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e parole di Stefano Patuto che, in esclusiva a Passione Formula Uno, analizza la grande stagione che ha visto il successo di Verstappen
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Stefano Patuto ospite a Passione Formula Uno
Stefano Patuto, fondatore e direttore della pagina F1_inspector, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano nel corso dell’ultima puntata dell’anno di “Passione Formula Uno” di ViViRadioWeb. Ecco le sue dichiarazioni:
Stefano, è stata una grande stagione. Che ci dici della lotta tra Hamilton e Verstappen?
“Dobbiamo innanzitutto ringraziare questa Formula Uno per quello che ci ha dato. Emozioni sin dall’inizio, dalla prima curva in Bahrain fino all’ultima ad Abu Dhabi. E’ stata una sfida incredibile tra Hamilton e Verstappen che hanno dimostrato di avere una capacità e un talento fuori dalla norma e vederli in pista è stato meraviglioso”.
Chi lo meritava leggermente di più?
“In Formula Uno non si può avere un trofeo equo, nonostante in questo caso lo meritassero entrambi. Credo che l’episodio più importante, che ha caratterizzato il mondiale, sono stati quei punti concessi a Max Verstappen in Belgio in cui, ricordiamo, non si è proprio corso”.
A caratterizzare questo mondiale, purtroppo, è stato anche Micheal Masi. Come valuti il suo operato?
“Non è stato un grandissimo direttore d’orchestra. Ci sono stati degli alti e bassi da parte del commissario di gara. Ricordiamo l’ultima gara con la safety car dopo l’incidente di Latifi: in quel caso poteva esserci tranquillamente una bandiera rossa, per poter rimescolare le carte in gara e poter permettere anche a Hamilton di cambiare le gomme e regalarci un ultimo giro alla pari. Invece facendo così si è andati incontro a una serie di ricorsi fatti dalla Mercedes, dovuti ovviamente alla questione doppiati e alla safety car. Ma ad Abu Dhabi non c’è stato l’unico errore fatto da Masi: a Jeddah, per esempio, Verstappen per il taglio curva è stato sanzionato, mentre sette giorni dopo Hamilton compie la stessa azione ma la decisione presa è stata diversa”.
Vittoria di Verstappen che ha portato, secondo alcuni rumors, l’opzione per Hamilton di ritirarsi. Che ne pensi?
“Hamilton lo abbiamo visto demoralizzato dopo la doppia vittoria di Verstappen ad Austin e in Messico. Credo che per un sette volte campione del mondo perdere un mondiale che ha costruito non è una bella cosa. Come abbiamo visto infatti ha tolto il segui alla Formula Uno su Instagram e poi sono partite tante discussioni sul suo possibile ritiro. Invece io credo che sarà affianco di Russell nella prossima stagione e che lo stesso ex Williams sarà un pilota molto importante per permettere a Hamilton di lottare per il titolo anche nel 2022”.
L’anno prossimo però sarà una grande stagione, si spera, anche per la Ferrari. Cosa ti aspetti dalla Rossa?
“Senza dubbi tutti i team avranno carta bianca per poter fare ancora meglio nella prossima stagione. Ferrari è senza dubbio la prima candidata a vincere qualche gara e, perché no, essere lì a lottare per il titolo. Ci sono segnali importanti a tal riguardo: abbiamo visto infatti in Russia la Rossa montare questo nuovo ibrido che ha migliorato la prestazione del team di Maranello. Con questo ibrido potranno fare la differenza nel 2022 e occhio a questi piloti. Leclerc lo conosciamo benissimo, mentre Carlos Sainz quest’anno ha fatto super bene chiudendo in quinta posizione nella classifica piloti. Parliamo di una nuova era, quindi tutto può succedere”.
E’ l’anno giusto per riscattarsi?
“Credo che la Ferrari ha la possibilità di rifarsi dopo un 2020 molto difficile. Tutto sappiamo è partito dal 2019 con l’addio di Marchionne. Lì parliamo della demolizione più totale della Rossa, seguita dal 2020, ma che ha poi visto una buona stagione quest’anno in attesa poi del completo ritorno nel 2022”.
Ti aspettiamo dunque al Senna Day di Carlo Ametrano.
“Va benissimo!”
Se vuoi ascoltare l’intervista a Stefano Patuto clicca sul link che segue: http://chirb.it/FMGdxK
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