Ancora scene Far West: 40enne spara dal terrazzo e colpisce un operaio di colore, la sua giustificazione “Miravo ad un piccione”
Stava lavorando sospeso a sette metri d’altezza, davanti al municipio, quando è stato raggiunto da un colpo di carabina. Per questo un operaio di colore di 33 anni, originario di Capoverde, è finito all’ospedale con una ferita al fianco.
L’episodio, riferisce ilFattoQuotidiano, sarebbe avvenuto giovedì 26 luglio a Cassola (in provincia di Vicenza) e a sparare sarebbe stato un 40enne del luogo, individuato dai carabinieri che sono risaliti al punto dello sparo. Ora il 40enne dovrà rispondere di lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose. L’episodio ricorda il recente ferimento della bambina nomade a Roma, che ha scosso l’opinione pubblica.
L’operaio 33enne stava lavorando all’installazione di alcune luminarie per conto di una ditta vicentina davanti al palazzo del Comune, quando ha avvertito il colpo sul fianco sinistro. Il lavoratore è stato trasportato immediatamente all’ospedale: la prognosi è di sette giorni.
L’arma utilizzata è una carabina calibro 4,5 mm, marca Stoeger, di colore nero con ottica 3-9×40: l’Ansa riporta che l’indagato avrebbe sostenuto di aver voluto sparare a un piccione.
“A poche ore dall’appello del presidente della Repubblica sull’Italia che non può diventare un Far West dove uno si affaccia al balcone e spara (in riferimento alla piccola bambina rom che rischia di restare paralizzata) subito un altro caso. Il numero di immigrati vittime di questi episodi sta crescendo in maniera esponenziale ed è preoccupante. Gli unici che sembrano non accorgersene sono gli odiatori seriali che stanno al governo” ha scritto Alessandra Moretti, consigliera regionale del Partito Democratico in Veneto.
Matteo Salvini, accusato di essere uno dei fomentatori di questo clima d’odio e della corsa alle armi, a Radio24, in riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, avrebbe affermato: “Penso che Mattarella si riferisse ad altri, se il Corriere vuol farmi litigare ha trovato una persona sbagliata”. E ha proseguito sostenendo che “Nessuno vuole pistole libere in Italia, al massimo c’è qualche “pistola” libero, nel senso di uomini che parlano a vanvera”.
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