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Maccio Capatonda torna con ‘Sconfort Zone’: “La mia seduta psicologica”

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(Adnkronos) – Maccio Capatonda è in piena crisi creativa e finisce nelle mani di uno psicologo (Giorgio Montanini), che gli indica un percorso da seguire, fatto da prove assurde e disperate.Perché solo dopo aver affrontato il disagio, l'ispirazione per scrivere la prossima serie tv può ritornare.

Maccio esce così dalla confort zone per lanciarsi nella 'Sconfort Zone', ovvero la sua nuova serie in 6 episodi, disponibile dal 20 marzo in esclusiva su Prime Video.In questa serie c'è Marcello Macchia (per tutti Maccio) in tutta la sua essenza.

Il comico si libera dei suoi vecchi personaggi, come Mariottide, Padre Maronno o Jerry Polemica, che l'hanno reso celebre, per raccontare chi c'è dietro Maccio Capatonda.E l'operazione è riuscita.  
"Ho vissuto questa serie come se fosse una seduta psicologica", dice all'Adnkronos Maccio, che ha scritto la serie (prodotta da Banijay Italia in collaborazione con Prime Video) e l'ha diretta insieme ad Alessio Dogana. "Ho avuto la possibilità di mettermi a nudo nei confronti del pubblico, che mi ha sempre visto come una persona cinica e un comico che fa sempre macchiette e personaggi del genere.

Spero che sia venuta fuori la mia umanità". Alla domanda 'ti sei stufato del Maccio che tutti conosciamo?', la risposta è 'no': "Non mi stanco mai perché, come nel caso di questa serie, cerco di fare sempre tante cose diverse.Per esempio, ho in programma di fare uno spettacolo teatrale", racconta il comico, il cui segreto è quello di evolversi. "Mi annoio a fare sempre le stesse cose.

Io penso che il pubblico ti segua non quando fai sempre le stesse cose a cui è affezionato, ma quando mantieni la tua originalità in cose diverse", spiega Capatonda, che ammette: "Sento la pressione di dover fare sempre cose nuove.La Fomo ('fear of missing out', ovvero la 'paura di essere tagliati fuori') è la condanna di oggi, ma anche la dipendenza dai like e dalle visualizzazioni.

A volte tutto questo ti distoglie dal fare quello che senti", dice Maccio, che sta cercando "di postare poco sui social perché non voglio continuare questo gioco di dover postare a tutti i costi.Nel giro di poco tempo ho perso circa 2mila follower, questo non me l'aspettavo".

Per il comico "non deve diventare una droga, non bisogna avere voglia di fare cose con la finalità di ricevere apprezzamenti, questa è la cosa più brutta", riflette il comico. "Non mi sono mai sentito limitato dall'etichetta di comico", dice, "è un dono esserlo perché si ha la capacità di far ridere le persone.Ma preferisco seguire la strada dell'intrattenitore perché è più completo, puoi passare dalla comicità al dramma", conclude.

Nel cast con Maccio anche Francesca Inaudi, Giorgio Montanini, Valerio Desirò, Camilla Filippi, Luca Confortini, Edoardo Ferrario, Gianluca Fru e Valerio Lundini. (di Lucrezia Leombruni) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lollobrigida: “Ostriche non siano bene di lusso”

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(Adnkronos) – "Le ostriche sono un bene di lusso perché sono care, non è che la natura le ha fatte di lusso".Lo ha detto il ministro per l'Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine della degustazione in Senato delle ostriche di Goro. "Sono passato a salutare i pescatori di Goro, che rappresentano una realtà molto importante, purtroppo colpita in maniera drammatica dal fenomeno della fluttuazione di abbondanza del granchio blu, cioè una proliferazione della specie che ha messo in ginocchio gli acquacultori", ha aggiunto. "Il governo -ha evidenziato- è intervenuto in maniera massiccia, nominando un commissario, stanziando 49 milioni circa di euro, complessivi per il settore, riuscendo quindi a compensare quelle criticità, ma la compensazione delle criticità non può che avere una visione strategica davanti, che significa riuscire ad utilizzare i prodotti e a valorizzarli, che possono mettere in condizione le comunità colpite di resistere e sopravvivere in questa fase, e rilanciare la propria attività".  "Non rinunciamo certamente al mercato legato alla venericoltura e alla mitilicoltura -ha detto ancora- però accanto a queste, abbiamo valorizzato il granchio blu, abbiamo detto fin dalla prima visita che era un problema, ma poteva essere una risorsa, e grandi investitori stanno intervenendo in questo settore, anche con fondi privati, per creare una filiera competitiva di quel prodotto.

E accanto abbiamo ovviamente alcuni prodotti che sono più resistenti al granchio blu, tra cui le ostriche". "Le ostriche sono un bene di lusso perché sono care, non è che la natura le ha fatte di lusso, e quindi avere anche la possibilità di una fiscalità in linea con la fiscalità che esiste nel resto, nel resto d'Europa, mette i nostri acquacultori nella condizione di competere alla pari, e questo è lo sforzo che stiamo facendo", ha spiegato ancora. "L'impegno che abbiamo assunto, è quello di abbassare l'Iva per contrastare il prezzo, mettere più utenti possibili nella condizione di poter acquistare, di poter accedere a questo prodotto, che non deve essere di lusso, perché è un prodotto sano, che viene da un prezioso lavoro degli acquacultori, in questo caso ovviamente si tratta di ostriche di allevamento, e può mettere in condizione di creare ricchezza e reddito per queste categorie che sono per noi strategiche ed importanti", conclude il titolare dell'agricoltura. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Millie Bobby Brown: “Bullizzata da media perché non sembro più Undici di ‘Stranger Things'”

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(Adnkronos) –
Millie Bobby Brown ha da poco compiuto 21 anni, ma secondo molti utenti del web e articoli della stampa statunitense la star di 'Stranger Things' dimostrerebbe molto di più della sua età anagrafica.Le accuse vanno avanti da mesi e hanno avuto una particolare impennata negli ultimi giorni, dopo che l'attrice è apparsa sui red carpet di 'The Electric State', film di fantascienza in cui è protagonista insieme a Chris Pratt.

E allora Millie Bobb Brown ha smesso di tacere.Con un video pubblicato sul suo profilo Instagram, Brown ha risposto alle critiche: "Non ho intenzione di scusarmi perché sto crescendo". Nel video, Millie Bobby Brown legge i titoli di alcuni degli articoli usciti in questi giorni in occasione del suo press tour: "Perché i ragazzi della Generazione Z come Millie Bobby Brown invecchiano così male?" e "Cosa ha fatto Millie Bobby Brown alla sua faccia?", oltre ad altri che spiegano come il suo look sia "da mamma". "Questo non è giornalismo, questo è bullismo", dice l'attrice chiaramente. "È inquietante che scrittori adulti passino il proprio tempo ad analizzare il mio volto, il mio corpo, le mie scelte.

Il fatto che alcuni di questi articoli siano scritti da donne?Ancora peggio.

Parliamo sempre di sostenere le giovani donne, ma quando arriva il momento, sembra più facile abbatterle per un clic."  L'attrice spiega di aver deciso di parlare apertamente perché questi attacchi non riguardano solo lei, ma "ogni singola donna che cresce sotto lo scrutinio pubblico".Alcune persone, dice l'attrice, "non riescono a sopportare di vedere una ragazza diventare una donna alle sue condizioni, non alle loro".  E poi continua: "Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta.

Mi rifiuto di rimpicciolirmi per soddisfare le aspettative irrealistiche di persone che non riescono a sopportare di vedere una ragazza diventare una donna.Non mi vergognerò del mio aspetto, di come mi vesto o di come mi presento.

Siamo diventati una società in cui è molto più facile criticare che fare un complimento.Perché la reazione istintiva è dire qualcosa di orribile piuttosto che dire qualcosa di carino?

Se hai un problema con questo, c'è da chiedersi cos'è che ti mette così a disagio.Facciamo meglio.

Non solo per me, ma per ogni ragazza che merita di crescere senza paura di essere fatta a pezzi per il semplice fatto di esistere".  Nella sua risposta agli attacchi online, Mille Bobby Brown ha ricordato di avere iniziato a lavorare nel settore a soli 10 anni. "Sono cresciuta di fronte al mondo e, per qualche ragione, le persone si comportano come se dovessi restare congelata nel tempo e avere lo stesso aspetto che avevo nella prima stagione di 'Stranger Things'". L'attrice infatti ha iniziato la carriera giovanissima comparendo in alcune note serie come 'Grey's Anatomy' e 'Modern Family', ma il successo è arrivato all'età di 12 anni con il ruolo iconico di Undici in 'Stranger Things'.Da allora la sua fama e la sua carriera hanno spiccato il volo: è stata modella per Calvin Klein, testimonial per Monclear, è apparsa in video musicali, ha fondato un brand di moda e cosmetici.  Nel mondo dello spettacolo, oltre al ruolo di attrice, ha presto assunto anche quello di produttrice: così sono nati i due film dedicati alle avventure di Enola Holmes e l'action fantastico 'Damsel'.

Presto su Netflix arriverà il suo ultimo lavoro, 'The Electric State'.  Nel frattempo, come ha voluto spiegare personalmente, il tempo è passato e Brown è cresciuta.Alle ultime premiere si è presentata accanto al marito, Jake Bongiovi, e con un look lontano da quello della sua Undici, a partire dai lunghi capelli biondi.   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Luca Traini torna libero dopo 7 anni di carcere

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(Adnkronos) – Dopo 7 anni in carcere torna libero Luca Traini, il 36enne che a Macerata il 3 febbraio 2018 sparò contro diversi migranti ferendone sei, dicendo di voler vendicare la morte di Pamela Mastropietro.Lo riporta 'Cronache Maceratesi'.  Traini era stato condannato in via definitiva a 12 anni per strage aggravata dall’odio razziale.

Il tribunale di Sorveglianza ora ha accolto la richiesta della difesa di affidamento in prova ai servizi sociali, avanzata dal difensore, l’avvocato Sergio Del Medico, secondo cui Traini "ha dimostrato una revisione critica in cui ha compreso l'enormità del gesto che ha compiuto e il danno e il dolore che ha causato.Ha mostrato impegno e passione in tutte le attività che gli sono state affidate in carcere.

Intende anche risarcire le persone che ha ferito". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sala: “San Siro vivrà almeno fino al 2030, poi via a nuovo stadio”

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(Adnkronos) – "San Siro?Mi auguro che oggi ci sia la consegna di un'offerta, che da un lato sia economico-finanziaria e dall'altro spieghi cosa bisogna fare".

Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervenendo a "Non stop news" su Rtl 102.5, per commentare le indiscrezioni stampa secondo cui oggi Milan e Inter presenteranno al Comune di Milano il piano per l'acquisizione dello stadio Meazza, delle aree circostanti e i permessi di costruzione del nuovo stadio. "Prima delle scorse vacanze – ricorda Sala – abbiamo provato a convincere le squadre a ristrutturare San Siro.E questa è verità storica.

Ci hanno lavorato per alcuni mesi e hanno detto 'non si può, è troppo costoso'.Così hanno cominciato a elaborare altri piani ed esattamente a novembre ci hanno detto: 'Bene, siamo interessati all'acquisto di San Siro e delle aree'".

Da lì, poi, sono partiti dei tavoli tecnici per esaminare una serie di elementi, come i vincoli acustici, la distanza dalle case, la mobilità, il verde: "Tavoli tecnici che devono portare, mi auguro, a un'offerta". A questo punto, avverte Sala, "la legge dice che la prima cosa da fare è, avendo l'offerta, ovviamente analizzarla e vedere se è in linea.Dobbiamo fare un bando".

Quindi "se oggi arriverà questa offerta, la esamineremo e poi riferirò al Consiglio comunale".Sala ha poi aggiunto: "Fino alle Olimpiadi non succederà nulla, ricordo che il 6 febbraio 2026 si farà l'inaugurazione dei Giochi.

Poi cominceranno a costruire un nuovo stadio di fianco a San Siro, e ci vorrà qualche anno.E quando sarà pronto, rigenereranno il vecchio San Siro.

Ergo – conclude il sindaco – il vecchio San Siro è destinato a vivere, a mio giudizio, almeno fino al 2030.Se poi dovessi immaginare quando potrà esserci il nuovo stadio, direi il 2030". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trump blocca aiuti Usa, Ucraina: “Possiamo resistere 6 mesi”

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(Adnkronos) –
Donald Trump dice stop agli aiuti militari all'Ucraina.Kiev, dopo 3 anni di guerra, deve fare i conti con il pressing del presidente degli Stati Uniti, che vorrebbe il sì di Volodymyr Zelensky al cessate il fuoco (e all'accordo sulle terre rare).

Il conflitto intanto prosegue e, da ora, le forze armate ucraine devono gestire le armi americane a disposizione con maggiore oculatezza.  "Penso abbiamo risorse a sufficienza per andare avanti per circa sei mesi anche senza un aiuto consistente da parte degli Stati Uniti, ma certamente sarà molto più difficile", dice a Rbc il deputato ucraino, Fedir Venislavsky, affermando che ora l'Ucraina deve valutare strategie per compensare "quantità e qualità di armi" in precedenza fornite dagli Usa. Secondo Venislavsky, la Commissione difesa del Parlamento di Kiev ha già avuto un incontro a porte chiuse per parlare dello "scenario negativo del possibile stop all'assistenza militare Usa". 
La decisione di Trump viene valutata anche dai militari in prima linea. "Il sostegno americano è cruciale per difendere il cielo, il sostegno finanziario condiziona l'economia e il morale della comunità, che è altrettanto importante per chi è al fronte", dice Serhii Filimonov, comaandante dell 108esimo battaglione meccanizzato, impegnato da mesi nell'area di Pokrovsk, nell'est del paese. "In futuro -il messaggio della 46esima brigata- dipenderemo sempre più dagli aiuti degli alleati europei che dovranno abbandonare la comfort zone del sostegno espresso sui social.Non possiamo resistere da soli". 
La posizione di Trump si ammorbidirebbe con la firma dell'accordo sulle terre rare, con il via libera per l'accesso americano alle risorse minarie ucraine.

Kiev ''pronta a firmare in qualsiasi momento l'intesa con gli Stati Uniti'', dice il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Ottenere garanzie di sicurezza americane è di "vitale importanza" per Kiev, ma anche per l'Unione Europea, aggiunge. "Abbiamo bisogno e chiediamo garanzie di sicurezza concrete, tanto da parte degli Stati Uniti, quanto dell'Europa e dei paesi del G7.E' di vitale importanza non solo per l'Ucraina ma anche per l'Unione Europea".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pari opportunità, Latini (Coop): “Educazione sentimentale per relazioni migliori”

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(Adnkronos) – "La grande, importante e complessa novità di quest’anno, che vogliamo lanciare al nostro mondo e ai nostri stakeholder, è l’impegno sul tema dell'educazione sentimentale.Un tema da inserire nel mondo della scuola, indispensabile per aiutare i giovani a imparare, oltre l'abc della grammatica, anche l’abc dei sentimenti e avere strumenti migliori per inserirsi in un mondo di relazione meno individuale e più collettivo. È un argomento complesso, ma ne vogliamo discutere.

Le cooperative lo faranno nei territori con le associazioni, con le istituzioni, con i nostri soci.Perché solo da una consapevolezza collettiva si può anche essere più credibili e più proattivi verso le istituzioni".

Così Maura Latini, presidente di Coop Italia, in occasione della presentazione della campagna 'Dire, fare, amare', a favore dell’educazione alle relazioni nella scuola, lanciata da Coop nell’ambito della quinta edizione del progetto 'Close the gap' dedicato alla parità di genere e all’inclusione.  Nel corso dell’evento, Coop ha presentato anche i risultati dell’indagine 'La scuola degli affetti' svolta in collaborazione con Nomisma e gli ultimi dati di avanzamento dell’impegno di Coop per la parità di genere e l’inclusione, come le certificazioni di genere e l’inserimento di donne vittime di violenza.In particolare, Coop ha "confermato una quota importante di donne nel gruppo dirigente e nel consiglio d'amministrazione, oltre alla formazione delle donne per ruoli di responsabilità – fa sapere la presidente Latini -.

A questo si è aggiunta anche la certificazione Uni 125 sulla parità di genere.Una certificazione che ogni anno deve essere rinnovata e che per questo richiede un lavoro costante perché l'ambiente di lavoro vada nella direzione giusta – dice – A questo abbiamo aggiunto anche un impegno importante sulla formazione per l'inclusione e la parità di genere – aggiunge – con i nostri fornitori di prodotto a marchio, che su base volontaria hanno aderito, usufruendo di prodotti formativi realizzati da Oxfam e da scuola Coop". Oltre ai risultati raggiunti, Coop si impegna per un futuro a sostegno delle donne e della parità di genere: "Il nostro impegno continuerà come ogni anno, contro la violenza di genere a sostegno di Differenza Donna, il numero 1522 e le case famiglia che nei territori accolgono le donne.

Ma c'è una novità molto bella – annuncia Latini – nelle nostre cooperative i direttori del personale si stanno impegnando per inserire all'interno del mondo del lavoro donne fuoriuscite da un percorso di violenza, perché l'autonomia economica data dal lavoro è un elemento fondamentale affinché una donna che ha vissuto qualcosa di così traumatico si possa affrancare", le sue parole. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pari opportunità, Dentamaro (Aied): “Educazione sessuale a scuola è necessaria”

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(Adnkronos) – Dalla survey 'La scuola degli affetti', svolta in collaborazione con Nomisma, con la quale si è indagata l’opinione delle famiglie italiane sulla necessità di inserire l’educazione alle relazioni nel percorso formativo di bambini e ragazzi, tema al centro della campagna 'Dire, fare, amare' di Coop Italia lanciata nell’ambito della quinta edizione del progetto 'Close the Gap', emerge che "le famiglie sono consapevoli dell’importanza che avrebbe l’avere corsi di educazione sessuale nelle scuole, perché è il contesto adatto.Al tempo stesso però, le famiglie sono preoccupate dal fatto che questi temi possano essere trattati con superficialità e che manchi il personale competente, in grado di trasmettere queste competenze ai ragazzi. È una giusta preoccupazione, che si supera sapendo che il personale competente è presente ed è in grado di trasmettere queste conoscenze e competenze in modo corretto".

Queste le parole di Antonella Dentamaro, vice presidente di Aied nazionale – Associazione italiana per l'educazione alla demografia, in occasione della presentazione della campagna 'Dire, fare, amare'. Oltre ai risultati dell’indagine, nel corso dell’evento Coop ha presentato anche gli ultimi dati di avanzamento dell’impegno di Coop per la parità di genere e l’inclusione, come le certificazioni di genere e l’inserimento di donne vittime di violenza: "Abbiamo, infatti, le linee guida dell'Oms, che sono state pensate e studiate da un gruppo multidisciplinare di professionisti della materia, che hanno concepito linee guida specifiche a seconda della fascia d'età.Infatti, ogni età ha le proprie competenze da acquisire – sottolinea Dentamaro – E' un protocollo sperimentato.

Non si può parlare di neutralità perché niente è neutrale, ma è molto scientifico, molto sicuro e accogliente nel modo di trasmettere le competenze.Quindi, non c'è nulla da inventare: si tratta di iniziare ad avere questo percorso nel nostro sistema scolastico e in questo modo rinnovare la scuola, anche perché è una richiesta che arriva dagli stessi ragazzi, sostenuti dalle famiglie", conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pari opportunità, Camussi (F.Ossicini): “Educare a relazioni per libera espressione”

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(Adnkronos) – "L'educazione alle relazioni serve a rendere bambini e bambine, poi ragazzi e ragazze, consapevoli dei diritti alla libera espressione di sé.In particolare, penso non solo alla libera espressione delle donne, ma anche alla capacità del maschile, non ancora sufficientemente accompagnata, di poter esprimere delle emozioni di fatica, di sofferenza o di preoccupazione, rispetto alla propria capacità di stare o non stare dentro le relazioni".  Lo afferma Elisabetta Camussi, docente di Psicologia sociale presso l’università Milano Bicocca e presidente della Fondazione Ossicini, in occasione della presentazione della campagna 'Dire, fare, amare', a favore dell’educazione alle relazioni nella scuola, lanciata da Coop nell’ambito della quinta edizione del progetto 'Close the gap' dedicato alla parità di genere e all’inclusione.  Nel corso dell’evento, Coop ha presentato anche gli ultimi dati di avanzamento del suo impegno per la parità di genere e l’inclusione, come le certificazioni di genere e l’inserimento di donne vittime di violenza e i risultati dell’indagine 'La scuola degli affetti” svolta in collaborazione con Nomisma.

In merito all’indagine, la professoressa Camussi spiega: "L'importanza di avere dei buoni dati deriva dalla qualità con la quale si fanno le domande – sottolinea – Abbiamo lavorato molto a costruire domande che permettessero di raccogliere la totalità degli atteggiamenti e dei comportamenti delle persone". L’indagine è stata condotta su "un campione stratificato, quindi rappresentativo della popolazione rispetto alla questione che stavamo indagando – fa sapere Camussi – che abbiamo particolarmente focalizzato come la necessità dell'educazione alle relazioni come materia che fa parte dell'esperienza scolastica", dice. Dall’analisi è emerso che "l'educazione alle relazioni diventa il punto focale nel quale ricade tutta una serie di dimensioni che ineriscono sia l'intervento nelle situazioni che presentano già criticità – riprende – sia le possibilità di prevenire una serie di violazioni e soprattutto offrono alla famiglia, attraverso l'esperienza scolastica e l'intervento di psicologi e psicologhe, la possibilità di avere un'interlocuzione rispettosa delle questioni che, in una società complessa come quella nella quale viviamo, non possono essere ridotte a banalizzazioni rispetto alle quali c'è solo una opinione, c'è solo una modalità – spiega – Occorre invece lavorare su un'educazione che, a partire dalla scuola primaria, arrivi fino all’adultità e renda tutti e tutte noi consapevoli, ad esempio, degli automatismi che scattano quando abbiamo a che fare con le questioni di genere e gli automatismi che riguardano il nostro pensarci come uomini e come donne, ma anche gli automatismi che riguardano le credenze rispetto a come noi pensiamo debbano andare le relazioni", le sue parole. Poi Camussi si focalizza sugli aspetti che stanno alla base della violenza di genere: "Riguardano il significato, i simboli, i sistemi di credenze, le rappresentazioni che del femminile e del maschile abbiamo – illustra -.L'educazione alle relazioni insegna, tra le altre cose, a distinguere tra conflitto e violenza.

Il conflitto è una situazione nella quale due interlocutori, quali che siano anche dentro una coppia, sono alla pari.La violenza è quando la possibilità di esprimersi riguarda solo una delle due parti, mentre l'altra parte è messa sistematicamente in una condizione di svantaggio.

Di solito ad essere una condizione di svantaggio sono le donne che – continua – a seguito anche dei processi di socializzazione, tendono ad interpretare questa condizione di passività nella quale vengono messe come una condizione che non può che essere tale e che come tale non può essere cambiata", conclude.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Qatargate, chiesta revoca immunità per eurodeputate dem Moretti e Gualmini

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(Adnkronos) – La Procura federale belga ha confermato oggi, martedì 4 marzo, al quotidiano belga Le Soir di aver chiesto la revoca dell'immunità parlamentare per due eurodeputate che sarebbero coinvolte nell'inchiesta Qatargate.Si tratta della vicentina Alessandra Moretti e della sua collega bolognese Elisabetta Gualmini, entrambe elette col Pd nella circoscrizione nord est.  Le richieste di revoca dell’immunità saranno annunciate lunedì dalla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della nuova sessione plenaria. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Trump blocca aiuti: missili e sistemi di difesa, le armi date finora da Usa

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(Adnkronos) –
Donald Trump blocca gli aiuti militari americani all'Ucraina.La decisione del presidente degli Stati Uniti, dopo lo scontro di venerdì scorso nello Studio Ovale con Volodymyr Zelensky, è legata al no del presidente ucraino ad un cessate il fuoco immediato con la Russia.

Lo stop alle forniture è destinato ad avere un impatto sulle operazioni militari di Kiev che, sotto la precedente amministrazione democratica di Joe Biden, ha ricevuto armi, sistemi di difesa, munizioni e apparecchiature.  Gli Stati Uniti hanno fornito 65,9 miliardi di dollari di assistenza militare all'Ucraina dall'invasione russa del febbraio 2022.Secondo un elenco del Dipartimento di Stato aggiornato allo scorso 20 gennaio e rilanciato dal Guardian, gli Usa, per far fronte agli incessanti bombardamenti delle forze russe, hanno inviato a Kiev tre batterie di missili terra-aria Patriot e 12 sistemi di difesa Nasam, nonché sistemi e munizioni Hawk e oltre 3mila missili antiaerei Stinger.

Per migliorarne l'efficacia, sono stati consegnati 21 radar di sorveglianza aerea, insieme ad apparecchiature per integrare lanciatori e missili di eserciti occidentali con i sistemi ucraini. Washington ha inviato poi oltre 200 obici da 155 millimetri insieme a tre milioni di proiettili di artiglieria corrispondenti, 72 obici da 105 millimetri e un milione di proiettili corrispondenti, oltre a 700mila mortai.Ha consegnato più di 40 Himars, lanciarazzi montati su veicoli corazzati leggeri, con le relative munizioni, e più di 10mila Javelin, missili anticarro che nelle prime settimane del conflitto diventarono simboli della resistenza ucraina contro l'invasione russa.

Sono state consegnate anche 120mila armi anticarro, così come 10mila missili anticarro Tow e più di 500 milioni di proiettili per armi leggere e granate. Il Pentagono ha rifiutato di consegnare i suoi aerei da combattimento direttamente a Kiev, ma l'amministrazione Biden ha fornito 20 elicotteri militari Mi-17 di progettazione sovietica.Ha anche consegnato diversi modelli di droni e, dopo un lungo braccio di ferro, a partire dal gennaio 2023 Washington ha fornito un totale di 31 Abrams, i carri armati pesanti statunitensi tecnologicamente più avanzati, nonché 45 carri armati T-72B di progettazione sovietica. Nell'elenco del Dipartimento di Stato sono inclusi anche 300 veicoli da combattimento Bradley, 1.300 veicoli corazzati per il trasporto di personale, oltre 5mila veicoli militari Humvee e 300 ambulanze corazzate.

Washington ha fornito oltre 100 motovedette, sistemi di difesa costiera, mine Claymore, sistemi di comunicazione satellitare, visori notturni e oltre 100mila giubbotti antiproiettile. I dati riportati salgono al 20 gennaio, cioè alle ultime ore dell'amministrazione Biden.Da quando Trump è entrato in carica quello stesso giorno, Washington ha continuato a consegnare all'Ucraina quelle che un funzionario della difesa statunitense ha definito "munizioni critiche", approvate dalla precedente amministrazione, tra cui armi anticarro e proiettili di artiglieria. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Naufragio Concordia, per Schettino ipotesi di lavorare per Vaticano

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(Adnkronos) – Se i giudici del tribunale di Sorveglianza di Roma decideranno di concedergli la semilibertà, l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino potrebbe uscire dal carcere di Rebibbia per andare a lavorare alla digitalizzazione di testi sacri per il Vaticano.Il difensore di Schettino ha infatti presentato la richiesta all’associazione ‘Seconda Chance’ che si occupa di reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e che ha un protocollo con la Santa Sede, ricevendo disponibilità per la digitalizzazione di documenti per la Fabbrica di San Pietro.  ‘’Schettino da cinque anni si è già occupato della digitalizzazione dei documenti giudiziari della strage di Ustica e della strage di via Fani a Roma con il sequestro e l'omicidio dello statista democristiano Aldo Moro – spiega all’Adnkronos il difensore, l’avvocato Paola Astarita – E’ un campo nel quale ha molta esperienza e ha ricevuto anche encomi per il lavoro svolto in ambito carcerario’’.  L'udienza davanti ai giudici della Sorveglianza di Roma era fissata per oggi ma è stata rinviata all'8 aprile perché il relatore è cambiato e il nuovo giudice ha bisogno di tempo per studiare il fascicolo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Dai dazi alle minacce di annessione, l’amore-odio di Trump per il Canada

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(Adnkronos) – Dai dazi del 25% alle minacce di annessione, nell'esplosiva politica estera del primo mese e mezzo di presidenza di Donald Trump spicca l'amore-odio che mostra verso il Canada.  Secondo alcuni all'origine di questo contrastato sentimento c'è il risentimento del tycoon per il fallimento delle sue Tower a Toronto e Vancouver, e la voglia di riscatto del presidente imprenditore che vede in un Canada 51esimo stato il capolavoro politico-immobiliare che suggellerà la sua presidenza.  Naturalmente, c'è poi la profonda antipatia per Justin Trudeau, il premier che Trump accusò di essere "disonesto" e "debole" quando, nel giugno del 2018, lasciò in anticipo il vertice del G7 che allora, come anche quest'anno, era presieduto da Ottawa.Già in quell'occasione, Trump minacciò di adottare dazi sulle auto prodotte in Canada.  Non a caso in questi mesi di attacchi e pressing contro il Canada, culminati appunto con l'entrata in vigore dei dazi al 25% con cui avvia una guerra commerciale con uno dei principali partner Usa, Trump ha accusato Trudeau di aver distrutto il Paese che avrebbe l'unica sua speranza nell'annessione da parte degli Usa, riservando invece parole di simpatia e amore per il popolo canadese.  Un atteggiamento che, a parte avere avuto l'effetto contrario di mobilitare lo spirito patriottico dei canadesi e far risalire nei sondaggi il partito Liberale che il 9 marzo nominerà il nuovo leader al posto del dimissionario Trudeau, anche chi è stato vicino al tycoon stenta a capire. "Non riesco a farmi un'idea, non so se sia una sorta di strategia", ha detto al New York Times Stephen Moore, economista della Heritage Foundation che è stato consigliere di Trump, avvisando che "con lui la politica è personale".  In Canada, intanto, stanno emergendo varie teorie riguardo alle mire espansionistiche di Trump, e lo stesso Trudeau le ha illustrate recentemente in pubblico. "Non solo l'amministrazione Trump sa quanti minerali cruciali abbiamo, ma potrebbe essere per questo che continuano a parlare di assorbirci e trasformarci nel 51esimo stato", ha detto il premier affermando che gli americani "vogliono poter avere vantaggi" dalle riserve minerarie canadesi.  "E Trump ha in mente che il modo più facile per farlo è assorbire il nostro Paese, questa è una cosa reale", ha avvisato il premier.

E non è forse un caso se il leader del conservatori canadesi, Pierre Marcel Poilievre, il beniamino di Trump, Elon Musk ed altri esponenti del mondo Maga che per oltre un anno ha avuto un vantaggio di oltre 20 punti nei sondaggi, la scorsa settimana si è visto superato di due punti dai Liberali, in testa ai sondaggi per la prima volta in quattro anni.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Checco Zalone, omaggio alle donne l’8 marzo: ‘L’ultimo giorno del patriarcato’

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(Adnkronos) –
Checco Zalone omaggia le donne a modo suo.E lo fa con un nuovo brano intitolato 'L'ultimo giorno del patriarcato', che uscirà proprio l'8 marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna.  Il nuovo brano di Checco Zalone sarà accompagnato da un videoclip girato a febbraio con il regista Gennaro Nunziante nel paese di Castel San Pietro Romano, piccolo centro alle porte di Roma, inserito tra i borghi più belli d'Italia.  Del testo ancora non si hanno molte notizie, ma è facile intuire che Zalone tratterà i temi del patriarcato e della parità di genere.

E lo farà con la sua inconfondibile ironia, caratteristica che contraddistingue la maggior parte delle sue canzoni, invitando così il pubblico a riflettere su un tema importante, come la parità di genere, ma col sorriso. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gli studenti del Pirelli in visita all’Adnkronos

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(Adnkronos) – Il Pirelli all'Adnkronos.La IV e la V F dell'istituto tecnico commerciale romano sono state in visita questa mattina a Palazzo dell'Informazione.

I ragazzi, accolti dal direttore Davide Desario nella sala conferenze, hanno assistito a una presentazione dell'agenzia e hanno avuto modo di partecipare attivamente alla realizzazione di un vodcast. "E' stata un'esperienza interessante ma leggera e divertente allo stesso tempo, molto utile per comprendere una parte del lavoro dei giornalisti", ha detto Tiziano, V F, che ha condotto il vodcast intervistando due cronisti dell'Adnkronos. "Ho trovato tutto molto intrigante", ha sottolineato Samuel, V F, che ha invece partecipato a un secondo vodcast, questa volta in veste di ospite, insieme ad Arianna, sempre della V F: "Siamo stati contenti di aver avuto questa occasione di partecipare alla realizzazione di un video podcast: ci ha fatto capire come interagisce un giornalista con i propri ospiti e ci ha mostrato come funziona a livello tecnico un'agenzia di stampa multimediale". "Ho visto molta serietà da parte di tutta la redazione – ha affermato Alessio della IV F – Mi ha impressionato la riunione di redazione a cui abbiamo potuto assistere: durante gli interventi dei singoli capi dei servizi tutti gli altri, pur ascoltando, continuavano il loro lavoro, andando avanti a cercare notizie, telefoni e pc alla mano.Per noi ragazzi, che siamo attenti soprattutto ai social, vedere redattori impegnati a lavorare costantemente è stata una sorpresa, ci ha svelato un mondo che non conoscevamo".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Farmaci, Ue approva ampliamento indicazione mirikizumab in malattia di Crohn

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(Adnkronos) – La Commissione europea (Ce) ha approvato mirikizumab, antagonista dell'interleuchina-23p19 (IL-23p19), per il trattamento della malattia di Crohn in fase attiva da moderata a grave nei pazienti adulti che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o a un trattamento biologico.Il farmaco – informa Lilly in una nota – è già stato approvato nel 2024 in Italia dall'Agenzia del farmaco (Aifa) come trattamento per gli adulti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave e agisce prendendo di mira una proteina specifica, l'interleuchina-23p19, fattore chiave dell'infiammazione intestinale nella malattia di Crohn, una delle principali malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici).  Si stima che la malattia di Crohn colpisca in Italia circa 100 mila persone, con esordio soprattutto in età giovanile, tra i 15 e i 40 anni, sebbene possa manifestarsi a qualunque età. È associata a progressivo danno intestinale, disabilità e peggioramento della qualità di vita. "Se non adeguatamente controllata, la malattia di Crohn – spiega Alessandro Armuzzi, responsabile Uo Ibd, Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e professore ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University – può portare a complicazioni che richiedono l'ospedalizzazione e l'intervento chirurgico.

I pazienti, inoltre, spesso si rassegnano a una ridotta qualità della vita, con sintomi come diarrea cronica, dolore addominale e urgenza intestinale che hanno un forte impatto sul loro benessere psicologico e sulla socialità. È necessario dunque agire con trattamenti target che possano rappresentare una svolta nella gestione della malattia e della sintomatologia.Oggi, i pazienti hanno a disposizione un'ulteriore opzione terapeutica con un ottimo profilo di sicurezza ed efficacia per il trattamento della malattia e il controllo dei sintomi, per una migliore qualità di vita".  L'approvazione da parte della Ce rappresenta un importante avanzamento nella gestione della malattia di Crohn, offrendo ai pazienti un trattamento mirato in grado di migliorare significativamente la loro qualità di vita. "Con l'estensione dell'indicazione di mirikizumab – osserva Silvio Danese, direttore dell'Unità di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell'Irccs Ospedale San Raffaele e professore ordinario di Gastroenterologia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele – abbiamo un ulteriore strumento per aiutare i nostri pazienti a controllare la malattia di Crohn, con buone possibilità di raggiungere la remissione a lungo termine, nonostante precedenti fallimenti terapeutici.

Sono ancora in molti, infatti, a convivere con questa patologia senza riuscire a tenere sotto controllo i sintomi invalidanti che impattano su molti aspetti della vita sociale e professionale".  Molti pazienti – precisa la nota – non raggiungono la remissione completa, nonostante i trattamenti, o non mantengono la malattia sotto controllo a lungo: fino al 40% dei pazienti non risponde ai farmaci inibitori del Tnf e il 50% di quelli che ottengono risultati quando iniziano il trattamento perdono i benefici nel corso del primo anno di cure.La decisione della Ce fa seguito al parere positivo del Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) dello scorso dicembre e si basa principalmente sui risultati dello studio randomizzato controllato con placebo di fase 3 Vivid-1, i cui risultati mostrano che i pazienti trattati con mirikizumab hanno riscontrato un miglioramento significativo sia della remissione clinica (54,1% contro 19,6% di pazienti trattati con placebo) sia della risposta endoscopica a un anno, con una guarigione visibile del rivestimento intestinale (48,4% contro 9% di pazienti trattati con placebo).

Mirikizumab è attualmente in fase di studio anche nel Vivid-2, che valuta l'efficacia e la sicurezza del farmaco fino a 3 anni in adulti con malattia di Crohn da moderata a severa.  "L'efficacia di mirikizumab – sottolinea Massimo Claudio Fantini, segretario generale di Ig-Ibd (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease) e professore ordinario di Gastroenterologia, Università degli Studi di Cagliari, direttore della Sc di Gastroenterologia, Aou, Cagliari – si evidenzia con lo studio Vivid-2 nei pazienti con 2 anni di trattamento continuo: tra coloro che hanno raggiunto una risposta endoscopica dopo un anno nello studio Vivid-1, oltre l'80% ha mantenuto la risposta endoscopica.Inoltre, tra i pazienti che hanno ottenuto sia la remissione clinica sia la risposta endoscopica dopo un anno in Vivid-1, quasi il 90% ha mantenuto la remissione clinica nel secondo anno di trattamento nel Vivid-2".  Lo studio Vivid-1 ha inoltre messo in evidenza come il 32,5% dei pazienti trattati con mirikizumab ha ottenuto un miglioramento della risposta endoscopica a 3 mesi (rispetto al 12,6% con placebo), un risultato importante nel trattamento di una patologia che ha un impatto significativo sulla vita dei pazienti.

L'estensione dell'indicazione di mirikizumab per la malattia di Crohn, dopo l'approvazione in Europa e in Italia per il trattamento della colite ulcerosa da moderata a grave nei pazienti adulti, è un passo in avanti nel percorso di Lilly al fianco delle persone che vivono con Mici. "Questa approvazione rappresenta un'importante opportunità per migliorare la qualità di vita dei pazienti con malattia di Crohn – conclude Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Italy Hub di Lilly – Il nostro impegno è quello di offrire soluzioni terapeutiche innovative e sicure, collaborando con la comunità scientifica per rispondere ai bisogni insoddisfatti di chi convive con questa patologia.Siamo convinti che mirikizumab possa contribuire in modo significativo alla gestione della malattia e al miglioramento del benessere generale dei pazienti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da Real-Atletico a Psv-Arsenal, dove vedere gli ottavi di Champions League

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(Adnkronos) – Torna la Champions League con l'andata degli ottavi di finale.Oggi, martedì 4 marzo, spettacolo assicurato con il derby Real Madrid-Atletico Madrid, ma anche con Club Brugge-Aston Villa, Psv-Eindhoven-Arsenal e Borussia Dortmund-Lilla.

Fari puntati sul big match del Bernabeu tra i Blancos di Carlo Ancelotti e i Colchoneros di Diego Simeone, protagonisti negli ultimi anni di confronti infuocati.In Spagna e in Europa.  Dopo aver superato il Manchester City di Guardiola ai playoff, il Real è atteso dal derby contro l'Atletico.

La squadra di Simeone si è qualificata agli ottavi della massima competizione europea grazie al quinto posto nella fase campionato.Grande attesa anche per la sfida tra la sorpresa Psv, che ha eliminato la Juve negli spareggi, e l'Arsenal di Arteta.

Ecco le probabili formazioni delle partite di oggi:  
Club Brugge (4-4-2): Mignolet; Sabbe, Mechele, Ordonez, De Cuyper; Siquet, Jashari, Vanaken, Talbi; Jutgla, Tzolis.All.

Hayen.  
Aston Villa (4-2-3-1): Martinez; Cash, Disasi, Konsa, Digne; Tielemans, McGinn; Rogers, Asensio, Rashford; Watkins.All.

Emery.  
Real Madrid (4-3-3): Courtois; Vazquez, Rudiger, Alaba, Mendy; Modric, Tchouameni, Brahim Diaz; Rodrygo, Mbappé, Vinicius Jr.All.

Ancelotti 
Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Molina, Le Normand, Lenglet, Galan; Simeone, De Paul, Llorente, Lino; Griezmann, Alvarez.All.

Simeone  
Psv (4-3-3): Benitez; Ledezma, Flamingo, Boscagli, Malacia; Schouten, Til, Saibari; Perisic, L.De Jong, Lang.

All.Bosz. 
Arsenal (4-3-3): Raya; Timber, Saliba, Gabriel, Calafiori; Odegaard, Partey, Rice; Nwaneri, Merino, Trossard.

All.Arteta.  
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Emre Can, Schlotterbeck, Bensebaini; Sabitzer, Gross; Adeyemi, Reyna, Bynoe-Gittens; Guirassy.

All.Kovac.  
Lilla (4-2-3-1): Chevalier; Meunier, Diakité, Alexsandro, Ismaily; André, Bouaddi; Cabella, Mukau, Haraldsson; David.

All.Genesio. Le sfide del martedì di Champions saranno visibili su Sky.

Si parte alle 18:45 con Club Brugge-Aston Villa, in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport 253 e in streaming su Now.Alle 21 tocca a Real Madrid-Atletico Madrid
(in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e in streaming su Now), Psv-Arsenal (diretta tv su Sky Sport Calcio, Sky Sport 253 e in streaming su Now) e Borussia Dortmund-Lilla (Sky Sport 254, Sky Sport 4K e in streaming su Now).

Tutte le partite serali saranno disponibili anche sul canale Zona Gol.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Eleonora Giorgi morta, l’attacco di Clizia Incorvaia: “Falsità e ipocrisia da molti”

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(Adnkronos) –
Clizia Incorvaia si è lasciata andare a un lungo sfogo sui social, in difesa della suocera Eleonora Giorgi, morta ieri lunedì 3 marzo dopo una lunga malattia.  La scomparsa dell'attrice ha scosso tutti coloro che la conoscevano, in particolare tanti colleghi e volti noti del mondo dello spettacolo.Ma secondo la moglie di Paolo Ciavarro alcuni dei messaggi condivisi pubblicamente nascondono falsità e ipocrisia.  "Ci sono persone che scrivono post su mia suocera con una falsità assurda", scrive Clizia Incorvaia. "È bello dire belle parole adesso – continua la mamma di Gabriele, il nipotino di Eleonora – e non calcolarla quando era in vita.

Solo per consenso pubblico e like?Si", sottolinea Clizia.  "Ma il dolore e la rabbia…

lasciano spazio solamente all’amore.L’eredità di amore che ci hai lasciato”, aggiunge la Incorvaia prima di ringraziare tutti per i messaggi sinceri: "Grazie a voi tutti per i bellissimi messaggi", conclude. Clizia Incorvaia ha poi riservato dolci parole nei confronti della suocera Eleonora, con cui era molto legata: "Sei stata come una mamma per me.

Voglio riempirmi la testa e il cuore del tuo sorriso da bambina che porterò sempre con me", ha aggiunto.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Settimana del cervello, 2 eventi per i 30 anni Fondazione Cavalieri Ottolenghi

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(Adnkronos) – In oltre il 10% delle famiglie italiane una persona soffre di malattie neuro psichiatriche, con un costo totale stimato di circa 87 miliardi di euro all'anno.Sono dedicati proprio a questo tema i 2 appuntamenti in programma l’11 e il 12 marzo al Circolo dei lettori di Torino, in occasione della Settimana del cervello – che si celebra in tutto il mondo dal 10 al 16 marzo – per ricordare il trentennale della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e la 'mecenate' che ne ha posto le basi, trasformando un dolore personale in fiducia nel progresso della scienza e della ricerca per la cura delle patologie neuropsichiatriche.

Nel primo incontro Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin) illustrerà il valore dell’alleanza tra clinici e ricercatori per la salute del cervello. È dedicato invece al dialogo tra cinema e neuroscienze, il secondo appuntamento. La Fondazione Cavalieri Ottolenghi – riporta una nota – è nata nel 1995 grazie al lascito all’Università di Torino di Annetta Cavalieri Ottolenghi, gentildonna torinese che, colpita dalla sofferenza provocata dalle malattie mentali, di cui aveva esempi in famiglia, decide, alla sua morte, di destinare tutti i suoi averi allo studio delle cause e alla terapia delle patologie che colpiscono il cervello.La sede e i laboratori di ricerca della Fondazione si sono trasferiti nel 2010 nel nuovo Istituto, costruito nel comprensorio dell’Ospedale San Luigi Gonzaga, a Orbassano (To). È nato così il Nico, Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi, centro di eccellenza dell’Università di Torino, dove un team di 90 ricercatrici e ricercatori studia con approcci multidisciplinari come si ammala il cervello e come curarlo. Nel dettaglio, per il primo appuntamento della Settimana del cervello, martedì 11 marzo, al Circolo dei lettori, la Fondazione Cavalieri Ottolenghi ospita Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin) e direttore della Clinica di Neurologia dell’Università di Brescia.

Nella conferenza dal titolo ‘Brain Health: un'alleanza tra clinici e ricercatori per la salute del cervello’ il professor Padovani spiegherà l’urgenza di coniugare gli sforzi per una risposta coordinata a livello nazionale, europeo e globale per promuovere la ricerca e l'innovazione nel campo: un'alleanza tra clinici, farmacologi, neurobiologi per prevenire e curare le malattie del cervello, all’interno del concetto di One health, una salute unica e olistica che coinvolga l’uomo, gli animali e l’ambiente in cui vivono.Perché non c'è un cervello in salute in un corpo malato e viceversa. Il secondo appuntamento, mercoledì 12 marzo – è dedicato al dialogo tra cinema e neuroscienze.

Andrea Giaime Alonge, docente di Storia del cinema e Sceneggiatura cinematografica dell’Università di Torino e Alessandro Vercelli, direttore del dipartimento di Neuroscienze e del Nico – Università di Torino, parleranno di 2 mondi intrecciati indissolubilmente.Le neuroscienze indagano infatti i sottili meccanismi mentali che quest’arte evoca e sfrutta, d’altro canto il cinema racconta la malattia mentale e la sua cura in moltissimi modi, aiutando a combattere lo stigma, stimolandoci a immedesimarci nel malato neuropsichiatrico e nei suoi caregiver.

Ci sono film poi, come ‘Risvegli’, che raccontano di scienziati di nobili sentimenti, con i quali lo spettatore è chiamato a identificarsi.Ma allo stesso tempo c'è una lunga tradizione – che parte da un classico del cinema muto, ‘Il gabinetto del dr.

Caligari’ (1920), e arriva fino a ‘Qualcuno volò sul nido del cuculo’ (1975) – che invece presenta medici e scienziati sotto una luce piuttosto sinistra.Lo scienziato, e in particolare lo scienziato della mente, può essere un eroe, ma anche un pericolo per la società e la libertà dell'individuo.

La partecipazione agli eventi – in via Bogino 9 Sala Gioco alle 18:00 – è con ingresso libero fino a esaurimento posti. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia, Andreulli: “Castellammare? Mi sento a casa. Ad Acireale grande gioia dopo una partita infinita”

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Fabio Andreulli, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese che va in onda ogni Lunedì dalle 20:30 sui canali social Vivicentro.it.Le dichiarazioni di Fabio Andreulli sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di Vivicentro.it.

“Uno dei ricordi più belli alla Juve Stabia è certamente il derby con il Napoli, con un’intera città raccolta attorno alla squadra già due ore prima della gara, fu un’esperienza bellissima.

Ho tanti ricordi a Castellammare, ho tanti amici anche in Curva, ogni volta che torno è come sentirmi a casa mia, li ringrazio tutti per l’affetto dimostrato.Il direttore Pannone venne a Castellammare e con lui anch’io, sono stati i miei inizi nel calcio professionistico, ho giocato con calciatori importanti, esperienza molto bella dal punto di vista umano e come giocatore, arrivai quando fecero il campo in erba sintetica.

Mi sono trovato fin da subito bene con l’intera città, al di là del lavoro che facevo.Nei miei 5 anni ho avuto un rapporto con gli altri calciatori molto buono, non ho mai avuto problemi con nessuno.

Nell’anno della C1 sono stato in camera con Petrazzuolo, che fa attualmente ancora parte della società, è un bravissimo ragazzo, un tipo tosto.Nell’anno del testa a testa col Potenza, abbiamo vinto la partita che più contava, stavamo dilapidando un buon vantaggio a causa di qualche pareggio di troppo.

Alla fine si ricordano sempre le partite che contano.Tifosi?

Anche quando giocavo io e stavamo vincendo la C2, c’erano settimane con lo stadio pieno ed altre meno, forse dipende dalla vicinanza del Napoli per il quale parecchi stabiesi tifano, ma non me lo so spiegare, ci sono ovviamente anche i tifosi della festa che vanno solo quando si vince.Ricordo anche la vittoria di Acireale, partita infinita, con qualche disordine a fine gara.

Nello spogliatoio successe di tutto e mi ricordo che Petrazzuolo si seppe difendere e difese anche i più giovani.Ci ruppero il vetro del pullman con un sasso, fu una baraonda ma tornammo a casa felici.

Io e Gigi Castaldo avemmo la possibilità di andare al Napoli, ma non se ne fece nulla.Nel calcio moderno mi rivedo in Barella.

Oggi lavoro con mio fratello in una azienda ereditata da nostro padre ed alleno i ragazzini in una polisportiva non a scopo di lucro del mio paese, un bel gruppo per togliere i bambini dalla strada, dove tra l’altro anche io iniziai a tirare i primi calci ad un pallone.Spero di ritornare quanto prima allo stadio Romeo Menti sto provando ad organizzarmi con i ragazzi della Polisportiva.

Saluto tutti e ringrazio tutta Castellammare per l’affetto che mi avete dimostrato durante la mia permanenza alla Juve Stabia.”