ha esordito Lovisa, riconoscendo pienamente i meriti degli avversari. “La Carrarese ha meritato la vittoria, assolutamente. Faccio i complimenti a loro. Poteva essere anche un passivo più rotondo, pensiamo alla parata di Confente e al palo che hanno colpito”.

Il direttore ha individuato la causa principale della debacle non nelle assenze, ma nell’atteggiamento della squadra. “Gli infortunati sono un alibi, non è quello il problema”, ha sentenziato con fermezza. “Siamo incappati in una giornata poco fortunata e abbiamo peccato di superficialità. Una squadra che ha il nostro obiettivo, la salvezza, non può permettersi questo tipo di presunzione. Questo risultato è un bel bagno di umiltà per tutti, a partire da me, e penso che ci faccia bene”.

Particolarmente criticata la gestione dell’ultima fase di gara: “Fino a un quarto d’ora dalla fine eravamo sotto 1-0. Il fatto che la squadra si sia disunita e abbia perso le distanze nel finale non va bene”.

Gruppo Granitico: “Nessun Personalismo”

Interrogato su presunti malumori da parte di qualche giocatore poco utilizzato, Lovisa ha eretto un muro a difesa dello spogliatoio. “Mi sento di garantire io su questo: la Juve Stabia, da quando sono arrivato tre anni fa, è un gruppo granitico. C’è una grande unità di intenti, non esistono personalismi”.

Ha poi contestualizzato la situazione dei giovani, citando un esempio concreto: “Un ragazzo che esce dalla Primavera è normale che incontri difficoltà di adattamento. È successo anche a Fortini l’anno scorso, che poi da ottobre in poi è esploso. È un normale percorso di crescita. Dentro siamo molto uniti, e dobbiamo esserlo anche fuori”.

L’Appello ai Tifosi e la Strada da Seguire

Il messaggio del ds è chiaro: per raggiungere l’obiettivo salvezza serve l’unione di tutte le componenti. “Senza umiltà e cattiveria agonistica in Serie B si perdono tutte le partite. Dobbiamo tornare con i piedi per terra”.

Lovisa ha poi lanciato un appello diretto alla piazza: “Ringrazio personalmente gli oltre 50 tifosi che ci hanno seguito oggi, ma c’è bisogno di maggiore passione e calore attorno a questa squadra. Con il supporto del nostro pubblico si possono limitare certe situazioni”.

La sosta arriva in un momento delicato. “Avrei preferito giocare subito per avere una risposta immediata”, ha ammesso il direttore, “ma useremo questi giorni per ragionare e ripartire con grande energia. Mercoledì alla ripresa degli allenamenti dovremo avere la mentalità giusta”.

L’orizzonte ha già un nome e una data: il derby casalingo contro l’Avellino. Una partita che, dopo questa battuta d’arresto, assume un’importanza cruciale. “È una gara fondamentale. Dobbiamo essere bravi a reagire e ripartire, perché il nostro percorso è fatto anche di questi passi falsi”. La strada per la salvezza passa dalla capacità di trasformare una caduta in uno slancio per ripartire più forti di prima.

Carrarese – Juve Stabia (3-0), Mister Abate: “Risultato troppo pesante, ma questa legnata ci farà crescere”

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Una battuta d’arresto pesante per la Juve Stabia, che cede per 3-0 sul campo della Carrarese nella settima giornata del campionato di Serie B. Un risultato netto che interrompe la striscia positiva delle Vespe, ma che il tecnico Ignazio Abate analizza con lucidità, senza cercare alibi e con uno sguardo già proiettato al futuro.

“Anche dopo un 3-0 le partite vanno analizzate. Credo che la squadra oggi abbia fatto la prestazione che doveva fare, mettendo in campo le nostre armi e cercando di tenere il controllo del gioco”.

Secondo Abate, la Juve Stabia ha mostrato buone cose fino ai trenta metri finali, dove è mancata la lucidità necessaria per concretizzare la mole di gioco prodotta. “Siamo stati troppo leggeri nell’ultimo passaggio, nel cross fatto in una certa maniera, nell’attacco dell’area. E questa leggerezza ce la siamo riportata anche in fase difensiva, perché non puoi prendere due gol in ripartenza”.

La partita si è messa subito in salita per le Vespe, con il gol della Carrarese arrivato nei primi minuti. Nonostante ciò, la squadra ha avuto l’occasione per rientrare in partita con Maistro e ha iniziato il secondo tempo con la sensazione di poter riaprire i giochi. “Poi abbiamo concesso una leggerezza che una squadra che si deve salvare non può assolutamente fare”, ammette Abate, criticando anche l’atteggiamento in occasione del terzo gol, subito con troppa passività.

Tuttavia, il tecnico non fa drammi e vede in questa sconfitta un’opportunità di crescita per una squadra giovane. “Siamo una squadra dove tanti interpreti devono crescere nella categoria e, se presa nel verso giusto, è la sconfitta che ci farà crescere”.

Inevitabilmente, le assenze hanno pesato sull’economia della partita, in particolare quelle delle due punte titolari. “Ci è mancato qualcosa negli ultimi 30 metri”, conferma Abate, “ma non è colpa solo dei giocatori davanti, è tutta la squadra che può accompagnare meglio l’azione”. Oltre agli attaccanti, mancavano anche altri giocatori importanti come Varnier e Pierobon, costringendo il mister a fare affidamento su alcuni giovani che “crescono giocando e quindi qualche legnata sui denti la dobbiamo prendere”.

Abate respinge l’idea che la pressione di essere imbattuti abbia giocato un ruolo nella sconfitta, sottolineando piuttosto la forza della Carrarese, “una squadra ben strutturata e organizzata”. L’allenatore si concentra invece sulla necessità di ritrovare la “cattiveria mentale” per una squadra che punta alla salvezza.

Nonostante il risultato, ci sono anche note positive, come l’esordio di Duca. “Ho voluto forzare la partita”, spiega il tecnico, “sapevo che concedevo qualcosa ma arrivavamo con facilità negli ultimi venti metri. Sono contento di aver dato minutaggio a Duca, prima o poi c’è bisogno di tutti”.

In chiusura, un messaggio alla piazza: “Siamo arrabbiati perché ci prepariamo per vincere, ma sappiamo il campionato che dobbiamo fare. Credo che la piazza apprezzi questo gruppo che ha un’identità e un’anima forte. Dobbiamo andare avanti nel nostro percorso, il campionato è partito bene ma non abbiamo fatto ancora niente. C’è ancora tanto da pedalare e da crescere”.

La sosta per le nazionali arriva al momento opportuno per recuperare energie e infortunati, con la Juve Stabia che alla ripresa sarà attesa da un’importante sfida. il derby con l’Avellino.

 

Carrarese – Juve Stabia: 3 – 0 (10′ Schiavi (r) 77′ Hasa 87′ Zanon)

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Buon pomeriggio a tutti i lettori e benvenuti alla diretta testuale di Carrarese-Juve Stabia, incontro valido per la settima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026 presso lo Stadio dei Marmi – Quattro Olimpionici Azzurri di Carrara.

Si preannuncia una sfida interessante tra due squadre che attraversano momenti di forma opposti. I padroni di casa della Carrarese, attualmente all’undicesimo posto in classifica con 7 punti, sono alla ricerca di una vittoria che manca da cinque turni, nei quali hanno raccolto quattro pareggi e una sconfitta. La squadra di Antonio Calabro ha bisogno di invertire la rotta per non perdere contatto con la parte sinistra della classifica.

Di fronte ci sarà una Juve Stabia in salute e ancora imbattuta in questo avvio di stagione. Le Vespe occupano la sesta posizione con 10 punti, frutto di due vittorie e quattro pareggi. La formazione campana si sta dimostrando una squadra solida e difficile da affrontare, capace di rapide transizioni e dotata di un forte spirito di gruppo.

Mister Abate dovrà far a meno di due attaccanti di grande spessore come Candellone e Gabrielloni entrambi infortunati. Attacco che graverà sul giovane attaccante Burnete.

I precedenti recenti tra le due formazioni parlano di equilibrio, con un pareggio a reti bianche e una vittoria di misura per la Juve Stabia.

Ci sono tutti gli ingredienti per assistere a una partita combattuta, con i toscani decisi a ritrovare i tre punti davanti al proprio pubblico e i campani pronti a dar seguito alla loro striscia positiva.

Il Tabellino

Carrarese (3-5-2):  Bleve; Calabrese (67′ Oliana), Illanes, Imperiale; Bouah (52′ Zanon), Schiavi, Zuelli (67′ Bozhanaj), Hasa, Cicconi; Sekulov (52′ Finotto) , Abiuso (83′ Torregrossa)

A disposizione: Fiorillo, Belloni, Rubino, Ruggeri, Di Stefano, Arena, Parlanti

Allenatore: Antonio Calabro

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero (67′ Stabile), Giorgini, Bellich; Carissoni (67′ Duca), Leone, Correia, Mosti (79′ Zuccon), Reale (45′ Piscopo); Maistro (75′ De Pieri); Burnete

A disposizione: Signorini, Boer, Pierobon, Varnier, Baldi, Cacciamani

Allenatore: Ignazio Abate

Direttore di gara: Signor Paride Tremolada della sezione AIA di Monza

Primo Assistente: Signor Domenico PALERMO della sezione AIA di Bari

Secondo Assistente: Signor Thomas MINIUTTI della sezione AIA di Maniago

IV° ufficiale: Signor Kevin BONACINA della sezione AIA di Bergamo

VAR: Signor Luigi NASCA della sezione AIA di Bari

AVAR: Signor Giacomo PAGANESSI della sezione AIA di Bergamo

Marcatori: 10′ Schiavi (r), 77′ Hasa, 87′ Zanon

Angoli: 5-3

Ammoniti: 25′ Maistro (JS) 38′ Bouah (C) 57′ Mosti (JS) 61′ Imperiale (C) 93′ Leone (JS)

Espulsi: 37′ Pino Di Maio (JS)

Recupero: 2 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale in perfette condizione. Temperature mite perfetta per giocare a calcio. Circa 50 i tifosi gialloblù presenti allo stadio dei Marmi

Spettatori totali: –

PRIMO TEMPO

Al 7′ Juve Stabuia pericolosa con il cross di Mosti per Maistro che per questioni di centimetri non riesce ad impattare di testa. Risponde la Carrarese con un rapido contropiede e il tiro di Sekulov che viene deviato in angolo dalla difesa della Juve Stabia

Al 8′ rigore per la Carrarese con Ruggero che intercetta con la mano il pallone in piena area di rigore

Al 10′ Si presenta sul dischetto l’ex Schiavi che batte forte e centrale portando in vantaggio la propria squadra

Al 25′ Ammonito Maistro per un fallo tattico a centrocampo per bloccare la ripartenza della Carrarese

Al 36′ Errore di Leone che perde palla a centrocampo con la Carrarese che si avvia verso l’area di rigore con Zuelli che calcia a rete con Confente respinge il tiro ma la palla arriva a Cicconi che trova ancora Confente pronto alla deviazione in angolo

Al 37′ Sugli sviluppi del calcio d’angolo ci prova Schiavi che non inquadra la porta

Al 37′ Espulso dalla panchina il Team Manager Pino Di Maio

Al 38′ Ammonito Bouah per fallo su Reale

Il direttore di gara concede 2 minuti di recupero

SECONDO TEMPO

La Juve Stabia sostituisce Reale con Piscopo

Al 48′ Assist di Burnete per Mosti che da centro dell’area non inquadra la porta con la palla che finisce di poco a lato

Al 52′ La Carrarese sostituisce Sekulov con Finotto e Bouah con Zanon

Al 54′ La Juve Stabia pericolosa con Leone che crossa per Bellich che di testa prova a superare Bleve

Al 55′ Risponde la Cararrarese con Finotto che riceve un crosso dalla sinistra di Zanon e di testa centra il palo alla destra di Bleve

Al 57′ Ammonito Mosti

Al 61′ Ammonito Imperiale per un’entrata da dietro su Mosti

Al 67′ La Juve Stabia sostituisce Carissoni con Duca e Ruggero con Stabile; la Carrarese sostituisce Calabrese con Oliana e Zuelli con Bozhanaj

Al 75′ La Juve Stabia sostituisce Maistro con De Pieri

Al 77′ Raddoppio della Carrarese: lancio lungo per Finotto che riceve palla sulla sinistra se ne va in contropiede con la Juve Stabia sbilanciata in avanti, l’attaccante di casa vede Hasa da solo dalla parte opposta e lo serve davanti a Confente che viene trafitto troppo facilmente

Al 79′ La Juve Stabia sostituisce Mosti con Zuccon

Al 83′ Altro contropiede della Carrarese con Finotto che si invola verso Confente che è strepitoso a strappargli il pallone dai piedi, evitando la terza rete. La Carrarese sostituisce Abiuso con Torregrossa

Al 87′ La Carrarese va ancora in rete con Zanon che riceve palla sulla fascia, se ne va in contropiede, si accentra e calcia sul palo lungo dove non ci può arrivare Confente

Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero

Al 93′ Ammonito Leone per una trattenuta ingenua a centrocampo

Finisce la partita con la Carrarese che è stata più precisa della Juve Stabia con le Vespe che hanno sbagliato tutto il possibile sia in fase offensiva e sia in fase difensiva.

Nel piano tattico della gara è stato determinante per la Carrarese essere passata in vantaggio già al 10′ e impostare la gara con chiusure e rapide ripartenze con le Vespe però incapaci di opporsi nella zona nevralgica del campo.

Le Vespe perdono l’imbattibilità in campionato ma restano comunque in una buona posizione di classifica, le sconfitte possono dare una lezione di crescita.

La sosta ora sarà importante per recuperare le energie e i calciatori non al meglio per prepararsi al meglio per il derby con l’Avellino.

Leone d’oro di Venezia al merito al gruppo Nefrocenter

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Leone d’oro di Venezia al merito al gruppo Nefrocenter del fondatore Giovanni Lombardi.

Il Gran Premio Internazionale di Venezia ha conferito al Gruppo Nefrocenter il prestigioso Leone d’Oro al Merito, riconoscimento che celebra le eccellenze italiane nei diversi ambiti professionali e sociali.
Il premio è stato assegnato “per l’eccellenza italiana nel settore sanitario, per l’impegno costante nella ricerca, nella prevenzione e nella cura con un modello innovativo che coniuga alta professionalità, umanità e attenzione al paziente.

Venezia rende omaggio a una realtà che contribuisce in modo significativo al progresso della medicina e al benessere della collettività a livello nazionale.”
A ritirare il riconoscimento è stato il dott. Giovanni Lombardi, fondatore del Gruppo Nefrocenter, leader in Italia nella gestione delle malattie croniche metaboliche e nella dialisi.

A lui è stata consegnata la Targa Istituzionale di Venezia e il Leone di San Marco, nello storico Palazzo della Regione Veneto.

Il Presidente del Leone d’Oro, dott. Sileno Candelaresi, ha sottolineato come l’edizione 2025 abbia raccolto un mosaico di eccellenze provenienti da tutta Italia, mettendo in luce realtà che contribuiscono in modo determinante allo sviluppo del Paese.

Alla cerimonia ha preso parte anche il dott. Catello Maresca, magistrato e Presidente del Leone d’Oro per la Legalità, che ha rimarcato l’importanza di riconoscere e premiare l’impegno di chi opera quotidianamente a favore del bene comune.
Il riconoscimento rappresenta un tributo al percorso che ha consolidato il ruolo del Gruppo Nefrocenter come punto di riferimento nazionale nella nefrologia, nella dialisi e nelle patologie metaboliche e cardiovascolari.
Con oltre 100 strutture sul territorio e più di 60.000 pazienti seguiti ogni anno, Nefrocenter si distingue anche per il forte legame con il Veneto, dove ha realizzato i due principali centri italiani di dialisi a vocazione turistica, in collaborazione con l’ASL e la Regione Veneto.

Un modello unico che permette ai pazienti di accedere alle cure senza rinunciare alla possibilità di viaggiare.

“Questa iniziativa è per noi motivo di grande orgoglio e ricevere il Leone d’Oro a Venezia, città simbolo di arte e tradizione, conferma la valenza di un percorso che unisce eccellenza sanitaria, innovazione e qualità della vita”, ha dichiarato il dott. Lombardi.

Con il Leone d’Oro al Merito a Nefrocenter, Venezia celebra un’eccellenza italiana che contribuisce in modo concreto al progresso della medicina e al benessere della collettività.

Carrarese – Juve Stabia: La presentazione del match e le probabili formazioni

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Domani, domenica 5 ottobre 2025 alle ore 15:00, lo Stadio dei Marmi di Carrara sarà il palcoscenico della sfida tra i padroni di casa della Carrarese e la Juve Stabia, incontro valido per la settima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026.

Si preannuncia una partita interessante tra due squadre con ambizioni e stati di forma differenti in questo avvio di stagione.

Stato di Forma e Classifica

La Carrarese, attualmente all’11° posto in classifica con 7 punti, cerca continuità di risultati per allontanarsi dalla zona calda della classifica. I toscani hanno fin qui raccolto 1 vittoria, 4 pareggi e 1 sconfitta, dimostrando una certa solidità ma anche una difficoltà a conquistare la vittoria. Nelle ultime uscite, la squadra di mister Antonio Calabro ha mostrato un andamento non eccellente, caratterizzato da diversi pareggi per disattenzioni di alcuni uomini.

Di contro, la Juve Stabia si presenta a Carrara forte del suo 6° posto in classifica con 10 punti, frutto di 2 vittorie e 4 pareggi. Le “Vespe” sono ancora imbattute in questo campionato e puntano a consolidare la loro posizione nella zona playoff.

La squadra campana ha dimostrato un’ottima organizzazione difensiva, con soli 5 gol subiti, e una buona capacità di gestione della partita.

Le Vespe vengono da una vittoria con il Mantova e nelle ultime tre partite hanno conquistato ben 7 punti (2 trasferte e una gara interna).

Precedenti e Statistiche

I precedenti tra le due formazioni sono pochi e recenti, con un bilancio in equilibrio. Negli ultimi due scontri diretti si è registrata una vittoria per la Juve Stabia e un pareggio. L’ultimo incontro disputato allo Stadio dei Marmi è terminato a reti inviolate, segno di un confronto spesso tattico e combattuto.

Assenze e Probabili Formazioni

La Juve Stabia dovrà far fronte a importanti assenze nel reparto offensivo, con gli attaccanti Candellone e Gabrielloni dati come indisponibili per infortunio dopo la gara con il Mantova, si conta di recuperarli dopo la sosta per il derby con l’Avellino.

Queste assenze potrebbero pesare sull’efficacia offensiva della squadra ospite.

Chiavi della Partita

La partita si deciderà probabilmente a centrocampo, dove entrambe le squadre schierano moduli speculari.

La Carrarese dovrà sfruttare il fattore campo per imporre il proprio gioco e trovare la via del gol, mentre la Juve Stabia cercherà di capitalizzare la propria solidità difensiva e ripartire in contropiede.

L’assenza dei suoi attaccanti titolari potrebbe spingere la squadra gialloblù a un atteggiamento più prudente.

Ci si attende una gara equilibrata e combattuta, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza per la conquista dei tre punti.

Probabili formazioni

Carrarese (3-5-2):  Bleve; Ruggeri, Illanes, Imperiale; Zanon, Schiavi, Zuelli, Bozhanaj, Cicconi; Sekulov, Abiuso

Allenatore: Antonio Calabro

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Leone, Correia, Zuccon, Piscopo; Maistro; Burnete

Allenatore: Ignazio Abate

Juve Stabia, i convocati di Mister Abate per la gara con la Carrarese: Emergenza in attacco per le Vespe

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Al termine della seduta di rifinitura odierna, il tecnico della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha diramato la lista dei convocati in vista dell’insidiosa trasferta contro la Carrarese, valida per la settima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026. La sfida è in programma domani, domenica 5 ottobre, alle ore 15:00, presso lo stadio “Dei Marmi”.

Sono 22 i calciatori che prenderanno parte alla spedizione in Toscana, ma a tenere banco in casa gialloblù è la lunga lista di assenti, soprattutto nel reparto offensivo, che costringerà il mister a scelte quasi obbligate.

L’elenco completo dei convocati

Ecco la lista ufficiale comunicata dalla S.S. Juve Stabia 1907:

  • Portieri: 1 Confente, 16 Signorini, 23 Boer
  • Difensori: 3 Reale, 4 Ruggero, 6 Bellich, 13 Varnier, 15 Baldi, 19 Stabile, 24 Carissoni, 33 Giorgini
  • Centrocampisti: 10 Pierobon, 20 Duca, 29 Correia, 37 Maistro, 45 Zuccon, 55 Leone, 77 Cacciamani, 98 Mosti
  • Attaccanti: 7 Burnete, 11 Piscopo, 21 De Pieri

Piove sul bagnato: infortuni e assenze pesanti

Mister Abate dovrà fare i conti con un’infermeria affollata. Oltre all’assenza programmata del giovane Mannini, impegnato con la Nazionale italiana Under 20 per il Mondiale in Cile, sono ben cinque i giocatori indisponibili per infortunio.

Il bollettino medico del club descrive una situazione delicata, in particolare per l’attacco. Leonardo Candellone è fermo a causa di un trauma contusivo al ginocchio destro, mentre Alessandro Gabrielloni ha riportato un trauma contusivo al collo del piede destro. A questi si aggiunge il forfait del centrocampista Aaron Ciammaglichella, affetto da una tendinopatia al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Completano la lista degli indisponibili anche Battistella (lesione del crociato e ritorno previsto per febbraio) e Morachioli.

Lo staff medico, come comunicato dalla società, sta monitorando costantemente l’evoluzione delle condizioni dei calciatori, che hanno già iniziato le terapie di recupero necessarie.

Con le assenze di Candellone e Gabrielloni, il peso del reparto offensivo graverà sulle spalle dei soli tre attaccanti convocati: Burnete, Piscopo e De Pieri. Una situazione di emergenza che richiederà un grande spirito di sacrificio da parte di tutta la squadra per cercare di conquistare un risultato positivo su un campo storicamente difficile come quello di Carrara.

Juve Stabia, la maledizione del portiere avversario: Vespe di nuovo a Carrara sfidando i fantasmi del passato

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Si avvicina la sfida dello Stadio Dei Marmi, e con essa riaffiorano i ricordi di una battaglia che, nella passata stagione, ha lasciato l’amaro in bocca alla Juve Stabia. Non fu solo la Carrarese l’avversario di quel giorno, ma una vera e propria maledizione che sembra perseguitare i colori gialloblù: quella del portiere avversario in giornata di grazia. Il pareggio a reti inviolate (0-0) di allora porta ancora la firma indelebile di Marco Bleve, un protagonista assoluto che si eresse a muro invalicabile, costringendo le Vespe a un punto tanto prezioso quanto frustrante.

Quell’episodio non rappresenta un caso isolato nel percorso della squadra stabiese. Per i ragazzi di mister Ignazio Abate, così come per chi li ha preceduti, sembra esserci un filo conduttore, una costante quasi beffarda che si ripresenta puntualmente quando la vittoria pare a portata di mano: l’opposizione di un estremo difensore in uno stato di pura eccellenza.

La storia recente e passata della Juve Stabia è costellata da questi duelli sfortunati, partite in cui il gioco creato e le occasioni prodotte si sono infrante contro i guantoni di numeri uno capaci di trasformarsi in eroi di giornata. Indimenticabile, per i tifosi, la prestazione “stratosferica” di Francesco Bardi che, con la maglia della Reggiana, sbarrò la strada alle ambizioni stabiesi con almeno quattro interventi miracolosi. Stessa sorte contro il Palermo, quando fu un monumentale Salvatore Sirigu a spegnere ogni velleità offensiva con parate decisive che blindarono il risultato.

Nemmeno l’attuale stagione sembra aver spezzato questo incantesimo. La tendenza si è confermata, e i calciatori gialloblù hanno già dovuto fare i conti con la “patata bollente” dei portieri ispirati. In campionato, le cronache parlano chiaro: è stato prima Stankovic del Venezia, protagonista assoluto in un pareggio a reti bianche, e più recentemente Motta della Reggiana, a negare punti pesanti alle Vespe con interventi che hanno spostato l’inerzia delle partite e fatto titolare i giornali dopo la gara con il Venezia con frasi come “La Juve Stabia sbatte su Stankovic”.

Il copione si è ripetuto, seppur con un esito diverso, anche in Coppa Italia. Contro il Lecce, la corsa della Juve Stabia è stata interrotta, e sebbene il risultato finale sia stato di 2-0 per i salentini, la solidità offerta da Wladimiro Falcone tra i pali ha contribuito a rendere la sfida in salita.

Insomma, il dato è inconfutabile: quando la Juve Stabia si trova di fronte un portiere che vive la sua “giornata di grazia”, la partita si trasforma in una scalata improvvisa e faticosa. La manovra avvolgente, il pressing asfissiante, le nitide occasioni da gol: tutto rischia di essere vanificato da un guizzo, un riflesso, una prodezza dell’ultimo baluardo difensivo.

Mentre la squadra si prepara a calcare nuovamente il prato dello Stadio Dei Marmi di Carrara, l’imperativo non è solo quello di superare la Carrarese, ma anche di trovare la chiave per scardinare questo “muro dei portieri” che si materializza troppo spesso sul loro cammino. La speranza dei tifosi è che, questa volta, il protagonista assoluto non sia l’estremo difensore avversario, ma che a prendersi la scena sia finalmente un attaccante della Juve Stabia, capace con un gol di rompere l’incantesimo e riportare i tre, pesantissimi, punti a Castellammare.

Juve Stabia, un ottobre di fuoco: Quattro sfide per un calendario da brividi e emozioni forti

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Si preannuncia un mese di ottobre elettrizzante per la Juve Stabia, che affronterà un calendario fitto di impegni e di insidie nel campionato di Serie B. La squadra, sotto la nuova guida tecnica di mister Ignazio Abate, è reduce da un ottimo avvio di stagione che l’ha vista posizionarsi al sesto posto in classifica con 10 punti, frutto di 2 vittorie e 4 pareggi, mantenendo l’imbattibilità dopo le prime sei giornate. Le Vespe dovranno confermare il proprio stato di forma in quattro partite che promettono spettacolo e metteranno a dura prova le ambizioni gialloblù.

Il tour de force inizierà domenica 5 ottobre con la trasferta allo Stadio Dei Marmi contro la Carrarese. Un impegno da non sottovalutare contro un avversario che attualmente occupa l’undicesima posizione. Sarà un banco di prova importante per la solidità difensiva e la capacità di reazione della Juve Stabia lontano dalle mura amiche del Menti.

A seguire, il cuore dei tifosi gialloblù batterà all’impazzata per il tanto atteso derby campano contro l’Avellino, che si giocherà al Romeo Menti sabato 18 ottobre. Una sfida che va oltre i tre punti e che promette di riempire gli spalti e infiammare l’atmosfera. Gli irpini, quarti in classifica, rappresentano un ostacolo di prim’ordine. L’energia dei tifosi sarà fondamentale per spingere la squadra verso la vittoria in un match che vale doppio.

Il mese di fuoco proseguirà con un’altra trasferta impegnativa, domenica 26 ottobre, questa volta allo Stadio Euganeo contro il Padova. I biancoscudati, attualmente al decimo posto, sono da sempre una delle squadre più attrezzate del campionato e rappresenteranno un ostacolo di grande livello per la Juve Stabia.

Il mese si chiuderà in bellezza proprio a Castellammare di Stabia, con il ritorno al Menti mercoledì 29 ottobre per affrontare il Bari. Una partita che evoca grandi ricordi e che vedrà la formazione pugliese, attualmente nelle zone basse della classifica, lottare con il coltello tra i denti per risalire la china. Si preannuncia un vero e proprio “big match” che potrebbe dire molto sul cammino della Juve Stabia in questa stagione.

In sintesi, un ottobre da cardiopalma per i colori gialloblù: quattro sfide, due in casa e due in trasferta, che diranno molto sul futuro della squadra. Le Vespe sono chiamate a un grande sforzo per affrontare questo ciclo di ferro con determinazione e coraggio, con l’obiettivo di continuare a far sognare la città di Castellammare.

Alessandro Pacifico e la rinascita della Libertas Stabia: analisi sulla Juve Stabia e prospettive future

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Alessandro Pacifico, ex calciatore e preparatore dei portieri della Juve Stabia, è intervenuto per condividere il suo entusiasmo per la rinascita di una squadra storica locale e per esprimere le sue opinioni sull’attuale stagione delle Vespe.
La Rinascita della Libertas Stabia
Pacifico ha definito “molto bello” poter far rinascere una società storica sul territorio stabiese. Il progetto, definito da lui stesso come “importante”, mira a riportare la Libertas Stabia dove era scomparsa oltre 14 anni fa (l’ultimo campionato disputato fu in Eccellenza, vinto per approdare in Serie D).
Pacifico ha rivelato di aver proposto la rinascita quest’estate a Cipriano, Nino Lucarelli e Cacace, i quali hanno immediatamente accettato la sfida dicendo: “Sì, andiamo, ripartiamo, ricominciamo”. La squadra è ripartita dalla Prima Categoria. L’obiettivo a lungo termine è riportare la Libertas a quello che era un tempo, e per farlo, hanno bisogno di aiuti e sponsor, in quanto il calcio richiede molte risorse per fare le cose per bene. Chiunque voglia contribuire può rivolgersi a lui, Cipriano o Lucarelli. Pacifico ha aggiunto che il progetto include anche l’intenzione di sviluppare un importante settore giovanile.
Attualmente, a causa dell’impegno dello stadio della prima squadra, la Libertas Stabia gioca a Gragnano, che li ha ospitati “come se fosse casa nostra”.
Analisi sulla Juve Stabia e Ambizioni
Pacifico, che si definisce un tifoso della Juve Stabia, ha espresso grande ottimismo, aspettandosi che la squadra farà “sicuramente un campionato ottimo”.
Egli ha lodato in modo particolare il direttore sportivo Lovisa, considerandolo “l’arma in più” che permette alla Juve Stabia di ottenere risultati positivi, in particolare grazie all’inserimento di tanti giovani provenienti da società importanti. Come stabiese e come ex calciatore, Pacifico spera che la Juve Stabia possa ambire alla “famosa A maiuscola”.
Tuttavia, ha posto l’accento sulla necessità che la politica locale dia sostegno, sottolineando che non ci sono strutture a Castellammare e che lo stadio andrebbe sistemato per poter affrontare il campionato. Ha ricordato che la Regione Campania ha stanziato 5 milioni di euro per le strutture, ma serve un progetto serio per poter accedere a questi fondi.
Prossima Sfida contro la Carrarese
Riguardo alla partita contro la Carrarese, Pacifico non crede affatto che sarà una “passeggiata”. Ha riconosciuto la forza dell’avversario, descrivendola come una squadra “strutturata”, “arcigna”, con un “ottimo allenatore” come Calabro.
Nonostante la difficoltà intrinseca del campionato, Pacifico ha espresso fiducia nelle Vespe, vedendole in grado di vincere la partita. La Juve Stabia, pur avendo giocato tre partite in nove giorni, è una squadra “molto giovane”, che “corre” e che è “ben messa in campo” da mister Abate.
Infine, parlando dei singoli, Pacifico ha indicato il portiere, Confente, come il calciatore che lo sta soddisfacendo di più finora in stagione, aggiungendo anche i complimenti al preparatore dei portieri, Amedeo Petrazzuolo, il cui ruolo è dimostrato dai risultati.

Luca Berardocco ripercorre la sua esperienza a Castellammare e analizza la sfida con la Carrarese

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Luca Berardocco, ex calciatore della Juve Stabia, è intervenuto per condividere i ricordi della sua permanenza a Castellammare e offrire la sua prospettiva sulla prossima sfida di campionato che attende le Vespe contro la Carrarese.
Il Legame con Castellammare e il Rammarico COVID
Berardocco ha descritto i suoi due anni e mezzo alla Juve Stabia come un periodo “molto intenso”, nonostante un anno “travagliato”. Ha sempre dimostrato grande professionalità e disponibilità nei confronti degli allenatori e del loro modo di impiegarlo in campo. Il centrocampista si è dichiarato molto legato e affezionato alla piazza di Castellammare, considerandola uno dei posti migliori della sua carriera.
Il ricordo più bello che si porta dietro è quello della tifoseria di Castellammare, definita “veramente eccezionale”. Berardocco ha sottolineato che i tifosi hanno sempre sostenuto e spronato la squadra, anche nei momenti di difficoltà, senza che si verificassero episodi negativi visti in altre piazze.
Il suo “peccato” e rammarico principale riguarda l’anno della pandemia (l’anno del Covid), che è stato il suo anno migliore (e quello della squadra). Giocare in quell’anno a porte chiuse era “brutto, non è non è non è calcio proprio”. Secondo Berardocco, se avessero avuto il tifo, la squadra avrebbe sicuramente potuto fare di più nei play-off, specialmente avendo perso in casa contro il Palermo pur godendo del doppio risultato a disposizione. Con l’arrivo di Marotta a gennaio, la squadra aveva trovato la quadra, e il pubblico del Menti avrebbe potuto dare “un’ulteriore spinta”.
I Maestri in Panchina
Tra gli allenatori avuti a Castellammare, Berardocco ha riservato parole di stima per:
• Pasquale Padalino: gli ha dato una “fiducia incondizionata”, elemento cruciale per il suo miglior anno alla Juve Stabia.
• Leonardo Colucci: gli ha lasciato molti insegnamenti a livello tattico, soprattutto riguardo il suo modo di “aggredire gli avversari”. Berardocco lo considera uno dei migliori in assoluto per tattica individuale.
• Walter Novellino: con cui ha avuto un ottimo rapporto.
L’Esperienza a Carrara e l’Analisi di Schiavi
L’esperienza di Berardocco a Carrara durò circa sei mesi. La scelta di lasciare Castellammare in quel periodo (dopo circa due mesi e mezzo con Sottili) fu dovuta a una “incompatibilità tattica e tecnica” con l’allora mister. Dopo essere stato bene a Carrara negli anni precedenti (2015-2016), accettò subito l’opportunità di tornarvi, salvo poi cogliere l’occasione di rientrare a Castellammare dopo cinque o sei mesi.
Riguardo la Carrarese, Berardocco ha osservato che la società è forte e il presidente è una persona ambiziosa e locale. Si aspettava che la squadra potesse consolidarsi in Serie B, categoria che hanno raggiunto attraverso i play-off.
Parlando dell’ex compagno Schiavi, che ora milita nella Carrarese, Berardocco lo ha definito un “ottimo giocatore” e un “bravissimo ragazzo”. Ha aggiunto che a Castellammare Schiavi è stato sfortunato a causa dei numerosi infortuni che non gli hanno permesso di esprimere il suo potenziale.
Prospettive sulla Prossima Sfida
Riguardo la partita tra Carrarese e Juve Stabia, Berardocco ha espresso curiosità per l’attuale Juve Stabia, avendo notato che mister Abate sta facendo un “ottimo lavoro” con una squadra ben messa in campo che “gioca bene”.
Si aspetta una partita “a viso aperto”. Nonostante la Carrarese sia una squadra difficile da affrontare, con una buona ossatura e lo stesso mister dell’anno scorso (Calabro), Berardocco vede la Juve Stabia “leggermente avvantaggiata”.
Infine, l’unico piccolo rammarico che si porta dietro nella sua carriera è quello di non aver fatto l’esordio in Serie A con il Pescara nel 2012-2013, periodo in cui vi rimase per sei mesi.

Carrarese – Juve Stabia, Calabro alla vigilia: “Vogliamo regalare una gioia al nostro pubblico”

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In vista della settima giornata del campionato di Serie BKT 2025/2026, il tecnico Antonio Calabro presenta la sfida che vedrà la sua Carrarese opposta alla Juve Stabia, in programma domenica 5 ottobre alle ore 15:00 presso lo Stadio “Dei Marmi – Quattro Olimpionici Azzurri”.

L’analisi dell’avversario

L’allenatore della Carrarese inizia la sua disamina elogiando la formazione campana: “La Juve Stabia proviene da un’annata eccellente e, pur avendo salutato figure chiave come il tecnico Pagliuca e l’attaccante Adorante, ha dimostrato grande lungimiranza sul mercato.

L’arrivo di un allenatore promettente come Ignazio Abate e di un centravanti navigato quale Alessandro Gabrielloni testimonia una strategia chiara, volta a non indebolire l’organico.

Dal punto di vista tattico, sono una formazione temibile per la loro capacità di ripartire velocemente e per l’efficacia nei contropiedi.

Possiedono inoltre una forte coesione e una tenacia che li porta a lottare su ogni pallone.

Hanno tutte le qualità necessarie per affermarsi come una delle squadre di vertice anche in questo campionato.”

La gestione delle energie

Interrogato sulle possibili rotazioni in vista del fitto calendario, Calabro mostra serenità: “Il ciclo di tre partite in pochi giorni è un fattore per tutti, non solo per noi; ogni squadra dovrà gestire le proprie risorse.

Tuttavia, ho piena fiducia nei miei ragazzi: sono professionisti preparati a sostenere carichi di lavoro intensi e periodi di stress fisico.

Affronto quindi la scelta dello schieramento iniziale senza particolari preoccupazioni. Siamo solo a inizio ottobre e la condizione fisica generale del gruppo è ancora ottimale, quindi la freschezza atletica non manca.”

Il momento della Carrarese

Infine, il tecnico esprime un desiderio chiaro: tornare a esultare davanti al proprio pubblico. “L’anno scorso il nostro stadio è stato un fattore determinante per la salvezza, una vera roccaforte. Per questo, mi rammarica non aver ancora regalato ai nostri tifosi una vittoria tra le mura amiche in questa stagione.

La partita di domenica è cruciale anche per capitalizzare i preziosi punti ottenuti a Empoli e nel pareggio interno con il Modena.

Vogliamo continuare a muovere la classifica e dare una soddisfazione piena alla nostra gente.

Sono molto fiducioso perché osservo una crescita costante nel gruppo, con i nuovi innesti che stanno progressivamente assimilando i nostri schemi di gioco.

Sono persuaso che, con pazienza e dedizione, l’apporto dei più giovani sarà fondamentale per permetterci di compiere un ulteriore salto di qualità.”

Juve Stabia, Abate suona la carica per l’insidiosa trasferta di Carrara: Dobbiamo lottare e guadagnare punti

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Vigilia di un’importante e insidiosa trasferta per la Juve Stabia, che domenica 5 ottobre, alle ore 15:00, farà visita alla Carrarese allo Stadio dei Marmi.

Alla guida delle Vespe, Mister Ignazio Abate ha fatto il punto della situazione in casa gialloblù, analizzando le difficoltà del momento ma, al contempo, suonando la carica in vista di un match che si preannuncia combattuto.

“Andiamo a Carrara con qualche defezione”, ha esordito il tecnico, sottolineando come la squadra arrivi a questo appuntamento dopo un tour de force. “È la terza gara in una settimana e dovremmo essere molto bravi ad approcciare bene la partita”.

L’attenzione di Abate è rivolta soprattutto alle qualità degli avversari, una squadra solida e particolarmente efficace sulle fasce: “Affrontiamo una squadra molto solida, forte sugli esterni che è prima per cross effettuati. Dobbiamo essere bravi nella gestione della palla”.

Emergenza infortuni in attacco

Le note dolenti arrivano dall’infermeria, che priva Abate di due pedine fondamentali nel reparto avanzato. “Candellone puntiamo a recuperarlo per il derby, mentre Gabrielloni deve riposare e poi cercheremo di recuperarlo velocemente”, ha spiegato il mister, facendo riferimento alla sentita sfida casalinga contro l’Avellino, in programma dopo la sosta.

Due assenze pesanti, che costringeranno il tecnico a ridisegnare l’attacco. Nonostante le difficoltà, l’obiettivo non cambia: “Dobbiamo mettere in campo le nostre armi e cercare di portare punti a casa”.

Studio tattico e fiducia nei giovani

Abate ha le idee chiare su come affrontare la formazione toscana, evidenziandone la solidità difensiva e la capacità di variare il pressing. “La Carrarese è una squadra molto forte in fase difensiva che riesce ad alternare le fasi di pressione, dobbiamo essere più bravi ad alternare le palle esterne visto che abbiamo concesso molto”.

La chiave del match, secondo l’allenatore, sarà nella flessibilità tattica: “Abbiamo due piani gara su come difendere che secondo me farà la differenza”.

Anche la difesa, tuttavia, presenta qualche incognita, con due giocatori in dubbio: “Abbiamo Pierobon e Varnier che oggi hanno lavorato a parte e domani proveremo varie soluzioni”.

In questo contesto di emergenza, potrebbe trovare più spazio qualche giovane, come l’attaccante rumeno Burnete: “Burnete l’ho visto come tutti i ragazzi, si stanno allenando con grandissima umiltà e lavorano come professionisti veri, vedremo se riusciamo a dare qualche minutaggio a qualche ragazzo”.

“Lottare e lasciare tutto sul campo”

Al di là degli aspetti tecnici e tattici, ciò che Ignazio Abate chiede alla sua Juve Stabia è un’iniezione di carattere e sacrificio. “È una gara insidiosa ma dobbiamo andare con la convinzione di dover soffrire ma con la voglia di fare risultato”, ha concluso il tecnico.

“Noi scenderemo in campo cercando di ottenere i tre punti come sempre, ma io voglio vedere la squadra che lotta e lascia tutto sul campo”.

Un messaggio chiaro a tutto l’ambiente: a Carrara servirà una prestazione di cuore e sudore per continuare a muovere una classifica che vede le Vespe attualmente al sesto posto con 10 punti, a +3 sulla Carrarese undicesima.

Le dichiarazioni di Gianluca Bondelli sulla Carrarese in vista della sfida con la Juve Stabia

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Gianluca Bondelli, giornalista de La Nazione che segue da vicino la Carrarese (nota come la “squadra dei marmi” o “marmiferi”), ha fornito un’analisi approfondita della squadra e della sfida che attende le Vespe allo stadio dei Marmi.
Contesto della Partita e Inizio Stagione
Bondelli ha subito notato che la partita contro la Juve Stabia arriva alla fine di un impegnativo “trittico di tre partite ravvicinate”. Questa situazione si era verificata anche l’anno precedente, quando le squadre si scontrarono in un pareggio 0-0, risultato che non dispiacque alla Carrarese che all’epoca aveva le “pile scariche”. Tuttavia, quest’anno, essendo all’inizio del campionato, l’accumulo di fatica non dovrebbe costituire un problema eccessivo, almeno stando alle scelte dell’allenatore Calabro, che ha mantenuto sette giocatori su undici dalla partita pareggiata a Empoli.
La Carrarese ha iniziato la stagione molto meglio rispetto all’anno scorso (quando aveva collezionato cinque sconfitte in sei gare), dimostrando di essere all’altezza della categoria. Bondelli descrive l’attuale campionato come un insieme “di emozioni” caratterizzato da molti pareggi.
L’Impatto del Fattore Campo e Tifoseria
Il giornalista ha evidenziato una netta differenza nelle prestazioni tra casa e trasferta: mentre negli ultimi due anni la Carrarese aveva costruito il suo successo prevalentemente in casa (dove era un “fortino” in grado di battere squadre come Pisa, Palermo e Sampdoria), quest’anno sta ottenendo risultati migliori fuori.
Questa difficoltà casalinga è legata al problema dello stadio. La curva ha preso la sofferta ma netta decisione di non entrare finché la curva nuova non sarà costruita, e l’assenza di questo “cuore pulsante della tifoseria” influisce sulle gare interne. Bondelli teme che anche l’imminente match possa vedere i tifosi della Juve Stabia essere preponderanti per tifo e cori, come è successo in precedenza (citando la presenza di 550 tifosi del Modena). Si stima che i tifosi stabiesi presenti potrebbero essere tra i 500 e i 550.
All’interno dell’ambiente Carrarese e dello staff di Calabro, c’è un grande rispetto e ammirazione per la Juve Stabia.
Analisi Tattica e Giocatori Chiave
Torregrossa, su cui c’erano grandi aspettative e che, a detta di Bondelli, ha probabilmente l’ingaggio più alto della Carrarese, sta deludendo. Dopo sei giornate, non è ancora partito titolare (inizialmente per un problema al polpaccio) e gioca solo per brevi spezzoni (10-15 minuti). Ci si aspetta “veramente tanto, molto di più di quello che sta dando adesso”.
Il tecnico Calabro è un allenatore che non si fa problemi a fare scelte impopolari, come lasciare in tribuna giocatori importanti come Arena o Salamon. La preferenza va a giocatori che lottano e usano “la sciabola prima ancora del fioretto”.
Finotto è un esempio di questo approccio: è un giocatore che “non si risparmia mai”, “dà l’anima” ed è un “uomo squadra”. Finotto garantisce un grande rendimento, essendo molto abile nel “ripulire le palle sporche”, lottando su ogni palla alta e nelle mischie.
Infine, se dovesse togliere un giocatore alla Carrarese per avvantaggiare la squadra avversaria, Bondelli sceglierebbe Schiavi. Ha anche menzionato che Mosti, pur essendo nato a Pietrasanta ma originario di Massa, sta facendo bene, reinventato come mezzala centrocampista dopo aver giocato da trequartista.