I campioni d’inverno stanno stupendo, ma è presto per parlare di promozione
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mmettetelo: come noi nemmeno voi avreste mai immaginato che il Pisa sotto Natale si sarebbe trovato a comandare la classifica di Serie B, addirittura da campione d’inverno con un turno di anticipo. È normale, perché le favorite ad agosto erano altre, squadre sulla carta più blasonate e abituate a lottare per traguardi importanti rispetto ai pisani. Ci riferiamo ad esempio al Lecce, al Benevento e al Brescia, che stanno comunque facendo benissimo.
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Con un girone d’andata letteralmente dominato, quasi fosse una formazione di Serie A, i nerazzurri dopo la bella vittoria per 2 a 0 sul Cosenza si preparano ora nel migliore dei modi possibili per la prossima sfida in programma a Santo Stefano contro il Frosinone. Ma come è possibile che il non favorito Pisa si trovi lassù in cima alla vetta? Come può essere spiegato tutto ciò?
Attraverso tre semplici parole d’ordine, ossia “fame di vittorie”, “spirito di sacrificio” e “abnegazione tattica”. Se non volete chiamarle parole d’ordine rinominatele piuttosto “aspetti che hanno fatto la differenza”, e che hanno permesso alla formazione allenata da D’Angelo di trasformarsi in una corazzata pronta a comandare anche il girone di ritorno. I meriti vanno al mister, certo, ma anche a Masucci, tanto per fare un nome tra i tanti possibili, che a 37 anni di età sa ancora come ruggire, e il Cosenza lo sa bene.
Contro questo avversario di tutto rispetto è risultato a dir poco scatenato, e questa cosa ha caricato i compagni, che insieme a lui stanno facendo cose egregie. Tuttavia parlare già oggi di promozione, senza passare per i play-off, è piuttosto prematuro.
C’è ancora tutto un girone di ritorno da giocare non solo per il Pisa!
È ancora troppo presto per il Pisa per poter sognare e soprattutto per poter pensare alla Serie A, perché mancano tantissime partite da giocare e ancora tutto può succedere, tuttavia i presupposti per raggiungere la gloria ci sarebbero anche.
Il ruolino di marcia recita infatti 11 vittorie, 5 pareggi e sole 3 sconfitte, davvero niente male per una squadra, quella pisana, che ad agosto dalle quote Serie B non era data certo come favoritissima. E invece succede che con il tempo anche i principali bookmaker si sono dovuti ricredere, e orientare le loro preferenze non più su Brescia e Lecce ma sul Pisa dei miracoli di quest’anno.
Addirittura “dei miracoli”? Sì perché contro i rossoblù la porta difesa da Nicolas è rimasta inviolata per l’8a volta, e le gare disputate fino a oggi sono 18. Se questo dato statistico vi pare poco…
Un altro dato statistico che in questa sede vogliamo menzionarvi è quello che ci dice che il Pisa nell’ultimo mese ha segnato 6 reti e ne ha subìte 0. Mettete insieme tutti questi numeri e avrete un quadro generale relativo alla stagione dei nerazzurri.
Non c’è un minuto da perdere però, né per voi, che ormai avrete capito di che tipo di formazione stiamo parlando, né per il Pisa, che non avrà occasione di staccare la spina, almeno non prima del 29 dicembre. Dopo la gara contro la SPAL per gli uomini di D’Angelo ci sarà fino al 15 gennaio escluso il meritato riposo.
Chi si ferma è perduto? Dipende
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La sosta post-natalizia per il Pisa sarà un’occasione per ricaricarsi in vista del prosieguo della stagione oppure un’occasione per rallentare? Bella domanda: solitamente chi si ferma è perduto, perché a venire meno è il ritmo partita e l’approccio deciso e decisivo alla partita. Tuttavia questa cosa non è sempre vera, dipende molto anche dalle motivazioni di una squadra. E la squadra del Pisa di motivazioni, ora che sta facendo un campionato stellare, ne ha e ne avrà da vendere. Attenzione però a non pensare che la Serie A sia già raggiunta. La nostra è una semplice raccomandazione, che ai nerazzurri potrebbe fare davvero comodo. La Serie B ogni anno risulta infatti assolutamente imprevedibile, scusate se insistiamo.
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