Velocità: la variabile impazzita

Il tema della velocità, spiegata al programma di ViViRadioWeb Passione Formula Uno, condotto da Marco Palomba e Carlo Ametrano

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VELOCITÀ: LA VARIABILE IMPAZZITA:
di
Pasquale Buondonno

La velocità è un concetto spesso «variabile», per usare un “artifizio” di stampo matematico, un’incognita tante volte, perché è legata alla “rapidità” con cui si muove un corpo in un determinato spazio ed è dato dal rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo. Ricoprire distanze «mercuriali» in poco tempo è qualcosa che ha sempre affascinato. Nel tempo sono state scritte trame avvincenti. Ma la velocità, come anche altri settori della vita, è sottoposta anch’essa a regolamenti, come in Formula 1, considerata da sempre la massima espressione della perfezione legata alla Velocità. Gli amici Marco Palomba e Carlo Ametrano di Vivicentro ne hanno discusso recentemente nel programma “PASSIONE FORMULA UNO”.
La trasmissione radiofonica condotta dai due brillanti conduttori e amici Marco Palomba e Carlo Ametrano ha eviscerato con grande acume e competenza giornalistica la tematica a 360° e l’ottimo successo riscontrato dalla Trasmissione lo dimostra. Grandi ospiti illustri hanno partecipato come Carlo Vanzini, commentatore Sky Sport F1 (presente in foto),
Pierluigi Martini, Beppe Gabbani, ex piloti di F1
Gianfranco Palazzoli,
Gian Carlo Minardi, Presidente Formula Imola,
Pietro Benvenuti, Capo Direttore del Circuito di Imola.
In studio anche Cesare Fiorio, ex Direttore Sportivo della Ferrari. Spesso i regolamenti cambiano e le modifiche sono all’ordine del giorno. Chi ne potrà trarre beneficio? Lo viene chiesto a Cesare Fiorio. «Tutto dipende dalla capacità degli ingegneri e progettisti nell’interpretare i Regolamenti» ci fa sapere. Quando gli viene chiesto una previsione sul futuro riguardo lo sviluppo di nuove regole e nuovi assetti, lui ci spiega: «I team più blasonati ovviamente hanno qualcosa in più a livello economico, ma l’anno prossimo trionferà la squadra capace di interpretare nel migliore dei modi le nuove regole e che mostreranno una migliore capacità di adattamento.» Fa intendere che le gerarchie potrebbero essere stravolte se dovessero essere adottate delle nuove “strategy”. Ci si auspica un balzo in avanti delle Ferrari da sempre sul punto dell’exploit. Quando gli è stato chiesto dallo studio di parametrare una differenza sostanziale tra i due indiscussi protagonisti del momento, Hamilton-Verstappen, l’ex Team Manager ha detto: «Hamilton e Verstappen non sono grandi solo perchè hanno macchine veloci, ma perchè commettono pochi errori e vanno molto forte. Poi, Hamilton dice lui alla squadra come gestire l’assetto e cosa fare, mentre Verstappen prende le disposizioni che Horner e la Red Bull gli impongono e lui non ha altre capacità se non la sua guida, mentre Hamilton ha una visione più completa della gara». In sostanza, l’eterna contrapposizione dell’«istintivo», Verstappen, contro il «calcolatore» Hamilton. Due tipologie differenti di vedere la velocità ma entrambe autenticamente “intriganti” e “avvincenti”.

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