Archeologia, scoperte le tombe di Remochetni e Baqet II in Egitto

Nuove scoperte in Egitto Archeologia – Una missione archeologica egiziana-australiana del Macquarie University, guidata dal...

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Nuove scoperte in Egitto

Archeologia – Una missione archeologica egiziana-australiana del Macquarie University, guidata dal dott. Naguib Kanawati, ha scoperto due prestigiose  camere sepolcrali databili al Medio Regno. Le sepolture appartenevano a due membri importanti della casta egizia: Remochetni e Baqet II.

Il rinvenimento è stato effettuato durante i lavori di pulizia  dei cunicoli  delle  tombe dei due personaggi, nella necropoli di  Beni Hassan, nella frazione di El-Minya.

Il Dott. Mostafa Waziri, segretario generale del consiglio supremo delle antichità, ha  spiegato che la missione archeologica ha iniziato gli scavi nel 2009, ed è riuscita a scoprire queste camere di sepoltura durante l’ultima settimana della sua attuale stagione archeologica.

Il Dott. Ayman Ashmawi, capo dell’antico settore delle antichità egiziane, ha aggiunto che la sepoltura di Remochetni è posta a 17.5 metri di profondità.

Il cunicolo porta ad  una camera con un secondo corridoio che conduce ad una sepoltura a 3 metri di profondità. Si tratta di  una camera vuota con pianta rettangolare, probabilmente usata per la posatura del sarcofago,  presumibilmente rimosso dall’egittologo britannico “Percy E Newberry” che ha lavorato a Beni Hassan durante la fine del XIX secolo.

Il Dott. Ashmawi ha fatto notare che la camera di sepoltura ha due piccole camere laterali posti agli angoli orientali, mentre ad ovest sono stati trovati un certo numero  di contenitori alimentari fatti di argilla.

Gamal Elsemestawy, direttore generale del Dipartimento di antichità del medio Egitto,  ha riferito che la missione ha scoperto anche la parte superiore della camera di sepoltura di Baqet II oltre al ritrovamento di altre camere unilaterali.

Queste possiedono lo stesso design architettonico delle camere di sepoltura trovate nella tomba di Remochenti.

La missione ha trovato anche pitture parietali che raffigurano policrome scene, in  buone condizione di conservazione oltre che un certo numero di vasi di ceramica.

Il Dott. Naguib Kanawati capo del misssione ha riferito che dato che la missione archeologica è ormai giunta al termine, è stato bloccato l’ingresso delle camere con delle macerie per proteggere il ritrovamento.
La missione riprenderà a gennaio 2019 al fine di pulire, restaurare e studiare i quadri murali oltre che documentare pienamente i pozzi e le sue camere di sepoltura.

Dionisia Pizzo.

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