Anche Putin ammette la controffensiva Ucraina

Dopo giorni di indiscrezioni anche Putin ammette la controffensiva che Kiev ha fatto partire sul campo anche se "senza successo''.

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Dopo giorni di indiscrezioni anche Putin ammette la controffensiva che Kiev ha fatto partire sul campo anche se “senza successo”.
Per l’intelligence britannica invece gli ucraini avrebbero già sfondato le prima linee di difese russe in alcune aree

Anche Mosca ammette la controffensiva Ucraina

Dopo giorni di smentite ufficiali anche la Russia è costretta ad ammettere che la controffensiva ucraina è cominciata. Ad ammetterlo è lo stesso Vladimir Putin che specifica però che è al momento ”senza successo”.

L’annuncio su Twitter del ministero della Difesa britannico

Per gli analisti britannici la risposta russa al momento sarebbe di diverso tipo: alcune unità si starebbero difendendo bene, altre starebbero arretrando.

Le notizie dal campo di battaglia

”Oggi, 5 brigate d’assalto e 35 brigate di fanteria di marina sono impegnate in operazioni di combattimento attivo e stanno facendo progressi, con la quinta brigata d’assalto che sta prendendo una posizione dominante attorno ai fianchi di Bakhmut, e le 35 brigate di marines che invece hanno sconfitto gli occupanti nell’area di Mykolaiv, nella regione di Kherson, e ora stanno combattendo il nemico nella regione di Donetsk”: lo scrive sul suo canale Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.

Perché a Tokmak potrebbe iniziare la vera controffensiva dell’Ucraina

Ma attacchi intensi sarebbero presenti anche al Sud. Le forze ucraine hanno attaccato questa mattina la struttura dove sono acquartierate le truppe russe sulla Striscia di Arabat, nella regione ucraina meridionale di Kherson: lo ha reso noto il consigliere regionale Sergi Khlan in un post su Facebook, citato da Ukrinform.

”In Ucraina è partita la controffensiva”: ecco cosa sta succedendo sul campo

Zelensky ha osservato che presto tutti avranno notizia delle azioni di controffensiva dell’esercito ucraino sottolineando però ”che non bisogna fidarsi di questo o quel canale Telegram, e soprattutto del dittatore russo”. ”Mi sembra che dobbiamo fidarci dei nostri militari.

Si aggrava la crisi umanitaria a Sud per il crollo della diga

Ma cresce l’allerta anche per i danni derivanti dal crollo della diga di Kakhovka: secondo il capo degli Affari Umanitari dell’Onu, Martin Griffiths l’Ucraina si trova ad affrontare in seguito a questo evento una situazione umanitaria notevolmente peggiorata.

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