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Ucraina, Lega sta con Trump. Ma Forza Italia invita alla prudenza: “Calma e responsabilità”

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(Adnkronos) – Lo scontro nello Studio Ovale, alla Casa Bianca, con gli attacchi del presidente americano Donald Trump (e del vice Vance) al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, trova letture del tutto opposte tra le due forze di maggioranza italiane che esprimono i vicepremier, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia, guidata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.  Per il primo non bisogna avere esitazioni, schierandosi con il tycoon Usa, perché "dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l’ora della pace", Tajani invece chiarisce di voler restare ancorato alla Ue: "Noi di Fi crediamo in un’Europa forte ed unita e lo riaffermeremo al congresso del Partito popolare europeo a Valencia".Il leader leghista insiste, invitando a guardare al di là dell'Atlantico. "Lavorare insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale", chiede il ministro delle Infrastrutture, prendendosela con "qualcuno che a Bruxelles ancora usa toni bellici, come quasi tutti i 'giornalisti' italiani". Botta e risposta poi tra il portavoce azzurro, Raffaele Nevi, e il responsabile dei dipartimento Esteri del Carroccio, Paolo Formentini.

Nevi invita alla prudenza: "Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili", dice, non mancando di ricordare come Salvini sia "da tempo molto affascinato dal presidente Trump ma al di là di tutto noi dobbiamo costruire le condizioni affinché quello che sta accadendo non sfoci in una nuova tensione tra Europa e Stati Uniti". "Dobbiamo sostenere Zelensky e al tempo stesso dialogare anche con Putin per arrivare alla pace", è l'invito di Nevi, che chiede di evitare di schierarsi con Trump o Zelensky perché "le tifoserie non vanno mai bene" quando ci sono problemi così rilevanti.  A lui replica duro Formentini. "La calma invocata da Forza Italia è impersonata dalla loro cara Ursula von der Leyen, e sta portando l’Italia e l’intera Europa nel burrone", dice il deputato della Lega, vicepresidente della commissione Affari Esteri. "Trump – afferma – sta imponendo un cambiamento epocale, se noi stiamo ad aspettare Macron e compagnia, imprese e famiglie italiane ne pagheranno il conto.L’Ue nata come sogno ormai è una gabbia di vincoli, regole assurde, tasse e divieti.

Evviva la Libertà, evviva Trump". Interviene il governatore veneto Luca Zaia che si schiera dalla parte di Trump: “A seguire all’infinito Zelensky si rischia l’isolamento dell’Europa che non può più sopportare questa guerra.L’Europa deve rimanere agganciata agli Stati Uniti e dare vita a un vero asse Usa-Ue che è quello davvero vincente nel mondo”.  Le opposizioni chiedono alla premier Giorgia Meloni di riferire in Aula sulla posizione del nostro Paese riguardo all'Ucraina.

Ma i capigruppo di Fratelli d'Italia parlano di "polemica strumentale" e richiesta "pretestuosa" perché "Meloni ha già in programma di riferire alle Camere per il prossimo 18 e 19 marzo in vista del Consiglio europeo". "Le immagini dallo Studio Ovale hanno sconvolto il mondo.Siamo in una situazione internazionale senza precedenti e il comunicato della premier Meloni, giunto ben ultimo dopo altri leader europei, non fa chiarezza sulla posizione dell’Italia", dicono Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera e al Senato. "Meloni deve spiegare al Paese se ha intenzione di abbandonare l’Ucraina al suo destino, se pensa di distinguersi dal resto dell’Europa e come intende rispondere all’arroganza degli Stati Uniti e di Trump.

Non può continuare a nascondersi e a scansare la questione di fondo: dove colloca l’Italia nel mondo in questo drammatico frangente.Basta video e comunicazioni tardive, venga in Parlamento già prima del vertice europeo straordinario del 6 marzo", aggiungono Braga e Boccia. I capigruppo M5S in Senato e alla Camera Stefano Patuanelli e Riccardo Ricciardi, in una lettera ai presidenti Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, chiedono con urgenza la calendarizzazione delle comunicazioni del governo in Aula. "Egregio presidente, il prossimo 6 marzo avrà luogo un Consiglio europeo straordinario, con all’ordine del giorno la guerra in Ucraina ed il rafforzamento della difesa europea.

Si tratta di un Consiglio di immane rilevanza internazionale, in un contesto da ultimo segnato dall’incontro tra il Presidente degli Stati Uniti d’America ed il Presidente dell’Ucraina, nonché dall’approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu di una risoluzione presentata degli Stati Uniti", scrivono i capigruppo M5S.  "Riteniamo, pertanto, oggettivamente necessario che il Governo – e, segnatamente il Presidente del Consiglio dei Ministri – svolga sue comunicazioni in merito alle posizioni che intenderà assumere in occasione del suddetto Consiglio, tenendo conto degli eventuali indirizzi formulati dal Senato della Repubblica", chiedono i pentastellati. Anche Davide Faraone ed Enrico Borghi, capigruppo di Italia Viva alla Camera e al Senato, hanno inviato una lettera a Fontana e La Russa per chiedere che la premier Meloni riferisca in Aula. "Caro presidente – inizia la lettera – le immagini dello scontro alla Casa Bianca hanno suscitato angoscia in tutto il mondo, cambiando nei fatti i connotati della politica estera e del quadro internazionale".  "Un fatto politico di primaria grandezza, che interpella da vicino tutte le coscienze, che provoca inquietudini in ampi settori dell’opinione pubblica e che esige una riflessione politico-istituzionale nel luogo naturale della nostra democrazia, il Parlamento", proseguono. "All’indomani del vertice che si terrà a Londra e prima del Consiglio dell’Unione Europea straordinario del 6 marzo sull’Ucraina è inevitabile ed improcrastinabile che la Presidente del Consiglio venga a riferire nelle Aule di Camera e Senato, al fine di svolgere la naturale funzione di indirizzo che la nostra Costituzione attribuisce alle Camere", chiedono gli esponenti di Iv.  Anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde a parlamentare Avs, chiede alla premier di riferire in Aula. "Di fronte alla scena volgare e violenta messa in campo da Trump che vuole dominare il mondo con la sua visione autoritaria, la presidente Meloni non prende posizione e fugge ancora una volta.Una ipocrisia inaccettabile e insostenibile", dice Bonelli.  "Quello che abbiamo visto è una scena modernamente feudale: Trump si comporta come un padrone del mondo, minacciando dazi, l’uso delle armi e perfino l’annessione di territori. È evidente il suo accordo con Putin per spartirsi le risorse naturali dell’Ucraina, trasformando la pace in una mera merce di scambio.

Un atteggiamento che si inserisce in una strategia più ampia, tesa a destabilizzare l’ordine internazionale e a soffiare sul fuoco dei conflitti.E’ la mercificazione della pace", prosegue Bonelli.  "In questo contesto, la risposta di Giorgia Meloni sulla necessità di un vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati appare solo un tentativo di guadagnare tempo ed evitare una scelta netta: o si sta con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici, oppure si difendono la democrazia e l’Europa.

L’Europa ha il dovere di rafforzare il proprio ruolo diplomatico e di lavorare con determinazione affinché il processo negoziale per la pace in Ucraina vada avanti, senza piegarsi ai diktat di chi vuole riportare il mondo nel caos.Serve un’Europa unita, che diventi un argine sia a Trump che a Putin.

Giorgia Meloni venga in Aula a dire da che parte sta: con Putin e Trump o l’Europa”, conclude Bonelli. Per Nicola Fratoianni, "adesso è il momento per l’Europa di entrare seriamente in campo e non con l’uso delle armi, che servono solo ad aumentare i bilanci dei fondi Usa.Raffreddare la spesa militare è la migliore risposta alle politiche brutali di Trump, perché si mettono in discussione gli interessi veri di chi muove i fili in Usa.

Anche per il governo Meloni è arrivato il momento di battere un colpo, e la smetta di accodarsi con la destra peggiore, che sia Orban o Trump". "Zelensky chiede giustamente garanzie per il futuro e per la serenità del suo Paese.L’Europa può e deve – conclude Fratoianni – fornire quelle garanzie, aprendo un tavolo per il negoziato subito".  
Carlo Calenda, leader di Azione, sottolinea che "la resistenza dell’Ucraina dipende dall’Europa.

La libertà dell’Europa dipende dalla libertà dell’Ucraina.Lo spettacolo aberrante dato da Trump e Vance alla Casa Bianca dimostra che gli Usa sono con Putin, nemici dell’Europa e dell’Ucraina.

Possiamo scegliere se essere vassalli di autocrati e oligarchi o emanciparci, combattere per la nostra libertà e dare forma agli Stati Uniti d’Europa".Calenda ricorda l'appuntamento di oggi: "Domenica alle 17.00 ci vediamo in piazza SS Apostoli a Roma; piazza Mercanti a Milano e in tante altre piazze italiane, per ribadire 'Siamo Europei, Siamo Ucraini'.

Avanti, l’Europa e l’Ucraina sono più forti di chi le vuole deboli".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza, ok Israele a proposta di tregua per Ramadan e Pasqua ebraica: incognita Hamas

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(Adnkronos) – A pochi minuti dalla fine dei 42 giorni della prima fase del cessate il fuoco a Gaza, Israele appoggia la proposta degli Stati Uniti di estendere il cessate il fuoco con Hamas fino al Ramadan e alla Pasqua ebraica, periodo durante il quale tutti gli ostaggi potrebbero essere rilasciati.Si tratta del piano proposto dall'inviato speciale americano Steve Witkoff.

Il Ramadan, iniziato venerdì sera, dura fino al 29 marzo, la Pasqua ebraica termina il 20 aprile.Secondo l'accordo, la metà degli ostaggi sarebbero rilasciati il primo giorno del cessate il fuoco prolungato, afferma l’ufficio del primo ministro in una dichiarazione rilasciata dopo un incontro di quattro ore presieduto da Benjamin Netanyahu. I restanti ostaggi "verranno rilasciati alla fine del periodo se verrà raggiunto un cessate il fuoco permanente".

Hamas deve ancora accettare la proposta. “Se Hamas dovesse cambiare posizione – afferma l’ufficio di Netanyahu – Israele avvierà immediatamente i negoziati su tutti i dettagli del piano Witkoff”. 
Hamas ha tuttavia confermato già ieri la "volontà di completare le fasi dell'accordo di tregua" per arrivare a un "cessate il fuoco completo e permanente, al ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza, alla ricostruzione e alla fine dell'assedio", respingendo la "formulazione" di Tel Aviv per un'estensione della prima fase dell'accordo e rifiutando "categoricamente qualsiasi tentativo di imporre progetti o forme di amministrazione che non siano palestinesi e la presenza di forze straniere sul territorio della Striscia di Gaza", Per questo l'organizzazione sciita ha intanto diffuso un nuovo video mostrando ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.Il video, riportava il Times of Israel, ritrae Iar Horn, ostaggio liberato due settimane fa dal gruppo, mentre saluta il fratello Eitan, tuttora tenuto prigioniero nell'enclave palestinese.

Nel filmato, precisa il giornale, si vedono i fratelli Horn, Sagui Dekel-Chen e altri due ostaggi le cui identità non possono essere accertate poiché le immagini dei loro volti sono sfumate.Nel video i cinque ostaggi si abbracciano e le immagini sono state quindi girate prima del rilascio di Iair Horn e Sagui Dekel-Chen, tornati in libertà il 15 febbraio scorso.

Eitan Horn, riferisce ancora il Times of Israel, chiede al governo israeliano di Benjamin Netanyahu di passare alla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza – come vuole Hamas – per arrivare al rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in mano al gruppo. "Un altro brutale video di propaganda", il commento dell'ufficio del premier israeliano all'ultimo filmato diffuso da Hamas. "Israele non si lascerà scoraggiare dalla propaganda di Hamas". "Continueremo a lavorare senza sosta per riportare a casa tutti i nostri ostaggi e raggiungere tutti gli obiettivi di guerra", la promessa israeliana. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Meloni sente Trump: telefonata in vista dell’incontro con Zelensky

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(Adnkronos) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, anche in vista dell'incontro che domani terrà a Londra con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.A renderlo noto è Palazzo Chigi, all'indomani dello scontro in diretta mondiale tra i leader di Washington e Kiev. Un vertice tra Stati Uniti e Ue, questa la proposta che la premier porterà domani al tavolo dei leader europei, in occasione del summit sulla sicurezza dell'Ucraina (e dell'Europa) organizzato a Lancaster House dal primo ministro britannico Keir Starmer, 'sequel' del vertice parigino andato in scena all'Eliseo lo scorso 17 febbraio.

Al summit sarà presente anche Zelensky, ricevuto oggi da Starmer. Dopo il burrascoso incontro tra Trump e Zelensky, la presidente del Consiglio ha invitato "l'Occidente a non dividersi" chiedendo "un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati".Un incontro, spiegava la premier, "per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall'Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Udinese-Parma 1-0, decide Thauvin su rigore

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(Adnkronos) – L'Udinese batte il Parma 1-0 nell'incontro valido per la 27ma giornata di Serie A.Padroni di casa pericolosi al 24mo con Atta, che raccoglie da Thauvin e impegna Suzuki.

Al 38' Udinese in vantaggio con lo stesso Thauvin su rigore decretato da Maresca, dopo consulto al Var, per un tocco di mano in area.L'attaccante bianconero calcia a mezza altezza e realizza alla destra del portiere del Parma.  Nella ripresa ospiti subito vicinissimi al pareggio al 47', ma Padelli compie un miracolo su conclusione di Man e manda in angolo.

Rispondono i padroni di casa con Ehizibue, che al 55' raccoglie al volo un angolo dalla sinistra ma manda fuori la sfera.Al 64' ancora Udinese vicina al gol con Solet, che sempre su azione d'angolo alza troppo il colpo di testa.

Al 70' grande occasione per Thauvin per il raddoppio, ma spreca di sinistro da ottima posizione e manda fuori.Al 78' gran gol dello stesso Thauvin ma la rete viene annullata per posizione di fuorigioco di Lucca alla partenza dell'azione.

All'86' bella azione manovrata del Parma conclusa da Pellegrino, che costringe Padelli a una parata non facile.Il risultato non cambia più, i tre punti vanno all'Udinese. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

L’azzurro pensiero ACALDO: Billing riacciuffa l’Inter. Le distanze restano invariate in vetta

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Il Napoli pareggia in extremis la gara Scudetto contro l’Inter e lascia invariate le distanze dalla capolista ad una sola lunghezza di differenza a favore dei nerazzurri.Nel primo tempo, la gara è molto aperta e l’equilibrio viene rotto dalla pennellata di Di Marco sulla quale Meret resta di marmo.

Raspadori suona la carica e ci prova, ma la frazione termina sullo 0-1.Nel secondo tempo, la pressione a tutto campo degli azzurri si concretizza con il pareggio di Philip Billing, la vera nota positiva di queste settimane in chiaroscuro del Napoli.

Top

Billing, conferma le buone impressioni di Como, entra benissimo a poco dal termine ed ha il merito di pareggiare la gara; ci vuole una maglia da titolare in questo periodo.

Flop

Politano, mai pericoloso, si spende più in fase difensiva.

In conclusione, gli azzurri raccolgono un pareggio importante a poco dal termine nella gara Scudetto del Maradona.Perdere tra le mura amiche avrebbe probabilmente dato una mazzata al morale degli uomini di Conte che invece adesso possono guardare con più serenità a Domenica prossima quando a Fuorigrotta arriverà la Fiorentina di Palladino, una delle rivelazioni di questo Campionato.

I.I.S. Vitruvio di Castellammare: Incontro con l’autore per il progetto “Vie di fuga dal disagio giovanile”

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Nell’epoca della digitalizzazione in cui diventa sempre più difficile soprattutto per gli adolescenti leggere un libro, all’Istituto Vitruvio di Castellammare col progetto “Vie di fuga dal disagio giovanile” un esempio di buona prassi per promuovere la lettura, indicando allo stesso tempo possibili rimedi al disagio giovanile.L’incontro, conclusivo del progetto, si è svolto il 28 febbraio scorso con la presentazione presso la sede centrale dello storico istituto stabiese di due libri molto interessanti, perché trattano di passioni che coinvolgono moltissimi giovani: il calcio e la musica.

Il primo libro è stato presentato dal dott.Alfredo Trovato, coautore con Francesco Zagami del testo “Napoli e il sogno azzurro, lo scudetto e la città invisibile”, il secondo “Silenzi d’inverno”, dall’autrice prof.ssa Giusi Palazzo.

Ad accogliere gli autori la Dirigente Scolastica del Vitruvio, prof.ssa Angela Cioffi, e la Referente della Biblioteca scolastica, prof.ssa Virginia Longobardi, coadiuvata dalla prof.ssa Tommasina La Rocca.All’incontro erano presenti dirigenti scolastici e docenti di altri importanti istituti del territorio, tra cui la D.S.

del “IC Cecchi-Stabiae” di Castellammare, dott.ssa Angela Antonelli, la D.S.del “C.D. 2° Celentano” di Pompei, prof.ssa Anna Maria Cioffi, il prof.

Zenone Nazario Schirripa in rappresentanza dell’IPSSAR “De Gennaro” di Vico Equense e la prof.ssa Liliana Gentile della Fi.da.pa.Tra il pubblico anche numerosi docenti ed ex docenti dell’Istituto che hanno voluto presenziare all’importante evento realizzato con e per i ragazzi.

In sala, oltre ai numerosi alunni che hanno partecipato al progetto, anche i giovani giocatori della Pallacanestro Antoniana di Sant’Antonio Abate, accompagnati dal Direttore sportivo Alfonso D’Aniello, “non solo un insieme di talenti, ma una squadra unita da valori condivisi”, testimonial eccellenti di quanto una passione sportiva possa rappresentare una svolta nella vita dei giovani.L’adolescenza dovrebbe essere la fase più bella della vita, ma non è così per tutti; infatti, molti adolescenti possono provare una serie di emozioni negative, tra cui ansia, depressione e rabbia.

Possono sentirsi soli, rifiutati e lottare con problemi legati alla scarsa autostima, all’identità o a difficoltà relazionali.Per la Dirigente Scolastica, Prof.ssa Angela Cioffi, a capo di un istituto in cui l’azione educativa è volta a fornire ai giovani tutti gli strumenti per la lettura critica della realtà, è fondamentale promuovere la centralità dello studente con i suoi bisogni e le sue aspettative.

Vitruvio Castellammare Vie di fuga dal disagio giovanile

“Il disagio è qualcosa che ognuno di noi purtroppo sperimenta nella quotidianità – ha sottolineato la D.S. – soprattutto voi ragazzi in una società che non sempre è attenta alla persona.  Abbiamo disagi provenienti dal fatto che non si accettano le persone per come sono.

Il disagio si può combattere soltanto con la semplicità dell’accoglienza: io accolgo l’altro per quello che è”.

“Questo incontro è lo step finale di un progetto che ha coinvolto i nostri studenti e che si è svolto attorno alla lettura dei due testi presentati, un momento di riflessione, uno strumento che abbiamo dato ai nostri alunni per conoscersi – ha evidenziato la prof.ssa Virginia Longobardi nel suo intervento.

“Abbiamo voluto sottolineare l’importanza della lettura, ma anche di passioni come lo sport e la musica come strumenti che loro possono utilizzare per affrontare meglio le sfide quotidiane, ma è un momento che vuole essere anche la testimonianza di quanto la nostra comunità scolastica si impegni quotidianamente per i giovani.”

“Alcuni lavori dei nostri ragazzi, alcune riflessioni ci fanno capire che sono riusciti ad aprirsi verso se stessi e comunicare meglio tra loro”.Sulla lettura come importante strumento di crescita individuale si è soffermata anche la prof.ssa Tommasina La Rocca, docente in pensione e curatrice a titolo gratuito della biblioteca scolastica dell’istituto:

“La lettura ci dà la possibilità di arricchirci nelle conoscenze, nell’esposizione e di trovare una strada per le nostre situazioni di ansia.”

La prof.ssa La Rocca ha parlato inoltre dell’importanza di avere un progetto di vita e di sapere dove si vuole arrivare, citando come esempio Antonio Brancaccio, suo ex alunno che ha intrapreso la carriera di attore e di cantante, presente all’incontro con una sua performance teatrale.

Ha poi preso la parola il Dott.Alfredo Trovato che, presentando il suo libro “Napoli e il sogno azzurro, lo scudetto e la città invisibile”, ha parlato dell’importanza di avere dei sogni da realizzare:

“Il libro ripercorre la storia del Napoli calcio dal Primo agosto del 1926 ai giorni nostri, per finire con la conquista del terzo scudetto, sullo sfondo le varie storie che la città ha attraversato nel corso degli anni dal terremoto del 1980 alla ricostruzione, e poi le sue contraddizioni legate alla camorra.”

“La scelta delle parole del titolo – ha affermato – non è mai casuale: la prima parola che utilizzo è “sogno”, credo che la vita di ciascuno di noi sia vuota senza sogni.

I sogni riescono ad alimentare quelli che sono i veri valori della vita: la famiglia, il rispetto per gli altri.Il valore in assoluto credo che sia l’amore per la vita.”

“Come è possibile alimentare questo sentimento di amore per la vita se non si hanno dei sogni? – ha concluso il Dott.

Trovato – Tutti noi dobbiamo avere dei sogni, questa è la cosa fondamentale, perché laddove non ci sono sogni c’è terreno fertile per intraprendere la strada verso il baratro del disagio.”

Vitruvio Castellammare Vie di fuga dal disagio giovanile (3)

Per la prof.ssa Giusi Palazzo, autrice di “Silenzi d’inverno”, la musica e l’arte in generale sono un’altra via di fuga dal disagio psicologico:

“Il mio romanzo parla della musica, parla a tutti quanti noi perché è un linguaggio universale.Questo libro è una lunga lettera d’amore che ho scritto alla musica.

La musica è la cosa che amo di più.”

“Spero che possiate condividere con me questo amore per la musica e per l’arte in generale.L’arte ci fa stare bene, non solo perché ci distrae, ma è un percorso di crescita, ci libera, crea qualcosa che ci distrae dalle nostre paure, dalle nostre ombre.”

“La protagonista del libro dice che l’arte è come uno specchio che ci consente di guardarci dentro.

Se riusciamo a sostenere questo sguardo allora possiamo uscirne come persone migliori.Il mio augurio è accettare le nostre zone d’ombra e imparare ad amarci.”

Durante l’incontro, alcuni alunni che hanno partecipato al progetto di lettura hanno posto agli autori interessanti domande, altri nei podcast e nei video da loro realizzati hanno fatto acute riflessioni sul tema trattato.

A conclusione dell’incontro, il bravo attore Antonio Brancaccio, con la sua intensa interpretazione, ha messo in scena brani tratti dalle opere di Enzo Moscato, che mettono in luce aspetti crudi della realtà dei Quartieri spagnoli: un omaggio al compianto drammaturgo napoletano a un anno dalla scomparsa.Grande entusiasmo all’Istituto Vitruvio di Castellammare di Stabia per questo progetto appena concluso, uno dei tanti, con cui i ragazzi sono incoraggiati a coltivare le proprie passioni.

La lettura, l’arte, il teatro, la musica o lo sport, passioni che possono diventare le vie di fuga, le corsie preferenziali per allontanarsi dal disagio, dal malessere e dall’isolamento.

L’Energia Nucleare risorsa o pericolo? Le Tecnologie attuali 4.0 e il riciclo delle scorie

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Considerando la situazione attuale, dove il caro energia la fa da padrone, riemerge il tema dell’energia nucleare per uscire da una situazione di dipendenza energetica da altri paesi.In primis, diciamo che, in Europa ci sono Centrali nucleari anche molto vicine all’Italia come in Svizzera e Francia.Quella più vicina è l’impianto di Muehleberg in Svizzera, da 320MW (Megawatt) in funzione dal 1971 e posto a circa 98km dal confine italiano.L’obiettivo dell’articolo è quello di far conoscere ed analizzare le differenze tra le varie tecnologie che fanno funzionare un Reattore Nucleare.

L’attuale “produzione di energia nucleare “ si riferisce ai reattori nucleari di quarta generazione, progettati per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità rispetto alle tecnologie precedenti.

Questi reattori mirano a utilizzare il combustibile nucleare in modo più efficiente, ridurre la produzione di scorie radioattive e minimizzare i rischi associati alla proliferazione nucleare.Inoltre, alcune di queste tecnologie sono progettate per “bruciare” le scorie esistenti, trasformandole in nuovo combustibile e riducendo così la quantità di rifiuti a lunga vita.I reattori nucleari di quarta generazione rappresentano l’evoluzione più avanzata nel campo della fissione nucleare, progettati per affrontare le sfide di sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale.Questi reattori introducono tecnologie e processi innovativi che mirano a rendere la produzione di energia nucleare più sicura e meno impattante sull’ambiente.

Tecnologie e processi dei reattori nucleari di quarta generazione:

Reattori Raffreddati a Sodio (SFR): Utilizzano sodio liquido come refrigerante, permettendo una migliore conduzione del calore e operazioni a pressioni più basse rispetto ai reattori tradizionali.

Questa tecnologia consente una maggiore efficienza termica e la possibilità di “bruciare” scorie nucleari esistenti, riducendo la quantità di rifiuti radioattivi.

Reattori Raffreddati a Gas ad Alta Temperatura (HTGR): Impiegano gas come l’elio per il raffreddamento e possono raggiungere temperature operative elevate.Questi reattori sono progettati per essere intrinsecamente sicuri, grazie all’uso di combustibile incapsulato in particelle resistenti al calore, e possono produrre sia elettricità che idrogeno.

Reattori Raffreddati a Piombo (LFR): Utilizzano piombo liquido o una miscela di piombo-bismuto come refrigerante.Il piombo ha proprietà che permettono una migliore gestione della sicurezza e una riduzione della produzione di scorie.Questi reattori possono operare a pressioni atmosferiche, riducendo il rischio di incidenti legati alla pressione.

L’Europa guarda con interesse a tali tecnologie, dando vita al progetto PuMMA (Plutonium Management for More Agility) che ha come obiettivo: migliorare la sostenibilità e le prestazioni dei reattori nucleari di IV generazione, favorendo il riciclo del combustibile già utilizzato per ridurre le scorie a lunga vita, tale progetto, coinvolge 20 partner provenienti da 12 paesi europei, tra cui ENEA per l’Italia.

Superenalotto, numeri combinazione vincente 1 marzo

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(Adnkronos) – Nessun '6' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, sabato 1 marzo, ma centrato un 5+1' da oltre 600mila euro.Il montepremi da 624.789,13 euro è stato vinto, tramite gioco da tastiera, in un punto vendita di tabacchi-giornali a Racconigi, in provincia di Cuneo.

Realizzati inoltre dieci '5' che si portano a casa 20.185,50 euro ciascuno.Il jackpot per il prossimo concorso sale a 81 milioni di euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro.Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.

L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.

Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Questa la combinazione vincente del concorso Superenalotto di oggi, sabato 1 marzo: 1, 12, 33, 40, 41, 83.Numero Jolly: 6.

Numero SuperStar: 67.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli-Inter 1-1! Ai punti vincono gli azzurri ma il punto sta stretto agli uomini di Conte

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L’Inter arriva al Maradona da capolista con un punto di vantaggio sul Napoli.Gli azzurri di Conte devono fronteggiare indisponibilità pesanti come quelle di Anguissa e Neres, solo panchina per il rientrante Olivera.

Primo tempo

Il Napoli parte fortissimo ed è padrone del campo, al ventiduesimo, su un capovolgimento di fronte l’Inter trova una punizione dal limite, ad incaricarsene è Dimarco che col mancino aggira la barriera; probabilmente posizionata male da Meret, e la palla si infila nell’angolo alto, 0-1 Inter.

Al trentaduesimo arriva la risposta del Napoli, Raspadori prova a rovesciare in area ma viene murato, sulla respinta arriva Spinazzola che trova il braccio largo di Dumfries che Doveri ed il VAR giudicano non punibile di calcio di rigore.Gli azzurri continuano a spingere, al trentaquattresimo lancio lungo per Lukaku che si coordina in area e calcia al volo di mancino, trovando solamente l’esterno della rete.

Continuano a spingere gli uomini di Conte, padroni del campo, Rrahmani sulla trequarti imbuca d’esterno per Raspadori, che salta Martinez ma a porta vuota non trova la coordinazione, inciampa sul pallone e la palla va sul fondo.Al quarantacinquesimo ennesima palla gol del Napoli, Raspadori passa in area, palla a rimorchio per Lukaku al limite dell’area piccola, l’attaccante belga calcia ma trova il gambone di richiamo di Bastoni, calcio d’angolo.

FOTO: Ssc Napoli su X

Secondo tempo

Il Napoli inizia il secondo tempo sulla linea del primo.

L’Inter continua a ribattere tutti i tentativi del Napoli che arriva a battere anche quattro calci d’angolo di fila.Al settantesimo i nerazzurri mandano in campo aperto Dumfries, Meret in uscita provvidenziale calcia sull’olandese e guadagna rimessa dal fondo.

All’ottantasettesimo il Napoli si riaggancia all’Inter, Lobotka entra in percussione in area e serve Billing che calcia di prima intenzione, Martinez prima gli dice no poi col destro insacca all’angolino e fa 1-1!Esplode il Maradona.

Al novantacinquesimo gli azzurri hanno l’occasione per il sorpasso, McTominay raccoglie la palla all’altezza del dischetto e calcia al volo, murato.La palla arriva a Ngonge che calcia di mancino, trova la doppia deviazione di Acerbi e Dumfries e Martinez para.

Finisce qui lo scontro scudetto, stesso risultato dell’andata.Gli azzurri pareggiano ancora ma la musica è cambiata, il Napoli ha fatto paura ed è stato più che convincente, gli uomini di Conte hanno riacquistato certezze ma restano pur sempre secondi ad un punto dagli uomini di Simone Inzaghi.

 

Napoli-Inter 1-1, non basta una perla di Dimarco: Billing salva Conte

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(Adnkronos) – L'uomo che non ti aspetti rimette apposto le cose nel finale di Napoli-Inter.Finisce 1-1 al Maradona, con i padroni di casa che agguantano il pari all'87' grazie al gol di Philip Billing che pareggia la perla su punizione di Dimarco nella prima frazione, e consente alla squadra di Conte di restare in scia dei nerazzurri e lasciare tutto invariato nella corsa scudetto.

La formazione di Inzaghi sale così 58 punti, dopo aver cullato a lunghi tratti il sogno di fuga, con il Napoli va a 57, e resta a -1, e anche l'Atalanta, resta a -3 dopo il pari con il Venezia.  La squadra di Conte ci ha provato fino alla fine a trovare la via del gol, e dopo diverse occasioni non sfruttate, per la mancanza di precisione e una difesa, quella nerazzurra, senza troppe sbavature, Billing ha trovato il tap-in giusto, per l'1-1 finale.L'Inter ora nel prossimo turno, contro il fanalino di coda Monza, potrebbe provare ad approfittare degli scontri diretti che attendono il Napoli, impegnato in casa con la Fiorentina, e l'Atalanta in casa della Juventus. Antonio Conte per la sfida deve fare a meno di tre giocatori importanti: Anguissa, Neres e Mazzocchi.

Il tecnico comunque conferma il 3-5-2 con un solo cambio rispetto alla formazione schierata contro il Como, con Gilmour al posto di Billing per affiancare Lobotka e McTominay in mezzo al campo.Spinazzola vince il ballottaggio con il rientrante Olivera sulla fascia sinistra, mentre dall'altra parte agirà ancora Politano, con Raspadori che farà coppia con Lukaku in attacco.

Inzaghi con quattro indisponibili, Sommer, Darmian, Carlos Augusto e Zalewski, ritrova dal 1' Marcus Thuram, che affiancherà Lautaro Martinez in avanti.In difesa Bisseck vince il ballottaggio con Pavard, mentre a centrocampo Mkhitaryan viene ancora una volta preferito all'ex Zielinski con Barella e Calhanoglu.  Partita molto tattica in avvio con le due squadre che fanno attenzione a non sbilanciarsi.

Al 19' Lukaku punta Acerbi e fa filtrare un pallone per l'inserimento di McTominay che viene contrato da Bisseck.Poi al 22' l'Inter passa in vantaggio grazie alla meravigliosa punizione di Dimarco che dal limite batte Meret con uno splendido tiro a giro nell'angolino alla destra del portiere, rimasto immobile.

I padroni di casa reagiscono subito e creano due occasioni con Lukaku, che al 34' calcia al volo su lancio di Gimour, colpendo però solo l'esterno della rete, e poi al 45' il belga calcia a botta sicura su assist di Raspadori, ma viene fermato da un grande intervento difensivo di Bastoni.In pieno recupero Dimarco ha un'altra occasione calciando con il sinistro dall'interno dell'area, ma Buongiorno riesce a respingere. Ad inizio ripresa Inzaghi è costretto a rinunciare a Dimarco e inserisce Pavard, poi Zieliński prende il posto di Çalhanoğlu e Correa di Thuram.

Il Napoli spinge ma fatica a trovare spazi.Conte inserisce in sequenza Okafor, Billing, Ngonge e Olivera.

Al 65' McTominay trova l'impatto su un pallone vagante al limite dell'area, tiro potentissimo ma centrale che Josep Martinez respinge.  Il Napoli continua a spingere e all'87' trova il pareggio proprio con Billing: Lobotka scambia con McTominay, entra in area e serve Billing, che calcia con il sinistro, su cui arriva Josep Martinez, ma sulla respinta il pallone torna al centrocampista inglese, che ribadisce in porta il gol dell'1-1.L'Inter sbanda e il Napoli prova il colpaccio nel finale e al 95' ennesima azione prolungata degli azzurri, con il pallone che finisce in area a Ngonge, che se lo sistema e calcia, ma il tiro è smorzato prima da Acerbi e poi da Dumfries e bloccato a terra da Josep Martinez.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La Virtus Stabia torna a sorridere: Battuto il Sant’Antonio Abate grazie al rigore realizzato da Evacuo

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La Virtus Stabia torna a sorridere!Dopo un periodo difficile, la squadra biancoazzurra conquista una preziosa vittoria nella ventisettesima giornata del Girone B di Eccellenza, superando di misura un combattivo Sant’Antonio Abate per 1-0.

Decisiva la rete siglata da Evacuo su calcio di rigore, arrivata nei primi minuti di gioco.

PRIMO TEMPO

L’inizio di gara è vivace, con gli ospiti che si rendono pericolosi per primi: Balzano impegna Senatore, bravo a deviare in angolo.Sul capovolgimento di fronte, la Virtus costruisce l’azione che decide il match.

Correale serve Sabatino in area, il quale viene atterrato prima di poter calciare.L’arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore.

Dal dischetto Evacuo è glaciale e spiazza Sorrentino, portando in vantaggio i gialloblù.Il Sant’Antonio Abate reagisce subito con una punizione dai 20 metri di Balzano, ma Senatore blocca in due tempi.

La Virtus risponde con Evacuo, che prova la conclusione dalla distanza, ma Sorrentino si oppone con i pugni.La squadra di casa continua a macinare gioco e sfiora il raddoppio con Correale, che raccoglie un cross di Onda e indirizza bene di testa, trovando però un ottimo intervento del portiere ospite.

Gli ospiti tornano a farsi pericolosi al 39’: Acampora, dopo un rapido scambio con Picaro, si ritrova a tu per tu con Senatore, che si esibisce in una grande parata in uscita per mantenere il vantaggio stabiese.Prima dell’intervallo, la Virtus ha un’altra chance con Sabatino, il cui tiro viene deviato in angolo.

Sul successivo sviluppo, Evacuo tenta una conclusione al volo, ma Sorrentino è attento e blocca.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa, il neoentrato De Simone si rende subito pericoloso con un colpo di testa che trova ancora una volta pronto Senatore.La Virtus Stabia prova a controllare il gioco, ma il Sant’Antonio Abate non molla e al 29’ va vicinissimo al pareggio: Acampora pennella un cross perfetto per Sorriso, che si avventa sul pallone con un colpo di testa in tuffo, mandando la sfera fuori di un soffio.

La Virtus risponde con un tiro dalla distanza di Onda, che però termina alto.Nel finale, gli ospiti hanno l’ultima grande occasione per riequilibrare il match: Acampora, pescato con un lancio lungo in area, si trova in ottima posizione ma spreca, mandando fuori da pochi passi.

L’ultima chance capita sui piedi di Onda che in contropiede fallisce a tu per tu con Sorrentino.Dopo il triplice fischio finale, esplode la gioia in casa Virtus Stabia.Tre punti d’oro che interrompono la striscia negativa e rilanciano il morale della squadra, che rimane in corsa per un posto nei playoff.

Per il Sant’Antonio Abate, nonostante una prestazione generosa, la sconfitta è amara, con il gol subito su rigore ad inizio partita che si rivela decisivo.

Juve Stabia – Cittadella, Alessandro Dal Canto: “La Juve Stabia è forte ma noi ci abbiamo creduto di più”

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Il Cittadella conquista tre punti fondamentali in trasferta, battendo la Juve Stabia in un match combattuto e ricco di emozioni. Al termine della gara, il tecnico granata Alessandro Dal Canto ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi in conferenza stampa, sottolineando la difficoltà della sfida e il valore della vittoria.

“Venivamo da due sconfitte consecutive e avevamo bisogno di una reazione”, ha esordito Dal Canto. “La Juve Stabia è una squadra forte, che sta facendo un ottimo campionato, e giocare in questo stadio non è mai facile. L’ambiente è caldo e i nostri avversari sono partiti subito forte, mettendoci in difficoltà”.

Il tecnico ha poi evidenziato i problemi che la sua squadra ha avuto in casa nella stagione precedente, e che ancora si ripercuotono a livello mentale sui giocatori: “La squadra ha faticato molto a vincere in casa nella scorsa stagione, e questo problema sembra persistere. A volte, i ragazzi si fanno prendere dalla paura e vedono fantasmi dove non ci sono. Noi cerchiamo di mantenere lo stesso atteggiamento sia in casa che in trasferta, ma il calcio è cambiato e tutte le squadre sono aggressive su ogni campo”.

Nonostante le difficoltà, il Cittadella ha dimostrato grande carattere e determinazione, riuscendo a ribaltare il risultato e a portare a casa la vittoria. “Siamo una squadra che lotta sempre, che non molla mai”, ha dichiarato Dal Canto. “Oggi abbiamo affrontato una squadra con una mentalità simile alla nostra, e la partita è stata decisa dagli episodi. Potevamo segnare dopo 20 secondi con Okwonkwo, ma nel calcio non sempre ci sono spiegazioni logiche”.

Il tecnico ha poi risposto alle domande sulla fisicità della sua squadra, sottolineando che il Cittadella non ha una struttura fisica imponente come altre squadre, ma compensa con agonismo, temperamento e corsa. “Cerchiamo di arrivare al gol in altri modi, attaccando la profondità”, ha spiegato Dal Canto. “Va bene così, siamo una squadra che lotta sempre”.

Infine, Dal Canto ha espresso la sua soddisfazione per la vittoria, che permette al Cittadella di tornare a casa con il sorriso dopo due sconfitte consecutive. “Siamo felici di aver conquistato questi tre punti”, ha concluso il tecnico. “Era importante reagire dopo le ultime due partite, e i ragazzi hanno dimostrato di avere carattere e determinazione”.

Juve Stabia – Cittadella, Buglio: “Non cerchiamo alibi, ma analizziamo gli errori. Loro più cinici, noi meno”

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Al termine della partita che ha visto la Juve Stabia soccombere contro il Cittadella, il capitano dei gialloblù, Davide Buglio, ha rilasciato alcune dichiarazioni analizzando la prestazione della sua squadra.  Il centrocampista stabiese ha espresso il suo pensiero sulla gara, focalizzandosi sull’atteggiamento della squadra e sugli aspetti che, secondo lui, hanno determinato il risultato finale.Di seguito, riportiamo le parole di Davide Buglio:

“Non mi piace parlare di episodi arbitrali, sono cose che non mi competono né voglio trovare alibi.

Pensiamo solo a quello che abbiamo fatto in campo.Sapevamo che sarebbe stata una partita sporca, di seconde palle ed episodi.

Abbiamo provato a metterla a posto ma loro hanno valorizzato appieno l’unico episodio favorevole, cosa che a noi non è riuscita.Analizzeremo la gara in settimana ma certamente non siamo felici di come è andata la gara.

Eravamo preparati sulla forza fisica del Cittadella e di come avremmo dovuto aggredirli ma non siamo riusciti a farlo.Loro sono stati evidentemente anche più cinici nel capitalizzare l’occasione giusta.

Dalle parole del capitano Buglio traspare una certa amarezza per il risultato, ma anche la volontà di non cercare scuse o alibi esterni.Buglio evidenzia anche come la squadra non sia riuscita ad imporre il proprio gioco, nonostante la preparazione tattica mirata a contrastare la fisicità del Cittadella.  L’analisi proseguirà in settimana, con l’obiettivo di individuare gli errori commessi e ripartire con maggiore determinazione nelle prossime sfide.  Le parole del capitano suonano come un invito alla riflessione e al lavoro per migliorare, senza lasciarsi scoraggiare dal risultato negativo.

Juve Stabia, Pagliuca analizza la sconfitta: “Ritmo basso e poca fame, ora ripartiamo con umiltà”

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Dopo la sconfitta casalinga contro il Cittadella, il tecnico della Juve Stabia, Guido Pagliuca, si è presentato nella sala stampa del “Romeo Menti” per analizzare la prestazione della sua squadra. Le parole dell’allenatore hanno evidenziato una partita giocata sottotono dalle vespe, riconoscendo la maggiore determinazione degli avversari e la necessità di ritrovare la giusta umiltà per affrontare al meglio il finale di stagione.

Pagliuca ha subito esordito sottolineando il ritmo troppo basso imposto dalla sua squadra alla partita. “È stata una partita giocata sotto ritmo dalla Juve Stabia,” ha affermato l’allenatore, sottolineando come questo aspetto abbia influenzato negativamente la prestazione complessiva. Nonostante la sconfitta, Pagliuca ha invitato a un’interpretazione costruttiva del risultato: “Questa sconfitta va interpretata nella maniera giusta, assumendocene la responsabilità ma senza fare drammi e con la giusta attenzione.”

Un focus è stato dedicato all’inserimento di Dubickas, nuovo acquisto impiegato subito nel corso della ripresa. “Dubickas? Può ricoprire più ruoli e ci darà una mano come fatto oggi,” ha spiegato Pagliuca, evidenziando la versatilità del giocatore lituano. “Lo abbiamo inserito subito nella ripresa per sfruttare i cross e la sua fisicità ma poi non abbiamo occupato bene l’area come avremmo dovuto.”

L’allenatore ha poi ipotizzato un possibile condizionamento mentale legato alla recente sconfitta contro il Pisa: “Questa volta forse abbiamo pensato troppo a quello che era successo a Pisa sbagliando una partita importante per il nostro percorso.” Un errore di approccio che ha portato la squadra a non esprimersi al meglio in un momento cruciale del campionato. Da qui, l’appello a ritrovare l’umiltà: “Dobbiamo ripartire con la giusta umiltà perché ogni tanto forse la perdiamo e va ritrovata.”

Sul piano tattico, Pagliuca ha individuato la necessità di alzare l’intensità di gioco e aumentare la presenza offensiva: “Avremmo dovuto tenere i ritmi più alti e tenere una maggiore densità offensiva nella zona d’area di rigore del Cittadella.” Un’analisi lucida sulle lacune evidenziate in fase offensiva.

Riconoscendo i meriti degli avversari, Pagliuca ha ammesso: “Il Cittadella ha avuto più fame, questo è da riconoscere.” Una maggiore determinazione che ha fatto la differenza in campo. Al contrario, la Juve Stabia non è riuscita a creare sufficienti occasioni da gol: “Noi non abbiamo avuto tante occasioni da gol e non avremmo meritato di vincere ma probabilmente neanche di perderla come è andata poi alla fine.” Un risultato forse troppo severo, ma che riflette una prestazione al di sotto degli standard abituali: “Non abbiamo giocato sui nostri standard ma dobbiamo capire in fretta che nelle ultime dieci giornate il campionato di Serie B cambia radicalmente.”

L’allenatore ha concluso invitando la squadra a reagire prontamente: “Questa prestazione ci deve riportare sul nostro percorso, consapevoli che non è una partita totalmente da buttare ma da analizzare negli aspetti positivi e negativi.”

Papa Francesco, Vaticano: “Condizioni stabili, prognosi resta riservata”

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(Adnkronos) – "Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili.Ha alternato la ventilazione meccanica non invasiva a lunghi periodi di ossigenoterapia ad alti flussi, mantenendo sempre una buona risposta agli scambi gassosi.

Il Santo Padre è apiretico e non mostra leucocitosi".Lo fa sapere il Vaticano aggiornando il bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.  "I parametri emodinamici si sono sempre mantenuti stabili; ha continuato ad alimentarsi e ha regolarmente effettuato la fisioterapia respiratoria, collaborando attivamente.

Non ha presentato episodi di broncospasmo", spiega ancora il bollettino. "Il Santo Padre è sempre vigile ed orientato.Nel pomeriggio ha ricevuto l’Eucarestia, quindi si è dedicato alla preghiera.

La prognosi rimane riservata", annota il bollettino. Il Papa non ha un'alimentazione endovenosa, si apprende da fonti vaticane che spiegano che il Pontefice può mangiare cibo solido.Le medesime fonti fanno sapere che il Pontefice può muoversi e camminare, ovviamente per quanto gli è possibile date le note difficoltà di deambulazione. Il Pontefice oggi, sempre a quanto si apprende da fonti vaticane, è andato nella cappellina vicina alla sua stanza al Gemelli per raccogliersi in preghiera per una ventina di minuti. Quella trascorsa è stata una notte "tranquilla" per il Pontefice, ha riferito stamattina il Vaticano.

La giornata di ieri è stata più complessa per il Papa come ricordava il bollettino medico diramato in serata.Intorno alle 14 di ieri pomeriggio, “dopo una mattinata trascorsa alternando la fisioterapia respiratoria alla preghiera in cappella, ha presentato una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio.

Il Santo Padre è stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi.Il Santo Padre è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia – Cittadella (0-1): Le pagelle dei gialloblù

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Al termine di Juve Stabia – Cittadella finita con la vittoria dei veneti per uno a zero assegniamo i voti ai calciatori di casa.Questa la pagella completa:

Thiam 6: una partita strana per lui.

Perché nel primo tempo il Cittadella tira due solo volte e in una lo batte e l’altra prende la traversa.Nel secondo tempo sempre attento e preciso.

Ruggero 5: ci mette grinta con un paio di buoni interventi.

Ma nell’azione del gol non riesce a respingere be la palla. (Mosti 5: se entra in campo non si nota.Non aggiunge la qualità che si attendeva).

Varnier 4: recidivo sempre nello stesso tipo di errore.

Con la squadra proiettata in attacco non puoi tergiversare con il pallone tra i piedi.

Bellich 6: meno appariscente del solito, ma comunque il suo lo fa.Del terzetto difensivo è il migliore.

Mussolini 5.5: ha una buona occasione di testa ma la passa a Kastrati.

Non il solito pendolino sulla fascia destra. (Morachioli sv).

Buglio 5: che non sia la sua giornata lo si nota quando sparacchia un pallone lungo su una ripartenza.Sbaglia sempre la scelta in impostazione.

Leone 6.5: forse l’unica nota positiva di giornata. È l’unico a cercare una qualche geometria e a tentare di non sparare sempre la palla in attacco. (Meli sv).

Fortini 5.5: l’unica volta che riesce a sfoderare la sua corsa fa ammonire un avversario.

Nel resto della gara sempre bloccato dagli avversari.

Pierobon 5.5: l’unico squillo della sua partita è una conclusione a lato.Da trequartista non rende. (Dubickas 5: innesto che non dà nulla alla squadra.

Non vince nessun contrasto di testa e non aiuta la squadra).

Piscopo 5: nel primo tempo prova a fare qualcosa ma nella ripresa è capace di sbagliare ogni scelta possibile. (Sgarbi 5: ok non era al meglio e viene recuperato solo alla fine, ma a irritare è l’atteggiamento.Ha la stessa voglia di un cittadino qualsiasi nel pagare tasse extra).

Adorante 5: Pavan di testa lo annulla sempre.

Sbaglia diversi appoggi e si prende anche un giallo che gli farà saltare Mantova.

Pagliuca 5: la sua Juve Stabia perde in casa contro una diretta concorrente per la salvezza.Oltre ciò i gialloblù non concludono mai verso la porta e perdono tutti i contrasti.

Due aspetti davvero gravi.

Verissimo, il ricordo della mamma di Nadia Toffa: “L’ho aiutata a diventare un angelo”

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(Adnkronos) – "L'ho aiutata a diventare un angelo".Margherita Rebuffoni, ospite oggi 1 marzo a Verissimo, ha ricordato la figlia Nadia Toffa, la giovane giornalista de 'Le Iene', scomparsa il 13 agosto del 2019 per un glioblastoma.  Margherita ha ricordato gli ultimi giorni difficili vissuti dalla figlia Nadia in ospedale: "Sentivo questo respiro che se ne andava.

Lei mi diceva sempre ‘l’unica cosa che non voglio fare è lasciarti mamma’.Ed è come se le avessi dato il via libera". "Era bellissima quando se n'è andata – continua il racconto Margherita Rebuffoni – pallida ma bellissima.

Era dolce, serena, è stata una cosa molto dolorosa che ancora oggi non riesco a metabolizzare.Ma l’ho aiutata a diventare un angelo". Oggi, Margherita sta portando avanti la ricerca, proprio come aveva promesso alla figlia Nadia: "Noi abbiamo dato tutto quello che avevamo alla fondazione della ricerca, e stiamo facendo delle cose davvero importanti per la ricerca sul cancro e per aiutare le persone in difficoltà.

Io e mio marito siamo sempre in viaggio e siamo felici così". "Nel suo nome non mi fermerò mai", ha aggiunto Margherita, che racconta di aver sognato Nadia solo una volta: "Da me non viene, ma perché lei è dentro di me.Mi disse 'mamma adesso piantatela, io sono la vostra sorella maggiore, andate avanti'.

E io mi sono svegliata rasserenata", ha concluso.   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, corteo al Quarticciolo: “Siamo in migliaia contro il modello Caivano”

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(Adnkronos) – “Siamo migliaia di persone per difendere questa borgata”.Così gli organizzatori del corteo al Quarticciolo, borgata periferica di Roma che oggi 1 marzo è scesa in piazza contro il 'modello Caivano'. Sui cartelli gli slogan 'il vostro modello repressione e polizia, il nostro casa e lavoro contro ogni malattia'; 'le disuguaglianze in salute sono frutto di scelte politiche, chiediamo casa, lavoro, diritti'; 'il modello Caivano nuoce gravemente alla salute'.

Tra i presenti anche il presidente del municipio V Mauro Caliste, il segretario del Partito democratico di Roma, Enzo Foschi e Christian Raimo.Alla testa del corteo in tanti con i cartelli alzati ‘Quarticciolo alza la voce’.

Un urlo corale, a suon di tamburi, dietro allo striscione di apertura: ‘Cambiamo davvero Quarticciolo’.  Un lenzuolo viene srotolato da uno dei palazzi di via Molfetta, angolo via Palmiro Togliatti.C'è scritto proprio lo slogan della manifestazione ‘Cambiamo davvero Quarticciolo’.

Il tutto avviene tra fumogeni e qualche fuoco d’artificio.Poi dal corteo si alza il grido: "Basta degrado, questo è il Quarticciolo e va rispettato". “Questa manifestazione arriva alla scadenza dei 60 giorni che sono stati indicati dal dl emergenze per individuare gli interventi di riqualificazione sociale per estendere il ‘modello Caivano’ anche, tra gli altri, al quartiere Quarticciolo – dice all’Adnkronos Pietro di 'Quarticciolo Ribelle' – Vorremmo che il decreto non venisse usato per interventi calati dall’alto a fronte delle trasformazioni che invece gli abitanti auspicano da tempo". “Martedì scorso c’è stata un’operazione delle forze dell’ordine che è la rappresentazione plastica – evidenzia – di come si intenda affrontare l’illegalità tutta con lo stesso approccio.

Non cambia se stai abitando in uno scantinato perché non ti puoi permettere un affitto o stai commerciando chili di eroina e di crack".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tumori, Bianca Balti e i geni Jolie: per l’oncologa “racconto onesto che aiuterà tante”

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(Adnkronos) – Un'eredità scomoda, senza dubbio, che oggi può e deve diventare "una chance di prevenzione", e non va vista come una condanna senza appello.Sono i 'geni Jolie', o meglio le mutazioni dei geni Brca1 e Brca2, che espongono a un rischio aumentato di alcuni tumori, rese famose dalla storia personale e dal racconto pubblico della star hollywoodiana Angelina Jolie.

Su questo fronte "ha fatto di più una copertina dedicata nel 2013 all'attrice Usa che 30 anni di ricerche dei clinici e dei genetisti", riflette Domenica Lorusso, professore ordinario all'Humanitas University di Rozzano e direttore dell'Unità operativa di Ginecologia oncologica medica di Humanitas San Pio X. "Perché testimonianze" come in Italia quella della modella Bianca Balti "hanno la capacità di arrivare al pubblico", spiega l'esperta all'Adnkronos Salute mentre proprio in questi giorni è ripartita da Milano una campagna di informazione sui tumori eredo-familiari. 'Conoscerli è il primo passo', il claim dell'iniziativa realizzata da AstraZeneca e Msd e patrocinata da diverse realtà impegnate a promuovere la conoscenza e la corretta informazione sulle più importanti patologie oncologiche.  La condivisione d'impatto delle esperienze, storie come quella di Bianca Balti, "sono importantissime", osserva l'oncologa del centro che segue la modella.Balti "sta molto onestamente raccontando la sua storia, spiega che è stata una scelta quella di non togliere le tube e le ovaie.

Lo ha scelto perché, pur sapendo di essere predisposta alla malattia, avrebbe voluto un'altra gravidanza.Oggi combatte con una malattia che è una malattia importante, con tutte le conseguenze che questo sta comportando.

E lei molto trasparentemente ha denunciato la sua scelta e probabilmente oggi farebbe una scelta diversa.Anche la testimonianza che ha dato a Sanremo, dove si è presentata come professionista e non come malata di cancro, è una testimonianza forte, perché la vita è un'altra cosa.

La vita non è la malattia, la vita va avanti malgrado la malattia".  Quello che oggi le persone devono sapere – e la consapevolezza su questo "sta aumentando" – è che "il tumore è per definizione una malattia multifattoriale e sulla totalità dei tumori circa un 15% è legato a mutazioni.In particolare, in ambito ginecologico, sappiamo che circa il 20% dei tumori ovarici sierosi di alto grado, che sono peraltro i più comuni tumori ovarici, possono essere legati alle mutazioni dei geni Brca1 e Brca2.

E in aggiunta, oggi sappiamo che questi sono i geni più famosi, ma non gli unici coinvolti nell'ereditarietà.Anzi la lista si allunga sempre più, al punto che oggi pensiamo che uno su due tumori ovarici sierosi di alto grado possa avere in qualche modo una componente di ereditarietà".

Un altro aspetto che Lorusso tiene a chiarire è che "la mutazione non trasmette il tumore, ma una maggiore predisposizione, un rischio aumentato di ammalarsi di alcuni tumori, incluso tumori dell'ovaio, del seno, del pancreas, alcuni melanomi, il tumore della prostata nell'uomo.Cosa posso fare se so di avere una mutazione?

Mettere in atto strategie di prevenzione primaria o secondaria per intercettare la malattia".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Noemi a Verissimo: “Ho sofferto di derealizzazione”. E il sogno di diventare mamma

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(Adnkronos) – "Io ci spero un po'", così Noemi ha parlato del desiderio di diventare mamma.La cantante è stata ospite oggi, sabato 1 marzo, a Verissimo per un racconto inedito della sua carriera, della sua vita privata e dell'esperienza al Festival di Sanremo 2025 dove ha partecipato con il brano 'Se t'innamori muori'. Noemi ha parlato del suo matrimonio con Gabriele Greco, bassista della sua band: "Ero molto sfortunata in amore prima di incontrare Gabriele.

Ormai stiamo insieme da 16 anni ed è stata la prima persona con cui mi sono davvero buttata, senza limitarmi". "La vita di coppia non bisogna mai darla per scontata.Si attraversano periodi belli, altri più complicati”, ha raccontato Noemi. Noemi ha espresso il desiderio di diventare mamma: "La notte questo pensiero un po’ mi sveglia.

Io ci spero un po’".  La cantante ha confessato di aver sofferto di derealizzazione in passato: "Ho vissuto un periodo in cui mi sentivo persa.Dopo il 2012, ho vissuto un periodo di derealizzazione – racconta Noemi -, pensavo di essermi staccata dalla realtà.

C'erano delle cose che dentro di me non avevo ancora risolto e Gabriele mi è stato accanto e non è mai fuggito".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)