Roma-Atalanta, Spalletti: “Palmieri non convocato. Il contratto di De Rossi è più importante del mio”

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NOTIZIE AS ROMA – La trentaduesima giornata di campionato si giocherà interamente domani, nel sabato Santo, in vista della Pasqua di domenica. La Roma sarà impegnata tra le mura amiche alle ore 15 contro l’Atalanta di Gasperini. È in dubbio per questa gara De Rossi per un problema di carattere discorsivo alla caviglia ed Emerson che è alle prese con una tendinite e che ha svolto un lavoro specifico per non mancare assolutamente all’appuntamento con la prossima giornata (Pescara-Roma del 24 aprile). Ecco le parole del mister alla vigilia della gara:
All’andata vinse all’andata che ribaltò il risultato nella ripresa. Come è cambiata la Roma in questo periodo?
“Siamo cresciuti, ci sono delle cose che non sono perfette, lì non abbiamo sfruttato degli episodi mentre i nostri avversari furono bravissimi. La partita nasconde insidie perché loro hanno mantenuto il passo per tutto il campionato. Servirà una Roma fortissima ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti”.

Quanto peserà l’assenza del Papu Gomes?
Tantissimo, perché lui è un calciatore da grande squadra. Se manca il Papu per noi è un vantaggio”.

Sul closing del Milan?
I cinesi sono una realtà del calcio mondiale, danno visibilità e risorse al loro paese attraverso il calcio. Il fatto che siano venuti a prendere una società come il Milan dove Berlusconi è stato un rivoluzionario del calcio moderno creando da una normale società calcistica un’azienda calcio, dice che loro sono proiettati verso il futuro. Penso sia difficile ricreare un Milan all’altezza di quello di Berlusconi, è marchiato a fuoco quel Milan lì. Ci hanno anche tolto dei grandissimi talenti, se noi con i nostro calcio si crea l’interesse a imprenditori di livello mondiale vuol dire che abbiamo una qualità da ascoltare”.

La Roma ha dimostrato di essere in grado di ridurre il gap dalla Juve, la rimonta è possibile, ma si ha la sensazione che sia difficile competere contro una squadra così forte in ogni reparto?
“La Juve ha giocato una partita perfetta, incredibile: ha concesso proprio il minimo a dei talenti come non stanno in nessuna altra squadra. Son riusciti ad avere una completezza di comportamento che ha determinato poi una grandissima partita. Loro hanno fatto vedere una gestione, un modo di affrontare il campionato intero dove si son preparati la strada su tutto, hanno evidenziato una traccia da percorrere e la stanno portando avanti. Noi ed il Napoli soprattutto abbiamo fatto il possibile per stare a ruota di questo battistrada che è la Juve. Secondo me non danno nessun segno di flessione e non si può sapere che il fatto di arrivare in fondo in Champions gli crei dei problemi in campionato perché ci sono le motivazioni, stare in due competizioni significa per tutti la possibilità di giocare più partite mentre se si esce qualcuno è più scontento”.
Questa crescita fragorosa della Juventus a livello internazionale può orientare il suo futuro?
“Il mio contratto non si trova nell’uovo di Pasqua, mentre è ancora aperta la possibilità attraverso il nostro lavoro di finire al meglio possibile la nostra corsa, si va a valutare poi in futuro”.

Condizioni di De Rossi ed Emerson?
“Palmieri non verrà convocato, De Rossi è lì che si sta curando e dobbiamo vedere poi nell’allenamento cosa riesce a fare. Spero di averlo a disposizione, faremo di tutto per recuperarlo”.

Papu Gomez lei lo ha cercato in passato, sarebbe funzionale al suo tipo di gioco? Un giudizio su Kessie?
“Preferirei parlare di Perotti, El Shaarawy e Salah perché sono i miei e secondo me sono migliori. Il Papu lo guardavo già allo Zenit e se ci fosse stata la possibilità lo avrei tenuto con me. Kessie è forte e se la Roma riesce a prenderlo si mette in casa un calciatore di spessore: complimenti al lavoro di Gasperini e all’Atalanta tutta”.

C’è qualcosa che non sia un trofeo e che possa convincerla a rimanere?
“Esiste un modo di ragionare, di essere coerente per come ho vissuto queste due stagioni. Esiste un percorso fatto dove tu fai delle valutazioni, ti rendi conto delle cose, te ne immagini altre e poi dici quello che sarà tenendo conto di tutto e si va in fondo al campionato. Il contratto di De Rossi è importante perché è un calciatore forte e se va via non si guadagna niente anzi bisogna andarne a cercare fuori un altro. Si corre il rischio del pentimento che hanno avuto i dirigenti del Milan quando hanno visto passare Pirlo alla Juventus. Allenatori ce ne son tantissimi bravi più giovani di me, buona Pasqua”.

Diretta testuale di Claudia Demenica  copyright-vivicentro


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