“Sud, l’Italia che non c’è” il libro presentato a Palazzo Farnese

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Presentato, da quattro parlamentari e dal sindaco, nella Sala Consiliare, il libro di Raffaele Cimmino e Tonino Scala “ Sud, l’Italia che non c’è”

“Sud, l’Italia che non c’è” il libro presentato a Palazzo Farnese

Castellammare di Stabia – E’ stata la Sala Consiliare del Comune di Castellammare a ospitare, venerdì 5 luglio, la presentazione del libro di Raffaele Cimmino e Tonino Scala “Sud, l’Italia che non c’è” (Marcovaldo Editore).

A sfidare l’insopportabile caldo, oltre ad uno degli autori, Tonino Scala, cittadini e autorevoli oratori i quali hanno avanzato riflessioni riguardo ai contenuti del libro e quindi sul sud, ma anche personali considerazioni sull’autonomia differenziata, proposta in atto dell’attuale Governo.

Sono intervenuti i parlamentari Federico Conte di Liberi e Uguali, Antonio Pentangelo di F.I., Valeria Valente del PD e Catello Vitiello di Gruppo Misto.

Il Sindaco Gaetano Cimmino, che ha preso la parola in apertura dei lavori, ha evidenziato quanto il tema sia importante e quanto poco se ne parli, “mentre il Governo sull’argomento procede a passi giganteschi”, e come sempre più, le differenze tra nord e sud aumentino.

Una considerazione quest’ultima, emersa in tutti gli interventi così come unanime è stata la considerazione sull’utilità, oltre che dell’opportunità del libro, che ricostruisce un’attenta e puntuale analisi storica, offrendo una lettura semplice e piacevole.

Amarezza è stata colta dalla lettura del libro dall’on. Pentangelo, che tratta un problema che mai ha trovato risposte risolutive. Problemi complessi quelli del sud, che vengono da lontano e per i quali tanti sono stati i tentativi per il suo rilancio, ma che appunto, non sono mai state trovate risposte per un suo effettivo rilancio.

Per il parlamentare di F.I. non bisogna spaventarsi del processo di autonomia purché lo stesso riguardi e coinvolga tutte le regioni, capire che occorre l’intervento pubblico e non solo quello privato e comunque, ha affermato, è necessario continuare a dibattere sull’argomento e condurre una battaglia a tutela del sud.

Fondamentale è sforzarsi per far conoscere bene e nei suoi dettagli quanto la proposta sull’autonomia differenziata prevede, ha esordito l’on. Conte. Per questa poca conoscenza, legata alla tesi dell’assunta superiorità del nord, si è costruita l’antica e attuale proposta dell’autonomia regionale, che le regioni ricche del nord portano avanti a scapito delle regioni del meridione da sempre in difficoltà e non solo per proprie responsabilità.

Per quanto l’articolo 116 della Costituzione preveda che competenze possono essere attribuite alle Regioni, articolo per il quale è chiesta da alcune Regioni del nord l’autonomia, va specificato, ha affermato Conte, che la Costituzione detta norme precise affinché vadano individuati aspetti per rendere uniformi servizi e diritti in tutta la nazione.

Problema delicato che necessità di costanti e diffuse discussioni, contrastando con forza il progetto tutto nordista dell’attuale Governo, ha concluso il parlamentare di LeU, e attivarsi per mettere in condizioni il popolo di capire nel merito la questione, tutelando tra l’altro l’unita dell’Italia.

“In questi giorni si è registrata una battuta d’arresto sull’argomento – ha dichiarato la Valente – grazie alle tante voci che si sono sollevate”.

Il PD, ha informato la senatrice, accetta la sfida dell’efficienza, dunque maggiori poteri alle regioni ma all’interno di un quadro nazionale e con una discussione che passi attraverso il Parlamento.

Meno materie che devono passare di competenza alle regioni, i diritti fondamentali devono restare in capo allo Stato, più fondi di solidarietà, e soluzioni di autonomia alle regioni affinché trovino il loro ruolo di protagonismo.

Non esiste una battaglia del mezzogiorno fine a se stessa, ha ancora affermato la Valente, ma una battaglia del mezzogiorno per l’Italia intera, per investimenti strutturali e immateriali e per una struttura politica e istituzionale più adeguata.

Per la cosiddetta questione meridionale, è la iniziale affermazione dell’on. Vitiello, il modo corretto di pensare è vedere e capire dove noi del sud abbiamo sbagliato.

Preoccupazione è stata esternata dal parlamentare relativamente a cosa potrà accadere considerando che i 5 Stelle non hanno capacità di arginare il fenomeno e che in Parlamento più che le idee contano i numeri. E loro hanno i numeri.

Il libro, ha ancora detto, è ottimo, scritto bene ma non è per tutti. “Dobbiamo cominciare a parlare in maniera differente” per un problema delicato e preoccupante.

“Ho provato, scrivendo questo libro con Raffaele Cimmino – ha dichiarato Tonino Scala –, a mettere in piedi uno strumento utile che ci aiuta a capire ciò che è accaduto e ciò che potrebbe accadere”.

Per Scala tante sono state le carenze del passato della sinistra che ha rincorso troppo quello che accadeva nelle regioni del nord. Oggi importante è capire quello che sta accadendo partendo da un dato oggettivo, ovvero la disparità tra nord e sud.

La proposta di autonomia regionale che questo governo prova, e con forza, di portare avanti, creerebbe sempre maggiori disparità tra nord e sud, e “romperebbe irreversibilmente la coesione nazionale”.

Una questione che è stata affrontata male dal governatore della Campania De Luca e dal sindaco di Napoli De Magistris – ha affermato il coautore del libro – perché da soli non è possibile farcela nei tanti settori nei quali il sud vive grandi sofferenze, se appunto non si va verso una parità tra nord e sud.

Questa è la madre di tutte le battaglie, è stato ancora detto, e noi dobbiamo unirci al coro e alla mobilitazione di tanti intellettuali e gran parte della società civile che si sta mobilitando affinché la proposta della Lega, sull’autonomia differenziata, in sostanza condivisa dai 5 Stelle, non trovi soluzione.

Scala nei giorni scorsi, nel ruolo di consigliere comunale, ha presentato una mozione, per provare a discutere, all’interno dell’assise comunale, detta questione.

Una proposta per la quale occorrono approfondimenti e diffusione di conoscenze. Scrivere e riflettere sul sud, come afferma l’on. Nicola Fratoianni nella sua prefazione al libro, “è ancora oggi, più che in passato, necessario”. La priorità è fermare il tentativo della Lega Nord di realizzare il suo vecchio obiettivo: la secessione del Nord.

“Tentativo di mettere in atto una vera e propria secessione dei ricchi dalla quale non si potrebbe più tornare indietro. Per questo sarà necessaria la mobilitazione non solo del Mezzogiorno e di tutte le forze civili e intellettuali di cui il sud è ricco, ma di tutti gli italiani”.

Ha moderato i lavori, il giornalista Vincenzo Lamberti.

Giovanni Mura

 

 

 

 

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