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Sindaco per tre mandati nei comuni siciliani fino a 5 mila abitanti

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ono 210 i comuni fino a 5 mila abitanti ove si potrà rieleggere il sindaco per la terza volta. L’emendamento all’ARS è stato del Pd

Sindaci per tre mandati nei comuni siciliani fino a 5 mila abitanti

In Aula all’ARS, è stato approvato un emendamento del Pd che prevede il terzo mandato per i sindaci dei comuni fino a 5.000 abitanti, recependo la legge nazionale 56 del 2014. Il limite di tre vale come massimo di mandati consecutivi: sono quindi possibili anche mandati ulteriori, sempre fino a tre consecutivi, purché dopo il terzo ci sia un’interruzione temporale idonea.

Nel testo della legge, all’articolo 4, è prevista la riduzione ad un terzo del numero di sottoscrizioni per la presentazione di liste e candidature nelle elezioni degli organi degli enti di area vasta e nelle elezioni comunali che debbano svolgersi durante l’attuale periodo di emergenza sanitaria.

“Una norma di buonsenso – dice il deputato e segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo – che riguarda 210 comuni siciliani in cui i cittadini possono rieleggere i sindaci che hanno ben operato”.

“Si tratta di una norma che va incontro alle necessità delle piccole comunità – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata di Attiva Sicilia – Nei piccoli comuni, infatti, è sempre più difficile trovare persone che si impegnino in politica, a causa di spopolamento ed emigrazione”.

“Riteniamo che gli interventi in materia di Autonomie Locali vadano sempre meditati con particolare attenzione. Perché, com’è accaduto nel recente passato, rischiano di determinare conseguenze nefaste sulle dinamiche degli enti locali, già segnate da profonde criticità sia sul piano finanziario sia sul piano organizzativo” – ha dichiarato il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando e sindaco di Palermo – Pensiamo in particolare alle norme che incidono sul tema dell’approvazione dei bilanci e della decadenza dei sindaci e dei consigli comunali, sulle quali, talvolta, si pensa di poter fare riferimento a norme nazionali dimenticando le specifiche criticità degli enti locali dell’Isola”.

Gli articoli 5, 6 e 7 del testo appena approvato prevedono alcune modifiche e precisazioni all’attuale normativa in materia di commissari straordinari degli enti locali con riferimento all’annullamento delle elezioni comunali, alla disciplina del rimborso spese ed ai casi di sospensione del sindaco metropolitano o cessazione del sindaco dove ha sede la Città metropolitana.

È prevista inoltre la nomina di commissari ad acta negli enti inadempienti rispetto a obblighi relativi alla gestione integrata nei rifiuti da parte dell’assessore regionale per l’energia e i servizi di pubblica utilità, mentre il rinnovo degli incarichi stessi è disposto con atto dell’assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica. È fatto divieto di costituzione di nuovi comuni con meno di 10mila abitanti.

Adduso Sebastiano

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