12.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 22

Commemorazione dei Defunti 2025 a Castellammare: Navette Gratuite, Orari e Nuovo Dispositivo di Traffico

0

In occasione delle celebrazioni per la commemorazione dei defunti, l’Amministrazione Comunale di Castellammare di Stabia ha definito una serie di misure per agevolare la fruizione dei Cimiteri Comunali e gestire la viabilità. Da domenica 26 ottobre a domenica 2 novembre 2025, entreranno in vigore modifiche al traffico, orari di apertura straordinari e, nei giorni clou, un servizio di navetta gratuito.

Per garantire una visita ordinata e sicura ai Cimiteri Comunali, sia Storico che Nuovo, è stato predisposto un piano specifico che modifica la circolazione e offre alternative di trasporto pubblico.

Il Dispositivo di Traffico: Chiusure e Sensi Unici

Le modifiche alla viabilità interesseranno l’area di via Napoli antistante i cimiteri.

  • Domenica 26 e venerdì 31 ottobre (dalle 9:00 alle 13:00): Sarà istituito un senso unico di circolazione in via Napoli, nel tratto compreso tra Traversa Cantieri Mercantili e Via Libero D’Orsi. La direzione consentita sarà quella verso il centro cittadino (da Torre Annunziata).
  • Sabato 1 e domenica 2 novembre (dalle 7:00 alle 17:00): La stessa area (via Napoli, tra Traversa Cantieri Mercantili e Via Libero D’Orsi) sarà completamente interdetta alla circolazione di tutti i veicoli.

Sarà istituito, su ambo i lati del tratto di Via Napoli interdetto, un divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli.

Eccezioni e Deroghe Nei giorni 1 e 2 novembre, il divieto di transito non si applicherà ai seguenti veicoli:

  • Veicoli al servizio di persone invalide
  • Veicoli di polizia e soccorso
  • Forze Armate
  • Trasporto pubblico (autobus e taxi)
  • Veicoli di rappresentanza dell’Ente

È inoltre consentito l’accesso ai veicoli dei residenti nel tratto di Via Napoli tra l’intersezione con Traversa Cantieri Mercantili e il civico 126. L’accesso sarà permesso esclusivamente da tale intersezione e con obbligo di procedere a “passo d’uomo” per raggiungere i propri siti di rimessa.

Servizio Navetta Gratuito (1 e 2 Novembre)

Per ridurre il traffico privato e facilitare l’accesso ai cimiteri, nei giorni di sabato 1 e domenica 2 novembre sarà attivo un servizio di navette gratuite.

Linea 1 (Partenza da Piazza Giovanni XXIII):

  • Fermate: Piazza Umberto, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Matteotti, Via Alcide De Gasperi, Cimiteri Comunali.
  • Orari partenze (da P.zza Giovanni XXIII): 8:30, 10:00, 11:35, 14:00, 15:00, 16:00.
  • Orari partenze (dai Cimiteri): 9:25, 11:20, 12:20, 14:40, 15:45, 16:45.

Linea 2 (Partenza da Piazzetta Bracco):

  • Fermate: Via Cosenza (altezza Villa Gabola e Supermercato Despar), Viale Europa (Ospedale San Leonardo), Via Annunziatella (civico 33), Cimiteri Comunali.
  • Orari partenze (da Piazzetta Bracco): 8:30, 10:00, 11:35, 14:00, 15:00, 16:00.
  • Orari partenze (dai Cimiteri): 9:25, 11:20, 12:20, 14:40, 15:45, 16:45.

Orari di Apertura dei Cimiteri

In occasione della commemorazione, i Cimiteri Comunali (Storico e Nuovo) osserveranno i seguenti orari:

  • Giovedì 30 ottobre: Dalle 7:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00.
  • Venerdì 31 ottobre, Sabato 1 e Domenica 2 novembre: Orario continuato dalle 7:30 alle 17:00.

Celebrazioni Eucaristiche

Nella Cappella del Cimitero si terranno le Sante Messe:

  • Sabato 1 novembre (Tutti i Santi): Ore 8:00, 10:00, 12:00.
  • Domenica 2 novembre (Commemorazione dei defunti): Ore 8:00, 10:00, 12:00.

La celebrazione Eucaristica di domenica 2 novembre alle ore 10:00 sarà presieduta da Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, e vedrà la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose.

Al termine della Santa Messa, seguirà la benedizione delle tombe nel Cimitero Storico e Nuovo. L’Amministrazione Comunale renderà inoltre onore alla tomba del Milite Ignoto con la deposizione delle Corone di Alloro.

Recensione – Sior Todero Brontolon di Carlo Goldoni al Teatro Sociale di Brescia

0

Martedì 21 ottobre, al Teatro Sociale di Brescia, è andata in scena la prima dello spettacolo Sior Todero brontolon di Carlo Goldoni, per la regia di Paolo Valerio, con un Franco Branciaroli straordinario nel ruolo del protagonista. Lo spettacolo ha riscosso un grande successo di pubblico, coronato da applausi interminabili al calare del sipario.

Scritta nel 1761, poco prima che Goldoni lasciasse Venezia per Parigi, questa commedia appartiene al periodo della piena maturità artistica dell’autore e affronta con ironia e intelligenza temi di grande attualità: il potere patriarcale, l’egoismo del padre padrone e la tirannia dei vecchi autoritari che impongono la propria volontà sulla famiglia.

Il regista Paolo Valerio ha saputo offrire una rilettura brillante e originale del testo, mantenendone intatto il sapore settecentesco ma arricchendolo di un’idea scenica di grande suggestione: l’ambientazione in un laboratorio di marionette.

Questa scelta non è casuale, poiché Goldoni – fin da bambino – amava le marionette e costruiva piccoli teatri in cui metteva in scena le sue storie. Le marionette diventano così un simbolo potente, un alter ego dei personaggi stessi: uomini e donne che si muovono come burattini, guidati dai fili invisibili del potere e dell’egoismo, soprattutto quello del protagonista, Sior Todero.

La scenografia, curata nei minimi dettagli, trasporta lo spettatore in un mondo sospeso tra realtà e finzione, dove il teatro nel teatro diventa una metafora della vita familiare e sociale. I costumi d’epoca, fedelmente ispirati al Settecento veneziano, restituiscono con eleganza e precisione l’atmosfera del tempo in cui Goldoni scrisse la commedia, sottolineando il contrasto tra la rigidità del costume e la vivacità dei sentimenti.

Franco Branciaroli è magnifico nel ruolo del vecchio brontolone: riesce a restituire tutta la complessità di Sior Todero, figura comica e tragica al tempo stesso, autoritaria ma anche fragile nella sua paura di perdere il controllo. Accanto a lui, un cast affiatato sostiene con misura e vivacità il ritmo della commedia, rendendo la rappresentazione godibile e intensa.

In questa versione, Sior Todero brontolon non è solo una commedia divertente, ma anche una riflessione amara e attualissima sui rapporti di potere, sull’egoismo e sulla difficoltà di accettare il cambiamento.

Paolo Valerio e la sua compagnia ci ricordano come il teatro di Goldoni, pur nato oltre due secoli fa, sappia ancora parlare con forza al pubblico di oggi.

Francesco Cecoro

Juve Stabia, infiltrazioni camorristiche nell’indotto: Il Prefetto di Napoli emette 11 interdittive antimafia

0

Un’importante azione a tutela dell’economia legale è stata intrapresa dalla Prefettura di Napoli, che ha emesso undici misure restrittive nei confronti di altrettante aziende. Queste imprese gravitavano nell’orbita dei servizi esterni forniti alla S.S. Juve Stabia, trovandosi al centro di un’indagine su infiltrazioni illecite.

L’intervento odierno rappresenta un’ulteriore fase di un processo di bonifica già avviato. Si ricorderà, infatti, la precedente decisione del Tribunale di Napoli, su richiesta delle procure e delle forze dell’ordine, di porre la società calcistica sotto tutela giudiziaria grazie allo strumento dell’amministrazione giudiziaria. Tale misura non era da intendersi come un atto d’accusa verso il club, quanto piuttosto come uno strumento necessario per proteggerlo e isolarlo da un contesto territoriale complesso.

Le indagini approfondite avevano infatti fatto luce su un pesante tentativo di ingerenza da parte della criminalità organizzata locale, che mirava a influenzare le attività economiche legate alla squadra. La S.S. Juve Stabia si configura quindi, in questo scenario, come l’oggetto di tale pressione illecita, non come un soggetto attivamente partecipe delle dinamiche criminali.

Le aziende colpite dai provvedimenti prefettizi gestivano un’ampia gamma di prestazioni essenziali per l’operatività dello stadio e della squadra: dalla gestione dei varchi alla sicurezza, dalla biglietteria alla ristorazione, includendo anche la logistica per i trasferimenti della squadra e i servizi di pulizia.

Questa rete di fornitori esterni, rivelatasi vulnerabile e compromessa, di fatto avvolgeva l’operatività quotidiana del club, creando un ambiente “a rischio”. L’azione delle istituzioni mira a spezzare questo legame tossico, liberando la società sportiva da condizionamenti esterni.

L’obiettivo finale di queste azioni congiunte è la difesa della libera concorrenza e la salvaguardia delle realtà imprenditoriali sane. Si tratta di un’operazione tesa a schermare il tessuto economico della città, e la stessa Juve Stabia, dall’aggressione dei gruppi malavitosi, restituendo al territorio i principi di trasparenza e legalità.

Napoli capitale della bellezza sicura, dal 12 al 14 settembre congresso Fime

0

06 settembre 2025 | 12.00

LETTURA: 3 minuti

Dalle cicatrici post-lesione ai filler sulla fronte, passando per gli usi off label del botulino, la biorigenerazione cutanea e le sinergie tra filler e laser: sono questi i temi al centro del dibattito che negli ultimi mesi hanno animato la comunità scientifica e che troveranno spazio di approfondimento al 12esimo congresso nazionale della Federazione italiana medici estetici, in programma a Napoli dal 12 al 14 settembre 2025. La Fime ha scelto di mettere al centro dell’appuntamento 2025 la sicurezza e la qualità clinica dei trattamenti, in un momento storico in cui la domanda cresce ma aumentano anche i rischi di banalizzazione e abuso. Dal trattamento delle cicatrici alle tecniche di biorigenerazione dermica, fino all’uso combinato di filler e tecnologie, il congresso vuole fornire ai medici strumenti concreti e aggiornati per affrontare con consapevolezza le sfide della pratica quotidiana.

Il congresso sarà inaugurato venerdì 12 settembre, alle 14.30, con una tavola rotonda dedicata al tema della sicurezza, aperta non solo ai medici ma anche ai cittadini. A guidare i lavori sarà Raffaele Rauso, presidente del Congresso, insieme a Nicola Zerbinati, presidente Fime e a Patrizia Sacchi, vicepresidente Fime. Tra i relatori figurano alcune delle voci più autorevoli della medicina estetica: Emanuele Bartoletti, presidente Sime (Società italiana di medicina estetica); Roberto Monaco, presidente Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie); Andrea Servili, presidente Tme (Tutela medici estetici); Andrzej Ignaciuk, già presidente della Uime (International union of aesthetic medicine).

Il Congresso affronterà i temi più discussi del momento: dalle complicanze legate a filler e botulino agli usi off label del botulino per aree come massetere, platisma e periorale; dai trattamenti combinati per le cicatrici post-lesione alle tecniche di biorigenerazione con filler leggeri e stimolazione dermica; fino alle sinergie tra filler e laser e all’uso dei filler sulla fronte, che richiede la massima precisione tecnica. Spazio sarà dato anche al ruolo dell’intelligenza artificiale, che si affaccia come nuovo strumento di supporto al medico estetico nella pianificazione dei trattamenti.

“La medicina estetica sta cambiando volto: da un lato cresce la richiesta di trattamenti sempre più rapidi e accessibili, dall’altro aumenta il rischio di semplificare e banalizzare procedure che restano atti medici complessi – afferma Rauso -. Il congresso di Napoli vuole riportare il dibattito su basi scientifiche, mostrando come la sicurezza e la personalizzazione non siano un optional, ma la vera garanzia di risultati naturali. L’obiettivo è restituire credibilità a una disciplina che deve essere prima di tutto medicina”. “La missione della Fime è garantire una medicina estetica sicura e qualificata, basata su formazione continua e aggiornamento scientifico – sottolinea Zerbinati –. Il congresso rappresenta un’occasione preziosa per fare chiarezza e promuovere una cultura della responsabilità”.

Un concetto ribadito anche da Patrizia Sacchi: “La medicina estetica deve tornare al suo significato originario: valorizzare l’individuo, non rincorrere standard omologati. È fondamentale trasmettere ai giovani colleghi e ai pazienti l’importanza di un approccio personalizzato e consapevole”.

Accanto alla sicurezza, spazio sarà dato al confronto scientifico internazionale, con la partecipazione di specialisti provenienti da diversi Paesi. Tavole rotonde, sessioni live e workshop offriranno un aggiornamento a 360 gradi sui trattamenti di nuova generazione, con un’attenzione particolare all’integrazione tra filler, neuro-modulatori, tecnologie laser e approcci sistemici.

Fonte AdnKronos

A Pompei inaugurato un ristorante tra le rovine

0

16 settembre 2025 | 11.02

LETTURA: 2 minuti

Una presentazione archeologica per inaugurare il ristorante all’interno degli scavi di Pompei, in realtà operativo già da qualche tempo, nella Casina dell’Aquila, edificio ottocentesco all’interno dell’area archeologica. A intervenire all’apertura ufficiale di Chora Restaurant è stato il direttore degli scavi, Gabriel Zuchtriegel, che ha illustrato la grande scoperta dell’anno: un affresco in una sontuosa sala da banchetto, emersa non lontano dalla Casina dell’Aquila, nel centro della città, nell’ambito degli scavi nella Regio IX, decorata con un grande affresco a tema dionisiaco. Presenti anche Chiara Nasi, presidente della Cooperativa Cirfood – vincitrice della procedura di affidamento in concessione di tutti i servizi di ristorazione presso il sito di Pompei – e i ragazzi della fattoria culturale e sociale “Parvula domus”, gestita dalla cooperativa sociale “Il Tulipano” che si occupa di inclusione e disabilità.

“Nell’inclusione non conta tanto quello che diciamo, perché a parole siamo tutti per l’inclusione; conta quello che riusciamo a realizzare effettivamente – ha detto Zuchtriegel in occasione della presentazione – Siamo felici che sta nascendo una sinergia tra il ristorante di Pompei e i ragazzi del Tulipano, perché è un valore aggiunto. Venire qui è sapere che anche dietro i servizi cosiddetti aggiuntivi come la ristorazione c’è un’etica e la bellezza del fare delle attività insieme, senza escludere nessuno, è un messaggio che diamo a tutto il mondo che viene a Pompei. Abbiamo la prima fattoria sociale in un’area archeologica ed è una cosa non meno importante delle grandi scoperte archeologiche”.

Il Chora Restaurant completa l’offerta di servizi di ristorazione del Parco a cura di Cirfood (il ristorante self-service e il Chora Cafè & Wine bar, oltre alla caffetteria attualmente situata presso il Quadriportico, in attesa del rinnovo locali a Vicolo del Foro) ed è arricchito dall’esposizione di opere di artisti contemporanei che interpretano in chiave moderna il loro viaggio attraverso la storia e la bellezza.

Fonte AdnKronos

“Vendevo falafel, ora ho vinto un Emmy”, la storia dell’artista italiano dietro gli effetti speciali di ‘Star Wars’

0

16 settembre 2025 | 14.48

LETTURA: 3 minuti

C’è un filo che unisce Castellammare di Stabia a una delle produzioni più ambiziose dell’universo di Star Wars. Quel filo porta il nome di Paolo D’Arco, fresco vincitore dell’Emmy per gli effetti visivi di ‘Andor’, serie televisiva statunitense ideata da Tony Gilroy e prodotta da Lucasfilm. Dalla provincia di Napoli, passando per Londra, D’Arco ha costruito un percorso fatto di talento, ostinazione e incontri decisivi. Un viaggio che, come racconta all’Adnkronos il ‘visual effects artist’ classe 1983, non è stato lineare né programmato: “Sono arrivato al mondo degli effetti visivi un po’ per caso. Fin da piccolo ero attratto dall’arte, ma senza un’idea chiara del futuro”.

La sua formazione inizia tra i banchi dell’Istituto d’Arte di Sorrento e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Proprio lì, tra i laboratori di Quartapittura e di Nuove Tecnologie dell’Arte, comincia a maturare l’interesse per la computer grafica, alimentato da esperienze di grafica pubblicitaria e web design. La svolta arriva con un master alla Big Rock di Treviso: “Durante la tesi mi ritrovai nel gruppo di compositing. Il lavoro consisteva nel comporre lo shot finale con tutti gli elementi a disposizione. Mi trovai subito a mio agio e decisi di approfondire”.

La sua strada lo porta a Londra, dove vive ormai da quindici anni. Non è una scelta casuale: la capitale britannica, con le sue grandi produzioni e artisti internazionali, rappresenta il cuore pulsante degli effetti visivi. I primi tempi non sono facili: “Per mantenermi – prosegue D’Arco – in quegli anni ho lavorato in un chiosco di falafel e in un caffè, a Watford”. La sera prende treni per frequentare i corsi agli Escape Studios. Ed è lì che, grazie anche all’amico e collega Alan Stucchi, muove i primi passi concreti nel settore fino al primo colloquio nella storica Peerless Camera Company. È proprio alla Peerless che incontra Marc Hutchings, figura chiave per la sua crescita professionale e con cui lavorerà in più occasioni. Altro momento fondamentale è la fondazione di Midas VFX durante il lockdown, da parte di Marc ed Andrey Polezhayev. Un piccolo team che diventa presto un punto di riferimento, capace di portare innovazione anche in momenti di crisi, sperimentando con l’intelligenza artificiale e nuove tecniche di de-aging.

Quando Hutchings diventa supervisore degli effetti visivi per ‘Andor’, chiama subito Paolo a far parte della squadra. “Nella prima stagione ero Compositing Supervisor, nella seconda ho preso il suo posto come In-house Visual Effects Supervisor. Con il nostro team abbiamo realizzato oltre 1.700 shots su un totale di 4.100 in poco più di un anno”. Con un budget di 250 milioni di dollari stanziato per la prima stagione, la serie si è guadagnata un posto tra i progetti più costosi mai realizzati per una piattaforma di streaming.

Il lavoro, racconta, non è mai stato un esercizio isolato, ma il frutto di una rete di collaborazioni altissime: da ILM a Scanline, da Hybrid a Soho, sotto la supervisione di giganti del settore come TJ Falls e Mohen Leo. “Sono orgoglioso di tutto ciò che abbiamo fatto. ‘Andor’ è una serie studiata nei minimi dettagli: dal set agli effetti speciali, ogni tassello è stato curato. Questo ha reso il nostro lavoro in post-produzione più fluido, e il risultato è sotto gli occhi di tutti”.

Guardando indietro, non c’è un singolo momento da celebrare, ma un insieme di traguardi condivisi. E se ‘Andor’ rappresenta l’apice della carriera da supervisore, non mancano altri progetti che hanno lasciato il segno. “Forse ‘Chernobyl’ è quello su cui mi sono divertito di più come artista”, ammette. Quando gli si chiede un consiglio ai giovani che sognano di seguirne le orme, Paolo torna alle basi: la fotografia, la curiosità, la passione. “Bisogna divertirsi, sperimentare, perseverare. Questo è un settore che cambia di continuo: aggiornarsi è fondamentale“. E se ripensa alla storia del cinema, un titolo emerge come simbolo di una rivoluzione: ‘Jurassic Park’. “Forse perché avevo dieci anni quando l’ho visto per la prima volta, o perché ho lavorato recentemente all’ultimo capitolo della saga. Ma il mix di effetti pratici e digitali del film del ’93 resta spettacolare”. (di Antonio Atte)

Fonte AdnKronos

Discariche abusive, “La popolazione è ancora esposta”

0

17 settembre 2025 | 16.18

LETTURA: 3 minuti

La Terra dei fuochi “non è un marchio e non è un capitolo di bilancio. E’ una ferita aperta. E’ un luogo dove si vive, si muore, si resiste. Ha bisogno di verità scientifica, giustizia ambientale, trasparenza istituzionale, partecipazione civica reale. Chi governa, chi comunica, chi ha responsabilità pubblica lo ricordi ogni mattina, prima dell’ennesima passerella. E’ finito il tempo delle analisi. E’ cominciato il tempo delle scelte”. Così all’Adnkronos Salute l’oncologo Antonio Giordano, direttore Sbarro Health Research Organization (Shro) e da sempre in prima linea nell’indagine epidemiologica e scientifica sulla Terra dei fuochi. Con i suoi studi ha dimostrato il link fra l’interramento illecito dei rifiuti controllato dalla camorra e i tumori in Campania. Dieci anni fa il libro ‘Monnezza di Stato’, scritto da Giordano insieme al giornalista Paolo Chiariello, raccontava i disastri ambientali commessi in Campania e le ricadute sulla salute dei residenti. Oggi pomeriggio a Caserta il vertice con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Salute Orazio Schillaci e la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava.

“Non si tratta solo di una posizione personale, ma di una presa di parola necessaria, alla luce del clima sempre più opaco che circonda il dibattito su ambiente e salute in Campania – avverte l’oncologo – Negli ultimi mesi, infatti, si sta riaffacciando un negazionismo spudorato: si evita la parola tumore, si parla solo di ‘patologie respiratorie’, si insinua che servano ancora prove per parlare di correlazione tra inquinamento e malattie. Tutto questo è pericoloso, fuorviante, e rischia di trasformarsi in un massacro sanitario silenzioso per intere comunità”.

“La Sbarro Health Research Organization, che ora ha una sede anche in Italia, lavora da anni sul fronte dello studio del rapporto tra ambiente e salute nei territori contaminati. I risultati – rimarca l’oncologo – non lasciano spazio a dubbi: bioaccumulo di sostanze tossiche nel sangue e nei tessuti umani; diossine nel latte materno (studio Rivezzi); effetti sugli organi riproduttivi (studio Montano); sostanze tossiche nel sangue anche di operatori sanitari (Marfella). Serve ancora negare? Serve ancora rinviare? No. Serve agire. Con strumenti chiari, dati aggiornati, azioni concrete”.

La Corte Ue per i diritti dell’uomo (Cedu) ha condannato l’Italia a rispondere alla perdurante situazione di inquinamento derivante dalla gestione illegale dei rifiuti in Campania e il Governo è intervenuto, il decreto legge 14 marzo 2025 ha esteso i poteri del commissario unico per la messa a norma delle discariche abusive. A fine luglio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge ‘Terra dei fuochi’ che introduce misure straordinarie per contrastare i reati ambientali e restituire legalità ai territori colpiti da roghi e traffici illeciti di rifiuti, tutelando la salute pubblica e l’ambiente.

“La sentenza della Cedu – sottolinea Giordano – ha parlato chiaro: i cittadini devono essere coinvolti, non esclusi. Eppure, anche oggi, la partecipazione è fittizia: si convocano sempre gli stessi, si evitano i comitati realmente attivi, si alimentano narrazioni rassicuranti. La Regione Campania continua a procedere senza una regia scientifica unitaria e verificabile. Mentre la popolazione è ancora esposta, si parla di bonifiche senza monitoraggio, di salute senza dati, di emergenza senza medicina del territorio”, inalza l’esperto.

Secondo l’oncologo, il Registro tumori Campania “pubblica dati fermi al 2021, con proiezioni fino al 2025. Ma come si può fare prevenzione oncologica con dati di 4 anni fa? Come si pianificano screening, posti letto e risorse se le informazioni non sono attuali né geolocalizzate? Le medie per Asl non fotografano la realtà. Ischia e Caivano, ad esempio, sono nel medesimo calderone statistico. Un approccio inadeguato e disonesto”, conclude Giordano.

Fonte AdnKronos

Castellammare di Stabia, al via nuovo asfalto: lavori su Corso Vittorio Emanuele e Via Roma. Tutte le info

0

Proseguono i lavori di ripristino del manto stradale a Castellammare di Stabia. L’amministrazione comunale ha programmato due importanti interventi per le prossime settimane che comporteranno modifiche significative alla viabilità in due arterie cruciali della città: Corso Vittorio Emanuele e Via Roma.

Si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione alle modifiche temporanee per ridurre i disagi.

1. Corso Vittorio Emanuele (Dal 27 al 31 ottobre)

Il primo intervento è programmato da lunedì 27 a venerdì 31 ottobre e riguarderà Corso Vittorio Emanuele, specificamente nel tratto di strada che va da Piazza Principe Umberto fino all’intersezione con via Alvino.

Modifiche alla viabilità (ore 7:00 – 17:00):

  • Per tutta la durata dei lavori, nella fascia oraria dalle 7:00 alle 17:00, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati della carreggiata.
  • Nello stesso orario, vigerà il divieto di transito veicolare per tutti i veicoli.
  • Il divieto di transito interesserà anche Traversa Domenico Benucci, dal civico numero 3 fino alla confluenza con Corso Vittorio Emanuele.

Deviazioni: Tutto il flusso veicolare diretto verso il Corso Vittorio Emanuele, proveniente da Via Giuseppe Mazzini, da Piazzetta Quartuccio e da Corso Giuseppe Garibaldi, sarà deviato verso Via Regina Margherita e/o Via Giuseppe Mazzini.

2. Via Roma (Dal 3 al 14 novembre)

Il secondo cantiere sarà operativo da lunedì 3 a venerdì 14 novembre e interesserà Via Roma, nel tratto che va da Piazza Spartaco a Piazza Giacomo Matteotti.

Modifiche alla viabilità:

  • Dalle ore 7:00 alle 17:00, sarà in vigore il divieto di transito veicolare per tutti i veicoli nel tratto interessato dai lavori.
  • Attenzione: Sempre dal 3 al 14 novembre, ma con efficacia h24 (24 ore su 24), sarà istituita l’inversione del senso unico di circolazione in Strada Rispoli. La nuova direzione di marcia consentita sarà da Piazza Spartaco verso Piazza Giacomo Matteotti.

Deviazioni: Tutto il flusso veicolare diretto verso la Via Roma, proveniente da Via Renato Rajola e/o da Via Guglielmo Marconi, sarà deviato verso Strada Rispoli (nel nuovo senso di marcia), verso Via Pietro Carrese e Strada Tavernola.

Accessi consentiti e appello alla collaborazione

Durante l’intera durata dei lavori, sia su Corso Vittorio Emanuele che su Via Roma, il transito sarà consentito esclusivamente ai residenti per il solo accesso a box e rimesse private, oltre ovviamente ai mezzi di soccorso e di emergenza.

Si invitano i cittadini alla massima collaborazione e a prestare la dovuta attenzione alla segnaletica stradale temporanea che sarà installata, al fine di agevolare lo svolgimento dei lavori e garantire la sicurezza della circolazione.

Pompei, con ‘Luce di Iside’ la fruizione degli scavi diventa ‘meditativa’ 

0

Un’esperienza psicoacustica attraverso i ‘magici’ suoni sacri che ascoltavano gli antichi, riproposti con strumenti musicali ricostruiti, sarà offerta al pubblico, domenica 21 settembre al Tempio di Iside a Pompei, alle ore 20:00, 20:30 e 21:00, con un numero di 30 persone per turno (costo di acceso 7 euro, acquistabile su www.ticketone.it, ingresso da piazza Esedra).

I suoni di sistri, flauti, ance e tamburi in grado di mettere in moto le più profonde emozioni interiori accompagneranno i visitatori in un percorso di intima riconnessione, ispirato ai rituali misterici per la dea, presso il tempio di Iside. Uno spazio che ancor oggi provoca un incanto, portando a una introspezione, accresciuta ascoltando le vibrazioni degli antichi strumenti musicali giunti dall’Egitto, che preparavano e accompagnavano i rituali.

I visitatori saranno accolti dagli esperti musicisti del gruppo Synaulia che da diversi anni studiano e ripropongono musica e danze tipiche dell’antica Roma Imperiale e parteciperanno a un percorso all’interno del santuario, accompagnati da musiche, danze, oltre che da profumi di incensi, utilizzati durante gli antichi riti.

Il culto antichissimo della dea egizia si diffuse in tutto il Mediterraneo a partire dal III secolo a.C. per giungere a Pompei. Si trattava di un culto misterico, cioè riservato agli iniziati. Il mito narra le vicende di Iside che recuperò le parti dello sposo-fratello Osiride, ucciso e smembrato da Seth, che ricompose e gli ridiede vita con le sue arti magiche divenendo così la divinità dispensatrice di vita. Il culto era diffuso attraverso tutti i ceti di Pompei, proprio per il messaggio di speranza di una vita oltre la morte.

Il Tempio di Iside, scavato nel 1764 apparve agli scavatori quasi intatto nella decorazione e negli arredi. Tra i visitatori del tempio in quel periodo c’è il giovane Mozart, che visitò Pompei nel 1770 con il padre Leopold; le scenografie della prima rappresentazione del “Flauto Magico” a Vienna, nel 1791, saranno fortemente influenzate dal monumento pompeiano.

L’esperienza proposta non intende ricostruire filologicamente una cerimonia dell’epoca; piuttosto, si pone come un tentativo di ricreare l’incanto racchiuso nella musica antica quale chiave ritualizzata all’inconscio individuale e collettivo nelle sue accettazioni storiche.

“Ci siamo abituati a considerare la razionalità e la scienza quasi come l’unica chiave di accesso alla verità, mentre l’esperienza e l’emozione vengono considerate spesso o come un mero divertimento o come un disturbo che ci devia dalla verità – commenta il direttore di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – Guardando il mondo antico, possiamo recuperare un senso diverso dell’esperienza emotiva: la fruizione ‘meditativa’ del tempio di Iside che proponiamo è appunto un tentativo di trasmettere il senso dei rituali antichi, che non erano delle mascherate arbitrarie e ingannevoli, ma degli autentici percorsi di conoscenza volti a dischiudere delle verità nascoste negli strati dell’inconscio. Il nostro progetto di fruizione esperienziale e ‘meditativa’ è pertanto un’operazione di conoscenza storica a tutti gli effetti, al pari di una mostra o un percorso museale tradizionale, che per lo più ha il vantaggio di essere altamente inclusiva, rivolgendosi a persone di tutte le età, indipendentemente dalla propria lingua e estrazione culturale”.

I “Synaulia”, nati come gruppo di lavoro finalizzato alla ricostruzione di strumenti musicali dell’antichità a scopo didattico, hanno ampliato il loro raggio d’azione anche proponendo la musica e le danze tipiche dell’antica Roma Imperiale. L’ensemble nasce nel 1994 nel Parco Archeologico Archeon in Olanda dall’incontro tra Walter Maioli, Luce Maioli e Natalie Van Ravenstein. Si sviluppa così l’idea di approfondire il patrimonio musicale antico e il potere psicoacustico delle sonorità derivanti da esso. L’attività della compagnia – che propone uno speciale connubio di musica e danza di forte valore simbolico, fondato sul carattere rituale dell’esibizione – ha attraversato diverse fasi artistiche che hanno permesso di coprire un’ampia gamma di strumenti musicali antichi, il cui recupero, uso e reintroduzione in epoca moderna rinsalda il sentire emotivo con il nostro passato. Ritroviamo infatti un uso sapiente di strumenti a fiato come la syrinx, a corda come la lyra, integrati al loro volta da percussioni come il tympanon ed i cymbala. Intensa è l’attività in Olanda, Germania, Spagna e Portogallo, presso istituzioni museali. I Synaulia possono vantare inoltre la partecipazione anche a produzioni di successo internazionale come film e documentari, in veste di compositori: le loro produzioni musicali sono infatti presenti in film come “Il Gladiatore”, pluripremiata pellicola di Ridley Scott e serie televisive di grande successo come “Roma”.

Fonte AdnKronos

Concorso Oss Campania 2025, rinvio prove: dopo Salerno anche Napoli

0

19 settembre 2025 | 11.46

LETTURA: 2 minuti

Diventa un caso il maxi concorso per operatore socio sanitario (Oss) in Campania. Ieri il rinvio dell’Asl di Salerno, oggi quello dell’Asl Napoli 1 centro. Le prove scritte si dovevano tenere da lunedì 22 settembre. “In considerazione di sopraggiunte criticità tecniche e organizzative, i cui tempi di risoluzione non consentono allo stato l’espletamento del concorso unico regionale per Oss nelle date già comunicate, tutte le prove del 22-24-25 e 26 settembre sono rinviate a data da destinarsi”, hanno informato le due aziende. I posti a tempo indeterminato previsti dal concorso, in totale, sono circa 1.200: i candidati per le prove sono oltre 25mila.

“Comprendiamo appieno il disagio, la frustrazione e le notevoli difficoltà organizzative che questo slittamento comporta, sia a livello professionale che personale e familiare – afferma il segretario Fp Cgil Campania Sanità Privata, Marco D’Acunto – La partecipazione a un concorso pubblico rappresenta un investimento significativo di tempo, energie, risorse economiche e, soprattutto, di legittime speranze per un futuro di stabilità lavorativa. Tutto questo merita il massimo rispetto, certezza e trasparenza da parte delle istituzioni. Riteniamo inaccettabile che le conseguenze di inefficienze amministrative ricadano sistematicamente sulle spalle dei lavoratori, già provati da anni di precarietà e di attesa”. Un rinvio così repentino, a ridosso delle prove, mina la fiducia nelle procedure concorsuali e genera un senso di profonda ingiustizia.

“Come Fp Cgil – aggiunge Antimo Morlando, segretario Fp Cgil Campania Sanità Pubblica – continueremo a vigilare e a sostenere le lavoratrici e i lavoratori, attuali e futuri, affinché il diritto a un lavoro stabile e sicuro non rimanga un miraggio, ma diventi finalmente una realtà concreta. Inoltre, sottolineiamo che le esigenze assistenziali della popolazione, in particolare per l’avvio delle Case di comunità, rendono la figura degli Oss indispensabile per garantire un’assistenza adeguata e un’efficace sanità di prossimità. E’ fondamentale che questo progetto non si areni a causa di ritardi burocratici, compromettendo l’efficienza del Servizio sanitario regionale”.

Fonte AdnKronos

“Jimmy Kimmel? Se scappa da Trump lo aspettiamo a braccia aperte”, l’invito del sindaco di Ischia

0

19 settembre 2025 | 11.51

LETTURA: 2 minuti

“Lo aspettiamo a braccia aperte, specialmente se scappa da Trump. Quando vuole andar via, lo aspettiamo”. Così all’Adnkronos il sindaco di Ischia, Vincenzo Ferrandino, a proposito della sospensione sulla rete Abc del programma di Jimmy Kimmel – il noto presentatore americano nell’occhio del ciclone negli Stati Uniti per i commenti sull’assassinio di Charlie Kirk – e sull’ipotesi di una ‘fuga’ in Italia del conduttore.

Kimmel ha infatti origini ischitane e cittadinanza italiana: il nonno perse quasi tutti i parenti a causa del terremoto a Casamicciola nel 1883 e poi salpò verso gli Stati Uniti. Nel giugno scorso l’annuncio sulla cittadinanza durante il ricevimento per la festa della Repubblica di cui era stato ospite al consolato italiano a Los Angeles.

“Sarebbe un ospite d’onore, Jimmy è un nipotino di Ischia“, prosegue il sindaco di Ischia, che commenta così quanto sta avvenendo negli Stati Uniti: “Il presidente degli Stati Uniti, nel paese dove si sono sempre coltivate le libertà, sta avendo atteggiamenti che fanno riflettere, non solo per la politica estera che porta avanti che lascia perplessi ma anche per queste dinamiche che minano le fondamenta della democrazia”.

In queste ore a Forio d’Ischia si sposa anche Venus Williams, sette titoli del Grand Slam: “Lei e il suo prossimo marito stanno festeggiando da giorni sull’isola di Ischia, tra aperitivi e cene”, racconta il sindaco. “Sono incantati dalla bellezza dell’isola, con i loro invitati hanno fatto l’altra sera un aperitivo sulla spiaggia San Pietro che si trova alle spalle del Porto, poi altre serate tra Casamicciola e Lacco Ameno. Si sposano a Forio a “Il Faro”, hanno scelto Ischia, hanno fatto benissimo, noi accogliamo tutti con il sorriso”.

Leggi anche

Fonte AdnKronos

il titolare e due operai

0

19 settembre 2025 | 16.01

LETTURA: 2 minuti

Ancora morti sul lavoro. Oggi un’esplosione che si è verificata per cause ancora da accertare all’interno della ‘Ecopartenope’ di Marcianise in provincia di Caserta ha provocato la morte di tre operai che stavano lavorando alla manutenzione di un silos.

Sul posto i vigili del fuoco, mentre le prime attività di indagine sono state affidate alla polizia. Secondo quanto si apprende, in passato quel silos era stato chiuso per miasmi e irregolarità. Le forze dell’ordine sul posto confermano che non risultano dispersi. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro, in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area.

I nomi delle vittime

Si chiamavano Ciro Minopoli, Antonio Diodato e Pasquale De Vita, quest’ultimo amministratore unico dell’azienda, le tre persone che hanno perso la vita nell’esplosione.

I sindacati

Siamo a più di 50 morti sul lavoro da inizio anno in Campania, una condizione dura e inaccettabile”, dice Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, ad Adnkronos/Labitalia. Dal prossimo governo regionale della Campania sul tema della sicurezza sul lavoro “ci aspettiamo sicuramente un impegno maggiore. Già in parte con il Consiglio regionale uscente si erano trovate delle piccole risposte, ma noi immaginiamo che sulla sicurezza del lavoro bisogna fare di più. Pensiamo solamente alla grande riduzione di organici che c’è nelle Asl. Ecco rinfoltire i servizi ispettivi delle Asl può essere la prima risposta che la nuova amministrazione deve dare”.

“Noi continueremo a insistere su due cose di fondo e che abbiamo portato avanti in questi anni – sottolinea Sgambati – il riconoscimento dell’omicidio colposo sul lavoro e la necessità di istruire la procura speciale, perché poi molto spesso la giustizia non rende alle famiglie delle vittime un risultato soddisfacente”.

Quella di Marcianise è “un’altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio. Le Cgil Caserta e Napoli e Campania esprimono cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili”, si legge in un comunicato congiunto dei due sindacati. “Non si tratta di fatalità – sottolineano – È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza, chiediamo verità immediata su quanto accaduto, più controlli e ispettori e un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta”.

Leggi anche

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, On. Carmen Di Lauro: “La Camorra la usava, non la tifava. Via le mani sporche dalla città”

0

In una seduta parlamentare densa di temi cruciali, dai fatti di Gaza alle questioni legate all’Unione Europea, trova spazio anche un’emergenza che scuote il panorama nazionale e locale: il caso Juve Stabia. A portare la voce della città di Castellammare di Stabia in Aula è stata l’onorevole Carmen Di Lauro (Movimento 5 Stelle), cresciuta e tuttora residente nella città campana.

L’onorevole è intervenuta oggi in difesa della squadra e della città, colpite da un’inchiesta che ha svelato un sistema di infiltrazione criminale capillare. La Di Lauro non ha usato mezzi termini, scegliendo di aprire il suo discorso con una dichiarazione durissima del procuratore Gratteri, rilasciata a commento dell’ordinanza che ha colpito la società calcistica: “OGNI SANTO SERVIZIO E’ IN MANO ALLA CAMORRA”.

Una frase che, come ha spiegato la parlamentare, riassume la drammatica realtà emersa dalle indagini. “Dall’indagine infatti è emerso che quasi tutti i servizi erano in mano alla camorra, in mano ai clan”, ha dichiarato la Di Lauro. “Parliamo della sicurezza, della biglietteria, delle pulizie, dei trasporti: un vero e proprio business criminale che ha sfruttato la passione di un popolo”.

Il punto centrale dell’intervento è stato netto: “La camorra non tifava Juve Stabia, la camorra la usava”. Un “modus operandi”, ha sottolineato l’onorevole M5S, che purtroppo non è isolato, come evidenziato anche dal procuratore Melillo e da fatti analoghi registrati in altre realtà calcistiche come Foggia e Crotone.

Nel suo discorso, Carmen Di Lauro ha voluto rivolgere un ringraziamento all’autorità giudiziaria, che “non pulisce ma ripulisce e ridona, o almeno cerca di ridonare, quella fiducia, quella credibilità che viene minata da questi personaggi”. L’onorevole ha poi evidenziato il danno di immagine subito dalla città e dalla squadra: “Il fatto che la Juve Stabia è balzata agli onori delle cronache nazionali è un danno gravissimo. Stiamo parlando di una squadra, di una realtà consolidata nel panorama calcistico professionistico di Serie B, una vetrina per la nostra città, che ha accolto e raccoglie centinaia di tifosi che con passione seguono questa squadra in tutta Italia”.

L’intervento si è trasformato poi in un messaggio diretto e rabbioso ai clan: “La dovete smettere di allungare le vostre mani sporche su Castellammare. Sono cinquanta anni che soffocate la nostra città, sono cinquanta anni che danneggiate la sua bellezza, che depredate, che la sfruttate. State danneggiando le persone per bene, state danneggiando chi vuole il bene per questa città”.

In conclusione, l’onorevole Di Lauro ha rivendicato l’appartenenza della città ai suoi cittadini onesti: “Castellammare non è vostra. Castellammare è delle persone che la difendono. E le persone che la difendono oggi dicono: via la camorra da Castellammare. Noi come rappresentati politici saremo sempre in prima linea a ribadirlo con più forza”.

Musica, a Napoli convegno dedicato ad Alessandro Scarlatti

0

Un appuntamento speciale per celebrare e ricordare un grande italiano, il Maestro Alessandro Scarlatti, in occasione dei 300 anni dalla sua morte. Oggi e domani a Napoli, presso la sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella si svolgerà il convegno internazionale di studi “Alessandro Scarlatti e il suo tempo”. Domani, poi, alle 20 all’interno della Chiesa dei Girolamini, a conclusione dell’evento promosso dal Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) si terrà un concerto organizzato dall’associazione Alessandro Scarlatti e diretto da Antonio Florio.

Dopo i saluti istituzionali di Gaetano Panariello, direttore del Conservatorio di Napoli, Francescantonio Pollice, Presidente del Cidim Ets, Tommaso Rossi, direttore artistico dell’associazione Alessandro Scarlatti e Oreste de Divittis, presidente dell’associazione Alessandro Scarlatti, l’incontro sarà coordinato dai professori Luca Della Libera (ordinario di Storia della Musica presso il Conservatorio di Frosinone, tra i principali studiosi italiani di Alessandro Scarlatti nel mondo) e Marco Bizzarrini (ordinario di Musicologia all’ Università di Napoli). L’iniziativa prevede la presenza di alcuni dei massimi esperti della vita e della musica del grande compositore nato a Palermo nel 1660 e morto a Napoli nel 1725.

Alessandro Scarlatti è uno dei più importanti compositori italiani del periodo barocco e il principale esponente della scuola musicale napoletana. Ha vissuto e lavorato tra Napoli e Roma, e oggi è considerato il maggiore operista italiano tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Riuscì ad influenzare con la sua bravura in modo duraturo anche il periodo a seguire, che generò musicisti del calibro di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel e Jean Philippe Rameau. L’attenzione a questi compositori da parte della storiografia ottocentesca ha in parte oscurato la figura di Scarlatti, padre peraltro di Domenico Scarlatti, altro celebre compositore.

“Alessandro Scarlatti – spiega Francescantonio Pollice, presidente di Cidim e Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) – è un musicista di fondamentale importanza nella storia della musica italiana. La profondità del suo linguaggio musicale, ancorato alla grande tradizione rinascimentale e allo stesso tempo immerso nella sensibilità barocca, la ricchezza e l’originalità delle sue soluzioni compositive, la particolare sensibilità nel rapporto tra la musica e il testo rappresentano i tratti più significativi di un compositore estremamente prolifico, divenuto punto di riferimento per almeno due generazioni di musicisti e ancora oggi oggetto di ispirazione e studio da parte degli appassionati. La nostra associazione – conclude – ha deciso di promuovere, in occasione del 300° anniversario della morte di Alessandro Scarlatti, diverse iniziative dedicate alla sua figura. Oltre al convegno, infatti, sono previsti eventi musicali e didattici, per ribadire ancora una volta le straordinarie capacità di un grande italiano”.

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, Langella sull’amminstrazione giudiziaria: “Totalmente estraneo ai fatti. Mai gestito la società”

0

In seguito alla notizia del decreto di amministrazione giudiziaria di prevenzione emesso dal Tribunale di Napoli nei confronti della S.S. Juve Stabia 1907, interviene con una nota personale Andrea Langella, per sei anni “patron” del club e attuale socio di minoranza, dichiarandosi “completamente estraneo” alle indagini.

Langella specifica di non aver mai avuto ruoli operativi diretti, sottolineando come l’indagine si concentri su fornitori esterni e non sul management o sulla proprietà.

La precisazione sul ruolo societario

Langella apre la sua missiva chiarendo la sua posizione attuale e passata: “Non ho mai amministrato personalmente né fatto parte del consiglio di amministrazione della S.S. Juve Stabia S.r.l., ne sono stato il ‘patron’ quale socio di riferimento per circa sei anni”.

Sottolinea inoltre l’attuale assetto proprietario, evidenziando di detenere una quota di minoranza: “Attualmente ho una quota pari al 48% del capitale sociale”. Langella ricorda infatti che “dall’inizio di quest’anno la compagine si è allargata con l’ingresso di Brera Holding Public Limited Company, società statunitense quotata in borsa, che ha acquisito una quota pari al 52% del capitale sociale”.

Questo cambio di maggioranza ha portato a un rinnovo dell’organo amministrativo, con la nomina di Gennaro Fusco e Daniel Joseph Mc Clory, che hanno affiancato Filippo Polcino. L’unico ruolo ricoperto da Langella, specifica, è stato quello (dal febbraio 2023) di “procuratore speciale delegato alla mera rappresentanza innanzi alla F.I.G.C. ed alle altre istituzioni sportive”.

L’analisi del decreto e l’estraneità della società

Langella afferma di aver esaminato il decreto del 13 ottobre 2025 e, pur non essendo un giurista, ritiene che “i rilievi mossi alla società siano riferiti esclusivamente a collaboratori e fornitori di servizi esterni ed estranei all’azienda“. Cita come esempi gli esercizi commerciali per la vendita dei biglietti, i distributori di bevande allo stadio e il servizio ambulanze.

Proprio in virtù della sua assenza dalla gestione operativa, dichiara: “Non essendomi mai occupato della gestione ordinaria dell’azienda non ho arruolato neppure una delle persone sospette citate nel decreto”.

Langella pone l’accento su un punto per lui cruciale: “Come emerge dal provvedimento di prevenzione, i soci e l’attuale management della S.S. Juve Stabia 1907 non sono neppure sospettati di contiguità ad ambienti mafiosi o criminali”.

Precisa infatti che la Procura non ha proposto il sequestro delle quote o dell’azienda, ma solo “l’intervento ‘preventivo’ di due amministratori giudiziari” per un anno, con l’obiettivo di “neutralizzare il pericolo di infiltrazione criminale”.

Sorpresa per le omissioni e pieno supporto agli amministratori

Un elemento di “sorpresa” emerge dalle parole di Langella, il quale nota che “nel provvedimento non si dà proprio atto dell’ingresso del nuovo socio maggioritario statunitense e soprattutto della circostanza che egli ha nominato due nuovi componenti (su tre) del consiglio di amministrazione, in carica solo dal primo gennaio del 2025”.

Nonostante ciò, Langella dichiara di “condividere pienamente le finalità del provvedimento”. Afferma di essere venuto a conoscenza dei sospetti su alcuni fornitori solo grazie all’atto giudiziario e intende, “quale socio”, supportare la missione degli amministratori giudiziari, sollecitando la “risoluzione di tutti i rapporti di fornitura o collaborazione con ditte e persone sospette”.

Infine, preannuncia la richiesta di “convocazione urgente dell’assemblea dei soci affinché tutte le iniziative da prendere… siano condivise dall’intera compagine”.

Pompei: azienda di falegnameria cerca falegnami

0

Azienda operante nel settore falegnameria, assume a Pompei.

Nota informativa

Si comunica che il Centro per l’Impiego di Pompei – per conto di un’azienda di falegnameria con sede a Pompei – ricerca le seguenti figure:

– Falegname = Requisiti: età compresa tra i 18 e 50 anni; possesso di licenza media; preferibile una competenza in lettura disegni, levigatura e taglio legno;
– Tirocinante falegname = Requisiti: età compresa tra i 18 e 50 anni; possesso di licenza media.

Le persone interessate, in possesso dei requisiti richiesti, possono inviare il proprio curriculum vitae entro il 2 novembre 2025 all’indirizzo e-mail:

cpipompeilavoro@regione.campania.it

indicando in oggetto FALEGNAME e/o TIROCINANTE FALEGNAME.
Con l’adesione, si fornisce consenso al trattamento dei dati personali, da svolgersi in conformità a quanto indicato e nel rispetto delle disposizioni del GDPR e del D.lgs. n. 196/03.

Inoltre, per candidarsi, è possibile collegarsi al portale Cliclavoro Campania sezione incrocio domanda offerta (https://cliclavoro.lavorocampania.it/Pagine/Ricerca.aspx) cercando il codice ID 0500025211000000000197090 o il codice ID 0500025211000000000197091

Per ulteriori offerte di lavoro a Napoli e provincia, consulta la pagina ufficiale Facebook dei centri per l’impiego.

Giovanni Matarazzo alla guida di Destinazione Basilicata

0

POLICORO, — ottobre 2025 – È Giovanni Matarazzo, noto imprenditore del settore turistico lucano, il nuovo presidente di Destinazione Basilicata, il progetto innovativo concepito per promuovere l’offerta turistica e produttiva della regione.

La sua nomina rappresenta un passo strategico per un progetto che ambisce a delineare un modello di sviluppo territoriale fondato sulla sinergia tra turismo, innovazione tecnologica e valorizzazione del Made in Basilicata. Matarazzo, infatti, è attualmente alla guida dell’Oliver Club Metaponto, il più grande gruppo turistico della Basilicata, che con le sue tre strutture d’eccellenza, il Centro Turistico Akiris, l’Alessidamo Club e il Danaide Resort, rappresenta una delle realtà ricettive più strutturate del Mezzogiorno, con una capacità complessiva di circa 3.000 posti letto. Questo offre grande prestigio e la sicurezza di essere guidati da professionista con anni di esperienza nel settore.

«Accolgo con entusiasmo e senso di responsabilità questo incarico», ha dichiarato il neopresidente Matarazzo. «Credo fortemente nelle potenzialità della Basilicata e nel valore della rete. Lavoreremo per un turismo più forte, integrato e sostenibile, capace di raccontare la nostra identità e generare ricadute economiche reali su tutto il territorio».

Il progetto Destinazione Basilicata: una rete digitale per il territorio

Destinazione Basilicata nasce dall’iniziativa di un gruppo di 75 soci, tra professionisti e imprenditori lucani, uniti dalla volontà di creare un nuovo paradigma per la promozione e lo sviluppo dell’economia regionale. Il cuore del progetto è una piattaforma digitale di ultima generazione, progettata per offrire visibilità, strumenti di promozione e nuove opportunità di mercato a tutti gli attori della filiera locale.

L’obiettivo è dare voce a strutture ricettive, ristoratori, produttori, artigiani e organizzatori di eventi, permettendo loro di raccontare la propria identità e di raggiungere un pubblico più vasto. A supporto degli operatori, una struttura organizzativa offre assistenza continua, mentre uno staff dedicato alla comunicazione e al content management garantisce coerenza ed efficacia alle strategie di commercializzazione.

La DestCard: uno strumento innovativo per scoprire la regione

Tra gli strumenti più significativi sviluppati dal progetto spicca la DestCard, una carta digitale nominativa pensata per rivoluzionare l’esperienza di viaggio in Basilicata.

Attivabile online, la card permette a turisti e residenti di accedere a sconti, promozioni ed esperienze esclusive su tutto il territorio regionale, semplicemente utilizzando un QR code dal proprio smartphone. Qui una spiegazione sul funzionamento:

Con una rete che include alberghi, stabilimenti balneari, ristoranti e attrazioni, la DestCard sta dimostrando la sua efficacia nel rendere più accessibili anche le mete meno conosciute, favorendo un turismo più diffuso e sostenibile. Tra le realtà che hanno aderito all’iniziativa figurano: Danaide Resort (Scanzano Jonico), Alessidamo Club (Metaponto), Akiris Resort (Nova Siri), Castroboleto Village (Nova Siri), Sira Resort (Nova Siri), CPV Policoro Village (Policoro), Toccacielo Village (Nova Siri), Hotel San Vincenzo Resort (Policoro), Lido La Stiva (Policoro), Lido Sporting Beach (Policoro) e Lido San Basilio (Marina di Pisticci).

Informazioni e contatti

Per maggiori info su “Destinazione Basilicata” e per scoprire le modalità di adesione: www.destinazionebasilicata.com

Per conoscere e attivare la Dest Card: destcard.destinazionebasilicata.com

Cell: 3773523002

Tel: 0835980147

Email: segreteria@destinazionebasilicata.it

Castellammare di Stabia, Maggioranza: “Legalità e Pulizia nel Calcio, Muro Invalicabile Contro la Camorra”

I consiglieri comunali di maggioranza che sostengono il sindaco Luigi Vicinanza hanno diffuso una nota di forte impatto a seguito delle recenti azioni della Magistratura e delle Forze dell’Ordine che hanno toccato il mondo del calcio locale e, in particolare, la società sportiva Juve Stabia, posta in amministrazione giudiziaria per presunte infiltrazioni camorristiche (come emerso dalle recenti notizie stampa).

Il comunicato esprime un “ben vengano” esplicito a tutte le operazioni volte a “fare piena luce e pulizia nel mondo del calcio”, sottolineando che questo sport “deve restare uno sport popolare, libero e pulito”.

Fianco a fianco con la legalità

La maggioranza si schiera apertamente al fianco delle autorità, definendo come un bene per la Juve Stabia e per i tifosi onesti l’individuazione e l’allontanamento di chiunque tenti di “inquinare la passione sportiva con logiche criminali o interessi della malavita organizzata”. I consiglieri ribadiscono con fermezza che “Castellammare di Stabia non può e non deve piegarsi alle infiltrazioni della camorra, né dentro né fuori dallo stadio”.

Il messaggio di deterrenza è netto: “Chi pensa di usare il nome della Juve Stabia e di Castellammare di Stabia per coprire affari illeciti o per esercitare potere criminale, troverà in noi un muro invalicabile”.

Impegno costante contro le infiltrazioni

La nota prosegue evidenziando l’impegno dell’Amministrazione comunale fin dal suo insediamento nel promuovere la “cultura della legalità” e nell’opporsi a “ogni tentativo di condizionamento della camorra nella vita pubblica, nello sport e nella società civile”. L’obiettivo dichiarato è “rompere un sistema non sano che impedisce alla città di crescere”, un’azione che sarà perseguita “con tutte le azioni possibili, insieme ai cittadini, alla magistratura e alle forze dell’ordine”.

Sostegno alla squadra e ai tifosi

In conclusione, i consiglieri esprimono solidarietà alla “maglia gialloblù e a tutti i tifosi onesti che la sostengono con passione e rispetto”. Viene offerto anche un concreto supporto istituzionale: “Qualora l’amministrazione controllata della squadra ritenga utile il nostro supporto, il Comune di Castellammare di Stabia sarà pronto a fare la propria parte”.

Il comunicato si inserisce in un momento cruciale per la città, a seguito degli accertamenti che hanno portato la società calcistica sotto la gestione di un amministratore giudiziario, delineando la ferma volontà politica di isolare e contrastare le ingerenze della criminalità organizzata nello sport e nel tessuto sociale stabiese.

L’AZZURRO PENSIERO. Napoli umiliato ad Eindhoven in un naufragio tattico e mentale

0

​La notte di Eindhoven sarà ricordata come una delle pagine più nere e imbarazzanti della recente storia europea del Napoli. La sconfitta per 6-2 contro il PSV, non è un semplice scivolone, ma una vera e propria umiliazione, un disastro sportivo che solleva interrogativi pesantissimi sulla tenuta, l’organizzazione e la mentalità di una squadra che, stando alle premesse, avrebbe dovuto lottare per ben altri palcoscenici.
​L’analisi del match non può che partire dal dato più crudo e inequivocabile: sei gol subiti. Un dato inaccettabile, che grida vendetta e condanna senza appello un sistema difensivo apparso non solo fragile, ma letteralmente inesistente per gran parte della ripresa. Il fatto che il Napoli sia andato in vantaggio con McTominay è solo un’illusione fugace, presto spazzata via da una reazione del PSV che ha evidenziato in modo impietoso le crepe strutturali degli Azzurri.
​Il pareggio su autorete di Buongiorno è il primo segnale di un nervosismo e una confusione che hanno presto degenerato. Il gol di Saibari a fine primo tempo, che fissa il 2-1, è un colpo psicologico che i partenopei non sono stati in grado di assorbire, dimostrando una scarsa resilienza emotiva.
​Ma è nella ripresa che si consuma la vera e propria capitolazione. La doppietta di Man per il 4-1 è la mazzata che spegne ogni velleità, trasformando la partita in un allenamento al tiro per gli olandesi. L’unica nota di merito, la doppietta personale di McTominay per il 4-2, si rivela un fuoco di paglia, un sussulto individuale in un contesto di disfacimento collettivo. I gol finali di Pepi e Driouech, arrivati in contropiede, sono la chiosa più amara e beffarda: il Napoli non solo non riesce a contenere, ma si espone a figuracce inaudite nel tentativo disperato e disorganizzato di recuperare.
​Le parole di Antonio Conte, seppur misurate, tradiscono una profonda delusione e un’analisi che, onestamente, appare fin troppo indulgente. Parlare di “buon primo tempo” è un tentativo di salvare il salvabile, ma le “disattenzioni fatali” menzionate dal tecnico non sono episodi isolati, sono il sintomo di una mancanza di concentrazione e di una solidità tattica completamente evaporate. La retorica sulla “complessità dell’anno” e sul “pazientare per ritrovare l’alchimia” suona, dopo un 6-2, come una giustificazione debole e posticcia. In Champions League, non c’è tempo per la pazienza, e un allenatore del calibro di Conte è chiamato a trovare soluzioni immediate, non a richiedere alibi.
​La dichiarazione di Giovanni Di Lorenzo sull’essere “troppo fragili” è l’unica, amara verità che emerge dallo spogliatoio. È stata una notte di fragilità totale, in cui la squadra ha mostrato di non avere la stoffa e il carattere necessari per affrontare l’alta competizione. Il “parlare tra di noi” e la promessa di “reagire subito” sono i classici cliché post-sconfitta, ma ciò che i tifosi meritano non sono promesse, ma una prestazione degna del blasone che si porta sulla maglia.
​In conclusione, la trasferta di Eindhoven non è solo una sconfitta, è un campanello d’allarme assordante. Il Napoli visto ieri è una squadra senza nerbo, senza equilibrio e senza anima. La strada per “alzare il livello di tutta la rosa” è evidentemente molto più lunga e in salita di quanto si volesse credere. Se Conte e i giocatori non sapranno dare una risposta immediata e decisa, non solo in termini di risultato ma soprattutto di dignità e compattezza, il rischio è che questa stagione diventi un calvario di delusioni, lontano anni luce dagli standard che i tifosi e la città si aspettano. Urge un cambio di rotta drastico e immediato.

Juve Stabia: A Padova in massa per non farsi distrarre dalla gogna mediatica e per sostenere la squadra

0

Il derby contro l’Avellino è andato in archivio con successo, una vittoria che ha dato morale ed entusiasmo ai ragazzi di Ignazio Abate. Eppure, come un fulmine a ciel sereno, sulla città e sulla squadra si è abbattuta la bufera del “caso Juve Stabia”. Vicende extracalcistiche, che nulla hanno a che vedere con il manto erboso, hanno inevitabilmente catturato l’attenzione della piazza, rischiando di distrarre l’ambiente da quello che conta davvero: il calcio giocato.

Bisogna resettare. Bisogna tornare a parlare di schemi, di corse, di pallone e di biglietti per lo stadio. L’attenzione deve necessariamente spostarsi di nuovo sul campo. La società, da parte sua, si è dichiarata tranquilla, certa di aver operato nella piena legalità, ma è chiaro che l’eco di queste notizie destabilizza. I calciatori, nel frattempo, continuano il loro lavoro, isolandosi per quanto possibile e preparando la prossima, delicatissima, tappa.

L’avversario è il Padova. Una meta già conosciuta, che rievoca ricordi non propriamente dolcissimi ai colori gialloblù, specialmente quelli risalenti ai tempi di Piero Braglia. Ma il passato è passato, e il presente parla di una sfida complessa.

La squadra di Andreoletti, dopo anni di delusioni e scivoloni incredibili, si è presa con merito la cadetteria (Serie B) al termine di un entusiasmante duello con il Vicenza. Così come l’Avellino, Candellone e compagni si troveranno di fronte una neo promossa, ma attenzione: i biancoscudati, proprio come gli irpini, sono una squadra in salute, un gruppo solido che non concederà nulla. Per espugnare l’Euganeo servirà una Juve Stabia decisamente attenta e vogliosa; l’augurio, e la necessità, è quella di rivedere le trame e l’intensità mostrate contro la squadra di Raffaele Biancolino.

Se vogliamo continuare a giocare con il libro di storia, la sfida a Mister Andreoletti non è una novità assoluta. La Juve Stabia ha già incrociato questo allenatore un paio di anni fa, quando sedeva sulla panchina del Benevento: fu un gol di Bellich a dare, metaforicamente, la spallata decisiva alla sua gestione, che terminò poco dopo con l’arrivo di Gaetano Auteri. Un motivo in più che offre altro pepe a questa partita.

Quella che attende le Vespe è una settimana di fuoco: Padova e Modena in trasferta, con nel mezzo la gara casalinga contro il Bari. Non c’è spazio per le paure o le incertezze. “Niente distrazioni e cuori forti”: questo deve diventare il nuovo mantra per il gruppo di Ignazio Abate.

E se la squadra deve fare il suo dovere in campo, i tifosi sono chiamati a fare la loro parte sugli spalti. Il compito è uno solo: riempire il settore ospiti dello stadio Euganeo. La trasferta non è stata oggetto di nessuna limitazione, un’occasione d’oro per dare un segnale forte.

In un momento in cui il nome di Castellammare torna alla ribalta per motivi negativi, bisogna dare una risposta all’Italia intera, a chi crede che questa città sia popolata “solo” da camorristi. Questo non è vero. Il motto di Castellammare è “Post Fata Resurgo”, che tradotto non in maniera letteraria significa “dopo le avversità risorgo”.

Ora è il momento per la città e per il tifoso gialloblù di incarnare questo credo. È il momento di andare in massa a Padova. Questa gara deve essere vissuta come se fosse uno spareggio, come la trasferta contro la Cremonese (semifinale di ritorno dei playoff di serie B), quando 1200 cuori gialloblù si recarono allo stadio Zini per spingere la squadra alla vittoria.

La cura migliore a queste paure, derivanti dalla pesante “ombra” dell’amministrazione giudiziaria, non può che essere una: la vittoria. Non sarà facile, ma tutti uniti si può. Bisogna far capire a tutti che Castellammare può, come sempre ha fatto nella propria storia, mostrare la sua parte buona, civile e visceralmente appassionata dei propri colori.

Riempiamo il settore ospiti dello stadio Euganeo per gridare a tutti: “FORZA, FORZA, FORZA…. JUVE STABIA!”