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Juve Stabia: Una perla di Cacciamani e un gruppo forte e solido piegano il Palermo di Inzaghi

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Il risultato di alcuni mesi fa è lo stesso (1-0), l’avversario è lo stesso (il Palermo) e l’emozione è la stessa: pura gioia stabiese. Ma la vittoria di sabato della Juve Stabia contro la corazzata allenata da Pippo Inzaghi ha un peso specifico diverso, perché è la sintesi perfetta di due elementi che fanno grande una squadra: la magia del singolo e la forza inscalfibile del collettivo.

Certo, la copertina se la prende di diritto il protagonista della serata, Alessio Cacciamani, che con una rete straordinaria ha regalato i tre punti alle Vespe.

La magia: Un gol alla “Kvaratskhelia”

Il momento che ha deciso la partita è arrivato al minuto 37: È un’azione che non è stata una semplice galoppata, ma un vero e proprio gol alla “Kvaratskhelia”, un concentrato di dribbling ubriacanti, cambi di direzione e audacia che hanno lasciato di stucco la difesa rosanero.

Cacciamani ha ricevuto palla sulla fascia sinistra da Correia, nel suo habitat naturale. Invece di crossare o dialogare, il giovane ha deciso di mettersi in proprio, palla al piede, puntando l’area con la sfrontatezza del fuoriclasse.

Con una serie di finte e tocchi rapidissimi nello stretto, ha disorientato il primo e il secondo difensore. L’accelerazione successiva, quella che ha creato il vero solco, è stata devastante. Cacciamani si è accentrato con prepotenza, liberando il tiro da posizione defilata ma perfetta, spedendo il pallone dove il portiere del Palermo non è potuto arrivare. Un tiro che non è stata solo forza, ma precisione chirurgica.

È il secondo gol in campionato per Alessio Cacciamani, e se il primo a Padova era stato importante, questo ha il sapore dei tre punti. I sostenitori gialloblù sanno di avere in casa un gioiello e lo stanno coccolando con l’affetto e la pazienza che solo un tifo passionale sa dare.

La forza: Il trionfo del gruppo compatto

Se il gol di Cacciamani è stata la perla, l’intera prestazione della Juve Stabia è stata l’ostrica che l’ha protetta. Sarebbe profondamente ingiusto, infatti, ridurre questa vittoria alla sola, seppur magnifica, prodezza del singolo.

Per battere una “corazzata” come il Palermo di Inzaghi, costruita con ambizioni da vertice, non basta un colpo di genio; serve un’orchestra che suoni all’unisono. E la Juve Stabia di sabato è stata proprio questo: un gruppo compatto, maturo e consapevole.

La vera vittoria delle Vespe risiede nella gestione perfetta di tutti i momenti della partita. Dopo il vantaggio, la squadra ha saputo gestire i momenti della partita e non ha concesso il fianco alla reazione degli avversari (nel quarto d’ora finale), ma inevitabilmente confusionaria, dei siciliani. Ha saputo soffrire quando c’era da soffrire, con i reparti stretti e una disciplina tattica encomiabile, e ha saputo gestire il possesso quando necessario, senza mai andare in affanno.

Dal portiere all’ultimo uomo entrato dalla panchina, la Juve Stabia ha dimostrato che il talento, per quanto purissimo come quello di Cacciamani, vince le partite solo se supportato da una struttura solida, dal sacrificio e dall’aiuto reciproco.

La Juve Stabia vince, dunque, non solo perché in campo ha un talento capace di creare magia, ma perché quel talento è inserito in un meccanismo che funziona, un gruppo che sa come si vince, come si lotta e come si portano a casa tre punti d’oro che pesano come un macigno sul cammino del campionato.

Formula Uno, GP Brasile 2025: le pagelle di Carlo Ametrano

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Lando Norris vince il GP del Brasile. Il pilota McLaren si avvicina sempre di più al Mondiale piloti: dietro di lui uno straordinario Kimi Antonelli e la Red Bull di Max Verstappen. Disastro Ferrari, entrambe ritirate. Oggi abbiamo ascoltato per la nostra rubrica “Un voto per la Formula Uno” lo scrittore stabiese Carlo Ametrano, autore del libro “Ayrton… per sempre nel cuore” e grande appassionato di Formula Uno. Con lo scrittore è stato fatto il punto sul Gran Premio svolto ieri a Interlagos.

Pubblichiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Ciao Carlo, prima di iniziare con il pagellone ti chiediamo una considerazione sulla gara.

“Che cosa vi avevo detto? McLaren avrebbe spinto per Norrris, e così è stato. Lui ha fatto tutto bene in questo weekend, c’è poco da dire. E ora si sta avvicinando sempre di più a questo Mondiale. Non ne parliamo invece della Ferrari, lo dico subito: voto zero”.

Primo posto per Lando Norris, il Mondiale si avvicina. Voto?

“Che cosa gli vogliamo dire? Il titolo è ormai vicino e il team spinge per lui. Voto 10 e lode”.

Seconda piazza per uno straordinario Kimi Antonelli. Voto?

“Incredibile, ha fatto un weekend straordinario. A inizio settimana ha fatto visita alla tomba di Senna… forse questo secondo posto non è poi così casuale come possiamo pensare. Voto 9”.

Terzo posto per Verstappen, che rimonta! Che ne pensi?

“Il Mondiale ormai è lontano, ma lui comunque ha fatto una grande rimonta considerando che partiva dalla pit lane. Voto 7”.

Quarta piazza per George Russell. Voto?

“Mercedes in ripresa, voto 6.5”.

Quinto invece Piastri, che ora inizia a perdere sempre più posti. Che ne pensi?

“Il Mondiale si sta allontanando e lui lo ha capito. Voto 6”.

Sesta piazza per Bearman. Come valuti la sua gara?

“Lo dico da sempre: lui deve essere un pilota Ferrari, a chi aspettano? Voto 7”.

Che mi dici della prova e della settima posizione di Lawson?

“Fa sempre il suo. Voto 6.5”.

Segue il compagno Hadjar, voto?

“Ne sentiremo parlare. Voto 7”.

Che voto dai al nono posto di Hulkenberg?

“Va sempre a punti. Voto 6”.

Cosa mi dici invece della decima piazza Gasly.

“Un punto non guasta mai. Voto 6”.

Carlo noi ti facciamo i complimenti e ti ringraziamo dando appuntamento con il pagellone con il GP di Las Vegas, in programma tra due settimane. Per salutarci ci vuoi aggiornare sui tuoi appuntamenti?

“Sono stati mesi incredibili! Come ultima esperienza sono stato al Minardi Day, davvero un’esperienza pazzesca che ho avuto il modo di vivere con il team del Senna Day, che ringrazio come sempre per avermi accompagnato in maniera impeccabile per tutta questa lunga stagione. Prima ancora sono stato a Roma al grandissimo evento all’Orgoglio Motoristico Romano, organizzato come sempre benissimo dal presidente Stefano Pandolfi. Sono stato anche a Imola, dove ho visto il GP! Una bellissima esperienza e soprattutto un’altra bella pagina chiusa. Siamo reduci inoltre anche dal fantastico Senna Day! Davvero grandioso, è stato un evento eccezionale alle Cantine Zuffa. Un grazie ai tanti che sono venuti, tra cui una tv brasiliana, e che hanno passato con noi questa splendida serata. Per me è un sogno essere l’organizzatore di questo evento. Ci tenevo a ringraziare Odeon tv con Filippo Gherardi, Martina Renna, Serena Salmi e Federica Afflitto per avermi confermato per questa nuova stagione di F1. Chiuderemo poi con gli incontri del cinema, in programma a inizio dicembre a Sorrento”.

Savoia calcio, vittoria per 2-0 contro il Milazzo, è vetta della classifica. Fotogallery

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Il Savoia vince 2 a 0 al Giraud e aggancia la vetta della classifica grazie al pari dell’Igea Virtus.

Una vittoria firmata dallo spagnolo Dani Munoz, che porta in vantaggio i bianchi alla mezz’ora del primo tempo con un pallonetto che scavalca Mileto.

Munoz scavalca il portiere siciliano, è 1 a 0.

Nella ripresa gli oplontini segnano anche il 2-0 con il torrese Michele Guida, ancora in gol dopo quello all’esordio contro la Gelbison.

Al 18’ del secondo tempo è sempre Munoz che splendidamente di tacco serve il neo entrato Guida che insacca il 2-0.

Guida insacca, è 2 a 0.

Il Milazzo resta anche in dieci uomini per l’espulsione di Marco Greco, mentre nel finale De Lorenzo para un rigore a Curiale e blinda il risultato.

Finisce 2-0 per il Savoia.

Grande prestazione del Savoia che agguanta la vetta della classifica.

Tabellino

MARCATORI: 29′ pt H. Muñoz (S), 18′ st M. Guida (S)

SAVOIA 1908: F. De Lorenzo, J. Caballero Vargas, H. Muñoz, F. Umbaca, S. Ledesma, Z. Rioda, F. Forte, P. Schiavi, A. Cadili, M. Sellaf, C. Favetta
A disposizione: L. Sciammarella, G. Bitonto, C. Borrelli, M. Guida, F. Meola, M. Reis Daquinto, P. Pisacane, V. Frassón Calvino, A. Carlini
All: Catalano Raimondo

MILAZZO: G. Mileto, G. La Spada, M. Greco, D. Corso, G. Greco, J. Dall’Oglio, F. Vaiana, G. Pipitone, D. Dama, D. Curiale, F. Giunta
A disposizione: V. Quartarone, R. Cassaro, G. Franchina, S. Currò, M. Scolaro, G. Salvo, A. Bosetti, T. Di Francesco
All: Catalano Gaetano

AMMONITI: J. Dall’Oglio (M), D. Dama (M)
ESPULSI: M. Greco (M)

STADIO: Comunale Alfredo Giraud, Torre Annunziata

Le formazioni

SAVOIA: De Lorenzo ‘07, Forte, Checa, Cadili, Schiavi (K), Ledesma, Sellaf ‘05, Rioda ‘06, Muñoz, Umbaca, Favetta (VK). A disposizione: Sciammarella, Bitonto, Borrelli, Guida, Meola, Reis, Pisacane, Frasson, Carlini

MILAZZO: Mileto, La Spada, Greco M., Corso, Greco G., Dall’Oglio, Vaiana, Pipitone, Dama, Curiale, Giunta. A disposizione: Quartarone, Cassaro, Franchina, Currò, Scolaro, Salvo, Bosetti, Giovannetti, Di Francesco

GUARDA LA NOSTRA FOTOGALLERY (foto di Antonio Toscano)

 

Juve Stabia – Palermo (1-0): Il Podio e il Contropodio Gialloblù

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La Juve Stabia tramortisce il Palermo di Inzaghi grazie ad una prestazione di quantità e qualità. Meritato il successo delle Vespe, che si godono un super Cacciamani, match winner della serata.

PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessio Cacciamani, al secondo gol in campionato. Bellissima la perla dell’esterno scuola Torino, che sigla una rete molto simile a quella di Padova. Scatto bruciante sull’avversario, finta e contro finta in area e sinistro imprendibile: una serpentina che illumina il Menti e permette alla Juve Stabia di dimenticare il passo falso di Modena. Meriti a Cacciamani ma anche e soprattutto ad Abate, accorto nel concedergli spazio gradualmente così da farne esplodere, con i giusti tempi, le qualità.

Medaglia d’argento: ad Omar Correia e Giuseppe Leone, duo di centrocampo che si integra alla perfezione. I muscoli del francese consentono al 55 di liberare senza assilli tattici le sue qualità in fase di costruzione. Come gli strappi ed il dinamismo di Correia sono decisivi nello stendere il tappeto rosso alla sortita di Cacciamani, allo stesso modo la visione di gioco di un sontuoso Leone è illuminante per i meccanismi di gioco della Juve Stabia. Senza dimenticare l’ottimo Mosti, il rientro dell’indiavolato Pierobon è un’ottima notizia per i gialloblu.

Medaglia d’oro: ad Andrea Giorgini, che torna ad offrire una performance di spessore. Difficoltà delle ultime giornate superate alla grande per l’ex difensore del Sudtirol che insieme ai compagni di reparto concede le briciole a Brunori e Pohjanpalo. Senza sbavature, da difensore d’altro tempi che bada alla sostanza, la prova del 33 gialloblu, cui solo la traversa finale nega il primo gol con la sua nuova maglia. Appuntamento, si spera, solo rimandato.

CONTROPODIO

Alla cornice di pubblico che ha accompagnato la Juve Stabia, non all’altezza (per numero di presenza) di una squadra stabilmente in zona playoff di Serie B (non dimentichiamolo, da una anno e mezzo). Troppo pochi i 3893 spettatori, abbonati inclusi, che hanno sostenuto Abate ed i suoi ragazzi; qualunque sia la motivazione, sociale, economica, di altra fede calcistica, non è sufficiente a spiegare un calo così vertiginoso nei numeri del tifo cittadino. A volte si dà per scontata questa categoria, gridando allo scandalo quando, per una temporanea combinazioni di risultati, la Juve Stabia esce dai primi 9/10 posti: se si guardasse di più, invece, a sostenere squadra e società, certamente le Vespe potrebbero volare ancora più in alto. Meno male che la curva e lo zoccolo duro dei tifosi (in totale circa 2500) è sempre presente e fornisce il proprio contributo, altrimenti ieri sarebbe stata ancora più dura battere la “corazzata” (per organico) Palermo. Il resto della città deve svegliarsi, avere una squadra in serie B non è scontato.

Conte post Bologna-Napoli: “Forse non sto facendo un buon lavoro”

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Quinta sconfitta stagionale per il Napoli, la terza in Serie A. Le cose non vanno per il verso giusto e Antonio Conte ne è consapevole, il Bologna era più stanco degli Azzurri, eppure in campo c’erano soltanto loro.

Le parole di Conte post Bologna-Napoli

Sulla partita: “Serviva più energia in tutto, quello che dispiace è che loro hanno avuto più positività e voglia di noi. E’ la quinta sconfitta che subiamo quest’anno, significa che ci sono da fare delle riflessioni che abbiamo già fatto. Abbiamo fatto il compitino fin quando la partita era in equilibrio, loro hanno giocato giovedì ed erano avvelenati.”

Su Hojlund: “Hojlund forse è stato il migliore in campo del Napoli, ha tenuto botta e attaccato la profondità. Andava supportato di più.”

Il gruppo: “Sono passati 3/4 mesi e non c’è ancora quella sintonia, quella voglia di combattere tutti insieme. Sono il primo responsabile. Trapianti di cuore non se ne possono fare. Ognuno di noi deve ritrovare lo spirito e la cattiveria.”

Sull’ultimo periodo: “Andamento lento per lo scudetto? Io sono preoccupato. C’è qualcosa che non sta andando nel verso giusto. Forse non sto facendo un buon lavoro.”

 

Juve Stabia – Palermo (1-0), il plauso degli Amministratori Giudiziari alla città e alle Forze dell’Ordine

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All’indomani di una giornata di sport intensa come quella vissuta per la partita Juve Stabia – Palermo, arriva un forte e sentito messaggio da parte degli amministratori giudiziari della S.S. Juve Stabia. Con una nota ufficiale, hanno voluto esprimere la propria gratitudine non solo per il risultato sportivo, ma per la cornice di civiltà e passione che ha caratterizzato l’intero evento.

Il ringraziamento è stato rivolto in primis a tutta la città di Castellammare di Stabia e, in modo particolare, ai tifosi gialloblù.

Gli amministratori hanno elogiato “il grande senso civico, il calore e la passione dimostrati prima, durante e dopo la partita”. Un attestato di stima per un pubblico che ha saputo coniugare l’amore per i propri colori con un comportamento esemplare. “La vostra presenza e il supporto incondizionato – sottolinea la nota – sono stati fondamentali per la squadra”.

Un plauso che evidenzia come l’apporto del “dodicesimo uomo” sia stato percepito non solo sul campo, ma anche dalla dirigenza, che riconosce nei tifosi una componente essenziale della vita del club.

Parallelamente, la gestione commissariale ha voluto rivolgere un pensiero speciale a chi ha lavorato per garantire che la giornata si svolgesse senza intoppi e in totale sicurezza.

“Allo stesso tempo, un ringraziamento speciale va alle Forze dell’Ordine per il loro prezioso supporto e sacrificio”, prosegue il comunicato. Il lavoro svolto dalle autorità è stato definito cruciale: “La vostra professionalità ha garantito la sicurezza e il regolare svolgimento dell’evento, permettendo a tutti di viverlo serenamente”.

Un riconoscimento importante per l’impegno, spesso lontano dai riflettori, necessario per la gestione di eventi sportivi di tale portata.

La nota si chiude con un messaggio di unità e apprezzamento collettivo: “Grazie a tutti per il vostro impegno e la vostra dedizione”. L’augurio finale, “Ad Maiora”, sigilla il comunicato, proiettando il club e la città verso traguardi futuri da raggiungere insieme.

Bologna-Napoli 2-0! Quanto è spento questo Napoli…

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Il Napoli prima della sosta va al Dall’Ara di Bologna per sfidare gli emiliani di Italiano. Conte si presenta con le solite assenze ma con una squadra che tutto sommato è quella che ha vinto lo scudetto lo scorso anno, con l’aggiunta di Milinkovic-Savic, Gutierrez ed Elmas preferito a due esterni puri come Neres e Lang.

Primo tempo

Nel primo tempo non accade nulla se non l’infortunio di Skorupski, il Napoli subisce il Bologna che però non affonda mai.

Sul finale di primo tempo, si fa male Rowe del Bologna. Gli emiliani giocano praticamente gli ultimi 10 minuti del primo tempo con un uomo in meno, Rowe infatti è rimasto in campo per non sprecare uno slot, ma gli uomini di Conte non riescono a creare nulla.

Secondo tempo

Nel secondo tempo il Bologna affonda e come, due gol entrambi frutto di distrazioni difensive nelle marcature.

Al cinquantesimo, Cambiaghi arriva sul fondo e salta Di Lorenzo e offre dietro, dove Dallinga anticipa Rrahmani, che l’aveva perso nelle marcature, e buca Milinkovic-Savic sul primo palo, 1-0.

Al sessantaseiesimo stesso copione ma sulla fascia opposta, Holm salta Elmas e crossa al centro, Buongiorno si perde Lucumì, che salta da solo e insacca ancora sul palo del portiere, 2-0.

Per il Napoli solamente 1 tiro in porta nel primo tempo, un tiro centrale di Elmas che Pessina ha bloccato facilmente a terra.

Così non va, il Napoli non convince da un bel pò e ora neanche vince più. C’è un enorme problema di sterilità offensiva, l’assetto scudetto non funziona più, Elmas scelto al posto di due esterni puri è una scelta che non ha pagato, anzi, Gutierrez più volte era isolato senza sbocchi lungo-linea.

Conte dovrà cambiare qualcosa, da dopo la sosta il Napoli dovrà rimettersi seriamente in carreggiata per poter difendere lo scudetto che porta sul petto.

Juve Stabia – Palermo (1-0): Le foto dei protagonisti in campo e del pubblico presente

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Guarda le foto di Juve Stabia – Avellino realizzate dal nostro fotografo Giovanni Donnarumma che ci raccontano così la vittoria delle Vespe con i Rosanero allenati da Filippo Inzaghi allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.

TABELLINO

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Correia, Leone (79′ Pierobon), Mosti, Cacciamani (93′ Baldi); Gabrielloni (70′ Burnete), Candellone
A disposizione: Boer, Reale, Signorini, Baldi, Stabile, Mannini, Maistro, Zuccon, Piscopo, De Pieri
Allenatore: Ignazio Abate
Palermo (3-5-2): Joronen; Bereszynski (70′ Corona), Bani (45′ Peda), Ceccaroni; Pierozzi (76′ Diakitè), Segre, Ranocchia, Palumbo (62′ Vasic), Augello; Brunori (62′ Le Douaron), Pohjanpalo.
A disposizione: Gomis, Bardi, Giovane, Veroli.
Allenatore: Filippo Inzaghi

 

Direttore di gara: Sig. Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido

1° Assistente: Sig. Mattia REGATTIERI della sezione di Finale Emilia

2° Assistente: Sig. Simone PISTARELLI della sezione di Fermo

IV uomo: Sig.ra Maria MAROTTA della sezione di Sapri

VAR: Sig. Antonio GIUA della sezione di Olbia

AVAR: Sig. Francesco MERAVIGLIA della sezione di Pistoia

Marcatori: 38′ Cacciamani (JS)

Angoli: 6 – 4

Ammoniti: 17′ Palumbo (P) 31′ Brunori (P) 72′ Augello (P) 73′ Pierozzi (P) 84′ Ranocchia (P) 87′ Candellone (JS)

Espulsi: 35′ Lovisa (JS) 91′ Ranocchia (P)

Recupero: 1 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

Spettatori totali: 3893 compreso 41 settore ospite (1891 abbonati e 2002 paganti)

LE FOTO DEI PROTAGONISTI IN CAMPO

LE FOTO DEL PUBBLICO PRESENTE AL MENTI

Juve Stabia, il Menti è il fortino gialloblù: Cacciamani show, le Vespe piegano un’altra volta il Palermo

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Il “Menti” si trasforma ancora una volta nel fortino inespugnabile della Juve Stabia, che batte il blasonato Palermo per 1-0. A decidere l’incontro è stata una prodezza di Alessio Cacciamani, autore di un gol di rara bellezza e potenza che ha mandato in delirio il pubblico stabiese.

La vittoria non è solo un risultato sportivo, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: le Vespe ribadiscono la loro superiorità sui rosanero, replicando l’impresa compiuta solo qualche mese fa durante i playoff, conclusi con il medesimo punteggio.

La follia di Cacciamani, la grinta di Abate

La partita è stata tesa, equilibrata e tatticamente bloccata per larghi tratti, con le due squadre che si sono studiate a lungo a centrocampo. Ma quando la Juve Stabia ha alzato il ritmo, è riuscita a mettere spesso in difficoltà i rosanero.

L’episodio che ha infiammato la serata porta il nome di Alessio Cacciamani. Il centrocampista riceve palla da Correia a centrocampo e, in un gesto di pura follia calcistica, decide di puntare la porta. La sua progressione è fulminea, un’accelerazione prepotente che ricorda da vicino quella di Andrea Adorante di qualche mese fa, e che si conclude con un tiro imparabile.

Il gol di Cacciamani è stato il premio per l’atteggiamento della squadra di mister Abate, capace di lottare su ogni pallone e di sacrificarsi per 90 minuti. Una prestazione importante, tutta grinta e cuore, messa in campo nonostante le assenze e molti calciatori non al top della forma.

Palermo: Tanto fumo, stessa beffa

Il Palermo, nonostante i tentativi finali e un assedio durato quasi dieci minuti, non è riuscito a scardinare il muro stabiese. I cambi di Filippo Inzaghi non hanno sortito l’effetto sperato, e la beffa è ancora più cocente se si pensa che il risultato è lo stesso che li estromise dai playoff pochi mesi fa. Il Menti si conferma il loro tabù.

I siciliani hanno prodotto il classico “tanto fumo e poco arrosto”, incapaci di concretizzare la mole di gioco prodotta nel finale.

Con questi tre punti pesantissimi, la Juve Stabia consolida la sua posizione in classifica, guadagnando terreno prezioso sulle dirette inseguitrici. Le Vespe mandano un segnale chiaro a tutto il torneo: sono una squadra solida, con un cuore grande e capace di capitalizzare al massimo le poche occasioni concesse.

IL MORSO DELLA VESPA. Uno Stabia orgoglioso batte il Palermo e rinasce al Menti

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Una vittoria di cuore, carattere e talento per voltare pagina, per dimostrare che, anche di fronte allo “tsunami” – come lo ha definito il tecnico Abate – della recente inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche che ha portato all’amministrazione giudiziaria del club, la Juve Stabia è più viva e fiera che mai. Il Menti, con i suoi quattromila tifosi, esplode di gioia al triplice fischio, celebrando un prestigioso 1-0 contro il Palermo, una delle formazioni più quotate del campionato cadetto.

​Un Duello tra Amici e Ritmi Vertiginosi

​La sfida in panchina tra due grandi amici dai tempi del Milan, Abate e Inzaghi, si è rivelata subito avvincente. I ritmi in campo sono elevati fin dal primo minuto, con continui capovolgimenti di fronte e duelli intensi in mezzo al campo.
​Nei primi dieci minuti, è un susseguirsi di occasioni: Mosti impegna subito Joronen, Augello sfiora il palo con un bel diagonale al volo, mentre Ranocchia spreca da buona posizione per i siciliani. L’intensità non cala, e poco prima della mezz’ora Mosti tenta nuovamente la magia, con un tiro a effetto che si spegne di poco sopra la traversa.

​Il Lampo di Correia – Cacciamani

​Il momento clou del primo tempo arriva al 38′. Correia verticalizza con precisione chirurgica per Cacciamani, e l’ala diciottenne, in prestito dal Toro, mette in mostra tutto il suo talento puro. Il giovane attaccante prima brucia Pierozzi in velocità, poi disorienta Bani con una serie di finte secche e conclude l’azione con un mancino potente a mezz’altezza che si insacca sul primo palo, lasciando di sasso il portiere rosanero. È il secondo gol in campionato per il giovane talento, un’esplosione di gioia per il Menti.

​Il Carattere non Vacilla

​Nella ripresa, il Palermo, pur alzando il baricentro e provando a reagire, non riesce a creare veri pericoli, se non per un tiro alto di Ruggero in avvio. La Juve Stabia, pur in vantaggio, non si chiude, ma resta compatta e pronta a pungere in ripartenza.
​Il tecnico Inzaghi tenta il tutto per tutto, schierando un tridente pesante con Pohjanpalo, Le Douaron e Corona, ma la difesa stabiese non vacilla. Anzi, sono i padroni di casa ad andare vicinissimi al raddoppio al 38′: su calcio d’angolo di Mosti, Giorgini stacca imperiosamente dal cuore dell’area, ma la sua conclusione impatta con violenza sulla traversa, facendo tremare la porta di Joronen.
​Nel recupero, la tensione si taglia a fette: Ranocchia rimedia il secondo giallo e l’espulsione per proteste. Ma all’ultimo respiro, il portiere gialloblé Confente blinda la vittoria con un’uscita provvidenziale su Le Douaron, negando il pareggio ai rosanero.
​Il fischio finale sigilla la vittoria della Juve Stabia, un 1-0 che va oltre i tre punti. È un segnale forte lanciato al campionato e, soprattutto, a se stessa: contro ogni avversità, la squadra di Abate ha dimostrato di avere la qualità e l’orgoglio per meritare il palcoscenico della Serie B.

Juve Stabia, colpo grosso col Palermo (1-0): Cacciamani eroe di giornata. Le pagelle delle Vespe

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La Juve Stabia conquista una vittoria fondamentale e di prestigio allo stadio Menti, superando il Palermo per 1-0. In una partita tesa e combattuta, a decidere è stato il giovane Cacciamani, che regala tre punti d’oro alle Vespe grazie a un assist di Correia. La squadra di mister Abate ha offerto una prestazione solida e di grande carattere contro un avversario di altissimo livello.

Ecco di seguito le pagelle dei protagonisti gialloblù.

Confente 6,5: Sempre attento e lucido nei suoi interventi. Dà sicurezza al reparto e non sbaglia nulla. Quasi inoperoso per tutta la gara fa una parata importantissima nel secondo tempo.

Ruggero 6,5: Un gigante in difesa, si fa vedere anche in appoggio. Prestazione maiuscola.

Giorgini 7: Partita di sostanza contro avversari di spessore. Tiene botta con esperienza e tempismo. Colpisce un legno sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Mosti, peccato aver mancato la rete.

Bellich 7: La stessa partita di sostanza del compagno di reparto, con qualche sortita offensiva in più. E’ sempre di più il leader della difesa

Carissoni 6,5: Poco in fase di spinta, ma ha un compito difficilissimo: limitare Augello, un cliente difficile. Missione compiuta.

Mosti 6,5: Un primo tempo ottimo con qualche tiro da fuori area. Nella ripresa ha rallentato un po’, gestendosi con intelligenza. Un mezzo voto in più perchè non al meglio della condizione dopo il problemino di Modena.

Leone 7: Partita diligente con le sue geometrie contro un centrocampo fortissimo come quello del Palermo. (Dal 79′ Pierobon 6: Nei pochi minuti giocati si capisce perché è importante per la squadra. Porta freschezza e ordine a centrocampo).

Correia 7: Questa volta poco appariscente ma con i suoi strappi mette in difficoltà gli avversari e insieme a Mosti formano una cerniera importante a centrocampo. Splendido il suo passaggio filtrante per il gol di Cacciamani.

Cacciamani 8: Una prestazione maiuscola dell’esterno di proprietà del Torino. Seconda rete in campionato dopo quella realizzata per il momentaneo pareggio a Padova. Si regala una notte magica che resterà nella sua mente per tanti anni. Sul gol è un misto di potenza, velocità e precisione. (Dal 93′ Baldi S.V.)

Gabrielloni 6,5: Fisicamente non è al top, ma si è messo al servizio della squadra tenendo palla e mettendo in difficoltà difensori di spessore. E’ stato maltrattato dai difensori avversari ma lui ha continuato a giocare senza abbattersi. (Dal 70′ Burnete 5,5: Conquista qualche punizione importante. Aspettiamo i gol, l’impatto poteva essere più  positivo, sembra essere bloccato mentalmente).

Candellone 7: Per questo giocatore non ci sono più aggettivi. Ennesima grande partita di sacrificio totale per la squadra; corre per tutti e non si risparmia mai.

Abate 8: La partita è stata preparata bene, la squadra ha tenuto testa a una corazzata. Prima della partita chiede ai suoi ragazzi di essere alcune volte meno appariscenti e più concreti lavorando su questo aspetto. Oggi è stato accontentato con una bella vittoria associata ad un clean sheet

Juve Stabia – Palermo, Inzaghi: Bisogna giocare con la bava alla bocca, chiedo scusa. Arbitraggio discutibile

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Si chiude con una sconfitta di misura la trasferta del Palermo al “Romeo Menti”. La Juve Stabia si impone per 1-0 grazie a una rete di Cacciamani, lasciando i rosanero a mani vuote e il loro tecnico, Filippo Inzaghi, visibilmente deluso.

Ai nostri microfoni, l’allenatore non cerca alibi e analizza con durezza la prestazione dei suoi, partendo da un messaggio diretto ai tifosi.

“La sconfitta fa male”, esordisce Inzaghi. “Chiediamo scusa e ci rimbocchiamo le mani. Evidentemente non sono riuscito a far capire alla squadra che queste partite vanno giocate con la bava alla bocca”.

“Troppi errori tecnici, non facciamo quanto possiamo”

L’analisi del tecnico si sposta sulla prestazione in campo, caratterizzata da imprecisioni e da un atteggiamento che Inzaghi non ritiene adeguato al blasone del club.

“Quando perdi si potrebbe dire di tutto”, continua il mister. “Giocare per il Palermo deve essere un vanto, ma i giocatori che sono qui non stanno facendo quanto possono. Non mi piace dare colpe, ma è chiaro che quello che sto facendo non è probabilmente sufficiente”.

Inzaghi non nasconde l’amarezza per una gara preparata diversamente e guarda alla pausa imminente come a un momento necessario per ritrovarsi. “Oggi avevamo preparato una partita diversa. La sosta servirà a mettere benzina nelle gambe, ma è evidente che dobbiamo tutti impegnarci di più”.

Nervosismo e critiche all’arbitraggio

Sebbene il tecnico non voglia usare la direzione di gara come giustificazione, un passaggio sul nervosismo in campo e sulla gestione arbitrale è d’obbligo.

“Oggi non abbiamo scuse, avremmo perso comunque probabilmente”, premette Inzaghi. “Ma non mi è piaciuto l’arbitraggio. Non è una scusa, ma ha contribuito al nervosismo. Ho dovuto togliere calciatori importanti come Palumbo perché i tifosi facevano pressione sul direttore di gara ad ogni suo contatto con un altro calciatore, chiedendo la seconda ammonizione”.

I complimenti ad Abate e il monito sulla classifica

Non mancano, da sportivo, i complimenti all’avversario, guidato dall’ex compagno di squadra Ignazio Abate. “Gli faccio i complimenti perché la Juve Stabia ha confermato quello che era l’anno scorso. Questo è un campo difficile, e sarà difficile per tutti fare punti qui”.

Infine, una riflessione sullo status del Palermo e sulle aspettative del campionato. Inzaghi lancia un vero e proprio campanello d’allarme.

“La serie B è questa. Il Palermo viene sempre accreditata come corazzata, ma è chiaro che non lo siamo ancora. Dobbiamo svegliarci, perché abbiamo una società e un pubblico che merita molto di più”.

Juve Stabia, Cacciamani firma la vittoria con il Palermo: “Emozione bellissima, ma il merito è del gruppo”

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Una vittoria di carattere, di misura, e pesantissima: La Juve Stabia supera il Palermo per 1-0 tra le mura amiche, al termine di una gara intensa decisa da un singolo episodio, una giocata vincente che porta una firma precisa, quella di Alessio Cacciamani.

È lui il “man of the match”, l’uomo che ha sbloccato l’equilibrio e regalato i tre punti alle Vespe. Al termine della partita, abbiamo raccolto le sue parole a caldo, visibilmente emozionato ma con la lucidità di chi sa che il calcio è uno sport di squadra.

“È stata un’emozione bellissima segnare davanti alla nostra gente”, ha esordito Cacciamani, “ma la prestazione è stata di squadra, il risultato è dovuto al gruppo. Anche i cambi ci hanno dato una grossa mano”.

L’umiltà è la prima dote dell’eroe di giornata. Sulla bellezza del gol (accostato ad un gol di Gareth Bale) che ha deciso il match, preferisce glissare: “Ho tirato, ma non mi sento di fare nessun paragone importante”.

La trasformazione e il ruolo in campo

Rispetto alla prime partite, Cacciamani sembra un giocatore trasformato, più incisivo e consapevole. Un cambiamento che, ammette, è figlio del lavoro con la guida tecnica: “Sicuramente sono migliorato perché il mister ha delle richieste precise. Io mi metto a completa disposizione di quello che lui richiede”.

Ma qual è il suo vero ruolo? Più centrocampista o attaccante? La risposta è all’insegna della duttilità: “Mi piace attaccare, ma mi adeguo a quello che chiede il mister”.

Dedica del gol e il fattore “Menti”

Come da rito, arriva il momento della dedica, che va agli affetti più cari, lontani ma sempre presenti: “Dedico il gol alla mia famiglia, ai miei amici che mi sono sempre vicini nonostante la lontananza. Oggi hanno guardato in TV la partita e ci siamo sentiti subito dopo”.

Infine, una chiosa fondamentale sull’importanza del pubblico di casa, che anche oggi ha spinto la squadra oltre l’ostacolo. “Il fattore campo è importantissimo. In campo ci sentiamo come se avessimo il 12esimo uomo”.

Nessun volo pindarico, però. L’obiettivo di Cacciamani resta il lavoro quotidiano: “Provo a non pormi obiettivi, ma solo a lavorare sodo ogni giorno per migliorare”.

A scuola la materia più ostica? “Sicuramente la fisica (ride)”

Juve Stabia – Palermo (1-0), Abate esalta orgoglio e gruppo: Vittoria frutto della crescita e della mentalità

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Al termine di Juve Stabia – Palermo terminata con la vittoria per 1 a 0 dei padroni di casa grazie al gol di Cacciamani abbiamo ascoltato le parole di Mister Ignazio Abate che commenta così la gara:

“Una vittoria fondamentale, cercata e ottenuta con il “veleno” giusto. Dopo una sconfitta pesante, la squadra ha risposto presente, offrendo una prestazione d’orgoglio che vale molto più dei tre punti.” È questa l’analisi lucida del mister, che vede nel successo odierno non un punto d’arrivo, ma un tassello cruciale nel percorso di crescita del suo team. “Oggi era importante per la crescita, al di là della classifica”, ha sottolineato, ponendo l’accento sulla mentalità necessaria per competere con squadre come il Palermo, che “lotterà per i primi posti”.

Cosa è piaciuto: Solidità e intelligenza tattica

Il tecnico ha espresso piena soddisfazione per due aspetti chiave della partita: la tenuta difensiva e la capacità di adattamento. “Non abbiamo mai sofferto dietro, sono stati bravissimi”. Un clean sheet ottenuto contro un avversario di valore, frutto di un lavoro collettivo e di concentrazione massima. La squadra ha dimostrato maturità. “Siamo partiti bene… ma poi è iniziato a piovere”. Di fronte al cambiamento delle condizioni e alla pressione avversaria, la squadra “è stata intelligente ad abbassarsi e stringersi”. È la mentalità che l’allenatore cerca: quella che serve a “portare i punti a casa, anche più sporchi”, gestendo il peso del risultato per 95 minuti.

La lettura tattica è stata confermata anche dalle sostituzioni, come l’inserimento di Pierobon al posto di Leone (che “stava bene”) nel momento in cui gli avversari “hanno messo i pesi massimi”, una mossa dettata dalla necessità di “recuperare palla” in una fase in cui c’era “poco da costruire”.

Cosa va migliorato? Lo step “Fuori Casa”

Se c’è un “non piaciuto”, non riguarda la partita odierna, ma il gradino successivo che la squadra deve ancora salire. Il mister è consapevole che il fattore campo aiuta: “quando giochiamo in casa c’è sempre una squadra più a suo agio”, ma avverte: “per uno step di crescita, dobbiamo imparare a giocarcela anche fuori casa”. La vittoria di oggi deve servire da fondamenta per costruire la stessa identità e ferocia anche in trasferta.

La forza del gruppo e l’umiltà

Alla domanda su quale sia l’elemento di forza della squadra, il tecnico non ha dubbi: “IL GRUPPO. L’anima del gruppo”.

Questa coesione è stata evidente oggi, e il mister ha voluto ringraziare pubblicamente “Pierobon, Mosti e Gabrielloni che hanno dato il loro supporto pur senza allenarsi per problemi fisici”.

È la stessa filosofia che applica ai singoli. Pur non amando parlarne, ha speso parole importanti per Cacciamani: “Sta crescendo, lavora con umiltà e quando fai questo i risultati arrivano”.

Morale e classifica: Piedi per terra

I 17 punti in classifica “non sono pochi”, ma il messaggio alla squadra è chiaro: “Vanno accantonati e senza troppi proclami, voglio l’umiltà dai miei ragazzi”. Il morale è alto, la squadra è composta da “soldatini (professionisti), eccezionali dal punto di vista umano a cui posso chiedere tutto senza ricevere un lamento”, ma ora l’obiettivo è “prendere la mentalità di voler superare i limiti”.

Si stacca la spina per la pausa, con la speranza di recuperare qualche infortunato, ma la testa è già al prossimo impegno: “Ci aspetterà alla ripresa uno scontro-salvezza diretto”.

Juve Stabia – Palermo: 1-0 (38′ Cacciamani)

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Gentili lettori buon pomeriggio e benvenuti alla diretta testuale di Juve Stabia – Palermo, gara valida per la 12a giornata del campionato 2025-2026.

Il teatro della sfida è lo storico Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, pronto a trasformarsi nel consueto “catino” per spingere le Vespe. Il fischio d’inizio è fissato per le ore 17:15.

Si affrontano due squadre con stati d’animo e obiettivi diversi, ma con la stessa fame di punti. La Juve Stabia è chiamata a una prova d’orgoglio davanti ai propri tifosi, cercando punti vitali per la propria classifica e per ritrovare certezze. Il Palermo sbarca in Campania forte del suo blasone e delle sue ambizioni di vertice, determinato a imporre il proprio gioco per rimanere agganciato al treno delle prime della classe.

Si prospettano 90 minuti intensi, ricchi di spunti tattici e agonistici. Noi siamo pronti a raccontarveli azione per azione.

TABELLINO

Juve Stabia (3-5-2): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Correia, Leone (79′ Pierobon), Mosti, Cacciamani (93′ Baldi); Gabrielloni (70′ Burnete), Candellone
A disposizione: Boer, Reale, Signorini, Baldi, Stabile, Mannini, Maistro, Zuccon, Piscopo, De Pieri
Allenatore: Ignazio Abate
Palermo (3-5-2): Joronen; Bereszynski (70′ Corona), Bani (45′ Peda), Ceccaroni; Pierozzi (76′ Diakitè), Segre, Ranocchia, Palumbo (62′ Vasic), Augello; Brunori (62′ Le Douaron), Pohjanpalo.
A disposizione: Gomis, Bardi, Giovane, Veroli.
Allenatore: Filippo Inzaghi

 

Direttore di gara: Sig. Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido

1° Assistente: Sig. Mattia REGATTIERI della sezione di Finale Emilia

2° Assistente: Sig. Simone PISTARELLI della sezione di Fermo

IV uomo: Sig.ra Maria MAROTTA della sezione di Sapri

VAR: Sig. Antonio GIUA della sezione di Olbia

AVAR: Sig. Francesco MERAVIGLIA della sezione di Pistoia

Marcatori: 38′ Cacciamani (JS)

Angoli: 6 – 4

Ammoniti: 17′ Palumbo (P) 31′ Brunori (P) 72′ Augello (P) 73′ Pierozzi (P) 84′ Ranocchia (P) 87′ Candellone (JS)

Espulsi: 35′ Lovisa (JS) 91′ Ranocchia (P)

Recupero: 1 min pt – 4 min st

Note: Terreno in erba artificiale.

Spettatori totali: 3893 compreso 41 settore ospite (1891 abbonati e 2002 paganti)

PRIMO TEMPO

Al 2′ parte forte la Juve Stabia: Subito Mosti da fuori area scalda i guantoni di Joronen

Al 6′ risponde il Palermo. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Palumbo serve Augello dalla parte opposta che calcia a volo mancando il bersaglio di un soffio

Al 17′ Azione pericolosa del Palermo con Brunori che crossa per Periozzi che mette in mezzo di testa ma c’è Bellich che riesce a liberare l’area

Al 20′ Palumbo viene ammonito per un fallo a centrocampo su Cacciamani

Al 30′ la Juve Stabia risponde con Candellone che mette in mezzo un traversone rasoterra per Correia che viene anticipato dalla difesa del Palermo

Al 31′ Ammonito Brunori per un brutto fallo su Mosti

Al 35′ Espulso il D.S. della Juve Stabia, Matteo Lovisa, per proteste nei confronti del direttore di gara

Al 38′ JUVE STABIA IN VANTAGGIO: Cacciamani riceve palla da Correia, si libera della marcatura di Pierozzi se ne va verso l’area si beve in velocità Bani e scarica sotto la traversa un missile terra aria su cui non può nulla Joronen.

Al 42′ Mosti riceve palla da Cacciamani e serve dalla parte opposta Carissoni che calcia di prima intenzione trovando la respinta di Ceccaroni

Il direttore di gara concede 1 minuto di recupero.

Finisce il primo tempo con la Juve Stabia avanti di una rete con Cacciamani e il Palermo finora che non è riuscito a creare grossi problemi.

SECONDO TEMPO

Nel Palermo entra Peda ed esce Bani

Al 62′ Il Palermo sostituisce Brunori con Le Douaron e Palumbo con Vasic

Al 70′ La Juve Stabia sostituisce Gabrielloni con Burnete, il Palermo sostituisce Bereszynski con Corona

Al 72′ ammonito Augello per una trattenuta ripetuta su Candellone

Al 73′ ammonito Pierozzi per fallo su Cacciamani

Al 76′ il Palermo sostituisce Pierozzi con Diakitè

Al 79′ La Juve Stabia sostituisce Leone con Pierobon

Al 83′ La Juve Stabia va vicina al raddoppio: Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Giorgini di testa colpisce di testa ma la palla finisce sulla traversa tra la disperazione del pubblico di casa

Al 84′ ammonito Ranocchia per aver scalciato Burnete che era a terra

Al 87′ ammonito Candellone per aver allontanato il pallone a gioco fermo

Il direttore di gara concede 4 minuti di recupero

Al 91′ espulso Ranocchia per doppio giallo per una protesta nei confronti del direttori di gara

Al 93′ La Juve Stabia sostituisce Cacciamani con Baldi

Al 94′ Ammonito Corona per aver sollevato Pierobon steso a terra dopo un fallo subito

Finisce con la vittoria della Juve Stabia che batte la corazzata Palermo e conquista tre punti che valgono doppio e danno uno slancio alla classifica gialloblù.

Centro Teatrale Bresciano: terza edizione di Duende Festival di arti performative e nuove tecnologie

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Il Centro Teatrale Bresciano presenta la terza edizione di Duende. Festival di arti performative e nuove tecnologie. Quest’anno dedicato al tema della censura, l’evento ha per titolo “Taci anzi parla”, citazione dal libro di Carla Lonz del 1978. “Un altro velo è caduto, e ho intuito le strutture da cui non si scappa. O famiglia o lavoro: o autenticità o emancipazione; o affetti privati o alienazione pubblica. Io voglio rapporti umani più vasti, il mondo per me è l’infinità dei rapporti umani possibili.”  Carla Lonz, Taci anzi parla (1978)

La rassegna si svolgerà dal 28 novembre al 7 dicembre 2025 a Brescia, con eventi, spettacoli, incontri, performance e installazioni artistiche che saranno ospitati al Teatro Sociale, Teatro Borsoni, Domus dell’Ortaglia al Museo di Santa Giulia, Cinema Nuovo Eden e Biblioteca UAU della città.

Il Festival rientra tra le iniziative del progetto Youth Club, un’iniziativa promossa da Fondazione Cariplo per favorire l’avvicinamento delle giovani generazioni alle arti dello spettacolo.

Un contenitore  Più che un festival, un contenitore altamente sperimentale che apre a nuove dimensioni di partecipazione dello spettacolo dal vivo con eventi di prosa, installazioni, proiezioni cinematografiche, talk.

La terza edizione di Duende, con la direzione artistica di Nadia Busato, accende i riflettori della scena sul lato oscuro del web relazionale, lì dove la censura e la normazione vogliono cancellare la rappresentazione delle diversità, delle interconnessioni tra popoli ed ecosistemi, le narrazioni dal basso. Una lotta tra propaganda e diritto all’esistenza che si combatte nei cieli del cloud, nuova frontiera di un imperialismo violento e insostenibile.

Cosa significa Duende Una parola che arriva dallo spagnolo antico duen de casa [mod. dueño de la casa, letteralmente “padrone di casa”] pressoché intraducibile in italiano, ha un significato che si potrebbe rendere così: “Il potere misterioso di un’opera d’arte capace di far commuovere profondamente”.

Duende è dunque la parola che descrive la capacità di una rappresentazione artistica di far percepire la complessità della realtà in un modo più profondo.

Il festival Duende è:

Prosa contemporanea con una selezione di compagnie e performance di teatro contemporaneo, premiate per la capacità di scrittura, provocatorie, toccanti, coinvolgenti, sperimentali, seguendo il filo rosso del futuro che possiamo raccontare.

Si inizia il 28 novembre presso la Domus dell’Ortaglia al Museo di Santa Giulia alle ore 18 con lo spettacolo Dopo il diluvio (replica il 30 novembre alle ore 11). Una lecture performance firmata Muta Imago che intreccia racconto sci-fi, concerto immersivo e rito collettivo. Claudia Sorace (regia) e Riccardo Fazi (drammaturgia e suono), con la voce di Sara Bertolucci e le musiche di Lorenzo Tomio, danno vita a un epistolario sonoro in cui le parole viaggiano nel tempo come segnali da un futuro distopico. Ogni tappa si rigenera dal luogo che la ospita, trasformandolo in uno spazio liminale tra rovina e rinascita, dove presenze alate evocano antichi auspici e memorie bibliche. Tra rovine archeologiche, suoni ancestrali e frequenze

elettroniche, lo spettatore è guidato in un cortocircuito temporale che interroga il destino dell’umanità, tra passato, presente e futuri possibili: che ne sarà di noi?

Lo spettacolo è adatto per il pubblico non vedente o ipovedente.

L’evento è realizzato in collaborazione con Fondazione Brescia Musei.

Il 29 novembre alle ore 20.30 è la volta di Atomica, presso la Sala Castri del Teatro Borsoni, ancora uno spettacolo di Muta Imago con la regia di Claudia Sorace, drammaturgia e suono di Riccardo Fazi, in scena Alessandro Berti, Gabriele Portoghese. Atomica esplora il peso della responsabilità individuale di fronte agli eventi che segnano la collettività. Ispirato al carteggio tra il filosofo tedesco Günther Anders e Claude Eatherly, aviatore che diede l’ok al bombardamento di Hiroshima, lo spettacolo intreccia filosofia, memoria e amicizia in un viaggio onirico nella coscienza di un uomo incapace di liberarsi dai fantasmi del passato. Tra voci, immagini e suoni, la scena si fa teatro della memoria: un luogo sospeso tra realtà e sogno che attraversa epoche e geografie, evocando nuvole, atomi e miti antichi per interrogare la natura umana, sospesa tra creazione e distruzione.

Si prosegue al Teatro Sociale il 30 novembre alle ore 20.30 con Stai zitta. Antonella Questa, Valentina Melis e Marta Dalla Via hanno sempre avuto difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri, che affrontano, con ironia e intelligenza, tematiche sociali e anche femministe. Oggi danno vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Le “frasi che non vogliamo più sentirci dire!” contenute nel libro di Michela Murgia offrono l’occasione di raccontare la società contemporanea attraverso una carrellata di personaggi e di situazioni surreali. Dal mansplaining all’uso indiscriminato del nome proprio per le donne, passando per la celebrazione della figura “mamma e moglie di”, ci guidano nella lotta contro gli stereotipi di genere, annullando già di fatto, con questo spettacolo, quello secondo cui “le donne sono le peggiori nemiche delle donne”!

Al termine dello spettacolo, il cast incontrerà il pubblico.

Gli appuntamenti di prosa proseguono in Sala Castri al Teatro Borsoni l’1 dicembre alle ore 20.30 con Chef. One woman show. Scritto dalla pluripremiata drammaturga Sabrina Mahfouz, Chef usa il cibo come metafora di potere ed espressione di sé. Il testo riflette sulle dinamiche di classe, genere e consumo, ponendo domande cruciali: chi merita di essere nutrito? Il corpo e la voce della protagonista sono affidati a Miriam Gagino: attrice, scrittrice, sceneggiatrice e artista diplomata alla USC di Los Angeles. La regia è di Alessandra Gonnella, regista italiana con base a Londra. Già vincitrice del nastro d’argento a Venezia 2020 per il suo corto A cup of coffee with Marylin è ideatrice, sceneggiatrice e regista di Miss Fallaci, Paramount original presentato alla Festa del Cinema di Roma e in uscita su Rai1.

Lo spettacolo è in lingua inglese con soprattitoli.

Il 2 dicembre alle ore 20.30, sempre al Borsoni in Sala Castri, è la volta di La Storia con Arianna Scommegna. Pubblicato il 20 giugno 1974, La Storia di Elsa Morante diventa subito un caso letterario: 600mila copie in cinque mesi, oltre un milione in un anno, un successo mai visto in Italia. Al prezzo popolare di 2000 lire, il romanzo raggiunge un pubblico ampio e scatena un acceso dibattito tra intellettuali come Pasolini, Ginzburg e Bo. Attraverso la vicenda di Ida Ramundo, vedova ebrea, e dei suoi figli Nino e Useppe, Morante racconta la Seconda Guerra mondiale dal punto di vista degli ultimi, esclusi dalla Storia ufficiale. Ogni capitolo intreccia cronaca storica e racconto privato, mostrando il buio delle ingiustizie ma anche la luce ostinata della vita: Arianna Scommegna porta in scena la cifra più autentica di una delle grandi voci del Novecento.

Il 4 dicembre ore 20.30, in sala Castri al Borsoni, sarà in scena Frankestein con la drammaturgia e regia di Ivonne Capece, in scena Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello e Giuditta Mingucci. Frankenstein diventa specchio di Mary Shelley in uno spettacolo che ribalta lo sguardo sul celebre romanzo. La Creatura non è solo il mostro, ma il libro stesso: un parto artistico che l’autrice, inquieta e combattuta, tenta di sminuire per tutta la vita. Sullo sfondo di un’epoca in cui essere donna e scrittrice significava sentirsi “mostruosa”, lo spettacolo esplora la paura della propria genialità e la difficoltà di legittimare le ambizioni femminili. Tra cuffie wireless, ambienti virtuali, attori reali e avatar olografici, prende forma un viaggio onirico e interattivo che fonde romanzo e biografia, confondendo la voce di Mary con quella di Frankenstein e la Creatura con l’Opera stessa.

Si segnala che lo spettacolo presenta linguaggio esplicito, nudità, luci flash e si avvarrà di tecnologia audio binaurale in cuffie wireless.

Ultimo appuntamento con la prosa di Duende Festival è il 5 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Borsoni, Sala Castri, con Ilva Football Club. Una creazione di Usine Baug & Fratelli Maniglio, con Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo, Ilva Football Club intreccia mito calcistico e realtà industriale per raccontare Taranto e la sua acciaieria, la più grande e inquinante d’Europa. Tra telecronache, monologhi e testimonianze reali, lo spettacolo ripercorre la leggenda di una squadra operaia capace di sfidare i giganti del calcio, che si trova a scontrarsi con il dramma di una città dichiarata “zona di sacrificio”. Sul palco cinque attori ricostruiscono, tra immagini, suoni e coreografie, la storia collettiva e intima di famiglie cresciute all’ombra dell’Ilva: un racconto che parte da Taranto ma che riguarda tutte le città sacrificabili, in bilico tra sogno, lotta e sopravvivenza.

Si segnala che lo spettacolo presenta luci stroboscopiche, flash.

I biglietti degli spettacoli sono in vendita sui canali del CTB.

Arte Tecnologie immersive, digitale empatico, realtà aumentata: una mappa di luoghi per sperimentare l’esperienza ibridata tra uomo e digitale, piegando la potenza tecnologica alla forza della creatività umana.

Nei giorni di spettacolo (29 novembre, 1, 2, 4, 5, 7 dicembre 2025), sempre al Teatro Borsoni, dalle ore 18.30 alle ore 20.00, Duende Festival presenta Colline come elefanti bianchi V.R. tratto dal racconto di Ernest Hemingway, ideazione e regia di Paolo Bignamini, con Matteo Bonanni e Federica D’Angelo, dramaturg Maddalena Mazzocut-Mis.

Dalla produzione CTB e UniverLab, in collaborazione con Università degli Studi di Milano e Immersinscena, progetto CHANGES, nasce un’esperienza immersiva dentro il racconto di Ernest Hemingway. In Colline come elefanti bianchi il tema dell’incomunicabilità viene declinato in un dialogo sospeso: come un grande iceberg di cui scorgiamo la punta, il testo cela molto più di quanto svela. La trama è esile: un uomo e una ragazza, in attesa di un treno alla stazione, devono prendere una decisione che cambierà la loro vita. La tensione è palpabile, ma tutto resta suggerito, accennato e non detto. Una sfida al contempo narrativa ed espressiva, artistica e filosofica, che verte sul valore del silenzio e sul significato dell’ellissi.

L’ingresso è libero nei giorni e orari d’apertura indicati.

Sempre per il palinsesto Arte, Duende festival presenta il 7 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Borsoni, Sala Castri, il concerto immersivo Unisono. In occasione dell’uscita del nuovo album del compositore e sound designer bresciano Simone Lombardi, va in scena una performance di musica e luci d’artista. Un concerto-evento originale e irripetibile, creato appositamente per gli spazi del Teatro Borsoni, ridisegnati dalle luci dei light designer Varius Collective. Dopo 7words e Deriva, Lombardi torna con l’Ep Unisono, un nuovo viaggio musicale che unisce scrittura essenziale e respiro corale, intimità e dimensione cinematica: pianoforte e synth si incontrano tra luci e ombre, intrecciando timbri e atmosfere per dare vita a paesaggi sonori in cui raccontare storie senza parole.

I biglietti per il concerto sono in vendita sui canali del CTB.

Cinema In collaborazione con il Fondazione Brescia Musei – Cinema Nuovo Eden, il Festival propone due appuntamenti che si svolgeranno nella sala cinematografica di via Nino Bixio, 9 a Brescia.

Il 2 dicembre alle ore 9.30 ci sarà l’incontro con il critico Pietro Lafiandra intitolato Il cinema del futuro. Rivolto agli studenti delle scuole secondarie e delle Accademie e Università, l’appuntamento approfondisce il rapporto tra intelligenza artificiale e cinema, analizzando come queste tecnologie stiano trasformando la scrittura delle sceneggiature, la post-produzione e il processo creativo. Un’occasione per riflettere su come l’AI stia ridefinendo il ruolo dell’autore e aprendo nuove prospettive per l’industria cinematografica. Pietro Lafiandra è regista, ricercatore e docente di “cinema e intelligenza artificiale” per l’università IULM e la Scuola di Cinema Luchino Visconti. Co-fondatore del collettivo cinematografico HARIEL, collabora con le riviste FilmTv, Otto e mezzo e Gli Spietati. I suoi cortometraggi sono stati presentati in festival riconosciuti internazionalmente, tra cui Torino e Venezia.

Sempre il 2 dicembre, alle ore 21, il cinema ospiterà il Cineconcerto del film La nuova Babilonia (1929). La nuova Babilonia è l’ultimo grande film d’avanguardia sovietico degli anni ‘20. Il capolavoro di Leonid Trauberg, Grigorii Kozintsev e del loro collettivo cinematografico La Fabbrica dell’Attore Eccentrico. Il soggetto è una visione frenetica, caotica ed eccentrica della tragedia rivoluzionaria della Comune di Parigi del 1871 in cui il film è ambientato. Esploriamo insieme la tragica storia d’amore tra Louise, una commessa coinvolta nella Comune, e Jean, un soldato che combatte per il governo francese. Per Duende Festival, il film è musicato dal vivo dall’ensemble I Sincopatici (Francesca Badalini, pianoforte, tastiere, chitarre; Andrea Grumelli, basso, synth; Teo Ravelli, batteria, percussioni; Aurora Bisanti, violino).

Le musiche partono dalla rielaborazione dell’intensa partitura originale composta all’epoca da Dmitrij Šostakovič appositamente per il film, per poi spaziare tra improvvisazione a 360 gradi, rock, live electronics e momenti più classici.

I biglietti per i due eventi sono in vendita sui canali del Cinema Nuovo Eden. Per l’incontro con il critico “Il cinema del futuro” (riservato Istituti scolastici e Università) è obbligatoria la prenotazione a cup@bresciamusei.com.

Eventi speciali Un calendario di eventi speciali per approfondire, nell’incontro tra ricercatori e artisti, i temi del festival. In dialogo con performer, registi e compagnie alcune delle menti più brillanti che in questi anni, nelle stanze

della ricerca universitaria, si occupano di indagare il futuro delle società umane, delle scienze umanistiche e dei sistemi culturali di fronte all’ingerenza sempre più simbiotica delle tecnologie empatiche e dei sistemi di simulazione della realtà.

Un palinsesto di eventi speciali connotati da sperimentazione, esplorazione, creatività nell’incontro tra talento umano e tecnologie digitali.

Il 30 novembre alle ore 22.30 al Teatro Sociale ci sarà l’incontro con il cast di Stai zitta!; il 2 dicembre alle ore 18 presso la Biblioteca UAU ci sarà l’incontro con Pietro Lafiandra intitolato Manifesto umanista per un cinema con AI; infine, il 4 dicembre alle ore 11.30 al Teatro Borsoni, la regista Ivonne Capece e la performer Maria Laura Palmeri presentano Frankenstein. Una donna e il suo mostro.

Gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili, salvo l’incontro con il cast di Stai zitta! riservato ai possessori del biglietto per lo spettacolo.

Stabia Teatro Festival 2025”: Presentato a Castellammare di Stabia il romanzo di Titti Marrone “Primmammore”

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Castellammare di Stabia si conferma sempre più città di lettori. Sala gremita mercoledì scorso al Mondadori Bookstore per l’incontro con l’autrice Titti Marrone, che ha presentato la sua ultima opera narrativa.

Ad introdurre Titti Marrone, nota giornalista e premiata autrice di romanzi e saggi, è Carmen Matarazzo, Presidente dell’Associazione Achille Basile – Le Ali della Lettura, che con il consueto garbo ha presentato l’autrice e i tratti salienti dell’opera.

Hanno conversato con l’autrice le brave giornaliste Annamaria Cafaro e Emanuela Francini, mentre Sonia Zurlo ha letto con grande espressività alcuni brani tratti dall’opera, creando un’esperienza coinvolgente per il pubblico.

Il romanzo “Primmammore” di Titti Marrone è un libro che, prendendo spunto da un fatto di cronaca nera tra i più agghiaccianti degli ultimi anni, riflette con sensibilità sul grave problema degli abusi in famiglia e sui femminicidi.

Analizzando il contesto sociale nel quale questi avvengono, l’autrice indaga sul fenomeno del patriarcato, sulla sopraffazione fisica dell’uomo e sul condizionamento maschile nei confronti della donna, un nemico invisibile e pervasivo.

Protagonista del romanzo è Costanza, la maestra di Nina, una bambina di sei anni che perde la vita cadendo – almeno così si credeva – dall’ottavo piano di un casermone alla periferia di Napoli, ma qualcosa non convince Costanza e nemmeno suo figlio Marco, giornalista di cronaca giudiziaria.

I due iniziano ad indagare e si scoprirà, grazie alle loro intuizioni, che ad uccidere la bambina è stato un vicino di casa, che abusava di lei da diversi mesi.

Un romanzo sociale, ma anche storico, perché l’autrice rievoca la Napoli degli anni Settanta e Ottanta, dal colera al terremoto, raccontando la giovinezza della protagonista e il suo impegno sociale come maestra e come volontaria nel progetto la Mensa per i bambini di Montesanto.

Per Annamaria Cafaro, nel romanzo “Primmammore” l’autrice: “È riuscita a raccontare l’orrore del fatto di cronaca e le vite dei protagonisti, rendendo vivo qualsiasi cosa: il dolore, la rabbia, anche la tenerezza, l’autrice è riuscita a dare una dignità emotiva a tutto ciò che è nascosto, accantonato, dimenticato.”

Annamaria Cafaro ha poi chiesto a Titti Marrone quale sia stato il percorso umano oltre che artistico che ha fatto decidere per questa trama così particolare.

“Io sono da sempre interessata a mettere a fuoco i percorsi del male – ha risposto l’autrice – quelli che ci allontanano dall’essere umani e a capire che cosa, in questi giorni terribili, induca le persone a comportarsi in un certo modo, come sia possibile che abbiano moventi che portano alla morte, alla sopraffazione.”

“Ero rimasta molto colpita da questo fatto di cronaca – ha continuato – e credo che capiti a tutti, ci sono dei fatti che ci risuonano dentro, che continuano in qualche modo a rimanere attaccati, anche quando da giornalista non te ne occupi più, perché ti dicono qualcosa. “

“Che cosa può portare una persona a una simile abbiezione? Ho cominciato ad osservare questa vicenda. E da qui ho incominciato a scrivere e a raccontare questa storia ed ho incontrato la mamma di questa bambina: giovane, bella. Lei quando è successa questa cosa nel 2014 aveva ventiquattro anni, adesso ne ha trentasei-trentasette.”

“L’incontro con questa donna mi ha un po’ capovolto la vita, questa vicenda che è la punta estrema della sopraffazione del maschio sulla femmina, per giunta piccola, è come se avesse acceso un processo di consapevolezza della mia storia e della mia stessa vita retrospettiva.”

“Io sono stata una ragazza che faceva parte di un gruppo studentesco, che era molto attratta da una possibilità di redenzione dei quartieri popolari, che si impegnava ne sociale, come nella Mensa dei bambini di Montesanto.”

“Noi credevamo di essere vincenti, di fare delle esperienze che sarebbero poi sfociate più in là nell’affrancamento delle donne dalle catene del patriarcato, e delle persone fragili ed oppresse dalle dipendenze, ma abbiamo fallito. Il femminismo non ha minimamente scalfito queste realtà di periferia.”

“Questo porta a riflettere Costanza, la maestra della bambina, sui rapporti che c’erano allora fra uomini e donne, in cui in realtà le donne nei gruppi politici, nelle assemblee – ha affermato l’autrice – erano un po’ come telecomandate dagli uomini.”

“Questo è un libro dove c’è il tema del patriarcato, ma non è assolutamente contro gli uomini, ma credo che ci sia ancora molto da fare in acquisizione di consapevolezza per superare il fenomeno dei femminicidi. Credete che ora ce ne siano di più? No, è solo che ora se ne parla.”

“La protagonista Costanza inizia a fare questo percorso dalla vicenda della bambina, quando mette a fuoco in una sorta di viaggio nel suo stesso passato tutte le sue esperienze, individuando il suo grande amore, suo marito compagno di lotta con lei, che in realtà decideva per lei. “

“In tutto questo percorso – ha concluso l’autrice – lei tornerà al suo primo amore, nella migliore delle accezioni, vale a dire che capirà che c’è ancora molto da fare per andare incontro a chi ha bisogno, ai bambini, alle persone fragili e ricomincerà a farlo.”

Importanti riflessioni sul testo arrivano da Emanuela Francini, che lo ritiene un testo molto interessante anche perché c’è il confronto tra le due Napoli, attraverso il rapporto tra Costanza e Melina, molto diverse per estrazione socioculturale.

Altro elemento rilevante che individua è il rapporto dei napoletani con la morte. I personaggi del romanzo, infatti, nel parlare dell’evento luttuoso, non citano mai la parola morte, dicono “il fatto che è successo”, perché chi muore non se ne va mai veramente, ma rimane una presenza quasi tangibile.

Al Mondadori Bookstore di Castellammare un incontro con l’autrice emozionante, perché ha permesso di conoscere la persona dietro le parole, di confrontarsi con le sue idee e la sua visione del mondo.

“Primmammore” di Titti Marrone è un romanzo bello, interessante, dal forte impatto emotivo, nel quale l’autrice, attraverso la denuncia della cultura della violenza che persiste ancora oggi, indaga nei meccanismi psicologici che rendono il patriarcato così persistente.

Juve Stabia – Palermo: La presentazione del match e le probabili formazioni

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Oggi pomeriggio, alle ore 17:15, i riflettori dello stadio “Romeo Menti” si illumineranno per la dodicesima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026. La sfida vede opposte la Juve Stabia e il Palermo, in un confronto carico di aspettative dove le motivazioni dei padroni di casa si scontrano con le ambizioni d’alta quota degli ospiti.

Le Vespe a caccia di serenità

Le Vespe sono chiamate a una reazione d’orgoglio di fronte al proprio pubblico. Il periodo recente non è stato semplice, segnato da un pareggio e una sconfitta (entrambe con rammarico per la prestazione offerta) e dalla sosta forzata nel turno precedente contro il Bari. A questo si aggiungono le recenti turbolenze extra-campo che hanno inevitabilmente scosso l’ambiente gialloblu, rendendo necessario ritrovare compattezza non solo sportiva ma anche mediatica.

L’allenatore ha chiesto ai suoi uomini massima concentrazione per l’intera durata della gara e una solidità difensiva impeccabile, sottolineando come le partite possano cambiare in pochi istanti. Sebbene il gioco espresso sia stato spesso apprezzabile, ora è il momento di badare al sodo: la prestazione deve tradursi in punti pesanti. L’obiettivo primario resta una permanenza serena nella categoria, e un successo oggi darebbe ossigeno vitale alla classifica.

Rosanero in volo dopo la “Manita” al Pescara

I siciliani, di contro, arrivano a Castellammare con il morale decisamente alto. La straripante vittoria interna per 5-0 contro il Pescara ha cancellato di colpo le due sconfitte consecutive precedenti, restituendo certezze alla squadra.

I rosanero sembrano aver trovato la quadra tattica, con un assetto che esalta le geometrie del centrocampo e l’incisività di un reparto offensivo ricco d’esperienza. La trasferta campana è vista come un’opportunità cruciale per consolidare la propria posizione nelle zone nobili della classifica e dare continuità ai risultati positivi.

Possibili scenari tattici

Sul piano strategico, ci si attende un copione definito. I padroni di casa probabilmente adotteranno un atteggiamento prudente, cercando di dare densità alla mediana per poi colpire in contropiede sfruttando la velocità. Il Palermo, forte della sua qualità tecnica, proverà a imporre il proprio palleggio e a scardinare la retroguardia gialloblu con manovre avvolgenti e rapide soprattutto sugli esterni con Augello e Pierozzi (tornato in forma al 100%) davvero devastanti.

In una gara che si preannuncia così equilibrata, potrebbero essere i dettagli a fare la differenza: una palla inattiva, un errore individuale o la capacità di gestire la pressione psicologica nei momenti chiave del match.

L’atmosfera del “Menti”

L’attesa in città è palpabile. Lo stadio di Castellammare di Stabia si preannuncia caldo e pronto a spingere i propri beniamini, agendo come vero e proprio uomo in più per le Vespe. I rosanero dovranno dimostrare carattere e lucidità, senza farsi intimidire dal contesto ambientale. È una partita che va oltre i tre punti: entrambe le squadre vogliono inviare un messaggio chiaro al resto di un torneo cadetto che, come sempre, si rivela imprevedibile e combattuto.

Le probabili formazioni

Juve Stabia (3-5-1-1): Confente; Ruggero, Giorgini, Bellich; Carissoni, Mosti, Leone, Correia, Cacciamani; Maistro; Candellone

Allenatore: Ignazio Abate

Palermo (3-5-2): Joronen; Bereszynski, Bani, Ceccaroni; Pierozzi, Segre, Palumbo, Ranocchia, Augello; Brunori, Pohjanpalo

Allenatore: Filippo Inzaghi

Juve Stabia – Palermo, un almanacco emozionale: Storie di campioni e beffe inattese

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Il Palermo si conferma senza dubbio una delle formazioni più importanti della Serie B 2025/2026. I rosanero non solo vantano una rosa di assoluto valore, ma portano con sé il blasone costruito, in parte, anche grazie agli anni della presidenza di Maurizio Zamparini, un’epoca che ha portato la Sicilia ai vertici del calcio italiano.

Allo Stadio “Renzo Barbera”, gli appassionati hanno ammirato le giocate di campioni che hanno saputo regalare emozioni incredibili. Basti citare nomi che hanno fatto la storia recente del club e del calcio internazionale: Fabio Grosso, Andrea Barzagli, Cristian Zaccardo, Javier Pastore, Fabrizio Miccoli, Paulo Dybala ed Edinson Cavani.

Una Sfida dal Sapore Epico: Le Vespe e le Aquile

La sfida tra Palermo e Juve Stabia è intrisa di storia e sapore epico. Il recente passato ha un retrogusto dolce per le “Vespe” e amaro per i siciliani, grazie soprattutto:

Ai Playoff della scorsa stagione, decisi dalla firma di Andrea Adorante al “Menti”, un gol che ha segnato l’eliminazione dei rosanero e l’esaltazione dei gialloblu.

Inoltre, resta nella memoria la prima gara al “Menti” dopo lo stop dovuto a cause di forza maggiore, che costrinse la Juve Stabia a disputare la prima partita casalinga contro il Mantova in campo neutro a Piacenza. La successiva partita, proprio contro i rosanero, rappresentò il debutto, anche se amaro, tra le mura amiche nello scorso torneo.

Amarcord Dolci e Amari

Tuttavia, il confronto tra le due squadre evoca anche ricordi lontani, meno felici per i colori gialloblu:

I Playoff di Serie C del 2020, conclusi con la vittoria rosanero, che spense i sogni di promozione delle Vespe.

L’incredibile duello a distanza nel campionato 1998/1999. Come spesso accade, tra i due litiganti (Juve Stabia e Palermo), a sorridere fu il terzo incomodo. La clamorosa beffa culminò con l’inatteso sorpasso della Fermana nelle ultime curve del campionato, una delle pagine più amare e traumatiche della storia calcistica di Castellammare di Stabia.

Storie di grandi amarcord e di campioni, storie tutte da raccontare. La Juve Stabia si prepara ora a scrivere un nuovo capitolo di questa intensa rivalità, forte dei dolci ricordi recenti, ma consapevole delle cicatrici del passato.

48enne in carcere a Napoli dopo minacce alla ex

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Se non mi arrestate io ucciderò mia moglie, sono passato ora sotto casa sua, ma non c’era”. Così, secondo quanto riferiscono i carabinieri del comando provinciale di Napoli, un uomo si è presentato alla caserma dei militari della stazione Napoli Capodimonte. Secondo quanto ricostruito dagli stessi carabinieri, che si sono messi in contatto con la donna, la coppia, che ha due figli, si era lasciata nel 2023 e in seguito separata legalmente.

L’uomo però non aveva mai accettato la fine della relazione e da due anni perseguitava la ex, che aveva dovuto cambiare le proprie abitudini, gli orari di lavoro, i percorsi per evitare di incontrarlo. Secondo quanto ricostruiscono i carabinieri in una nota, l’uomo aveva anche creato diversi account ed e mail per minacciare di morte la donna, sua sorella, suo padre ma anche i figli, secondo lui ‘colpevoli’ di difendere la madre.

I carabinieri, dagli accertamenti in banca dati, hanno scoperto che proprio la notte precedente erano stati effettuati gli ultimi interventi sotto casa della vittima. Il primo poco prima della mezzanotte e l’altro alle 2. L’uomo aveva scritto per l’ennesima volta diversi messaggi anche al figlio la frase “La faccio in mille pezzi…”. A quel punto il ragazzo aveva incontrato il padre che lo aveva aggredito con una stampella. Questi gli ultimi episodi che avevano spinto la donna a denunciarlo nel pomeriggio. I carabinieri hanno quindi arrestato il 48enne e il magistrato di turno della procura di Napoli ha disposto per l’uomo il trasferimento in carcere.

Fonte AdnKronos