Mediterranea chiede il trasbordo dei naufraghi o andrà verso Lampedusa perché è: illegittimo lo stop ad una nave italiana di entrare nelle proprie acque territoriali; illeggittimo anche il no allo sbarco
Salvini continua a: mistificare, fare il duro e gridare ‘porti chiusi’
La nave Alex della ong Mediterranea che, come abbiamo già segnalato ieri sera, ha salvato 54 persone tra cui 11 donne (tre incinte) e 4 bambini, si trova ora “al limite delle acque territoriali italiane in attesa che venga al più presto assegnato un porto sicuro di sbarco “prima che la situazione a bordo diventi insostenibile”.
Mediterranea, in un primo aggiornamento della situazione del soccorso fatto ieri sera, su Twitter scrive:
“Alle 4 di stamattina la nave Alex di Mediterranea è arrivata al limite delle acque territoriali italiane, a 12 miglia da Lampedusa, ma un decreto dei Ministri di Interno, Difesa e Trasporti ci vieta l’ingresso: il decreto è illegittimo perché non può applicarsi a una nave che ha effettuato un’operazione di soccorso a tutela della vita umana in mare e perché non può essere vietato ad una bandiera italiana l’ingresso nelle acque del proprio Paese”.
In un ulteriore aggiornamento a seguire, rende noto che:
“Alle 5:17 ci ha scritto RCC Malta offrendo come ‘gesto di buona volontà’ la disponibilità del Governo maltese allo sbarco sull’isola delle 54 persone a bordo della Alex. Abbiamo risposto che Alex, per le condizioni psicofisiche delle persone a bordo e le caratteristiche della nave, non è in grado di affrontare la traversata verso Malta. Ma siamo disponibili a trasferire i naufraghi su motovedette maltesi o della Guardia Costiera italiana”.
A questo punto Salvini, vedendo sgretolarsi questa nuova arma di distrazione di massa sulla quale poter contare, invece di tacere o, alla peggio, mostrare vero apprezzamento e graditudine per Malta che così lo toglieva da un nuovo empasse che poteva finire con una ennesima riprova che, di fatto, “il re è nudo”, che fa? Si crea un nuovo romanzo tutto suo e punta il ditone su Mediterranea che, a come continua a venderla lui visto che così gli fa comodo, avrebbe rifiutato di andare a Malta.
Falso, bugiardo e maligno come sempre e, come sempre, usa una cornice vera con un quadro falso all’interno spacciando il tutto per vero: ed i suoi beotamente se la bevono ed applaudono.
Com’è risaputo, le bugie e le falsità più pericolose sono le mezze verità, ed in queste Caporal Salvini ha mostrato di essere un maestro per cui, anche in questo caso, si limita al dire che Mediterranea ha detto che non andrà a Malta senza null’altro aggiungere a giustificazione, ed è in questo che conferma la sua infingardia ed il suo essere anche bugiardo e maligno visto che, come su segnalato, in realtà Mediterranea ha risposto:
“che Alex, per le condizioni psicofisiche delle persone a bordo e le caratteristiche della nave, non è in grado di affrontare la traversata verso Malta. Ma siamo disponibili a trasferire i naufraghi su motovedette maltesi o della Guardia Costiera italiana”
Cosa ben diversa quindi.
In reltà la situazione ora è cosa che mostra l’assoluta indifferenza del Caporale per le persone a bordo ed anzi, certifica che gli fa comodo protrarre una situazione con la quale giocare a fare il Capitano e a farsi applaudire dai suoi salviscisti in quanto, se fosse stato realmente consequenziale, avrebbe riportato le parole ed il pensiero di Mediterranea per intero e ringraziato veramente Malta segnalando che avrebbe magari anche prestato assistenza, ed aiuto, qualora necessitasse, alle sue motovedette per aiutarli nel trasbordo.
Ma non l’ha fatto e, secondo sua convenienza e con il suo animo da Caporale, scrive e diffonde una storia ben diversa e continua a gridare, pro domo sua che:
“Gli amici di Malta hanno dato la disponibilità del porto di La Valletta come punto di sbarco”
poi, omettendo tutto il resto, mistifica il tutto affermando che la nave Alex della ong Mediterranea però ha rifiutato, e quindi giù a gridare e sbraitare ancora quanto gli fa comodo, e questa volta lo fa dai microfono del GR di Rai1:
“allora basta: è evidente che si tratta di pirateria anche in questo caso” ed aggiunge
“C’è un porto sicuro, un porto europeo indicato: se questa nave dei centri sociali disubbidisse anche a un’indicazione di un’autorità europea sarebbe di una gravità assoluta” e, a concludere, afferma
”Non c’è di mezzo la Libia o la Tunisia, ma un porto di un Paese europeo”.
Quanta falsità, quanta boria e quanta meschinità emerge, invece, dalla lettura attenta, e comprensione, del vero comunicato di Mediterranea che su ho riportato.
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