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Milan-Napoli 0-2, Conte stende i rossoneri e va in fuga

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(Adnkronos) – Quinta vittoria di fila del Napoli che si impone 2-0 al 'Meazza' contro il Milan e allunga a +7 sull'Inter in vetta alla Serie A.Gli azzurri sbancano San Siro grazie alle reti di Lukaku al 5' e Kvaratskhelia al 43'.

La squadra di Antonio Conte sale così a quota 25 in classifica dopo 10 giornate, con i nerazzurri, impegnati domani a Empoli, secondi con 18 punti.I rossoneri sprofondano a -11 dai partenopei e sono ottavi insieme al Torino. In avvio dopo solo tre minuti il Napoli sorprende il Milan battendo rapidamente un calcio di punizione dalla fascia destra e arrivando al cross rasoterra dalla linea di fondo.

In mezzo all'area è Kvaratskhelia a girare di prima verso la porta, con Lukaku che mura involontariamente il tiro del compagno.Al 5' si riscatta l'attaccante belga portando in vantaggio gli azzurri.

Palla in verticale di Anguissa, Lukaku si inserisce nel corridoio centrale bucando la difesa del Milan fin troppo facilmente, resiste di forza a Pavlovic e poi batte Maignan, realizzando il suo 74° gol in Serie A.  Al 18' padroni di casa vicini al pari.Musah riceve palla in area all'altezza del vertice sinistro, con una sterzata improvvisa rientra e cerca il destro a giro verso il palo lontano.

Meret immobile osserva il pallone uscire di un soffio.Al 20' spunto personale di Chukwueze che partendo da destra si accentra e dal limite cerca il sinistro: Meret respinge.

Al 23' tirocross di Emerson Royal dalla destra.Una soluzione che voleva essere una palla messa in mezzo forte per Morata e che finisce per trasformarsi in una conclusione che attraversa l'area ed esce sotto lo sguardo di Meret che controlla.

Poco prima della mezz'ora malinteso tra Buongiorno e Gilmour in fase di impostazione, praticamente nella loro area.La palla finisce a Musah, che sbaglia il controllo e favorisce l'uscita di Meret che gli esce a valanga sui piedi e salva.  Al 33' azione dei rossoneri da sinistra a destra con cross di Morata e controcross a trovare la testa di Loftus-Cheek, Meret para.

Al 36' gli ospiti tornano a farsi rivedere dalle parti di Maignan, con un sinistro a giro di Politano: palla fuori non di molto.Dopo due minuti ancora partenopei in attacco con un'azione ben impostata che porta al tiro dal limite McTominay, Maignan para a terra.

Al 43' arriva il raddoppio azzurro con Kvaratskhelia.Il georgiano si mette in proprio, parte da sinistra, si accentra e dal limite fa partire un destro all'angolino che batte Maignan.

Al 2' della ripresa gol annullato a Morata.Sul cross da destra di Chukwueze, lo spagnolo nel mucchio stacca di testa e supera Meret ma in leggero offside e Colombo annulla.

All'8' discesa sulla destra di Loftus-Cheek che con un'azione di forza arriva sulla linea di fondo e mette al centro.Morata e Okafor non ci arrivano per pochissimo.  All'11' Kvaratskhelia pesca in area Olivera premiandone la sovrapposizione interna, cross teso da sinistra al centro per Lukaku che con il mancino gira alto sopra alla traversa.

Al quarto d'ora contropiede Napoli con Kvaratskhelia che da sinistra serve al centro l'accorrente McTominay, lo scozzese apre troppo il destro e praticamente davanti alla porta spreca una grande occasione.Al 17' Fonseca inserisce Leao e Pulisic, fuori Emerson e Okafor.

Al 24' primo cambio per Conte cha inserisce Mazzocchi per Politano e si mette a 5 in difesa con un 5-4-1.  Al 32' doppio cambio per Conte che toglie i due mattatori della serata: escono Lukaku e Kvara, dentro Simeone e Neres.Al 38' si fa vedere Leao che sfugge al controllo di Mazzocchi e scarica un destro potente verso la porta, Meret alza in angolo.

Al 40' Chukwueze se ne va a destra a Olivera, mette in mezzo dove c'è Pulisic, l'ex Chelsea spreca calciando alto da ottima posizione.Al 42' scocca l'ora del 16enne Camarda che entra al posto di Loftus-Cheek, con Fonseca che dispone la squadra con il 4-2-4 nei minuti finali, ma il Napoli si difende con ordine e non rischia più nulla fino al triplice fischio finale di Colombo.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Argentina, crolla hotel a Buenos Aires: un morto e 9 dispersi

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(Adnkronos) – Un hotel in fase di ristrutturazione è crollato nella località balneare di Villa Gesell, nella provincia di Buenos Aires, causando la morte di almeno una persona, mentre nove risultano dispersi.L'hotel Dubrovnik ''è imploso, è caduto su se stesso e gli ultimi tre piani si sono inclinati, schiacciando il 25 percento dell'edificio adiacente", ha affermato Javier Alonso, ministro della sicurezza della provincia di Buenos Aires.

Le operazioni di salvataggio saranno "lente" data la quantità di detriti, ha sottolineato, mentre la vittima è un uomo di 80 anni. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

50 Cent dice no a Trump, rifiutato compenso da 3 milioni di dollari

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(Adnkronos) – Il rapper 50 Cent ha rifiutato un compenso di tre milioni di dollari per esibirsi al comizio di Donald Trump a New York lo scorso fine settimana.Lo ha detto lo stesso cantante, spiegando di ''avere paura della politica'' perché ''quando ti lasci coinvolgere c'è sempre qualcuno che ce l'ha con te''. 
Il rapper ha spiegato di aver rifiutato in precedenza anche di partecipare alla Convention nazionale repubblicana di quest'anno. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente 29 ottobre

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, martedì 29 ottobre 2024.Centrati, invece, sei '5' da oltre 28 mila euro ciascuno.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.

L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro.Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.

Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Ecco la combinazione vincente di oggi, 29 ottobre: 6 – 17 – 26 – 35 – 57 – 64.Numero Jolly: 14.

Numero Superstar: 23.Il jackpot a disposizione del prossimo concorso sale a 24,7 milioni.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

M5S, dopo ‘scoppola’ Liguria si guarda a Costituente. Il graffio di Grillo: “Traditi da pecore”

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(Adnkronos) – Il giorno dopo il pesante ridimensionamento del Movimento 5 Stelle alle elezioni in Liguria, dalle parti di Campo Marzio un po' di amarezza rimane.Non abbastanza, però, per compromettere un cammino che porterà i pentastellati, il 23 e 24 novembre, a un cambiamento (forse) epocale iniziato ad agosto con il processo costituente.  E in fondo è quello che lo stesso Giuseppe Conte dice anche oggi. "Mi assumo sempre le responsabilità, ci mancherebbe", afferma mentre si dirige alla Camera, raggiunto dai microfoni de ilfattoquotidiano.it e Fanpage. "Purtroppo, però – aggiunge -, ci sono state altre volte in cui sono arrivati risultati non assolutamente soddisfacenti e anche molto deludenti sui territori, ne siamo consapevoli infatti per questo stiamo facendo un'assemblea costituente e non c'è assolutamente nessuna sottovalutazione su quella che è la nostra capacità, in particolare nelle elezioni amministrative, di avere delle liste competitive e di riuscire a coinvolgere il nostro potenziale elettorato.

C'è un astensionismo fortissimo che in Liguria ha raggiunto dei massimi storici".  L'ex premier risponde anche a una domanda diretta sulla sua leadership che potrebbe essere messa in discussione: "Le leadership sono sempre in discussione nel momento in cui non c'è consenso al di là delle scadenze della comunità, noi stiamo facendo un'assemblea costituente e come sapete discutiamo di tutto", spiega prima di lanciare una frecciata anche a Matteo Renzi, che lo ha accusato di aver fatto perdere la coalizione di Andrea Orlando non inglobando Italia Viva: "Da dove lo ha detto, da Riad?".L'obiettivo resta uno solo: guardare avanti.

In mattinata, a proposito, Conte partecipa alla seduta della commissione Covid, e nel pomeriggio riunisce i parlamentari per discutere delle proposte da contrapporre a quelle del governo: "Nessuno si sta piangendo addosso", la linea riassunta da fonti pentastellate.  I dati sull'affluenza sono alla base del ragionamento fatto con l'Adnkronos anche da Elisa Pirro.La senatrice e tesoriera 5 Stelle ha infatti ammesso che a pesare maggiormente nella sconfitta è stato il calo dei partecipanti al voto, con "oltre il 50% di cittadini liguri" che "non è andato alle urne pensando 'tanto i partiti sono tutti uguali' e che per loro nel quotidiano 'non fa nessuna differenza'".

Da non sottovalutare, però, anche "una criticità interna al Movimento che si sta acuendo in queste ultime settimane in vista dell'Assemblea costituente.Questo sicuramente non ci ha fatto bene", osserva. L'augurio, in ogni caso, è che dopo il processo costituente si riparta con una marcia in più che, in fondo, è la stessa speranza della vicepresidente del Senato in quota pentastellata, Mariolina Castellone.

Per la parlamentare campana la lite tra Conte e Beppe Grillo non ha influito così tanto nel voto in Liguria, perché "il tema è molto più ampio", e "perché è riduttivo parlare di guerra tra di loro": quello su cui si deve riflettere, spiega Castellone all'Adnkronos, è "qual è il progetto di Movimento che si ha in mente.Dobbiamo appassionare le persone che prima andavano a votare per quell'idea diversa di politica". "Speriamo che il processo costituente queste domande se le faccia.

Vorrei che nessuno fosse contro l'altro.L'obiettivo è far recuperare consenso al M5S, perché questo Paese ha bisogno del Movimento", conclude. Per quanto riguarda il garante, però, si parla anche a taccuini e microfoni chiusi.

Fonti parlamentari dei cinquestelle immaginano che a brindare ieri, anche se a distanza, siano stati il leader di Italia Viva e Grillo, uniti, solo in questo caso, dal 'non amore' nei confronti di Conte, e quindi gongolanti per la debacle in terra ligure.In effetti, entrambi si sono fatti sentire a caldo: Renzi, attaccando direttamente il presidente pentastellato in un'altra lunghissima nota; l'Elevato con una storia su Whatsapp (poi cancellata) in cui ha ripreso la frase di un pensatore anonimo per lanciare un messaggio, "si muore più traditi dalle pecore che sbranati dal lupo". E di tradimento, a modo suo, parla anche Danilo Toninelli.

Il membro del Collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle ed ex ministro delle Infrastrutture è sicuramente tra i più duri nei confronti di Conte dopo la sconfitta al voto: "Per la prima volta, dopo circa tre anni e mezzo di leadership da parte di Conte, ha partecipato non il Movimento 5 Stelle ma il partito di Conte", dice in una diretta Youtube.Il tradimento peggiore secondo Toninelli è aver sconfessato le origini, soprattutto perché "il candidato presidente è stato appoggiato convintamente da Conte senza il voto degli iscritti.

I candidati non sono stati votati dagli iscritti, ma scelti sempre da Conte", prosegue, prima di sentenziare che è stato il presidente a perdere, non il Movimento, "e nel paradosso di questi tre anni e mezzo, più perde più consolida la leadership nel Movimento 5 Stelle", conclude. Alle accuse dell'ex senatore risponde direttamente Paola Taverna, che con lui ha condiviso 10 anni in Parlamento e che ora ricopre il ruolo di vicepresidente vicaria del Movimento 5 Stelle e presidente Comitato Territori.Riconoscendo il risultato non esaltante raccolto in Liguria, l'ex vicepresidente dell'aula di palazzo Madama precisa che no "Danilo, questa non è la lista di Conte, è la lista del Movimento, e se oggi abbiamo il 4,5% probabilmente dipende anche da una guerra interna che sta facendo molto male al Movimento, molto più di quella che invece, insieme, dovremo fare contro il centrodestra, che è il nostro unico avversario in questa competizione in Liguria e in tutte quelle che verranno a seguire". "Ognuno rimanga al suo posto, ci sono molti provvedimenti all'attenzione del Collegio dei probiviri che forse meriterebbero più attenzione", la stoccata finale di Taverna per l'ex collega. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lecce-Verona 1-0, Dorgu in gol e i salentini tornano alla vittoria

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(Adnkronos) – Dopo quattro sconfitte di fila il Lecce ritrova la vittoria battendo 1-0 il Verona in un match della decima giornata di Serie A, disputato allo stadio di Via del Mare della città salentina.Gialloblù in dieci uomini dal 40' per l'espulsione di Tchatchoua per un fallo su Dorgu lanciato a rete.

Al 51' il gol dei salentini con lo stesso Dorgu.All'83' nuovo cartellino rosso per la squadra ospite con Belahyane espulso per doppia ammonizione.

In classifica i gialloblù, al terzo ko di fila, restano fermi a quota 9 in tredicesima posizione insieme a Como e Cagliari, mentre i giallorossi salgono al 16° posto con otto punti agganciano Monza e Parma.  I padroni di casa iniziano con il piede schiacciato sull'acceleratore ma non riescono a concretizzare la loro superiorità.Al 21' e al 35' due reti annullate a Dorgu, nella prima occasione per una spinta del trequartista danese, la seconda per un fuorigioco.

Al 40' gli ospiti restano in dieci per l'espulsione di Tchatchoua per un fallo sullo scatenato Dorgu lanciato a rete.Al 51' i salentini sbloccano il match con una rete di Dorgu che può finalmente esultare, andando a segno su cross di Banda.

All'83' i veneti restano addirittura in 9 uomini per l'espuslione di Belahyane.Il centrocampista marocchino prende il cartellino giallo per un fallo, protesta in maniera vibrante e l'arbitro non lo perdona ammonendolo di nuovo e ponendo fine alla sua partita.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cagliari-Bologna 0-2, reti di Orsolini e Odgaard

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(Adnkronos) – Il Bologna batte 2-0 il Cagliari in un match della decima giornata di Serie A, disputato alla Unipol Domus della città sarda.A decidere la partita le reti di Orsolini al 35' e Odgaard al 51'.

In classifica gli emiliani salgono al decimo posto con 12 punti, mentre il Cagliari resta fermo a quota 9 in tredicesima posizione insieme a Como e Verona.  Meglio i padroni di casa in avvio con le chance per Piccoli e Gaetano, ma alla distanza crescono gli ospiti.Al 31' Orsolini spreca da ottima posizione mandando largo di sinistro su assist di Ndoye.

Al 35' l'esterno rossoblù si riscatta trovando il gol del vantaggio.Ripartenza del Bologna e invito di Ndoye verso il compagno, bravo a liberarsi al tiro e piegare le mani a Scuffet da distanza ravvicinata.

Al 51' arriva il raddoppio di Odgaard che non sbaglia dal limite dell'area calciando di prima intenzione con il sinistro su assist di Lucumì. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

È morta Teri Garr, l’assistente di ‘Frankenstein Junior’ aveva 79 anni

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(Adnkronos) – L'attrice statunitense Teri Garr, adorabile interprete candidata all'Oscar per il suo ruolo in "Tootsie" e che ha recitato accanto a Gene Wilder in "Frankenstein Junior", è morta oggi, martedì 29 ottobre, nella sua casa di Los Angeles all'età di 79 anni.Garr aveva rivelato di essere affetta da sclerosi multipla durante un'intervista al programma della Cnn condotto da Larry King nell'ottobre 2002.

Nel 2006 era stata sottoposta ad un intervento chirurgico d'urgenza per un aneurisma cerebrale.La sua ultima apparizione sullo schermo risale al 2011. Nata a Lakewood, nello Stato dello Ohio, l'11 dicembre 1944, figlia di Eddie Garr (1900-1956), attore di Broadway, e della ballerina Phyllis Lind (1909-1999), Teri Garr studiò danza e recitazione prima all'Università della California e poi all'Actor's Studio di New York.

Esordì come ballerina in alcuni film in coppia con Elvis Presley, tra i quali "L'idolo di Acapulco (1963), "Il monte di Venere" (1964) e "Viva Las Vegas" (1964), affermandosi come interprete dai tempi comici perfetti e dal sorriso disarmante.  L'attrice conobbe il successo con "Frankenstein Junior" (1974) di Mel Brooks, dove eccelse nei panni di Inga, l'avvenente assistente del dottor Frederick von Frankenstein (Gene Wilder).Garr si è distinta anche come fidanzata del paranoico esperto di sorveglianza Gene Hackman in "La conversazione" (1974) di Francis Ford Coppola; ha interpretato la resistente moglie di John Denver in "Bentornato Dio!" (1977) di Carl Reiner; è stata l'indulgente compagna di Richard Dreyfuss in "Incontri ravvicinati del terzo tipo" (1977) di Steven Spielberg; ha avuto una relazione con Raul Julia nel musical "Un sogno lungo un giorno" (1981) di Coppola; ed è stata la moglie lavoratrice di Michael Keaton in "Mister Mamma" (1983), scritto da John Hughes.

Ha ricevuto una nomination all'Oscar come attrice non protagonista per il ruolo dell'insicura amica di Dustin Hoffman in "Tootsie" (1982) di Sydney Pollack.Sul grande schermo ha avuto ruoli anche in "Fuori orario" (1985) di Martin Scorsese e "Prêt-à-Porter" (1994) di Robert Altman.

Successivamente ha recitato il ruolo della madre di Phoebe Buffay, interpretata da Lisa Kudrow, nella serie televisiva "Friends", oltre a partecipare a numerosi telefilm.  Teri Garr, che ha frequentato e vissuto per diversi anni con il produttore e futuro co-Ceo della Mhm Roger Birnbaum, è stata sposata con l'imprenditore John O'Neill dal 1993 fino al loro divorzio nel 1996.La coppia ha adottato una figlia, Molly. 
Nel 1999 le fu diagnosticata la sclerosi multipla.

Da allora l'attrice si è impegnata attivamente in varie associazioni per l'aiuto di chi soffriva della sua stessa malattia ed è stata ambasciatrice della National Multiple Sclerosis Society ed ha presieduto i programmi della Woman Against MS. "Il mio corpo aveva uno o due assi nella manica.Un inciampo qui, un formicolio al dito là.

Mi ero formata come ballerina e sapevo bene che non dovevo assecondare i dolori casuali che si presentavano di tanto in tanto.Essere un'attrice hollywoodiana di successo può essere una sfida, ma non sapevo che proprio il corpo che era sempre stato il mio biglietto da visita mi avrebbe tradito", ha raccontato Garr in un'intervista a proposito della sua malattia. (di Paolo Martini) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti, tribunale di Bologna rinvia decreto ‘Paesi sicuri’ a Corte di giustizia europea

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(Adnkronos) – Alla luce del nuovo decreto legge sui 'Paesi sicuri', la sezione immigrazione del tribunale di Bologna ha ritenuto "sussistenti" i presupposti per un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia dell'Unione Europea per chiedere quale sia il parametro "sulla cui base debbono essere individuate le condizioni di sicurezza che sottendono alla designazione di un Paese terzo come Paese di origine sicuro".  Contestualmente il tribunale di Bologna ha chiesto alla Corte di giustizia Ue se "sussista sempre l'obbligo per il giudice nazionale di non applicare" le disposizioni nazionali in caso di contrasto con la direttiva 32/2013, che riguarda le procedure comuni "ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione". "Sorprende fortemente la decisione del Tribunale di Bologna di rinviare il decreto legge 'Paesi sicuri' alla Corte di giustizia europea – dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati – Siamo certi che la Corte confermerà quello che per noi è lapalissiano: ovvero che è lo Stato a stabilire quali sono, appunto, le Nazioni sicure.Resta indiscussa la prerogativa del giudice di valutare poi, nel caso concreto, se quel Paese, sicuro in linea generale, lo sia, nello specifico, per il soggetto di cui si parla.

Il decreto è certamente un atto giuridico e tiene conto, e non potrebbe che essere così, sia politicamente sia giuridicamente, della tutela dei diritti umani".  "Accogliamo con favore la decisione dei giudici del Tribunale di Bologna di rinviare alla Corte di Giustizia Europea il pronunciamento sul decreto 'Paesi sicuri' – afferma invece Rosario Coco, presidente Gaynet – Come Gaynet, abbiamo ripetutamente fatto notare che 9 dei 19 Paesi perseguitano l'omosessualità (Algeria, Ghana, Egitto, Gambia, Marocco, Tunisia, Senegal, Sri Lanka, Bangladesh) mentre altri 7 (Albania, Bosnia, Capo Verde, Kosovo, Montenegro, Perù, Serbia) prevedono specifiche contro le persone trans''. ''I giudici hanno ribadito che la definizione di Paese sicuro deve riguardare tutto il territorio e tutte le minoranze: secondo il decreto approvato dal Governo, paradossalmente, anche che la Germania sotto il regime nazista era un paese estremamente sicuro per la stragrande maggioranza della popolazione tedesca: fatti salvi gli ebrei, gli omosessuali, gli oppositori politici, le persone di etnia rom ed altri gruppi minoritari, oltre 60 milioni di tedeschi vantavano una condizione di sicurezza invidiabile''.  ''Chiediamo che il Governo modifichi il decreto e riveda immediatamente le procedure di richiesta d'asilo rispettando l'art. 19 del Testo Unico sull'Immigrazione, che afferma che nessuna persona può essere rimandata in patria se vi è il concreto rischio che venga perseguitata".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Libri, l’armatore Lauro e il suo ‘Mare dentro’: “Torni la ‘Dolce vita’ a Ischia”

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(Adnkronos) – ''Si parla di cosa si farà domani, non c'è una visione.In giro vedo un pensiero unico e se qualche illuminato visionario che sogna qualcosa nei prossimi dieci-venti anni viene preso per un matto…

Questo libro vuole essere una speranza e dare delle indicazioni per il futuro, non solo di Ischia ma anche dell'Italia''.L'armatore Salvatore Lauro, classe '51, ischitano doc, già senatore della Repubblica con Fi, presenta così il suo libro dedicato all'isola natia, 'Il mare dentro.

Dalla dolce vita alla tempesta perfetta' (edizione Rubettino con prefazione di Edward Luttwak), al quale ha affidato aneddoti biografici, mescolandoli ad una analisi politica e sociale sul presente e il futuro.L'ex parlamentare (approdato nel movimento azzurro nel '96, viene rieletto nel 2001 con la Casa delle libertà, si iscrive nel 2004 al Misto e ci resta fino al 2006) ricostruendo la storia di Ischia e dell'intero Paese, partendo dagli anni Sessanta, dalla grande speranza del boom economico fino ai giorni d'oggi.  ''Negli anni '60 -dice all'Adnkronos Lauro- Ischia forse era diventata più famosa di Capri e d'estate la dolce vita romana si era trasferita da noi.

Ricordo i film che faceva Rizzoli, non tutti sanno che nella mia isola è stato girato 'Cleopatra'.Purtroppo, negli ultimi tempi Ischia ha avuto un grave danno di immagine dovuto alla tragedia di Casamicciola.

Per quei 500 metri di territorio i mass media si scatenarono e diedero l'idea che tutta l'isola fosse stata distrutta, poi c'è stato il terremoto e non ci siamo più ripresi.Dobbiamo riportare la dolce vita a Ischia, dobbiamo recuperare questo gap''. ''Come titolo ho scelto 'il mare dentro' -spiega l'armatore- perchè il mare è qualcosa che mi sta dentro, e' molto importante non solo per me ma per tutti.

Purtroppo, gli italiani non sono dei marittimi ma dei contadini, non capiscono che il mare è anche fonte di business.Guardare sempre al Nord, a Bruxelles è limitativo, noi abbiamo il mare e ai tempi dei romani ci ha fatto vincere e conquistare il mondo''.  Il mare è quasi un'ossessione per Lauro.

Tant'è che venne a lui l'idea della 'nave azzurra' per la campagna elettorale vittoriosa di Fi alle regionali del 2000. '''La proposi a Berlusconi durante un incontro nel suo ufficio a palazzo Grazioli.All'epoca Prodi aveva scelto il pulmann, c'era Fini che voleva l'elefantino…

E così io pensai a una nave crociera, perchè il mare è il nostro destino.Il tour per i porti partì da Genova.

A bordo c'era l'amata mamma del presidente, la signora Rosa e ricordo benissimo la tappa di Napoli: Berlusconi dovette scendere ben quattro volte nel garage della nave e aprire i portelloni, perchè le gente straripava, tutti volevano vederlo, toccarlo…''. ''Ho scritto questo libro per i miei nipoti -sottolinea Lauro- perchè non dimentichino le loro origini.Non devono dimenticare che sono nati nel mare''.

Da qui il messaggio alle nuove generazioni: ''Io penso che il Paese possa fare molto e spero molto nei giovani.Ai giovani, quindi, dico: nessuno vi regalerà niente, il futuro sta nelle vostre mani, quindi, siate coraggiosi e non abbiate paure di affrontare la vita, che è, sì, molto difficile, ma può riservare grandi soddisfazioni e opportunità.

Tant'è che il libro finisce con un blog che si siamo Salvatore Lauro, dove si possono scambiare opinioni, confrontarsi''.  Per l'ex senatore azzurro ''non sono importanti le scarpe che usi ma le impronte che lasci''.Una frase che sembra quasi una filosofia di vita.

Che si ispira all'insegnamento paterno. ''Non a caso -confida- ho dedicato il libro a mio padre, che mi ha insegnato a pescare.Lui mi diceva sempre 'Salvatore, è inutile che ti lascio qualcosa, è più importante che invece ti insegno a fare qualcosa perchè se la fai bene poi su questo valore potrai lavorare da solo''.     —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio Sharon, lettera di minacce ad avvocato di Sangare: “Lascia difesa o ti spacco la testa”

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(Adnkronos) – Una lettera di minacce, scritta al computer, firmata e in busta chiusa, è stata recapitata da Verona il 18 settembre scorso all'avvocato Giacomo Maj, difensore di Moussa Sangare, il 31enne di origini africane, reo confesso, in carcere per l'omicidio di Sharon Verzeni.  "Molti immigrati assassini l'hanno fatta franca con finti disturbi mentali spinti da avvocati senza scrupoli – si legge – Anch'io sono infermo di mente, ho una grave forma di psicosi.Una mattina verrò a trovarla nello studio e se lei continua a difendere questo topo di fogna io le spacco la testa davanti a tutti i suoi colleghi dell'ufficio.

I giudici sono gente civile, diranno che sono incapace di intendere e di volere".E infine, l'invito a lasciare la difesa "e io – scrive l'uomo – lascio stare te e la tua bella famiglia.

Quell'uomo deve crepare in carcere". “L’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati) esprime solidarietà e vicinanza all’avvocato Giacomo Maj, difensore d’ufficio di Moussa Sangare, il trentunenne reo confesso dell’omicidio della giovane Sharon Verzeni, destinatario di una lettera di minacce per il solo fatto di svolgere la sua funzione di difensore – afferma Carlo Foglieni, presidente Aiga – Tali atti intimidatori rappresentano un attacco non solo alla sua persona, ma a tutta la categoria e ai valori fondamentali della giustizia e del diritto di difesa”.  Per il presidente nazionale Aiga, “la violenza e le intimidazioni nei confronti degli avvocati non possono più essere tollerati, perché mirano a ledere l’autonomia e l’integrità del diritto costituzionale di difesa, pilastro essenziale della nostra democrazia”. “Al collega Giacomo Maj, socio della sezione Aiga di Bergamo, rinnoviamo il nostro sostegno incondizionato”, dice Foglieni. “Al tempo stesso, occorre rilevare una volta di più come venga portata avanti una illogica immedesimazione dell’assistito con il proprio difensore, che denunciamo da anni e che trova terreno fertile nella mediaticità dei processi.Un elemento che mina la sicurezza e l’indipendenza dei professionisti che devono, invece, sempre essere preservate”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aborto, Poleggi (Opa): “194 ha avuto costi economici, umani e sociali alti, nessun beneficio”

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(Adnkronos) – “L’Opa è un comitato tecnico scientifico che si è offerto a servizio della collettività per un’analisi costi-benefici della applicazione della legge 194 del 1978.Come qualsiasi legge dello Stato e politica dello Stato un’analisi costi-benefici serve per lasciare alla politica il compito di migliorare l’implementazione stessa, al fine di raggiungere il bene comune”.

Così il membro del comitato direttivo dell’Osservatorio Permanente sull’Aborto, Francesca Romana Poleggi, a margine della conferenza stampa di presentazione del Terzo rapporto sui costi dell’aborto indottotenutasi presso la sala stampa Nassirya al Senato. “Questo rapporto ha evidenziato che la legge 194, in questi 44 anni, ha avuto un costo notevole in termini economici, un costo notevole in termini di complicazioni rispetto alla salute delle donne, non ha eliminato la piaga degli aborti clandestini, non ha migliorato la mortalità materna ed infine ha causato la terminazione della vita di milioni di bambini.Quindi, ha generato costi umani, economici, sociali e quali sarebbero i benefici?”, ha continuato Poleggi. “Il lavoro dell'Opa è un lavoro tecnico, noi offriamo la scienza e la competenza dei nostri professori, medici e membri, per poi dare i dati alla politica.

Sarà quest'ultima che dovrà decidere cosa fare di questi dati.Noi chiediamo che vengano presi in considerazione”, ha concluso il membro del comitato direttivo dell'Osservatorio Permanente sull'Aborto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aborto, Noia (Gemelli): “Senza Legge 194 ci sarebbe stato grande risparmio nel Ssn”

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(Adnkronos) – “Il rapporto dell’Opa è un fatto culturale importantissimo perché disvela quello che alcune constatazioni di carattere psico-sociale cercano di silenziare”.Lo ha detto il direttore dell’hospice perinatale dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma, Giuseppe Noia, a margine della conferenza stampa di presentazione del Terzo rapporto sui costi dell’aborto indotto tenutasi presso la sala stampa Nassirya al Senato.  “Due sono gli aspetti da prendere in esame.

Il primo riguarda il fatto che l’abortività nelle adolescenti raggiunge il 12%, in linea con gli anni precedenti.Ora, tutti possono capire che, se nella donna adulta l’abortività spontanea è del 14%, come sia possibile che in una fascia di età più piccola, dove non ci sono patologie come in quella adulta, si possa arrivare ad un’abortività così elevata?

La spiegazione è semplice: è un aborto fai da te che viene spacciato per uno spontaneo – ha continuato il Presidente ‘Cuore in una goccia’ Onlus, illustrando le sue perplessità sull’aborto -.L’altro aspetto riguarda l’aborto eugenetico che negli ultimi 30 anni è passato dallo 0,5 al 6,5 per cento, aumentando di 12 volte.

Perché questo?Perché viviamo in un mondo di ignoranza e di menzogne che va sfatato con i numeri e con le evidenze” “Senza la legge 194, come evidenzia il rapporto dell’Opa, ci sarebbe stato un risparmio nel sistema sanitario nazionale.

Noi investiamo milioni di euro in una ricerca di un concetto sbagliato:l’aborto eugenetico.Tutto questo viene silenziato perché viene stornato dall’uso di una interruzione volontaria di gravidanza”, ha concluso il Noia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aborto, Rocchi (Opa): “Spesi 60 mln di euro con 194 fino al 2022”

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(Adnkronos) – “L’Osservatorio Permanente sull’Aborto periodicamente prepara degli studi sull’applicazione della legge 194, sui suoi costi e sui suoi impatti sulla salute delle donne.Portiamo avanti questo studio perché riteniamo importante che sull’aborto volontario legale si continui a parlare per far conoscere bene i numeri e per dare un contributo al dibattito che sia ben strutturato e informato”.

Così il presidente dell’osservatorio permanente sull’aborto, Benedetto Rocchi, a margine della conferenza stampa di presentazione del Terzo rapporto sui costi dell’aborto indotto tenutasi presso la sala stampa Nassirya al Senato.  “Quest’anno, come sempre, abbiamo aggiornato le nostre stime sui costi finanziari della legge 194 fino all’ultimo anno preso in esame e cioè il 2022.Abbiamo calcolato, quindi un costo intorno ai 60 milioni di euro.

Oltre a questo, abbiamo approfondito una serie di tematiche relative ai dati e ai numeri dell’aborto volontario, facendo approfondimenti sui diversi temi – ha continuato Benedetto Rocchi illustrando quanto emerge dallo studio sulla legge 194 -.Inoltre, abbiamo parlato dei dati relativi all’obiezione di coscienza; abbiamo analizzato quelli relativi agli aborti clandestini prima dell’applicazione della legge, e poi abbiamo aggiornato la letteratura scientifica relativa alle possibili conseguenze dell’aborto volontario sulla salute delle donne “L’Opa non fa proposte politiche ma analisi.

Noi pensiamo che la legge 194, come tutte le politiche sanitarie, debba essere oggetto di valutazione in modo che poi i decisori politici possono essere informati.Noi oggi non siamo qui a proporre ricette ma crediamo che sul tema non si possa smettere di parlare, riflettere e raccogliere informazioni in modo che la politica potrà decidere in maniera veramente informata”, ha concluso il presidente dell’osservatorio permanente sull’aborto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Liguria, Schlein e Pd voltano pagina: priorità Umbria e Emilia Romagna

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(Adnkronos) –
Elly Schlein fila via veloce da Montecitorio, in mattinata per gli Stati generali sulla sicurezza sul lavoro, diretta a Testaccio ad un'iniziativa sui migranti all'ex-Mattatoio.La segretaria con i cronisti non torna sul voto delle elezioni regionali in Liguria.

Vale quanto detto ieri, in tarda serata.Sulla campagna generosa di Andrea Orlando, sul Pd che "ha dato il massimo" e vola nelle percentuali, sulla chiamata alla responsabilità, davanti a cui ha messo gli alleati, per quel gol sbagliato a porta vuota.

La segretaria non va oltre.Nonostante la sconfitta che brucia.

Si vota tra venti giorni in Umbria e in Emilia Romagna.La priorità è questa.  Una consapevolezza diffusa anche tra i dem.

Ci sono amarezza e rabbia per la vittoria mancata di un soffio, per gli sgambetti degli alleati che hanno azzoppato la corsa di Orlando, ma regge la 'pax' interna in vista del doppio appuntamento elettorale. "Ora ci sono Emilia e Umbria, dopo tireremo le somme", dice un big dell'area riformista Pd.Anche perché stavolta c'è una preoccupazione che va oltre la sconfitta in Liguria: quella sulla competitività della coalizione, dell'alternativa alla destra che il Pd cerca di costruire. "Il Pd è al 28,5%.

Abbiamo dato il massimo.Siamo consapevoli che non bastiamo, ma scontiamo anche le difficoltà degli altri'', le parole di Schlein ieri notte.  Preoccupa il crollo dei 5 Stelle da un lato e la mancanza di un'offerta 'liberal' dall'altro.

Lo dice Beppe Sala: quello che "è palesemente deficitario nel centrosinistra è la forza centrale, quella moderata, pragmatica, capace di riforme, europeista.Una nuova componente liberal, che al momento ha una rappresentanza non definita".

A maggiore ragione al Nord, a maggior ragione con i 5 Stelle "sotto il 5%". 
Un'analisi quella di Sala, che trova un'assonanza nelle parole di Goffredo Bettini: "Le lacerazioni della coalizione hanno pesato negativamente.Stabilizzarla e allargarla, significa costruire un soggetto liberale e di centro, collocato nel campo democratico, che superi i residui e i conflitti del passato e guardi al futuro".

Nella speranza, aggiunge, che i 5 Stelle escano dalla loro crisi: "Il Movimento 5Stelle vive una fase di grandi difficoltà e di incerta transizione.Speriamo tutti che anch'esso chiuda la parte della sua storia ormai esaurita e abbia l'energia di costruirne una nuova".  Una transizione, quella del Movimento, che per molti tra i dem non può però scaricarsi sul Pd: la situazione favorevole in Liguria, osserva Alessandro Alfieri, "avrebbe suggerito a tutti di andare oltre i rancori e le incomprensioni del passato per costruire l'alternativa ad una destra uscita indebolita dagli scandali giudiziari e dare un governo migliore alla Liguria.

Purtroppo sono prevalsi i veti".Ma per il senatore riformista dem, ai veti sono però seguiti degli errori che chiamano in causa la segretaria Schlein: "E ai veti è seguito un errore politico: pensare che si dovesse scegliere tra il 6% di Conte e il 2% di Renzi che si leggevano nei sondaggi''.  La riflessione dell'area riformista si appunta non tanto su Renzi sì, Renzi no ma sul 'messaggio' dato all'elettorato. "Il punto politico -prosegue Alfieri- andava oltre Renzi: quel no al leader di Italia viva sarebbe stato inevitabilmente percepito come un no alla parte centrista della coalizione.

E sulla capacità di rappresentare quell'area moderata e maggiormente fluida nei comportamenti elettorali.Una parte importante su quell'area l'hanno fatta il Pd e la civica di Orlando, ma non è bastato''.

Per Stefano Bonaccini "il risultato mancato per un soffio deve far riflettere (e agire) per fare un passo avanti risolutivo nella costruzione di un centrosinistra nuovo, capace di vincere", sottolinea.Ma non è questione da affrontare ora: "Da oggi a metà novembre concentriamo ogni sforzo per vincere le prossime elezioni regionali in Umbria ed in Emilia-Romagna". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tredicenne morta a Piacenza, l’autopsia: “Trauma compatibile con caduta”

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(Adnkronos) – E' compatibile con una caduta il grosso trauma cranico, riportato da Aurora, la 13enne precipitata dal tetto di un palazzo a Piacenza nella giornata i venerdì scorso, 25 ottobre. È questo uno dei particolari, emersi durante l'autopsia sul corpo della giovane vittima, svolta oggi a Pavia alla presenza dei consulenti di parte, ossia il medico legale Novella D'Agostini – incaricato dalla famiglia di Aurora – e il medico legale Attilio Maisto per l'ex fidanzato, il 15enne accusato di omicidio e sottoposto a fermo, dalla giornata di ieri, da parte della Procura dei minori di Bologna.Ora si attendono gli esiti degli esami istologici e dei tamponi di ricerca genetica che sono stati eseguiti durante l'esame medico legale. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

G7 sviluppo urbano, Fitto non presiede e passa testimone a Piantedosi

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(Adnkronos) – Passaggio di testimone per il G7 Sviluppo urbano sostenibile in programma a Roma, presso la storica sede di Palazzo Altemps, lunedì prossimo, 4 novembre 2024.Il vertice avrebbe dovuto essere presieduto dal ministro Raffaele Fitto, ormai in procinto di fare le valigie per Bruxelles.

Superato l'ultimo step, l'audizione del prossimo 12 novembre, il ministro pugliese dovrebbe diventare ufficialmente titolare nella squadra di Ursula Von der Leyen a Bruxelles.Fino ad allora al ministero per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR sembra prevalere la scelta di tenere un profilo basso, lontano dai riflettori: poche uscite pubbliche per Fitto, dichiarazioni prossime allo zero.

Per questo, riferiscono fonti autorevoli all'Adnkronos, il ministro salentino avrebbe passato il testimone del G7 Sviluppo urbano sostenibile al responsabile del Viminale Matteo Piantedosi: "Si tratta di un passaggio naturale -viene spiegato-, visto che il vertice affronta tematiche di cui Fitto e Piantedosi si sono sempre occupati insieme".Il ministro dell'Interno, inoltre, presiede la Conferenza Stato-Città, "quindi la scelta non poteva che ricadere su di lui".  Il G7 Sviluppo Urbano Sostenibile in programma a Roma prosegue il percorso avviato dalle presidenze precedenti (Germania 2022, Giappone 2023) e mira a promuovere una discussione strutturata tra i ministri competenti dei paesi G7 e le istituzioni internazionali coinvolte.

A Palazzo Altemps verranno accolti i ministri dei Paesi G7, il Commissario europeo con la delega in materia, nonché i rappresentanti di 'OCSE, UN-Habitat, Banca Europea per gli Investimenti e Urban7, che rappresenta l’organismo di coordinamento delle città dei Paesi G7.Durante il vertice, i ministri del G7 e i loro ospiti avranno l'opportunità di discutere una serie di temi cruciali per il futuro delle città nel contesto delle transizioni globali in atto.  Il dibattito, si legge nel Media Handbook del summit, si concentrerà principalmente su come le politiche urbane possano rispondere alle sfide imposte dalle transizioni ecologica, demografica e digitale.

I ministri esploreranno il potenziale delle città con l’obiettivo di diventare fulcri di innovazione, crescita inclusiva e resilienza climatica, con particolare attenzione agli strumenti di governance multilivello e all'integrazione delle politiche urbane con le strategie nazionali ed europee.  Un aspetto centrale del dibattito sarà la promozione di un approccio integrato alle politiche urbane, che favorisca l'adozione di pratiche innovative per la riduzione delle emissioni, l'uso delle risorse rinnovabili e lo sviluppo di città più inclusive.La discussione toccherà anche temi legati alla cooperazione internazionale e all'impegno dei Paesi del G7 nel sostenere le città nella transizione verso modelli di sviluppo sostenibili, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

In questo contesto, l'OCSE presenterà i risultati delle sue analisi sulle migliori pratiche in tema di politiche urbane, fornendo una base per un confronto costruttivo tra le delegazioni.  A conclusione dei lavori, verrà rilasciato un comunicato finale, che rappresenterà il frutto del dialogo tra i Paesi membri e verranno delineate le azioni congiunte future per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile.Il comunicato offrirà una sintesi delle principali sfide e impegni condivisi dai membri del G7, costituendo un punto di partenza per le future presidenze del G7, con un focus particolare sulla prossima Presidenza canadese del 2025. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da Aurora morta a Piacenza a Sara Centelleghe, cresce la violenza tra i giovani

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(Adnkronos) –
Sara Centelleghe, uccisa a 19 anni non ancora compiuti dal coetaneo vicino di casa; il caso di Aurora, la 13enne precipitata dal balcone a Piacenza per la cui morte è indagato per omicidio il fidanzatino di appena 15 anni.E tornando indietro di solo poche settimane il 17enne che a Viadana, in provincia di Mantova, ha malmenato e ucciso con una mossa di Mma la 42enne Maria Campai; l'omicidio di Candido Montini a Garzeno, nel Comasco, confessato da un altro 17ennne.

Fino alle vicende estive più inquietanti: quella di Paderno Dugnano, dove un ragazzo non ancora maggiorenne ha ucciso mamma, papà e fratellino e l'omicidio del 16enne Thomas Christopher Luciani in un parco a Pescara.Sempre più spesso i protagonisti della cronaca nera sono giovani e giovanissimi.

Casualità, effetto-emulazione o campanello d'allarme sul disagio dei ragazzi?Lo ha chiesto l'Adnkronos a Marco Dugato, ricercatore del centro di ricerca interuniversitario su criminalità e innovazione Trancrime. "In termini numerici, vediamo che i reati commessi dai minori e dai giovani adulti sono tendenzialmente stabili, ma è vero che, soprattutto per i minorenni, tra il 2021 e il 2022 (ultimo anno per cui si hanno a disposizione i dati completi, ndr) si è registrato un aumento significativo dei reati di natura violenta", spiega Dugato.

Incremento che "non si vede per le altre fasce d'età".Due anni non sono sufficienti però "per dire se è un trend che si stabilizzerà nel tempo, se c'è un aumento o se è un picco che casualmente può capitare". Quanto al rischio di emulazione, "sicuramente esiste quando c'è esposizione mediatica, ma da unabomber al mostro di Firenze, è sempre stato così", senza però che questo avesse una diretta conseguenza in termini statistici. Quello che invece statisticamente non può essere ignorato e va letto "insieme all'aumento dei comportamenti violenti, è il disagio dei ragazzi, che si manifesta per esempio con il crescere di problemi di natura psicologica e di atti di autolesionismo".

Un "fenomeno sociale che è multifattoriale".In parte ha inciso sicuramente la pandemia, ma "il covid è stato un acceleratore di problematiche di più lungo periodo, che – se andiamo a guardare i dati – erano già in moto da prima e hanno a che fare con il sistema-Paese: i ragazzi hanno difficoltà di prospettiva e di futuro, acuite a maggior ragione nel periodo della pandemia, durante il quale si sono visti togliere tutta la dimensione della socialità con i pari".

E questo – secondo il ricercatore di Transcrime – spiega tra le altre cose, il perché "le reazioni violente nel 90% dei casi avvengano tra coetanei". A influire, però, è anche "il depotenziamento dei servizi all'interno delle istituzioni scolastiche e socio-assistenziali, che fa sì che i segnali premonitori di un disagio psichiatrico non vengano più colti".Secondo Dugato andrebbero potenziati non solo questi servizi, ma anche "la formazione per insegnanti, educatori e chi lavora nelle società sportive", affinché possano "avere strumenti per comprendere meglio i ragazzini".  A tutto ciò è sotteso poi un generale "tema di politiche e investimenti: i giovani ormai sono una forte minoranza in questo Paese.

Ci si accorge di loro soltanto quando sono un problema e non si pensa mai a degli investimenti, per far sì, ad esempio, che fare sport al pomeriggio non sia lusso.Non possiamo poi lamentarci se i ragazzini, magari quelli di famiglie con meno possibilità economiche, sono per strada, dove prima o poi qualcosa lo romperanno, non perché sono cattivi, ma perché sono 15enni". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Russia, esercitazioni con armi nucleari: il messaggio di Putin

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(Adnkronos) –
La Russia conduce esercitazioni con armi nucleari e Vladimir Putin assiste ai test.Il presidente russo ha osservato l'addestramento delle truppe dal centro di controllo del Cremlino in video-collegamento.  Il ministero della Difesa russo ha precisato che "sotto la guida del comandante supremo delle forze militari Vladimir Putin, sono stati lanciati, per prova, missili balistici e da crociera delle forze strategiche, e che tutti gli obiettivi delle esercitazioni sono stati raggiunti". "Sono stati quindi lanciati, dal cosmodromo di Plesetsk, il missile balistico intercontinentale Yars, missili balistici Sineva e Bulava, dal Mare di Barents, dal sottomarino strategico a propulsione nucleare 'Novomoskovsk' e dal mare di Okhtsk, dal sottomarino a propulsione nucleare 'Principe Oleg'.  
Sono stati coinvolti nelle esercitazioni anche aereai Tu-95s che hanno lanciato missili da crociera.

E' stato, così, verificato il livello di preparazione degli organi di comando e controllo delle forze.  La federazione russa, chiarisce la Tass, conferma la sua posizione secondo cui l'uso di armi nucleari è una "misura estrema".Recentemente Putin ha prospettato l'ipotesi di modificare la dottrina nucleare: il ricorso alle armi atomiche potrebbe essere giustificato anche in caso di attacco da parte di un paese appoggiato da potenze nucleari.

In altri termini, un'offesiva ucraina contro la Russia potrebbe spingere Mosca a rispondere con l'opzione estrema. "E' importante per la federazione russa avere forze strategiche moderne e costantemente pronte all'azione", le parole attribuite a Putin.La Russia intende migliorare "i componenti delle forze di deterrenza nucleare" e ha già destinato risorse sufficienti per raggiungere l'obiettivo. "La federazione russa non intende essere coinvolta in una corsa agli armamenti ma manterrà il livello necessario" di efficienza.

Nel piano di sviluppo militare, i nuovi sistemi dovranno essere in grado di bypassare i sistemi di difesa degli altri paesi. "Le armi nucleari russe – ha detto Putin – aiuteranno a mantenere l'equilibrio tra le potenze nel mondo".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma flop, il popolo giallorosso ‘in lutto’: “Giocatori scarsi e società debole” – Video

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(Adnkronos) – Quartieri giallorossi in lutto per la debacle della Roma contro la Fiorentina.A nulla è servita la sequenza di esoneri, che ora vede in bilico anche il neo allenatore Juric.

L'1-5 al Franchi contro i viola, domenica scorsa, ha tolto sorriso e speranze ai tifosi giallorossi che nei fortini di Trastevere e Testaccio hanno poca voglia di commentare e ancor meno di pronunciarsi sull'ennesimo, possibile, cambio in panchina. (di Silvia Mancinelli) —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)