Juve Stabia, Guido Pagliuca: l’allenatore che morde gli avversari! Sotto la Lente

La nostra lente di ingrandimento si poggia su Guido Pagliuca, neo allenatore della Juve Stabia, per svelarne alcuni dati e caratteristiche

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Guido Pagliuca è il nuovo tecnico della Juve Stabia.

In uscita dal Siena, con cui aveva stipulato un contratto biennale, è pronto a remare sui mari di Castellammare di Stabia.

Pagliuca è nato a Cecina il 17 febbraio 1976 ex calciatore di ruolo terzino destro.

La sua carriera prima di approdare alla Juve Stabia

Arriva a Castellammare di Stabia dal Siena da cui si è liberato dopo il fallimento.

Con i toscani ha conquistato il dodicesimo posto con 44 punti (50 punti sul campo meno i 6 punti di penalizzazione).

Nella stagione 2021-2022 ha guidato la Lucchese, sempre in Serie C, girone B, dove ha conquistato i playoff con 51 punti.

In serie C è stato protagonista ancora a Lucca nel campionato 2014/2015 e Gavorrano nel 2011/2012.

In serie D, invece, Pagliuca ha guidato le panchine dell’Imolese, Real Forte, Ghivizzano e Pianese.

Con i suoi 47 anni, Pagliuca vive il calcio intensamente non solo per l’impegno profuso sul prato verde, ma soprattutto per la sua forte personalità che rimanda, di riflesso, ai suoi calciatori.

La sua professione da allenatore inizia a 28 anni dopo una modesta carriera trascorsa tra C2, settore giovanile e campionati dilettantistici.

Nel giugno 2004 inizia ad allenare i Giovanissimi del Rosignano.

Terzino destro con velleità offensive che ispirano il suo lavoro nella guida tecnica di una squadra.

Ama il calcio romantico, quello spettacolare (speriamo non quello visto dal suo collega Pochesci n.d.a.) ed è bravo a lavorare con i giovani. Ne sono testimoni gli under 20 a Cecina e a Borgo a Buggiano. In una stagione esplosiva, con 19 vittorie e solo tre sconfitte con 53 gol fatti, fu una stagione caratterizzata da una squadra che vinceva e divertiva.

Si ispira a Zeman, di cui ha seguito gli allenamenti quando guidava il Lecce, e a Giampaolo, “passionale come lui”, tanto da meritarsi l’etichetta di allenatore più esonerato della storia della Serie A. Nessuno, infatti, ne ha subiti 8 in massima serie come Giampaolo, che prima del 2 ottobre 2022 condivideva l’insolito primato con Davide Ballardini e Beppe Iachini.

Guido Pagliuca: le caratteristiche del nuovo allenatore della Juve Stabia

Oltre alla smania dei rossi, per l’accesa frenesia che lo contraddistingue, il primo ricevuto a Teramo contro il Monterosi, le sue doti principali sono organizzazione di gioco, compattezza in fase di recupero della palla e continui movimenti fatti di uscite con rientri dalle posizioni e sfruttamento degli spazi. Questo il credo tattico di Guido Pagliuca.

Ricordato alla Lucchese per l’impresa di Correggio che riportò la squadra in C, in serie D ha vinto due campionati.

Carismatico nello spogliatoio, autorevole in campo, aggressivo con gli avversari, Pagliuca conserva il peggio di sé con gli arbitri. Ha, infatti, collezionato molte espulsioni ed esoneri nella sua carriera.

La sua personalità, ed il suo gioco, sposano bene le idee dei tifosi. La maglia si suda e la concentrazione è alla base per gli sviluppi di nuove idee poggiate sempre sull’aggressività e sul pressing. Saranno proprio queste sue caratteristiche ad entrare dentro, o tra i piedi, dei calciatori più giovani, assetati di fama e successo?

Durante la presentazione ufficiale allo Stadio Romeo Menti per la guida tecnica della Juve Stabia, ha più volte esplicitato il concetto di dirigersi “insieme” verso un’unica direzione. Siamo pronti a percorrere, insieme a te, caro Mister, la strada delle vespe, tortuosa, lunga, curva, ma sicuramente avvincente!

In ogni conferenza pre partita ha sempre detto che la sua squadra deve “mordere” gli avversari e finora i suoi calciatori lo hanno seguito con due ottime prestazioni contro Monterosi Tuscia e Avellino.

Guido Pagliuca: il modulo

Agli esordi della sua carriera ha studiato ed analizzato gli allenamenti di Zdenek Zeman, alla guida del Lecce, e quelli di Marco Giampaolo quando allenava il Cagliari.

Da questi maestri del calcio ha assimilato la loro impostazione tattica: 4-3-3 o al massimo 4-3-1-2.

Tridente offensivo di stile zemaniano e difesa a quattro. Cosa, tra l’altro, ribadita in conferenza stampa.

Ovviamente la scelta del modulo da utilizzare in questa stagione alla guida della Juve Stabia, è stata dettata anche dai calciatori che il Direttore Lovisa, in sede di calciomercato, è riuscito a portare a Castellammare di Stabia

Tutto sommato, ad oggi, con il lavoro quotidiano del ritiro, degli allenamenti e delle due partite di campionato, ci sembra un “matrimonio che s’adda fare!”

Juve Stabia TV


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