GdF sequestrata 1 ton di botti, oscurati 17 canali falsi Green Pass VIDEO

Guardia Di Finanza di ROMA al lavoro per le feste: sequestrata una tonnellata di botti e oscurati 17 canali per la vendita di falsi green pass.

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Guardia Di Finanza di ROMA al lavoro per le feste: sequestrata una tonnellata di botti e oscurati 17 canali per la vendita di falsi green pass.

Circa una tonnellata di materiale esplodente illegale sequestrato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Scandagliando il mercato illegale dei “botti” in vista delle festività di fine anno, le Fiamme Gialle del Gruppo di Guidonia Montecelio hanno individuato, a Setteville, un deposito clandestino di “botti” ubicato in una palazzina del centro abitato, cosicché un’eventuale esplosione, avrebbe potuto mettere in pericolo l’incolumità degli abitanti dell’edificio e di quelli circostanti.

Il titolare del magazzino è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli per l’ipotesi di reato di detenzione di materiale esplodente in assenza della prevista autorizzazione.

Sono anche stati oscurati 17 canali di vendita per falsi green pass, unicità di questo fine 2021, rispetto agli anni passati

I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, con il quale è stato disposto l’oscuramento di 17 canali di un’applicazione di messaggistica istantanea contenenti annunci di vendita di falsi “Green Pass”.

Nel corso di attività di monitoraggio della rete e dei social network, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma hanno individuato 8 canali pubblici e 9 profili privati su cui erano proposte in vendita false “Certificazioni verdi COVID-19”, ad un prezzo compreso tra 100 e 500 euro, in alcuni casi da versare in criptovalute.

Secondo le indicazioni riportate sulle pagine, i “Green Pass” venivano forniti sia nel formato digitale che cartaceo, anche nella modalità “Super Green Pass”, per il quale è richiesta l’avvenuta vaccinazione. Tutti i documenti sarebbero stati muniti di QR Code asseritamente idoneo a superare i controlli da parte delle competenti Autorità.

Venivano pubblicizzati anche particolari sconti commerciali in caso di acquisto di più attestati, come la formula del “pacchetto famiglia”, ed era “garantita” la piena affidabilità ed efficacia delle certificazioni, nonché un “servizio di assistenza” in caso di problemi.

Gli approfondimenti condotti hanno permesso di accertare che almeno 140.000 utenti si sono collegati a quei canali al fine di ottenere informazioni o false certificazioni.

La presenza di questo genere di profili è recentemente aumentata in seguito ai provvedimenti normativi che hanno esteso l’obbligatorietà del “Green Pass” per lo svolgimento di determinate attività.

Vecchie e nuove categorie merceologiche per le feste, rigorosamente di contrabbando e nocivi per la salute.

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