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Castellammare di Stabia

Ma quanto ci costa il “salviscismo” in danè e figure? Dissequestrata la Sea Watch3

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La nave Sea Watch è stata nuovamente dissequestrata e, dopo l’ennesimo blocco in odore di “salviscismo”, può tornare a navigare e nel frattempo, magari (ma forse dire sicuramente errato non sarebbe), ci sono state morti che, checchè dica e pensi Caporal Salvini e suoi “salvisciti”, forse sarebbero state evitate.

C

ome si ricorderà, l’imbarcazione della Sea Watch 3 (omonima della ong tedesca), battente bandiera olandese, era stata sequestrata, ancora una volta, per decisione della procura di Agrigento, aprendo altresì l’ennesima, solita, indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (dopo le diverse altre costate anni di indagini, e di stipendi spesi, per il nulla appurare), in concomitanza con lo sbarco a Lampedusa di 47 migranti naufraghi, la sera di domenica 19 maggio.

La decisione dello sbarco, come riportato anche da noi, fu appresa in diretta TV da un contrariato ministro dell’Interno Matteo Salvini più preso dal suo essere ognipresente (purché si tratti di proscenio o piazze) che dal seguire e perseguire la VERA sicurezza in Italia..

Come si ricorderà, infatti, Caporal Salvini stava partecipando al talk show “Non è l’Arena”, condotto da Massimo Giletti su La7, quando questi diede la notizia ad un ignaro “ministro degli interni”, non quindi un micio micio che nulla ha a che vedere con questi eventi, che reagì – in modo chiaro ed evidente anche nell’espressione del viso – in maniera molto stizzita come per dire:

ma come! Proprio a me? A me che continuo a dire che i porti sono chiusi e che mai nessuno sbarcherà sull’italico suolo da me difeso? Ma allora cosa conto, niente? (ogni tanto capita che una qualche cosa di vero gli passi, fugacemente e velocemente, per la testa).

A consolarlo però arrivò subito la news che la procura di Agrigento si era immediatamente attivata, ancora una volta, per l’ennesimo sequestro ed aprire l’ennesima indagine penale e così, Caporal Salvini, e la vivandiera Meloni, potettero subito non solo applaudire e risentirsi orgogliosi del blocco, ma anche di dire, e chiedere, che ora si aspettavano che Nave Sea Watch 3 fosse smantellata e, addirittura, affondata, parola e desiderio della Meloni che, chissà, magari pensava già a creare – così- un ambiente marino adatto a meglio, e più, far crescere le famose e pregiate “zucchine di mare” evitando così anche di aver ancora noie con la “malaffemmena” Europa)

SIC!

Fatto sta che, con buona pace di tutti, ed altri soldi buttati letteralmente a mare, ora la ong torna – per l’ennesima volta – a navigare libera e riabilitata, come semrpe, e pubblica su Twitter il “decreto di restituzione di cose sequestrate” firmato dal procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e dal pubblico ministero Cecilia Baravelli:

Comunicato Sea-Watch Italy

e scrive, commentando:

“Abbiamo ricevuto la notifica del dissequestro e della conseguente restituzione della nave”,

la Sea Watch torna dunque a solcare il Mediterraneo.

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